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Prestazione occasionale 2024: come funziona?

Prestazione occasionale e lavoro occasionale accessorio per le attività non abituali e non professionali da svolgere senza partita Iva.

La prestazione occasionale è uno strumento che riguarda attività professionali effettuate in modo non abituale (quindi saltuario e sporadico). Si tratta di attività caratterizzata da occasionalità, autonomia, ed assenza di obblighi di partita Iva. Tuttavia, occorre prestare attenzione al concetto di abitualità e professionalità.


La prestazione occasionale è uno strumento che deve essere utilizzato dai soggetti che vogliono intraprendere attività professionali in modo saltuario e sporadico. Si tratta di situazioni in cui vi sono soggetti sono esonerati dall’apertura di una partita Iva  in quanto svolgono l’attività professionale in modo non abituale e continuativo.

Sto facendo riferimento ad attività professionali minimali e residuali. Attività con le quali un soggetto può raggiungere piccoli guadagni, senza avviare una vera e propria attività (professionale). Sul web se cerchi la parola “prestazione occasionale” troverai una moltitudine di articoli. Si tratta di testi scritti molto spesso da persone che con il mondo fiscale non hanno niente a che vedere, ma che con il tempo hanno contribuito a creare molta confusione su ambito e limiti di applicazione di questa disciplina.

Il risultato è che oggi molti pensano che le prestazioni occasionali sia l’alternativa alla partita Iva. Ovvero la soluzione per fare attività professionali o commerciali, senza dover pensare agli adempimenti fiscali. Niente di più sbagliato. Inoltre, l’articolo 54-bis del D.L. n. 50/2017 ha introdotto la disciplina sul lavoro occasionale accessorio (da non confondere con il lavoro autonomo occasionale).

L’articolo che leggerai di seguito ho voluto suddividerlo in due parti:

  • La prima è dedicata all’attività di lavoro autonomo occasionale, normata dal contratto d’opera. Si tratta di tutte quelle attività autonome svolte occasionalmente;
  • La seconda dedicata al lavoro occasionale sotto la direzione altrui, per attività eterodirette da un committente. Classico caso è quello legato all’utilizzo del libretto famiglia per colf, badanti, etc.

Indice degli Argomenti

Prestazioni occasionali tra lavoro autonomo ed alle dipendenze altrui

Il punto di partenza per comprendere al meglio questa guida è capire che la stessa è suddivisa in due parti, che seguono la disciplina delle prestazioni occasionali. La prestazione occasionale è una attività lavorativa svolta in modo del tutto occasionale, episodica, e non continuativa nel tempo. Questo tipo di attività può assumere natura di:

  • Prestazione di lavoro autonomo occasionale (c.d. “collaborazioni occasionali“), dove la prestazione riguarda attività a prevalente vocazione intellettuale, come nel caso di consulenza, scrittura, e tutte le attività affini. Si tratta delle prestazioni professionali a carattere intellettuale. Si tratta di soggetti che non hanno obbligo di iscrizione ad albi o elenchi professionali che svolgono occasionalmente l’attività. Classico caso è quello dell’amministratore di condominio che esercita l’attività soltanto nel proprio stabile. Oppure ancora l’attività del procacciatore d’affari occasionale;
  • Prestazione occasionale, in senso stretto. È una normativa, questa, che riguarda esclusivamente le attività non abituali legate ad attività di tipo subordinato, quindi con un committente stabilito. Quindi in questo caso l’attività di lavoro non è autonoma, come nel caso precedente, ma alle dipendente di un committente. Anche in questo caso faccio un esempio per farti comprendere meglio. Pensa ad una studentessa che si finanzia gli studi facendo la baby sitter, oppure facendo la commessa in un negozio nei fine settimana. Attività che possono essere gestite con il contratto di prestazione occasionale (per le aziende) o con il libretto famiglia (per i privati).

Esempi di prestazioni occasionali

Prima di andare avanti proviamo a fare ancora un esempio per capire la differenza tra collaborazioni occasionali di lavoro autonomo e prestazioni occasionali (alle dipendenze altrui). Ad esempio, se devi svolgere un’attività autonoma di consulenza informativa per il tuo vicino di casa, devi seguire la disciplina delle collaborazioni occasionali (di lavoro autonomo), che vedremo di seguito. Mentre, ipotizzando il caso di esercizio di attività come il bagnino in piscina, la colf, la baby sitter, o ogni attività assimilabile, trattandosi di attività occasionali alle dipendenze altrui, devi seguire la disciplina (che vedrai nella seconda parte dell’articolo, dedicata ai contratti di prestazione occasionale ed al libretto famiglia.

Ho deciso di realizzare questo contributi proprio per andare a specificare le differenze dei due rami della disciplina sulla prestazioni occasionali che, spesso, possono trarre in inganno, e portare a commettere errori che poi possono essere oggetto di sanzione in caso di controllo. Per questo motivo, andiamo ad analizzare insieme le prestazioni occasionali, per come sono in vigore oggi. Naturalmente, al termine dell’articolo troverai la possibilità di lasciare un commento se vuoi condividere la tua esperienza, oppure contattarmi direttamente per una consulenza sulla tua situazione personale.


Prestazioni di lavoro autonomo occasionale (collaborazioni occasionali) 2024


La prima disciplina che andiamo ad analizzare riguarda lo svolgimento di attività professionali in modo episodico, saltuario e non continuativo nel tempo (collaborazioni occasionali). In particolare, le prestazioni di lavoro autonomo occasionale, di cui all’art. 2222 c.c. riguardano attività episodiche, saltuarie e non programmate (vedasi sul punto la nota del Ministero delle Finanze n. 984/97). Tali attività, proprio per queste caratteristiche si differenziano dalle attività professionali svolte con abitualità, regolarità, e sistematicità dei comportamenti e professionalità (svolgimento di una pluralità di atti coordinati tra di loro finalizzati a un identico scopo). Si può definire come prestazione di lavoro autonomo occasionale:

qualsiasi attività di lavoro caratterizzata dall’assenza di abitualità, professionalità, continuità e coordinazione

Sotto il profilo fiscale, infatti, vi sono differenze nella qualificazione del reddito tra:

  • Le prestazioni di lavoro autonomo occasionale, che sono produttive di redditi diversi, ex art. 67, co. 1, lett. l del TUIR;
  • Le attività di lavoro autonomo svolte in modo professionale e continuativo, che sono produttive di redditi da lavoro autonomo, ex art. 71, co. 2 del TUIR.

Lavoro autonomo senza partita IVA è possibile?

La domanda sull’argomento lavoro occasionale che maggiormente mi viene posta è se sia possibile lavorare senza partita IVA per l’esercizio di attività di lavoro autonomo. La risposta non può che essere affermativa, lavorare senza partita IVA è possibile ma solo a determinate condizioni:

  • L’attività non deve essere svolta in modo professionale;
  • L’attività deve essere occasionale, quindi del tutto episodica;
  • Non deve esserci coordinazione del lavoro ed impiego di mezzi (non deve trattarsi di attività di impresa).

Rispettando queste condizioni è possibile operare senza partita Iva. Tuttavia, come avrai capito il lavoro senza partita Iva non può che essere qualcosa di temporaneo, utilizzabile fino a quando l’attività non assume il carattere di abitualità e professionalità.

Partita Iva, iscrizione ad Albi professionali

Non costituiscono prestazioni di lavoro autonomo occasionale, anche se di importo minimo, oppure se in numero limitato, quelle rese da soggetti, titolari di partita Iva, iscritti ad Albi professionali e rientranti nell’oggetto della professione esercitata. Solo eventuali prestazioni professionali escluse dall’oggetto della professione abituale esercitata possono essere rese con lavoro autonomo occasionale. Tuttavia, è sempre opportuno verificare la situazione con il proprio Albo professionale di iscrizione.

Assenza di inquadramento normativo proprio

Le attività di lavoro autonomo occasionale non sono identificabili in base a parametri predefiniti. Conseguentemente, stante l’assenza di limitazioni di durata, numero o importo, la natura occasionale (o meno) della prestazione deve essere verificata caso per caso, andando a ricercare nella fattispecie concreta le caratteristiche tipiche suindicate. Per questo è di fondamentale importanza l’ausilio del tuo dottore commercialista di fiducia, in modo che possa aiutarti ad inquadrare al meglio la tua situazione.

Devi prestare attenzione, inoltre, al fatto che non trovano applicazione i limiti economici (5.000 euro/2.500 euro di compensi annui) e di durata (280 ore annue) stabiliti per legge ai fini del ricorso alle prestazioni occasionali ex art. 54-bis del D.L. n. 50/2017 (libretto di famiglia e contratto di prestazione occasionale, sostitutivi dei c.d. “voucher“), in quanto i compensi percepiti in relazione a tali prestazioni occasionali sono esenti da imposizione fiscale.

Allo stesso modo, non trovano applicazione i limiti economici e di durata previsti dalla c.d. “Legge Biagi” (D.Lgs. n. 276/03, così come modificato dall’articolo 24 del D.L. n. 201/2011 c.d. “Legge Fornero“), ovvero durata max. di 30 giorni per committente nell’anno e max. 5.000 euro lorde di compensi. Tale disposizione, infatti, è stata abrogata a partire dal 25 giugno 2015, giorno di entrata in vigore del D.Lgs. 81/2015. Ad oggi, quindi, l’unico riferimento normativo sul lavoro autonomo occasionale è dato dall’art. 2222 del codice civile, che riguarda la prestazione d’opera. Pertanto, sulla base di questa disposizione si può definire lavoratore che effettua una prestazione occasionale:

chi si obbliga a compiere, dietro corrispettivo, un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio senza vincolo di subordinazione, ne potere di coordinamento del committente ed in via del tutto occasionale”

Definizione di lavoro autonomo occasionale ai sensi del Codice Civile

Le caratteristiche delle prestazioni di lavoro autonomo occasionale

Come accennato all’inizio di questa analisi affinché un soggetto possa svolgere un’attività di lavoro autonomo senza partita Iva, è necessario rispettare i seguenti requisiti:

  • Mancanza di continuità e abitualità della prestazione di lavoro autonomo. La definizione di abitualità, non essendo stata chiaramente definita dal Ministero, può essere identificata come un’attività duratura nel tempo, che possa fare presumere non ad una attività sporadica, ma prolungata nel tempo. In ogni caso, occorre fare una valutazione ad hoc caso per caso;
  • Mancanza di coordinamento della prestazione. Affinché vi sia coordinamento occorre che l’attività sia svolta all’interno dell’azienda o nell’ambito del ciclo produttivo del committente.

Nell’ipotesi in cui la prestazione occasionale perda i suoi requisiti, troveranno applicazione le discipline riguardanti:

  • Il lavoro dipendente, se è riscontrabile l’elemento della coordinazione, ed eterodirezione del lavoro oppure
  • Il lavoro autonomo (con partita Iva), per più prestazioni autonome abituali.

Nel caso del lavoro autonomo ti consiglio di verificare e valutare se possiedi i requisiti per beneficiare dei vantaggi offerti dal c.d. “regime forfettario“. Si tratta di un regime di vantaggio che presenta una semplificazione degli adempimenti e una riduzione delle imposte dovute, ma soltanto rispettando i requisiti di accesso e di permanenza. Per maggiori informazioni su questo regime puoi leggere: “Regime forfettario per i contribuenti minori“.

Le attività di lavoro autonomo eseguite in maniera del tutto sporadica e non abituale sono svolte quotidianamente da tantissime persone. Molto spesso accanto alla propria attività lavorativa principale (lavoro dipendente o lavoro autonomo con partita IVA o di impresa) esercitano un’attività professionale saltuaria.

Pensa, ad esempio, al caso di un lavoratore dipendente che per pura passione si trova a riparare il PC del vicino di casa. In questo caso, trattasi di attività professionale del tutto occasionale. L’occasionalità dell’attività è il requisito che consente l’utilizzo della prestazione occasionale (e non della partita IVA). Un’altra situazione, su cui spesso mi viene richiesto un parere è il caso di un soggetto che vende oggetti su Ebay. In questo caso, non si parla di attività professionale, ma di un’attività di tipo commerciale. Quindi, le prestazioni occasionali non si rendono applicabili. Nel caso potrà essere emessa una ricevuta non fiscale di vendita. Questo, a patto, anche in questo caso, che l’attività di vendita non sia continuativa nel tempo.

Incompatibilità

I prestatori di lavoro autonomo occasionale possono svolgere contestualmente altre attività lavorative di tipo sia subordinato sia autonomo, queste ultime con carattere di abitualità e prevalenza. Tuttavia, vi sono alcune eccezioni:

  • Dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al 50% di quella a tempo pieno;
  • Dipendenti pubblici non possono rendere prestazioni di lavoro autonomo occasionale, a meno che non siano stati a ciò specificamente autorizzati dall’Amministrazione di appartenenza (art. 53 co. 6 e 7 del D.Lgs. n. 165/01, art. 1 co. 60 della Legge n. 662/96).

Il contratto di lavoro autonomo occasionale

Quando ci sia accorda per l’effettuazione di una collaborazione occasionale molto spesso ci si accorda verbalmente. Per la mia esperienza si tratta di una cosa assolutamente da evitare. Quando un committente incarica un soggetto che esercita in modo “non professionale” sa benissimo di contrattare con una posizione di forza. In molti casi, vengono raggiunti accordi verbali proprio per evitare di avere documentazione che possa provare il lavoro del prestatore, e quindi, potersi porre nella condizione di non pagarlo. E’ una situazione molto più frequente di quanto possa sembrare. Ci sono aziende che si approfittano del lavoro di studenti e disoccupati, in questo modo. Se puoi, evita accordi di questo tipo. Ma soprattutto chiedi sempre un contratto scritto che abbia ad oggetto lo svolgimento di lavoro occasionale. Nella redazione del contratto di collaborazione occasionale dovrai fare attenzione a tre aspetti.

  • Il primo riguarda la descrizione dell’attività che andrai a svolgere indicandone tempi e modalità. Devi essere quanto più preciso possibile.
  • Il secondo aspetto riguarda il compenso, determinandone l’ammontare e soprattutto le tempistiche di pagamento. Non accettare tempistiche indefinite o che non ti soddisfano. Essere chiari è a tuo vantaggio.
  • Il terzo requisito è quello che riguarda la possibilità di recedere anticipatamente dal contratto. Devi rendere chiaro in quali casi puoi risolvere anticipatamente il contratto, e con quali modalità.

So che questi punti possono sembrarti aspetti banali, ma ti assicuro che nella pratica quotidiana non lo sono affatto.

Scarica il contratto di collaborazione occasionale

Sottoscrivere un contratto di lavoro occasionale redatto nel modo corretto è davvero raro. Ti consiglio di fare attenzione e nel caso di farti assistere da un legale o da un commercialista per quanto meno verificare che il tuo contratto davvero ti stia tutelando. Per cercare di aiutarti ho realizzato una bozza di contratto di lavoro occasionale che puoi scaricare al link seguente. Puoi utilizzarlo per la tua attività con poche semplici modifiche.

Stipula e firma del contratto

L’ultima fase, una volta stilato il contratto è quella legata alla firma (da parte del committente). Se il tuo committente è un privato, molto probabilmente non riscontrerai particolari problemi nel far firmare il tuo contratto. Per te sarà sicuramente un sollievo perché con il contratto di lavoro occasionale firmato puoi essere al sicuro anche in caso di mancato pagamento. Al contrario, invece, se il tuo committente è un’impresa o un professionista dotato di partita IVA le cose si complicano. In questi casi, infatti, il committente non vorrà vincolarsi al contratto e restare nella sua posizione “di forza“. Il mio consiglio è quello di non accettare di iniziare il lavoro senza un contratto firmato. Solo in questo modo puoi essere sicuro di tutelare al massimo i tuoi interessi (soprattutto in caso di mancato pagamento).

Emissione della ricevuta non fiscale per lavoro autonomo occasionale

Il soggetto che effettua la prestazione di lavoro autonomo occasionale è tenuto a rilasciare al soggetto committente della prestazione, una ricevuta “non fiscale. Tieni presente che l’emissione della ricevuta non è obbligatoria, a meno che non sia il committente a richiederla, a condizione che il regolamento della prestazione avvenga con mezzi tracciabili (bonifico, carta, assegno, etc). La ricevuta assume la funzione di “quietanza di pagamento“, quindi la sua emissione certifica l’avvenuto pagamento della prestazione. Per questo è importante emettere la ricevuta non prima dell’avvenuto pagamento del compenso da parte del committente. Puoi redigere la ricevuta anche su un normale foglio di carta, a condizione che tu riporti questi elementi obbligatori:

  • I tuoi dati anagrafici;
  • I dati anagrafici del tuo committente;
  • La data di emissione e il numero progressivo d’ordine della ricevuta;
  • Il corrispettivo lordo concordato della tua prestazione lavorativa;
  • L’eventuale ritenuta d’acconto (pari al 20% dei compenso lordo). Questo solo se il committente è un “sostituto d’imposta“;
  • L’importo netto che ti è stato corrisposto dal committente.

Voglio precisare che la ritenuta d’acconto del 20% deve essere applicata a riduzione del compenso lordo dovuto per la prestazione. In pratica, si tratta di un acconto sulle imposte che il committente è tenuto a trattenere e versare all’Amministrazione finanziaria per conto del soggetto che presta la propria attività professionale. La ritenuta d’acconto deve essere applicata soltanto nel caso in cui la prestazione occasionale è svolta nei confronti di sostituti di imposta. Per approfondire: “Chi è il sostituto di imposta?“.

Chi sono i soggetti che si qualificano come sostituti di imposta?

Se stai compilando la ricevuta per lavoro occasionale sono sicuro che ti stai chiedendo se nel tuo caso devi applicare la ritenuta di acconto o meno. Come detto, la ritenuta di acconto si applica solo se il tuo committente rientra tra quelli indicati nell’articolo 23 del DPR n. 600/73. Tale disposizione identifica i sostituti di imposta, che possono essere così sintetizzati:

  • Imprese e professionisti (che non applicano il regime forfettario);
  • Società di persone e di capitali;
  • Associazioni ed enti di ogni tipo;
  • Condomini.

Se il tuo committente rientra tra questi devi inserire la ritenuta di acconto nella tua ricevuta per la lavoro autonomo occasionale. Facciamo un esempio:

La data e l’applicazione della marca da bollo sulla ricevuta

Altro aspetto su cui prestare attenzione è data da attribuire alla ricevuta. Data che deve essere obbligatoriamente quella in cui il prestatore ha ricevuto il compenso da parte del committente. La ricevuta, infatti, ha la funzione di certificare al committente l’avvenuto pagamento della prestazione richiesta. Ed allo stesso tempo rappresenta strumento utile al contribuente per rendicontare i propri compensi percepiti, per la predisposizione della propria dichiarazione dei redditi. Altro elemento indispensabile per la corretta compilazione della ricevuta è l’apposizione della marca da bollo.

Trattandosi di una ricevuta “non fiscale“, il legislatore ha previsto l’apposizione sulla ricevuta di una marca da bollo da 2,00 euro. Questo nel caso in cui l’importo della prestazione superi la soglia di 77,47 euro. La marca da bollo deve riportare una data anteriore rispetto a quella di emissione della ricevuta. Altrimenti si incorrerà in sanzione. Ricordo che l’importo della marca da bollo può essere chiesto a rimborso al committente della prestazione. Infine, se la ricevuta è nei confronti di committente estero, è comunque opportuno apporla.

Scarica il modello di ricevuta

Scarica il nostro modello di ricevuta da utilizzare.

La comunicazione preventiva di utilizzo del lavoro occasionale obbligatoria

Una rilevante novità in materia di prestazioni di lavoro autonomo occasionale, approvata dal Senato, è stata introdotta con un emendamento in sede di conversione in Legge del cosiddetto Decreto Fiscale (D.L. n. 146/2021). Infatti, al fine di svolgere attività di monitoraggio e contrastare forme elusive di tale tipologia lavorativa, l’avvio dell’attività dei lavoratori autonomi occasionali deve essere oggetto di preventiva comunicazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente da parte del committente.

La comunicazione deve essere effettuata mediante sms o posta elettronica, secondo le modalità operative applicate in caso di rapporti di lavoro intermittente. In particolare, la comunicazione preventiva deve essere effettuata, a partire dal 1° maggio 2022 esclusivamente con un unico canale telematico valido presente su “Servizio Lavoro” messo a disposizione dal ministero del Lavoro. Il modello di comunicazione permette di scegliere tre ipotesi per il termine entro il quale deve essere conclusa l’opera o il servizio: entro 7, 15 o 30 giorni. Se, invece, l’opera o il servizio non saranno conclusi nell’arco temporale indicato, si renderà necessario effettuare una nuova comunicazione.

L’Ispettorato del lavoro, è chiamato ad adottare un provvedimento di sospensione dell’attività lavorativa qualora riscontri che almeno il 10% dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro risulti, al momento dell’accesso ispettivo:

  • Occupato senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro;
  • Inquadrato come lavoratore autonomo occasionale, in assenza delle condizioni richieste dalla normativa.

In particolare, i requisiti essenziali del lavoratore autonomo occasionale, è opportuno ricordare, che sono i seguenti:

  • Mancanza di vincoli di subordinazione;
  • Mancanza di coordinamento con il committente;
  • Autonomia organizzativa;
  • Occasionalità della prestazione.

La nuova disposizione prevede poi che, in caso di violazione dei predetti obblighi, si applichi una sanzione amministrativa di importo compreso tra 500 e 2.500 euro per ciascun lavoratore autonomo per cui sia stata omessa la comunicazione preventiva. Sul punto si attendono pertanto ulteriori chiarimenti al fine di comprendere con precisione secondo quali modalità il committente debba ottemperare a tali nuovi adempimenti in caso di utilizzo di prestazioni di lavoro autonomo occasionale. Con la nota congiunta dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro con il Ministero del Lavoro n. 109/2022 sono state, infatti, pubblicate dieci Faq che forniscono importanti chiarimenti su alcuni aspetti inerenti al nuovo adempimento, sul quale, anche dopo la nota n. 29/2022, permanevano ancora alcuni interrogativi.

Soggetti tenuti ad effettuare la comunicazione preventiva sulle prestazioni occasionali

Per quanto riguarda i soggetti obbligati alla comunicazione è stato evidenziato come tale adempimento sia collocato all’interno dell’art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008, che disciplina il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Questo fa si che l’applicabilità della comunicazione preventiva nel lavoro autonomo occasionale riguardi soltanto i committenti che operano in qualità di imprenditori sono tenuti a effettuare la comunicazione di avvio delle prestazioni occasionali. In perfetta coerenza con tale orientamento, la nota n. 109/2022 esclude dal campo di applicazione tutti quei committenti privi di tale status normativo.

Pertanto, devono ritenersi esclusi da tale comunicazione i liberi professionisti (o gli studi professionali), ove gli stessi non operino e non siano organizzati in forma d’impresa (Faq 10), le pubbliche amministrazioni (Faq 4). Sono esclusi anche gli enti del terzo settore, a condizione che non svolgano attività commerciale. Qualora venga esercitata attività di impresa la comunicazione si rende necessaria, ma solo nei confronti di quei lavoratori che, mediante prestazione autonoma occasionale, vengano impiegati in attività che rivestono i caratteri dell’imprenditorialità (Faq 1). Sono escluse da tale obbligo comunicativo anche le associazioni e società sportive dilettantistiche (Faq 9). In tutti questi casi è proprio l’assenza della natura imprenditoriale e dello scopo di lucro a determinarne l’esclusione dal campo di applicazione della normativa. Sono esclusi dalla comunicazione anche i lavoratori dello spettacolo i quali, tuttavia, sono soggetti a certificato di agibilità (Faq 7).

L’obbligo di comunicazione non riguarda gli addetti alle vendite (Faq 2) e i procacciatori d’affari (Faq 3), in quanto attività che, se anche rese in modo occasionale, hanno comunque natura commerciale e i cui compensi e le cui provvigioni sono diversamente inquadrate nell’ambito dell’art. 67 comma 1 lett. i) del TUIR (la nota n. 29/2022 si riferiva ai redditi diversi ex art. 67 comma 1 lett. l). Inoltre il lavoro da remoto, non esonera dall’effettuare la comunicazione a meno che non si tratti di prestazione intellettuale (Faq 6).

Tipologia di rapporti lavorativi da comunicare: prestazioni intellettuali escluse

L’aspetto sicuramente di maggiore interesse riguarda l’ambito dell’attività lavorativa da comunicare. La Faq 5 della nota 109/2022 prevede l’esclusione dall’obbligo di comunicazione nei confronti delle prestazioni che abbiano una natura prettamente intellettuale. Pertanto, tutte le attività di natura intellettuale, come ad esempio, i correttori di bozze, i progettisti grafici, i lettori di opere in festival o in libreria, i relatori in convegni e conferenze, i docenti e i redattori di articoli e testi. La natura meramente esemplificativa di tale elencazione comporta, quindi, la possibilità di ritenere esonerate anche ulteriori ipotesi, a condizione che le prestazioni siano di natura esclusivamente intellettuale.

Nella nota 109/2022, l’Ispettorato ha chiarito che il luogo di svolgimento della prestazione non è una scriminante dell’obbligo di comunicazione. Perciò, in caso di lavoro svolto da remoto con modalità telematica dall’abitazione o dall’ufficio della voratore, sarà necessaria la comunicazione, salvo che non si tratti di una prestazione prettamente intellettuale. Se invece la prestazione di lavoro occasionale è resa in smart working fuori dal territorio italiano, da lavoratori non residenti in Italia, la disciplina applicabile sarà quella del Paese dove viene eseguito il lavoro.

Come effettuare la comunicazione preventiva nel lavoro autonomo occasionale?

Per accedere all’applicazione “LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE” è necessario collegarsi al portale Servizi Lavoro al link https://servizi.lavoro.gov.it. La comunicazione di inizio di attività di lavoro autonomo occasionale deve contenere le informazioni seguenti:

  • Dati del committente e del prestatore;
  • Luogo della prestazione;
  • Sintetica descrizione dell’attività;
  • Data di inizio della prestazione e presumibile arco temporale entro il quale potrà considerarsi compiuta l’opera o il servizio. È opportuno precisare che, qualora la prestazione non sia compiuta nell’arco temporale indicato si rende necessaria una nuova comunicazione;
  • Ammontare del compenso stabilito tra le parti.

Per quanto riguarda la comunicazione preventiva è opportuno indicare che la stessa comunicazione può essere oggetto di annullamento o di modifica dei dati prima che l’attività lavorativa del prestatore abbia inizio. Di seguito puoi trovare la guida alla compilazione.

La disciplina fiscale legata alle prestazioni di lavoro autonomo occasionale

Ai fini fiscali, il reddito derivante da prestazioni occasionali rientra nella categoria dei “redditi diversi“, secondo quanto disposto dall’articolo 67, comma 1, lettera l), del DPR n. 917/86 (TUIR). I redditi da lavoro autonomo (anche quelli derivanti da attività occasionali), si determinano, secondo quanto disciplinato dall’articolo 71, comma 2, del TUIR. In pratica, il calcolo è dato dalla differenza tra l’ammontare dei compensi percepiti nel periodo d’imposta e le spese specificamente inerenti alla loro produzione. Da un punto di vista dichiarativo, i redditi derivanti dalle attività occasionali devono essere indicati:

  • Nel quadro D del modello 730 oppure,
  • Nel quadro RL del modello Redditi Persone Fisiche.

Sia che si presenti il 730 piuttosto che il modello Redditi, quindi, è opportuno indicare nell’apposito quadro l’importo del reddito lordo percepito e dell’eventuale ritenuta d’acconto subita. In questo modo il reddito percepito sconterà la tassazione IRPEF, facendo cumulo con gli altri redditi imponibili percepiti (lavoro dipendente, lavoro autonomo, etc).

Redditi da attività occasionali nel quadro D del modello 730

Quadro D altri redditi modello 730

I redditi derivanti da prestazioni occasionali devono essere indicati nel quadro D del modello 730. In particolare, il riferimento è al rigo D5 del modello 730. Nella colonna 1 deve essere indicata la tipologia di reddito percepita. I codici da utilizzare sono, alternativamente, i seguenti:

  • 1. Per i redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente;
  • 2. Per i redditi derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente.

Nella colonna 2 devono essere indicati i redditi percepiti nel periodo di imposta (il reddito da inserire è sempre il reddito lordo), mentre nella successiva colonna 3 è possibile riportare le spese sostenute inerenti la produzione del reddito (attenzione, perché l’inserimento di un dato in questa colonna presuppone la presenza di documentazione come fatture o ricevute intestate ed inerenti la produzione del reddito). Infine, nella colonna 4 devono essere indicate le ritenute di acconto subite (come riportate nella Certificazione Unica rilasciata).

Redditi da attività occasionali nel quadro RL del modello Redditi P.F.

Per i soggetti che percepiscono redditi che non possono essere dichiarati nel modello 730 (modello obbligatorio per i soggetti titolari di partita Iva o che percepiscono redditi di capitale, etc) i proventi da prestazione di lavoro occasionale possono essere dichiarati nel modello Redditi P.F. In questo caso, i redditi derivanti dall’attività occasionale trovano collocazione all’interno del quadro RL, dedicato ai redditi diversi.

Le modalità di compilazione del Modello Redditi Persone Fisiche sono le seguenti:

RIGO RL15 – Devono essere riportati in colonna 1 compensi derivanti da attività di lavoro autonomo, non esercitate abitualmente. Mentre, in colonna 2 possono essere riportate le spese sostenute per l’esercizio dell’attività, fino a concorrenza dei compensi percepiti. Naturalmente le spese sostenute per la produzione del reddito devono essere validamente documentate ed inerenti all’attività esercitata (come ad esempio carburante, treni, ristoranti, cancelleria, etc).

È bene sottolineare che spesso per l’Amministrazione finanziaria il sostenimento di costi per l’esercizio di un’attività considerata occasionale, fanno pensare che la stessa possa essere un’attività abituale, e quindi esercitabile solo con partita Iva. È quindi bene prestare la massima attenzione all’iscrizione di tali spese.

RIGO RL20 – Deve essere riportato il totale delle ritenute d’acconto subite, che andrà a confluire nel quadro RN del Modello Redditi Persone Fisiche. È bene sottolineare che l’importo delle ritenute da inserire in questo rigo è quello che deriva dalla Certificazione (modello di Certificazione Unica) che il sostituto d’imposta è obbligato ad inviare all’Agenzia delle Entrate e a rilasciarvi in copia entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui avete percepito il compenso per la prestazione di lavoro autonomo occasionale svolta.

Lavoro occasionale ed esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi

Aspetto importante riguarda la possibilità di essere esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Questa possibilità riguarda unicamente i soggetti che hanno percepito soltanto redditi da collaborazioni occasionali sotto la soglia di 4.800 euro lordi annui. Sotto questa soglia il reddito percepito può non essere inserito in dichiarazione. Fino a tale valore vi è, infatti, una specifica detrazione IRPEF che abbatte (ed azzera) l’imposta (IRPEF) dovuta.

Se ti trovi in questa fattispecie ti consiglio di prestare attenzione perché potresti sfruttare un vantaggio. Se hai svolto prestazioni occasionali verso un sostituto di imposta che ti ha applicato la ritenuta di acconto presentare la dichiarazione per te è vantaggioso. Con un reddito inferiore ai 4.800 euro di prestazione di lavoro occasionale e con ritenute di acconto subite presentare la dichiarazione dei redditi ti consente il recupero delle ritenute d’acconto subite. Queste, infatti, in dichiarazione si trasformano in crediti di imposta che possano essere sfruttati, alternativamente:

  • Utilizzato in compensazione: puoi sfruttare il credito per il pagamento di eventuali altre imposte erariali o contributive dovute;
  • Chiesto a rimborso: in questo caso puoi chiedere in dichiarazione il rimborso del credito spettante.

Se ti stai chiedendo quale sia la scelta migliore, dipende dalla tua situazione fiscale personale (contattami se vuoi per un consiglio).

Come si calcola la ritenuta di acconto?

Le prestazioni di lavoro autonomo occasionale, nel momento in cui vengono svolte per conto di un soggetto che riveste la qualifica di sostituto di imposta (come ad esempio, associazioni, società, cooperative, ditte individuali, professionisti, etc), sono soggette all’applicazione della ritenuta di acconto.

L’applicazione della ritenuta di acconto è obbligatoria tutte le volte in cui il committente della prestazione sia un sostituto d’imposta, di cui all’articolo 64, comma 3, del DPR n. 600/73. In questo caso il soggetto prestatore d’opera è soggetto all’applicazione di una ritenuta d’acconto del 20% sul proprio compenso lordo. Si tratta di una particolare forma di pagamento di un acconto dell’IRPEF, che sarà calcolata definitivamente con la dichiarazione dei redditi. La base imponibile su cui applicare la ritenuta è il compenso della prestazione eseguita, ed eventuali rimborsi spese forfettari. Qualora, invece, vi siano rimborsi spese analitici (ovvero documentati da fattura), non trattandosi di compensi, ma di veri e propri rimborsi, questi sono esclusi dall’applicazione della ritenuta di acconto.

Il versamento della ritenuta di acconto

Il sostituto di imposta quando eroga un reddito da prestazione occasionale deve trattenere la ritenuta di acconto del 20% sul compenso lordo. Chiariamo con un esempio. Se il sostituto di imposta eroga un reddito pari a 1.000 euro, deve trattenere la ritenuta di acconto del 20% (pari a 200 euro), versando al lavoratore (prestatore) l’importo netto di 800 euro. L’importo della ritenuta d’acconto deve essere trattenuto e versato all’Erario entro il giorno 16 del mese successivo a quello di pagamento del compenso.

Esempio di versamento della ritenuta di acconto con modello F24:

Annualmente il sostituto d’imposta è chiamato alla predisposizione della Certificazione Unica, che deve essere trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Entrate, ed inviata al lavoratore occasionale. Tale documento è utile per la dichiarazione dei redditi del lavoratore.

Recupero della ritenuta di acconto subita

Arrivati a questo punto della compilazione, quello che devi fare è analizzare il Quadro RN della dichiarazione. Si tratta del quadro di riepilogo della dichiarazione dei redditi che raccoglie i dati degli altri quadri dichiarativi per effettuare il riepilogo della tassazione IRPEF. Da questo quadro può emergere una differente situazione:

  • Imposta a debito da versare. L’importo della tassazione effettiva è superiore all’importo delle ritenute subite.
  • Imposta a credito. In questo caso la tassazione effettiva è risultata inferiore alle ritenute subite.

In caso di emersione di imposta a debito devi provvedere al pagamento entro il 30 giugno dell’anno di presentazione della dichiarazione, al pagamento. Il pagamento avviene presentando il modello F24. La presentazione può avvenire con modalità telematica, home banking, oppure presso uno sportello di Banche o Poste. L’emersione del credito, invece, si ha quando la ritenuta d’acconto è maggiore rispetto all’IRPEF dovuta per quel periodo d’imposta. In questo caso, la maggiore ritenuta subita, diventa un credito IRPEF. Credito che dovrà essere indicato nel Quadro RX del modello Redditi PF. Attraverso il Quadro RX hai la possibilità di scegliere come utilizzare il credito. Le possibilità che hai a disposizione sono due:

  1. Utilizzo in compensazione del credito. Il credito può essere utilizzato per compensare altre imposte nel modello F24. La compensazione può avvenire liberamente per crediti di importo fino a 5.000 euro. Limite oltre il quale dovrà essere apposto il visto di conformità sulla dichiarazione dei redditi;
  2. Richiesta di rimborso del credito. Scelta da fare quando non ci sono nell’anno altre imposte da versare. I tempi di rimborso del credito variano molto, ma in media occorre circa un anno per vedersi rimborsare sul conto corrente la cifra del credito.

La certificazione unica per il lavoro autonomo occasionale

Come capire se durante il lavoratore occasionale ha subito una ritenuta di acconto? 

Quando si effettuano collaborazioni occasionali nei confronti di sostituti di imposta, gli stessi sono tenuti a rilasciare ai prestatori d’opera la Certificazione Unica dei compensi percepiti nell’anno precedente. In questo documento sono evidenziati sia i redditi percepiti con lavoro occasionale che le eventuali ritenute subite.

I committenti devono rilasciare la certificazione ai prestatori entro il 31 di marzo di ogni anno. Una volta ricevuta la Certificazione quello che si deve fare è verificare se vi è stata l’applicazione di ritenute di acconto e quanto è stato il vostro reddito lordo imponibile. In base alle considerazioni fatte in precedenza potrete capire se siete obbligati o meno a presentare la dichiarazione dei redditi.

Posso effettuare attività con committente estero?

L’attività di lavoro autonomo occasionale può essere svolta anche con committente estero (non residente). In questo caso l’importo della prestazione professionale non è soggetto all’applicazione della ritenuta di acconto, a condizione che il committente non residente non sia dotato di stabile organizzazione in Italia. Quindi l’importo della prestazione professionale viene erogato al lordo da parte del committente non residente al prestatore di lavoro italiano. Questi, è tenuto ad applicare la relativa tassazione direttamente in dichiarazione dei redditi, a meno che non verifichi una delle condizioni di esonero.

Per approfondire: “Casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi“.

Posso farmi pagare all’estero?

La prestazione di lavoro autonomo occasionale può essere pagata sia in Italia che su un eventuale conto corrente estero del lavoratore. Il fatto che il pagamento avvenga all’estero non esonera il lavoratore dall’indicazione dello stesso in Italia, in dichiarazione dei redditi. Quello che conta ai fini fiscali è la residenza fiscale italiana del lavoratore e non il luogo ove avviene il pagamento dell’attività lavorativa. Inoltre, occorre prestare attenzione agli obblighi di monitoraggio fiscale del conto corrente estero.

Posso farmi pagare in contanti?

Ad oggi, è possibile ricevere pagamenti in contanti fino alla soglia di 2.000 euro. Sopra questa soglia il pagamento deve essere effettuato con mezzi tracciabili. Affinché vi possa essere pagamento in contanti c’è bisogno, comunque, dell’accordo contrattuale tra le parti.

In caso di controllo come si dimostra il lavoro occasionale?

In caso di controllo sul lavoratore il lavoro autonomo occasionale si dimostra attraverso il contratto e le ricevute emesse a fronte dei pagamenti ricevuti. Inoltre, la dimostrazione avviene attraverso l’attività concretamente svolta dal lavoratore. Mentre, come detto ne paragrafo precedente, i controlli sul datore di lavoro riguardano eventuali sanzioni come lavoro dipendentemascherato“, i controlli sul lavoratore riguardano, invece, l’ipotesi di mancata apertura della partita Iva. Per questo, infatti, ove venga contestata questa fattispecie il lavoratore autonomo occasionale rischia di vedersi applicare sanzioni su questa fattispecie.

Disciplina previdenziale

Nel caso in cui il prestatore di lavoro occasionale raggiunga nell’anno la soglia di 5.000 euro lorde di prestazioni occasionali c’è l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS. Questo è quanto disposto dall’articolo 44 del D.L. n. 269/2003, convertito dalla Legge n. 326/2003. Questa norma prevede, quindi, l’obbligo della contribuzione previdenziale in capo ai prestatori che superano la soglia annua di 5.000 euro lorde di prestazioni occasionali.

La soglia di 5.000 euro lorde annue deve essere così conteggiata:

Soglia di esenzione contributiva di 5.000 euro

I contributi devono essere versati solamente sulla quota di reddito eccedente la soglia dei 5.000 euro. In pratica tale soglia funge da franchigia per i contributi previdenziali. Attenzione, questa soglia non ha niente a che vedere con quanto detto ai fini fiscali! L’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata è a carico del datore di lavoro e nasce nell’anno in cui il lavoratore supera il predetto limite di compensi. Pertanto, i lavoratori autonomi occasionali con compensi fino a 5.000 euro nell’anno solare non sono obbligati né all’iscrizione alla Gestione Separata. Nemmeno, al versamento di contributi previdenziali.

Comunicazione al committente del superamento della soglia di compensi annui

Per i soggetti che superano la soglia di esenzione, l’imponibile previdenziale è costituito dal compenso lordo erogato al lavoratore, che supera la soglia annua di 5.000 euro. Compenso dal quale devono essere dedotte eventuali spese poste a carico del committente e risultanti da fattura o ricevuta. I lavoratori interessati devono comunicare tempestivamente ai propri committenti il superamento della soglia di esenzione e, solo per la prima volta, iscriversi alla Gestione. Questo a meno che non si tratti di collaboratori o soggetti assimilati già iscritti. Di seguito puoi trovare il link per scaricare la dichiarazione dei compensi da comunicare al soggetto committente la prestazione (al superamento dei 5.000 euro). Nella ricevuta il lavoratore si vedrà applicare la ritenuta previdenziale pari ad 1/3 del contributo dovuto. Questo in quanto i restanti 2/3 di contributo sono direttamente a carico del datore di lavoro.

Contributi dovuti sulla quota eccedente 5.000 euro

Una delle domande che maggiormente mi arrivano sull’argomento riguarda il superamento della soglia di 5.000 euro annui con le prestazioni occasionali. Come ho già avuto modo di dire, questa soglia ha effetti soltanto previdenziali ed obbliga per gli importi superiori alla limite il versamento dei contributi previdenziali. Come ti ho indicato si tratta di contributi dovuti alla Gestione separata INPS, e che sono suddivisi:

  • Per 1/3 a carico del lavoratore e
  • Per 2/3 a carico del datore di lavoro.

Al fine di permettere al datore di lavoro di effettuare correttamente le trattenute previdenziali è necessario che il lavoratore comunichi allo stesso che a breve supererà la soglia  annua di 5.000 euro per tutti i committenti. In questo modo il datore di lavoro sarà a conoscenza di dover effettuare i versamenti contributivi per la quota a lui spettante. Se la comunicazione da parte del lavoratore non avviene non vi è alcuna responsabilità da parte dell’azienda committente sul versamento contributo dovuto.

Superamento della soglia di 5.000 euro e apertura della partita Iva

Altro aspetto da chiarire riguarda la voce che vede che soglia di 5.000 euro e partita Iva siano collegati. E’ bene ribadirlo ancora una volta, non è così!

L’obbligo di apertura della partita Iva è indipendente dal volume di compensi raggiunto. La partita Iva si apre quando una attività professionale diventa abituale e continuativa nel tempo. Se ad esempio realizzi testi per testate giornalistiche e lo fai esclusivamente nel tempo libero o nel fine settimana, due volte al mese, anche se superi i 5.000 euro non avrai obbligo di partita Iva. L’attività esercitata non è abituale, ed in questo non influisce il volume dei tuoi compensi. Al massimo se superi di 5.000 euro dovrai iscriverti alla Gestione separata INPS e versare i contributi. Se, invece, l’attività di scrittura viene svolta tutti i fine settimana dell’anno, o anche durante la settimana, ecco che c’è una continuità dell’attività nell’anno. A questo punto, sempre indipendentemente dal compenso percepito vi è obbligo di operare con partita Iva.

Quello che posso consigliarti è di valutare sempre la tua posizione personale con un dottore Commercialista. Non esiste infatti un metodo di giudizio unico per determinare se vi è obbligo o comunque convenienza ad operare con la partita Iva. Per questo motivo il consulto con un esperto può essere importante per evitarti di commettere errori, che in caso di accertamenti si pagano cari. Ricorda sempre che l’eventuale mancata apertura della partita Iva è sempre una tua responsabilità. L’Agenzia delle Entrate se riscontra violazioni potrebbe contestarti e richiederti il versamento dell’Iva. Quindi attenzione!

Prestazioni previdenziali erogate

Il lavoratore autonomo occasionale soggetto all’obbligo di iscrizione presso la Gestione Separata, laddove il reddito annuo derivante da detta attività sia superiore a 5.000 euro e se obbligato al versamento della relativa maggiorazione contributiva, ha titolo alle prestazioni di malattia e maternità (circ. INPS 13.3.2006 n. 41). I lavoratori autonomi occasionali esclusi dall’obbligo di iscrizione alla Gestione separata non hanno alcuna tutela previdenziale.

Compatibilità con la NASPI

Il lavoro autonomo occasionale presenta compatibilità con la NASPI. Infatti, nel caso in cui venga effettuata un’attività lavorativa autonoma dalla quale derivi un reddito (fino a 3.000 euro) che corrisponde ad un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’art. 13 del TUIR, il beneficiario ha la possibilità di continuare a percepire la NASPI, con importo ridotto, pari all’80% dell’importo previsto, rapportato al periodo di tempo che intercorre tra la data di inizio dell’attività autonoma e la data in cui termina il periodo di godimento dell’indennità. Sul punto, vedasi i seguenti chiarimenti: art. 10, co. 1, del D.Lgs. n. 22/15 e Circolare INPS n. 94/15.

Di particolare importanza è l’obbligo posto a carico del soggetto che svolge attività autonoma, il quale è tenuto ad informare l’INPS, entro il termine di un mese dall’inizio dell’attività, oppure entro un mese dalla domanda di NASPI (se l’attività era preesistente), dichiarando il reddito annuo che si prevede di percepire dall’attività autonoma esercitata. Sul punto occorre tenere presente che la riduzione viene calcolata d’ufficio al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, oppure (se non si è obbligati alla presentazione della dichiarazione) il soggetto beneficiario dell’indennità è chiamato a presentare all’INPS una autocertificazione con l’indicazione dell’effettivo reddito percepito. Tale comunicazione deve essere presentata entro il 31 marzo di ciascun anno (con riferimento ai redditi percepiti nell’anno precedente). In mancanza di tale informazione, il soggetto è chiamato a restituire la NASPI percepita dall’inizio dell’attività di lavoro autonomo effettuata.

Approfondimenti sulla prestazione di lavoro autonomo occasionale

La disciplina sulla prestazione occasionale prevede anche ulteriori aspetti che per motivi di brevità non ho trattato in questo articolo. Tuttavia, ho realizzato altri articoli che ti lascio di seguito con cui puoi approfondire altri argomenti legati al lavoro occasionale. Per quanto riguarda la disciplina dei rimborsi spese del lavoratore autonomo occasionale vi rimando a questo articolo:


Prestazioni occasionali per attività sotto direzione altrui 2024


La norma attualmente in vigore sulla prestazione occasionale è data dall’art. 54-bis del D.L. n. 50/2017, convertito dalla Legge n. 96/2017 (modificata dall’art. 1 commi da 342 a 354 della Legge n. 197/2022). Questa disposizione (a seguito dell’abrogazione della disciplina sul lavoro accessorio) ha permesso l’utilizzo di prestazioni occasionali (lavoro occasionale alle dipendenze altrui), con due diverse modalità alternative:

  • Il libretto famiglia, per le persone fisiche che non operano nell’esercizio di attività professionale o di impresa;
  • Il contratto di prestazione occasionale (da non confondere con il contratto di collaborazione occasionale visto sopra), per i soggetti diversi dalle persone fisiche (es. associazioni, fondazioni, imprese, soggetti esteri con stabile organizzazione in Italia, etc) e per le persone fisiche che operano in forma professionale o di impresa.

Il contratto di prestazione occasionale è rivolto a diverse categorie di utilizzatori, ognuno con propri limiti e caratteristiche peculiari: professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata, imprese agricole, pubbliche amministrazioni, enti locali, aziende alberghiere e strutture ricettive del settore turismo, onlus e associazioni che possono acquisire prestazioni di lavoro attraverso contratti di prestazioni di lavoro occasionale, per attività lavorative sporadiche e saltuarie, nel rispetto dei limiti economici previsti dalla norma.

Limiti economici delle prestazioni occasionali

Le prestazioni occasionali sono quelle attività lavorative, occasionali, e sotto la direzione altrui che danno luogo, che nel corso di un anno non superano i seguenti limiti per il soggetto prestatore e per l’utilizzatore:

Tutti i compensi si riferisco ad importi al netto di contributi, premi INAIL e costi di gestione.

Con riferimento alla soglia di utilizzo relativa alla totalità dei prestatori, sono conteggiati al 75% del loro importo i compensi per prestazioni di lavoro occasionale rese dai seguenti soggetti:

  • Titolari di pensione di vecchiaia o d’invalidità;
  • Giovani con meno di venticinque anni di età. Se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un Istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado. Ovvero, a un ciclo di studi presso l’Università;
  • Disoccupati che abbiano reso la DID;
  • Percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione (REI) ovvero di altre prestazioni di sostegno del reddito.

In ogni caso non può essere superato il limite massimo di 280 ore lavorative nell’arco dell’anno.

Per quali attività è possibile utilizzare le prestazioni occasionali?

Privati e famiglie possono utilizzare le prestazioni occasionali per svolgere:

  • Piccoli lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione;
  • Assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;
  • Insegnamento privato supplementare.

Imprese e professionisti possono sfruttare il Lavoro Occasionale per effettuare attività occasionali nella generalità dei settori produttivi. Infine, gli enti della Pubblica Amministrazione possono utilizzare questo regime nell’ambito dell’attività istituzionale, solo ed esclusivamente per:

  • Progetti speciali rivolti a specifiche categorie di soggetti in stato di povertà, di disabilità, di detenzione, di tossicodipendenza o che fruiscono di ammortizzatori sociali;
  • Lavori di emergenza correlati a calamità o eventi naturali improvvisi;
  • Attività di solidarietà. In collaborazione con altri enti pubblici o associazioni di volontariato;
  • Organizzazione di manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritative.

Limiti di utilizzo

È fatto divieto di utilizzare la disciplina in commento nelle seguenti fattispecie. Per imprese e professionisti:

  • Con soggetti che abbiano cessato da meno di 6 mesi un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione col medesimo utilizzatore;
  • Da parte degli utilizzatori che occupano più di 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato (anche per aziende alberghiere e nel settore del turismo);
  • Da parte delle imprese del settore agricolo con i braccianti agricoli;
  • Imprese dell’edilizia o esercenti l’attività di escavazione o lavorazione di materiale lapideo, delle imprese del settore delle miniere, cave e torbiere;
  • Nell’ambito dell’esecuzione di appalti di opere o servizi.

