Nel 2022 sono state confermate molte agevolazioni per le Partita Iva, tra questi troviamo la possibilità di richiedere l’ISCRO, contributi a fondo perduto per molti settori economici, misure per il turismo, le agenzie di viaggio e gli alberghi.

Inoltre, per il 2022 sono stati introdotti anche alcuni sostegni, sotto forma di credito di imposta, per le imprese ed i lavoratori autonomi che devono sostenere spese di impresa aggiuntive a causa dei rincari dell’energia. E’ previsto anche un bonus per l’innovazione digitale, ovvero un bonus il cui ammontare può arrivare fino a 2.500 euro per le imprese che introducono una rete veloce per la connessione internet. 

Se hai una Partita IVA leggi questo articolo per capire di quali agevolazioni puoi usufruire.

Contributi a fondo perduto

Sono ancora previsti per il 2022 contributi a fondo perduto per i settori:

  • Turismo
  • Moda e Tessile
  • Eventi e Wedding
  • Discoteche e altre attività rimaste a lungo chiuse
  • Sport e Spettacolo.

I contributi a fondo perduto previsti dal Sostegni-ter riguardano: parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici; organizzazione di feste e cerimonie, wedding, hotellerie, ristorazione, catering, gestione piscine; commercio prodotti tessili, moda, calzaturiero e pelletteria, abbigliamento, calzature e articoli in pelle; turismo, strutture ricettive, agenzie e tour operator, parchi divertimenti, stabilimenti termali; discoteche, sale gioco, biliardi e sale Bingo, musei, gestioni di stazioni autobus, funicolari e seggiovie; spettacolo, cinema e audiovisivo; sport.

Attualmente è possibile richiedere:

Contributi a fondo perduto per le attività chiuse

Le attività che hanno subito una chiusura per almeno 100 giorni nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 25 luglio 2021, come le discoteche o attività similari, possono accedere al Fondo per le attività chiuse.

Per le suddette attività è prevista anche la sospensione dei versamenti di gennaio 2022, con rinvio al 16 settembre 2022 senza applicazione di interessi.

Contributi a fondo perduto per il commercio al dettaglio

I commercianti al dettaglio appartenenti ad alcune categorie (benzina, abbigliamento, mobili, elettronica, igiene personale e profumeria, libri, cartolerie…), con ricavi fino a 2 milioni di euro nel 2019 e che nel 2021 hanno subito un calo di fatturato pari almeno il 30% rispetto al periodo pre-Covid, potranno aspirare contributi dal 40% a 60% in base ai volumi d’affari.

La misura è prevista dal Sostegni-ter ma occorre un provvedimento attuativo con le istruzioni per fare domanda.

Contributi a fondo perduto per lo sport

Sono previsti contributi a fondo perduto in favore delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e delle società sportive dilettantistiche (SSD). Il decreto Sostegni-bis ha previsto un contributo per coprire i costi di gestione e manutenzione delle piscine (spese dal 1° marzo 2020 alla fine dello stato di emergenza) per impianti natatori, anche polivalenti, rimasti chiusi per le restrizioni Covid.

ISCRO

L’ISCRO, ovvero l‘Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, è una misura sperimentale presa per gli anni che vanno dal 2021 al 2023, rivolta a chi lavora in autonomia ed è iscritto alla gestione separata INPS. Si tratta di una vera e propria indennità erogata, come fosse al pari di una cassa integrazione, che può essere chiesta una tantum nel periodo sopra citato. 

durata per cui viene erogata questa indennità come aiuto economico è di 6 mesi.

Per certi punti di vista questo tipo di indennità è vista come una cassa integrazione per i lavoratori autonomi, e viene erogata dall’INPS. Per poter accedere a questa particolare indennità è necessario essere iscritti alla gestione separata INPS, e rispettare alcuni requisiti reddituali.

E’ possibile beneficiare da 250 euro fino a 800 euro per sei mesi. Oltre all’iscrizione alla Gestione Separata e al possesso di una Partita Iva da almeno 4 anni, è necessario anche aver conseguito compensi inferiori di almeno il 50% rispetto alla media dei compensi ottenuti negli ultimi tre anni. È poi opportuno aver dichiarato un reddito inferiore a 8.245 euro all’anno, non essere titolari di pensione o reddito di cittadinanza.