Per gli enti della Pubblica Amministrazione è fatto divieto di utilizzo di questa disciplina:

  • Oltre i vincoli previsti dalla vigente disciplina in materia di contenimento delle spese di personale;
  • Oltre il limite di 280 ore nell’arco dello stesso anno civile.

La procedura telematica dell’INPS

Al fine di poter usufruire delle prestazioni occasionali è prevista una apposta piattaforma informatica messa a disposizione dall’INPS:

Per la registrazione è necessario fornire le informazioni identificative necessarie per la gestione del rapporto di lavoro e dei connessi adempimenti contributivi (vedi la Circolare INPS n. 107/17). In particolare, al momento della registrazione:

  • Gli utilizzatori (famiglie o imprese) devono indicare la scelta per il Libretto Famiglia o contratto di prestazione di lavoro occasionale;
  • I prestatori di attività lavorativa devono indicare l’IBAN del conto corrente bancario/postale ovvero il numero del libretto postale o della carta di credito sul quale ricevere il compenso pattuito.

Con maggiore dettaglio, l’utilizzatore (famiglia e/o impresa) è chiamato a seguire i seguenti adempimenti:

  • Effettuare il versamento preventivo delle somme necessarie al pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale, comprensive dell’assolvimento degli oneri di assicurazione sociale e dei costi di gestione attraverso l’alimentazione del proprio “portafoglio elettronico”. Il versamento delle somme può essere effettuato tramite intermediari, modello F24 Elide, F24 Enti pubblici, utilizzando la utilizzando la causale contributo “LIFA”, per il Libretto Famiglia e “CLOC” per il contratto di prestazione di lavoro occasionale (Risoluzione n. 81/E/2017) o mediante strumenti di pagamento elettronico (con addebito su c/c ovvero su carta di credito), accessibili esclusivamente dal Portale dei Pagamenti INPS e gestiti attraverso le modalità di pagamento “pagoPA”;
  • Comunicare, entro i termini stabiliti per ciascuna tipologia contrattuale, lo svolgimento dell’attività lavorativa, utilizzando un calendario giornaliero gestito dalla procedura INPS.

Il pagamento dei compensi ai prestatori di lavoro ed il versamento dei contributi

Il meccanismo di funzionamento della prestazione occasionale e libretto famiglia dell’INPS prevede che sia lo stesso istituto a prevedere il pagamento delle somme ai prestatori. In particolare è previsto:

  • Il pagamento del compenso al prestatore (con accredito sul conto corrente bancario o con bonifico) entro il giorno 15 del mese successivo a quello di svolgimento della prestazione;
  • L’accreditamento dei contributi previdenziali sulla posizione contributiva del prestatore;
  • Il trasferimento all’INAIL, il 30 giugno e il 31 dicembre di ciascun anno, dei premi per l’assicurazione INAIL.

L’art. 2-bis co. 1, lett. f) del D.L. n. 87/2018 prevede una alternativa modalità di erogazione delle somme secondo cui, su richiesta del prestatore espressa al momento della registrazione nella piattaforma telematica, il pagamento delle somme spettanti possa essere effettuato decorsi 15 giorni dal momento in cui la prestazione lavorativa inserita nella procedura informatica si è consolidata. Il pagamento dovrà essere effettuato presso gli sportelli postali e solo dietro generazione e presentazione di un mandato di pagamento emesso tramite la piattaforma informatica INPS e stampato dall’utilizzatore, che identifichi le parti, il luogo, la durata della prestazione e l’importo del corrispettivo.

Il regime previsto per l’agricoltura

L’art. 1 co. 343 della legge n. 197/22 ha introdotto un regime sperimentale valido nel biennio 2023-2024 per le aziende del settore agricolo, le quali vengono conseguentemente escluse dalla possibilità di utilizzare il contratto di prestazione occasionale, a prescindere dalla tipologia di prestatore impiegato (come per il settore turistico, anche per le aziende agricole le prestazioni in esame potevano essere rese solo da specifiche categorie di soggetti). In particolare, viene prevista la possibilità di instaurare, con particolari categorie di lavoratori, rapporti di lavoro agricolo occasionale a tempo determinato per attività di natura stagionale.

Le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale riguardano attività di natura stagionale non superiori a 45 giornate annue per singolo lavoratore e devono essere rese da particolari categorie di soggetti – tra cui studenti under 25, disoccupati, detenuti, ecc. – che sono chiamati ad autocertificare al datore di lavoro la propria condizione. Non possono accedere a tale strumento i datori di lavoro agricoli che non rispettano il contratto collettivo nazionale e provinciale stipulato dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Per ricorrere alle prestazioni in esame occorre inviare al Centro per l’impiego, prima dell’inizio della prestazione, la comunicazione obbligatoria ex art. 9-bis del D.L. n. 510/96, ai fini della quale i 45 giorni di prestazione massima consentita si computano prendendo in considerazione esclusivamente le presunte giornate di effettivo lavoro e non la durata in sé del contratto, che potrà avere un arco temporale di vigenza massima pari a 12 mesi.

Il compenso percepito dal prestatore agricolo si basa sulla retribuzione stabilita dai contratti collettivi nazionali e provinciali stipulati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative su base nazionale e deve essere erogato direttamente dal datore di lavoro con strumenti tracciabili, ai sensi dell’art. 1 comma 910-913 della Legge n. 205/17).

Il datore di lavoro dovrà effettuare all’INPS il versamento della contribuzione unificata previdenziale e assistenziale agricola, comprensiva di quella contrattuale, dovuta sui compensi erogati, nella misura di aliquota prevista dall’art. 1 comma 45 della Legge n. 220/10 per i territori svantaggiati, entro il giorno 16 del mese successivo al termine della prestazione. Inoltre, l’emissione del LUL può essere unica e dovuta alla scadenza del rapporto. Il tutto, fermo restando che i compensi potranno essere erogati anche anticipatamente per settimana, quindicina o mese.

Il regime previsto per la pubblica amministrazione

Le pubbliche amministrazioni possono fare ricorso a questo tipo di contratto esclusivamente per esigenze temporanee o eccezionali e per attività specifiche previste dalla legge:

  • Nell’ambito di progetti speciali rivolti a specifiche categorie di soggetti in stato di povertà, di disabilità, di detenzione, di tossicodipendenza o di fruizione di ammortizzatori sociali;
  • Per lo svolgimento di lavori di emergenza correlati a calamità o eventi naturali improvvisi;
  • Come per attività di solidarietà, in collaborazione con altri enti pubblici e/o associazioni di volontariato;
  • Per l’organizzazione di manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritatevoli.

Le pubbliche amministrazioni non sono soggette al divieto di utilizzo del contratto previsto per i datori di lavoro con più di cinque dipendenti in rapporto.

Regime per le aziende alberghiere e le strutture ricettive nel settore del turismo

Per le aziende alberghiere e le strutture ricettive che operano nel settore del turismo, che abbiano alle proprie dipendenze fino a otto lavoratori a tempo indeterminato, è possibile il ricorso al contratto esclusivamente per le attività lavorative rese da lavoratori appartenenti alle seguenti categorie:

  • titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
  • giovani con meno di 25 anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado, ovvero a un ciclo di studi universitario;
  • persone disoccupate, ai sensi dell’articolo 19, decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150;
  • percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione (REI o SIA), ovvero di altre prestazioni di sostegno del reddito.

Nel caso in cui l’azienda alberghiera o la struttura ricettiva del settore turismo sia già registrata, fra gli utilizzatori, nella piattaforma informatica delle prestazioni occasionali, è tenuta ad aggiornare la classificazione.

Regime per gli enti locali

Gli enti locali possono fare ricorso al contratto di prestazione occasionale, nel rispetto dei vincoli previsti dalla vigente disciplina in materia di contenimento delle spese di personale e fermo restando il limite di durata di cui al comma 20, dell’articolo 54-bis, del D.Lgs. n. 50/2017, esclusivamente per esigenze temporanee o eccezionali:

  • Nell’ambito di progetti speciali rivolti a specifiche categorie di soggetti in stato di povertà, di disabilità, di detenzione, di tossicodipendenza o di fruizione di ammortizzatori sociali;
  • Per lo svolgimento di lavori di emergenza correlati a calamità o eventi naturali improvvisi;
  • Come per attività di solidarietà, in collaborazione con altri enti pubblici e/o associazioni di volontariato;
  • Per l’organizzazione di manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritatevoli.

Gli enti locali, come le pubbliche amministrazioni in genere, non sono soggetti al divieto di utilizzo del contratto di previsto per i datori di lavoro con più di cinque dipendenti in rapporto, nel caso in cui l’ente locale sia già registrato, fra gli utilizzatori, nella piattaforma informatica delle prestazioni occasionali.

Il regime sanzionatorio

Per l’applicazione delle sanzioni in caso di violazioni ai limiti e ai divieti posti dall’art. 54-bis del D.L. n. 50/17 convertito, occorre far riferimento ai chiarimenti resi con la circ. INL 9.8.2017 n. 5, con cui l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha dettato al proprio personale le prime istruzioni operative per l’applicazione del regime sanzionatorio.

Superamento del limite economico individuale e del limite orario

Per le prestazioni rese con il libretto famiglia o con il contratto di prestazione occasionale, l’utilizzatore incorre nella trasformazione del relativo rapporto in un rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato, a far data dal giorno in cui si realizza il superamento, se, nel corso dell’anno (art. 54-bis co. 20 del D.L. n. 50/2017):

  • Retribuisce il prestatore più di 2.500 euro;
  • Lo impiega per più di 280 ore o il diverso limite previsto nel settore agricolo.

I due limiti devono essere considerati come alternativi tra loro e i datori di lavoro dovranno far riferimento a quello raggiunto per primo.

Impiego di lavoratori con rapporto ancora in corso o cessato da meno di 6 mesi

E’ vietato acquisire prestazioni di lavoro occasionale da soggetti con cui l’utilizzatore abbia in corso o abbia cessato da meno di 6 mesi (art. 54-bis co. 5 del D.L. n. 50/2017):

  • Un rapporto di lavoro subordinato;
  • Una collaborazione co.co.co.

La violazione del divieto comporta la conversione in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, a condizione che sia accertato il carattere subordinato dello stesso.

Violazione dell’obbligo di comunicazione preventiva

Per i soli contratti di prestazione occasionale è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria (da 500 a 2.500 euro) per ogni prestazione lavorativa giornaliera per cui risulta accertata la violazione (art. 54-bis co. 20):

  • Dell’obbligo di comunicazione preventiva. Vi rientrano tra l’altro il caso in cui la comunicazione sia effettuata in ritardo, il caso in cui non contenga tutti gli elementi richiesti e quello in cui detti elementi non corrispondano a quanto effettivamente accertato (ad es., se la prestazione giornaliera sia stata effettivamente svolta per un numero di ore superiore rispetto a quello comunicato). Per la mancata comunicazione;
  • Di uno dei limiti soggettivi disposti per gli utilizzatori del contratto di prestazione occasionale (ad es., sia utilizzato da chi abbia alle proprie dipendenze più di 5 lavoratori a tempo indeterminato).

Se l’utilizzatore del contratto non adempie all’obbligo di comunicazione preventiva, oppure nel caso in cui egli, dopo averla effettuata, la revochi, è fondamentale verificare se si tratti di:

  • Ad una semplice prestazione “non comunicata“, che richiederà l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria di cui sopra (co. 20 dell’art. 54-bis);
  • Ad un vero e proprio rapporto di lavoro in nero, sanzionabile esclusivamente con la maxi-sanzione per il lavoro nero.

Lavoro autonomo occasionale ed accessorio e prestazioni a sostegno del reddito


L’Inps ha precisato i regimi di compatibilità e cumulabilità della prestazione occasionale con le seguenti prestazioni sociali:

  • Indennità di mobilità;
  • Naspi;
  • Disoccupazione agricola;
  • Cassa Integrazione Guadagni

Le prestazioni di lavoro occasionale non possono, in ogni caso, determinare un doppio accredito contributivo relativo al medesimo periodo. Pertanto in caso di concomitanza con l’erogazione di prestazioni integrative e/o di sostegno al reddito non può essere riconosciuta la relativa contribuzione figurativa.

Indennità di mobilità e lavoro occasionale

I soggetti beneficiari di indennità di mobilità possono contare sulla piena compatibilità con i redditi derivanti da prestazioni di lavoro occasionale ed accessorio. L’indennità di mobilità, risulta quindi cumulabile:

  • Al 100% con prestazioni di lavoro occasionale accessorio contenute nel tetto annuale di 3.000,00 euro (annualmente rivalutabile)
  • Entro i limiti della retribuzione percepita dal lavoratore al momento della risoluzione del rapporto di lavoro che ha determinato la collocazione nelle liste di mobilità (rivalutata ai sensi dell’articolo 9, comma 9, della Legge n. 223/1991), per compensi percepiti oltre il tetto di 3.000,00 euro (e comunque entro il limite massimo previsto di 7.000,00 euro).

Il beneficiario della prestazione a sostegno del reddito (indennità di mobilità) è tenuto obbligatoriamente a comunicare all’Inps il reddito che presume di percepire nell’anno in relazione all’attività di lavoro occasionale ed accessorio. La comunicazione deve avvenire entro cinque giorni dall’inizio dell’attività lavorativa, oppure, all’atto della presentazione della domanda di accesso alla prestazione sociale nei casi di attività lavorativa preesistente.

Indennità di disoccupazione involontaria (naspi) e lavoro occasionale e accessorio

Anche con riferimento all’indennità prevista per la disoccupazione involontaria (Naspi) è sancita la totale compatibilità con i compensi derivanti da attività di lavoro occasionale e di tipo accessorio. Con riferimento alla cumulabilità con tali redditi, la Naspi risulta:

  • Interamente cumulabile con attività accessorie contenute nel limite annuale di 3.000,00 euro;
  • Ridotta nella misura dell’80% del compenso percepito oltre il tetto di 3.000,00 euro (ed entro il limite di 7.000,00 euro).

In virtù della limitata cumulabilità, il beneficiario dell’indennità Naspi è obbligatoriamente tenuto a comunicare all’Inps il presunto reddito derivante da attività di lavoro occasionale di tipo accessorio. La comunicazione deve avvenire entro un mese dall’inizio dell’attività di lavoro accessorio, oppure, entro la data di presentazione della domanda di Naspi, in caso di attività preesistente.

Disoccupazione agricola lavoro occasionale ed accessorio

L’Inps conferma la compatibilità della prestazione occasionale e del lavoro occasionale di tipo accessorio anche con il percepimento di indennità di disoccupazione agricola. Tuttavia, la cumulabilità è limitata al limite di 3.000,00 euro.

In considerazione delle tempistiche previste per l’ottenimento della disoccupazione agricola (che viene riconosciuta nell’anno successivo a quello in cui si è verificato lo stato di disoccupazione), si deve aver cura di prendere come riferimento, ai fini della verifica del cumulo reddituale, gli emolumenti derivanti da attività di lavoro occasionale ed accessorio percepiti nell’anno di competenza della prestazione di disoccupazione.

Ad esempio, un lavoratore agricolo che ha lavorato solo in parte nell’anno “n”, decide di chiedere lo stato di disoccupazione agricola nell’anno “n+1”. Se nell’anno “n” ha percepito redditi da lavoro occasionale accessorio sotto i 3.000 euro l’importo della sua disoccupazione agricola non subirà alcuna decurtazione (come detto si prendere a riferimento l’anno di competenza della disoccupazione, e non l’anno di erogazione della prestazione).

Cassa integrazione guadagni (cig) e lavoro occasionale

Le integrazioni salariali restano interamente cumulabili entro il limite, già più volte citato, di 3.000,00 euro annuali (rivalutati annualmente). Il conseguimento di redditi di lavoro occasionale ed accessorio eccedenti tale limite, e fino a 7.000,00 euro per anno civile, fanno scattare il regime di cumulabilità parziale ordinariamente previsto per i casi di svolgimento di attività di lavoro autonomo o subordinato, con diniego del diritto al trattamento di integrazione salariale per le giornate di lavoro effettuate (vedi Circolare Inps n. 130/2010).

Ne consegue l’obbligo (vigente esclusivamente nel caso il percettore superi il limite di 3.000,00 euro) di comunicazione preventiva all’Inps dello svolgimento di attività lavorative, pena la decadenza dalle integrazioni salariali (a tal riguardo restano in vigore i chiarimenti forniti con le Circolari n. 75/2007 e 57/2014 dell’Inps).


Consigli pratici e consulenza fiscale online


In questo articolo, sotto forma di guida, ho cercato di riassumere tutte le principali informazioni che riguardano le due discipline del lavoro autonomo occasionale (per attività professionali occasionali) e della prestazione occasionale (libretto famiglia o contratto di prestazione di lavoro occasionale) per le attività svolte sotto la direzione altrui. L’errore che maggiormente si commette è quello di non riuscire ad inquadrare correttamente l’attività lavorativa che ci si appresta ad effettuare, oppure a confondere le due normative, finendo per commettere errori importanti che, spesso, comportano l’applicazione di sanzioni importanti.

Stai per effettuare un’attività di lavoro autonomo? Vuoi applicare alla tua situazione questa disciplina?

Oppure se vuoi sapere se sei tenuto o meno all’applicazione delle prestazioni occasionali, piuttosto che all’apertura della partita Iva? Contattaci compila il form di contatto seguente dedicato a questo tipo di consulenza. Altrimenti se vuoi condividere con noi la tua esperienza con le prestazioni occasionali, lasciaci un commento.

Considerata la mole di commenti pervenuti, nell’articolo saranno pubblicati soltanto commenti che espongono problematiche non trattate in precedenza. In tutti gli altri casi, se volete contattarmi sono a vostra disposizione, attraverso il servizio di consulenza online.

Domande frequenti

Chi può svolgere prestazioni occasionali?

Possono essere svolte da qualsiasi soggetto, privato o titolare di reddito da lavoro autonomo con partita IVA. Non possono utilizzare il lavoro autonomo occasionale i professionisti iscritti ad albi professionali per l’esercizio dell’attività rientrante nel proprio ordine professionale (tranne eccezioni, come quella dei giornalisti) ed i soggetti che percepiscono erogazioni a sostegno del reddito (es. NASPI, sino ad una soglia massima di 4.800 euro). Nel caso l’importo dell’attività di lavoro autonomo occasionale deve essere comunicato all’INPS.

Cos’è una prestazione occasionale?

La prestazione di lavoro autonomo occasionale è una prestazione di lavoro autonomo (non sotto la direzione altrui) effettuata non professionalmente e non abitualmente. Questo significa che si tratta di prestazioni lavorative autonome, sporadiche ed esercitate in modo non professionale. Ad esempio, una prestazione di giardinaggio, la riparazione di un PC, l’effettuazione di ripetizioni scolastiche, etc. Non vi sono più obblighi di legge su numero di giorni lavorativi e compenso percepito (con l’abrogazione del job’s act del 2015). Oggi la prestazione di lavoro autonomo occasionale è normata solo dall’art. 2222 del c.c., dalle circolari INPS, e dal DPR n. 633/72 per quanto riguarda gli obblighi di apertura della partita IVA per le prestazioni di lavoro autonomo abituali e professionali.

Come funziona la prestazione con ritenuta d’acconto?

Come indicato nell’articolo non si deve confondere tra lavoro accessorio occasionale legato ai voucher INPS e prestazioni occasionali. Nel primo caso si tratta di attività di lavoro dipendente che possono essere svolte con determinati limiti per il committente e per il lavoratore. L’attività è di lavoro autonomo ed è non professionale e non abituale. In questo caso il prestatore è tenuto a rilasciare una ricevuta al proprio committente al momento del pagamento del corrispettivo. Si tratta della ricevuta per lavoro autonomo occasionale. Se il committente è un sostituto di imposta deve essere applicata la ritenuta di acconto del 20%. Inoltre, se il prestatore ha superato la soglia di 5.000 euro di compensi annui allora è necessaria anche la ritenuta previdenziale sui compensi che superano la franchigia.

Quanto tempo si può operare con prestazione occasionale?

Non esistono limiti temporali (abrogazione Job’s act del 2015). Oggi la questo tipo di prestazione riguarda attività autonome non professionali e non abituali nel tempo. La verifica dell’abituale è annuale. Quindi, l’esercizio di più attività di lavoro autonomo nell’anno, determinano l’abitualità della prestazione e quindi l’obbligo di operare con partita IVA (indipendentemente dal volume di compensi percepiti).

Cosa si intende per occasionale?

Non esiste una vera e propria definizione di attività occasionale da parte del Fisco. L’occasionalità viene valutata in modo soggettivo in relazione all’attività esercitata ed al numero di prestazioni che vengono effettuate nel corso dell’anno. Per questo motivo, oggi la portata della prestazione di lavoro autonomo occasionale è limitata. Questo, in quanto i rischi di una contestazione per la mancata apertura della partita Iva solo elevati, proprio per una mancata oggettività sulla definizione di “occasionale”.

Come avviene il pagamento della prestazione occasionale?

Il pagamento da parte del committente deve avvenire secondo i termini stabiliti contrattualmente. Il committente che funge da sostituto di imposta è chiamato ad applicare la ritenuta di acconto del 20% sul compenso erogato. Nel caso deve essere rilasciata la Certificazione Unica per permettere al prestatore la compilazione della propria dichiarazione dei redditi. La ricevuta da parte del prestatore deve essere obbligatoriamente rilasciata in caso di pagamento in contanti (nel 2024 limite di 5.000 euro) oppure in caso di richiesta da parte del committente. Per i pagamenti effettuati con mezzi tracciabili non c’è obbligo di rilasciare la ricevuta (se non su richiesta).

Quando si applica la ritenuta di acconto nella prestazione occasionale?

La ritenuta di acconto si applica quando il pagamento della prestazione viene effettuato da un soggetto che ha la qualifica di sostituto di imposta. In questo caso il sostituto è tenuto ad applicare, sul compenso lordo (non sui rimborsi spesa) la ritenuta del 20% che deve essere trattenuta e versata (con modello F24 entro il giorno 16 del mese successivo) all’Erario. La ritenuta rappresenta una quota della tassazione dovuta dal prestatore che viene versata per lui dal committente. Qualora il prestatore alla fine dell’anno non verifichi requisiti per dover presentare la dichiarazione dei redditi, le ritenute di acconto diventano credito di imposta, attivabile attraverso la presentazione della dichiarazione dei redditi (quindi in questi casi presentare la dichiarazione anche se non si è obbligati è opzione favorevole a far emergere crediti di imposta da utilizzare in compensazione o chiedere a rimborso).

Quando si applica la ritenuta previdenziale INPS alla prestazione occasionale?

Quando il prestatore supera la franchigia di 5.000 euro di prestazioni occasionali effettuate nell’anno, sui compensi successivi erogati da sostituti di imposta, è necessario che, oltre alla ritenuta fiscale, venga applicata anche la ritenuta previdenziale. Si tratta di una ritenuta con aliquota della gestione separata spettante suddivisa in:
– 1/3 a carico del prestatore, sotto forma di ritenuta dal compenso;
– 2/3 a carico del committente, come onere a suo carico ulteriore al compenso del prestatore.
La ritenuta previdenziale ha come presupposto l’iscrizione del lavoratore alla gestione separata INPS come collaboratore. Tale adempimenti è a carico del committente, che è chiamato ad effettuare le comunicazioni previdenziali previste per le ritenute dei collaboratori.

Cosa cambia nelle prestazioni occasionali con committente estero?

Nel caso in cui il prestatore nazionale effettui delle prestazioni verso committenti esteri (non residenti in Italia e privi di stabile organizzazione) il compenso del prestatore viene erogato al lordo. Non sono previste, in questo caso, le ritenute fiscali e previdenziali, in quanto l’ente non residente non ha le caratteristiche per essere sostituto di imposta in Italia. In questo caso il prestatore è chiamato a valutare se vi sono per lui gli obblighi connessi alla presentazione della dichiarazione dei redditi in Italia (per tassare il reddito percepito).

E’ opportuno redigere un contratto di prestazione occasionale?

Il contratto è sempre opportuno che venga redatto per scritto e firmato dalle parti. Tale contratto, infatti, è importante per entrambe le parti in quanto deve contenere indicazioni importanti, come:
– La durata della prestazione lavorativa (che ricordo deve essere non professionale e non abituale);
– Il compenso percepito (e l’eventuale applicazione di ritenute fiscali e previdenziali, anche in relazione alle certificazioni rilasciate dal prestatore);
– Le modalità di pagamento del compenso ed il rilascio della ricevuta;
– Termini e condizioni di esecuzione dell’attività di lavoro autonomo.
Il contratto può essere un elemento importante per la dimostrazione della non abitualità dell’attività.

Cosa succede se l’attività non è autonoma ma sotto la direzione di un’azienda?

La prestazione di lavoro autonomo occasionale riguarda prestazioni lavorative autonome, quindi senza etero-direzione altrui. Tuttavia, capita sovente nella pratica che molte aziende sotto il cappello dell’attività occasionale arruolino lavoratori temporanei. Ebbene, questa pratica è sicuramente scorretta, in quanto l’azienda ha a disposizione altri strumenti validi per questi obiettivi (vedi i voucher INPS del lavoro accessorio occasionale). Quando si verificano queste situazioni i rischi principali, in caso di controlli fiscali, sono a carico dell’azienda datore di lavoro. Tuttavia, eventuali responsabilità potrebbero ricadere anche sul lavoratore, in quanto avrebbe dovuto non accettare un contratto di lavoro non in regola.

Che succede se continuo a svolgere lavoro autonomo occasionale verso uno stesso committente?

Quando l’attività di lavoro autonomo occasionale viene svolta sempre verso uno stesso committente è possibile che si verifichi una di queste due fattispecie:
– L’attività non è autonoma, ma sotto la direzione dell’azienda committente;
– L’attività è in mono-committenza, quindi non c’è vero e proprio lavoro autonomo.
In questi casi le responsabilità cadono nei confronti dell’azienda committente che potrebbe essere chiamata anche alla trasformazione del rapporto in contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

Potrebbero contestare di non aver aperto tempestivamente la partita IVA?

Il rischio principale di chi svolge attività di lavoro autonomo occasionale è che gli venga contestata l’abitualità dell’attività e quindi la ritardata apertura della partita IVA. Questo tipo di contestazione comporta soprattutto sanzioni legate alla mancata applicazione dell’IVA sui compensi percepiti. Per questo motivo è sempre consigliabile farsi assistere da un dottore Commercialista per valutare l’apertura della partita IVA.

Chi ha partita IVA può svolgere lavoro autonomo occasionale?

La disciplina del lavoro autonomo occasionale riguarda i soggetti che svolgono esclusivamente attività professionali di carattere intellettuale. Si tratta di soggetti che non hanno obbligo di iscrizione ad albi o elenchi professionali che svolgono occasionalmente l’attività. Addio alle prestazioni occasionali da parte di medicidentisti, ma anche per ingegneri, avvocati, biologi, farmacisti, etc. Qualsiasi tipo di prestazione di tipo intellettuale e professionale deve essere giustificata da una partita IVA. Gli unici casi in cui un professionista può emettere una prestazione di lavoro autonomo occasionale si hanno quando l’attività professionale esula da quelle per cui il professionista è iscritto al proprio ordine professionale.

Federico Migliorini
Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.

1612 COMMENTI

  1. Salve, in caso di una prestazione occasionale con un committente a distanza, per vendita di mie creazioni che poi il committente metterà in vendita sul suo sito e-commerce, dove il pagamento avviene tramite bonifico o altro, come si procede per realizzare la ricevuta non fiscale dove scrivere tutte le voci comprese quelle della ritenuta d’acconto? Considerando che quella cartacea ha anche un numero progressivo per ogni foglio..
    Grazie

  2. Mi sembra che lei abbia concordato un contratto di conto vendita. In ogni caso deve predisporre una ricevuta, indicando data e numero progressivo di emissione. Nell’articolo trova il link per scaricare un modello di ricevuta che può utilizzare. Se le servono altre info mi contatti in privato.

  3. Buongiorno! Le scrivo perchè vorrei capire una cosa…per guadagno lordo cosa si intende?
    Io vendo occasionalmente a mercatini opere del proprio ingegno, rilascio ricevuta non fiscale e a fine anno sommo tutte le ricevute e vedo il guadagno. E’ questo il guadagno lordo? Oppure è la somma di tutte le ricevute meno le spese? Per spese intendo le spese per i materiali usati per la produzione degli oggetti, la quota per partecipare ai mercati…
    Grazie mille e buona giornata.
    Elena

  4. Salve, complimenti per gli articoli e la competenza con la quale li scrive. Vorrei porle una domanda sulla prestazione occasionale;
    1)Attualmente ho un contratto di collaboratore domestico con reddito annuale superiore a 5000 € lordi;
    2)Ho la gestione separata inps utilizzata nel 2015 per un lavoro presso una cooperativa e non più usata.
    3)Ora sto svolgendo un lavoro occasionale per conto di un’altra cooperativa con il compenso lordo di 900 €.
    La domanda è: posso dichiarare alla cooperativa che il mio reddito non supera la soglia di 5000 € oppure sono obbligato a usare la gestione separata inps dal momento che esiste?
    Grazie e saluti

  5. Grazie molte per i complimenti. Ogni anno nel momento in cui lei supera la soglia di €. 5.000 di prestazioni è obbligato ad avvertire i committenti per l’applicazione delle ritenute previdenziali dovute alla gestione separata Inps. Questa non è una facoltà ma un obbligo.

  6. Salve! Grazie per le esaurienti informazioni! La mia domanda è questa: sono disoccupata da pochi mesi, posso comunque emettere delle ricevute non fiscali per prestazioni occasionali (in quanto vendo delle creazioni artigianali di mio ingegno) senza che queste mi vengano sottratte dalla somma che ricevo dalla disoccupazione? grazie

  7. Può farlo fino ai €. 4.800 annui. Al superare di questa cifra l’importo che percepisce per la disoccupazione viene ricalcolato.

  8. Buon giorno, quest’estate proverò ad iniziare la mia attività di guida ho ottenuto un contatto o un committente che potrebbe portarmi a sforare non di molto il budget dei 5000 €, si tratta di un’azienda speciale, e in più altre piccole attività autonome. Secondo i miei calcoli non supererò i 6500€.
    L’azienda spinge perche io apra partita iva, pur volendo continuare questo orientamento lavorativo non ho progetti o programmi stabiliti per il futuro e aprire partita iva alla prima esperienza mi sembra un azzardo.
    Le mie domande sono:
    – Pur avendo meno di 35 anni, e quindi poter usufruire delle agevolazioni per la p.iva, mi conviene continuare con la prestazione occasionale?
    – se dopo quest’esperienza continuassi con altre attività in prestazione occasionale, fino a quale limite mi posso spingere nell’anno in corso?
    – la parte eccedente ai 5000 in quale percentuale viene tassata? E come mi devo comportare se non ho un committente ma mi pagano direttamente i clienti?

    Spero possiate rispondermi nonostante le tante domande, ma ho ricevuto consigli contrastanti e volevo provare anche qui.

    Grazie

  9. L’attività che sta svolgendo è continuativa, quindi, non può continuare con le prestazioni occasionali, deve obbligatoriamente aprire partita Iva. E’ necessario verificare se può beneficiare di agevolazioni, per questo se vuole la ricontatto in privato. Naturalmente con la partita Iva non potrà effettuare altre prestazioni occasionali, in quanto dovrà fatturare tutte le prestazioni che andrà ad effettuare. Mi faccia sapere.

  10. Salve,io dovrei fare un lavoro di riparazione e aggiornamento di due pc all’interno di un centro benessere di un’amica di famiglia, non ho partita IVA, posso fare lo stesso la ricevuta senza ritenuta d’acconto? PErchè non ho capito bene le novità del jobs act

  11. Può farlo solo se non prevede di continuare a fare questa attività nel corso dell’anno.

  12. Salve, complimenti per la chiarezza con la quale affrontate questa materia molto contorta.
    A breve aprirò una partità iva con iscrizione alla gestione separata per portare avanti l’attività professionale di ‘Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari’ cod ateco 73.11.02.
    Vorrei sapere se contemporaneamente posso continuare ad avere una collaborazione occasionale (pagamento con ritenuta d’acconto) se le due attività sono completamente diverse.
    In caso di risposta negativa, come posso giustificare una fattura per una prestazione che non ricada nel campo di ‘Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari’?
    Via ringrazio anticipatamente per le vostre preziose risposte
    Saluti
    Daniele

  13. Non può fare prestazioni occasionali. Dovrà fatturare anche la prestazione effettuata in un settore diverso. Se ha già un commercialista si rivolga a lui, altrimenti se vuole la ricontatto in privato.

  14. Certo, si può fare, ma fatturare in questo caso è un vantaggio non uno svantaggio.

  15. Salve, un amico mi ha chiesto di allestire il suo locale, premetto che non l’ho mai fatto, ma avendo capacità manuali e fantasia, ho accettato, anche perché farei risparmiare il mio amico-committente. Non avendo partita iva, pensavo di fornire una ricevuta non fiscale, ho due dubbi a riguardo
    1) dovendo sostenere delle spese di materiali e aggiungendo il mio lavoro, ho calcolato una cifra di € 2.500,
    nella ricevuta dovrò indicare :

    Il corrispettivo lordo concordato: € 2.500
    La ritenuta d’acconto (pari al 20% dei compenso lordo) € 500
    L’importo netto che verrà corrisposto dal committente € 2.000

    Oppure
    Il corrispettivo lordo concordato: € 3.125
    La ritenuta d’acconto (pari al 20% dei compenso lordo) € 625
    L’importo netto che verrà corrisposto dal committente € 2.500

    2) il committente mi chiede se per lui questa spesa è deducibile pari a qualsiasi altra fattura

    Grazie in anticipo

  16. La scelta dipende da come vi trovate d’accordo lei e il suo cliente. Per lui la ricevuta sarà un costo deducibile se ci sono i requisiti fiscali per poter dedurre il costo, ma direi di si.

  17. Grazie per la risposta, ma non capisco quando dice “la scelta dipende da voi” io pensavo che uno dei due metodi fosse un errore. Riformulo la domanda in maniera più semplice:
    da questo lavoro,che è chiaramente occasionale, vorrei ricevere un compenso di €2.500 potrebbe illustrarmi come va compilata la ricevuta non fiscale?
    La ringrazio infinitamente

  18. La compilazione con compenso lordo di €. 3.125 le porta un compenso netto di €. 2.500. Si tratta comunque di un compenso da sottoporre a tassazione in dichiarazione dei redditi.

  19. Salve, ho iniziato ora a fare ricevute per prestazioni occasionali, ho comprato un blocco Buffetti per prestazioni non soggette ad IVA ma (purtroppo dopo che l’ho fatta la prima) ho notato che non c’è la famosa scritta “di non essere soggetto al regime Iva a norma dell’ex art. 5, comma 2, D.P.R. 633/722” e le altre diciture in calce che ho visto nel vostro modello. Devo ritenere non valida la ricevuta che ho fatto? E’ un blocco che non è adatto a questo scopo?

  20. Salve, io nel 2016 ho svolto diverse prestazioni occasionali presso diversi soggetti, di preciso 5 prestazioni occasionali dell’importo lordo di € 5.000,00 per 5 aziende diverse. Dal punto di vista fiscale, compilando la dichiarazione dei redditi al quadro RL come reddito 25.000 euro dovrei essere in regola, mentre se non erro dovrei fare iscrizione alla gestione separata inps dal momento che ho superato ai fini previdenziali la soglia dei 5.000 annui. Inoltre, svolgendo prestazione occasionale per diverse aziende, posso continuare a farlo oppure poi sorge l’obbligo di aprire p.iva? Grazie

  21. Con queste cifre mi pare ovvio che lei sta facendo un’attività continuativa, quindi è obbligatoria la partita Iva. Se ha bisogno di maggiori info, o anche di un preventivo, mi contatti in privato.

  22. Il blocco di ricevute è sicuramente idoneo, ma è lei che deve integrarlo con le indicazioni previste per emettere una ricevuta per prestazione occasionale. I blocchi sono “bianchi” perché possono essere utilizzati per vari scopi, per questo va personalizzato per questa fattispecie.

  23. Vorrei fare 2/3 mercatini mostre scambio per articoli motociclette epoca, ho del materiale di molti anni fa, per motociclette degli anni 70/80, nuovo che ho conservato negli anni, naturalmente acquistato negli anni da privati o in giro per mercatini senza alcun documento cartaceo, fatture /ricevute, ora la passione è venuta meno e vorrei vendere del materiale…come posso fare senza avere durante il mercatino problemi di controlli fiscali, visto che sono un privato appassionato che vuole vendere la merce che negli anni ho conservato scrupolosamente?

  24. Prima di tutto chiedere al SUAP del suo Comune se sono previsti eventuali “patentini da hobbista” per partecipare ai vari mercatini nel Comune e fare la stessa cosa se fa mercatini in altri Comuni. Poi rilasciare ricevuta ad ogni eventuale vendita. Infine, presentare la dichiarazione dei redditi.

  25. Buonasera, intanto grazie per le spiegazioni date nell’articolo. Vorrei sapere se un musicista inoccupato, che durante l’anno svolge attività di musica dal vivo per matrimoni (non più di 20 all’anno e tutti con committenti diversi) e non arriva ai 5.000€ rientra nella definizione di lavoratore occasionale. Se la risposta è si, dovrei essere esente da iva, rilasciare fatture non fiscali come letto nell’articolo e non produrre reddito?

    Grazie in anticipo

  26. Può rientrare nel lavoro autonomo occasionale, seguendo le indicazioni fornite nell’articolo.

  27. Buonasera e grazie per la chiarissima spiegazione. Sono uno studente di informatica e insieme ad un amico dovremmo sviluppare un ecommerce per un cliente. Io non ho reddito e il mio amico attualmente ha un contratto di stage part time in un azienda, l’importo per la prestazione non dovrebbe superare i 5000€, non prevediamo di effettuare questa attività in modo continuativo. Come possiamo svolgere il lavoro ed essere in regola con il fisco? Se dovessi fare tutto a mio nome?

  28. Se non proseguirete con questa attività in futuro è sufficiente rilasciare una ricevuta al cliente al momento del pagamento. Se la somma ricevuta da ognuno non supera i €. 4.800 in assenza di altri redditi non si è obbligati a dichiarare la somma, altrimenti, come nel caso del suo amico, è necessario presentare la dichiarazione e inserire anche questa somma.

  29. Buona sera e anticipatamente grazie per l’aiuto che potrà darmi.

    Sono socia di un’attività stagionale (ambulanti su stabulazione fissa e su suolo pubblico) legati ad una licenza specifica per merceologia di vendita e somministrazione e a tempi determinati.
    Nella I stagionalità annua ( esercizio da giov a dom, per 8 settimane) del 2016 ci siamo avvalsi di un lavoratore occasionale retribuito regolarmente con i voucher (lavorava un paio di ore al giorno il fine settimana). Ad oggi non è più possibile e stiamo pensando se il contratto di lavoro occasionale possa fare al caso nostro.
    In breve, il lavoratore noleggia da terzi l’attrezzatura che serve per l’attività (friggitrice), noi sottoscriviamo un contratto occasionale in cui pattuiamo il compenso per il suo servizio (ovvero per la sua mano d’opera applicata alla sua attrezzatura) … è legittimo? Oppure il fatto che “i mezzi propri” vengano utilizzati nella sede della nostra società e di esercizio, implica la subordinazione? Un lavoro che occupa qualche ora, quattro giorni alla settimana per otto settimane, può essere considerato “occasionale”?

    Grazie mille …

  30. Il lavoro autonomo occasionale non vi mette in regola. L’attività del lavoratore sta svolgendo un’attività commerciale, quindi le soluzioni sono, fargli aprire partita Iva, oppure sottoscrivere con lui un contratto di lavoro a tempo determinato. Sicuramente non si tratta di una prestazione occasionale.

  31. Buongiorno, mia moglie ha segnalato un cliente per la conclusione di un’affare ad un operatore e quest’ultimo vorrebbe riconoscere un compenso.
    Mia moglie è fiscalmente a mio carico, non lavora e non redige nessuna dichiarazione di redditi.
    Tale compenso rientrerebbe nell’occasonalita’ e fino a quale importo? farebbe cumulo con i miei redditi?
    Grazie anticipatamente

  32. Tutto dipende dall’importo e se questa attività sarà ripetuta o meno. Faccia presente la cosa a chi si occuperà della sua dichiarazione dei redditi.

  33. Buongiorno e complimenti sia per l’articolo che per le risposte fornite, sempre puntualissime! Veniamo al caso: un ristoratore possiede un furgoncino con cui intende partecipare agli ormai di moda street food e ha la necessità di avere una seconda persona che gli dia una mano nel cucinare e servire (d’ora in poi chiamiamolo aiutante). Se facessero un solo street food (quindi tre giorni), l’aiutante potrebbe essere gestito come lavoro occasionale? In caso di risposta affermativa, quale documentazione dovrebbero avere a disposizione per tutelarsi di fronte ad un controllo di inps o agenzia entrate? In caso di risposta negativa, se l’aiutante avesse una propria partita iva quale ristoratore, c’e’ qualche tipo di accordo che puo’ essere sottoscritto per evitare che l’inps o agenzia delle entrate, in caso di controllo, possano contestare che trattasi di contratto di lavoro a tempo indeterminato? Ringrazio e rinnovo i complimenti!!

  34. L’attività dell’aiutante è sicuramente un’attività di lavoro dipendente, non può essere un’attività di lavoro autonomo, quindi la disciplina sul lavoro autonomo occasionale non può essere utilizzata. Il rischio è per lei che l’Agenzia le consideri il lavoratore come dipendente assunto a tempo indeterminato, quindi la costringerebbe all’assunzione immediata e al pagamento di sanzioni. Molto meglio fare un contratto di lavoro a chiamata o a tempo determinato. Chieda consulto ad un consulente del lavoro, oppure si avvalga di un collaboratore con partita Iva.

  35. Buongiorno, come pensionato sto svolgendo un’attività di Procacciatore d’Affari e Agente di Vendita, con regolari contratti, con 3 Ditte del settore elettrico. In totale emetterò circa 7-8 fatture /anno, con totale annuo dei compensi < 10.000 €.
    L'attività è saltuaria, mi occupa per per un tempo limitato e non è ripetitiva.
    Posso fare a meno di aprire partita IVA e operare come lavoratore autonomo occasionale ?
    Grazie e cordiali saluti

  36. Assolutamente no, già adesso è fuori da ogni regola dal punto di vista fiscale eprevidenziale

  37. Buongiorno,
    avrei bisogno di un aiutino… In pratica sono il gestore di un sito web + app d’informazioni su una città in provincia di Salerno e per recuperare spese e fare qualche guadagno avrei alcuni clienti che vorrebbero realizzare campagne di web marketing tramite sito ed app.
    Per fare questa cosa posso utilizzare la prestazione occasionale con ritenuta del 20% o c’è bisogno di aprire una partita iva? Sono dipendente con contratto a tempo indeterminato a tempo parziale (30h settimanali).
    Grz 1000

  38. Deve aprire partita Iva, lei sta svolgendo un’attività commerciale per la quale è obbligatoria la partita Iva. Se vuole maggiori info la contatto in privato.

  39. Buongiorno,
    sto stipulando un contratto di procacciatore d’affari occasionale con un’azienda della mia città.
    La mia domanda è: da questa stessa ditta posso essere pagato massimo 2000€ o 5000€ all’anno?
    E’ l’unica azienda per la quale ho un contratto di questi tipo.
    Grazie!
    Lorenzo

  40. Se l’attività o occasionale deve rispettare questo requisito, non conta l’importo che andrà a percepire.

  41. Avrei cortesemente bisogno di informazioni in merito a questa casistica: mio marito lavoratore autonomo titolare di p.iva, intende dare per la prima volta, incarico di collaborazione occasionale ad una persona nel limite dei 5000 euro annui, chiedo: che tipo di vantaggi e o svantaggi puo’ avere sulla propria dichiarazione dei redditi? Puo’ ad esempio (azzardo perchè sono ignorante in materia), compensare l’irpef (la propria con quella che dovrebbe versare al prestatore). Se non sbaglio , poi, ogni mese dovremmo fare versamento entro il 16 della ritenuta d’acconto e azzardo di nuovo predisporre l’anno prossimo CU? Grazie mille per la eventuale risposta che mi sarà molto utile.

  42. Quello che deve fare è versare la ritenuta d’acconto presente sulla ricevuta che le rilascia il lavoratore e fare la certificazione unica.

  43. Buon giorno! Purtroppo non ho ben capito una cosa!
    Io sono disoccupato,mi hanno chiesto di fare un lavoro, e io vorrei avere come compenso 500 euro (In tasca) quindi dovrei fare una ricevuta di 600 euro ,dalla quale loro trattengono il 20%? Giusto?
    Grazie mille

  44. salve complimenti per l’articolo, vorrei svolgere delle attività professionali in modo occasionale e sempre con clienti diversi, persone fisiche e non giuridiche, per l’espletamento delle pratiche è necessario l’apposizione di un timbro di appartenenza ad un albo professionale al quale sono regolarmente inscritto, gli importi complessivi delle attività non superano i 5.000 euro annui, è possibile svolgere in questo modo lavori occasionali? grazie

  45. Gli iscritti ad albi professionali devono operare obbligatoriamente con partita Iva, la prestazione occasionale non è utilizzabile. Ci sono solo rare eccezioni come ad esempio i giornalisti.

  46. Buongiorno,
    ho un’attivita’ commerciale(negozio elettronica su strada)posso assumere con contratto occasionale per due settimane ad agosto vista la mia assenza in negozio?
    Grazie della risposta

  47. Deve scegliere una forma di contratto di lavoro subordinato, non può farlo con prestazione occasionale.

  48. Non posso con nessuna forma di contratto occasionale?prima usavo i Voucher ora abrogati
    Grazie

  49. No, perché il lavoro occasionale è lavoro autonomo, lei in questo caso parla di lavoro dipendente.

  50. Salve,a maggio 2016 ho effettuato un trasporto con il mio furgone ad uso proprio di alcuni oggetti da lavoro per conto di una ditta che mi ha pagato le spese sostenute (autostrada,gasolio ecc) euro 550 tramite bonifico dal conto dell’azienda…..la domanda è……per aiutare quella ditta ad avere una tracciabilità di quel bonifico posso in data odierna rilasciare una ricevuta di prestazione occasionale a copertura delle spese sostenute?

  51. Buonasera,
    avrei un quesito da porle sulla ritenuta d’acconto.
    Mia figlia nel 2016 ha fatto dei lavoretti durante il periodo estivo, quest’anno mi sono arrivate regolarmente due CU relative a quel periodo, l’importo totale sono circa 1.600 euro, quindi lei è rimasta a mio carico, come posso fare a recuperare il 20% di ritenuta già pagata dai datori di lavoro considerando che lei non fa denuncia e io faccio il 730.
    E’ diventata maggiorenne in aprile 2016 e questi lavori sono dell’estate cambia se minore o meno, ho cercato nella modulistica ma non ho trovato un quadro dove inserire questi dati, deve forse fare una dichiarazione solo per lei??

  52. Per recuperare la ritenuta sua figlia deve presentare autonoma dichiarazione dei redditi. Non ci sono alternative.

  53. Buongiorno, avrei bisogno di una delucidazione. Un associazione bandaistica fino a metà marzo ha pagato i propri insegnanti con i voucher. Ora per due mesi (fino a giugno) sottolineo che la prestazione avviene per due pomeriggi a settimana, non sa come regolarizzarli … può fare un contratto di collaborazione occasionale?

  54. Le opzioni sono collaborazione occasionale, oppure contratti di lavoro dipendente a chiamata.

  55. Buongiorno. Vorrei sapere se una baby sitter/insegnante privata di lingua inglese,senza contratto, lavorando 1 volta alla settimana (2 ore) per 3 famiglie diverse (in giorni diversi per famiglia quindi), potrebbe rilasciare ricevute per prestazioni occasionali, in modo da poter fare una dichiarazione dei redditi. Sarebbero quindi 20 giorni a famiglia non continuativi ma dilazionati in cinque mesi, rientra nel lavoro occasionale? I 30 giorni sono per diverso commitente o si sommano? Se si guadagna meno di X euro all’anno, non è necessario fare la dichiarazione dei redditi oppure non è necessario pagare le tasse, ma dichiarare si?
    Grazie, cordiali saluti

  56. Può fare ricevute per prestazioni occasionali l’alternativa è l’apertura della partita Iva, ma se non fattura molto, non riuscirebbe a sostenerne i costi.

  57. Salve,

    Innanzitutto vorrei fare anche io i miei complimenti per gli articoli.
    Poi, avrei un dubbio atroce: nel 2016 ho effettuato prestazione occasionale con ritenuta d’ acconto entro la soglia dei 5000 lordi.
    Nello stesso anno però, ho ricevuto anche pagamenti in ritardo dall’inps per lo stage con garanzia giovani (effettuato nel 2015), per un ammontare di 1600 €.
    La soglia dei 5000€ oltre la quale effettuare l’iscrizione alla gestione separata inps, si applica solo relativamente alle prestazioni occasionali, o devo sommarci in questo caso anche le indennità di garanzia giovani? E poi, avendo complessivamente superato i 5000€ lordi a causa di garanzia giovani, non posso più richiedere il rimborso degli acconti?
    Grazie in anticipo!

  58. La soglia su cui basarsi per l’iscrizione alla gestione separata Inps riguarda solo le prestazioni occasionali. Nel suo caso lo stage “garanzia giovani” è considerato lavoro dipendente, quindi non rientra in questo calcolo. A questo punto lei è obbligata a presentare la dichiarazione dei redditi, che probabilmente non finirà a credito.

  59. Buongiorno, sono stato contattato da un’azienda straniera (area intracomunitaria) per prestazione occasionale in occasione di una fiera (tre giorni presso lo stand). Volevo sapere se quanto descritto nell’articolo è valido anche in caso di collaborazione con aziende straniere oppure no. E in caso affermativo, che tipo di operatività andrebbe cosiderata.
    Grazie mille.

  60. Vale anche per committenti esteri, naturalmente non si applicherà la ritenuta d’acconto.

  61. Salve,
    una psicologa iscritta all’albo ma che non esercita la professione, può utilizzare le prestazioni occasionali per una consulenza non psicologica ma rivolta ad un’azienda? E se si, il limite è di 5.000€ annue per committente o per totale dei committenti? Grazie mille, Laura

  62. In questo caso può utilizzare le prestazioni occasionali. Non esiste più il limite dei €. 5.000, se l’attività è continuativa ed abituale bisogna aprire partita Iva.

  63. Salve ho una domanda… se la ricevuta fiscale la rilascio a clienti finali, che non hanno partita iva, la ritenuta d’acconto del 20% non dev’essere calcolata giusto?

    Se invece rilascio una ricevuta fiscale ad una persona con partita iva e il compenso totale è di 50 euro (ad esempio), il 20% di questi 50euro saranno di ritenuta? Io riceverò solo 50 euro meno il 20% giusto? e il mio cliente come farà a dare il restante 20%?

  64. Ragionamento corretto, il 20% lo versa per lei all’Erario, come acconto delle sue imposte.

  65. Buonasera,
    sono una guida turistica che collabora con prestazione occasionale per un Ente, se nel corso dell’anno dovessi sforare i 5000 euro (per es. di 2000 Euro) come devo calcolare la ritenuta INPS? La gestione separata l’ho già aperta qualche anno fa, non ho partita IVA e percepisco indennità di disoccupazione.
    Grazie

  66. A prescindere dal volume dei compensi se fa continuativamente la guida turistica per un ente deve obbligatoriamente aprire partita Iva. Se supera i €. 5.000 questo è indice che l’attività è continuativa.

  67. Buongiorno,
    devo fare una certificazione energetica di un appartamento, non è il mio lavoro ma sono titolato a farlo e quindi capita una volta all’anno per somme ben inferiori ai limiti di 4800 e 5000 euro citati nell’articolo.
    Ricevo il pagamento direttamente da un cittadino privato. E’ corretto rilasciare una ricevuta con la sola voce Importo Netto, corredata da Marca da Bollo da 2 euro (per importo netto superiore a 77,46 euro)?
    Grazie mille

  68. Come soggetto iscritto all’albo lei è tenuto ad operare esclusivamente con partita Iva per effettuare prestazioni di lavoro autonomo, come il rilascio di un attestato per la certificazione energetica di edifici.

  69. Volevo gentilmente chiedere se me lo consente, in caso di ricevute emesse a luogo di prestazione occasionale,emesse da una dietista senza partita Iva e alle prime armi, quando scatta l obbligo di iscrizione alla gestione separata. La ringrazio tanto e complimenti.

  70. Chi esercita un’attività professionale, come un dietista, anche se alle prime armi, non può utilizzare la forma delle prestazioni occasionali per incassare compensi. Vi è comunque obbligo di aprire partita Iva ed iscriversi alla gestione separata dell’Inps. Se vuole maggiori informazioni mi faccia sapere, la ricontatto in privato.

  71. Ho raggiunto il limite dei 5000€ per collaborazione con una società di visual merchandising per quest’anno, sono a chiederle cortesemente un preventivo dei costi e tasse da sostenere per aprire una partita iva forfettaria per un’attività da Vetrinista o Visual Merchandiser (teoricamente codice attività Ateco 2007 73.11.01 ideazione di campagne pubblicitarie) presumendo di fatturare un’importo che può oscillare sui 6/8000euro.
    Io lavoro già come dipendente settore marketing ed il mio CUD ammonta a circa 10000euro ed ho una seconda entrata derivante da un appartamento in affitto di circa 5000euro.

  72. Buona sera nel farle i complimenti per la grande competenza le volevo porre un quesito, ho una esperienza pluriennale nella gestione e organizzazione di segreteria e amministrazione, al momento sono in mobilità e una coop di servizi mi ha chiesto collaborazione presso di loro 3 o 4 giorni al mese probabilmente una volta alla settimana o come meglio credo io, per sistemare e organizzare la segreteria , il compenso sarebbe di circa 70 euro al giorno quindi rientro nella soglia dei 4800 euro annuali e non superò i 30 giorni nella anno. La domanda è posso stipulare un contratto di prestazione occasionale senza piva? E se si c’è obbligo di registrazione ? La ringrazio anticipatamente per la cortese risposta che mi vorrà fornire

  73. Il problema è che la prestazione se continuativa nel tempo, non rispetta il requisito dell’occasionalità. Le prestazioni occasionali, come avrà letto nell’articolo, non hanno più il requisito dei €. 5.000 e dei trenta giorni annui, ma adesso è sufficiente che la prestazione sia abituale per uscire dalla normativa sulle prestazioni occasionali. Nel suo caso la prestazione si protrae continuativamente nel tempo, quindi nel suo caso l’apertura della partita Iva è indispensabile, questo a prescindere dal compenso percepito. Se ha bisogno di maggiori info la contatto in privato.

  74. Grazie per il celere riscontro, e stato molto esauriente . Mi tocca valutare qualche altra soluzione poiché non vorrei aprire la p.Iva , ma non vorrei perdere la mobilita che mi scadrà a giugno del 2018.. magari se ci fosse la possibilità gradirei essere contattata in privato grazie buon lavoro

  75. Salve, complimenti per l’articolo molto chiaro ed esplicativo. Vorrei porle una domanda. Sono lavoratore dipendente, e quest’anno svolgerò due attività occasionali con due aziende differenti (sono già iscritto anche alla gestione separata dell’INPS). Dalla prima prevedo di ricevere 4500 euro lordi, dalla seconda 1800 euro lordi. Come dovrò compilare le ricevute di prestazione d’opera occasionale? Su entrambe dovrò prevedere una ritenuta di acconto del 20%? Per il calcolo del limite dei 5000 euro, va considerato il reddito da lavoratore dipendente? Il limite dei 5000 euro è lordo o netto?
    Grazie.

  76. Grazie per la sua risposta. E nei 5000 non va considerato il reddito da lavoratore dipendente?

  77. Buongiorno,
    vorrei chiederle se il mio caso possa rientrare nella prestazione di lavoro occasionale.
    Vorrei testare un attività ovvero una piattaforma on-line nella quale vendo per ora solo un prodotto di un altra persona e guadagno una percentuale sulla vendita. In questo caso si può parlare di lavoro occasionale visto he le vendite saranno decisamente esigue e di conseguenza la mia fee farà parecchio fatica a raggiungere anche solo i 5000 euro?

    Ma quindi non c’è più l’obbligo di max 5000 euro di guadagno annuo (se non ai fini previdenziali)?
    o non ho capito niente io?
    grazie
    Valeria

  78. Salve Valeria, il lavoro autonomo occasionale riguarda attività di tipo professionale e non attività commerciali. Se lei vende online un prodotto e riceve una percentuale sulla vendita sta facendo attività di agente o rappresentante che è un attività di tipo commerciale. Per questo motivo le prestazioni occasionali non sono utilizzabili, deve valutare se è il caso di operare con partita Iva, magari in regime forfettario. Magari la contatto in privato.

  79. Salve!! Ho una azienda agricola con una piccola attività di agriturismo e sono aperta poche domeniche all’anno e solo in alcuni eventi. Non ho lavoratori subordinati e negli ultimi anni ho lavorato con voucher. Siccome le ragazze con cui saltuariamente lavoro sono gia dipendenti vorrei sapere se possaono farmi loro ricevuta con ritenuta d’acconto come prestatrici occasionali. Nel caso in cui fosse possibile dobbiamo prima fare un contrattino? Di che tipo? Oppure, se non è possibile in che modo potrei risolvere? Grazie mille

  80. Per capire se possono sfruttare le prestazioni occasionali è necessario capire il tipo di attività svolto da queste ragazze, visto che le prestazioni occasionali riguardano il mondo dei professionisti.

  81. Non possono essere inquadrate con il lavoro autonomo occasionale. La soluzione migliore è fare dei contratti a chiamata.

  82. Buongiorno, grazie della veloce risposta,
    in realtà però io non vendo il prodotto ma metto a disposizione una piattaforma web nella quale sono esposti i prodotti, la fattura al cliente che acquista online sulla mia piattaforma non è emessa da me ma dal proprietario del prodotto, al quale io chiedo poi una percentuale sulla vendita visto che è avvenuta attraverso la mia piattaforma.
    grazie

  83. Come le dicevo lei effettua un’attività di agente o rappresentante. Trattasi di attività commerciale che non può gestire con prestazioni occasionali, che riguardano attività professionali e non commerciali. In questo modo non è in regola con la normativa fiscale. Se vuole maggiori info la contatto in privato.

  84. buona sera, ho letto con molto interesse le precedenti domande e le sue puntuali risposte. Complimenti!
    Ora passo a sottoporle anche la mia domanda. Sono una signora attualmente disoccupata e non percepisco alcun reddito (ho la casa di proprietà), vorrei fare un “esperimento” nell’organizzazione di eventi (ho partecipato ad alcuni corsi in merito). Vorrei organizzare un paio di eventi artistici nel mio paese e chiaramente avrò bisogno di fornitori di servizi e materiali vari, oltre che l’artista di turno.
    Posso affrontare questi esperimenti senza avere la partita IVA? Posso quindi considerare questo una prestazione occasionale? Inoltre se dovessi trovare un lavoro come dipendente, come posso continuare (a livello fiscale e previdenziale)l’hobby dell’organizzazione di eventi?
    La ringrazio anticipatamente della sua collaborazione.
    Cordialmente
    Orietta

  85. Grazie per i complimenti. Se questa attività è svolta solo occasionalmente può rientrare nella disciplina del lavoro autonomo occasionale. Se dovesse trovare lavoro come dipendente può certamente continuare, ma se nel corso del tempo l’attività diventa abituale dovrà obbligatoriamente aprire partita Iva come professionista.

  86. Buongiorno, ho letto l’articolo scritto davvero in modo molto chiaro e comprensibile.
    Avrei una domanda da sottoporle:
    mia nipote stà dando sporadicamente lezioni a studenti. Lo scorso anno queste venivano pagate tramite voucher ma non essendo più possibile ritengo che possano rientrare nella casistica del lavoro autonomo occasionale. Il mio dubbio è la ritenuta d’acconto visto che il committente è un soggetto privato non sostituto d’imposta; la ritenuta deve essere comunque effettuata/versata? Preciso che mia nipote non ha altri redditi.
    Ringrazio per la sua disponibilità.
    Cordialmente

  87. Buongiorno, mi scusi, ma nel caso di collaborazione autonoma, un’unica operazione il cui pagamento supera i 5.000 euro anui legittima l’apertura d’ufficio della partita IVA? L’esubero non comporta solamente la necessità di gestione separata Inps?
    Grazie per l’attenzione.

  88. Se i committenti sono soggetti privati la ritenuta di acconto non deve essere trattenuta e versata.

  89. L’apertura della partita Iva non è legata ai compensi, ma alla continuità dell’attività. Se lei ha svolto una singola operazione sopra i €. 5.000 ha solo l’obbligo di iscrizione alla gestione separata Inps, ma se la sua attività è esercitata in modo continuativo, allora ha anche l’obbligo di aprire partita Iva.

  90. Buon giorno, essendo ciclista da molti anni mi è capitato che alcuni amici mi hanno chiesto di organizzare dei tour guidati in bicicletta per turisti italiani ed esteri e avendo un lavoro da dipendente par-time ho un po’ di tempo per farlo ma non ho mai iniziato perché con gli adempimenti per l’apertura della partita IVA non coprirei neanche le spesa. Dopo aver letto il vostro articolo le chiedo se fosse possibile organizzare qualche tuor come lavoro autonomo occasionale e se lavorando con privati devo emettere ricevuta con ritenuta o no e se nel caso in cui possa anche comorendere nel prezzo il noleggio della bici cambia qualcosa. Grazie mille..

  91. Può fare questa attività sfruttando le prestazioni occasionali, ma il lavoro deve essere effettivamente occasionale. Nei confronti di privati non c’è ritenuta.

  92. Salve, complimenti per la chiarezza (non usuale anche con professionisti privati). vorrei chiederVi, trovandomi in una situazione in cui svolgo prestazione occasionale oltre agli orari di lavoro del mio impiego principale, collaborazione che al momento non raggiunge le 4.800€ lorde trattandosi di attivita’ di intrattenimento radiofonico, cosa succede in caso di stop lavorativo causato da malattia. Per chiarezza, sono stato sottoposto a nr 3 interventi chirurgici per sospetta nuova neoplasia (gia’ operato un anno fa per melanoma ed avendo codice sanitario 048) con prognosi di nr 15 gg di riposo. In questo caso, trattandosi di collaborazione piu’ ludica che lavorativa, dovrei sospendere anche questa anche rispettando gli orari di visita fiscale previsti dall’ Inps? Potrei dedicarmi di tanto in tanto a questa che piu’ che un lavoro e’ una distrazione? Grazie per l’attenzione.

  93. Deve in ogni caso rispettare gli orari delle visite Inps. Poi quello che fa negli altri orari non interessa al datore di lavoro.

  94. Buongiorno, vi leggo sempre con vivo interesse e rinnovo i complimenti per i consigli che ci date.
    Veniamo al dubbio del giorno….
    Ho effettuato una prestazione occasionale per 5.000 euro, oltre a spese di viaggio per circa 500 euro (documentando le spese autostradali e calcolando in base alle tabelle aci il solo costo chilometrico da paese a paese, al costo minimo per km, senza considerare le voci tipo “assicurazione” ecc. ecc., che altrimenti farebbero reddito).
    Ora, nella CU mi ritrovo come somma erogata il totale con distinzione tra imponibile, ritenuta applicata ed altre somme non soggette a ritenuta (dove sono inserite le somme dei costi documentati).
    E’ corretto inserire nel rigo D5 il solo imponibile, ed il restante metterlo nelle spese (dato che di spese si tratta)? Altrimenti avrei una somma in piu’ su cui non ho versato le ritenute relative alla gestione separata (sono iscritto) e non mi corrisponderebbe neppure la ritenuta d’acconto…..
    Non vedo altre soluzioni coerenti….. grazie ancora per l’attenzione

  95. Nella sua dichiarazione dovrà indicare tutto il corrispettivo percepito e poi le spese sostenute, in modo che venga tassato solo il reddito effettivo.

  96. La soglia dei 30 giorni è intesa che il totale dei giorni in cui si lavora non deve superare i 30 giorni o come lasso di tempo?
    E la soglia dei 5000 euro è per ogni committente o per il totale delle prestazioni?

    Io faccio lezioni private di strumento, per stare nei paletti posso fare massimo 30 lezioni con ogni committente e farmi pagare massimo 5000 euro da ognuno, giusto?

  97. Tali indici, di giorni e fatturato, come indicato nell’articolo non esistono più dal 2015. Se lei svolge attività in modo continuativo, adesso è tenuto ad operare professionalmente con partita Iva, indipendentemente da fatturato e giorni lavorati nell’anno.

  98. Buonasera,
    mi è stato chiesto di fare un servizio fotografico per un’attività commerciale, premesso che non ho P.Iva e al momento sono disoccupata e non percepisco nessun reddito,devo quindi rilasciare la ricevuta con la dicitura “Corrispettivo lordo”, “ritenuta d’acconto” e “Importo Netto”, corredata da marca da bollo? Ma soprattutto poi cosa dovrò inserire nella dichiarazione dei redditi?
    Grazie in anticipo per la risposta.

  99. Deve rilasciare una ricevuta per prestazione occasionale, con le voci che ha indicato. Nella dichiarazione dovrà indicare l’importo lordo ricevuto e ritenuta di acconto in base alla certificazione che le rilasceranno.

  100. Buon pomeriggio!

    Innanzitutto complimenti e grazie per la chiarezza.

    Avrei cortesemente il seguente quesito da sottoporre:

    un nostro tecnico teatrale, assunto come lavoratore dipendente a tempo indeterminato con contratto part-time verticale, ha svolto occasionalmente il lavoro di “ideatore luci spettacolo”.
    – quesito 1: può per quest’ultimo lavoro emettere una ricevuta per “prestazione occasionale – compenso derivante da cessione dei diritti d’autore” (R.A. 20% sul 75% dell’imponibile lordo) senza che l’importo “passi” dal cedolino paga?
    – quesito 2: se l’importo della prestazione occasionale fosse superiore a 5.000,00 euro, dovrei iscriverlo alla gestione separata Inps, nonostante sia un lavoratore dipendente che versa già i contributi Inps di legge per il lavoro che svolge come lavoratore dipendente a tempo indeterminato?

    Nel ringraziare per la cortese attenzione, invio distinti saluti.

  101. La prestazione occasionale e il diritto di autore sono due discipline diverse, e lei in questo caso mi sembra stia facendo confusione. Il tecnico può fare una prestazione occasionale pur avendo un contratto da lavoro dipendente, se l’importo della prestazione supera i €. 5.000 deve iscriverlo alla gestione separata e versare i contributi previsti. Il diritto di autore è altra cosa.

  102. Buonasera!! A me invece è stato chiesto da un privato di fare un servizio fotografico in occasione della comunione del figlio. Come faccio ad essere tranquilla per qualsiasi controllo? Di solito quando facvio qualche servizio fotografico ad aziende uso la ricevuta con ritenuta d’acconto. Come faccio in caso di rapporti con soggetti non sostituti d’imposta??? Help me. Grazie

  103. Deve fare la stessa cosa, ma nella ricevuta non ci sarà la ritenuta d’acconto. Deve fare attenzione al fatto che se la prestazione di lavoro è continuativa nel tempo deve aprire partita Iva.

  104. Quindi emetto una ricevuta con importo lordo ed indicazione dei dati del soggetto per il quale presto il servizio. Numero e data e poi devo consegnarla al commercialista. In caso di qualche controllo di finanza sarei a posto solo con la ricevuta o devo fare prima un contrattino con il soggetto? In oni caso è un lavoro occasionale perche sono tipografa con contratto di tirocinio.

  105. Oltre che chiaro è anche celere. Complimenti e grazie.
    facendo seguito alla Sua cortese risposta:
    1) forse non ho chiaramente precisato che la prestazione occasionale ed il lavoro dipendente a tempo indeterminato sono svolti per la stessa azienda. Ho letto, dopo che Le ho scritto, la risposta che diede il 28/06/2016 al Sig. Emiliano: ” no, purtroppo non è possibile emettere ricevuta per lavoro occasionale per l’azienda presso cui si lavora con contratto di lavoro dipendente”. Non avevo precisato chiaramente o dal giugno 2016 è cambiato qualcosa?
    2) la prestazione occasionale (il nostro teatro l’ha già fatto ed a questo punto mi sembra di capire, non correttamente) riguarda l’ideazione delle luci di uno spettacolo e pertanto considera il lavoro svolto “opere dell’ingegno” alle quali applicare la ritenuta d’acconto del 20% sul 75% dell’imponibile lordo.
    Sarebbe così gentile di valutare queste mie due ultime “considerazioni”?
    Grazie ancora per il supporto.
    Ornella

  106. p.s. rileggendo il mio primo post mi son resa conto di non esser stata chiara e d’aver confuso le opere dell’ingegno con i diritti d’autore. Mi scuso.
    Ornella

  107. 1) No, la prestazione occasionale non può essere effettuata presso la stessa azienda verso la quale si ha un contratto di lavoro dipendente. Forse mi era sfuggito questo aspetto nella risposta precedente.
    2) Effettuare l’operazione come cessione del diritto di autore può ovviare la cosa. Ma dovrebbe essere stilato un contratto in cui l’autore dell’opera cede al teatro lo sfruttamento della stessa per un certo periodo di tempo. Il teatro poi dovrebbe cedere a terzi, immagino teatranti, lo sfruttamento dell’opera, quando affitta il teatro. Se strutturata in questo modo la cosa può stare in piedi.

  108. Sarebbe meglio avere un contratto scritto e firmato da esibire in caso di controlli. La ricevuta la consegnerà al commercialista per la sua dichiarazione dei redditi.

  109. Grazie mille!
    Quindi se,ad esempio, il corrispettivo lordo è di 120€ con la ritenuta del 20% l’importo netto (quello che viene pagato a me) sarà 100; mentre i 20€ andranno versati dal cliente?
    Scusi per la banalità delle domande, ma sono completamente inesperta in materia.

    grazie mille

  110. Buongiorno.
    Grazie per l’ottimo articolo. La mia limitata comprensione di questioni fiscali mi lascia tuttavia in dubbio:
    ho un lavoro dipendente “classico.” Vorrei tuttavia cominciare in parallelo un lavoro saltuario di traduzioni, che mi impegni per meno di 30 giorni/anno con ciascun committente e che certamente non andrà a superare i 5000 euro lordi/anno. Il primo committente col quale ho a che fare vorrebbe emettere (giustamente) a mio nome una ricevuta per prestazione occasionale, trattenendo la ritenuta d’acconto. Fin qui tutto bene. Vorrei però capire se, avendo io come lavoratore dipendente un reddito superiore ai 5000 euro annui, io debba segnalare qualcosa a qualcuno o debba semplicemente inserire, l’anno prossimo, la o le ricevute per prestazione occasionale nella dichiarazione dei redditi che già faccio.
    Grazie!

  111. Buongiorno. Porti pazienza, ma ho ancora un dubbio: a proposito della Sua risposta n. 2, il nostro dipendente ha ideato e realizzato le luci per un NOSTRO spettacolo. Quando verrà rappresentato in sede, cioè nel nostro teatro, ad usufruirne sarà il pubblico. In tournée, ne usufruirà sempre il pubblico con la variante che verremo ospitati in altri teatri. E’ in questo senso che Lei scrive “il teatro poi dovrebbe cedere….”? Grazie mille

  112. Salve,
    oramai questo blog è la mia fonte di consulenza primaria, complimenti davvero.
    Dovrò rilasciare ricevute per prestazioni occasionali (consulenza Social Media e comunicazione) ad uno stesso committente, pertanto mi chiedevo:
    – Il limite dei 5mila euro (lordi?) in un anno solare, è riferito alla somma di tutti i committenti?
    – Il carattere di “abitualità” dei 30 giorni in un anno, si intende per unica prestazione o diverse?
    (es. Posso rilasciare in un anno n° 14 fatture di 2 giorni vs/ lo stesso committente).
    – Sotto i 4800 euro lordi, non ho obbligo di dichiarazione redditi?

    Grazie!

  113. Mi sembra una cosa un po’ forzata, perché definire il posizionamento delle luci come un opera oggetto di diritto di autore, non torna molto. Comunque se volete proseguire in questo modo fate un contratto.

  114. Grazie per i complimenti. Il limite dei €. 5.000 che vale per la contribuzione Inps riguarda tutti i committenti. Non esiste più il limite dei 30 giorni, rilegga bene l’articolo. In assenza di altri redditi sotto i €. 4.800 di prestazioni occasionali non ha obbligo di dichiarazione dei redditi. Tenga presente che le prestazioni durano nel tempo è necessario aprire partita Iva.

  115. La invito a rileggere bene l’articolo. Non esistono più ai fini reddituali i 30 giorni e i €. 5.000 riguardano solo la soglia contributiva. Facendo prestazioni occasionali lei è tenuto ad inserirle in dichiarazione dei redditi. Tenga presente che se la prestazione è continuativa nell’anno, ad esempio nei fine settimana ma per periodi di tempo continuativi, vi è obbligo di operare con partita Iva. Per usufruire delle prestazioni occasionali la prestazione deve iniziare e finire con un termine iniziale e finale. Se l’attività si ripete varie volte, anche con soggetti diversi, si deve operare come professionisti, con partita Iva, a prescindere dal volume di reddito percepito.

  116. Grazie ancora.
    La storia dei 30 giorni ormai decaduti mi era sfuggita. É il problema di avere a che fare con una materia del tutto aliena alle proprie capacità di comprensione. Il lavoro di tradizione sarebbe effettivamente saltuario. Esistono riferimenti per determinare cosa sia considerato occasionale, sia a livello di quante volte nell’arco dell’anno che a livello di entrate lorde? Fosse quasi ogni settimana si giungerebbe a 40/50 prestazioni. Io avevo in mente qualcosa di più vicino alle 5/10 all’anno. Grazie ancora per l’opera di chiarimento per quelli di noi che sono persi in questo ambito.

  117. Grazie per la pazienza e la disponibilità, ma soprattutto per la celerità e la competenza. Le vostre risposte sono sempre molto esaustive. Finalmente ho trovato un “punto di riferimento”. Grazie, grazie, grazie.
    Ornella Rinaldi

  118. I riferimenti non esistono, la normativa prevede che con l’abitualità della prestazione scatti l’apertura della partita Iva, ma se fa 5/10 traduzioni all’anno il problema non si pone. Però se le commissioni aumentano deve pensare alla partita Iva.

  119. L’abitualità è data dalla continuazione nel tempo dell’attività, l’Agenzia non ha mai definito parametri, ma quando un’attività si svolge in modo continuativo siamo di fronte ad un’attività abituale.

  120. Buongiorno.. io lavoro con decine di agenzie di promozione l’anno, ora che hanno tolto i voucher, molte di queste pagheranno con prestazione occasionale quindi probabilmente per la prima volta nel 2017 supererò la soglia dei 5000 euro. cosa devo fare quando e se la supererò dovrò comunicarlo a tutte le 15 20 30 agenzie diverse con cui ho collaborato? e se superassi di poco. ossia arrivassi a 5500 mi converrebbe superarlo il limite o pagherei troppe tasse? e mi converrebbe restare a 5000? con 5500 per esempio quanto dovrei pagare?

  121. La sua attività è sicuramente continuativa nel tempo. Considerato che lavora per più agenzie nel corso del tempo. Questo significa che deve operare con partita Iva. Valuti la possibilità di aprire in regime forfettario. Ci sono molti vantaggi, in termini di adempimenti e tassazione ridotta.

  122. I contratti accessori che firmo
    Riportano la voce:
    Il collaboratore dichiara di non essere titolare di partita iva

  123. Certamente, se lei fosse dovrebbe firmare un contratto diverso. Il fatto che firmi contratti dove dichiara di non essere titolare di partita Iva tutela la società che le commissiona il lavoro, ma non la sua posizione fiscale individuale.

  124. Buongiorno,
    con la stagione estiva alle porte, ho degli accordi con un ex datore di lavoro di andare presso il suo campeggio a dare una mano con le attività di routine della struttura (più attività di coordinamento del personale che altro).
    Si tratta di andare per una decina di giornate spalmate su 3 mesi e mezzo, per un totale di circa 80 ore complessive e 1.000€ circa di compenso.
    Rientro nel sistema della ritenuta d’acconto?

  125. Sicuramente non si tratta di lavoro autonomo, ma di lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro. Deve utilizzare altre forme tipiche del lavoro dipendente, ad esempio i contratti di lavoro a chiamata.

  126. Buongiorno,,complimenti per l’articolo.
    Sono un lavoratore dipendente a tempo indeterminato nel settore delle telecomunicazioni, da qualche anno mi occupo di gestione e manutenzione piscine nel tempo libero, quest’anno un amministratore di residence con piscina mi richiede la manutenzione della stessa per la stagione estiva per un compenso netto di 5000 euro, rientra nelle prestazioni occasionali? Che variazione di tassazione avrò nella dichiarazione dei redditi, considerando un lordo di circa 40000? E la soluzione migliore?
    Grazie per la disponibilità
    Giovanni

  127. L’attività di manutenzione è un’attività commerciale e non professionale. Utilizzare le prestazioni occasionali non è sicuramente la soluzione migliore. Più corretto allora utilizzare contratti a chiamata.

  128. Buongiorno e complimenti per le risposte. Sono un pubblico dipendente e sono stata autorizzata dalla mia azienda a svolgere un incarico extra istituzionale occasionale come componente del Nucleo di Valutazione presso altra struttura pubblica la quale mi ha rilasciato CU per redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi per importo lordo 4.461,42 e ritenuta acconto 892,28. Sul sito Agenzia Entrate ho stampato il modello 730 precompilato dove risulta inserito unicamente il reddito della mia azienda e non quello occassionale. Però nel foglio sempre della Agenzia delle Entrate alegato alla dichiarazione precompilata si legge che entrambi i CU sono stati acquisiti ed utilizzati e mi trovo a conguaglio un credito (per recupero altri oneri e spese). E’ corretto, o devo rettificare e inserirlo io nella dichiarazione 730 nel quadro D – Altri redditi e pagare quindi la restante ritenuta?

  129. Con queste informazioni mi viene da dire che il reddito deve essere inserito, ma senza vedere la CU è impossibile dare una risposta precisa.

  130. Ringrazio il CU della azienda dove ho svolto incarico riporta: Certificazione lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi
    – Tipologia reddituale: Causale A (rigo 1)
    – Dati fiscali: Ammontare lordo corrisposto E. 4461,42 (rigo 4)
    Imponibile E. 4461,42 (rigo 8)
    Ritenuta a titolo d’acconto E. 892,28 (rigo 9).
    Il dubbio mi è sorto perchè l’Agenzia delle Entrate, avendo acquisito i dati di entrambe i CU, nella precompilata, hanno indicato unicamente quelli del datore di lavoro pubblico.

  131. La causale A identifica i soggetti titolari di partita Iva, per quello non trova rispondenza nel 730, è sbagliata la certificazione oppure loro pensavano che lei agisse con partita Iva.

  132. Buonasera e complimenti io se possibile vorrei porle due quesiti:
    Il primo e se un condomino può saldare la sua morosità con un prestazione di lavoro occasionale di tinteggiatura e se da tale prestazione e anche coperto assicurativamente con la presentazione della ricevuta.

    Il secondo quesito e se mia moglie vende oggetti realizzati come opere del proprio ingegno e non supera i 5000 euro tutti i suoi gudadagni fanno comunque ugualmente cumulo con i miei redditti di lavoro dipendente (siamo in comunione di beni)

  133. Per la prima domanda la risposta è negativa, il condominio può avere una prestazione di lavoro occasionale, ma non si è coperti da un punto di vista assicurativo. Per la seconda domanda c’è bisogno di una consulenza più approfondita per rispondere. Se vuole mi contatti in privato.

  134. Ringrazio moltissimo per la precisione. Io non ho partita IVA in quanto dipendente pubblico. Ho verificato il CU dello scorso anno e avevano indicato la causale M. Devo fare quindi rifare il CU con la sigla M e inserire l’importo nel 730? Grazie ancora per l’aiuto preziosissimo.

  135. Buongiorno. Sono un dipendente, ma ho svolto diverse prestazioni occasionali per due società nel corso del 2016, emettendo regolare ricevuta per ogni prestazione. Tuttavia ad oggi mi è stata pagata solamente una parte dei relativi compensi, e per di più i relativi pagamenti sono avvenuti tutti nel 2017. Queste somme vanno dichiarate quest’anno o l’anno prossimo? Attualmente nessuna di queste due società mi ha mandato la CU. Grazie.

  136. Buongiorno, a breve inizierò una collaborazione di tipo occasionale con la Commissione Europea, avrei bisogno di acquistare un pc per l’attività svolta. La mia domanda è: per poter portare in diminuzione del compenso le spese percepite per l’attività (che in questo caso saranno le spese relative a due viaggi e il pc) è necessario che io acquisti il pc dopo la firma del contratto o non è necessario?
    Grazie e buona giornata

  137. Non è necessario, ma è bene che conservi tutta la documentazione intestata a lei con ricevuta o fattura.

  138. Le somme vanno dichiarate nell’anno di pagamento secondo quanto riportato da ciascuna CU che riceverà.

  139. Buongiorno, sono una grafica e l0anno scorso ho dovuto chiudere partita IVA (forfettaria) in quanto ho avuto dei problemi con un cliente grosso che non mi ha pagato e non riuscivo più a coprire le spese. Attualmente ho realizzato (si tratta di grafica e impaginazione) due numeri per una rivista semestrale, in questo caso posso farmi pagare con ritenuta d’acconto per prestazione occasionale? Il guadagno è di circa 2.000 € e il tempo impiegato è inferiore ai 30 giorni ma non so, data la periodicità, se si può considerare continuativo.
    Non credo valga la pena riaprire partita iva solo per questa cifra, mi hanno anche suggerito di farmi pagare con cessione di diritti d’autore. si potrebbe fare?
    Grazie mille per l’aiuto. Buona giornata.

  140. Utilizzi la cessione del diritto di autore se si tratta di un compenso legato alla cessione dello sfruttamento delle foto realizzate, altrimenti emetta una prestazione occasionale. Se facesse prestazioni di questo tipo ulteriormente nel corso dell’anno è necessario riaprire partita Iva. Se l’attività continua mi è strano che abbia voluto chiudere.

  141. Grazie mille, no, non si tratta di realizzazione di foto ma di impaginazione e grafica realizzata da me. Ho chiuso perché il guadagno dell’ultimo anno è stato inferiore ai 5.000 € che sono andati via per pagare l’inps, la camera di commercio, l’Inail e le tasse del 2015, quindi non ho avuto guadagno ma solo perdite.
    Grazie ancora.

  142. Buon pomeriggio,
    ricevo proposta per prestazioni occasionali per circa 2mila (al lordo di RdA) ma percepisco Naspi.
    E’ corretto dire che l’Inps tratterrà l’80% del compenso sull’indennità di disoccupazione?
    Ringrazio anticipatamente per la cortese disponibilità.

  143. Complimenti per l’articolo molto bene fatto con informazioni spiegate in maniera semplice e dettagliate, e proprio per questo vorrei porre un quesito, sono un odontotecnico dipendente, e mi si presenta l’occasione di collaborare SALTUARIAMENTE con dei clienti, e visto che sono l’unico sostegno per la mia famiglia (monoreddito) non posso ancora prendere in considerazione l’apertura di una p.i. visto i costi che comporta e visto che non so ancora che volume d’affari potrei generare, quindi le mie domande sono le seguenti:
    MA SE LA DITTA PER QUI LAVORO COME DIPENDENTE LO SCOPRE PUO’ LICENZIARMI?
    SONO TENUTO A COMUNICARE ALLA MIA ATTUALE DITTA QUESTA MIA ATTIVITA’ PARALLELA?
    Grazie anticipatamente per la disponibilità

  144. Lei come dipendente non può fare attività concorrenziale rispetto a quella che esercita come dipendente. Questo come regola generale. Se la azienda per cui lavora può dimostrare che lei ha sviato clientela o ha fatto concorrenza a servizi che anche loro svolgono potrebbe rischiare il licenziamento.

  145. Buonasera, sono un lavoratore dipendente e ho percepito nell’anno scorso una prestazione occasionale di 750 euro. Mi aspettavo di ritrovarmelo nel 730 precompilato, invece non c’è. Devo dichiarare necessariamente la prestazione nel 730? Il reddito da lavoratore dipendete supera tranquillamente i 5000 euro. Grazie per la disponibilità.

  146. Non è detto che il 730 precompilato sia corretto. Lei è obbligato ad inserire la prestazione occasionale modificando il 730, in caso contrario è a rischio sanzioni.

  147. Buonasera, sono percettrice di Naspi, ho un contratto come dipendente a tempo determinato part-time di un mese che probabilmente mi verrà rinnovato per un altro mese. Per la stessa azienda ho fatto una collaborazione occasionale come procacciatrice d’affari che non mi è stata ancora pagata ma mi hanno promesso di fare il pagamento a breve. Posso rilasciare una ricevuta fiscale anche se ho un contratto di lavoro subordinato con la stessa ditta?

  148. La cosa non sarebbe proprio in regola, ma se le permettono dall’azienda di farlo, prosegua in questo modo, anche perché al momento non ci sono alternative.

  149. è valevole come prestazione occasionale gestire dei Social Network Aziendali due o tre volte a settimana per tre mesi?

  150. Buongiorno.
    nel 2015 ho svolto un lavoro (prestazione occasionale con ritenuta di acconto)
    per una società che si occupa di eventi culturali. fin qui tutto ok, perchè sono stato pagato ecc.
    e giusto in questi giorni scopro qualcosa che secondo me, e non solo, ha dell’inverosimile…
    in pratica mi rivolgo a questa società per richiedergli il cud del 2016 con riferimento al 2015
    perchè mi serve per compilare l’isee e cosa scopro?!..che la cifra che mi è stata dichiarata
    è stata replicata 3 volte, nel senso che al caf risultava una cifra intorno ai 1800 eu,
    mentre sul CUD che mi è stato dato dal loro commercialista risultava un compenso di 600 eu
    piu le ritenute, al che chiamo la società per chiarimenti e mi dicono che per loro è tutto ok,
    a questo punto mi rivolgo all’agenzia delle entrate e scopro che la stessa società mi aveva,
    sempre a mia insaputa, dichiarato per 3 lavori invece che 1 e all’agenzia delle entrate risultava
    che la società mi aveva dichiarato, per 2 volte a marzo ed una a settembre 2015, per la stessa e identica cifra, cioè 600 eu, ed ecco scoperto l’arcano. Richiamo la società, parlano con il commercialista che gli dice,
    pare, che probabilmente cè stato un errore… molto strano, considerando che l’ultima è partita, sempre per errore, a settembre??!! Adesso sono in attesa che mi risolvono la questione, visto che il casino l’hanno fatto loro. Mi hanno detto che andranno all’agenzia dell’entrate per chiarire la cosa ma, ad oggi ancora nessuna risposta. Sinceramente a me la cosa puzza di imbroglio, perchè le loro iniziative vengono finanziate da regione, provincia, comune ecc e devono comunque presentare un bilancio e spese varie, per cui come diceva Andreotti: a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca…
    A questo punto chiedo a voi un parere su questa vicenda al quanto bizzarra.
    grazie

  151. Il problema non è di facile soluzione, perché lei indicando un importo diverso dalla certificazione rischia un accertamento sulla sua dichiarazione dei redditi. Lei a quel punto sarà costretto a dimostrare che non ha percepito le somme oltre a quelle dichiarare. A mio avviso si faccia rilasciare dal legale rappresentante dell’Ente una dichiarazione ove si dimostra che lei ha percepito solo le somme effettivamente riscosse, si rivolga poi ad un legale per vedere la strada giusta per intraprendere un’eventuale azione legale, dopo una prima lettera di avvertimento, per modificare le certificazioni uniche emesse.

  152. la ringrazio per il chiarimento ma, ero al corrente dei rischi…
    per quanto riguarda “l’errore”..come le sembra possibile?
    a mio parere ci hanno provato perchè pensavano che non gli avrei mai chiesto
    il CUD, non le pare?

  153. E’ suo dovere chiedere la Certificazione Unica, le motivazioni possono essere molte è difficile darsi una risposta.

  154. Per firmare una certificazione energetica, occorre un titolo professionale di un iscritto ad Albo e pertanto secondo me, non puo’ avvalersi della prestazione occasionale ma deve aprire P.iva.

  155. Buongiorno, sono il responsabile del Gruppo Storico “Le Maschere di Mario del ‘700 Veneziano”, vorrei chiederle se il nostro Gruppo partecipando ad uno spettacolo di Danze Storiche sul palco di Piazza San Marco durante il Carnevale di Venezia, fa richiesta di rimborso spese varie per una cifra di €880,00 deve avere la partita iva(non siamo un’associazione, solamente un gruppo di persone). La ditta è privata Spa (Ve.La. di Venezia). Grazie per la risposta, cordiali saluti…

  156. Buona sera. fino al mese scorso sono stata pagata con i voucher quando chiamata occasionalmente per lavorare in agenzia viaggi; ora che i voucher non ci sono più , mi è stato proposto un contratto di prestazione occasionale; come valutare se la soluzione è per me conveniente o se è più opportuno aprire partita iva ? Grazie

  157. La prestazione occasionale si può fare solo se la prestazione non è continuativa nel tempo. Altrimenti bisogna aprire partita Iva. Se può beneficiare del regime forfettario è sicuramente meglio aprire partita Iva. Se vuole la contatto in privato.

  158. Buonasera, complimenti per la chiarezza, apprezzata da me che non sono un addetto ai lavori.
    Sono in mobilità da un anno e lo sarò ancora per molti mesi .
    Sono un elettrotecnico esperto nella riparazione di macchine elettriche ed in particolare quelle per il caffè.
    Alcuni bar mi chiamano saltuariamente per piccoli lavori di manutenzione alle macchine.
    Non prevedo di incassare più di 5.000,00 euro all’anno.
    Come devo comportarmi? Sono obbligato ad aprire la partita IVA per proseguire in questo tipo di attività che in massima parte mi vede impegnato con un due clienti?
    Posso rilasciare solo delle ricevute non fiscali con ritenuta di acconto per ogni intervento?
    Grazie per la disponibilità

  159. Può continuare rilasciando ricevuta ai clienti che chiedono il suo intervento, anche se la prestazione che effettua è di tipo abituale. Sinceramente visti gli importi che fattura non mi sento di consigliarle di aprire partita Iva, ma se i compensi dovessero aumentare diventa consigliabile aprirla.

  160. soddisfatto per le risposte che date , vorrei porre un quesito sono un professore di diritto e mi viene l’occasione di fare delle parti al cinema come lavoratore occasionale per due o quattro volte al mese, come mi devo comportare con la mia scuola in che modo posso avere dei permessi per fare l’altro lavoro.
    grazie per la risposta in attesa invio distinti saluti

  161. I docenti hanno la possibilità di esercitare attività private, ma faccia attenzione al fatto che se questa attività prosegue di mese in mese deve aprire partita Iva.

  162. Grazie per la risposta, però non riesco a capire la differenza tra commerciale e professionale, io mi occuperei della pulizia della vasca e controllo sala filtri con misure periodiche sulla qualità dell’acqua, non potendo usufruire del contratto a chiamata perché non rientro nelle fasce d’età quale alternativa ho?
    Grazie

  163. Continuo ad avere un dubbio: impresa familiare, attività di ambulanti presso mercati. Uno dei due deve assentarsi per pochi giorni e vorrebbero prendere una persona in aiuto, per la vendita al pubblico, in quei giorni. Possono farlo con ricevuta di lavoro occasionale? Grazie mille per l’aiuto.

  164. Ringrazio per la precisione dell’articolo. Una cosa non mi è chiara e non riesco a capire. Spero possiate aiutarmi: come presentare tutte le ricevute e come compilare il modulo F24? Chi se ne occupa? Insomma, chi fa cosa? E rispetto ai codici ateco, c’è la necessità di comunicare un determinato codice ateco nell’F24 anche senza avere partita iva? Quanta confusione… Vi ringrazio!

  165. Il modello F24 per la compilazione della ritenuta d’acconto deve compilarlo il suo committente, non lei che ha prestato attività lavorativa. Nel modello si deve inserire il codice tributo della ritenuta.

  166. Salve, una domanda.
    Lavoro ormai da un anno a tempo pieno in un’azienda che ogni mese mi paga con prestazione occasionale. Siamo passati da lavorare a giorni alterni , a part time e, infine, da 6 mesi, full time. Ho responsabilità e soddisfazioni professionali ma mi sentirei anche un po’ presa in giro. Sto aspettando un contratto che non arriva, non accumulo ferie nè dieitti, non posso pensare di comprare casa né di programmare minimamente la mia vita (nonostante guadagni bene, anche solo programmare un viaggio è quasi impensabile), non ho diritto di ammalarmi e i giorni festivi non vengono retribuiti. Nel frattempo, impazzisco e mi stresso a morte. Consigli?

  167. Buongiorno,
    avrei un’altra precisazione da chiedere.
    Ditta individuale che deve partecipare ad una fiera e la figlia minorenne della titolare che farebbe da hostess per 1 settimana. Ipotizzabile la prestazione occasionale, anche per evitare aperture Inail, Inps, assunzioni, etc, considerando che la ditta non ha e non avrà nel breve dipendenti?
    Ringrazio in anticipo per la cortese disponibilità.
    Buona giornata
    Cristiano

  168. Lei sia da un punto di vista fiscale e contributivo è fuori da ogni regola. Il suo datore di lavoro rischia moltissimo, e se non ha effettuato ritenute previdenziali rischia anche lei. Mi rendo conto della situazione e della precarietà, ma a queste condizioni non starei ancora. Chieda un contratto oppure cerchi un altro posto di lavoro.

  169. Salve,
    faccio le pulizie nella palestra di un personal trainer. In totale 5 ore a settimana. Sono sempre stata pagata tramite voucher, adesso che sono stati aboliti mi chiedo con quale tipo di contratto posso continuare la prestazione lavorativa. Posso rientrare nella prestazione occasionale?

  170. La prestazione è continuativa nel tempo, quindi la prestazione occasionale non può trovare applicazione. Deve chiedere una contratto di collaborazione o lavoro a chiamata.

  171. Quando l’altro giorno mi è stato presentato il foglio della preatazione occasionale, ho fatto presente alla mia titolare che siamo oltre la aoglia minima e che la prestazione dovrebbe essere discontinua, cosa che ovviamente non è il mio caso.
    Lei mi ha risposto che la sua commercialista le ha detto di farlo, che non ci son problemi.
    Credo, anzi ne ho la certezza, che la mia titolare sia una persona alquanto stupida nel capire come funzionano le cose e, soprattutto, la burocrazia. Ma in quanto ad aggirare le leggi no. Ho pure preso 200 euro in meno perchè ad aprile abbiamo lavorato meno giorni tra ponte e pasqua, quindi io che non conto niente,non ho diritti neanche alle feste rosse.
    Senza contare che ho una salute d’acciaio per fortuna, ma anche un piccolo problemino che al momento è sotto controllo. Se mai dovesse farmi male, perderei sicuramente il lavoro. È ovvio che me ne voglia andare, sto cercando altro nel mio campo professionale, ma al momento non è possibile rinunciare a queste entrate. Ho 30 anni e un mutuo. Vorrei semplicemente capire meglip alcune cose, così da riportarle a muso duro a chi di dovere: 1.devo pagare cosa? Quando? Quanto? 2.per il 2016 se la soglia massima è stata superata, come faccio? I miei datori di lavoro devono assumersi qualche responsabilità? 3.per metterli con le spalle al muro, che strumenti ho?

  172. Mi sembra di capire che lei lavori come dipendente e che venga pagata con prestazione occasionale. A parte il fatto che questo è totalmente fuori da ogni regola, a rischiare maggiormente è il suo datore di lavoro. Quello che può fare è inviare una raccomandata o PEC al datore di lavoro ove si riepiloga la sua situazione personale da un punto di vista lavorativo e che lei non ritiene di essere in regola, considerato il fatto che lei sta operando a tutti gli effetti come un dipendente. Indicherà che se entro 30 giorni la situazione non sarà mutata andrà a denunciare la cosa alle autorità. Naturalmente questo la espone al rischio che vogliano cessare il rapporto con lei.
    Per quanto riguarda quello che deve pagare dipende dai redditi percepiti, lo scoprirà presentando la dichiarazione dei redditi. Avere superato la soglia espone lei all’apertura della partita Iva per continuare, oppure farsi assumere come dipendente.

  173. Salve, ho letto con interesse il suo articolo e le altre domande e vorrei esporle anche il mio caso e le mie perplessità.

    Mi occupo di insegnamento in corsi di formazione e nel 2017 ho collaborato con 4 diversi centri. Sono prossima al superamento dei 5000€ e vorrei capire come mi conviene muovermi. Non credo che la mia attività sia abbastanza remunerativa per pensare ad una p.iva, ma vorrei capire se continuare con la prestazione occasionale sia corretto nel mio caso.

    Se fosse possibile mi piacerebbe se mi contattasse in privato per valutare quali possibilità ci sono.
    Grazie

  174. Buonasera, ho letto anche io con molto interesse il suo articolo.

    Insieme ad un amico vorremmo vendere, per conto di una gelateria, dei gelati con un carretto (la gelateria ha licenza di commercio ambulante itinerante) ma senza percepire stipendio (entrambi siamo lavoratori con indeterminato full-time, l’attività del carretto è per uno studio di mercato)

    Una perplessità: qualora la prestazione di lavoro occasionale sia gratuita , è comunque necessario emettere fattura? come si gestisce la ritenuta d’acconto?

    Molte grazie in anticipo per la disponibilità

    Marcos

  175. Questa attività non può rientrare nel lavoro occasionale. La gelateria ha bisogno di autorizzazioni per fare questa attività e voi sareste lavoratori alle dipendenze dalla gelateria, non stareste svolgendo lavoro autonomo, quindi, questa forma sicuramente non è corretta. Se ci fosse un controllo, voi non avreste titolo per vendere quei gelati.

  176. questa e solo legge truffa contro i lavoratori voluto da Biagi prima e fornero dopo, con questa legge le case di riposo assumono tanti ragazzi come operatori socio sanitari se ne approfittano finche non guadagnano 5000 euri vengono spremuti come limoni e trattati da schiavi!!!!! vergogna!!!! buttati e usati come fossero fazzolettini di naso!!!!

  177. Mi capita spesso di suonare per bar e ristoranti e vorrei emettere una ricevuta per prestazioni occasionali mi potreste, con un esempio numerico, farmi in esempio di ricevuta

    Grazie
    Luigi

  178. Nell’articolo è presente il link per scaricare un modello di ricevuta. Nell’articolo è presente il link ad un articolo ove è indicata in dettaglio la modalità di compilazione della ricevuta.

  179. Buonasera, sono a disturbarla per un chiarimento che non ho trovato in nessuna delle varie domande che altri le hanno rivolto. Ecco il quesito: sono da poco pensionato e l’azienda per cui ero dipendente da + di 30 anni vuole che rimanga come collaboratore/consulente ( svolgevo attività di supervisione di cantieri per la parte impiantistica, mi occupavo della gestione del sistema qualità ISO 9001 e altre attività similari) Preciso inoltre che 15 anni fa per premio (!?) sono stato inserito nell’organico aziendale(che è una S.r.l.) come consigliere senza naturalmente percentuali di azienda. Qual’è la più legale/giusta e economica soluzione per farmi pagare? tenuto conto che queste prestazioni potrebbero durare anche 2 anni e saranno sicuramente superiori a 5000€/anno. Preciso che non avrò obblighi di orario e agirò secondo mie programmazioni con un unico impegno: consegnare nei tempi concordati le varie risultanze delle attività. Scusi la lungaggine. Saluti

  180. La soluzioni sono: 1) assunzione con contratto di lavoro dipendente. 2) Apertura di una partita Iva. In nessun caso può operare con prestazioni occasionali. La sua non è un’attività occasionale, mi sembra chiaro. Se ha bisogno di maggiori informazioni sui costi e gestione di una partita Iva, la contatto in privato.