Bonus bancomat

Una delle novità più interessanti, e poco conosciuta, è il bonus bancomat. Il bonus bancomat, previsto dal decreto Lavoro, l’obiettivo quello di incentivare l’utilizzo dei pagamenti con strumenti elettronici. L’incentivo consiste in un credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio e l’utilizzo di Pos collegati a registratori di cassa e dell’azzeramento delle commissioni sulle transazioni.

E’ previsto un rimborso di 160 euro per le spese sostenute per l’acquisto o il noleggio del Pos ed un rimborso di 320 euro per la dotazione di evoluti strumenti elettronici di pagamento tramite i quali i possessori di Partita Iva permettono il pagamento di beni e prestazioni si servizio. Pertanto, le due agevolazioni sommate tra loro fanno ottenere a ogni soggetto beneficiario un massimo di 480 euro.

Nel primo caso, il credito di imposta fino a 160 euro spetta:

  • al 70% per i soggetti con ricavi inferiori a 200 mila euro;
  • al 40% per i soggetti i cui compensi sono compresi tra 200 mila e 1 milione di euro;
  • al 10% per i soggetti che hanno conseguito ricavi superiori a 1 milione ma inferiori a 5 milioni di euro.

Nel secondo caso il credito di imposta, fino a 320 euro spetta:

  • 100% per i soggetti con ricavi inferiori a 200 mila euro;
  • 70% per i soggetti i cui compensi sono compresi tra 200 mila e 1 milione di euro;
  • 40% per i soggetti che hanno conseguito ricavi superiori a 1 milione ma inferiori a 5 milioni di euro.

Dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 il bonus bancomat spetta ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professioni, ossia ai titolari di Partita Iva che cedono beni o erogano servizi a favore dei consumatori finali e acquistano o noleggiano dispositivi atti a consentire il pagamento elettronico con carta.

Il bonus bancomat si ottiene tramite la dichiarazione dei redditi, occorre presentare all’Agenzia delle Entrate le informazioni relative ai pagamenti effettuati per l’acquisto/noleggio del Pos e per modernizzare i propri sistemi. 

Bonus bollette

Il bonus bollette è previsto oltre che per le famiglie anche per le Partite Iva, garantendo sconti e bonus sulle bollette, fino a giugno 2022. Per le partite Iva è previsto:

  • Annullamento oneri di sistema per utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione con potenza fino a 16,5 kW.
  • IVA al 5% su gas metano per usi civili e industriali, nelle fatture relative ai mesi di aprile, maggio e giugno 2022.

Sono stai istituiti anche due crediti di imposta per le imprese:

  • del 20% per le imprese energivore che hanno sostenuto spese per l’acquisto di componente energetica da utilizzare nel secondo trimestre del 2022;
  • del 15% per le imprese a forte consumo di gas, qualora abbiamo acquistato e consumato la materia prima nel primo trimestre 2022. In questo caso, però, il prezzo del gas deve aver subito un rialzo almeno del 30% rispetto al 2019.

Bonus alberghi

Il Decreto PNRR prevede un credito di imposta fino all’80% per le strutture turistiche-ricettive per interventi realizzati dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024, ed un contributo a fondo perduto fino al 50% per gli stessi interventi, fino a 40.000 euro elevabile fino a 100.000 euro in una serie di casi particolari.

Bonus internet

Il bonus Internet 2022 prevede un contributo in forma di voucher di minimo 300 euro e fino a un massimo di 2 mila euro. Se si verificano alcune specifiche condizioni, il sostegno economico raggiunge la cifra di 2.500 euro.

I voucher si possono richiedere direttamente sul sito web del Ministero per lo Sviluppo Economico entro il 15 dicembre 2022, o fino ad esaurimento risorse. In particolare è possibile beneficiare:

  • Voucher fino a 300 euro per l’installazione di una connessione con velocità compresa tra 30 Mbit/s e 300 Mbit/s;
  • Voucher da 300 euro più fino a 500 euro (per le connessioni da 1Gbit/s) per l’installazione di connessioni con velocità compresa tra 300 Mbit/s e 1Gbit/s;
  • Voucher da 500 euro più fino a 500 euro (per le connessioni da 1Gbit/s) per l’installazione di connessioni con velocità compresa tra 300 Mbit/s e 1Gbit/s con banda minima garantita superiore a 30 Mbit/s;
  • Voucher da 2.000 euro più fino a 500 euro (per le connessioni da 1Gbit/s) per l’installazione di una connessione con velocità superiore a 1Gbit/s e banda minima garantita superiore a 100 Mbit/s.

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