  181. Buongiorno,
    mio figlio ha svolto per un negozio un piccolo allestimento grafico per un compenso di €300 €.

    Volendo fare ricevuta x lavoro occasionale, prevedendo che non ne farà altri perché impegnato in un corso di studi, nella suddetta dovrà calcolare ugualmente la ritenuta d’acconto?

  182. Salve,
    avrei due domande su quest’argomento. Quindi svolgendo un qualsiasi lavoro occasionale per un privato cittadino, come un servizio fotografico, non c’è bisogno di indicare nella ricevuta la ritenuta d’acconto? E se la data della marca da bollo applicata non coincide con il giorno di rilascio della ricevuta, in quale tipo di sanzione si incorre? Grazie!

  183. Se il committente è un soggetto privato non dotato di partita Iva, la ritenuta di acconto non trova applicazione. La sanzione nel caso in cui la data della marca sia più recente della data sulla ricevuta è variabile dal doppio al quintuplo del valore della marca da bollo. Articolo 25 DPR n. 642/1972.

  184. Chiedo scusa, mi sono spiegata male nella domanda precedente. Volevo dire : la data della marca da bollo deve essere antecedente, ma nel caso in cui abbia la stessa data di rilascio della ricevuta, è comunque regolare? Grazie ancora…

  185. Salve,
    Complimenti per il sito! 🙂 Le chiedo solo un chiarimento: mi sto occupando di corsi di formazione e di insegnamento e nel 2017 ho lavorato 20 giorni in un Ente e 12 in una scuola a chiamata e non secondo giorni predefiniti e continuativi. I compensi lordi saranno rispettivamente di 3.300 e 2.500.
    Il compenso da non sforare di 5000 euro è in totale o per ogni pagamento con ritenuta d’acconto?
    Se venissi pagato per una terza prestazione diversa non come docente ma giornalista, sempre per meno di 5000 euro per qualche articolo varrebbe come attività continuativa rispetto a quella della docenza?
    Grazie e buona serata.

  186. Grazie per i complimenti. I compensi ricevuti con il lavoro a chiamata non deve considerarli ai fini del limite dei €. 5.000. Quando con prestazioni occasionali supera i €. 5.000 sono dovute dal committente ritenute previdenziali. Presti attenzione al fatto che se supera €. 1.700 come giornalista, per i compensi superiori dovrà iscriversi alla gestione separata e il suo committente dovrà farle anche trattenute previdenziali. Se poi l’attività diventasse continuativa, a quel punto sarebbe obbligatoria (ed anche vantaggiosa) la partita Iva.

  187. Salve, vorrei chiedere informazioni riguardo la mia situazione: lavoro come assistente alla poltrona presso uno studio dentistico per 2/3 giorni la settimana ed il dentista vorrebbe inserirmi come lavoratrice occasionale ma, da quello che ho letto nel vostro articolo, non può farlo giusto? In quanto sarei una dipendente o sbaglio? Quindi come dovrebbe regolarizzare la mia posizione? Con quale tipo di contratto? Ovviamente non supero i 5000€.
    Grazie in anticipo.

  188. Verifichi se può assumerla con un contratto a chiamata. Sicuramente non con prestazioni occasionali, non sarebbe in regola nemmeno il medico.

  189. Buongiorno desidero sapere se per piccoli lavori di riparazione relativi ad impianti elettrici di abitazioni private, es. sostituzione prese o interruttori, ricerca guasti, ecc. di modesta entità economica posso rilasciare la ricevuta di prestazione occasionale senza la ritenuta d’acconto.
    Grazie e saluti

  190. Salve, mio figlio 17 enne per guadagnare qualche soldo per le sue spese ( scooter , pizza , ricarica ecc ) compra degli oggetti per poi rivenderli a prezzo maggiore sui vari siti di annunci.
    Vende di media 2/3 articoli a settimana .
    Il suo guadagno pulito si aggira sotto i 4800 all’anno..credo che guadagni di media sui 250/350 al mese .
    Non ha bisogno di partita iva …può essere considerato lavoro saltuario ?
    Se nel caso non lo fosse a cosa andrebbe incontro ?

    Intanto ringraziandovi fin da ora per una vostra risposta
    Vi auguro una felice giornata .
    Simone

  191. Roberto, salve a tutti. Il mio consulente, e non soltanto lui, sostiene che la ritenuta d’acconto vada sottratta dal compenso lordo nella misura del 23% e non del 20% come indicate Voi. Se fosse come da Voi indicato, presentando una dichiarazione con ritenuta d’acconto al 23% si incorrerebbe in qualche sanzione?
    Grazie per la risposta che vorrete darmi.

  192. Deve farlo con partita Iva, trattasi di attività artigianale da esercitare con partita Iva.

  193. L’attività che svolge è continuativa e per essere in regola, a prescindere dai guadagni dovrebbe operare con partita Iva.

  194. Il 23% si applica sulle provvigioni, che sono cosa diversa da quello indicato in questo articolo. Qui si parla di prestazione occasionale, lei sta parlando di ricevuta per provvigioni occasionali. Non bisogna fare confusione, sono cose diverse.

  195. intanto grazie per la risposta , avvertirò mio figlio a smettere in quanto fargli una partita iva sarebbe un pò costosa .
    Nel caso mio figlio continuasse a mia insaputa a cosa andrebbe / andrei incontro ??? multe ecc. ?

    Intanto ringraziandovi fin da ora per una vostra risposta
    Vi auguro una felice giornata .
    Simone

  196. In caso di controlli, gli contesterebbero il mancato esercizio di attività commerciale, gli chiederebbero l’Iva non versata, i contributi Inps non versati, come fanno i commercianti. Ora, se si tratta di qualche vendita, con piccoli importi, lascerei perdere, ma se l’attività di acquisto e vendita prosegue continuativamente, è necessario regolarizzare la situazione.

  197. Buonasera avrei una domanda a riguardo, io ho un contratto di lavoro subordinato di 40 ore settimanali come impiegata e avrei intenzione di svolgere un altra attività come barista solamente per 2 giorni a settimana e solo per un mese, ho visto che la prestazione occasionale è quella che per me , dico giusto?
    Un altra domanda : una barista quanto viene remunerata ad ore?e a che titolo di prestazione emetto la ricevuta?
    Grazie per la pazienza.
    Eleonora

  198. Se lei vuole fare la barista, non si tratta di lavoro autonomo, ma di lavoro dipendente, la prestazione occasionale non rende in regole lei e nemmeno il suo datore di lavoro. I datori di lavoro usano la prestazione occasionale per mascherare contratti di lavoro dipendente, perché in questo modo non hanno contributi da pagare ma in caso di controlli si rischia grosso. Dovrebbe essere assunta con un contratto di lavoro a chiamata.

  199. E’ possibile iscriversi all’albo senza obbligo di apertura di partita iva, infatti io sono abilitato all’esercizio della professione e iscritto all’albo.
    Vedasi circolari varie del CNI

  200. Il discorso è serio! Potrebbe fornire il riferimento legislativo atto a sostenere quanto scrive in precedenza (“Come soggetto iscritto all’albo lei è tenuto ad operare esclusivamente con partita Iva per effettuare prestazioni di lavoro autonomo”)?

  201. I soggetti iscritti ad Albi professionali, tranne rare eccezioni, ad esempio i giornalisti, devono operare con partita Iva.

  202. Chieda al suo albo professionale, se è autorizzato da loro ad operare senza partita Iva può farlo.

  203. Buonasera,

    poiché mi sono state richieste delle prestazioni di interpretariato da un ministero, posso presentare per il compenso unas ricevuta di ritenuta d’acconto oppure gli enti pubblici hanno bisogno di una fattura di P.IVA?
    Grazie

  204. Deve presentare una fattura trasmessa elettronicamente attraverso apposito sistema di interscambio con la P.A. Questo è l’unico mezzo che può utilizzare.

  205. Buonasera, scusate l’intromissione, ma la questione oltre che interessarmi direttamente, mi risulta impostabile in maniera differente. Verso gli enti pubblici è obbligatorio fatturare in forma elettronica, questo si, tuttavia la ricevuta di prestazione occasionale non è una fattura, ne è disciplinata tra i documenti gestibili in forma elettronica (es. Come le parcelle degli avvocati), quindi mi risulta rientri ancora tra i documenti di cui è ancora possibile la trasmissione in forma cartacea, sia in versione pro-forma (perché alcuni enti hanno bisogno di una pezza x emettere il mandato di pagamenti) sia in versione ufficiale (nel momento dell’effettivo incasso. Se non fosse così mi son perso qualche aggiornamento normativo….

  206. Buongiorno, complimenti per il sito molto chiaro ed esaustivo. Cercherò di esporre il problema nel modo più semplice possibile. Mio padre come privato si trova ad essere committente per un altro privato lavoratore occasionale, già iscritto alla Gestione Separata. Il lavoratore ha comunicato a mio padre che deve versare i contributi, avendo superato le soglia dei 5,000 euro. Mi sono recato all’Inps dove mi dicono che mio padre deve iscriversi come committente col il modello sc 82 e presentare il modello uniemens. È corretto quanto mi dicono ?

  207. In generale posso concordare con lei, che non esiste una ricevuta da inviare in forma elettronica. Il fatto è che, almeno per mia esperienza non tutte le amministrazioni pubbliche accettano la ricevuta per prestazioni continuative viene spesso richiesta espressamente la fattura. La decisione è comunque del singolo ente pubblico che decide di volta in volta. Se comunque accetta la ricevuta non ci sono problemi, ma preferisco consigliare la fattura, visto che la signora aveva già una partita Iva aperta.

  208. Se suo padre è un privato, ed è committente di un soggetto che ha superato i €. 5.000 non deve fare trattenute previdenziali, proprio perché è un privato. Il soggetto che effettua la prestazione occasionale pagherà l’Inps tutta in dichiarazione dei redditi.

  209. Buongiorno, ha ragione, non avevo colto quell’ aspetto. Per chi intende chiudere la partita Iva, la fatturazione elettronica, con l’obbligo di conservazione sostitutiva (di.cui molti si dimenticano) rischia- a mio parere- do diventare più onerosa in termini di gestione nel.tempo… se uno avesse già deciso, forse la scelta migliore sarebbe quella di chiuderla e procedere con la prestazione….
    Comunque grazie mille per la sempre puntuale ed esauriente trattazione della materia e dell’impegno che dedica a questo forum!!!!

  210. Grazie a lei, il forum è vivo anche grazie allo scambio di opinioni propositive come la sua. La fatturazione elettronica è onerosa e più complessa e purtroppo tra un po’ di tempo diventerà obbligatoria per tutti. La direzione che sta prendendo l’Amministrazione finanziaria è questa, dovremmo abituarci.

  211. Buongiorno,complimenti per il sito!Fino al mese di marzo sono stata pagata con i voucher per lavoro di segreteria e accettazione in uno studio medico privato per circa 6 ore a settimana.Ora mi hanno chiesto di aprire partita iva..Tengo a precisare che è l’unico lavoro che svolgo e sono a carico di mio marito che possiede partita iva come professionista.Ho 47 anni e non è possibile avere il contratto a chiamata. La mia domanda è: c’è un altra alternativa alla partita iva visto che il commercialista di mio marito ce l’ha sconsigliata? Grazie

  212. Grazie per i complimenti. Mi dispiace, ma l’unica alternativa alla partita Iva è essere assunti con contratto di lavoro dipendente. Perché sconsigliata?! Se può aprire in regime forfettario, avrà pochi costi di gestione e pagherà solo sui compensi incassati.

  213. Buongiorno,
    può una sostituzione ferie come commessa in erboristeria rientrare in un incarico di lavoro autonomo occasionale? specifico che ho 39 anni e lavorerò in negozio dal 1 Giugno al 3 Settembre per circa 50 giorni in turni di 6 ore al giorno.
    In alternativa mi hanno proposto un contratto di lavoro a chiamata con un inquadramento bassissimo al VII livello.
    Ringrazio anticipatamente per la risposta e il servizio

  214. Questa ovviamente non è una prestazione occasionale. Deve farsi assumere con un contratto da lavoro dipendente (va bene il contratto a chiamata) oppure aprire partita Iva.

  215. Buongiorno, complimenti per il sito!
    Vorrei una delucidazione per quanto riguarda la mia situazione: insegno in una scuola di musica, ma sono stata contattata da un committente estero per realizzare la colonna sonora di un videogioco, e pensavo di richiedere un pagamento per lavoro occasionale autonomo (non ho p.iva). Comporre colonne sonore è una cosa che mi piace fare, ma essendo quasi estranea al settore e non avendo grandi richieste, al momento lo faccio per puro hobby. Il mio dubbio è: nel caso dovesse capitarmi un’altra commissione a, diciamo, 3-4 mesi di distanza (o anche più, ma all’interno di un anno) dalla sopracitata, la mia risulterebbe ancora un’attività sporadica oppure diverrebbe continuativa?
    Vi ringrazio in anticipo.

  216. Se l’attività prosegue nel corso del tempo, anche a distanza di mesi, diventa necessaria l’apertura di una partita Iva. L’occasionalità è legata ad attività che non si ripetono nel tempo. Grazie per i complimenti!

  217. Salve, mi rivolgo di nuovo a questo sito anche per rinnovare i miei complimenti per la chiarezza con cui si risponde alle domande del pubblico. La mia domanda: le misure sostitutive dei voucher che vengono ora discusse in Parlamento riguarderanno in qualche modo anche le prestazioni occasionali a ritenuta d’acconto? Grazie

  218. Grazie per i complimenti. Sembra che la proposta riguardi una nuova forma di lavoro accessorio, simile ai voucher.

  219. Buonasera,
    sono un cittadino italiano senza p.iva al quale è stato chiesto di eseguire una prestazione di tipo occasionale per conto di un’azienda d.o.o slovena, il lavoro lo svolgerò autonomamente a distanza dall’Italia . E’ possibile fare la prestazione occasionale senza ritenuta d’acconto (essendo il committente estero)? ci sono delle norme specifiche da indicare per quanto riguarda gli accordi bilaterali tra Italia e Slovenia sulla doppia imposizione? E’ possibile quindi emetterla, in modo che sia regolare sia per l’Italia che per la Slovenia?

    Ringrazio in anticipo,

  220. Buonasera.
    Innazitutto complimenti per l’articolo chiaro ed esaustivo.
    Le sottopongo il mio quesito: siamo un’associazione culturale senza fini di lucro con solo il codice fiscale, non facciamo vendite, non abbiamo l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi. Per Il prossimo mese stiamo organizzando una esposizione di modellini, per questa attività il comune di riferimento ci riconosce 1000 euro di rimborso. Io vorrei emettere una ricevuta per erogazione liberale, il comune vuole una fattura per prestazione occasionale.Qual’è la soluzione più corretta? Grazie mille per la risposta.

  221. Deve emettere una ricevuta senza applicazione di ritenuta. Non vi sono altri accorgimenti da tenere per lei.

  222. LA soluzione più corretta è che ci sia la ricevuta per l’erogazione ricevuta a titolo di rimborso. La sua soluzione prevede che il Comune si associ e le versi un contributo volontario.

  223. Buongiorno e complimenti.

    Quest’anno ho svolto un’attività occasionale per un committente, che mi chiede di dilazionarne il pagamento in 5 parti, e a me va bene.

    Il suo commercialista gli dice però di farmi fare 5 ritenute, perchè sostiene che ad ogni ritenuta emessa deve corrispondere un bonifico, e non ne posso fare una con il totale ed aspettare che il committente mi paghi le varie tranches…a me sembra molto strano, e farne 5 mi sembra di violare (almeno formalmente) il vincolo della non ripetitività. Chi ha ragione?

  224. Ad ogni bonifico deve corrispondere una ritenuta. Si faccia fare un unico bonifico, così avrà un unica ritenuta.

  225. Salve, possiedo un blog sul quale appaiono dei banner pubblicitari. Ricevo mensilmente (o cumulativamente per più mesi) la provvigione per la pubblicità ospitata, come “corrispettivo per attività commerciale occasionale di localizzazione elementi pubblicitari all’interno del sito…” E’ un compenso ampiamente sotto i 5000 euro annui. Non è soggetto né a ritenuta d’acconto né ad iva.
    Non riesco a capire:
    1. come deve essere considerato: prestazione occasionale, lavoro autonomo, attività commerciale…
    2. occorre avere la partita iva anche se il guadagno non raggiunge i 5000 euro annui?
    3. il guadagno va dichiarato come “redditi derivanti da attività occasionale (commerciale o di lavoro autonomo) e da obblighi di fare e non fare e permettere” sul modello 730? E quindi assoggettato a tassazione come un lavoro dipendente?

  226. Quando si percepiscono guadagni pubblicitari su un sito stiamo svolgendo attività commerciale, e come tale deve essere sempre effettuata con partita Iva, a prescindere dall’importo. La prestazione occasionale in questi casi non può essere utilizzata. La prestazione è continuativa nel tempo, e si tratta di attività pubblicitaria, quindi commerciale a tutti gli effetti. Il mio consiglio è quello di valutare se ha i requisiti per aprire partita Iva sfruttando i vantaggi del regime forfettario, altrimenti le consiglio di sospendere i pagamenti e riprenderli quando potrà aprire partita Iva. Continuare in questo modo la espone al rischio che in caso di controlli le contestino il mancato esercizio dell’attività e sarà sanzionata. Se vuole la contatto in privato per valutare meglio la sostenibilità della partita Iva.

  227. Salve, io da quest’anno collaboro con alcune società che tramite applicazione sullo smartphone danno la possibilità di svolgere dei piccoli lavoretti di rilevazione fotografica all’interno di alcuni esercizi commerciali a fronte di un piccolo compenso. Queste ditte (Bemyeye, Roamler, ect…)pagano con prestazione occasionale con limite a 5.000€. La mia domanda è….il mio limite di 5000€ ce l’ho sommando i compensi di ogni ditta o devo contabilizzarli singolarmente? Io ho anche un reddito da lavoratore dipendente, si va a sommare al reddito da prestazione occasionale e quindi anche se per quest’ultimo non supero i 5000€ sono lo stesso obbligato a dichiararli nel 730?
    Grazie

  228. Buonasera, e complimenti per l’articolo! Io sono un lavoratore dipendente che nel tempo libero fa qualche lavoretto di giardinaggio per privati, posso usare questo tipo di ricevuta occasionale? Altra domanda, la ricevuta con la marca da bollo originale deve essere data al committente o devo conservarla io? O devo farne una fotocopia? La ringrazio.

  229. Salve,
    Sono lavoratore dipendente. Volevo chiedere se,oltre al reddito dadipendente che i aggira inotorno ai 20.000 euro annui, dovessi percepire somme inferiori a 5000 euro annui per pubblicità online pagate da youtube per il mio canale. È sufficiente che aggiunga questa somma nel mio 730? Se sì,a quale rigo? Devo rilasciare ricevute a youtube?

  230. Buongiorno, nel 2016 oltre al mio lavoro da dipendente, ho svolto un’attività occasionale con ritenuta d’acconto. Il datore mi ha rilasciato un CU con causale A nella tipologia reddituale. Ora sto compilando il 730 e questa causale mi sembra errata. Anche nelle istruzioni per la compilazione non è riportata. Come mi devo comportare?

  231. Se legge l’articolo si rende conto che le prestazioni occasionali non hanno più il limite di €. 5.000, ma al momento in cui l’attività diventa continuativa nel tempo è necessario operare con partita Iva. Dovrà presentare obbligatoriamente la dichiarazione dei redditi.

  232. Può utilizzare la prestazione occasionale. La ricevuta in originale con marca da bollo deve rilasciarla al committente.

  233. Per questa attività deve obbligatoriamente aprire partita Iva, altrimenti non sarà comunque in regola. Per maggiori info, c’è il servizio di consulenza, oppure posso contattarla in privato.

  234. La ringrazio per la gentile risposta. Saprebbe anche indicarmi quale causale andrebbe messa?

  235. Buongiorno,
    vorrei sapere l’importo lordo massimo , ove incorrere a pagare delle tasse, con la prestazione occassionale avendo già un contratto a tempo indetrminato – appredistato con il massimo delle detrazioni in busta paga.

  236. Se lei ha percepito anche redditi da lavoro dipendente dovrà obbligatoriamente pagare imposte anche sulla prestazione occasionale.

  237. Ma per non ricorre a ciò? quant’è il massimo che bisogno emettere per la prestazione di lavoro occasionale ? per non pagare o pagare poco?

  238. La detrazione relativa alle prestazioni occasionali riguarda soggetti che non percepisco altri redditi. Se lei percepisce anche redditi da lavoro dipendente tutti gli importi delle prestazioni occasionali dovranno essere tassati.

  239. Salve, per permettere il pagamento di un lavoro di tipo occasionale, mi è stato chiesto di emettere prima della ricevuta una nota proforma, mi basta inserire nella suddetta nota che la ricevuta valida ai fini fiscali sarà inviata a versamento avvenuto oppure devo scrivere altro?
    Grazie

  240. Solitamente si rilascia solo la ricevuta dopo il pagamento, la proforma di una ricevuta non si utilizza.

  241. Lo so, ma per inoltrare il pagamento mi hanno detto di aver bisogno di una nota proforma, altrimenti non mi fanno il bonifico, quindi devo farla per forza…

  242. Buongiorno, ho eseguito dei lavori elettrici a casa di mio suocero che è in fase di ristrutturazione. Volevo fargli una ricevuta fiscale per lavoro occasionale di 900euro per la mia manodopera , anche se il compenso sono stati spaghetti e grigliate nel week-end. La relazione impiantistica è stata fatta da un amico tecnico abilitato. Per giustificare relazione e lavorazioni, posso eseguire la ricevuta specificando le attività svolte e la collaborazione con l’amico tecnico? devo dichiarare nel 730 l’introito dei 900euro lorde? Mio suocero può NON presentare in dichiarazione dei redditi e quindi non dedurre le spese della ricevuta ? la ringrazio anticipatamente per la sua gentilezza e disponibilità

  243. Lei deve indicare il compenso ricevuto nella sua dichiarazione dei redditi. Suo suocero, in ogni caso non avrebbe potuto detrarsi la spesa, perché per la detrazione è necessaria la fattura da parte di chi esegue i lavori, ed altri adempimenti successivi, che in questo caso non ci sono.

  244. Buongiorno a tutti, scusate l’intromissione… In effetti posso confermare che gli enti pubblici, ma anche qualche privato, ha la necessità di una “pezza” su cui basare i provvedimenti di liquidazione delle spese.
    Considerando che, giocoforza, non emettero’ ricevuta ufficiale fintanto che non ho incassato le somme (considerando certe entità a volte si rischia di passare anche l’anno di competenza…), non resta che emettere un documento “fuffo”, chiamandolo pro-forma….

  245. Innanzitutto complimenti per gli articoli, apprezzo davvero la loro chiarezza e completezza.

    Essendo inesperto in materia, vorrei chiedervi un vostro consiglio. Sono studente universitario, a carico dei miei genitori, e (spero) percipiente di una borsa di studio. Mi è stato proposto un lavoro per la stagione estiva, da regolare attraverso una “prestazione occasionale”, dovendo poi io emettere fattura non fiscale. L’attività è da svolgere in ufficio a tempo pieno, con un compenso complessivo per i 3 mesi inferiore a 5.000€.
    Considerando queste caratteristiche dunque, è un contratto legittimo e conveniente? Dovrò poi, l’anno prossimo, presentare dichiarazione dei redditi?

    Vi ringrazio

  246. A mio avviso è totalmente fuori da ogni regola quello che le hanno proposto. La prestazione occasionale non è un modo per retribuire attività di lavoro dipendente come le hanno proposto. In ogni caso, dovrà presentare obbligatoriamente la dichiarazione.

  247. Buonasera,
    dovrei esibirmi ad un evento in Francia suonando tracce musicali di mia produzione con computer e strumenti per conto di una agenzia francese.
    Anticipo che è la prima volta che faccio una ricevuta di questo genere e di conseguenza anche al committente, il valore di tale esibizione ammonta a 500 euro.

    Questa è il giusto procedimento nel mio caso?
    1- compilo il modulo per una prestazione occasionale, visto che il compenso supera i 77 euro sono obbligato ad applicargli una marca da bollo da 2 euro che sia antecedente la data della ricevuta della prestazione occasionale;
    2- nel momento della dichiarazione dei redditi se sono un lavoratore dipendente dovrò presentare il mod. 730 mentre invece se al momento della dichiarazione non percepirò nessun stipendio da lavoratore dipendente dovrò compilare il modello Unico

    Saluti e grazie mille per il suo tempo!

  248. Salve, dovrei iniziare un progetto per un Sito Web e il cliente vorrebbe pagarlo in due volte. Io volevo farmi dare un acconto all’inizio e il resto del compenso alla fine. Ora, siccome i soldi vorrei farglieli accreditare tramite IBAN, come posso fare questa prestazione spalmata in due rate? In tutto viene 850€ + il 20% di ritenuta d’acconto. Sinceramente non saprei proprio come fare.

  249. Deve calcolare il lordo dell’operazione poi dividerlo in due rate, rilasciando due ricevute. Quello che deve chiedersi però è se l’operazione di creare siti web è occasionale oppure si ripete nel tempo. Nel secondo caso è obbligatoria la fatturazione dell’operazione (e non l’emissione di ricevuta).

  250. Può essere più specifico nel caso dell’obbligo di fatturazione? Non ho capito questa cosa.
    In pratica ho già fatto un sito web nel mese di novembre con medisimo prezzo, ma il compenso era stato saldato tutto in una volta a fine lavoro (e ho fatto una ricevuto da 1062€ lorde) e mi è stato mandato anche il CU dal mio cliente. Questo sarebbe il secondo. Non posso fare cosi fino al raggiungimento di 4800 lorde? (visto che fino a quella somma non devo dichiarare nulla.)
    Quindi dovrei fare due ricevute da 531€ lorde (che sarebbero 424,80€ nette?)
    In più nella ricevuta non saprei cosa scriverci “Pagamento Sito web Rata 1/2”?

    Grazie comunque! Gentilissimi!

  251. L’apertura della partita Iva non è legata al raggiungimento di soglie di compensi ma dalla continuità dell’attività. Se lei realizza siti web più volte nell’anno sta facendo un’attività abituale da regolare con fattura. Non può continuare con prestazioni occasionali. Se vuole la contatto in privato.

  252. nono, ma io non voglio aprire una PIVA. Questi lavori li faccio appunto occasionalmente. Capità 1 o 2 volte l’anno. Io sapevo che comunque potevo arrivare fino a 4800€ lorde in prestazioni occasionali senza ne dichiarare ne aprire una PIVA. Quindi ora che ho fatto un sito web già a Novembre per un cliente, ora non posso farne un’alltro, per un’altro cliente?
    Se vuole, può contattarmi per email.

  253. Non sono informazioni corrette quelle che ha trovato. La prestazione occasionale riguarda attività professionali non ripetibili nel tempo. Prima di tutto la sua non è un’attività professionale ma artigianale e seconda cosa la prestazione non è unica, quindi l’attività che sta svolgendo non può definirsi regolare da un punto di vista fiscale.

  254. Buongiorno,
    sono un musicista e mi trovo nella stessa condizione. Dovevano pagarmi la fine dei miei corsi con i voucher ma visto che questi sono stati aboliti vogliono pagarmi in ritenuta d’acconto la parte restante.
    In questo modo però sforerei la soglia dei 5000 euro di contratti occasionali perché va a sommarsi ad altre prestazioni precedenti. Sono già iscritto alla gestione separata dal 2010. Nel caso dovrei fare una nuova iscrizione? E come devo calcolare i contributi sulla parte eccedente i 5000?
    In alternativa lei propone contratti di lavoro dipendente a chiamata, quali sono i requisiti per rientrarvi?

    Grazie in anticipo per la sua disponibilità.
    Siriki

  255. Deve indicare al committente di farle le ritenuta previdenziali sulla somma complessiva che eccede i €. 5000. Ad esempio se ha già percepito compensi per €. 4.000 e adesso ha un nuovo compenso di €. 2.000 il committente dovrà farle ritenute previdenziali su €. 1.000 (calcolato come 4.000+2000-5000). Tutta la ritenuta previdenziale la trattiene e versa il committente, lei deve solo avvertirlo e comunicargli la cifra su cui applicare la ritenuta.

  256. Buongiorno ho apprezzato molto la chiarezza degli articoli. Vi chiedo se possibile una delucidazione:
    io ho finora, da due anni, eseguito un lavoro part time di pulizie condominiali per 2 condomini pagato dall’amministratore con i voucher. Vorrei sapere se d’ora in poi è possibile far ricorso a un contratto di prestazione occasionale per lo stesso lavoro o se dovrei necessariamente aprire una partita IVA per poter continuare. Il sole 24ore non mette l’opportunità di collaborazione occasionale per questo genere di lavoro e temo che sarò lasciata a casa a favore di un impresa di pulizie perchè non posso essere messa in regola.
    Vi ringrazio per l’attenzione,
    Laura

  257. La sua è un’attività commerciale, non può utilizzare le prestazioni occasionali in quanto non riguardano le attività di tipo commerciale ma solo le attività professionali. Deve assolutamente aprire partita Iva per proseguire l’attività. L’alternativa è la collaborazione occasionale ma difficilmente per queste attività i condomini assumono, è preferibile chi opera con partita Iva. Valuti l’opportunità e i vantaggi del regime forfettario. In questo modo avrebbe un regime agevolato.

  258. Salve,
    orientativamente quali sono i costi fissi e variabili per anno sul regime forfettario avendo già un lavoro a tempo indeterminato con orario parziale (30h settimanale) ?
    Grazie

  259. Buonasera, sono lavoratore dipendente (23 mila euro) e quest’anno ho anche fatto una prestazione occasionale, sempre alla mia azienda, per 2500 euro (2000 + 500 di ritenuta).
    Da quel poco che ho capito della precompilata il mio reddito 2016 è pari a 25500 e l’irpef viene calcolata su questo importo. Ma i 500 euro di ritenuta dove sono finiti? Ovvero, per semplificare, sui 2500 di prest. occasionale ci pago 500 euro di ritenuta + 600 euro di irpef (per semplificare, il 25% di 2500)?
    Grazie

  260. I costi dipendono dall’attività che vuole svolgere, professionale o commerciale. Per i professionisti imposte e contributi sono in percentuale sul reddito, non ci sono costi fissi. Per le attività commerciali i costi fissi sono i diritti alla Camera di commercio per €. 100 annue circa e i contributi fissi Inps per circa €. 3.600 annue.

  261. I 500 euro sono una ritenuta che dovrà inserire nel 730 a riduzione dell’Irpef dovuta.

  262. E’ quello che credevo anche io ma nel 730 precompilato il recupero delle 500 euro non configura. Dove dovrei trovarlo sulla parte “prospetto di liquidazione relativo all’assistenza fiscale prestata”? Poichè questi 500 euro sono nel quadro D5 (giustamente) ma poi non le ritrovo più!

  263. Buonasera, al momento sono disoccupata e vorrei intraprendere un’attività di cuoca a domicilio. inizialmente si tratterebbe di organizzare alcune serate (2-3 al massimo fino a settembre) presso un bar con cucina dove lavorerei in piena autonomia. in questo caso emetterei ricevuta con ritenuta d’acconto, il gestore del bar si occuperebbe di pagare l’f24 al 16 del mese successivo e le ricevute finirebbero nella mia dichiarazione dei redditi del prossimo anno. se nel frattempo dovessi fare cene a domicilio presso privati, emetterei ricevute senza la ritenuta, e anche queste andranno incluse nella mia dichiarazione dei redditi l’anno prossimo? è corretto? ringrazio anticipatamente

  264. Deve verificare che quando indicato nella CU corrisponda alla dichiarazione precompilata. Faccia attenzione a non commettere errori.

  265. Bisogna fare molta attenzione quando si manipola il cibo. Non si possono fare in questo caso prestazioni occasionali. Se si decide di lavorare in autonomia lo si deve fare professionalmente, fatturando l’operazione, seguendo i vari corsi che consentono di poter maneggiare il cibo per terzi (vedi HACCP), ed eventualmente avere un’assicurazione per eventuali danni causati a terzi. Senza questi aspetti si è totalmente fuori regola. Le sconsiglio vivamente di effettuare questa cosa senza essere in regola.

  266. Salve.
    Mese scorso ho rilasciato la prima ricevuta per prestazione occasionale (ad un committente A), nominandola come numero 1 del…. etc.

    Ora per un altro committente B, la notula sarà numero 2 oppure numero 1 per committente B?

  267. La numerazione deve essere progressiva annuale, ma logicamente se fa più prestazioni, non c’è più occasionalità.

  268. Non mi è chiara una cosa….
    rileggendo l’articolo ed analizzando un pò le vostre risposte parlate del fatto che ogni qualvolta si svolga una prestazione occasionale bisogna usare una numerazione per anno… quello che non capisco è perchè poi ogni qualvolta una persona dica che svolgerà due/tre/quattro prestazioni in un anno voi dite che c’è continuità e che bisogna aprire la partita iva?
    Parlare di numerazione credo che indichi che le prestazioni saranno sicuramente più di una….
    Potreste chiarirmi le idee? Grazie

  269. La disciplina sulle prestazioni occasionali prevede che la prestazione non sia continuativa nel tempo, ma appunto occasionale. Se lei fa una prestazione tutti i fine settimana dell’anno, non si tratta più attività occasionale ma continuativa, quindi emettere ricevuta non la fa essere in regola con la normativa fiscale (anche se molti credono di si, magari pensando che sia sufficiente non superare i €. 5.000, cosa sbagliata perché questa soglia non ha rilevanza fiscale). Detto questo il fatto che le ricevute si numerino progressivamente non ha niente a che vedere con la prestazione occasionale perché le ricevute si possono emettere anche in molti altri casi, ma la modalità di compilazione della ricevuta è sempre la stessa.

  270. Se allora faccio una prestazione a Gennaio per un cliente A e poi questo cliente A mi richiede una prestazione dopo 4 mesi ed infine un’altra dopo 2 mesi non sono in continuità in quanto non c’è una cadenza fissa nelle chiamate, giusto?

  271. Salve,

    Volevo chiedervi se e’ possibile effettuare una ricevuta occasionale nei confronti di una scuola statale (quindi un organo dello stato) per un progetto che duri 32 ore distribuite in una settimana come progetto scolastico .

  272. buongiorno, ho effettuato prestazioni occasionale lo scorso anno per 5000 euro e le ho riportate in dichiarazione dei redditi con ritenuta del 20%, adesso nel 2017 ho effettuato nel mese di marzo ed aprile di nuovo una prestazione occasionale stesso committente il quale dopo avermela pagata con ritenuta adesso mi chiede l’apertura della p.iva per un totale di fatturato annuo di 10.000 euro. DOMANDE:
    1- Ci sono problemi per aver effettuato due prestazione occasionali stesso committente anche se in anni diversi?
    2- dopo aver firmato ricevuta per anno 2017 prestazione occasionale, posso aprire p.iva e fatturare 10.000 euro?
    3- che costi avro’ fatturando 10.000 euro?

    grazie

  273. Aprire partita Iva è obbligatorio quando come nel suo caso si effettuano prestazioni continuative nel tempo. Può aprire partita Iva sfruttando i vantaggi del regime forfettario. Non vi sono problemi se ha già emesso prestazioni occasionali. I costi sono proporzionali al suo fatturato (imposte 5% e contributi 25,72). Se vuole la contatto in privato per un preventivo.

  274. Buongiorno.
    Spiego brevemente la mia situazione. Da Gennaio lavoro presso l’ufficio turistico gestito dall’associazione Pro Loco, UNPLI. Mi è stato detto potevo lavorare a ritenuta d’acconto emettendo ogni mese una ricevuta, ma mi rendo conto solo oggi che tutto ciò non era legalmente possibile. Ora io ho raggiunto la soglia dei 5000€ lordi, ho avvisato il committente ma non ho ricevuto un riscontro. Il committente vorrebbe proseguire fino a fine settembre con questa modalità di ricevuta mensile ignorando la Gestione Separata d’imposta e il limite lavorativo di 30 giorni. Come posso fare?

  275. L’unica cosa che può fare è rifiutare il lavoro. L’alternativa è aprire partita Iva e proseguire come professionista. Un’attività che prosegue di mese in mese non può essere attività occasionale. Il committente ha delle responsabilità in tutto questo ad anche lei se prosegue. Se vuole proseguire con questa modalità di lavoro, sempre che non arrivino controlli, dovrà versare lei tutte le ritenute Inps, cosa che non è corretta.

  276. Intanto grazie mille per il supporto e la risposta.
    Il problema è che al momento non ho alternative, in quanto è l’unico lavoro che ho. Se dovessero arrivare controlli a cosa vado incontro io? Posso denunciare il fatto o rischio sanzioni anch’io? Mi proposero partita iva ma la paga misera non mi consente una sostenibilità. Sono molto, molto tentata dal lasciare tutto ma ho paura di non trovare altro

  277. Quello che rischia lei è la mancata apertura della partita Iva. Può benissimo denunciare il fatto, ma le probabilità che facciano qualcosa sono minime. Perché non tenta la strada della partita Iva, usufruendo del regime forfettario ha una tassazione più bassa rispetto a quella della prestazione occasionale e comunque i contributi da versare sono in percentuale al reddito. Se poi in futuro non dovesse trovare altro ha sempre la possibilità di chiuderla. Nel frattempo potrebbe pensare a qualche attività da fare come freelance (traduzioni, ripetizioni, assistente virtuale, etc).

  278. In una sanzione per violazione formale di qualche centinaia di euro e la richiesta dell’Iva dovuta su ogni operazione effettuata per la quale non si aperto partita Iva.

  279. purtroppo la paga mensile non mi permetterebbe di poter sostenere la spesa della partita iva, in quanto il lavoro sarebbe concepito come lavoro dipendente. Scusi la poca conoscenza ma in cosa consisterebbe versare tutte le ritenute INPS? Sono i famosi 1/3 a carico mio e 2/3 a carico loro?

  280. Dovrà versare tutto lei, compreso l’importo a loro carico. Per questo le dico di non proseguire in questo modo.

  281. Buongiorno, compleimenti per l’articolo.
    Sono dipendente a tempo indeterminato di un’azienda ma vorrei propormi per un’attività occasionale 5 weekend ad agosto in un altro settore.
    Diciamo che attualmente guadagno 1330€ lorde al mese tassate al 33% (quindi 1000€ netti al mese).
    Se per questa attività occasionale guadagnassi 100€ lordi a weekend (totale 500€ lordi con ritenuta d’acconto sarebbero 400€). A questo punto immagino che dovrei mettere nella prossima dichiarazione questi soldi (400€ o 500€?). Su questi soldi potrei chiedere un rimborso oppure dovrei pagare la differenza tra la ritenuta d’acconto (20%) e l’iposta attualmente versata (33%)?

  282. Lei dovrà dichiarare importo lordo e ritenuta subita in dichiarazione. Quasi certamente dovrà pagare l’Irpef maggiore dovuta su questi redditi.

  283. Buonasera e grazie anticipatamente per il tempo e la cortesia a me dedicati: mia moglie svolge attività di promoter con due agenzie. Una applica il CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA OCCASIONALE ed ogni volta firma autocertificazione per il non raggiungimento del limite dei 5000 euro,l’altra invia ogni mese (quando lavora il mese precedente) busta paga con contratto COMMERCIO CONFESERCENTI PER OPERAI INTERMITTENTI dove risultano anche i contributi INPS al 9,19 e ritenute IRPEF al 23%. La mia domanda è: nel caso di sforamento dei 5000 euro oltre a comunicare al committente lo sforamento devo iscrivere mia moglie anche alla gestione separata inps? Grazie

  284. Nel caso di superamento della soglia sono dovuti contributi previdenziali alla gestione separata che saranno trattenuti dal committente e versati. Naturalmente è necessaria l’iscrizione alla gestione separata Inps. Faccia attenzione al fatto che se l’attività di lavoro è continuativa nel tempo per essere in regola con la normativa fiscale è necessario operare con partita Iva.

  285. Salve! Mi aggiungo ai complimenti! Articolo davvero utile! Tuttavia non mi è chiaro completamente se ciò che mi è stato proposto è riconducibile o no ad una prestazione occasionale. Nei prossimi mesi ho l’occasione di svolgere delle ore di docenza distribuite su alcuni giorni in aula presso un ente di formazione. Sono dipendente di P.A. e svolgerei l’incarico nel tempo libero e quindi ho fissato io giornate ed orari. I compensi sono entro i limiti. Si tratta davvero di prestazione occasionale anche se sarà svolta presso la sede del committente e per alcuni giorni, anche se pianificati in date ed orari in base alle mie disponibilità? Grazie

  286. Lei sta esercitando un’attività professionale, in modo autonomo. Quello a cui deve fare attenzione è il fatto che l’attività resti occasionale. Occasionale significa sporadica. Se fa un’attività nel tempo libero ma la stessa si protrae nel tempo. Ad esempio tutti i sabati per 6 mesi all’anno, l’attività diventa continuativa nel tempo e non più occasionale.

  287. Salve, mio figlio, studente di 20 anni quest’anno ha forse trovato da occuparsiin qualche sporadica attività che intende regolarizzare con “Collaborazioni Occasionali”. Essendo lui per il fisco ancora a mio carico, esiste una soglia di prestazioni occasionali per evitare che io perda le detrazioni previste per il figlio a carico?
    Grazie

  288. Salve,
    un collaboratore occasionel nel corso del 2016 ha superato i 5.000 euro, ora l’azienda deve versare il 27,72% dell’eccedenza con codice CXX (in ritardo).
    Al collaboratore ho già rilasciato la CU, devo dargli un’altra certificazione per il contributo versato?
    La ringrazio per la risposta

  289. Buongiorno , complimenti per la chiarezza delle informazioni … volevo porvi alcune domande..
    Ho chiesto da circa 1 settimana l indennità di disuccupazione perché non ho avuto il rinnovo di un contratto per l azienda per cui lavoravo . Al contempo Dal 2013 sono liquidatore di un Srl con una indennità annua di 1500€ + 8% sul valore di vendita di un immobile appena venduto (a gennaio 2017) per 25000€
    Adesso sono in fase di compilare assieme al consulente del bilancio finale di liquidazione e ho chiesto al consulente se nel percepire questi compensi perderò il diritto alla disoccupazione…da premrpettere che negli anni non ho percepito nulla perché per patto espresso coi soci avrei riscosso i compensi a fine liquidazione per mancanza di liquida societaria..
    Come appena detto a breve (settembre ottobre ) approveremo il bilancio finale ed il consulente mi dice (ma non mi è sembrato sicuro) che configurandosi come un co.co.co. nulla a che fare con lindennita di disoccuoazione e che non devo preoccuparmi.. percepirò circa 9500 € lordi ma la competenza dell’anno sarebbe di soli 1500+8%(25000€)= 3500…
    qual é il giusto approccio per fare tutto in regola col fisco .?
    Perderò lindennita di disoccupazione.. ?

  290. Buongiorno.
    Un committente (Srl) mi ha pagato una somma di 300€ con ritenuta d’acconto, ma nel mio 730 precompilato non lo trovo. Io ho emesso ricevuta con marca da bollo da 2€.
    Posso comunque dichiarare l’importo e recuperare la ritenuta? Oppure l’agenzia delle entrate me lo contesterà?
    Grazie dell’aiuto

  291. Buonasera, grazie per aver condiviso la vostra conoscenza in materia con tale chiarezza.
    Da neofita chiedo conferma per quanto segue; nel caso in cui un soggetto SENZA partita IVA presta un’opera occasionale ad un altro soggetto SENZA partita IVA per un valore complessivo comunque superiore a 77,46 euro:
    – (1) il prestatore d’opera è tenuto ad inviare una ricevuta non fiscale con numero, marca da bollo (che presenta data precedente rispetto al pagamento) e indicazione della data che sarà postuma rispetto al giorno dell’effettuato pagamento da parte del committente;
    – (2) nella ricevuta è indicato l’importo lordo, meno la ritenuta d’acconto del 20% e quindi l’importo netto che dovrà pagare il committente;
    – (3) non è necessario scrivere un contratto che fissa alcuni termini tra prestatore d’opera e committente.

    Affermazioni giuste?
    Inoltre, è necessario da parte del prestatore d’opera emettere una “notula” per richiedere il pagamento prima che questo sia effettivamente emesso dal committente?

    Inoltre, nel caso specifico, il committente avendo richiesto una prestazione della durata di circa 15 giorni per un importo complessivo che si avvicina al migliaio di euro, ha richiesto la possibilità di rateizzare. Come è possibile eventualmente gestire questa peculiarità? Si emettono ad es. 3 ricevute per tre trance di pagamento? oppure si emette un’unica ricevuta indicando quando sono stati effettuati i pagamenti? Lo stesso per un’eventuale notula.

    Grazie in anticipo per l’attenzione e la disponibilità

  292. Tra due privati non si applica ritenuta di acconto. La ricevuta si emette al momento del pagamento. Il contratto regola il pagamento del compenso. In caso di rateizzo si emettono tante ricevute quante le rate di pagamento.

  293. Salve premetto che ancora non ho iniziato, ma vorrei capire .. Io dovrei trovare clienti e persuaderli a comprare, poi l’azienda interviene e fa il resto col cliente(il tutto avviene a tutti i livelli solo ed esclusivamente via bonifici bancari, esclusivamente). Dopo l’azienda, mi da la mia parte..e rende noto tutto legalmente che mi da la mia parte e, io poi , sono responsabilizzato a fare il 730 dove menzionerò tali entrate. Quale la mia figura? In che situazione entro dal punto di vista tasse? Vi spono riferimenti concreti da cui attingere info per capire quanto pagherei, o piu o meno da quanto a quanto?Spero di essere stato chiaro..
    Grazie

  294. Quello che lei vuole fare è la figura dell’agente o rappresentante di commercio. Figura che deve esercitare con partita Iva se vuole essere in regola con la normativa fiscale e previdenziale. Quello che le ha detto l’azienda è sbagliato, non le garantisce alcuna tutela. Se vuole fare le cose per bene deve operare come agente di commercio.

  295. Buongiorno, ho letto l’articolo e mi complimento per la chiarezza e la semplicità con cui avete trattato l’argomento. Ho svolto una docenza per un corso professionale finanziato da FormaTemp con lettera di incarico di una società privata; nella medesima lettera di incarico era indicato che “sarà riconosciuto al docente il corrispettivo per l’attività effettivamente svolta e gli sarà accreditato e liquidato a ricezione pagamento ente finanziatore”.

    Non essendo titolare di partita iva devo fare una ricevuta per prestazione occasionale a ritenuta d’acconto, ho visto il Vostro modello di ricevuta per prestazione occasionale e vorrei avere un chiarimento sulla parte di testo “Il sottoscritto …… dichiara di ricevere la somma lorda di euro (….)”.

    Siccome non ho ancora ricevuto il pagamento, la formula che è stata utilizzata nel modello deve essere lasciata così come la leggo oppure deve essere modificata/eliminata?

    Grazie.

  296. Salve, avrei bisogno di capire se la ritenuta d’acconto può essere utilizzata per un sedicenne che saltuariamente fa dei lavori per un’azienda informatica. Ogni tanto, al sabato visto che va ancora a scuola, esegue qualche attività al computer, è possibile percorrere la strada della ritenuta d’acconto per il pagamento?

  297. La ricevuta serve per certificare il pagamento. Per questo la si emette dopo e non prima che si deve essere pagati. Emettere la ricevuta prima equivale a dare quietanza di pagamento al committente, che teoricamente avrebbe titolo per non doverla pagare più. Credo di avere reso l’idea. Se deve mandare un documento per farsi pagare deve indicare l’importo che dovrà ricevere, ma non potrà chiamare quel documento “ricevuta”.

  298. Grazie per la spiegazione. Chiedo se abbiate un modello di notula per prestazione occasionale che possa utilizzare.

  299. Chiedo scusa se approfitto ancora … ci sono adempimenti particolari o funziona come per i maggiorenni?
    Grazie

  300. Posso chiedere se mi potreste suggerire come modificarlo in modo da non incorrere in errori?

  301. Tolga l’indicazione “ricevuta”. Al posto della indicazione che si sono percepiti compensi potrà indicare che “con il presente documento si richiede il pagamento del compenso pattuito in ….. euro alle seguenti coordinate”.

  302. Buongiorno e grazie per le esaurienti spiegazioni. Ho tuttavia un dubbio, che mi deriva dal fatto di aver ricevuto solo i contratti relativi alla prestazione occasionale per maggio e giugno, in cui la somma erogata era dichiarata in € 1500. Faccio presente che il contratto è stato firmato da me e dal datore di lavoro, al contrario NON ho mai ricevuto alcuna ricevuta. Ho lavorato dal 10 maggio al 31 maggio (1° contratto) e poi dal 1° giugno al 13 (secondo contratto, sempre con lo stesso datore) – sabati e domeniche esclusi.
    Il rapporto è stato poi interrotto unilateralmente dal datore di lavoro.
    Le mie domande sono le seguenti:
    1- Ho diritto ad ottenere la ricevuta sul modello di quella da voi allegata? Nel caso la risposta sia positiva, posso richiederla entro quanto tempo? La marca da bollo deve apporla il datore di lavoro o io?
    2- Nella ricevuta vengono indicate le ore ed il compenso per ora lavorata?
    3- Se l’importo indicato nel contratto è di 1500 €, è questo riferito alla somma netta o lorda? E va presa in considerazione totalmente o calibrata sul numero di ore effettivamente lavorate? Questo perché, per l’appunto, ho lavorato non per un mese intero ma a maggio per 20 giorni e a giugno per meno di una decina, e dunque mi è stato fatto un bonifico per circa 800 €.

  303. Se il contratto che ha firmato riguarda una prestazione occasionale è totalmente fuori regola sia lei che il datore di lavoro. LA durata del rapporto e la direzione del datore di lavoro fanno si che lei abbia lavorato come dipendente e non come professionista. Ha rischiamo molto sia lei che il suo datore di lavoro. Non faccia altri contratti in questo modo. Se poi, invece, si tratta di contratto di collaborazione continuativa le cose cambiano, ma l’argomento è fuori dall’articolo.

  304. Chiedo scusa, ma perché sarebbe fuori regola? E per quanto riguarda le altre domande, specie sul fatto che possa richiedere interamente i 1500 €, cosa mi dite? Grazie mille

  305. Perché quello che ha firmato è un contratto che simula un lavoro dipendente, e perché la sua attività non è di lavoro autonomo.

  306. Buongiono un’azienda di servizi catering che sporadicamente ha bisogno di un cameriere mi ha offerto di stipulare con loro un contratto occasionale appunto come cameriere, volevo sapere se è una cosa fattibile secondo lei (non possono utilizzare i nuovi voucher perchè sopra i 5 dipendenti) e il contratto può essere fatto per 6 mesi.
    Grazie per la risposta
    Enrica

  307. Non è lavoro occasionale questo, ma un contratto da lavoro dipendente mascherato. L’azienda rischia sanzioni, lei non avrebbe titolo di trovarsi nel locale a fare il cameriere.

  308. Complimenti per il sito, volevo chiederLE alcune delucidazioni, scusi per le eventuali banalità

    1) La definizione dice: “qualsiasi attività di lavoro caratterizzata dall’assenza di abitualità, professionalità, continuità e coordinazione”. Cosa si intende per assenza di professionalità, che non si deve essere iscritti ad albi professionali?

    2) Leggo tra i commenti: L’occasionalità è legata ad attività che non si ripetono nel tempo: cioè posso fare quell’attività solo una volta quindi? o è da intendersi il ripetersi a intervalli prestabiliti?

    3)Faccio un esempio per fugare ogni dubbio

    Eseguo una prestazione (diciamo realizzazione grafica di una brochure) per il committente A a gennaio per un lordo di € 2500 e una a novembre di € 2000 sempre per il committente A (per un’altra brochure). Posso tranquillamente fare le ricevute per prestazione occasionale?

    4) L’anno prossimo probabilmente capiterà la stessa cosa magari non negli stessi periodi, ma sempre 2 -3 volte l’anno; posso continuare con la prestazione occasionale? Non ho indicato i giorni impiegati perchè mi pare di capire che non ci sia più il limite dei 30 giorni

    Grazie

  309. Finché si tratta di prestazioni che effettua massimo due o tre volte all’anno può emettere ricevute, ma se la prestazione viene ripetuta anche ad intervalli di tempo, allora la stessa presenta i requisiti dell’abitualità e nel caso si devono adottare soluzioni diverse.

  310. salve, ho una situazione simile, sono in disoccupazione ed emetto ricevute con RA per traduzioni che faccio ogni tanto.

    non riesco a capire fino a quanto posso incassare senza rincorrere nella riduzione naspi o la sua perdita. ho visto numeri come 3000 euro (lordi?), 4800 euro, 7000 euro… non riesco a trovare la normativa che regoli questa cosa.

    e un’altra domanda importante – se rimango sotto i 3000 euro devo comunque mandare il naspi-com?…. perché nel Messaggio numero 494 del 04-02-2016 l’inps dice che non è obbligatorio, parlando però del lavoro accessorio.

    grazie mille

  311. Se guarda sul sito Inps trova la risposta. La Naspi smette di essere dovuta al raggiungimento di €. 4.800 lordi annui. Tenga presente che se le ricevute che emette, dovrebbe operare come soggetto dotato di partita Iva.

  312. “Se guarda sul sito Inps trova la risposta. La Naspi smette di essere dovuta al raggiungimento di €. 4.800 lordi annui. ”

    potrebbe indicare gentilmente il numero della circolare inps da controllare?

    “Tenga presente che se le ricevute che emette, dovrebbe operare come soggetto dotato di partita Iva”

    non ho capito.

    Devo inviare la naspi-com per comunicare il reddito presunto in ogni caso? anche se rimango sotto i 3000 euro?

    grazie

  313. Naspi Inps, questo è il link. L’importo percepito deve essere sempre comunicato all’Inps. Ci sarà una riduzione della Naspi che percepirà.

  314. Buongiorno
    Una SNC gestisce una piscina per la stagione estiva.
    Vorrebbe organizzare corsi di nuoto dal lunedì al giovedì per i mesi di Luglio e Agosto direttamente gestiti da un istruttore di nuoto ( senza Partita IVA) che da Ottobre a Giugno collabora con una ASD e che il venerdì, sabato e domenica lavora come Bagnino con contratto di lavoro subordinato presso un’altra Piscina gestita da una società commerciale.
    E’ possibile in questo caso instaurare un Contratto di Collaborazione Occasionale ( si riconosce all’istruttore un importo di 12,00€ per ogni ora di lezione di nuoto – gli orari delle lezioni saranno gestiti direttamente dall’istruttore)?
    Ringrazio fin d’ora per la cortese risposta.
    Martina Riccardi

  315. Salve Martina, è impossibile utilizzare le prestazioni occasionali in questo caso, non sarebbe un’attività occasionale se si ripete ogni giorno, e l’attività non sarebbe autonoma. Se attiveranno i voucher potrete usare quelli.

  316. Salve, attualmente sono disoccupato e percepisco la naspi da un anno… mi hanno proposto di fare una prestazione occasionale per soli due mesi a circa 1000€ al mese .. quindi in totale (2000€ + rimborso spese)..
    se dovessi accettare perderei la disoccupazione o mi verrà decurtata??
    grazie in anticipo per la risposta.
    Saluti

  317. Se la prestazione occasionale dura due mesi, come fa ad essere occasionale? E’ ovvio che in questi casi il datore di lavoro sfrutta impropriamente la prestazione occasionale per evitare di pagarle i contributi da lavoro dipendente. Questo rende sia lei che il datore di lavoro passibili di sanzioni. Capisco la situazione, ma il mio consiglio è di chiedere a sua tutela un contratto assimilato a quello di lavoro dipendente.

  318. Le verrebbe contestato il mancato esercizio con partita Iva, e le sarebbe richiesta l’Iva su tutti i compensi percepiti.

  319. purtroppo, qui al Sud Italia, ne approfittano sulla disperazione delle persone.. Qualora dovessi accettare per questi due mesi, perderei la naspi o verrebbe decurtata?

  320. Verrebbe decurtata, poi tolta al raggiungimento di €. 4.500 di compensi per prestazione occasionale.

  321. Salve, ho letto con molto interesse le risposte che Lei ha fornito, ma onde evitare errori le riporto il mio caso, mia moglie ha prestato negli anni 2013, 2015 e 2016 lavoro occasionale (ATTIVITA’ DI INTRATTENIMENTO E DI DIVERTIMENTO) per il quale ha percepito una ritenuta d’acconto di € 250 nel 2013, € 1888 nel 2015 e € 1875 nel 2016. Premesso che sono un lavoratore dipendente e che mia moglie è a mio carico posso inserire l’importo del 2016 nel mio 730 per recuperare il credito d’imposta? E per gli anni 2013 e 2015 posso ancora recuperare il credito.
    Grazie.

  322. Tale reddito deve essere indicato, per il 2016, da sua moglie, che dovrà presentare autonoma dichiarazione dei redditi. Se ha con se la documentazione e le certificazioni degli anni precedenti potrà comunque recuperare i crediti precedenti.

  323. Buonasera, ho una regolare Partita Iva come artigiano (sviluppo software e siti web).
    Quest’anno ed ho avuto la possibilità di progettare delle attività formative per una scuola. Le attività in questione sono legate al teatro, alla musica e quindi non hanno alcun collegamento con la mia attività principale. Per questi due incarichi, il cui compenso non supera i 5.000,00 lordi, posso emettere prestazione occasionale?
    Grazie

  324. Buonasera, sono il titolare di una ditta unipersonale che svolge pulizie presso gli uffici di una Spa. Volendo andare in ferie senza interrompere il servizio, non esistendo più i voucher, come mi posso muovere?
    Assumendo un dipendente in qualsiasi forma avrei l’obbligo ai sensi del d.lgs 81/08 di nominare un RSPP e redigere un documento di valutazione dei rischi. Lo stesso discasi per ricorrere al lavoro in somministrazione, tramite agenzia. Posto che non riesco a frequentare in tempo utile il corso di 16 ore abilitante il datore di lavoro a svolgere in proprio le funzioni del servizio prevenzione e protezione, e che mi rifiuto di comprare su internet un DVR fasullo tanto per aver il pezzo di carta, che possibilità, oltre a rinunciare alle ferie, mi restano? Subappaltare ad altra ditta, non pare percorribile (per 15 giorni, le ditte che ho provato ad interpellare non hanno interesse)
    grazie
    saluti.

  325. C’è la nuova disciplina sul lavoro Occasionale. Può utilizzare quella, proprio oggi esce un articolo dedicato sul sito. La invito a leggerlo.

  326. Salve, per una prestazione occasionale come MIMO in un teatro mi sono state imposte con il 20% anche per le Previdenziali per un totale del più nel 30% Mi hanno detto che per i mimi funziona diversamente. Vi hanno fatto aderire al Regime dei minimi e regime ordinario pur. Essendo un lavoro occasionale. Lei mi può spiegare meglio e riportarmi alla legislatura che permette a loro di impormi più del 30% sul compenso lordo? Io non ho superato i 5000 annui.

  327. E’ una disciplina diversa, perché ci sono ritenute Enpals a suo carico. Trattandosi di argomento non inerente all’articolo non mi dilungo per non creare confusione.

  328. Buongiorno, ho dei dubbi su come venga inquadrata l’attività di prestazione occasionale tramite ritenuta d’acconto. Viene considerata attività autonoma, parasubordinata o lavoro occasionale di tipo accessorio? La ringrazio

  329. Buongiorno,
    volevo chiedervi se secondo voi la prestazione occasionale è compatibile con un tirocinio retribuito per disoccupati. In particolare mi riferisco al bando per tirocini nei paesi del cratere sismico nella regione Marche, visto che sul bando non si accenna a nulla in proposito.
    Grazie.

  330. La disciplina è quella del lavoro autonomo occasionale, le altre forme sono disciplinate in modo diverso.

  331. Buon giorno,
    tra qualche mese andrò in pensione. Ho però ricevuto proposte per elaborare documenti inerenti la Sicurezza Aziendale e fare formazione sulla Sicurezza al personale,(sono abilitato come formatore ed RSPP) da alcune società in modo assolutamente saltuario.
    Potrò utilizzare la ritenuta d’acconto ? Grazie per l’attenzione

  332. Dipende da quante proposte e collaborazioni avrà durante l’anno. Il discrimine è questo, se ci saranno più collaborazioni dovrà operare con partita Iva.

  333. Buonasera,
    sono un avvocato, sono iscritta all’albo e ho regolare partita IVA.
    Posso svolgere attività di consulenza legale non continuativa per una società, o alternativamente effettuare attività parimenti saltuarie e non continuative ma che esulano dal campo legale?
    Dovrei emettere regolare fattura secondo la numerazione progressiva?
    La ringrazio in anticipo

  334. In questi casi dovrà continuare ad emettere fattura, ma con modalità diverse rispetto a quelle che compila normalmente come avvocato. Non ha un commercialista che la segue per gli adempimenti fiscali e la consulenza? Se vuole posso mandarle un nostro preventivo.

  335. Buongiorno,
    io sono dipendente a tempo pieno di una SpA e mi è stato chiesto da una Srl di “sistemare” nel mio tempo libero la parte software di un paio di pc ormai lenti e vittime di virus. Posso emettere ricevuta con ritenuta senza avere partita iva? Se tra qualche mese la stessa Srl o un’altra mi chiedesse una prestazione simile posso ripeterla sempre senza partita iva? Grazie

  336. Non può fare prestazioni senza partita Iva continuativamente, la prestazione occasionale è valida se l’attività non si ripete nel tempo, altrimenti occorre la partita Iva.

  337. Salve, vi ringrazio perchè l’articolo mi è stato molto utile per comprendere meglio cosa comporta il mio contratto.
    Io lavoro con una scuola privata da diversi anni con contratto di collaborazione occasionale. (Pertanto avrei superato il requisito dei 30 giorni…purtroppo però non mi sono state prospettate altre soluzioni da parte loro.)

    Nel 2016 ho superato di 2000 euro il limite dei 5000 e, pur lavorando solo con questa scuola, non sono stata avvertita da loro e io purtroppo non me ne sono accorta. Appena scoperto il superamento mi sono iscritta alla Gestione Separata e ho già emesso una fattura applicando la ritenuta del 20% e 1/3 dei contributi a mio carico.

    La mia preoccupazione è: come regolarizzo il 2016? Bonifico tardivo? Incorro in sanzioni?

    Grazie anticipatamente per la risposta!

  338. Buongiorno,
    complimenti per il sito molto utile e chiaro!

    Mio nipote è uno studente universitario, ha ricevuto una proposta da una casa editrice di fare le correzioni bozze per un libro scolastico attinente ai suoi studi, attività che vorrebbe effettuare presso il suo domicilio.

    E’ stato pattuito un compenso netto in ritenuta d’acconto di 800 euro e quindi un lordo di 960 euro.

    Dovrà poi fare la dichiarazione dei redditi?
    Ha senso fare la dichiarazione?
    Grazie 1000
    Fabio

  339. Se non percepirà altri redditi può non presentare la dichiarazione dei redditi. Presentandola recupererà la ritenuta che gli applicherà la casa editrice.

  340. Per regolarizzare il 2016 deve fare la dichiarazione dei redditi e versare i contributi Inps.

  341. Buongiorno
    Sono proprietario di un daily 50q a pieno carico in conto proprio che uso per la mia attività..
    Il mio vicino ha della legna da ardere in vendita e mi chiede se la posso trasportarla. Premetto che saranno circa 3/4 viaggi/anno in cui lui vende direttamente a una terza persona. Posso fare il trasporto? Rientra come lavoro occasionale? Se cosi non fosse ce modo di viaggiare in regola senza paura di eventuali sanzioni?
    Grazie

  342. Può farlo, ma non sotto la forma del lavoro autonomo occasionale, perché questa forma non rientra nella disciplina. Utilizzi le nuove forme di lavoro accessorio.

  343. Buongiorno, avrei bisogno di una consulenza. Ho un contratto da infermiere pubblico, sono un collezionista di bottiglie di vino vintage. Per migliorare la mia collezione, vorrei vendere su internet alcune bottiglie, per investire i ricavi per l’acquisto di altri pezzi più interessanti. Non supererei i 5000 euro annui. Per il Fisco e la legge italiana, posso farlo?

  344. Gentilissimi, complimenti per la chiarezza dell’articolo.
    Ho un dubbio da esporvi che spero possiate chiarirmi in questa sede.

    Sono un docente di scuola con contratto a tempo determinato scaduto in data 12/7/2017 e mi accingo a fare richiesta Naspi come avevo già fatto l’anno scorso. So già che verrò riassunto a settembre dalla medesima scuola, per cui il periodo di copertura Naspi è indicativamente di 60gg, giorno più, giorno meno.

    Mi sono trovato però, nell’anno in corso, a effettuare tre prestazioni occasionali (traduzioni) in ritenuta d’acconto per un totale di 1.800€ netti (2.250€ lordi). Ho letto che, entro la soglia di 3.000€ netti non devo indicare, in sede di compilazione Naspi, detto introito.
    Non prevedo, allo stato attuale, di svolgere altre prestazioni occasionali, ma data la natura del lavoro non sono certo di non effettuarne da qui a fine 2017.
    Se, come detto, la Naspi dovrà coprire il periodo 12 luglio – 12 settembre, come mi devo comportare in caso effettuassi altre prestazioni occasionali entro la fine del 2017, ma a Naspi già chiusa, visto che verrò appunto ri-assunto a settembre dalla scuola? Potrei incorrere in sanzioni di qualche genere?

    – ovviamente si parla di prestazioni occasionali in ritenuta d’acconto senza sforare il reddito consentito per le prestazioni occasionali senza partita iva.

    Grazie.
    Mario I.

  345. Salve.vorrei sapere se uno in lavoro occasionale si fa male come bisogna comportarsi?o cosa succede?

  346. Per vendere online in modo continuativo bisogna operare come commercianti, altrimenti si è fuori dalle regole, amministrative, fiscali e contributive. Per maggiori info la contattiamo in privato.

  347. Prima di tutto non ci sono soglie per la prestazione occasionale. La prestazione è occasionale se non ripetitiva nel tempo. E’ ovvio che se continua a fare prestazioni occasionali il problema non è la naspi, ma il fatto che dovrà operare con partita Iva per essere in regola. Se le traduzioni le effettua dopo il periodo di chiusura della Naspi non ci sono problemi.

  348. Buongiorno
    Ho un altro quesito..se compro legna lunga con regolare fattura e parte di essa volessi rivenderla tagliata per guadagnare qualcosa si può? Faccio una ricevuta non fiscale di vendita? Se si, ci sono limiti e dichiarazioni da fare tipo 730?
    Grazie

  349. L’attività che lei vuole svolgere è commerciale, non può farla con prestazione occasionale, deve operare con partita Iva.

  350. con le nuove norme che riguardano le prestazioni di lavoro occasionali mi sembrava di aver capito che l’importo massimo da poter emettere sulla ricevuta fosse di 2.500 euro lordi per ogni committente e comunque non più di 5.000 euro lordi in un anno.mi potrebbe chiarire questo dubbio? Inoltre il lavoro occasionale potrebbe essere considerato tale anche se per la stessa prestazione sono costretto a emettere più ricevute? esempio : pagamento di acconti e quindi il saldo della stessa prestazione ma in tempi diversi?

  351. Lei sta parlando del lavoro accessorio, non delle prestazioni occasionali, che non hanno subito alcuna modifica. Non bisogna fare confusione, sono due discipline diverse che riguardano ambiti lavorativi diversi.

  352. E nel caso che passa la finanza o qualche controllo?se faccio la ricevuta di 1000 euro la marca da bollo va messa in tutte e 2 le ricevute?
    il proprietario che compra gli oggetti che costruisco può scaricare con la ricevuta?

  353. Chi compra non può scaricare la ricevuta. La marca si applica solo sull’originale che consegna al cliente.

  354. salve, leggo nell’ultimo commento che le prestazioni occasionali non hanno subito nessuna modifica… Azz ! A me pare invece che sono state stravolte e disciplinate in maniera tale da far desistere l’utilizzatore ad utilizzarle. La loro disciplina è contenuta nell’articolo 54-bis Decreto Legge n.50/2017, convertito dalla Legge n.96/2017. Una disciplina molto più stringente, soggetta a sanzioni (In caso di mancato rispetto dei limiti economici annuali previsti (2.500 euro netti in favore del medesimo utilizzatore) o della durata complessiva della prestazione con superamento delle 280 ore previste, salvo che per le pubbliche amministrazioni, il rapporto si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato). cliclavoro.gov.it/NormeContratti/Contratti/Pagine/Prestazioni-occasionali.aspx. Il Lavoro accessorio invece è stato abrogato. l lavoro accessorio è stato abrogato con il Decreto Legge n.25/2017 convertito dalla Legge n.49/2017. I voucher acquistati prima dell’entrata in vigore dello stesso decreto (17 marzo 2017) potranno essere utilizzati entro il 31 dicembre 2017 secondo la normativa illustrata in questa scheda. un vero è proprio DRAMMA ! Resta solo la partita iva o l’avventura informatica della piattaforma PRESTO ma con lo stringente l’imite di 5000 per l’utilizzatore

  355. Ripeto nuovamente: non è la disciplina del lavoro autonomo occasionale che è stata oggetto di modifica, ma la disciplina del lavoro accessorio, che è stata abrogata e sostituita, come lei ha indicato nel commento. Il lavoro occasionale è disciplinato dal codice civile dal Tuir e dal Inps. Nessuno di queste discipline è stata oggetto di modifica, pertanto la prestazione occasionale rimane in vigore con le stesse regole. Il lavoro accessorio, invece, è cambiato. Al posto dei voucher è possibile utilizzare la piattaforma PrestO’. Ripeto, la prestazione di lavoro autonomo occasionale esiste ancora.

  356. Il avoro autonomo occasionale, come lei lo chiama, ora rientra nella nuova disciplina delle PRESTAZIONI OCCASIONALI come può facilmente vedere sul sito del ministero del lavoro cliclavoro.gov.it/NormeContratti/Contratti/Pagine/Prestazioni-occasionali.aspx (La loro disciplina è contenuta nell’articolo 54-bis Decreto Legge n.50/2017, convertito dalla Legge n.96/2017). La piattaforma PRESTO non l’hanno creata per sport !

  357. il lavoro autonomo occasionale, è ovvio che è ovvio che è disciplinato dal codice civille come del resto anche altri contratti, ma ora rientra nella disciplina delle PRESTAZIONI OCCASIONALI come si legge chiamaramente dal sito del Ministero del Lavoro cliclavoro.gov.it/NormeContratti/Contratti/Pagine/Prestazioni-occasionali.aspx . La disciplina è stata putroppo notevolmente modificata. Hanno creato il Libretto Famiglia e I contratti di prestazione occasionale che hanno come possibili utilizzatori le microimprese con non più di cinque dipendenti a tempo indeterminato. Ps: non eliminate anche questo commento per favore ! Mi piacerebbe tanto essere in ERRORE

  358. Nessun suo commento è stato eliminato, sono tutti pubblicati. Come può leggere anche lei, nell’articolo si parla di normativa previgente riferita al lavoro accessorio, quindi è evidente come questa nuova normativa vada a sostituire quella dei voucher, legati al lavoro occasionale accessorio.

  359. Come nel caso dei voucher legati al lavoro accessorio, lavoro autonomo occasionale e lavoro accessorio coesistevano, anche adesso, con la nuova normativa coesistono, in quanto questa nuova normava ha sostituito i voucher legati al lavoro accessorio.

  360. Buongiorno,
    Faccio il cameriere in un ristorante con contratto a chiamata. Ho però anche qualche prestazione occasionale in ritenuta d’acconto. Ho appena superato la soglia dei 5.000 per 1,3 euro, quindi dovrò fare la dichiarazione dei redditi. Le mie domande sono le seguenti;
    – Devo iscrivermi alla gestione separata anche per una somma così esigua?
    – Il lavoro di cameriere a chiamata e le prestazioni occasionali rientrano nello stesso limite dei 5.000?

  361. Salve, vorrei sapere se è strettamente indispensabile il numero progressivo nella notula di ricevuta per prestazioni occasionali, non ho letto da nessuna parte questa norma, cosa riscontrabile, invece, per fatture per attività con partita IVA.
    Grazie

  362. Le due attività non rientrano nello stesso limite. E’ obbligato alla presentazione della dichiarazione e l’iscrizione all’Inps avrebbe dovuto farla prima in modo da concordare con il committente le ritenute previdenziali da applicare sugli importi sopra la soglia.

  363. Buon giorno . Ho la Piva regime minimi come assistente sociale colaboro con i vari strutture Rsa a chemata mi capita di andare a portare e assistenza del paziente a fare una visita medica specialistica al ospedale acompagniadolo con la mia macchina uso proprio ogni giorno una struttura diversa. NOTA non né ho nessun contratto di nessun tipo . Come viene definito .Grazie

  364. Buongiorno.
    Ho lavorato negli ultimi 6 mesi con un’azienda sotto prestazione occasionale. Con l’ultimo pagamento di Luglio, sforiamo di circa 100€ la soglia dei 5.000€. In parallelo a queste prestazioni occasionali, ho anche un contratto da lavoratore dipendente indeterminato con un’altra azienda. Questo implica che sono già iscritto alla gestione separata dell’inps, è corretto?

    Cosa devo fare in questo caso?

  365. Se lei lavora giornalmente per un azienda la prestazione occasionale non la rende in regola.

  366. Buongiorno. Complimenti per l’articolo superdettagliato ed esauriente. Avrei però un dubbio sulla mia situazione.

    Al momento sono disoccupato e ho trovato un lavoretto online per un’azienda estera che mi pagherebbe per trascrivere dei testi di alcune canzoni (circa 5€ per ogni canzone). Il pagamento avviene una volta raggiunta la soglia dei 50€ (quindi dopo circa 10 canzoni trascritte). L’azienda ha detto che qualsiasi adempimento fiscale è esclusivamente responsabilità mia (loro se ne lavano le mani, diciamo).

    Per fare un lavoretto di questo genere sarei obbligato ad aprire una partita IVA (–> lasciar perdere)? Oppure se nel corso di un anno trascrivo un numero molto limitato di canzoni (ipotizziamo una ventina, venendo pagato quindi un paio di volte) può configurarsi come attività occasionale?

    Grazie in anticipo.

  367. Buongiorno,

    Ho iniziato a lavorare in Italia in dicembre in una scuola di lingua. Loro mi hanno mandati nelle scuole della regione come lettrice. Mi hanno detto che avrei un contratto di prestazione occasionale, perche non facevo tante ore. Ancora adesso non ho visto questo contratto… Anche se me hanno pagato (1300 euro per l’anno scolastico passato). Mi hanno detto che l’avrei in aprile prossimo quando chiudono i conti dell’anno scorso. Cosa che mi sembra un cosa alla limite della legalità… (il capo della struttura è in ospedale da 8 mesi e mi dicono che è la sola personne che potrei firmarlo)
    Il problema è che vorrei installarmi officialemente in Italia, chiedere la residenza e tutti fatti burocratichi legati (assistenza sanitaria). Non posso essere qui e conservare il mio indirizzo fiscale nel mio paese di origine…
    Questo contratto mi permette la residenza? Mi considero ancora disoccupata visto che non ho firmato niente… e come disoccupata dovrei avere 5800 e qualcosa sul mon conto. Quindi è di più che posso avere al massimo con questo contratto (5000). E mi chiedo se quando accetterano di darmelo, sara considerato come caduto, perche non più in attività? (anche se me hanno detto che hanno bisogno di me anche l’anno prossimo)
    E l’assitenza sanitaria? con questo tipo di contratto potrei avere il diritto all’ASL?
    o devo pagarmi un assicurazione privata?
    Sarei pronta a farmi una partita iva (se ho più ore…) ma per questo devo avere la residenza…
    Per me, quest’administrazione, è il cane che si morde la coda…

    La ringrazio per le sue risposte

  368. Dipende tutto dal suo impegno. Se fa questa attività occasionalmente e percepirà una o due volte all’anno il compenso, non è necessario aprire partita Iva, ma se l’attività diventasse continuativa e i pagamenti si susseguono costantemente nel tempo dovrà operare obbligatoriamente con partita Iva. Nel caso siamo a disposizione per i suoi adempimenti fiscali.

  369. Per attività continuativa, non si può fare un contratto di prestazione occasionale. Il suo datore di lavoro non le sta dicendo le come stanno. Questo tipo di contratto non le permette di avere le tutele di un contratto di lavoro, quindi non riuscirà ad ottenere quello che vuole. Le alternative sono l’assunzione con un contratto assimilato a quello dipendente o l’apertura di una partita Iva. La partita Iva può aprirla anche da non residente. Se vuole siamo a disposizione per aiutarla in tutti gli adempimenti fiscali.

  370. Grazie mille per la risposta. Un ultimo dubbio: visto che l’azienda lascia interamente ai “collaboratori” il compito di provvedere agli obblighi fiscali e si limita a recapitare i 50€ una volta raggiunta la soglia limite, come faccio a pagare le tasse su quella somma? Perché anche emettendo una ricevuta non fiscale del valore di 50€ lordi e ritenuta del 20%, io però incasserei interamente quei 50€; mentre se emettessi una ricevuta del valore di 62,50€ lordi e 50€ netti, l’azienda non si occuperebbe di pagare le tasse dovute perché non lo fa per politica aziendale.

  371. Quando il committente è estero non c’è ritenuta. Le tasse le paga in dichiarazione dei redditi. Si faccia assistere da un Commercialista per evitare errori. Se vuole siamo a disposizione.

  372. Buongiorno sono uno studente di architettura ed ho iniziato una piccola attività di consulenza per programmi di grafica. Finora ho fatto un paio di lavoretti con privati ed ho rilasciato regolare ricevuta. Ho incassato sinora circa €500. Considerando che i miei committenti non hanno partita iva a questo punto cosa devo fare io. Mi hanno detto che se a fine anno supererò il reddito di €5000 dovrò dichiararli punto ma se io non supererò tale limite questi redditi li dovrò inserire nella dichiarazione di mio padre a carico del quale io ancora vivo? e comunque nell’immediato devo fare qualche versamento in F24 in relazione alle somme che ho appena incassato? vi ringrazio per l’attenzione che darete a questi miei quesiti

  373. Fino a 2.840,52 resterà a carico di suo padre. Superata questa cifra suo padre perderà le detrazioni per figlio a carico. Se supera i 4.800 euro dovrà presentare la dichiarazione dei redditi, ma se l’attività è continuativa deve aprire partita Iva.

  374. Grazie per la risposta. le avevo anche chiesto se nella immediatezza della percezione del corrispettivo relativo alla mia opera dovevo fare un versamento di tasse con modello F24 . si tenga conto che i miei committenti sono privati e che quindi tra di noi non c’è nessuno che abbia partita iva
    la ringrazio

  375. abuso della sua gentilezza un’ultima volta. Le vorrei chiedere se, nel caso che mi interessa (prestazione occasionale tra privati), pagando di volta in volta la tassazione prevista (penso 20%) tramite F24, si possa evitare di inserire tali i redditi tra quelli di famiglia, restando il volume di affari al di sotto della soglia dei 2840€

  376. Non è possibile. Il reddito della prestazione occasionale rientra nel reddito imponibile Irpef da dichiarare e rientra nel reddito con cui si considera la soglia per essere considerati a carico.

  377. Salve,

    complimenti per l’esauriente articolo. Avrei una domanda da porvi.
    Mia moglie realizza di tanto in tanto dei vestiti su misura a persone senza partita iva. I guadagni sono piuttosto irrisori, al massimo sui 1.500 euro l’anno. Se decidesse di vendere online le sue creazioni, tipo su ebay può comunque rilasciare le ricevute per prestazione occassionale? O è necessario avviare una vera e propria azienda? In ogni caso i guadagni sarebbero inferiori ai 5.000 euro anno.

  378. L’attività che vuole avviare è un’attività artigianale, quindi è necessario operare professionalmente, con partita Iva fin da subito. La prestazione occasionale non si può utilizzare.

  379. Gentile redazione, volevo chiedervi se potevo usufruire della prestazione occasionale per l attività di Nutrizionista essendo Laureata come Biologa Nutrizionista e non avendo p.i. più volte mi chiedevo se potevo esercitare la mia professione e dare la mia prestazione legalmente senza evadere il fisco ,magari presso studi medici o paramedici in modo da poter arrotondare le spese mensili ,e cosa dovrei fare praticamente -grazie

  380. Le attività professionali che prevedono l’iscrizione ad un albo professionale, come nel suo caso, quello dei Biologi, possono essere esercitate esclusivamente attraverso una partita Iva. La prestazione occasionale non può mai essere applicata. Per esercitare dovrà riaprire partita Iva, magari in regime agevolato.

  381. Gentilissimi, ho letto il vs. articolo e resto sempre più perplesso. Mi occupo di consulenze, sempre più sporadiche, per la P.a. Ho un occasione di farlo attraverso una società privata, senza vincoli di subordinazione e coordinamento, e per l’impegno richiesto su un anno, ho richiesto un compenso lordo di 40.000 euro, sono iscritto alla gestione separata. Adesso il loro commercialista mi dice che non è fattibile alla luce delle nuove normative, il mio mi dice che è possibile, ma forse è il caso di aprire la p.iva. Io non so se avrò altre occasioni come questa e quindi non so se aprire la p.iva oppure no. Vi chiedo un aiuto, non ho obblighi di iscrizioni ad albi professionali. Grazie per l’interessamento.

  382. Deve obbligatoriamente aprire partita Iva, ma non perché sia cambiato qualcosa nelle prestazioni occasionali (le modifiche che ci sono state non riguardano il suo caso), ma perché quando si svolge attività di lavoro autonomo in modo continuativo nel tempo, è obbligatoria la partita Iva. Su questo non possono esserci fraintendimenti o opinioni diverse, è una regola che vale per tutti.

  383. La ringrazio per la sua cortese risposta, mi permetto solo di aggiungere che seguo quello che è disciplinato dall’art. 2.222 c.c., contratto d’opera, il quale non risulta aver subito variazioni, forse nella fogo del porre il mio quesito ho tralasciato questo elemento utile. Chiedo scusa nuovamente e ringrazio fin d’ora per l’attenzione che vorrete riservarmi. Grazie

  384. Il contratto di opera, se occasionale, prevede la disciplina delle prestazioni occasionali, ma nel suo caso è evidente che la prestazione d’opera sia continuativa nel tempo, quindi occorre necessariamente la partita Iva.

  385. Salve, sono uno studente di 20 anni che sta eseguendo prestazioni di lavoro per 1 giorno alla settimana da circa metà aprile. Luglio è stato l’unico mese in cui ho eseguito le mie prestazioni per 3 settimane di fila. Il reddito da me percepito (fino ad ora) non supera i 1500€, e le previsioni indicano che anche entro la fine dell’anno non supererà i 3000/3500 euro. Quello che volevo chiedere è se, essendo io a carico ancora della mia famiglia, devo presentare qualche certificazione che attesti il mio mini reddito. Inoltre la documentazione che produco quando vengo pagato è solamente una notula che riporta i miei dati e quelli dell’impresa (srl) con cui collaboro. Tutto ciò è corretto o devo fare qualche altra cosa per non incorrere in multe o sanzioni? Grazie in anticipo

  386. Superando la soglia di €. 2.840,52 non sarà più a carico della sua famiglia quest’anno. Se presenterà la dichiarazione dei redditi, potrà recuperare le ritenute di acconto subite.

  387. Buona sera, avrei bisogno di un semplice chiarimento, siamo un’azienda con più di 400 dipendenti, possiamo continuare a utilizzare il contratto occasionale???
    ovviamente tenendo presenti i limiti di 30 gg e 5000,00 euro annui.
    Grazie in anticipo

  388. Salve,sono un giovane medico, iscritto all’ordine dei medici-chirughi, e mi appresto a fare una sostituzione di un medico di medicina generale della durata complessiva di 12 giorni, per un compenso di circa 1000€.
    1) Posso considerarla come prestazione occasionale?
    2) In tal caso dovrei rilasciare un ricevuta a cui applicare la marca da bollo di 2€?
    3) Inoltre poiché il medico che vado a sostituire è un professionista con p.iva devo applicare la ritenuta d’acconto del 20% oppure posso considerarlo come privato e quindi non applicare la ritenuta d’acconto?
    4) In caso sia applicata la ritenuta d’acconto quali obblighi ha il medico che vado a sostituire?
    5) Dovrò indicare tale prestazione nella dichiarazione dei redditi?
    Grazie mille in anticipo.

  389. Buongiorno, mia moglie iscritta alle liste di disoccupazione e al naspi, vorrebbe partecipare ad alcune sagre della zona per vendere dei dolci ungheresi, (come attività artigianale prodotti al momento su un piccolo chiosco), chiederemo la SCIA al comune. Secondo lei potrebbe essere considerata come un’ attività occasionale, in quanto non commerciale ma artigianale e in quanto viene svolta in alcune manifestazioni per un periodo di tempo limitato? Al inizio non vorrebbe aprire una partita iva in quanto non ha idea se il suo prodotto avrà’ successo e lo farebbe esclusivamente per arrotondare qualcosa..

  390. Questo tipo di contratto non poteva essere utilizzato nemmeno in precedenza per il lavoro dipendente. Adesso ci sono comunque nuove regole.

  391. Quello che andrà a fare è una prestazione che richiede l’apertura di una partita Iva. Utilizzare la prestazione non la mette in regola, in quanto il medico per operare in forma individuale, deve obbligatoriamente operare con partita Iva. Questo vale per tutti i professionisti iscritti ad albi professionali. Se dei suoi colleghi utilizzano la prestazione occasionale stanno sbagliando e rischiano sanzioni, sia fiscali che amministrative. Se ha bisogno di informazioni per la partita Iva siamo a disposizione.

  392. La vendita di prodotti alimentari non può essere fatta rientrare nella prestazione occasionale. Anche se effettivamente la vendita fosse occasionale per vendere prodotti alimentari preparati servono licenze ed autorizzazioni, che non possono essere ottenute senza partita Iva.

  393. Se ha i requisiti per aprire in regime forfettario può farlo. Se vuole la contatto in privato.

  394. Buonasera nel caso della mia società (società con più di 400 dipendenti) non c’è nessun altro tipologia ci contrattualistica a cui si può fare riferimento per delle prestazioni molto sporadiche da soggetti non titolari di partita iva?????
    grazie anticipatamente

  395. Deve fare riferimento alla disciplina del lavoro occasionale accessorio, c.d. buoni lavoro, PrestO’.

  396. Salve, sono da poco un operatore di droni (autorizzato Enac), ancora non ho effettuato lavori a pagamento. Volevo capire se almeno inizialmente posso lavorare rilasciando ritenuta d’acconto, i miei committenti sarebbero diversi, e anche le mie prestazioni che possono andare da riprese video-fotografiche a rilevazioni su campi agricoli, edifici ecc.

  397. Buongiorno,
    da un paio di mesi lavoro con contratto part time ,20 ore a settimana ,a tempo determinato.
    Ora, ho occasione fare anche un lavoretto aggiuntivo, autonomamente, per 12 giorni , come controllore accessi ad un’area di una manifestazione.
    Percepiro’ circa 1500 euro con ritenuta d’acconto del 20%.
    E’ corretto fare questo accordo occasionale o mi suggerite altra formula di contratto per questo lavoretto?
    Grazie

  398. Deve utilizzare una delle nuove forme di lavoro accessorio, Presto’, per essere in regola.

  399. Deve obbligatoriamente operare con partita Iva. In questi casi la prestazione occasionale non può essere utilizzata. Tenga presente che con la partita Iva non ci sono costi da sostenere se non si fattura, quindi non deve pensare a svantaggi.

  400. Salve,
    quest’anno ho ricevuto compensi di circa 4000€ lordi per prestazioni occasionali; ora ho un contratto da dipendente in un’altra azienda che mi permetterà di guadagnare altri 5000€ lord entro fine anno. Quando farò la denuncia dei redditi potrò recuperare la ritenuta d’acconto versata relativa al lavoro occasionale nonostante il reddito totale sia 4000+5000= 9000€ in totale?
    Grazie
    Daniele

  401. Nel suo caso non potrà recuperare la ritenuta d’acconto, in quando la detrazione spettante è azzerata.

  402. Cosa significa “dichiara di non aver fruito nell’anno ai fini contributivi, della franchigia di € 5000 prevista dall’art. 44 del D.L. 30 settembre 2003, n. 269”? Scusate se la domanda è banale!

  403. Che non si sono superati i 5.000 nell’anno di prestazioni occasionali e che quindi il committente non è tenuto a fare ritenute previdenziali.

  404. sono un L.S.U. (lavoratore socialmente utile) per arrotondare eseguo lavori di installazione porte e altri lavori di falegnameria tipo manutenzione porte e infissi sempre a casa del cliente. Per essere in regola posso lavorare con ritenuta d’acconto con l’eventuale azienda e rilasciare una semplice ricevuta per il privato.?
    grazie

  405. Assolutamente no. La prestazione occasionale non sostituisce il lavoro dipendente. Per fare questa attività dovrà avere un contratto di lavoro dipendente, nelle sue varie forme. Oppure, è possibile utilizzare le nuove forme c.d. PrestO’ relative al lavoro accessorio.

  406. LA RINGRAZIO PER LA SUA TEMPESTIVA RISPOSTA. POTREBBE INDICARMI QUINDI QUALE FORMA ” c.d. PrestO’ relative al lavoro accessorio” potrei utilizzare.

    la ringrazio per la sua cortese attenzione.

  407. Non ci sono forme, è sufficiente iscriversi presso l’Inps, fare acquistare il buono dal committente e utilizzarlo.

  408. Buongiorno,
    innanzitutto complimenti per la professionalità e per la ricchezza di informazioni fornite ai lettori di questo sito.
    Le pongo qualche domanda su aspetti per i quali non ho ancora le idee chiare:
    1) Un dipendente universitario, un informatico, ad es., può svolgere attività autonoma al di fuori del proprio orario di servizio, anche se il corrispettivo proveniente da un unico soggetto è superiore a 5.000 euro (per un incarico della durata approssimativa di 20-25 giorni da svolgere in condizioni di autonomia, senza vincoli di subordinazione, etc.) ? Potrebbe anche per un corrispettivo, ad es. di 15.000 euro?
    2) Se l’attività esterna non si effettuasse ogni anno, questo basterebbe a dimostrarne l’occasionalità?
    3) Se il dipendente fosse autorizzato al lavoro di cui sopra, dovrebbe comunque iscriversi alla gestione separata INPS (pur essendo dipendente pubblico a tempo pieno) e versare la relativa quota (1/3 a suo carico, 2/3 a carico del conferente l’incarico)?
    Grazie e ancora complimenti

  409. Un dipendente pubblico non può svolgere altre attività professionali, a meno che non riceva specifica autorizzazione scritta. Nel caso dovrebbe aprire partita Iva a meno che l’attività non si ripeta nel tempo. Se l’attività si ripete, anche a distanza di mesi, l’attività diventa abituale ed è necessario operare con partita Iva e iscrizione alla gestione separata (totalmente a carico del professionista, la quota 1/3 2/3 riguarda solo le prestazioni occasionali). Se ha idea di svolgere un’attività continuativa le consiglio di pianificare il tutto con in commercialista. Se vuole siamo a disposizione.

  410. LA RINGRAZIO ANCORA… MA PERDONI LA MIA IGNORANZA, DEVO ISCRIVERMI IO ALL’INPS E QUINDI FARE ACQUISTARE IL BUONO AI VARI EVENTUALI COMMITTENTI … ?

  411. Grazie mille per la pronta risposta.
    Quindi, se ho capito bene, se l’attività è occasionale (un anno può capitare una collaborazione , un anno no, etc.) e viene autorizzata si può svolgere senza apertura di partita Iva (del resto vietata per i dipendenti dell’università).
    Non mi è ancora chiaro però cosa comporti un compenso pattuito superiore ai 5.000 euro:
    1) si deve applicare solo la rit. d’acconto del 20% e il resto nella dichiarazione dei redditi secondo le aliquote irpef in cui in base al totale dei vari redditi o si deve calcolare, fin da subito, anche una quota per la gestione inps (1/3 e 2/3)? In quest’ultimo caso:
    2) ci si deve allora iscrivere alla gestione separata, pur essendo dipendenti?
    Grazie ancora

  412. Se si superano i 5.000 euro oltre alla ritenuta fiscale del 20% c’è da applicare anche la ritenuta previdenziale alla gestione separata, a cui lei dovrà obbligatoriamente iscriversi.

  413. Salve, grazie mille per l’esauriente articolo. Mio marito ha partita Iva come ditta individuale a suo nome (pubblicità e Internet) potrei prestare occasionalmente lavoro per lui? Si tratterebbe di prestazioni di tipo diverso ( account, social media marketing, grafica, etc) per un totale di 5/10 annuali, ma comunque appunto verso unico committente. Se fattibile, mio marito è tenuto a formulare un contratto o è sufficiente che io gli faccia ricevuta?
    Altro quesito: come ci si comporta in caso di prestazioni occasionali verso committente estero? Vale lo stesso discorso della ra del 20%? Grazie ancora.

  414. Può fare prestazione occasionale, ma per capire come procedere è necessario avere chiaro il regime fiscale della partita Iva di suo marito. Ne parli con il suo commercialista. Se non ne avete uno siamo a disposizione. Mentre per quanto riguarda la prestazione occasionale con committente estero, non c’è ritenuta di acconto, ma bisogna fare attenzione al fatto che la prestazione sia veramente occasionale, altrimenti si è fuori da ogni regola.

  415. Buongiorno,
    complimenti per l’esposizione chiarissima. Solo un dubbio che per altro vedo attraversare diversi forum. Esiste una pletora di piccole situazioni di “aggiornamento professionale”. Ho sotto mano per es. gli elettromedicali (ma vale per qualsiasi aggeggio tecnico complesso) Spesso non ci si puo’ basare sul libretto di istruzioni o sul venditore, serve un collega con esperienza e allora gli si chiede una “lezione”. Si organizza un “corso” di alcune ore per 2-3 persone. L’evento e’ quanto mai sporadico, il docente di riferimento e’ per lo piu’ un pensionato e gli utenti sono sempre diversi. L’incasso e’ quasi simbolico. Se l’utente ha p.iva regola dice: rda. Ma se non ha p.iva? Si faceva ricevuta; le ricevute per le docenze erano esenti iva (l. 633/72) ed esenti bollo e il reddito andava dal commercialista che lo metteva in “redditi diversi”. E’ ancora corretto?
    Ma gli oppositori a questa teoria insorgono: serve che il pensionato apra partita iva perche’ e’ una prestazione squisitamente professionale, ripetuta sempre uguale e non e’ una docenza ma una consulenza. A me par fuori logica. Grazie.

  416. Salve,
    Ho esigenza di effetturare una mansione in remoto per un azienda estera (lavoro nel campo IT)
    e vorrei emettere ritenuta d’acconto come gia faccio per aziende Italiane da anni,
    facendo tutte le dovute attenzioni ai limiti che la rietenuta d’acconto impone.

    Ho letto che dovrei emettere ritenuta facendomi pagare la somma lorda e poi dovrei io versare
    personalmente e successivamente il 20% (che in Italia di solito pagano i miei clienti).

    Quando dovrei versare quella somma? C’è qualche f24 da pagare o devo dichiararlo io
    nel 730? Se nel 730 in che quadro vanno dichiarati?
    Premetto che il 730 lo compilo io sul web ogni anno e negli ultimi 2 anni le ritenute d’acconto mi vengono già riportate in automatico, io controllo solo che ci siano tutte!

    Grazie anticipatamente,
    bell’articolo

  417. Tutto dipende da quante attività di “docenza” si effettuano e dal volume dei compensi di cui si parla. In linea generale l’attività di mera docenza può essere svolta anche con rilascio di ricevuta, ma il mio consiglio è di operare con partita Iva se l’attività diventa continuativa e i compensi iniziano a diventare consistenti. Per quanto riguarda l’Iva, la prestazione, come dice, è giustamente in esenzione.

  418. Salve, devo rilasciare una ricevuta come lavoratore autonomo occasionale, ho visto che nel vostro fac simile sono presenti le voci riguardanti la ritenuta d’acconto, ma nel mio caso non sono soggetta a quest’ultimo perchè la prestazione è stata svolta verso un privato cittadino. Posso quindi “personalizzare” la ricevuta togliendo le voci riguardanti la ritenuta d’acconto? Mettere il totale del compenso ricevuto senza altri dettagli su lordo e netto?
    Grazie mille,

    Saluti

  419. Certamente, le voci presenti nel modello di ricevuta per prestazione occasionale possono essere modificate per essere adattate alle esigenze di ciascuno.

  420. Buongiorno, sono un ragazzo di 27 anni ed ho firmato un accordo per una prestazione occasionale di due giorni a settimana come insegnante di lingua con un’agenzia di formazione. Oggi, a 13 giorni dall’inizio dell’incarico ho comunicato all’agenzia che non potro’ essere disponibile per la prestazione e il rappresentante dell’agenzia ha minacciato azioni legali. Ho il diritto di ritirare la mia disponibilita’ per una prestazione occasionale? Le minacce del rappresentante sono fondate o servono solo a spaventarmi e convincermi a non ‘ritirarmi’. Grazie

  421. Prima di tutto è sbagliato il fatto di fare una prestazione occasionale, che occasionale non è visto che prosegue nel tempo. In ogni caso se l’accordo è firmato il committente può citarla per inadempimento contrattuale. Sono aspetti però che deve vedere con un legale. Da un punto di vista fiscale quello che posso dirle è che per operare in questo modo dovrebbe avere partita Iva.

  422. Vi ringrazio per l’articolo che ho trovato molto utile e per il vostro lavoro, sempre ben fatto.
    Vorrei porvi una domanda:
    lavoro per un’azienda che da aprile ad oggi, mese per mese, mi fa un contratto per prestazione di lavoro autonomo occasionale (ex art.2222). Qualche giorno fa ho avuto un infortunio in itinere che mi ha causato una distorsione ad una caviglia e l’azienda mi ha detto che, trattandosi di un contratto di prestazione occasionale, non sono tutelata né dall’inail né dall’assicurazione e la cosa mi ha lasciata un po’ perplessa. Potreste darmi qualche delucidazione in merito?
    Grazie in anticipo

  423. Prima di tutto è sbagliato accettare un contratto di prestazione occasionale che si rinnova di mese in mese. Non può essere una prestazione occasionale, se il contratto si rinnova e quindi è ripetitivo. Questo tipo di contratti è fatto dalle aziende per non offrire tutele ai lavoratori e di fatto si maschera un contratto che dovrebbe essere di lavoro dipendente (molto più oneroso per l’azienda). Sulla prestazione occasionale non ci sono tutele previdenziali o assicurative proprio perché questa prestazione nasce per essere sporadica e occasionale e non continuativa. Putroppo non può fare niente, se non eventualmente rifiutarsi di firmare altri contratti di questo tipo in futuro. Mi dispiace.

  424. Buongiorno, approfitto della vostra competenza e disponibilità anche io! Nel 2017 ho presentato una “ricevuta per compensi” per una collaborazione occasionale con un coro ai sensi dell’art. 67, comma 1, lettera m del TUIR. Successivamente ho presentato una notula per una prestazione occasionale con un’altra associazione non rientrante tra quelle alla lettera M (rientra tra quelle alla lett. L). Si tratta comunque della stessa cosa? I due redditi concorrono alla stessa soglia? (che comunque non supero). La seconda notula deve essere quindi considerata la seconda dell’anno? Grazie e un saluto.

  425. Le ricevute si emettono in ordine progressivo. Nel lavoro autonomo occasionale non ci sono soglie, come detto più volte ed indicato nell’articolo. Se la prestazione è abituale, quindi, si emettono più ricevute nell’anno è necessario aprire partita Iva.

  426. Buongiorno,

    il limite dei 5.000 euro è da intendersi al netto del 20% di ritenuta oppure è da considerare direttamente il lordo?

    Grazie ed un saluto,

    AM

  427. Buongiorno, vorrei, attraverso lavoro occasionale, aggiungere qualche piccolo guadagno al mio stipendio da lavoro dipendente. Posso utilizzare il PrestO essendo dipendente di una amminstrazione pubblica?
    Grazie e saluti
    Anna

  428. Buongiorno.
    La nostra associazione di volontariato finora per la pulizia della sede una o due volte al mese ha utilizzato i voucher a favore di una signora pensionata senza partita iva.
    Essendo inutilizzabili i voucher nella loro nuova formulazione (almeno 4 ore per giornata lavorativa, quando invece al massimo per noi ne sono sufficienti due, essendo la sede composta di una sola stanza) vorremmo utilizzare il metodo della prestazione occasionale con versamento della ritenuta d’acconto.
    E’ corretto?
    La ritenuta sempre del 20%?
    In caso di infortunio sul lavoro, incorreremmo in problemi?

  429. In una situazione come la vostra non è corretto utilizzare la prestazione occasionale, sia perché la prestazione non è occasionale, sia perché non riguarda attività di lavoro autonomo (per rispondere alla sua domanda nella prestazione occasionali non c’è copertura assistenziale in caso di infortunio). Quello che potete fare è utilizzare comunque le nuove forme di lavoro accessorio, oppure fare un contratto di lavoro a chiamata.

  430. Buonasera.

    Complimenti per l’articolo, chiaro anche per chi come me non capisce molto di finanza.
    Da circa tre settimane lavoro quasi tutti i giorni in una cooperativa come educatore,
    mi hanno fatto un contratto di collaborazione occasionale (max 30 giorni).
    Nel contratto come somma forfettaria hanno scritto 200 euro meno il 20% come ritenuta d’acconto, in quanto le mie prestazioni dovevano essere sporadiche.
    Dato che loro dicono che devo fare tutto il mese per quella somma mi posso rifiutare di continuare?
    Posso chiedere altri soldi?
    Esiste un minimo di paga oraria per questo tipo di contratto?

    Grazie e un saluto

  431. Non esiste un minimo, non esistono tutele perché la prestazione occasionale nasce per essere qualcosa di non ripetitivo. Sia lei che l’azienda state rischiando continuando in questo modo. Lei può benissimo rifiutarsi di proseguire. Le alternative sono o proseguire da professionista con partita Iva o farsi assumere con contratto di lavoro dipendente.

  432. Buongiorno, realizzo a livello puramente hobbystico delle lampade in legno essendo invece la mia abituale attività lavorativa del tutto differente. Lo scorso anno un amico, titolare di un’attività ricettiva, mi ha commissionato la realizzazione di alcune lampade da installare nel proprio hotel per un costo complessivo di circa 2000 euro. Essendo l’unica vendita realizzata nell’anno (come accennato, la lavorazione del legno è per me un hobby e la commissione di prodotti da parte di terzi ha carattere raro e del tutto occasionale), ho rilasciato all’atto del compenso netto di 1600 euro una ricevuta non fiscale per prestazione occasionale con ritenuta d’acconto del 20%. Pochi giorni fa lo stesso committente mi ha commissionato una ulteriore fornitura di pari valore. Vorrei anzitutto sapere se lo scorso anno ho agito in maniera corretta rilasciando una ricevuta per prestazione occasionale e, in caso affermativo, se quest’anno posso comportarmi in maniera analoga o se qualcosa è cambiato in seguito alla nuova disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale introdotta dall’art. 54 bis, legge 21 giugno 2017. Ringraziando anticipatamente la saluto cordialmente.

  433. La sua attività un attività artigianale, che deve essere esercitata rispettando tutte le regole previste per questa attività. La prestazione occasionale riguarda il lavoro autonomo dei professionisti, e non degli artigiani o commercianti. Molto spesso, impropriamente, si emettono ricevute anche per queste attività, ma non è corretto farlo. Anche se mi rendo conto che nel suo caso non ci sia convenienza ad operare come artigiano, secondo la normativa si dovrebbe operare comunque professionalmente, sia per le sue tutele che per quelle del committente. Meglio, a questo punto utilizzare una forma legata al lavoro occasionale accessorio, come i buoni PrestO’ o i buoni famiglia.

  434. Salve,
    faccio il videomaker e di solito vengo collocato dall’azienda per cui lavoro con dei contratti anche giornalieri.
    Alle volte però alcune società per cui lavoro non possono collocarmi quindi, non avendo io partita iva, posso lavorare con la prestazione occasionale (ritenuta d’acconto) se non supero i 5000 lordi?
    Ha importanza il reddito annuale dei lavori dove vengo collocato?

  435. La ringrazio per la pronta e chiara risposta. Approfitto ancora, se possibile, della sua gentilezza: precisando che mi limito a costruire le lampade in casa e a fornirle alla struttura ricettiva senza partecipare alla loro installazione, ci sarebbe un sistema alternativo al lavoro occasionale accessorio per effettuare la fornitura nel rispetto delle norme non essendo io munito di partita IVA? Grazie

  436. Salve,
    nel caso di un procacciatore d’affari occasionale, il cui committente è un professionista con partita iva, cosa accade se la soglia (4800 ai fini irpef o 5000 ai fini previdenziali) viene superata con lo stesso committente? Si può fare? E’ sufficiente pagare i contributi inps sulla parte eccedente? O ci sono sanzioni per il committente?

  437. La prestazione lavorativa, se non possono offrirle un contratto da lavoro dipendente, deve essere effettuata fatturando la prestazione. La sua attività è continuativa, quindi non può utilizzare la prestazione occasionale.

  438. Non esistono altre alternative, visto che quello che dovrebbe fare è operare con partita Iva. L’unica opzione possibile è il lavoro accessorio.

  439. Il procacciatore d’affari, se occasionale, è tenuto a rilasciare ricevuta. Per essere considerati occasionali bisogna che l’attività sia sporadica e non continuativa. Ovviamente se l’attività diventa continuativa e abituale nel tempo, si diventa professionisti, quindi si è tenuti ad aprire partita Iva, indipendentemente dal fatturato. Valuti la sua posizione attuale con un Commercialista (se vuole sono a disposizione). In molti casi la partita Iva è molto conveniente.

  440. Buonasera, sono un lavoratore dipendente ma a tempo perso sono diventato Istruttore di Nordic Walking e organizzerò due/tre corsi all’anno di 8/10 ore ciascuno, per un totale di non più di 2000/3000 euro l’anno pertanto rilascerò ricevute non fiscali, e senza ritenuta d’acconto poichè i miei clienti saranno dei privati.
    Premesso che penso di rientrare senza problemi nel caso delle prestazioni occasionali volevo chiederle come mi devo comportare per la dichiarazione dei redditi, e come devo calcolare l’importo imponibile poichè prima del primo corso dovrò spendere 6/700 euro per comprare tutto il materiale.
    Grazie

  441. In dichiarazione dei redditi dovrà indicare l’importo lordo percepito e poi le spese sostenute, in modo da tassare il netto. Attenzione però, dovrà conservare documentazione che attesti il sostenimento della spesa, che dovrà essere inerente il ricavo percepito.

  442. Salve, ho una p.iva e iscritto a inarcassa (ingegnere) volevo sapere se posso ricevere piccole some di denaro come prestazioni occasionali visto che alcune aziende non accettano fatture ma solo prestazioni occasionali. C’è un limite di denaro o altro per poter essere pagato. grazie

  443. E’ impossibile che un’azienda non accetti fatture. Lei è in ogni caso tenuto a fatturare la prestazione è un professionista iscritto ad un albo.

  444. Si tratta di aziende online che preferiscono le prestazioni occasionali. Quindi:
    1) ora che sono un professionista con p.iva iscritto a un albo e un ordine non posso far più prestazioni occasioni?
    2) Essendo ingegnere per poter far fatture a queste aziende online dovrei aggiungere alla mia p.iva i codici ateco 73.11.02 e 73.20.00 cosa comporta?

    Consideri che ho aperto la p.iva a gennaio e sono con il regime dei minimi e iscritto alla cassa degli ingegneri. Se aggiungo i due codici c’è rischio di passare alla gestione separata o pagare altre tasse?

    Grazie mille per aver risposto

  445. Se vuole mi contatti per una consulenza personalizzata. Quello che posso dirle è che un professionista iscritto ad un ordine deve fatturare le sue prestazioni. Se non si avvale di un commercialista, rischia di commettere errori. Se vuole, come detto, sono a disposizione.

  446. Buongiorno, complimenti per il vostro lavoro!
    sono un lavoratore dipendente e vorrei iniziare un attivita’ di consulenza presso aziende e privati, prevedo guadagni inferiori ai 1000 euro per cliente, per un totale di max 10000 euro lordi l’anno (per i primi anni). Mi chiedo se, fino a quando l’attivita’ non diventi redditizia, possa partire con prestazioni di lavoro occasionale. Mi chiedo se, in generale, per un cliente (sia esso privato o azienda) sia indifferente ricevere una fattura non fiscale piuttosto che una fiscale. Grazie

  447. a breve darò le dimissioni da un posto dove tengo la contabilità e svolgo tutte le mansioni burocratiche.
    Posso proporre di continuare ma come collaborazione, visto che posso svolgere il lavoro ma senza orari prestabiliti e senza giorni fissi? farò un’unica ricevuta a fine anno in cui riepilogherò le mie competenze.
    1 E’ possibile fare questa ricevuta di collaborazione per ogni anno che lavorerò per loro?
    2 per quale cifra massima all’anno posso lavorare per un singolo datore?
    3 il primo anno farò la ricevuta oltre i sei mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro: è corretto?
    4 Mi devono fare la ricevuta senza ritenuta d’acconto, visto che sono persona privata?
    grazie della cortese risposta

  448. Prima di tutto, se l’attività di consulenza è continuativa, non si può utilizza la prestazione occasionale. Partita Iva e prestazione occasionale non sono alternative. La prestazione occasionale si usa se lei deve fare una consulenza ad un azienda o un privato che poi non ripeterà in futuro. Ma se lei vuole fare consulenza abitualmente anche ad aziende diverse deve operare con partita Iva. Per un azienda è sicuramente meglio ricevere una fattura, sia perché certifica che lei è un vero professionista (opera professionalmente) e poi perché può scaricarsi l’Iva. Se vuole la contatto in privato.

  449. Assolutamente no. La prestazione occasionale, riguarda attività non continuative nel tempo. Nel suo caso deve operare con partita Iva. Non ci sono alternative. Con la prestazione occasionale rischia che le venga contestata la mancata fatturazione delle sue prestazioni. Se vuole approfondire la contatto in privato.

  450. Buongiorno,

    sono dipendente presso una società e dovrei realizzare un piccolo software per una scuola.
    Vorrei poter utilizzare la prestazione occasionale (l’importo non supera i 2500 euro) mentre la scuola mi sta chiedendo la partita iva.
    com mi posso comportare?

  451. La scuola le chiede la partita Iva perché la fattura è l’unica forma di pagamento che può accettare (la ricevuta che dovrebbe emettere con la prestazione occasionale, non può essere accettata). Valuti lei se vale la pena accettare e aprire partita Iva, o lasciar perdere tutto.

  452. Buogriorno, una informazione
    Un dipendente pubblico con contratto part time puo’ effettuare prestazioni occasionali per privati (sgombro cantine, solai….)
    Rilascera’ quindi ricevuta con eventuale marca da bollo.

  453. Mattia

    ho preso quest’anno la laurea in osteopatia e dovrei iniziare a svolgere saltuariamente con una cooperativa
    la mia attività in centri di anziani
    Chiaramente sarei con contratto occasionale ma mi riconoscerebbero anche una somma di rimborso spese
    Queste sono assoggettate a ritenuta d’acconto? Nel caso potrei fare una ricevuta per i compensi di lavoro e a parte presentare un rimborso spese senza quindi assoggettare quest’ultimo a ritenuta d’acconto
    Grazie

  454. Buonasera.
    La mia domanda è questa.
    Io svolgo prestazione occasionale e lavoro anche per l’Università.
    Sto per superare i 5.000 di prestazioni occasionale e nel comunicarlo all’università mi viene detto che le prestazioni occasionali fatte ad enti Pubblici non sono cumulate con le altre prestazioni occasionali.
    Ho cercato nelle domande già fatte ma non mi sembra di aver trovato il mio quesito.

    Grazie Beatrice

  455. Lei deve operare professionalmente con partita Iva. Può fare qualche ricevuta per prestazione occasionale, ma per essere in regola deve operare con partita Iva. Se vuole ne parliamo in privato.

  456. Si faccia indicare il riferimento normativo di quanto le hanno detto perché a me non risulta questa cosa.

  457. Buongiorno,
    chiedo una cosa che non risulta molto chiara dall’articolo
    Se sotto i 4800 lordi si può non fare dichiarazione mentre è obbligatorio farla sopra detta soglia… per recuperare le ritenute d’acconto bisogna rimanere entro i 4800 o entro i 5000 euro lordi??
    Grazie mille

  458. Per essere esentati dalla dichiarazione bisogna stare sotto la soglia di €. 4.800 lorde, in assenza di altri redditi. Se ci sono prestazioni occasionali con ritenuta di acconto, in questo caso presentare la dichiarazione è utile per recuperare le ritenute, ma solo in questo caso, attenzione!

  459. Per avere 500 euro netti (in tasca) dovresti emettere una ricevuta di 625,00 €.
    Trattenendo il 20% di 625,00 € (che corrisponde a 125,00 €) otteresti i tuoi 500,00 € netti.
    Ciao

  460. Buon giorno,
    Innanzitutto complimenti per l’esaustività e la completezza dell’articolo.

    Ho appena cessato un attività di collaborazione di circa 90gg per una SRL nel campo delle telecomunicazioni a fronte di una retribuzione di 5.000€ lordi per i quali è stata applicata la ritenuta al 20%
    Non mi èstato concesso nessuno rimborso spese a fronte delle trasferte effettuate (circa 6000km) con la mia auto.
    Al termine del rapporto mi è stata prospettata un assunzione a tempo determinato CCNL per 5 mesi con un inquadramento nettamente inferiore rispetto alla mia precedente occupazione.

    Come mi devo comportare?
    Grazie per l’attenzione

  461. Salve, complimenti per la puntualità dell’articolo. Volevo porvi alcune questioni.
    1) Ho un sito web, in cui vengono recensiti prodotti. Alcuni e-commerce mi inviano i loro prodotti gratuitamente (non mi pagano, mi inviano semplicemente un prodotto gratuitamente), per recensirli e postare sull’articolo il prezzo di vendita con link sul loro e-commerce. Una specie di “baratto”. Se specifico che nella recensioni “sono prefenti prodotti a fini pubblicitari”, sono in regola anche senza partita iva? In tal caso devo farmi rilasciare fattura regalo a 0 euro come prova? Viene considerato lavoro occasionale, considerando la pubblicazione di articoli giornaliera?
    2) Nel caso iniziassi a recensire prodotti a pagamento (es. recensione in cambio di prodotto + compenso), potrebbe essere considerato “lavoro occasionale”, considerando di scrivere recensioni giornalmente e quelle a pagamento saltuariamente?
    3) Nel caso in cui volessi inserire dei banner pubblicitari sul sito, non si potrebbe più parlare di lavoro occasionale, per cui se chiedessi un compenso avrei bisogno di aprire una partita IVA. Ma, nel caso in cui non ci fosse un compenso e in cambio del banner ricevessi sempre dei prodotti gratuitamente “tipo baratto” avrei comunque bisogno di partita IVA?

  462. Grazie per i complimenti. 1) se si fa pubblicità sul sito si deve operare con partita Iva, obbligatoriamente. 2) In questi casi non si può mai parlare di lavoro occasionale, il sito è online tutto l’anno. L’Agenzia delle Entrate è chiara su questi aspetti. 3) anche nel caso di guadagni in natura, gli stessi devono essere valutati e soggetti a tassazione. Per operare online in regola, con attività pubblicitaria serve la partita Iva.

  463. Gentilissimo
    presento il mio caso per chiedere un consiglio. Quale sarà la mia tassazione sapendo che quest’anno ho una parte di collaborazioni giornalistiche e una parte non giornalistiche e tra queste una parte occasionali e una parte continuative (insegnamento universitario, riordino archivi) in base alla nuova tassazione inps? Gli importi: circa 10 mila euro in carico all’inpgi 2 e altri 10 mila euro per le altre cose.
    Grazie

  464. Salve. Sto per intraprendere una attività di servizi di cucina e pasticceria per gastronomie e ristorazione, una specie di chef domicilio ma per professionisti e non per privati. Vorrei sapere se lo posso fare come autonomo occasionale rilasciando la ricevuta e basta in quanto nel vostro articolo dite che la prestazione viene svolta all’interno dell’azienda e utilizzando i suoi macchinari ed ingredienti sussisterebbe la coordinazione del lavoro. Inoltre vorrei sapere se posso offrire qusto servizio ai miei ultimi datori di lavoro anche se non sono passati sei mesi dallinterruzione del rapporto che cmq era a tempo determinato. Grazie per una vostra gentile risposta. Saluti.

  465. Per fare questa attività occorre la partita Iva, ed essere in possesso dei requisiti HACCP per le norme sanitarie sugli alimenti. Improvvisarsi è sbagliato, soprattutto quando si parla di cibo.

  466. sono chef da quasi 30 anni, cucino da quando ne avevo 7 e sono perfettamente a conoscenza dei requisiti HACCP, non direi proprio che io mi stia improvvisando! ho sempre lavorato come dipendente, ma ora vista la precarietà della mia situazione vorrei testare l’attività come autonomo occasionale, prima di aprire una partita iva e accollarmi un sacco di spese senza sapere come andrà, tutto qui. Potete gentilmente rispondere alle domande che vi ho posto nel mio primo commento? Grazie 1000.

  467. Per essere in regola dovrebbe aprire partita Iva, per operare verso il precedente datore di lavoro bisogna vedere, da una serie di elementi. Da quanto tempo ha chiuso con loro, che tipo di partita Iva aprirà, etc. Per maggiori info mi contatti in privato.

  468. Salve, siamo un’azienda nel settore del commercio con oltre 20 dipendenti. Saltuariamente un programmatore fa modifiche al nostro CRM lavorando in remoto. E’ possibile applicare la prestazione occasionale con ritenuta d’acconto? Se sì, con quali limiti. Grazie e buon lavoro.

  469. Che fa questo tipo di attività deve rilasciarvi fattura. In questo moda avete il vantaggio di potervi scaricare anche l’Iva.

  470. Grazie per il celere riscontro. Sicuramente ci converrebbe, tuttavia questa strada non è percorribile. Quali sono i limiti nei confronti di questo unico prestatore? Non conta il nostro avere più di 5 dipendenti a tempo indeterminato? Tenete conto che non fornisce prestazioni occasionali verso altri…

  471. In pratica volete assumere con contratto di prestazione occasionale. Rischiate voi come azienda e lui come professionista. Siete fuori da ogni regola, in caso di controlli rischiate sanzioni e l’obbligo di assumere la persona a tempo indeterminato. Lui rischia la mancata fatturazione. Come detto, è fuori da ogni regola questa cosa.

  472. Salve e complimenti per l’articolo
    Domanda 1: se nell’arco dell’anno solare effettuo delle prestazioni occasionali a due soggetti diversi A e B di cui A è un privato e B è un sostituto d’imposta, avviene che debba indicare la ritenuta d’acconto solo nel caso di B? Nella prestazione occasionale con il soggetto A non pagherei alcuna imposta? Qualora non superassi la soglia di 4800€ /anno complessivi presentando la dichiarazione dei redditi mi verrebbero rimborsate anche le ritenute d’imposta versate dal soggetto B?
    Domanda 2: la ricevuta non fiscale deve essere redatta in doppia copia? Una per il committente e l’altra per il colui che effettua la prestazione?

  473. Se nell’anno, in assenza di altri redditi, non supera i €. 4.800 di prestazioni occasionali non ci sono imposte da versare.

  474. Buongiorno,
    grazie per questi articoli.
    Se ho avuto un contratto di prestazione occasionale e infatti sono stato pagato con la ritenuta d’acconto da un committente che ora mi chiede ulteriori prestazioni, tali che dovrei aprire partita iva, posso aprire la partita iva con il regime forfettario (non supererei i 30000 euro ma mi chiedo se aver già usato la ritenuta d’acconto poco fa crea problemi)?
    E se posso, potrei avvantaggiarmi dell’irpef al 5% anche se avevo già usufruito del regime dei minimi 5 anni fa?
    Grazie

  475. Bisogna prima di tutto verificare se ci sono i requisiti per aprire in regime forfettario e poi per avere l’aliquota al 5% è necessario svolgere attività non esercitata nei 3 anni precedenti.

  476. salve,
    complimenti per i vostri articoli .Se possibile un chiarimento :
    “Per tutte le categorie di utilizzatori valgono regole comuni. ;
    •€. 2.500, per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore.”

    – chi sono nello specifico tutte le categorie di utilizzatori ?
    – I 2.500 EURO COME SI DEVONO CONSIDERARE ? NELL’OTTICA DI POTER SVOLGERE PRESTAZIONI OCCASIONALI PER 5.000 EURI ARCO DELL’ANNO CIVILE ?
    praticamente un prestatore di opera occasionale puo’ operare per lo stesso committente sino a 5.000 euro annui in un unica ricevuta ?
    grazie

  477. Ci sono due discipline diverse. Una del lavoro autonomo occasionale, una del lavoro occasionale accessorio, che riguarda attività di lavoro dipendente. Quale applicare dipende dall’attività che intende svolgere.

  478. trattasi di attività occasionale ,di collaborazione con società di consulenza in ambito della formazione manageriale-

    volevo sapere se è possibile svolgere questa attività, per un importo massimo di 5.000 euro nello stesso anno con la medesima società ?
    grazie
    Roberto

  479. Non ci sono più importi massimi, se lavora con un committente nel tempo, deve operare con partita Iva. La prestazione occasionale è solo per attività che non si ripetono. Si svolgono una volta e si chiudono.

  480. scusandomi per la ripetizione del quesito:

    è possibile attivare per la prima ed unica volta una collaborazione di prestazione occasionale con “unico committente ” in questo caso , trattasi di società di consulenza ,, per un lavoro di massimo 5.000 euro nel corso dell’anno ? trattasi di unica prestazione in tutto l’anno .?

  481. buon giorno,
    se è possibile effettuare una prestazione unica, con unico committente – di importo non superiore i 5.000 euro annui , nell’anno civile, come deve essere intesa la norma che regola la seguente disciplina :

    Limiti da rispettare
    Per tutte le categorie di utilizzatori valgono regole comuni.
    La possibilità di attuare attività di Lavoro Occasionale è ammessa per ciascun anno civile, entro il limite di:

    €. 2.500, per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore.

    grazie

  482. La disciplina riguarda la prestazione occasionale di lavoro dipendente, che rientra nel lavoro occasionale accessorio. Se invece la prestazione occasionale è di lavoro autonomo, le regole cambiano.

  483. Buon giorno, sono anche io avvocato, iscritta all’Albo e titolare di partita IVA. nel corso di quest’anno ho effettuato un’attività occasionale che esula completamente da quella professionale. (ho fatto alcune lezioni di teatro nelle scuole primarie in collaborazione con una associazione sport. dilett)
    Può rientrare nell’ambito delle prestazioni occasionali ex art 2222 cc e, quindi, dichiarare il relativo compenso come “redditi diversi” quadro D e non come compenso professionale (che di fatto non è) ?
    Vi ringrazio sin d’ora per la risposta.

  484. L’attività dovrebbe essere fatturata, anche se esula dalla sua attività professionale di avvocato. Il fatto di avere partita Iva aperta attrae tutti i compensi di lavoro autonomo prestati. Naturalmente quel reddito non dovrà concorrere alla determinazione del suo reddito da avvocato da indicare ai fini previdenziali. Non sarebbe corretto emettere ricevuta per prestazione occasionale si ha una partita Iva aperta, anche se l’attività esula da quella principale.

  485. Buongiorno, vorei chiedere delle informazioni, per quanto riguada 2 persone che dovrebbero cominciare un lavoro di collaborazione. Il lavoro consiste in 20 settimane in un anno, circa 120 giorni, ore di lavoro 6/7.
    Il lavoro viene svolto in parte in europa, ed in altra parte in extraeuropa.
    Le due persone, sono Italiane, giovani 20 e 24 anni, di cui una persona vive in Italia,ed altra persona vive ed a residenza in Inghilterra.
    Desidero avere delle informazioni al riguardo.
    In attesa di una sua pronta risposta distinti saluti.

    Guerini

  486. Buonasera,
    la mia domanda è la seguente: tra il 1997 ed il 1998 ho sottoscritto dei contratti di prestazione occasionale con diversi committenti. La ricevuta del compenso riportava regolarmente la ritenuta d’acconto. Poichè mi era stato detto che è il committente a dover versare i contributi ai fini previdenziali, non mi sono preoccupata all’epoca di approfondire la questione. Verificando oggi però la situazione dei contributi ai fini pensionistici sul sito dell’Inps non trovo traccia di queste attività. Avrei dovuto fare qualcosa io? e soprattutto posso fare oggi qualcosa?
    Ultima domanda: la normativa/i requisiti per la definizione del lavoro occasionale erano in quegli anni analoghi a quelli menzionati nell’articolo?
    Grazie.

  487. La definizione di lavoro occasionale è stata oggetto di varie modifiche nel tempo. In ogni caso, anche se a quel tempo avesse dovuto versare lei i contributi, adesso intervenire è impossibile.

  488. Salve mi trovo a collaborare con un’azienda e vengo pagata con ritenuta. Calcolando, ho notato che finirei per percepire più della soglia dei 5000, so che dovrei iscrivermi alla gestione separata. Non essendo poi continuativa, non ho necessità di aprire p.iva. Avrei però bisogno di sapere come funzionano i contributi, la parte eccedente ai 5000 è di circa 500€. Quanto potrei ritrovarmi a dover pagare più o meno?

  489. Salve,
    sono un lavoratore dipendente con contratto di apprendistato professionalizzante per una grande società S.p.A.
    Mi è stato proposto da una piccola società di lavorare per loro con un contratto di collaborazione occasionale.
    Volevo sapere se le due cose potessero andare in conflitto a livello contrattuale ed avere problemi in futuro.
    Ho consultato il mio commercialista e mi ha detto che avendo lo stesso oggetto sociale le due società, potrei incorrere in qualche problema.
    Grazie in anticipo per la cortese attenzione.
    Saluti.

  490. Salve,
    fino ad ottobre 2016 sono stato possessore di PIVA, svolgendo regolarmente l’attività di libero professionista (ingegnere). Nel 2012 ho portato a termine una prestazione professionale per la Regione Campania.
    Per tale attività ho ricevuto un acconto regolarmente fatturato elettronicamente, e solo oggi ho avuto l’autorizzazione all’emissione della fatturazione elettronica per il saldo del compenso pattuito.
    Il problema è che io oggi non ho più la PIVA, essendo stato assunto da un’azienda.
    L’importo del saldo è di euro 1000,00, potrei emettere ricevuta per prestazione occasionale? L’Ente è costretto ad accettarla (il funzionario mi dice che possono pagare solo tramite sistema elettronico)?
    Grazie mille per l’aiuto

  491. Ovviamente si, quello che le hanno detto è corretto, corre il rischio di fare concorrenza all’azienda per cui ha un contratto di lavoro.

  492. Avrebbe dovuto aspettare a chiudere la partita Iva. Quel compenso deve essere fatturato.

  493. Buon giorno
    Amministro un condominio e con la precedente normativa del lavoro accessorio sono riuscito a far lavorare una inquilina che già ha un contratto part time con atri enti di 25 ore settimanali. Il lavoro consiste nella pulizia settimanale delle parti comuni
    Con la nuova normativa del lavoro accessorio posso arrivare solo a 2500 euro ed anche con i massimale delle ore siamo solo a poco meno della metà di quelle effettive. Insomma devo ancora coprire una remunerazione per circa 3.000 euro.
    Domanda: posso per 2500 euro (entro il massimale dell ore) remunerare con lavoro accessorio/voucher e la restante con delle note occasionali con ritenute d’acconto?
    grazie Giuseppe
    P.S. Il lavoro, in quanto a numero di ore uguale per tutte le settimane, stessi giorni (Lunedi-Martedì-ME…..) stesse ore.

  494. Il lavoratore non è in regola. Se dovesse farsi male sul lavoro non ci sarebbero tutele. La prestazione di lavoro autonomo occasionale non può in nessun caso essere utilizzata per attività di lavoro dipendente, come sarebbe il caso di questo lavoratore. Il lavoratore finiti i voucher deve aprire partita Iva o farsi assumere con un contratto di lavoro dipendente (chiamata, intermittente, etc).

  495. Buonasera
    collaboro con una azienda da alcuni mesi percependo un “rimborso” di circa 500 euro fino a luglio (data in cui è cambiata la normativa) come prestazione occasionale. L’azienda ora mi sta spingendo ad aprire la p.iva poichè non puo’ piu’ pagarmi oltre la soglia dei 2000 euro netti.
    Attualmente mi occupo di curare campagne pubblicitarie-marketing su web per l’azienda ma non è raro aver svolto anche mansioni d’ufficio e di segreteria quindi in teoria se l’attività resta uguale non è “occasionale” salvo differenti accordi futuri. Non percepisco, almeno x il momento , altri compensi con altre aziende/attività.
    Se l’azienda vuole continuare a darmi il rimborso di 500 euro con p.iva per questa attività da me svolta ciò comporterebbe da parte mia assumermi l’onere di pagare su questi 500 euro anche irpef e inps riducendo questo importo che è già minimo. Dovrei inoltre sommare ai 500 euro l’iva al 22%.
    Vorrei sapere, se, aprendo una p.iva , ci sono dei regimi inps ed irpef forfettari di cui poter beneficiare. Ho letto di questo regime forfettario del 5% ma si parla solo di irpef.
    Ci sono norme simili anche in merito all’inps? Ho letto che in una “situazione standard” l’inps minima è pari a 3600 euro annui ma su un compenso di 500 euro al mese mi sembra “assurdo”.

    grazie

  496. Salve Monica, mi contatti in privato così potremo approfondire la situazione e verificare se può aderire al regime forfettario.

  497. Buon giorno,
    dopo un periodo di 6 mesi effettuati come tirocinante/stage, mi è stato chiesto di restare come lavoratore a notula, nell’attesa che il budget dell’azienda (un agenzia di viaggi multinazionale) si sblocchi e quindi sia possibile trasformarlo in contratto di lavoro dipendente.
    Sono passati altri 6 mesi, nel frattempo ho superato i 5000€, ma del contratto di cui sopra nessuna traccia.
    Il mio rapporto di lavoro attuale non ha le caratteristiche del lavoro occasionale, il mio orario è 8-17 dal lu al ve ed ho un supervisore diretto. Ha insomma tutte le caratteristiche del lavoro dipendente.
    Cosa potrei fare?
    Grazie

  498. Fare una denuncia alla Guardia di Finanza, perché l’Azienda non è in regola, e in caso di controlli l’azienda rischia, ma se arriva prima un controllo su di lei potrebbero contestarle la mancata fatturazione dell’operazione.

  499. Buongiorno,
    vi ringrazio per la chiarezza delle vostre informazioni e come molti prima di me scrivo per chiedere delucidazioni per gestire delle attività occasionali come insegnante di teatro. Si tratta di poche e sporadiche lezioni che presto a singoli che vogliono approfondire degli argomenti in particolare, si tratta di lezioni private che posso svolgere anche presso il loro domicilio. Il compenso netto che avevo pensato è di di 45 o 60 (perciò 56,25 o 75 euro lordi) in base alla durata del singolo incontro. In passato mi appoggiavo ad una scuola con cui collaboravo anche per altro ma ora vorrei capire come posso svolgere queste lezioni ed essere in regola fiscalmente. Si tratterebbe di una decina l’anno, non di più, con allievi che a volte richiedono la mia presenza anche per una sola lezione. Se io rilasciassi una ricevuta come poi dovrei dichiarare e quindi pagare il 20% di ritenuta d’acconto?
    Grazi anticipatamente per la vostra attenzione e disponibilità!
    Antonio

  500. Buongiorno, ho letto attentamente il vostro articolo, molto più dettagliato di tanti altri trovati.
    Vi chiedo una precisazione riguardo il mio caso: sono lavoratrice dipendente da circa 30000€ lordi/anno e rientro tra i non obbligati alla compilazione della dichiarazione dei redditi.
    Ho svolto alcune prestazioni occasionali il cui totale non supera i 3000€ lordi.

    Posso continuare a non effettuare la dichiarazione?
    Ci sono dei pro nel farla e presentare anche le ricevute di prestazione occasionale?
    Non mi è molto chiaro il paragrafo in cui consigliate comunque di presentare il tutto.

    Grazie molte per l’attenzione.

  501. Se ha svolto prestazioni occasionali lei è obbligata a presentare la dichiarazione, che chiuderà con un debito di imposte da versare. Per questo la dichiarazione diventa obbligatoria.

  502. Prosegua con le prestazioni occasionali, anche se in realtà l’attività è continuativa e dovrebbe essere gestita con partita Iva, per essere in regola.

  503. Questo significa che una eventuale assicurazione privata del prestatore (contro infortuni) non sarebbe sufficiente a coprire l’irregolarità?
    grazie
    giuseppe

  504. Assolutamente no, perché quel regime fiscale non è applicabile a fattispecie di lavoro dipendente.

  505. Buongiorno. Nel caso in cui si trattasse di un prestazione occasionale tra privati, è obbligatorio iscriversi al sito dell’Inps e comunicare dove e quando si terrà la prestazione? Si tratta di un laboratorio per bambini della scuola primaria che avrà luogo un giorno alla settimana per sette mesi circa.

  506. No. Il pagamento avviene attraverso ricevuta non fiscale, dai genitori direttamente all’insegnante del laboratorio.

  507. Sono un disoccupato da vari anni, non percepisco la disoccupazione, nel corso dell’anno ho fatto una prestazioine occasonale con ritenuta di acconto ad una società con 80/90 dipendenti.
    Mi dicono che non possono pagarmi perchè un disoccupato non può effettuare una prestazione occasionale
    con ritenuta.
    Vi chiedo gentilmente spiegazioni.
    Cristiano

  508. Complimenti per l’articolo molto esauriente e specifico, finalmente qualcuno che fa chiarezza!! Avrei un quesito da porvi, premetto che ho un contratto di lavoro tempo indeterminato part- time (Ragioniera), lo scorso anno ho fatto un corso triennale per operatore olistico quindi adesso sono abilitata a praticare Massaggi Olistici e Ayurvedici. La mia intenzione era quella di aprire Partita iva e cominciare anche questa attività nel rimanente tempo, ma probabilmente a febbraio 2018 mio marito verrà trasferito all’estero, pertanto non so come sarà la nuova disciplina del paese in questione, la mia domanda è: Considerando che è un lavoro sporadico fatto a privati posso utilizzare (visto che non conosco ancora la mia sorte!!) la ricevuta per lavoro autonomo occasionale fino a che sarò in Italia?
    Grazie.

  509. Grazie per i complimenti. Può operare con ricevuta, ma l’attività dovrà essere non continuativa nel tempo. Le consiglio di operare comunque con partita Iva per evitarsi problematiche fiscali. Poi se nel 2018 lei e suo marito andrete all’estero la partita Iva potrà essere chiusa immediatamente.

  510. BUONASERA, TUTTO MOLTO CHIARO.
    I MIEI VICINI ANZIANI, SONO PRIVATI E DOVREBBERO RACCOGLIERE LE OLIVE DEL LORO CAMPO.
    IL LAVORO E’ SOLO DI QUALCHE GIORNO.
    SE ASSUMONO UN AMICO PER QUESTO, POSSIBILE PAGARLO CON RICEVUTA DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE, SENZA RITENUTA D’ACCONTO ESSENDO TUTTI PRIVATI, COME DA VS.PREGIATO MODELLO?
    GRAZIE!

  511. Buongiorno
    sono stata contattata da un’impresa di catering che durante eventi (matrimoni, feste ecc.) occasionalmente mi contatterà per svolgere attività di cameriera. Essendo una ditta con 10 dipendenti mi ha detto che non potrà fare i nuovi voucher e neanche contratto a chiamata essendo io al di fuori dei limiti di età previsti (-25 anni e + 55 anni) mi ha detto di informarmi su come essere inquadrata. Io ho sentito due pareri uno mi ha detto una co.co.co. un altro una prestazione occasionale sino a 30 giorni nell’anno e non superare i 5000 Euro. Mi aiutate voi? Secondo il Vs/ parere per poter lavorare saltuariamente come posso fare. Ultima cosa no partita Iva.
    Grazie per la risposta

  512. Non mi sembra che ai voucher ci sia un limite relativo al numero di dipendenti. La prestazione occasionale nel suo caso non è utilizzabile.

  513. Buongiorno . Complimenti : non avevo mai letto risposte e commenti tanto chiari ed appropriati !! La mia domanda : sono in pensione ed un amico mi ha chiesto se posso , una volta o due l’anno , fare delle selezioni e formazione di venditori ( in totale autonomia ) per la sua Agenzia . Il guadagno , non superiore ai 4.000 euro annui , in quale modo inciderebbe sulla mia pensione ? I redditi , in dichiarazione , si andrebbero a cumulare e sarebbero sottoposti all’aliquota massima ? Non dovrei comunque versare nulla all’INPS ?
    Grazie mille fin da ora

  514. Salve Romano, grazie per i complimenti. Nel suo caso, opererei in prestazione occasionale, rilasciando ricevuta ai soggetti che le rilasciano il compenso. Il suo compenso andrà poi a sommarsi a quello della sua pensione, tassato in base alle aliquote Irpef. Non ci saranno versamenti Inps da effettuare.

  515. Grazie mille : risposta precisa , veloce ed incredibilmente comprensibile a tutti . Di nuovo complimenti !!

  516. Gentilissimi.
    Vi espongo la mia situazione. Sono un lavoratore dipendente che a volte svolge delle presentazioni autonome occasionali. Nel 2017 ho fatto 5 prestazioni autonome (con diversi committenti) per un totale lordo di circa 9000 euro. Nella penultima e ultima “notula” ho segnalato al committente il superamento dei 5000, indicandogli l’importo della trattenuta INPS. Vi sembra tutto corretto? O 9000 euro lordi sono troppi per il regime del lavoro occasionale? Purtroppo non posso aprire partita IVA forfettaria perché supero i 30.000. Grazie molte.

  517. Nel suo caso, per essere in regola lei è tenuto ad aprire partita Iva con il regime della “contabilità semplificata”. In questo modo non è in regola.

  518. Salve, vorrei sapere se come privato posso emettere una ricevuta fiscale a fronte di eventuale somma ricevuta a titolo di sponsorizzazione evento.

  519. Grazie mille. Una precisazione: non sono in regola perché supero i 5000? Anche se ho segnalato il superamento ai committenti con cui li ho superati? Grazie ancora.

  520. Non è in regola perché la prestazione è continuativa, e si deve operare con partita Iva in questi casi.

  521. Buon giorno, sono disoccupato e a carico dei miei genitori. se non ho capito male rimanendo entro i 2840 euro annui non sono obbligato a presentare la dichiarazione. se volessi fare qualche riparazione domestica presso abitazioni di amici e parenti dovrei emettere ricevuta non fiscale? E in caso affermativo, per quale ragione?Ovvero a chi interesserebbero queste ricevute? Spero di essermi spiegato.Grazie per eventuale risposta.

  522. Le ricevute sono la certificazione del compenso che ha ricevuto, e fungono da quietanza di pagamento per chi la paga.

  523. Buongiorno, sono una dipendente pubblica assunta a tempo indeterminato. Da questo anno, salutariamente, mi occupo di formazione ad ingaggio di prestazione occasionale e ritenuta di acconto del 20%.
    Leggendo il suo blog ho capito che posso esentarmi dal presentare nella dichiarazione dei redditi tali prestazioni fino a valore di 4800 E? è corretto? riesce a fornirmi gli estremi legislativi?
    La ringrazio molto

  524. Buongiorno. Sono un dipendente di azienda privata con contratto a tempo indeterminato. Mi è stato proposto da una ditta esterna alla mia azienda di prestare una consulenza non in contrapposizione o concorrenza con il lavoro nella ditta dove sono dipendente. Il totale annuo sarebbe inferiore ai 5000 euro. Mi sembra di aver capito che devo produrre una ricevuta non fiscale ma con bollo di due euro e devo prevedere la ritenuta d’acconto, giusto? Questo reddito sarebbe comunque cumulato con il mio attuale quindi va ad incidere sulla fascia di reddito. Per una cifra intorno ai 3000 euro secondo lei il gioco varrebbe la candela ?
    Grazie per la gentile risposta ed ancora complimenti per le utilissime indicazioni.

  525. Se l’attività viene prestata continuativamente, ad esempio due o tre mesi, l’attività secondo le nuove regole è continuativa e deve essere prestata con partita Iva.

  526. Mi scusi, sono poco pratico. Io pur essendo dipendente posso aprire partita iva ? Ed a questo punto sarebbe conveniente nel mio caso farlo oppure no ?

  527. Buonasera, premetto che non ho partita iva e che sono un’insegnante privata assicurata il cui incasso sta al di sotto dei 4.800 euro annui. Svolgerò un laboratorio presso una scuola primaria e mi hanno chiesto se posso lasciare una ricevuta elettronica. Di cosa si tratta? Come devo agire?

  528. Si tratta di fattura elettronica, che emettono i professioni totali di partita Iva, quando lavorano con enti della PA. Lei nel suo caso è comunque obbligata a lavorare con partita Iva, a prescindere dalla richiesta di fattura elettronica. Per maggiori info, se vuole, ci sentiamo in privato.

  529. Buona sera Fisarmonica
    Sono dipendente di un’azienda percepisco uno stipendio, emetto per delle prestazioni occasionali su dei lavori serali, ho già effettuato prestazioni per 5000,00€ avrei la possibilità di farne altre per un importo di circa 3500,00 € cosa succede con INPS, quale aliquota devo calcolare e versare come?
    grazie

  530. L’attività che svolge a mio avviso è continuativa, quindi dovrebbe operare con partita Iva. Per maggiori info mi contatti al servizio di consulenza online a questo link “consulenza online”

  531. Buongiorno
    ringrazio per la tempestiva risposta
    Le comunico che le mie prestazioni occasionali vengono effettuate a diverse aziende durante tutto l’anno.
    Pertanto vorrei evitare di utilizzare partita IVA.
    Grazie Andrea

  532. Buongiorno,
    grazie per l’esaustività dell’articolo.
    Sono una dietista e in tale veste una società mi ha proposto la collaborazione ad un progetto (indicativamente 3 prestazioni per quest’anno).
    Tali prestazioni possono rientrare tra le prestazioni occasionali?
    Se si, non mi è chiaro essendo la stessa società committente, qual’è il limite del compenso lordo complessivo annuale?
    Potrebbe trattarsi sempre di prestazione occasionale se dovesse continuare anche per i prossimi anni?
    Essendo io anche socia di una srl con tutt’altro oggetto sociale, dovrò eventualmente presentare tale compenso anche nella dichiarazione dei redditi? (e quindi sarà tassato sia alla fonte con ritenuta d’acconto sia come l’irpef?)

    grazie.

  533. Buongiorno, io sono un’ostetrica e sono interessata ad intraprendere la libera professione, iniziando a fare occasionalmente delle prestazioni domiciliari. Ho alcuni dubbi:
    – come si fanno le ritenute d’acconto per prestazione occasionale?
    – è necessario avere un commercialista?
    – come rilascio la ritenuta d’acconto alla paziente?
    -devo fare l’iscrizione INPS?
    Saluti.

  534. Salve Christine,
    chi svolge l’attività di dietista deve operare esclusivamente con partita Iva. La prestazione occasionale è incompatibile con questo tipo di attività. La esorto a mettersi subito in regola, in quanto rischia sanzioni. C’è da valutare la possibilità di operare in regime forfettario, sfruttandone i vantaggi. Se vuole ne parlimo in dettaglio in privato.

  535. Salve Rosita, quando si esercita professionalmente un’attività, come nel suo caso l’ostetrica, bisogna operare obbligatoriamente con partita Iva. Non ci sono alternative. Le consiglio di verificare la convenienza del regime forfettario. Se vuole ne parliamo in dettaglio in privato.

  536. Salve,
    a seguito di un’ incidente e di una mallattia ho l’invalidità del 74% e percepisco da un anno l’assegno di assistenza.
    IMPS mi ha chiesto per un controllo di dichiarare il reddito percepito con la mia attività lavorativa.
    Ho lavorato nel settore turistico come guida principiante per un committente estero (Europa) che non ha nessun obbligo verso di me, e non ho superato assolutamente i 4200 euro lordia; solo che essendo invalida e non potendo camminare a lungo ho dovuto suddividere il lavoro in quei servizi di poche ore al giorno, gli unici che posso fare, per cui ho lavorato per 38 giorni in un anno per quello che potevo, invece dei 30 previsti. Sono agli inizi e tra l’altro non lo sapevo.
    Le mie stesse attività in condizioni fisiche di salute normali potrebbero essere svolte in metà tempo. A questo punto mi domando come valutare la giornata lavorativa prevista dalla legge e se ho u n appiglio nella situazione per spiegare tutto questo al CAF perchè vivo in uno stato di preoccupazione.
    Cordiali Saluti

  537. Non esiste più il limite dei 30 giorni l’anno. Un’attività come la sua dovrebbe essere svolta, ad oggi con partita Iva.

  538. Buongiorno,

    Attualmente percepisco la Naspi e mi è stato proposto un lavoro da casa pagato in ritenuta d’acconto (purtroppo non mi hanno ancora dato informazioni su durata e retribuzione).
    Volevo sapere:
    – In qualità di lavoratore, oltre a presentare una ricevuta non fiscale a fine incarico (non ho la partita IVA), ho qualche altro obbligo o adempimento?
    – La Naspi viene interrotta o solo sospesa? Esistono casi specifici nei quali non conviene accettare un lavoro pagato in ritenuta d’acconto se si percepisce la Naspi?

    Grazie mille

  539. Non accettate lavori che durano nel tempo pagati con prestazione occasionale. Non siete in regola voi, e rischiate sanzioni e la stessa cosa vale per il committente. Voi non avete tutele e siete soggetti a sanzione e lo stesso per il committente. Chiedete di operare con i buoni lavoro, oppure contratti a chiamata.

  540. Si, ma io voglio semplificare le cose e non aprirla: preferisco guadagnare poco, il minimo indispensabile, perchè stò male, sono vecchia e sono pure molto esaurita, quindi la prego mi consigli la cosa più SEMPLICE da fare, che non é certo la partita iva…al limite il regime dei minimi, ma ormai è troppo tardi per tutto, e comunque non gadagnerò mai di più di questi importi (4800, glielo dico con franchezza non ho più a forza e non ne sono neanche capace:(
    Grazie per la risposta comunque

  541. Buongiorno, Il problema che le pongo è certamente comune a tanti altri… I miei 2 figli si dilettano con la musica e spesso vengono invitati a suonare in occasione di feste di 18 anni di amici e conoscenti. Per lo più si tratta di prestazioni gratuite ma capita anche che tali prestazioni vengano gratificate con modesti compensi. E’ possibile trovare una soluzione che permetta loro di operare nel rispetto della legge senza però dover affrontare spese superiori a quello che materialmente ricavano da questa “attività”. I commercialisti “di base !” non sanno darmi risposte materialmente convenienti, sembra che le prestazioni occasionali non siano più praticabili. Solo un Vostro professionale parere potrà chiarire il mio caso…. La ringrazio per la risposta che vorrà cortesemente fornirmi ..

  542. Se le consiglio qualcosa di diverso dalla partita Iva le consiglio qualcosa di sbagliato. Mi dispiace, ma attualmente non ci sono altre soluzioni.

  543. La prestazione occasionale ad oggi è quasi inutilizzabile. Ci sono soltanto poche fattispecie per le quali è ancora possibile utilizzarle. Le soluzioni ad oggi sono due, non fare questo tipo di attività, oppure operare con partita Iva. Soluzioni intermedie, ad oggi non ci sono.

  544. Buonasera,

    io sono un lavoratore dipendente e quest’anno ho svolto alcune collaborazioni extra come articolista per aziende estere, per le quali sono sato retribuito occasionalmente a singolo articolo. Entro fine anno non avrò raggiunto 5000 euro di introiti da questa attività secondaria, dovrei attestarmi sui 3000/4000 lordi totalmente incassati nel 2017. Ora, il mio dubbio riguarda il pagamento delle tasse. L’azienda è estera quindi non ho potuto fare ritenuta d’acconto, ne ho partita iva. Finora non ho ne’ dichiarato ne’ versato nulla. Mi basta dichiarare questi guadagni nel prossimo 730? E in tal caso, come faccio a calcolare quando pagherò di tasse su questi guadagni, approssimativamente?

    Grazie mille per il suo lavoro
    Cordialmente

  545. Per dichiarare queste somme deve aprire partita Iva e fattuare, in quanto trattasi di attività continuativa. La prestazione occasionale in questo caso non la rende in regola fiscalmente. Se vuole maggiori info la contatto in privato.

  546. Buongiorno,

    se ha la mia mail mi contatti pure in privato, se vuole. Mi sembra poco sensato aprire partita Iva dal momento che ho svolto questa attività per qualche mese e non proseguirò oltre la fine di quest’anno.

    Grazie mille

  547. Nei casi di svolgimento da parte del beneficiario di attività lavorativa in forma autonoma, da cui derivi un reddito inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione. In tal caso l’indennità viene ridotta di un importo pari all’80% dei redditi presunti, rapportati al tempo che intercorre tra le date di inizio e fine attività (o alla fine dell’anno, se precedente). Il soggetto, a pena di decadenza dalla prestazione, è tenuto a comunicare all’INPS entro un mese dall’inizio dell’attività di lavoro autonomo, o dalla data di presentazione della domanda di NASpI se l’attività preesisteva, il reddito derivante dalla stessa.

  548. Buon Giorno, Sono al primo incarico come DSGA (Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi) di un Istituto Scolastico Statale. Alcuni docenti hanno presentato un progetto teso a migliorare le competenze di alcuni alunni nella lingua inglese, per questo motivo hanno richiesto la collaborazione di una persona madre lingua che fungerebbe da “esperto esterno”. La persona in questione non ha partita IVA e dovrà essere compensata, in base alle ore prestate, al termine del percorso formativo che si svilupperà da Gennaio a Giugno con incontri settimanali. Che tipo di contratto dovrò proporre? È possibile considerare la prestazione come “occasionale”?

  549. Gli istituti scolastici non possono accettare “prestazioni occasionali”, sono tenuti a ricevere solo fatture in formato elettronico. Quindi, o il soggetto apre partita Iva ed effettua fatture elettroniche, oppure dovrete rivolgervi ad altro professionista idoneo.

  550. Salve.

    Veramente ottime le delucidazioni ad ampio spettro qui esposte.
    Mi hanno chiarito molti dubbi, ma veniamo al mio caso.

    Sono uno sviluppatore software dipendente full time di una azienda. Un’amico mi ha chiesto la realizzazione di un software gestionale, per l’azienda di cui lui è dipendente. La realizzazione dovrebbe avvenire in due tranche distinte, separate ed uniche, senza nessuna ulteriore continuità dell’attività, che realizzerei a casa, nel tempo libero. La prima metà del gestionale entro il 2017 per 4995 euro, e la seconda metà del gestionale nel 2018 per altri 4995 euro. Ogni tranche avrà la sua ricevuta con relativa ritenuta d’acconto del 20%, e sarà allegata al 730 dell’anno corrispondente, per fare cumulo con il reddito da lavoro dipendente di quell’anno.

    Da quanto ho compreso leggendo l’articolo e i commenti:
    – Non è necessario nessun ulteriore adempimento fiscale.
    – Non è necessaria la registrazione alla gestione separata INPS.
    E’ giusto?

    Grazie in anticipo per il tempo che vorrete dedicarmi.

  551. Per le prestazioni occasionali di natura artistica (nel campo delle spettacolo) si può ancora utilizzare la ricevuta con ritenuta d’acconto o bisogna obbligatoriamente adeguarsi alla novità Presto?

  552. buongiorno,
    sono assunto regolarmente in un’azienda dove svolgo la mansione di graphic designer, è capitato che per questioni di tempo non riuscissimo a svolgere un lavoro e che quindi ho proposto di farlo io da casa, il lavoro mi ha impiegnato in totale 16 ore divise in 4 giorni.

    è possibile farsi pagare con ritenuta d’acconto dal proprio datore di lavoro per una prestazione occasionale o questo è contrario alle regole?

    Grazie

  553. Salve,
    mi hanno proposto la possibilità di lavorare occasionalmente in un B&B per attività di check-in, gestione ecc. per circa 3 ore al giorno e non per tutti i giorni.
    Mi hanno proposto la prestazione occasionale con libretto di famiglia.

    Questo rapporto lavorativo può durare anche per più di un anno? Ci sono limiti?

    Grazie in anticipo,
    Maria

  554. Ci sono dei precisi limiti economici per il libretto famiglia, come indicato nell’articolo. Se si rispettano questi limiti il rapporto può durare nel tempo.

  555. Buongiorno, intanto complimenti per aver affrontato l’argomento che mi pare possa aiutare parecchie persone. Ho letto tutto quanto scritto non che i vari commenti con risposta riguardanti l’argomento
    e la cosa non mi è ancora chiara al 100% .
    sono disoccupato senza reddito
    lavoro spot per una traduzione per un amico estero che mi darebbe 4800 € (lo dovrei fare 1 volta all’anno a febbraio)
    devo rilasciare la ricevuta netta ma a livello Irpef italia come mi debbo comportare?
    Grazie per l’eventuale risposta

  556. Può rilasciare la ricevuta per pretazione occasionale, senza ritenuta. Poi dovrà verificare se sarà tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi.

  557. Buongiorno,
    da sempre tengo la contabilità dell’impresa edile ditta individuale di mio marito, supportata poi da unione artigiani per gli adempimenti fiscali.
    Fino al 2016 emettevo una ricevuta per prestazione occasionale di 5.000,00 euro lorde a cui applicavo ritenuta acconto 20%.
    Visto che non è più prevista tale modalità, come posso percepire un compenso che permetta a me di avere un introito e all’ impresa di scaricare correttamente il costo, e fino a che cifra massima?
    Grazie per la cortesia.

  558. Buonasera,
    sono una archivista (senza partita iva e non iscritta ad albo professionale in quanto non presente per la tale professione) e mi è stato chiesto se fossi interessata a fare un lavoro di schedatura per un archivio familiare nell’anno solare 2018: il committente sarebbe privato e il compenso di 4500 euro netti. Mi chiedo se tale lavoro può rientrare nell’ambito di una prestazione occasionale e se posso fatturare l’importo di 4500 euro a un unico committente. Sulla ricevuta di prestazione occasionale dovrei indicare la durata della prestazione (vi è il limte di 30 giorni?)? Essendo il committente privato non devo applicare ritenuta d’acconto giusto? Grazie, una buona serata

  559. Il committente privato può utilizzare i buoni famiglia per pagarla. Le prestazioni occasionali nel suo caso non possono trovare applicazione.

  560. LO STESSO VALE PER UN REVISORE DEI CONTI CHE DEVE FARE UNA PERIZIA DI TRASFORMAZIONE? PREMESSO CHE NON SONO ISCRITTO ALL’ALBO COMMERCIALISTI MA SOLO AL REGISTRO DEI REVISORI E NON ESERCITO L’ATTIVITà

  561. Non vi sono dubbi sul fatto che le perizie legate ad un soggetto iscritto ad un registro professionale debbano essere regolate da fattura.

  562. Buonasera,
    complimenti per l’articolo;
    sono un architetto abilitato ma ancora non iscritto all’ordine (mi iscriverò a gennaio 2018); mi è stata chiesta nel frattempo una consulenza progettuale per la ristrutturazione di un appartamento di un privato, che prevede la progettazione di alcuni ambienti e la scelta dei materiali, ma non occorre firma e timbro del tecnico, perche la pratica edilizia sarà presentata da un geometra.
    Posso rientrare nell’ambito della prestazione occasionale? se si, svolgendo il lavoro per un soggetto privato il mio compenso non è soggetto a ritenuta d’acconto del 20% e quindi sulla ricevuta indico direttamente l’importo netto che mi deve essere corrisposto e apporre marca da bollo di 2,00 euro?
    Grazie

  563. I soggetti tenuti all’iscrizione ad un albo non possono operare prima dell’iscrizione. Dovrà aspettare l’iscrizione e fatturare successivamente.

  564. Buonasera e complimenti per articolo e sito.
    Vorrei un’ulteriore conferma per eliminare gli ultimi dubbi che ho riguardo ai requisiti qualitativi e oggettivi per il rilascio di una ricevuta da parte mia nei confronti di un commercialista.
    Sono laureato e in attesa di abilitarmi. Ho finito il periodo di tirocinio all’interno di uno Studio Professionale Commerciale. Da gennaio sarò assunto come apprendista (stesso Studio) sempre in attesa di abilitarmi e aprire partita iva.
    Il periodo però tra novembre e dicembre rimane “vuoto”. Posso usufruire della possibilità di emettere una ricevuta per prestazione occasionale per questo periodo limitato?
    Grazie

  565. A mio avviso la vedo come una cosa forzata, in quanto la prestazione occasionale per come era conosciuta adesso non esiste. La cosa migliore sarebbe ricevere il pagamento tramite i buoni lavoro PrestO’. L’emissione della ricevuta a mio avviso non la rende in regola.

  566. Salve, sono uno studente universitario e ho iniziato a collaborare online con un libero professionista con sede negli Stati Uniti, si tratta in particolare di svolgere alcune piccole mansioni come assistente-illustratore. Dato il pochissimo tempo che posso dedicare a questo lavoro sono certo di non superare i 4800 € annui, ma l’intenzione del datore di lavoro sarebbe quella di collaborare in modo continuativo e non occasionale; in altre parole potrei lavorare poche ore alla settimana ma regolarmente nel corso dei mesi. In che modo dovrei dichiarare i miei guadagni ed è possibile farlo senza aprire partita Iva?

  567. Deve operare senza dubbio con partita Iva. La prestazione occasionale non è utilizzabile in questi casi e non c’è più nei termini conosciuti sinora.

  568. Salve, volevo farle in primis i complimenti per quanto presente nell’articolo.
    Sono uno studente universitario e ho svolto alcune prestazioni occasionali durante l’anno raggiungendo il limite di 30 giorni e la cifra di €4880. Poiché devo ricevere circa €3.500 per altri lavori svolti cosa posso fare? Posso comunque fare una prestazione occasionale se l’azienda è diversa?
    Può essere conveniente aprire una p.iva?
    Premetto anche che ho la possibilità di usufruire della condizione di studente “autonomo” cioè indipendente dal proprio nucleo familiare se raggiungo una quota di redditi da lavoro superiori a €7800 lordi.

    Quale sarebbe la percentuale da pagare all’inps sulla parte eccedente le €5000?

  569. La prestazione occasionale nei termini che descrive non esiste più come avrà letto nell’articolo. Se la prestazione lavorativa prosegue dovrà aprire partita Iva.

  570. Buongiorno,
    sono un architetto assunto a tempo indeterminato part-time in uno studio di architettura.
    Mi è capitata l’opportunità di accettare un incarico professionale in proprio, avendo tutti i requisiti per farlo, dell’importo di circa 1.000,00 €.
    Vorrei sapere se posso fare prestazione occasionale e che oneri devo inserire nella ricevuta (IVA, CNPAIA – contributi previdenziali o meno).
    Grazie mille!!!!!

  571. Se la prestazione riguarda un ambito per cui è richiesta l’iscrizione all’albo, non può fare prestazione occasionale, ma dovrà operare professionalmente. Per capire come fare una ricevuta, può leggere questo articolo: Ricevuta prestazione occasionale, oppure può contattarci in privato.

  572. Buongiorno, sono iscritto ad un ordine professionale e volevo seguire studenti mediante ripetizioni private in modo saltuario ed occasionale (tale prestazione non è legata alla mia iscrizione all’ordine e si tratta di altro). Volevo sapere se fosse possibile fare prestazioni occasionali con ritenuta d’acconto nell’arco delle 5000 euro l’anno. Grazie mille

  573. Considerato il fatto che la prestazione continua nel tempo, è necessario operare con partita Iva. Questo, in quanto, come avrà letto, la normativa sulla prestazione occasionale è stata rivista sino alla sua quasi totale inapplicazione. Per maggiori info mi contatti in privato.

  574. buonasera, la prestazione occasionale in rit. d acconto fa azzerare l’iscrizione alle liste di disoccupazione ora?
    Perché gli artt della L. 150/2015 dove definiscono lo stato di disoccupazione indica anche degli importi sia in lavoro autonomo o parasubordinato da non superare ma al CPI di competenza mi hanno tolto 3 anni di anzianità alle liste X ME FONDAMENTALI PER TROVARE UN’OCCUPAZIONE dicendomi che quegli importi sono riferiti ai disabili (notizia non menzionata nella suddetta Legge).
    Grazie in anticipo.

  575. Buongiorno,

    sono iscritta ad un ordine professionale e lavoro con contratto esclusivo di dipendente.
    Volevo sapere se posso effettuare vendita di consulenze on-line e di ebooks tramite mio sito web (su richiesta saltuaria e non prevedibile da parte degli utenti privati eventuali) attraverso ritenuta di acconto.
    Inoltre volevo sapere se posso effettuare sempre con ritenuta di acconto redazione di articoli per una rivista, per la quale non ho firmato contratti particolari, che si svolge con un articolo mensile solitamente.
    Grazie

  576. Soltanto se si supera la soglia di €. 4.800. Può trovare riscontro sul sito Inps. Ho già inserito il link in commenti precedenti. Se cerca sul loro sito trova questa indicazione.

  577. La vendita online di Ebook, è attività commerciale, quindi è obbligatoria la partita Iva. Non esistono alternative, a meno che non usufruisca di portali come Amazon per la distribuzione. Per quanto riguarda la redazione di articoli, c’è un regime migliore della ritenuta di acconto. Se vuole la contatto in privato e cerchiamo di trovare la soluzione migliore per la sua situazione.

  578. Buona sera, se fosse possibile vorrei avere un chiarimento.. mia moglie nel 2017 ha emesso 4 notule per un importo di circa 4500 euro lordi verso lo stesso committente, è stato un errore? Se sì quali possono essere le sanzioni? Considerando il fatto che fino al 2016 era a mio carico in quanto non percepiva reddito superiore a 2800 euro, queste notule vanno messe nella dichiarazione dei redditi o posso ometterle?

  579. Sua moglie dovrà presentare autonomamente la dichairazione dei redditi, per far scaturire il credito di imposta spettante. Poi consiglio di valutare l’apertura di una partita Iva.

  580. Salve, ho un pensiero che mi attanaglia. Da metà ottobre lavoro per una agenzia immobiliare nel mio paese. Da allora non ho ancora visto nemmeno l’ombra di contratto, e mensilmente vengo pagato tramite una nota che riporta la dicitura “prestazione occasionale” di 800€. Ora siccome il limite temporale sono 30 giorni all’interno dell’anno e la paga minima per una collaborazione del genere sono 9€ euro l’ora, cosa posso fare per recuperare ciò che non mi è stato corrisposto? Anche perché occasionale non è: lavoro 9 ore al giorno per 5 giorni, e spesso anche il sabato, tutte le settimane.

  581. Il suo è un contratto da lavoro dipendente mascherato da prestazione occasionale. Chieda di essere regolarizzato, e non accetti di proseguire in questo modo, pena denuncia alla GdF che in caso di controlli trasformerebbe automaticamente questo contratto di lavoro in contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

  582. salve, sono musicista e musicoterapeuta. Vorrei iniziare ad effettuare sedute singole con pazienti (a cadenza settimanale) della durata di un’ora ciascuno, in media 25 sedute annue a persona. Non voglio prendere la P Iva per adesso, ma offrire cmnq un servizio che sia in regola con gli oneri fiscali. (N.b non esiste ancora un albo di musicoterapeuti). Come mi devo organizzare trattandosi di prestazioni a persone fisiche e non associazioni, enti ecc? avrei una sede, a casa mia. grazie.

  583. Senza partita Iva andrebbe ad operare non in regola con la normativa fiscale e la normativa amministrativa. Non glie lo consiglio. Serve la partita Iva.

  584. salve io sono un marmista quindi un artigiano a dicembre ho dovuto licenziare l’unico dipendente che ho per mancanza di lavoro.ora avrei di bisogno di qualche ora/giorno che mi venga ad aiutare ma ovviamente non in nero cosa devo fare?

  585. Sono dipendente full time di una pubblica amministrazione. Nel limite di € 5.000 di provvigioni annuali posso sottoscrivere un accordo di prestazione autonoma occasionale senza avvisare il mio datore di lavoro? Nel caso di superamento della soglia potrei continuare nell’attività solo chiedendo un part time presso la P.A.?

  586. Grazie, per la rivista hanno solo la modalità con ritenuta di acconto come alternativa, comunque se volessi ulteriori delucidazioni in privato come posso fare? Quanto costa la sua consulenza? Grazie

  587. Trova le mail nella pagina dedicata o anche nel footer del sito. Le farò un preventivo in base alle sue necessità.

  588. Buongiorno,
    sono titolare di partita IVA e svolgo attività di servizi presso vari uffici per le imprese.
    Un’amica mi ha proposto di lavorare occasionalmente nel suo negozio, tale prestazione mi verrebbe retribuita con un contratto di prestazione occasionale PrestO.
    Ritiene che il contratto PrestO sia incompatibile con il possesso di una partita IVA per attività di tutt’altra natura?
    Grazie, saluti

  589. I buoni PrestO’ possono essere utilizzati anche se si ha una partita Iva aperta. In questo caso si ha un esempio di corretto utilizzo dei buoni lavoro.

  590. Salve,
    ho letto il suo interessante articolo. Le espongo il mio caso. Sono dipendente a 35h settimanali con contratto a tempo determinato fino al 31/12/2018 presso Poste Italiane. Contemporaneamente ho trovato un lavoretto part time presso uno studio tecnico di ingegneri. Io sono laureata e ho già sostenuto l’esame di stato da ingegnere, ma non sono iscritta all’albo. Ora l’Ing. per cui lavoro mi ha chiesto di procurargli una ricevuta fiscale per prestazione occasionale o una ricevuta per rimborso spese. Io non so come comportarmi. Quale consiglio mi può dare? Grazie.

  591. Un lavoro part-time non può essere regolato da una prestazione occasionale. Se si tratta di poche ore al giorno può iniziare con i buoni lavoro PrestO’ in accordo con lo studio tecnico. Poi dovrà necessariamente operare con partita Iva a meno che non venga assunta con contratto da lavoro dipendente. Il committente cercherà di farle utilizzare la prestazione occasionale perché per lui è la cosa più conveniente. Ma non lo è per lei, la mette a rischio ed è così anche per il datore di lavoro.

  592. Buongiorno, sono una guida naturalistica che vorrebbe fare attività di educazione ambientale e culturale con le scuole, quindi con enti pubblici, possibilmente senza aprire partita IVA perché non arriverei a guadagnare più di 5000 euro/anno. Secondo le leggi ora in vigore qual’è il metodo di pagamento che mi può consigliare di adottare? Grazie

  593. Soltanto la partita Iva perché gli enti pubblici adesso accettano soltanto fattura elettronica per regolare i pagamenti.

  594. Buonasera, lavoro in un’Associazione di promozione sociale. Se ci vogliamo avvalere di collaboratori occasionali, può andare bene fare loro una lettera d’incarico? Non possono lavorare più di 30 giorni nell’arco dell’anno o consecutivi?

    Grazie.

  595. Buongiorno, mia moglie percepisce 600,00 € di pensione al mese, e l’anno scorso ( da gennaio a dicembre) per arrotondare lo stipendio a fatto dei lavori occasionali di sartoria per un negozio di ortopedia (cucitura, riparazione e adattamento bustini) per un totale di 880,00 €.
    In questi giorni mi è stato consegnato un documento di CERTIFICAZIONE DEI COMPENSI E DELLE PROVVIGIONI ASSOGGETTATE A RITENUTE ALLA FONTE (Art.4, D.P,R.22/07/1998, n.322).
    Domanda come mi devo comportare con il fisco, vanno inserite nel 730?
    Ringrazio anticipatamente per la risposta, Cordiali Saluti
    Dario

  596. Buongiorno, sono Traduttrice Freelance. Non ho partita IVA ancora, non raggiungendo i 5.000/annui.
    Come devo comportarmi quando un privato mi chiede di tradurre un documento?
    Che sia di 1 pagina, 10, 100… poco importa ma la cosa mi preme a livello fiscale.
    Due anni fa ho accettato degli incarichi di traduzione da uno studio di Avvocati che mi ha fato redigere un modello “fai da te” di prestazione occasionale, con tutti i dati si… MA senza la ritenuta d’acconto e le marche da bollo… Sinceramente NON quanto sia giusta questa pratica e volevo fare chiarezza su questo punt, visto le richieste in continuo aumento.
    Ringrazio cordialmente per l’attenzione.
    Saluti.
    SS

  597. Non esistono limiti reddituali per aprire partita Iva. La partita Iva si apre quando si svolge un’attività in modo continuativo. A prescindere da quanto si fattura. Per un’attività professionale come la sua, consiglio il regime forfettario. Sicuramente risparmia a livello fiscale rispetto alla prestazione occasionale, anche se ci sono contributi da versare. Quello che le hanno proposto quegli avvocati è totalmente errato. Comunque, se vuole ne parliamo meglio in privato. Nel caso mi faccia sapere e la contatto per una analisi della sua situazione.

  598. la mia posizione attuale è quella di pensionato. a gennaio 2018 sono stato incaricato da una società commerciale svizzera di svolgere attività di consulenza relativa all’accertamento qualitativo di matriale destinato alla produzione siderurgica in italia. questa attività mi impegna un solo giorno al mese, per i prossimi 12. quanto pattuito non supera i 4800 €/anno (al netto delle spese di viaggio). questa società estera mi sta rilasciando ricevuta di pagamento per la prestazione di consulenza e le spese generali. mentre io vado a redigere ricevuta non fiscale con ritenuta di acconto al 20%.
    spero di essere in regola con la normativa vigente in considerazione che la società commerciale è estera.

  599. Buongiorno, lavoro in un’azienda con contratto a tempo indeterminato full-time. Il mio ragazzo sta aprendo un negozio di generi alimentari, posso nel (poco) tempo libero che ho (ad esempio al sabato) dare un aiuto nella sua attività? Si tratterebbe di un aiuto a titolo gratuito. E’ necessario fare qualche dichiarazione da esibire in caso di controllo? Grazie.

  600. Può essere conveniente fare un impresa familiare dopo che sarete sposati. Adesso per lavorare li le serve un contratto di lavoro, oppure può utilizzare i voucher PrestO’ fino a 2.500 euro annue. In questo modo sarà in regola.

  601. Buongiorno,
    ho avuto modo di leggere questo utilissimo articolo. Vorrei porre una domanda: è possibile dichiarare su notula il compenso di una prestazione occasionale eseguita l’anno precedente? Se si, quali sono i rischi?
    Grazie

  602. La prestazione occasionale si inserisce in ricevuta al momento del pagamento. Non successivamente.

  603. Buongiorno, in una riunione per spiegarci come fare Rendicontazione per contributi comunali x la cultura ci è stato detto che le ricevute per prestazioni occasionali per importi al di sotto di 77,47 non sono soggette a ritenute d’acconto.
    E’ vero? Grazie per la cortese eventuale risposta

  604. Le ritenuta per prestazione occasionale sotto le €. 77,47 non sono soggette a marca da bollo.

  605. Salve,
    sono un lavoratore a tempo indeterminato.
    Il mio orario di lavoro è dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
    Vorrei sapere se prendendo dei permessi retribuiti, ad esempio dalle 15.00 alle 18.00 posso in queste ore svolgere delle prestazioni occasionali.
    Ovviamente parliamo di prestazioni occasionali che non entrano in conflitto con il lavoro da dipendente.
    Grazie

  606. Non ci sono preclusioni alla possibilità di fare prestazioni occasionali nelle ore di permesso.

  607. Salve sono un lavoratore dipendente a tempo indeterminato.
    Attualmente collaboro con una ditta che produce attrezzature agricole per la quale gestisco
    saltuariamente i contatti con un rivenditore estero mio conoscente.
    La ditta per ricompensare il mio lavoro vuole pagarmi ma a fronte ovviamente
    vuole una ricevuta da parte mia per questo lavoro occasionale.
    Vorrei sapere se posso fare una ricevuta per lavoro occasionale, se devo dichiarare
    questa cifra nel 730, quanto sarà tassata o sei esiste una somma esente
    e se posso recuperare la ritenuta d’acconto applicata. grazie

  608. Consiglio di farsi pagare tramite i buoni lavoro, e non tramite prestazione occasionale per questo tipo di attività.

  609. Salve, sono un dipendente statale, però una domenica ogni tanto accompagno gruppi in montagna come guida escursionistica, ora non ho n programma però potrebbe essere una al mese, oppure ogni due mesi, oppure in un mese 2… sono conferme al concetto di prestazione occasionale?

  610. Deve operare con partita Iva, anche perché deve essere in regola con i requisiti richiesti per questa attività.

  611. Buongiorno, ho 46 anni e sono disoccupato. A partire dalla scorsa estate ho iniziato una collaborazione occasionale come correttore di bozze, perchè nel 2014 ho frequentato un master in editoria, ho fatto un tirocinio gratuito di tre mesi, poi un tirocinio curriculare di un anno; ora sto cercando lavoro in questo settore, ma le case editrici e le agenzie di servizi editoriali non assumono; lavorano solo con collaboratori esterni; tutte le case editrici, ormai, stanno esternalizzando le attività di redazione. In questo momento ho iniziato una seconda collaborazione e mi è stata proposta una terza: in tutte non è prevista una direzione del lavoro, nè una calendarizzazione: lavoro in “remoto” (da casa), decido io quando lavorare; devo solo rispettare i tempi di consegna che mi vengono dati. Nel 2017 ho emesso due ricevute con RA del 20%, come previsto per la prestazione occasionale, per un totale di 1222,00 € lorde. Non riesco a trovare altra occupazione, non mi resta altro che fare della correzione di bozze la mia professione, visto che ho fatto un master dedicato e che, senza falsa modestia, è un lavoro che so fare, visti i riscontri, e che mi piace. Ma è tutto aleatorio: ricevo i libri da correggere con un preavviso di un giorno, al massimo, quando agli utilizzatori serve la correzione; questo significa che potrei stare più di un mese di seguito senza lavorare, e i successivi 15 giorni lavorando intensamente. Ecco il mio quesito: posso continuare a lavorare con la prestazione occasionale e poi, come spero, perchè al momento mi aiutano economicamente i mie genitori, quando dovessi superare il tetto di € 5.000,00, aprire la P.Iva? Oppure dovrei aprire la P.Iva adesso, senza nessuna sicurezza sulle tempistiche e il flusso di lavoro, che potrebbe anche terminare all’improvviso, da un momento all’altro? Grazie.

  612. Grazie per la risposta. La P.Iva “intera” o a regime agevolato? E se poi, in seguito al versamento delle tasse previste, non mi rimanesse niente per per pagare l’affitto (vivo in un monolocale) e per mangiare? Sono ancora a carico dei miei genitori, ma vista l’età, quanto possono durare i miei genitori? Non sto facendo polemica, sto solo mettendo a nudo le mie esigenze di vita. Grazie.

  613. Se vuole mi contatti per una consulenza e vediamo di capire che regime fiscale può applicare e possiamo fare una simulazione per capire quanto le rimane in tasca.

  614. Salve sono un dipendente statale, durante i mesi estivi vorrei lavorare presso un bar come cameriere, posso utilizzare la prestazione occasionale? grazie in anticipo

  615. Buongiorno, ho un contratto a progetto part-time per la gestione della segreteria organizzativa di una piccola realtà nell’ambito artistico. Ho concordato con il datore di lavoro un compenso extra per lavoretti che esulavano i miei compiti abituale. Ora dovrei “riscuotere” circa €3000 ma non so come fare. Mi era già successo qualche anno fa e allora avevo fatto una ricevuta di prestazione occasionale. Posso farla anche questa volta limitando il compenso al tetto di €2500? Posso emettere una ricevuta nei confronti di un soggetto per il quale sono anche collaboratore esterno? In caso negativo come posso fare? posso richiedere che quanto a me dovuto venga inserito nei prossimi cedolini come “rimborso spese forfetario”? La ringrazio per i chiarimenti che vorrà darmi.

  616. Richieda il pagamento in busta paga, oppure attraverso voucher Inps. Queste sono le uniche alternative consentite.

  617. SALVE, VORREI AVVIARE UNA ATTIVITA’ DI CONSULENZA PER LA GESTIONE DEI SINISTRI STRADALI AI CLIENTI ASSICURATI MEDIANTE L’ESPLETAMENTO DI TUTTE LE PRATICHE NECESSARIE ALLA RIPARAZIONE DEL VEICOLO E QUANTO PREVISTO RICHIEDERE IL COMPENSO ALLA COMPAGNIA ASSICURATRICE. E’ POSSIBILE ADOTTARE LA FORMULA DI PRESTAZIONE OCCASIONALE?

  618. Salve, sono uno psicologo regolarmente iscritto con partita IVA forfettaria. Dovrei iniziare a collaborare con una cooperativa per aiutare dei bambini con attività sociali ma non professionale. Mi vogliono pagare mensilmente tramite ricevuta per prestazione occasionale. E’ possibile? Inoltre da contratto farei 450 euro lordi al mese. Qual’è la soluzione migliore?

  619. Lei come soggetto con partita Iva ha obbligo di fatturare quella prestazione. Attenzione non è una facoltà è un obbligo previsto dalla normativa Iva.

  620. Salve, sono uno studente universitario ed ho intenzione di realizzare siti web da casa come lavoro occasionale. Volevo sapere come bisogna comportarsi visto che ogni 12 mesi il cliente dovrebbe pagarmi un totale (inferiore a €100) per la gestione del sito (hosting e dominio).
    Grazie in anticipo.

  621. Buongiorno, sto svolgendo una prestazione occazionale nell’ambito dei beni culturali e ne dovrei avviare una seconda il prossimo mese (non ho partita iva). Con il secondo datore di lavoro privato devo stipulare un secondo contratto di prestazione occasionale? Nel caso superassi i 5.000 euro anni mi devo iscrivere alla gestione separata INPS?
    Ringrazio per l’attenzione

  622. E’ un’attività che non può essere inquadrata come occasionale. Dovrà per forza operare come professionista con partita Iva.

  623. Se le attività di questo tipo proseguono deve operare con partita Iva. Per capire cosa è meglio fare adesso bisogna analizzare la situazione in dettaglio. Valutando le varie opportunità. Se vuole mi contatti in privato.

  624. Salve, sono già a contratto dipendente a tempo indeterminato part-time presso un’azienda e avrei la possibilità di intraprendere una collazione occasionale con un’altra ditta. Posso farlo?
    Ho letto del divieto dei 5 dipendenti a tempo indeterminato, e questa altra azienda ne ha 6, posso ugualmente fare la collaborazione? Che tipo di contratto potrei fare? Sarebbero 4 ore al giorno per un totale di 8-10 giorni al mese.
    Vi ringrazio anticipatamente

  625. Quella che lei mi descrive non è una prestazione occasionale e non è un’attività di lavoro autonomo. Dovrebbe operare o con contratto di lavoro dipendente, oppure con partita Iva. I buoni lavoro e la prestazione occasionale non sono applicabili a quello che mi descrive.

  626. Salve, sono un lavoratore dipendente pubblico a tempo indeterminato, mi capita di ricevere incarichi in termini di 2 o 3 l’anno dal Tribunale per consulenze tecniche d’ufficio. Per il pagamento dei relativi compensi che sono posti a carico delle parti in causa e non del tribunale, emetto ricevuta per prestazione occasionale con o senza ritenuta d’acconto come per legge. Fin’ora non ho sforato il limite di € 5.000/anno.
    E’ corretto operare in questo modo o dovrei rinunziare agli incarichi?
    Grazie per l’attenzione.

  627. Un dipendente pubblico a tempo indeterminato non può svolgere attività extra lavorativa. C’è il vincolo legato alla P.A. da rispettare. Dovrebbe rinunciare agli incarichi nella sua situazione.

  628. Buonasera.
    Sono un lavoratore dipendente a tempo indeterminato presso una grossa SpA.
    Per passione personale sviluppo pellicole fotografiche che impressiono con le vecchie fotocamere.
    Ultimamente ricevo diverse richieste di tale servizio per conto di privati che non trovano più laboratori e negozi di fotografia attrezzati allo sviluppo.
    Volendo almeno farmi ripagare della spesa dei prodotti chimici utilizzati, che compro di tasca mia, e senza considerare il tempo impiegato, volendo regolarizzare il servizio, cosa mi consiglia?
    Contratto di prestazione d’opera?
    Regime forfettario?
    Altro?
    Consideri che, essendo ormai e purtroppo, una attività marginale, se va bene potrei arrivare a ricavare €800/1000 all’anno! Nella migliore delle ipotesi!
    Da questo deduco le spese per i chimici, la corrente, l’acqua.
    Vado in pari e mi sta bene, ma non vorrei incorrere in noie legali/fiscali per fare contenti amici perlopiù o terzi che, pagando simbolicamente ciò che spendo per il servizio fornito, potrebbero crearmi.
    Ringraziandola anticipatamente,

    Massimiliano

  629. Salve Massimiliano, per attività marginali di questo tipo si è in un limbo che non le può permettere di essere in regola. Anche con le prestazioni occasionali. Questo perché il nostro ordinamento non prevede che possano esserci attività marginali. Una partita Iva con queste cifre è impraticabile e la prestazione occasionale non si può utilizzare per attività artigianali come questa. Cosa fare quindi? Impegnarsi a far diventare l’attività una vera e propria attività imprenditoriale. Altrimenti meglio lasciar perdere.

  630. Buongiorno, sono un lavoratore autonomo in regime forfettario, l’attività che svolgo è di commercializzazione di caffè torrefatto e degustazione/somministrazione caffè a fiere mercati ed eventi. Sono in possosse di una licenza itinerante di tipo B.
    Ho bisogno di una persona per 4 ore la mattina durante alcuni mercati, che mi dia una mano per vendita e somministrazione. Come posso metterla in regola? il lavoro sarebbe saltuario al massimo per 4 gg da 4 ore al mese e no sempre.
    RingraziandoVi anticipatamente, porgo cordiali saluti.

  631. L’unica soluzione è quella di utilizzare i buoni lavoro PrestO’. In quanto l’attività occasionale è assimilata al lavoro dipendente.

  632. Salve ho effettuato una prestazione occasionale per un committente, tale prestazione ha avuto la durata di 10 giorni. C’e’ la possibilita’ che il committente si avvalga dei miei servigi una seconda volta nell’arco dell’anno solare sempre per una decina di giorni. Nel caso di futura richiesta d’opera devo provvedere ad aprire partita iva o posso cmq rilasciare ricevuta per una seconda prestazione occasionale?

  633. Se vi sono più prestazioni nell’anno si deve operare con partita Iva. Ma è necessario comunque analizzare la sua situazione più in dettaglio per rispondere.

  634. Salve,
    sono un lavoratore dipendente a tempo indeterminato. Ho la passione per la fotografia. Ho fatto delle foto durante un concerto e l’organizzatore me ne chiede alcune. E’ corretto lasciare ricevuta per prestazione occasionale, senza marca da bollo (non superando € 77,46). Devo calcolare la ritenuta d’acconto del 20%?

  635. Se l’attività svolta di fotografia, in modo remunerato, non proseguirà ulteriormente è corretto utilizzare la prestazione occasionale. Altrimenti occorre operare in modo diverso.

  636. Buongiorno,
    vorrei una delucidazione per quanto riguarda la prestazione occasionale di lavoro autonomo.
    Sono una dottoranda e mi è capitato di svolgere un’attività occasionale di diffusione e informazione in campo energetico per una società s.r.l.
    Per ricevere il compenso mi chiedono di emettere una nota di prestazione occasionale prima del pagamento che loro ritengono di dover effettuare a 60 giorni dalla fine del mese di emissione della nota (ad esempio ne facessi richiesta oggi con nota datata oggi 22/02 secondo loro dovrei essere pagata a 60 giorni calcolati a partire dal 28/02).
    Per quanto mi risulta dalle informazioni che ho raccolto e che leggo anche nei vostri approfondimenti la data della nota deve essere quella in cui io ricevo il pagamento, è corretto? E entro il 16 del mese successivo a questa data deve essere versata la relativa ritenuta di acconto, è corretto?
    Come posso richiedere il pagamento senza emettere la nota di prestazione occasionale ante tempo? O come questo si fa normalmente quando si instaura una prestazione occasionale?
    Non so se sono stata chiara nell’esplicitazione del problema.
    Vi ringrazio anticipatamente per il supporto.

  637. Purtroppo alle aziende poco importa come si deve emettere la ricevuta. A loro interessa solo riceverla e per loro è quietanza di pagamento. Come detto più volte, se lei emette ricevuta e la consegna all’azienda loro hanno in mano la quietanza del suo pagamento. Teoricamente se non la pagano, loro hanno in mano la quietanza fatta da lei che certifica il pagamento. Non ci sono altre possibilità se non compilare in modo non corretto la ricevuta, con data antecedente al pagamento. Poi l’azienda verserà la ritenuta. Faccia attenzione al fatto che la prestazione non si ripeta nei mesi, altrimenti dovrà operare con partita Iva. Se ha bisogno di maggiore aiuto la ricontatto in privato.

  638. Buon pomeriggio,
    sono un lavoratore a tempo indeterminato full time, mi è stato richiesto di partecipare ad una controversia come perito di parte da un azienda non correlata alla mia ma in virtù della mia esperienza professionale (agronomo non iscritto all’albo per cui senza p.IVA).
    La durata del contratto dovrebbe essere intorno alla settimana per un compenso ancora da vedere ma non superiore ai 3500 Euro.
    Posso usufruire della prestazione occasionale?
    Se si ovviamente emettendo ricevuta con bollo.
    Grazie

  639. buonasera,
    per gli operatori olistici che non sanno quale sarà il volume d’ affari e vogliono iniziare con qualche prestazione a privati, a domicilio o in qualche studio da lavoratori autonomi, vale la semplice ricevuta fiscale? chiaramente se si superano i 4800 euro conviene la partita iva, tutto corretto? se invece si tratta di soggetti sostituti d’imposta ci vuole fattura con ritenuta d’acconto, corretto?

  640. Se si avvia un’attività professionale è obbligatoria la partita Iva, a prescindere dal volume di ricavi conseguito. Se vuole ne parliamo in dettaglio in privato.

  641. Buongiorno,
    ho appena concluso un tirocinio extracurriculare di 6 mesi e l’azienda mi ha proposto di continuare con una collaborazione occasionale per un dura complessiva di 6 mesi ed un compenso di 5.000 € lorde.
    Mi chiedo: ma è ancora possibile instaurare una collaborazione occasionale (io naturalmente dovrei rilasciare ricevuta con ritenuta d’acconto del 20%)? In vari siti ho letto che la prestazione occasionale non èpiù possibile con limiti annui e 5000 € di compenso massimo annuo e che invece al suo posto è rimasto solo il contratto d’opera (che però è rivolto solo ai titolari di Partita IVA?). Da quello che ho letto in rete mi sono fatto l’idea che, non avendo partita IVA non possa instaurare una collaborazione occasionale e che rimanga solo la possibilità del lavoro accessorio con i nuovi voucher Presto. Che ne pensa? La ringrazio anticipatamente e Le faccio i complimenti per questo servizio on line molto professionale

  642. Salve Leonardo, grazie per i complimenti. La sua deduzione è corretta. La prestazione occasionale oggi riguarda solo prestazioni che non proseguono nel tempo. Nel suo caso le opzioni sono i buoni PrestO’ fino al loro limite massimo e poi la partita Iva. In alternativa, c’è il lavoro parasubordinato tramite collaborazioni continuativa, ma a busta paga. Se l’attività non proseguirà sconsiglio la partita Iva.

  643. buonasera,avrei bisogno di alcune delucidazioni sul lavoro autonomo occasionale. Sono un architetto e il mio problema sorge nel momento in cui devo lavorare per soggetti privati. leggevo che il privato, in quanto tale, non assume veste di sostituto di imposta, quindi non deve trattenere ancun importo a titolo di ritenuta d’acconto all’atto del pagamento. quindi l’importo lordo concordato coincide con l’importo netto da pagare. La vera domanda è, come faccio ad essere in regola con le tasse?chi e come “paga” il 20per cento di ritenuta? in che modo posso fatturare o fare ricevute senza aprire P.I.

  644. Alice se lei opera come architetto non può fare prestazioni occasionali. I soggetti iscritti ad albi professionali come lei, sono obbligati a fatturare le prestazioni che effettuano. Se ha bisogno di un commercialista che la assista siamo a disposizione. Mi faccia sapere così la ricontatto in privato.

  645. Salve. Sono una traduttrice che da novembre a metà febbraio ha lavorato con ritenuta d’acconto per prestazione occasionale; ora mi è stato fatto un contratto come lavoratore dipendente. Una delle agenzie con cui ho collaborato, nonostante i solleciti, mi ha inviato l’ultimo PO solo ora, pertanto la ricevuta presenterà una data successiva alla firma del contratto. Questa cosa avrà qualche ripercussione a livello fiscale o altro?
    Grazie

  646. L’unica cosa da fare è dichiarare questo compenso nell’anno in cui è avvenuto il pagamento. Tale compenso si sommerà a quello di lavoro dipendente.

  647. Io non riesco a capire una cosa, ho un piccolo locale di somministrazione cibo.
    Qual’è la cosa migliore quando capita di chiamare un ragazzo per aiuto a servire.
    Grazie

  648. Deve utilizzare i buoni lavoro PrestO’. Non ci sono alternative se vuole essere in regola.

  649. Salve, sono una lavoratrice dipendente. Una mia amica ha un negozio di abbigliamento e mi ha chiesto se qualche volta, se necessario, potrei prendere le misure e fare delle modifiche a degli abiti che vende alle clienti, visto che me la cavo con la sartoria. Innanzi tutto volevo saper se fosse possibile far coesistere le due attività lavorative e se sono tenuto ad avvisare il mio datore di lavoro. Poi volevo capire come potrei regolarizzare questa situazione visto che lei mi dice che dovremmo fare un piccolo contratto, qualcosa…ma io non vorrei avere problemi con il mio lavoro e soprattutto non vorrei incorrere in qualche sanzione per qualche prestazione di lavoro occasionale e per cui non vorreii pagare più tasse di quello che guadagnerei. In parole povere, vorrei un suggerimento per stare tranquille sia io lei in caso di controlli e consentire a me di “aiutarla” senza che però questi lavoretti vadano ad inficiare tanto sulla mia dichiarazione dei redditi. Spero di essere stata chiara. Grazie mille

  650. Buongiorno,
    nel caso in cui io svolga una prestazione occasionale per un azienda Svizzera sono tenuta ad applicare la ritenuta d’acconto del 20%?
    Grazie

  651. Buongiorno, sono un’insegnante di lingua inglese disoccupata e senza partita I.V.A. da luglio del 2017. Mi è stata richiesta una collaborazione da una società di formazione per un totale di 24 ore. Come posso regolarizzare questa collaborazione senza riaprire la partita I.V.A.?. Grazie, Silvia

  652. Se non ci saranno ulteriori attività nell’anno di questo tipo può emettere ricevuta per prestazione occasionale.

  653. Buongiorno, scusi la domanda forse banale: dunque la vecchia prestazione occasionale con ritenuta d’acconto, quella per cui si potevano fare più lavori in un anno (con committenti diversi, ma stessa prestazione) con il limite dei 5.000 euro totali percepiti in quell’anno, ora non esiste più? Resta il limite dei 5.000 ma si deve avere un solo committente e un solo lavoro in un anno. Cioè se faccio lo stesso lavoro (supponiamo l’archivista o il correttore di bozze) posso farlo una sola volta per un solo committente in quell’anno, perché se lo faccio due volte per due committenti diversi o due volte per lo stesso committente in un anno, non sono in regola. Unica scappatoia è la partita iva, ho capito bene?
    Se è giusto da quando non è più possibile? Dal 2018 o già dal 2017? Grazie e complimenti!

  654. Le modifiche principali sono arrivate dal 2016, e hanno portato la prestazione occasionale con ritenuta a poter essere utilizzata solo per prestazioni che non proseguono nell’anno, sia se c’è un committente sia se ci sono più committenti. In questi casi deve essere utilizzata la partita Iva. Non esistono alternative.

  655. Buonasera sono un lavoratore dipendente che svolge saltuariamente prestazioni occasionali per diversi lavori e diversi committenti; se supero il limite dei 5000 euro come posso continuare con questi “piccoli” lavori senza dover aprire una partita iva?
    Siamo comunque nell’ordine di un massimo annuo di ca. 7000-8000 euro lordo
    Grazie

  656. Salve vi contatto per avere un informazione io devo svolgere 3/4 attività, ogni singola attività con società diverse, ogni attività avrà una durata massima di 50 ore per un totale massimo di circa 2000€ Lordi sommando tutte queste attività arrivo ad un totale di circa 8000€ Lordi. Sono disoccupato e non ho una partita iva , la domanda è siccome sono attività che svolgerò singolarmente solo quest’anno mi conviene aprire una partita iva o c’è un modo superati i 5000€ di continuare ad usufruire delle prestazioni occasionali ? Aprire una partita iva è un po’ come un matrimonio crea dubbi e incertezze specialmente quando non è ben chiara la prospettiva futura …

  657. Non ci sono alternative possibili bisogna operare con partita Iva. Partita Iva, che in alcuni casi più conveniente rispetto alla prestazione occasionale, ma bisogna valutarlo caso per caso. Se vuole ne parliamo meglio in privato con una simulazione, basata sulla sua situazione.

  658. Bisogna vedere, nel suo caso la cosa migliore sarebbe utilizzare i buoni lavoro PrestO’ fino al massimo consentito e poi valutare la situazione successivamente.

  659. Ho un lavoro full time dal lunedì al Venerdì in industria. ho la possibilità di lavorare come cameriere Sabato e Domenica alzando le ore lavorate in settimana da 40 a 52 . posso fsrl von presto ?

  660. Buongiorno,
    da qualche tempo svolgo occasionalmente attività “in store promotion” per un’agenzia con il ruolo di consulente fragranze .

    Sono stata anche assunta a partire da quest’anno fino al 31-12-2018 in un’azienda agricola.

    in caso di eventuale domanda di disoccupazione per mancato rinnovo del contrattato,i due lavori svolti sono in conflitto tra di loro tanto da non permettermi di non prendere l’eventuale disoccupazione?

    grazie

  661. Dovrà comunicare gli importi percepiti all’Inps. Nel caso poi le sarà ridotto l’importo della disoccupazione.

  662. Salve avendo avuto diritto al voucher baby sitter devo tramite libretto famiglia assumere mia madre come baby sitter. Questo ultima è casalinga e versa il contributi inail da casalinga ed è a carico al 100 come detrazioni fiscali su busta paga di mio padre.può eseguide la prestazione occasionale. ? La importo che percepira’ da baby sitter andrà dichiarato. ? Fino a quale importo si può nn dichiarare?

  663. Sua madre può fare da baby sitter pagata con libretto famiglia. L’importo percepito è già tassato, quindi non deve essere inserito in dichiarazione dei redditi.

  664. Buongiorno, faccio dei lavori di grafica per una casa editrice come collaboratrice esterna facendo delle ritenute d’acconto come collaborazione occasionale per un importo complessivo ogni anno di circa 5000 euro, mi è capitato di aver superato quella soglia e quindi includere nelle note l’aliquota INPS, sono iscritta alla gestione separata ma non ho mai avuto la partita IVA; mi conviene aprirla?

  665. Salve Laura, considerato il fatto che le prestazioni sono continuative è opportuno aprire partita Iva. Se vuole la contatto in privato, così posso capire meglio e magari prepararle una simulazione della tassazione con partita Iva. Mi faccia sapere.

  666. Salve, sono una dipendente P.A. è sorta l’occasione di avere delle prestazioni occasionali come consulente d’azienda. come può essere regolato il rapporto tra me (che chiederò regolare autorizzazione al mio Ente) ed il committente che è una srl. A livello contrattuale intendo, per il compenso produrrò notula con R.A. 20% e Gestione separata se dovessi sforare i 5000,00€ annui

  667. Prima di tutto bisogna verificare se la sua attività di P.A. è compatibile. Ricordo il vincolo di esclusività dei dipendenti pubblici. Nel caso si possa fare è necessario fare un contratto scritto che regoli l’attività. Se supera i € 5.000 dovrà iscriversi alla gestione separata, ma soprattutto dovrà operare con partita Iva. Per maggiori info la contatto se vuole in privato.

  668. Buonasera, sono disoccupato ma vorrei iniziare un’attività come lavoratore autonomo a domicilio per prestazioni occasionali. La mia domanda è: appartenendo al nucleo familiare dei miei genitori, sono obbligato a indicare in dichiarazione il mio reddito che percepirò,oppure non superando i 5000 euro non sono obbligato? A tale proposito mi consigliereste di separarmi dal nucleo? Spero di essere stato esauriente, grazie.

  669. Buongiorno,

    sono un lavoratore dipendente con la passione per la vendita.
    Una azienda mi ha proposto una collaborazione nei ritagli di tempo e nei fine settimana per la vendita presso farmacie dei loro prodotti.
    La mia domanda è questa, posso applicare la ritenuta d’acconto come prestazione occasionale per lo storno delle provvigioni?
    Grazie
    Giancarlo

  670. L’attività di procacciatore di affari a una disciplina propria e non può essere gestita con prestazione occasionale. Se vuole maggiori info mi contatti in privato.

  671. Buongiorno, tutto alquanto chiaro, ma non ho capito, se si rilascia la ricevuta della prestazione occasionale ad un singolo privato, ě obbligato a versare quel 20% di ritenuta d’acconto o é meglio farsi pagare interamente e nel caso si superino i 4.800 versarla?

  672. Salve gestisco un affittacamere in regime forfettario e ho bisogno di un aiuto nella gestione dello stesso. Dato che non posso assumere dipendenti vorrei sapere se posso utilizzare le prestazioni occasionali.Grazie

  673. Se il committente è un’azienda o un professionista la ritenuta è obbligatoria. Se il committente è un privato non c’è ritenuta. E’ obbligatorio operare in questo modo, non si può scegliere.

  674. Dovrà utilizzare esclusivamente i buoni lavoro PrestO’ per pagare attività di lavoro autonomo occasionale accessorio.

  675. se chi mi da’ lavoro con contratto autonomo ex art 222 per un motivo o un altro non vuole piu’ pagare i mesi lavorati cosa si puo’ fare?

  676. Se non ha firmato prima un contratto non può fare niente. Per questo dico sempre di fare attenzione e non accettare prestazioni occasionali, se non nei limiti e con regole certe.

  677. Ho il contratto firmato fino a 8 aprile il primo mese ha pagato e tenuto la ritenuta d’acconto m ora ha trovato scuse per non volermi pagare

  678. Buongiorno,
    dopo sei mesi di tirocinio ho svolto un lavoro di un giorno ex art. 2222 c.c. (lavoro autonomo occasionale).
    Ora mi è stato proposto un nuovo lavoro autonomo occasionale di un giorno o al massimo di una settimana? E’ possibile farlo senza partita IVA? Ci sono limiti al lavoro autonomo occasionale senza partita IVA (€ 5.000,00 annui?) L’unica alternativa possibile al lavoro autonomo occasionale con rilascio di ricevuta con ritenuta d’acconto sono i nuovi Buoni Presto? Grazie per la disponibilità.

  679. Se prosegue con attività di lavoro occasionale dovrà per forza aprire partita Iva, o in alternativa utilizzare i buoni PrestO’.

  680. Salve, sono un laureato ingegnere non iscritto all’albo e vorrei partecipare a un bando di un ente pubblico per una prestazione occasionale che porta ad un guadagno di 5000 euro netti al lavoratore occasionale. E’ possibile partecipare a tale bando senza la partita IVA ed iscriversi solo alla Gestione Separata?

  681. Vedo difficile che un ente pubblico possa pagarla con prestazione occasionale. Comunque può farlo solo se l’attività non riguarda aspetti che sono oggetto di attività di un ingegnere.

  682. Salve, io sono un architetto non iscritto all’Albo e quindi senza partita iva. alle volte alcuni professionisti mi hanno chiesto dei servizi (render, computi etc) a cui ho fatto la ricevuto con ritenuta d’acconto del 20% che mi hanno versato. Ora però un committente privato (non un professionista) mi ha chiesto un progetto di arredamento (per cui non c’è pratica edilizia e quindi firma etc). Come mi devo comportare? Faccio una ricevuta prendendo il 100% della ricevuta e poi verso io il 20% attraverso il commercialista?

  683. In questo caso emetterà ricevuta e poi pagherà le imposte in dichiarazione dei redditi. Attenzione però da quello che scrive le prestazioni che svolge non hanno carattere di occasionalità. Da valutare se c’è l’obbligo di operare con partita Iva.

  684. Buongiorno, ho letto con attenzione (spero) l’articolo e avrei gentilmente bisogno di un commento “GIUSTO” o “SBAGLIATO” sulle seguenti dichiarazioni:

    A) se il limite annuale degli € 5.000 è al lordo della ritenuta d’acconto, vuol dire che l’incasso massimo annuo da prestazione occasionale (oltre il quale è obbligatoria l’iscrizione alla GS INPS) è di € 4.000 (5.000 – 20%). GIUSTO?

    B) situazione 1: sto per fare un lavoro in regime di prestazione occasionale; voglio incassare € 2.500 “puliti”, quindi faccio un preventivo di € 3.125 lordi, e al termine del lavoro il committente dovrà versare € 625 al fisco per mio conto per la ritenuta d’acconto, ed € 2.500 a me per il netto (sulla ricevuta il lordo sarà di € 3.125). GIUSTO?

    C) situazione 2: mi viene richiesto un lavoro da svolgere in regime di prestazione occasionale; ritengo valga più di € 5.000 lordi, diciamo € 6.300. Il committente dovrà versare per mio conto € 1.000 di ritenuta d’acconto (20% di 5.000), inoltre dovremo versare alla GS (2/3 lui, 1/3 io) i contributi su € 1.300. GIUSTO?

    Grazie per la pazienza!

  685. Salve Marco, A)sbagliato mentre B e C) corretti. Per saperne di più mi contatti in privato.

  686. Buonasera, vi scrivo perchè ho ricevuto una proposta di prestazione occasionale dove dovrei fare una relazione di calcolo di una struttura in acciaio senza apporre timbro e firma, che sarebbero a carico dello studio.
    Io sono iscritta all’ albo ingegneri e lavoro come dipendente in un azienda.
    Si può fare?
    Dovrei pagare delle tasse su questo?
    Dovrei chiedere autorizzazione anche all’azienda?

    Grazie a tutti per l aiuto.

  687. Un soggetto iscritto ad Albo professionale non può fare prestazioni occasionali, se lavora in modo autonomo deve operare con partita Iva.

  688. Buongiorno, dovrei prestare lavoro occasionale come personal trainier in una palestra, non ho partita iva. E’ sufficiente che io emetta ricevuta della prestazione occasionale al momento del pagamento o la palestra deve adottare il contratto “PrestO“ ? grazie

  689. La Palestra deve farle contratto di co.co.co. o al massimo pagarla con buoni lavoro PrestO’.

  690. Buongiorno , da qualche mese sono disoccupato . Penso che dovrò aprire la P.IVA, ma prima vorrei “verificare” per un breve periodo se l’attività di commerciale che mi è stata proposta da un’azienda , sarà di mio interesse. Se per 1/2 mesi collaboro con questa azienda senza aprire la P.IVA , qual’è il limite netto di “provvigioni” che l’azienda potrà erogarmi senza che sia necessaria l’apertura della P.IVA?
    Grazie.
    Marco

  691. Salve Marco, non esiste alcun limite al di sotto del quale può operare senza partita Iva. Trattandosi di collaborazione continuativa nel tempo è obbligato ad aprire partita Iva da subito. Se vuole mi contatti in privato per maggiori info.

  692. Salve, ho letto con attenzione questo articolo, e mi chiedevo se fosse possibile fare più contratti a prestazione occasionale per diversi servizi pur non superando la soglia dei 5000 £ complessivi o se al contrario questa cifra valesse per un solo contratto.
    Fatima

  693. Salve Fatima, non esiste più la soglia dei 5.000 euro ormai dal 2015 come indicato nell’articolo. Adesso se la prestazione occasionale è continuativa e per più committenti è necessario operare con partita Iva.

  694. Buonasdera . Di nuvo complimenti : svolgete un servizio eccellente di garnde utilità ! Leggendo questa risposta mi sorge il dubbio : se , quindi , il offrissi una sola prestazione ( corso di formazione ) per una somma superiore ai 5.000 euro , non inconrrerei nell’obbligo della apertura di partita IVA ? E quale sarebbe la somma da non superare ? Grazie mille , auguri di Buona Pasqua

  695. Se la prestazione non si ripete può usufruire della prestazione occasionale. Può percepire qualsiasi somma, ma se supera i 5.000 dovrà versare contributi Inps.

  696. Buona sera, mi si è presentata l’occasione di svolgere qualche ora di insegnamento in discipline artistiche presso una associazione culturale privata. Poiché sono titolare di una pensione vorrei sapere se le esigue somme percepite con questo lavoretto devono essere dichiarate. Forse vi è una soglia di esenzione?
    Grazie

  697. Buongiorno volevo farvi una serie di domande
    1: Se si superano i 5000 euro chi versa i contributi il datore di lavoro o il lavoratore?
    2: Il pagamento avviene tramite inps o direttamente dal datore di lavoro?
    3: la soglia per la prestazione verso singolo datore di lavoro è 2500 o 5000 euro?
    4:la tassazione da applicare al compenso è al 20 o 25%?
    Grazie e ancpra complimenti per l’articolo.

  698. Salve,
    mi si è presentata un’occasione per una prestazione occasionale per un totale di € 5.000 lordi.
    Io sono proprietario di una pensione di anzianità.
    Più ho un contratto a totale titolo gratuito presso la mia scuola (aiuto gratuitamente i ragazzi con disagi economici).
    Se dovessi accettare la prestazione si cumula con la mia pensione? Io percepisco una pensione lorda di circa 37.000 € annui.
    Mi conviene? Grazie

  699. Sicuramente l’importo andrà a cumularsi con la sua pensione, e pagherà imposte più alte in dichiarazione. Da valutare se le conviene.

  700. Buongiorno,
    mi si è presentata l’occasione di svolgere una prestazione intellettuale ad un privato per una somma totale di 500 euro che mi impegnerà per un totale di circa dieci ore.
    Vi chiedo, posso emettere ricevuta per prestazione occasionale (non possiedo la partita IVA) anche tra privati (persone)? Se si, devo inserire la ritenuta d’acconto pari al 20% o tra privati non viene inserita/calcolata?
    Vi ringrazio e vi auguro una buona giornata.
    Grazie.

  701. Emanuele può operare con ricevuta per prestazione occasionale. Nel suo caso non si applica la ritenuta di acconto.

  702. Buongiorno, chiedo un chiarimento: essendo iscritta alle liste di disoccupazione, devo comunicare l’inizio di un contratto di lavoro occasionale? Inoltre: puo’ durare più di 30 gg percependo € 3000- ? e successivamnte posso farne un altro con altra società per 2000 €?

  703. Il lavoro occasionale non può essere continuativo nel tempo, quindi non è in regola in questo modo.

  704. Buongiorno l anno scorso o chiuso la partita iva intrattenimento di bambini, questo2018 mi ha chiamato un ristoratore per intrattenimento bimbi tra maggio e junio 7 eventi per un totale di 1900 euro potrei farlo ? Con ritenuta d’acconto grazie

  705. Deve farsi pagare tramite i buoni lavoro PrestO’. In questo modo può evitare di aprire nuovamente partita Iva.

  706. Buona sera finalmente qualcuno che cerca di far chiarezza in questo mondo complicato chiamato Fisco.
    Se fosse possibile però avrei bisogno di un chiarimento; sono un pensionato ex enologo e una cantina sociale mi chiede di controllargli a fine vendemmia il suo vino riconoscendomi un contributo che non è superiore a 5000€. posso emettere una ricevuta di prestazione occasionale ??? o dovrei riscrivermi a partita IVA??

  707. CIAO COMPLIMENTI PER L’ARTICOLO . DEVO FARE UNA PRESTAZIONE OCCASIONALE DI LAVORO AUTONOMO PER UN RISTORANTE DEVO RIPRISTINARE DEI PAVIMENTI PER UN VALORE COMPLESSIVO DEL LAVORO PARI A 2000 EURO VORREI SAPERE SE DEVO FARE L’ISCRIZIONE ALL’IMPS PRIMA DI INIZIARE OPPURE BASTA FARE LA RICEVUTO CLASSICA CON I DATI PARTITA IVA DEL RISTORANTE E CODICE FISCALE GRAZIE

  708. Quello che conta non è il compenso ma l’abitualità della prestazione. E’ questao aspetto che deve essere valutato per capire se si deve o meno pensare all’apertura della partita Iva.

  709. Nel suo caso per essere pagato deve utilizzare i buoni lavoro PrestO’ tramite iscrizione Inps da parte del datore di lavoro.

  710. Buongiorno,
    sono appassionata di fotografia e mi diletto per piacere personale a fare foto, mi è stato chiesto da alcuni privati di poter avere qualche mia foto in cambio di cifre simboliche, 10-20-30 euro a foto. Volevo sapere se posso farlo, e come mi devo comportare, in quele categoria ricado? qualè il giusto iter da seguire?. Vi ringrazio

  711. Buongiorno e complimenti per il lavoro k fate!
    Ho 45 anni e mi è stato offerto un lavoro come segretaria amministrativa in studio professionale per 3 mattine a settimana (3,5ore a mattina compenso orario 9€ netti) sicuramente fino a dicembre e poi forse con aumento a tutte le mattine della settimana.
    Come dovrà gestire la mia posizione il datore di lavoro? Mi ha parlato di vaucher ma inizio anche ritenuta d’acconto al 20%.
    Cosa è meglio fare e per quanto tempo?
    Grazie dell’aiuto.

  712. Dovrà emettere ricevute per lavoro autonomo occasionale al momento del pagamento e poi indicare l’importo in dichiarazione dei redditi. Comunque per maggiori info mi contatti in privato.

  713. Salve Monica e grazie per i complimenti. Allora, un’attività di lavoro dipendente come la sua può essere gestita solamente attraverso pagamento dei voucher, ora buoni PrestO’ da parte del datore di lavoro. Non può accettare lavori del genere tramite prestazione occasionale, in quanto non sarebbe in regola lei e nemmeno il suo datore di lavoro. Finiti i limiti dei buoni lavoro devono proporle un contratto a tempo determinato di lavoro dipendente. Ogni altra forma, vedi prestazioni occasionali, non è in regola. Comunque per maggiori info mi contatti in privato.

  714. Posso fare una prestazione occasionale per un libero professionista italiano residente in Inghilterra? E nel caso devo considerare la ritenuta d’acconto o farmi pagare l’importo lordo. E come mi devo comportare col fisco italiano? Grazie

  715. Se lei è un professionista è tenuto a fatturare la prestazione dall’estero. Per maggiori info mi contatti per una consulenza.

  716. Ho un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato da 40 ore settimanali. Per il periodo estivo vorrei collaborare con un ristoratore per l’organizzazione di compleanni. Sarebbe un attività sporadica dove andrei ad occuparmi dell’organizzazione delle festa e che comporterebbe un guadagno per l’intera stagione di max € 1.000,00-€ 1.500,00. Posso considerarla come una prestazione di lavoro occasionale con rilascio di ricevuta non fiscale e ritenuta di acconto al 20%. Non avrei obblighi inps, inail o altro? Grazie mille e complimenti per le informazione che mettete a disposizione di tutti

  717. La cosa migliore è quella di farsi pagare tramite i buoni lavoro PrestO’. In questo modo sia lei che il ristoratore sarete in regola.

  718. Buongiorno, premesso che per motivi personali non lavoro dal 2016, l’azienda presso la quale avevo lavorato mi aveva contattato nel terzo trimestre del 2017 per una consulenza tecnica. Nel mese di dicembre 2017 ricevetti il compenso per la prestazione occasionale (1500 euro) tramite emissione di ricevuta con ritenuta del 20%. Non avendo la più pallida idea di quanto scrivere sulla ricevuta, la medesima fu formulata dall’ufficio contabile al quale si appoggia l’azienda. Io integrai la ricevuta inserendo i miei dati anagrafici, il compenso lordo, quello netto e apponendo la mia firma. Successivamente, nel mese di marzo 2018 ho ricevetti la certificazione unica 2018 relativa all’anno 2017 (1500 euro imponibile, 300 euro ritenuta a titolo di acconto). Oggi, leggendo quanto indicato nel vostro portale e controllando la ricevuta, mi sono reso conto che sulla medesima manca la marca da bollo della quale a suo tempo non mi fu detto nulla!
    Quali consegue determina la sua assenza?

  719. Per l’omesso, insufficiente o irregolare versamento dell’imposta di bollo dovuta, si applica la sanzione amministrativa del pagamento di un importo da 1 a 5 volte l’imposta evasa (ex articolo 25, del DPR n. 642/72).

  720. Buonasera,

    nel caso in cui dovessi fare una serata di intrattenimento musicale da cantante, e quindi in una data prestabilita con un compenso prestabilito, non superando le soglie minime dei 5.000,00 e se il mio “titolare” fosse un privato, non avrei nessun obbligo di fare neanche la ricevuta fiscale con R.A. al 20% in quanto lui non può essere il mio sostituto d’imposta? Corretto?
    In questo caso cosa bisogna fare?

    Grazie anticipate per la risposta.

    Giorgia

  721. Salve Giorgia, certamente si quello che afferma è corretto, ma tutto deve limitarsi ad un unica esibizione.

  722. Buongiorno,
    vorrei sapere se un dipendente pubblico a tempo pieno e indeterminato può svolgere un’attività occasionale extra, ricorrendo ai buoni lavoro PrestO ai sensi dell’art. 54-bis o se tale tipologia configura un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato con l’utilizzatore.
    In alternativa, può svolgere l’attività come lavoro occasionale accessorio ai sensi dell’art. 2222 c.c.?
    In tal caso, quali sono i limiti per poter considerare l’attività effettivamente occasionale e, quindi, compatibile con il rapporto di lavoro da dipendente pubblico full time?
    Vi ringrazio

  723. I buoni lavoro PrestO’ possono essere utilizzati, ma serve l’autorizzazione dell’ufficio di appartenenza del dipendente per poter svolgere attività extra lavorativa.

  724. Salve, sono stato licenziato il 5 marzo c.a. da una posizione di contratto a tempo indeterminato nel settore privato ccnll metalmeccanico, e mi è stata concessa la naspi per 168 gg. Vorrei sapere se nel frattempo posso procacciare affari occasionalmente per aziende rilasciando regolare ricevuta senza P iva, e non superando i 5000 euro. Inoltre ciò influirebbe dull’inport9 della Naspi? Grazie per il servizio che svolgete..

  725. Salve,

    sono in Naspi da un mese ed una piccola azienda con 50 dipendenti mi chiede di svolgere un compito lavorativo per un paio di mesi. Sono disposti a lasciarmi autonomia, l’importante è che svolga alcune attività entro delle scadenze. Non vorrei interrompere la Naspi ma cumulare il reddito. Esiste una specifica forma di prestazione lavorativa non subordinata che mi consenta cio’, e se si qual’è il suo specifico nome? La domanda sorge da alcune cose lette sul web ma che non sono chiare.

  726. La prestazione occasionale riguarda solo attività non ripetitive, quindi non può farlo abitualmente. Inoltre per ogni prestazione effettuata ci sarà l’adeguamento della Naspi.

  727. Può utilizzare i buoni lavoro PrestO’, oppure dovrà aprire partita Iva. In ogni caso, se percepisce compensi la Naspi andrà a ridursi nell’importo che percepisce.

  728. Buongiorno a Febbraio 2018 è termina la mia Naspi che mi ha fruttato un reddito di sole 1000 euro circa; se dovessi fare nel corso del 2018 una sola ricevuta per prestazione occasionale con ritenuta d’acconto di 800 euro (e nessun altro reddito né mio e né dei miei famigliari) dovrei dichiararla? Grazie

  729. Non è obbligata a dichiarare il reddito ma può recuperare la ritenuta subita se presenta la dichiarazione.

  730. Buongiorno,
    Da marzo a luglio 2016 e da settembre a dicembre 2016 ho avuto un contratto di prestazione occasionale con la stessa azienda per circa 780 ore e un compenso superiore ai 2500€ (mi sembra nell’ordine dei 3600€). Avevo più di 25 anni e non in stato di disoccupazione etc.
    Ovviamente si tratta di un caso di una srl che cercava di non assumere sfruttando escamotage. Secondo la legge attuale questo non sarebbe possibile. È entrata in vigore successivamente? C’è qualcosa che posso fare? Quali sarebbero i vantaggie le sanzioni per l’azienda?
    Grazie mille per il lavoro svolto, aspettavo questa legge da tempo!

  731. Il contratto era ed è irregolare. In caso di attività assimibabile a quella di lavoro dipendente l’azienda se ci fossero stati controlli avrebbe rischiato di doverla assuemre a tempo indeterminato, oltre al pagamento di sanzioni. Se, invece, si fosse riscontrato che l’attività svolta è di lavoro autonomo sarebbe stata lei ad incorrere in sanzioni per mancata fatturazione.

  732. Buongiorno ho un quesito: io e mia moglie siamo disoccupati senza sussidio, né altri redditi.
    Se dovessimo fare nell’anno 2018 due sole ricevute di prestazione occasionale una a nome mio di 4000 euro e una a nome di mia moglie di 2000 euro (oppure di 4000) possiamo non dichiararle in quanto inferiori a 5000 euro oppure si cumulerebbero sforando il tetto ?
    Grazie e complimenti per la sua rubrica

  733. In assenza di altri redditi non sareste obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi.

  734. Buongiorno, aprirò una CIAL per eseguire una manutenzione straordinaria consistente nella realizzazione di un muro di confine. Vorrei affidare tale attività (che richiede < 2500 Euro) ad un rumeno che non svolge alcuna attività di lavoratore dipendente e non è iscritto nelle liste di disoccupazione (è a carico della moglie) utilizzando le prestazioni occasionali e pagandolo con il Libretto Famiglia. Ovviamente saranno osservate tutte le norme di sicurezza e sul cantiere sarà presente solo lui. Posso farlo?

  735. Ma come è possibile che se la soglia sia di 5000 € lordi il guadagno massimo prima di iscriversi alla gestione separata NON sia di 4000 netti?? Allora non ho capito nulla. Ci sono inoltre dei limiti sui giorni lavorati? Grazie per il vostro lavoro

  736. Può utilizzare il libretto famiglia, ma non potrà usufruire della detrazione fiscale per la ristrutturazione.

  737. Il limite per l’iscrizione alla gestione separata Inps è di 5.000 euro lordi. Come trova scritto nell’articolo, non ci sono limiti di giorni lavorati.

  738. Buongiorno, ho un quesito da proporvi. Mi hanno offerto un contratto co.co.co per sei mesi con cui raggiungerei esattamente la soglia di 5000 € lordi. Sono anche iscritta ad un albo ma non ho mai aperto partita iva in quanto il lavoro è stato talmente irrisorio negli anni precedenti da non giustificarne l’apertura, e quindi ho usato la prestazione occasionale con la ritenuta d’acconto. Se in questi sei mesi venissi contattata per un lavoro, potrei farlo utilizzando ancora la prestazione occasionale o andrei a inficiare il contratto co.co.co esistente? Grazie

  739. Prima di tutto un’attività per cui si è iscritti ad un albo non può essere svolta con prestazione occasionale, ma sempre con partita Iva, se si opera in modo autonomo. Il contratto di co.co.co. e la prestazione occasionale non sono incompatibili, il problema nel suo caso è capire se l’attività che svolge è legata all’iscrizione all’albo o meno. Se vuole mi contatti in privato.

  740. buongiorno sono un dipendente pubblico autorizzato dalla propria amministrazione a tenere seminari in campo estetico a titolo gratuito fuori dagli orari di servizio e nel rispetto dell’imparzialità della PA. Vorrei sapere se posso usufruire delle prestazione occasionale e l’eventuale regime fiscale grazie

  741. Se l’attività che svolte non è continuativa nel tempo può utilizzare la prestazione occasionale.

  742. Salve, quindi se ho capito bene è possibile superare i 5000 euro lordi per prestazione occasionale da lavoratore? Semplicemente bisogna iscriversi alla Gestione Separata e pagare qualche tassa in più? Chiedo perché faccio esempio nel mio caso ho diverse proposte di lavoro occasionale ma penso che sicuramente in fondo all’anno le 3 sommate supererebbero i 5000. Sono lavori diversi, tipo babysitter/insegnante mandata a casa della gente da una impresa/compagnia che ci gestisce le richieste dei clienti, e una specie di tour operator in bicicletta saltuario, e insegnante di inglese in un summer camp estivo (quindi lavoro di un mese solo). Il guadagno oltre i 5000 euro quanto viene tassato con la Gestione Separata? Grazie.

  743. La prestazione occasionale può superare i 5.000 euro ma solo nella singola prestazione e se non ci sono altre prestazioni nel corso dell’anno. Altrimenti, come nel suo caso la prestazione è da considerare come continuativa e da gestire obbligatoriamente con partita Iva. Se vuole possiamo analizzare la sua situazione in dettaglio, se mi contatta via mail.

  744. Buongiorno,
    per l’utilizzo del bonus per baby sitter con libretto famiglia è possibile utilizzare come prestatore di lavoro la nonna del bambino?

  745. Buongiorno,
    sono un ex dipendente pubblico, adesso in pensione (pensione ordinaria di anzianità) e volevo chiedere se , da parte mia, sarebbe utilizzabile la formula “prestazione occasionale” , in quanto mi e’ stato chiesto, da parte di alcune imprese, di tenere dei corsi/attività come esperto/conoscitore di orientamento, sopravvivenza, e altre forme/discipline di attività classificate “OUTDOOR”, finalizzate al TEAM BUILDING aziendale.
    Cordiali saluti

  746. L’attività visto che ha già più committenti non avrebbe il carattere di occasionalità, per questo dovrebbe operare esclusivamente con partita Iva.

  747. Se il committente fosse solo uno? cioe’ se decidessi di svolgere tale attività per una sola azienda, tale prestazione rientrerebbe in quella occasionale?
    Se la risposta fosse positiva, come dovrei iniziare a muovermi nel rispetto delle leggi vigenti?

  748. E’ uguale, anche se il committente è unico ma la prestazione lavorativa è continuativa, non si possono utilizzare la prestazioni occasionali. Per poterle usare la prestazione deve essere non continuativa, quindi, non ripetuta nell’anno.

  749. Buongiorno,
    sono pensionata INPDAP e ho 62 anni. Qualora, come nonna, dovessi svolgere per breve tempo attività di babysitter per la mia nipotina e fossi retribuita con il Libretto Famiglia, dovrei poi dichiarare questo reddito aggiuntivo sul 730? Questo tipo di retribuzione e le relative quote INPS detratte automaticamente dal Libretto Famiglia di mia figlia modificherebbero la mia pensione attuale?
    Grazie.

  750. Il pagamento con libretto famiglia non prevede l’indicazione in dichiarazione dei redditi. Il reddito percepito è già stato tassato alla fonte. La sua pensionone non subirebbe modifiche.

  751. Salve, volevo chiedere un paio di info, se possibile.
    Se supero la soglia dei 5000 euro (sono intesi netti o lordi?) sommando il totale di prestazioni occasionali conseguite con più aziende, come funziona? Oppure è inteso che dovrei superarli con ognuna delle aziende, separatamente?
    Inoltre, la Gestione Separata INPS è contemporanea alla Partita IVA, oppure si escludono a vicenda?
    Grazie!

  752. Il riferimento è ai 5.000 euro lordi annui (non per singolo committente) e riguarda solo l’obbligo di iscrizione Inps. Per la partita Iva la questione è diversa e dipende dall’abitualità della prestazione. Se vuole analizzare la sua situazione mi contatti in privato.

  753. La ringrazio della celere risposta. No, al momento non supero i 5000 cumulativi lordi annui, quindi era una domanda che mi ponevo per il futuro; cioè, visto che sarebbe il datore di lavoro a dovermi iscrivere alla Gestione Separata INPS, nel momento in cui i 5000 sono cumulati con più committenti come si agisce? È questo il mio dubbio, ma solo una curiosità per quando sarà. Fatturo ancora troppo poco anche per la Partita iva che però credo che, ad un certo punto, diventi semi-obbligatoria nella libera professione.

  754. E’ lei al superamento della soglia che deve avvertire i datori di lavoro con cui opera. Solo questo, poi come detto c’è l’aspetto fiscale da prendere in considerazione. In bocca al lupo per la sua attività! Se cerca un consulente fiscale siamo a disposizione.

  755. Grazie per l’ottima guida. Mi rimane ancora un dubbio riguardo la Prestazione occasionale con la nuova normativa 81/2015 (quindi art 222 cc):
    Dal punto di vista fiscale (non previdenziale) c’è ancora il limite dei 5000 € lordi? e questi sono riferiti al singolo committente o alla somma di tutti i committenti durante l’anno?
    (cioè, facendo un esempio pratico, potrei guadagnare anche 3000€ lordi dal committente A e poi 4000 dal committenti B per un totale di 7000€ e preoccuparmi solo della Gestione separata per i 2000, ma essere a posto da un punto di vista fiscale?)
    Grazie

  756. Non esiste alcun limite di 5.000 euro lordi se non ai fini previdenziali e vale per tutti i committenti nell’anno. Da un punto di vista fiscale bisogna guarda solo alla continuità dell’attività, se svolge più prestazioni nell’anno, è considerata attività abituale e quindi si deve operare con partita Iva. Indipendentemente dal volume dei compensi percepiti.

  757. Salve sono uno chef a domicilio e dovrei preparare un brunch per una azienda mi chiedono di fare una ricevuta per il totale oppure delle ricevute a ciascun partecipante che poi chiedera’ rimborso all’azienda. Posso fare ricevuta per prestazione occasionale? grazie Valeria

  758. Salve Valeria, uno chef a domicilio per operare deve essere in regola con la normativa per poter operare. Al di la del fatto che si possa parlare di prestazione occasionale, se vi sono i requisiti, ma ci sono molti aspetti, come quello legato all’HACCP, all’assicurazione professionale, ed altro che devono essere presi in considerazione, per evitarsi brutte sorprese. Le consiglio di non operare senza le opportune tutele. Se volesse approfondire mi contatti pure in privato.

  759. Avevo intenzione di affidare dei lavori di piccolo giardinaggio ad un mio vicino pensionato.
    Ho effettuato l’iscrizione al libretto di famiglia e versato con F24 400,00.
    Il prestatore ieri mi ha detto che deve rinunciare perché un commercialista gli ha detto che le somme percepite andrebbero a sommarsi al reddito di pensione e gli scatterebbe un’aliquota superiore. Io sapevo che i compensi in questione sono esenti da Irpef e non vanno indicati nel 730. Sempre che non superi i limiti dettati dalla legge.Grazie.

  760. E’ corretto quanto afferma. I redditi percepiti con il libretto famiglia sono esenti da tassazione e non vanno inseriti nel 730. Il reddito derivante da questa attività è già tassato alla fonte attraverso l’F24 che ha pagato. Anche da un punto di vista previdenziale è la stessa cosa. Bisogna solo fare attenzione a non superare il limiti di reddito annui.

  761. Buongiorno Gradirei una delucidazione per risolvere un problema….. in pratica devo svolgere una prestazione occasionale ad Comune il quale mi ha chiesto l’emissione della fattura elettronica. Non essendo un’azienda non ho la partita IVA quindi la mia domanda è posso emettere fattura elettronica alla pubblica amministrazione avendo solo il codice fiscale? Grazie.

  762. La fattura (elettronica e non) possono emetterla solo i soggetti titolari di partita Iva. Verso gli enti della PA si può emettere soltanto fattura elettronica, quindi possono effettuare queste attività solo i titolari di partita Iva.

  763. Buongiorno
    mia figlia ha effettuato nel 2017 una prestazione occasionale (tipologia reddituale causale o) e non ha percepito altri redditi, può presentare il modello 730 precompilato per recuperare le somme trattenute o deve presentare il medello PF.
    Preciso che vista la somma percepita continua ad essere fiscalmente a mio carico.
    Grazie

  764. Salve,
    avrei bisogno di due chiarimenti: dal 2017 fatturo in regime forfettario come Psicologa. Parallelamente ho avuto nel 2017 una collaborazione con incarico professionale occasionale, PRECISO, non inquadrata come Psicologo nella lettera incarico ma come Operatore di Sportello. Una cosa mi preoccupa: mi accorgo ricevendo CU2017 dal committente stesso che il totale lordo 2017 supera di poco 5000 euro. Cosa questo mi comporta ai fini previdenziali? E nella dichiarazione che devo effettuare questi altri redditi verranno inseriti nello stesso modello in una specifica sezione? Grazie mille.

  765. Ci sono delle problematiche sia riguardo il fatto che avrebbe dovuto fatturare l’attività di sportello, sia da un punto di vista previdenziale. Se vuole mi contatti per una consulenza.

  766. Buongiorno volevo un informazione
    Volevo partecipare ai mercatini dei creativi e magari in futuro trovare qlc negozio che compra le mie creazioni ma non so se posso. Logicamente nel poco tempo a disposizione , Per fare ciò utilizzo vecchie macchine da maglieria della ditta di mia mamma chiusa da 12 anni e anche uncinetto e lavoretti manuali
    Ho trovato un magazzino x qst mio hobby ma prima di tutto vorrei sapere se posso senza partita iva. Cosa mi consigli a ?

  767. Senza partita Iva, non può fare niente se opera in un locale commerciale. L’utilizzo di un locale commerciale presuppone lo svolgimento di attività artigianale o commerciale.

  768. Buongiorno, prima di tutto ti faccio tanti complimenti per il tuo blog…

    Io “lavoro” in una azienda da ottobre dal anno scorso, si puo dire che è un lavoro a chiamata senza contratto però, a fine mese loro mi fano una notula per prestazione occasionali.

    Se sto lavorando piu di 30 giorni con questa azienda loro devono assumermi ?
    Come glielo devo chiedere senza avere paura di perdere questo lavoro?

    Cosa mi consigli a ?

  769. Grazie Sebastian per i complimenti. L’azienda per cui lavora non la mette in regola e in questa situazione lei è fuori da ogni tutela per il lavoro che sta svolgendo. Naturalmente se farà pressioni per avere un contratto non le rinnoveranno l’attuale. L’unica strada, a mio avviso, è fare una denuncia alla GDF. Se verranno a fare un controllo trasformeranno il contratto in uno a tempo indeterminato.

  770. Buongiorno,
    ho sottoscritto un contratto di prestazione occasionale con uno studio di commercialisti.
    Da poco ho anche iniziato l’attività di incaricato alla vendita a domicilio occasionale (con Herbalife).
    Vorrei avere la conferma se, come nel caso specificato nell’articolo di Ebay, anche in questo caso le due tipologie di contratto operano in modo separato e mi consentono entrambe di avere una soglia di euro 5.000,00, considerando che il secondo contratto è una attività commerciale e non professionale, pur essendo entrambe le tipologie di contratto “occasionale”.
    Vi ringrazio.

  771. Si tratta di due discipline fiscali diverse, con regole diverse, a cui prestare attenzione, anche per capire quando è opportuno operare con partita Iva.

  772. Buongiorno mia figlia effettua prestazione occasionale (consulenza linguistica) per una azienda. a breve raggiungerà i 5000 euro e la stessa azienda gli ha proposto fino alla fine di questo proggetto di continuare cosi iscrivendosi alla gestione separata inps. La mia domanda è questa dopo 4 mesi può ancora essere considerato lavoro occasionale? inoltre lei continuando come gli hanno proposto vedrebbe il suo compenso diminuire perchè dovrebbe pagare i contributi previdenziali e giusto cosi? in attesa di vostra risposta saluto cordialmente

  773. A queste condizioni non si tratta più di lavoro autonomo occasionale ma di lavoro dipendente mascherato. Non bisogna accettare offerte di lavoro di questo tipo ma bisogna chiedere un contratto di lavoro dipendente, altrimenti si può effettuare una denuncia alla GdF.

  774. La ringrazio per la rapida risposta volevo solo aggiungere che mia figlia è una studentessa universitaria ed il lavoro lo svolge da casa ed in orari a sua scelta

  775. Allora rettifico quanto detto. E’ sua figlia a quel punto che dovrebbe operare con partita Iva per essere in regola quando una prestazione lavorativa autonoma ha carattere di abitualità. La partita Iva diventa obbligatoria quando un’attività ha carattere di abitualità e continuità nel tempo a prescindere da fatturato. Naturalmente bisogna valutare se poi è conveniente economicamente.

  776. BUONASERA,
    HO EFFETTUATO UNA PRESTAZIONE OCCASIONALE ART.2222 PER CIRCA DUEMILA EURO LORDI E UN ASSO TEMPORALE DA MARZO A MAGGIO SENZA VINCOLO DI ORARIO.
    E’ PASSATO CIRCA UN MESE E LA STESSA AZIENDA MI HA PROPOSTO I VOUCHER “PRESTO” FINO AL 31/07/2018.
    POSSO ACCETTARE DALLA STESSA AZIENDA QUESTO SECONDO TIPO DI CHIAMATA DOPO AVER SVOLTO L’ALTRA?
    SE SI DEVO CONSIDERARE ESSENDO LA STESSA AZIENDA UN TOTALE DI EURO 2.500 MAX PER TUTTE E DUE LE PROPOSTE?

  777. Può accettare i voucher, ma attenzione sono due discipline diverse, come indicato anche nell’articolo. Dovrà fare attenzione a non superare i limiti di redditi previsti per questi buoni.

  778. Una associazione mia cliente mi chiede come regolare la signora che due volte la settimana viene a fare le pulizie.

    Io propendo per la ricevuta a fine periodo con esposizione della ritenuta d’acconto.

  779. Salve,faccio parte del personale educativo di ruolo in una scuola statale, nei mesi di luglio e agosto mi è stato proposto un contratto di prestazione occasionale in uno stabilimento balneare come responsabile della cassa, posso accettare questo contratto?

  780. Sono un impiegato presso un’impresa privata. Nel 2018 ho svolto una consulenza di counselling come professionista per un cliente per un totale di 80 euro in due incontri di 50 minuti. Come posso gestire fiscalmente questa transazione? Grazie

  781. Buongiorno sono uno shopper di una azienda che fornisce il servizio di spesa a domicilio, la mia prestazione sostanzialmente è quella di recarmi nel p.v, fare la spesa e consegnarla al cliente. Volevo chiedere se supero la quota dei 5000 euro annui sono obbligato ad aprire partita Iva o ce solo la comunicazione per la gestione separata Inps? Grazie

  782. Se le propongono un contratto di questo tipo l’azienda non sta facendo le cose per bene. Non si dovrebbe accettare, non è una prestazione occasionale. Deve chiedere un contratto a tempo determinato per essere in regola.

  783. Lei è obbligato ad aprire partita Iva per regolarizzare la sua posizione legata all’attività.

  784. Buongiorno e grazie per il contributo.
    Dato che la ricevuta va consegnata al committente solo quando quest’ultimo ha effettuato il pagamento, il procedimento corretto dovrebbe essere: 1) eseguo il lavoro 2) chiedo al committente di pagarmi – nel mio caso di farmi il bonifico 3) ottenuto il CRO, consegno la ricevuta al committente
    Perciò il tutto avviene (almeno fino al passaggio 3) senza che vi sia alcun documento che attesta che sto per eseguire una determinata prestazione per il committente, corretto?

    In caso affermativo mi sorgono due domande:
    1) se il committente non paga, come faccio a dimostrare che tra noi c’era un accordo per quella prestazione, dato che la ricevuta (unico documento di questa transazione) non ho ancora potuto compilarla/consegnarla perché aspettavo il pagamento?
    2) se al committente chiedo di pagarmi tramite bonifico, nella ricevuta devo inserire la data in cui il committente ha fatto il bonifico o quella di avvenuto accredito della somma sul mio conto?
    Mi scuso per la confusione…

  785. 1) occorre sempre firmare un contratto preliminare relativo alla prestazione da svolgere con indicati compiti durata e modalità di pagamento.
    2) non occorre inserire nella ricevuta i riferimenti del bonifico.

  786. Buonasera,
    chiedo una delucidazione
    posso prendere a lavorare per una giornata tramite i “nuovi voucher” una signora che però è iscritta alla CCIAA come artigiana? premetto che la mia azienda è un maglificio.

    In attesa ringrazio
    Giorgia

  787. Non è possibile utilizzare i buoni lavori per soggetti che sono artigiani o imprenditori.

  788. Grazie per la risposta, ho però contattato inps che mi ha detto:
    chiunque può essere pagato tramite buoni lavoro SOLO se nell’anno non superano i 5000€ di reddito con la loro attività (cosa che, un artigiano o imprenditore sicuramente superano questa soglia, però nel caso contrario POSSONO) a questo punto mi resta il dubbio.

  789. Perché l’Inps le da la risposta presupponendo che operino a titolo personale e non come impresa. Se intende questo si è possibile.

  790. Buonasera,
    Sono una ragazza di 19 anni e l’hotel dove sono stata inserita come stagista da parte di un corso a parte, mi ha offerto un contratto occasionale in quanto non può far altrimenti perché sto facendo questo stage che finirà a settembre. Il periodo è da giugno a settembre 5 giorni a settimana 8 ore. È regolare? Ancora non mi è stato fatto firmare.

  791. Ho effettuato una prestazione occasionale nei confronti di una azienda estera, che non ha alcuna sede in Italia.
    Ho lavorato per 1/3 del tempo da casa, usando internet, mentre per il tempo rimanente mi sono recato presso le loro sedi, con biglietti aerei ed alberghi acquistati da loro a mio nome.

    Io ho rilasciato una normalissima ricevuta per prestazioni occasionali, ma senza ritenuta d’acconto ne IVA.

    Corretto?

  792. Quella che descrive non ha molto le caratteristiche di un’attività di lavoro autonomo occasionale, come la ricevuta deve essere emessa senza ritenuta di acconto.

  793. Salve,
    sono appassionata di fotografia e vorrei cominciare a farne un vero e proprio lavoro. La mia idea sarebbe quella di sfruttare il contratto di prestazione occasionale per il primo periodo e successivamente aprire partita iva. La mia domanda quindi è: potrei fare pubblicità o comunque farmi conoscere?
    Grazie

  794. Se si fa pubblicità, l’attività non è occasionale. Se vuole avviare questa attività deve anche investire su se stessa. Consideri che la partita Iva agevolata le permette di pagare le imposte solo sul fatturato. Se vuole ne parliamo in consulenza e nel caso le farò una panoramica dei servizi di consulenza continuativa che offriamo.

  795. sono un ingegnere regolarmente iscritto all’albo ma dipendente di una azienda, ho accettato di far parte di una “terna” di collaudo per u grosso lavoro, il compenso sarebbe dovuto essere intorno a 4keuro, a seguito di un ricalcolo, adesso supererà i 10keruo. L’attività si svolgerà in una decina di giornate lavorative spalmate nell’arco di un anno….

    Al momento, ovviamente non ho partita iva, come diovrò comportarmi al momento della riscossione del compenso?

    Vi ringrazio per l’attenzione

  796. Dovrà necessariamente regolarizzare la sua posizione da professionista indipendente iscritto ad un albo professionale aprendo partita Iva. Non esistono per lei alternative.

  797. Buongiorno,

    Mi è stato proposto un periodo di prova in una piccola agenzia di comunicazione, srl, della durata di due mesi, accennando alla possibilità di un contratto di lavoro occasionale.
    Si tratterebbero di 8/9 ore al giorno in ufficio.
    E’ regolare? come posso muovermi? è il caso io faccia una controproposta?
    Grazie mille dell’attenzione

  798. Quella che le hanno proposto non ha le caratteristiche della prestazione occasionale. Non deve accettare il contratto ed anzi chiedere un contratto regolare a tempo determinato, nelle forme previste dalla legge.

  799. Ho seguito il vostro consiglio, ma mi hanno fatto capire che quella è l’unica offerta che riceverò.
    Come dovrei comportarmi secondo il vostro parere?

    Grazie ancora

    Jack

  800. Non accettare l’offerta e pensare se fare una segnalazione alla GdF. Se tutti accettano queste offerte ci saranno sempre datori di lavoro che continueranno a proporle a danno dei lavoratori.

  801. Nella risposta al mio messaggio del luglio 2, 2018 at 20:07, non ho capito bene perché “Quella che descrive non ha molto le caratteristiche di un’attività di lavoro autonomo occasionale”.

    E’ durata complessivamente 14 giorni, è stata svolta all’estero, per 2/3 presso la sede del committente.

    Cosa c’è che non va?

    E, se non è una prestazione occasionale, come dovrebbe/potrebbe essere descritta?

    Grazie

  802. E’ un’attività di lavoro autonomo o dipendente, a seconda di come in concreto è stata svolta. La continuità dell’attività rende la stessa abituale e non occasionale. Oggi è molto difficile rientrare nella disciplina del lavoro autonomo occasionale.

  803. Per la serie ‘in Italia si fanno delle leggi /norme incomprensibili e quindi che necessitano di interpretazione.
    Con il risultato che sarà sempre il fisco a decidere come più gli fa comodo.
    Intanto, se la gioca come meglio gli aggrada, essendo le commissioni tributarie dipendenti dallo stesso ministero.

    Per me è occasionale, perché non ne farò altre, ne presso quel cliente, ne altrove.
    Il fatto che sia stata svolta in continuità, beh, cosa avrei dovuto fare? prendere un aereo stare un giorno e tornare indietro? Sarebbe stato antieconomico.

    Ed inoltre, per capire meglio cosa volesse il cliente, era opportuno stare li.

    Poi il lavoro vero e proprio è stato fatto altrove! Non è abituale, tant’è vero che è finita, e che, anche volendo, ho esaurito il plafond economico.

  804. Buongiorno, mi trovo in mobilità in deroga fino mese di agosto, devo fare una consulenza tecnica: disbrigo, invio pratiche, e sviluppo elaborati tecnici (non prestazione professionale), ho alcune domande da formulare:
    1 posso utilizzare la prestazione occasionale?
    2 il limite max su diversi clienti e’ di 5k€?
    3 se supero questo importo posso/devo avvalermi della gestione separata Inps ?

  805. Deve utilizzare i voucher PrestO’ per svolgere attività non professionali saltuarie.

  806. Buongiorno.
    nell’anno corrente (gennaio-luglio) ho svolto lavoro occasionale presso il medesimo committente per euro 4700 lordi.
    presso un asilo nido. circa 3 ore al giorno.
    – ho diritto a riavere la ritenuta d’acconto versata? (940€)
    – è un contratto regolare?
    – ho diritto alla dis coll?

    grazie e buon lavoro.

  807. Non è un contratto regolare, ed in assenza di altri redditi può recuperare le ritenute subite.

  808. Buongiorno,

    grazie per l’articolo molto ben fatto.
    Ho comunque un punto che non ho ancora chiaro e per il quale ho bisogno della vostra interpretazione.
    Sono un lavoratore dipendente full time a tempo indeterminato. Un cliente (con il quale non sussiste il minimo conflitto di interessi con la mia azienda) mi richiede un lavoro di prestazione occasionale per mancanza di competenza specifica all’interno della sua azienda. Voglio accettare e mi pare di capire che l’unica tipologia di contratto che posso stipulare nella mia condizione è quella di Prestazione occasionale. L’importo sarà inferiore ai 5000 €.
    Le mie domande sono:
    a) Il committente dovrà iscrivermi presso l’INPS?
    b) Sono in qualche modo tutelato dal punto di vista assicurativo?
    c) Devo stipulare un contratto scritto col committente di prestazione occasionale?
    c) Qualora arrivasse un controllo della finanza come posso dimostrare di essere in regola se sto lavorando e non ho ancora emesso ricevuta?
    Grazie per un riscontro e buon lavoro

  809. Buon giorno,
    mi permetto una domanda, nella speranza di non sbagliare luogo. L’amministratore del mio condominio, afferma che il sostituto del portiere è in regime di lavoro occasionale, senza un contratto specifico, e che poi a fine anno verifica orari e giornate di presenza e lo paga.
    Ovviamente mi sembra sbagliata la mancanza di un contratto specifico, anche se di pochi giorni od uno solo.
    Non vorrei che la cosa portasse a conseguenze.

    Mi permetto di aggiungere una considerazione/domanda, ma nel portale inps od altro è possibile verificare se esiste un contratto intestato al condominio avendo il codice fiscale dello stesso?

    Grazie per l’attenzione e buon lavoro

  810. Per i condomini conviene utilizzare i buoni lavoro PrestO’. Non la prestazione occasionale.

  811. Salve, sono un lavoratore dipendente a tempo indeterminato. Mi è capitato di svolgere attività lavorative extra quest’anno.
    Nel 730 ho dichiarato un totale di 3400€ netti di prestazioni occasionali, alle quali i committenti hanno pagato la ritenuta d’acconto al 20%.
    Questi 3400€ si sono andati ad aggiungere al mio reddito annuo facendomi superare i 28000€, comportando lo scatto dell’aliquota al 38%. Chiaramente dovrò pagare un’importante somma per questa cosa, dimezzando così le mie entrate extra.
    Non superando i 5000€ lordi non dovevo essere esente da tasse?

  812. Si è esenti da tasse sotto i € 4.800 di prestazione occasionale, ma in assenza di altri redditi. Nel suo caso, con altri redditi la prestazione occasionale le è costata cara, visto il superamento della sua aliquota. Se le prestazioni occasionali proseguono ogni anno, meglio pensare a soluzioni alternative.

  813. Salve
    ho ricevuto una CU per prestazione occasionale, portandola alla commercialista mi ha detto che avendo superato i 5.000€ (la prestazione lorda infatti è di 6.062,50) il sostituto doveva effettuare l’iscrizione alla gestione separata. Cosa succede se lui non ha fatto questa iscrizione? Sono obbligato a fare la dichiarazione quindi i contributi per la parte eccedente li verso con la scadenza del dichiarativo? Grazie

  814. Buongiorno, sono un medico dipendente pubblico in pensione da alcuni mesi
    Ricevo alcune richieste per prestazioni mediche del mio ramo specialistico che intenderei svolgere in modo sporadico.si puo’ configurare come attivita’ medica occasionale o dovrei necessariamente aprire una partita Iva e avere un gestione forfettaria?
    Grazie

  815. A questo punto dovrà versare lei in dichiarazione tutti i contributi. Bisogna fare attenzione, altrimenti come in questo caso ci si rimettono dei soldi.

  816. La prestazione occasionale in campo medico è impossibile. Deve operare obbligatoriamente con partita Iva se si tratta di prestazioni sanitarie svolte in modo autonomo. Se ha bisogno di un commercialista che la segua siamo a disposizione.

  817. Buongiorno,

    ho ricevuto un pagamento per una prestazione occasionale ex art. 2222 c.c. ma poi mi sono dimenticato di rilasciare la ricevuta.
    La dovevo rilasciare entro un tempo prestabilito?
    Dato che sulla stessa deve apporre la marca da bollo da € 2,00 con data anteriore o uguale alla data di emissione come posso fare? Posso emetterla ora a distanza di circa un mese dal pagamento della prestazione da parte del committente?

  818. La ricevuta si emette al momento del pagamento. Se la emette successivamente dovrà pagare la sanzione per la marca da bollo.

  819. Grazie del consiglio.
    Qual’è l’importo di questa sanzione?
    Come e dove posso pagare questa sanzione per tardiva emissione della ricevuta?

  820. Si paga apponendo una marca da bollo aggiuntiva. Per l’omesso, insufficiente o irregolare versamento dell’imposta di bollo dovuta, si applica la sanzione amministrativa del pagamento di un importo da 1 a 5 volte l’imposta evasa (ex articolo 25, del DPR n. 642/72).

  821. Buongiorno,

    dopo la prestazione di collaborazione autonoma occasionale fino a € 5.000,00 (nel 2018) è possibile attivare i Presto? Ho 39 anni e posso ricorrere al Presto per compensi fino a € 2.500,00 annui (sempre nel 2018) o sono elevabili di un 25% (e quindi fino a € 3.125,00) in quanto disoccupato ai sensi del D. 150/2015?

    Ci sono altre alternative da poter attivare che mi potrebbero essere consigliate?
    Ad esempio il nuovo regime IVA forfettario ha costi elevati?

  822. Può attivare i buoni PrestO’, ma per i limiti avendo già usufruito di prestazioni occasionali, non credo potrà ottenere l’aumento del 25%. Per il regime forfettario se vuole ne parliamo in privato.

  823. Buonasera, avrei bisogno di un’informazione riguardo la prestazione di collaborazione a progetto.
    So che la normativa che permetteva questa modalità di collaborazione è stata abrogata, ma, se non erro, in qualche formula simile, è ancora attiva per i professionisti.
    Sono un ingegnere da poco laureata, non ancora iscritta all’albo che non ha ancora mai aperto la partiva IVA.
    In attesa di un lavoro stabile, qual’ora ne capiti l’occasione, posso svolgere il mio lavoro per qualcuno, con un importo inferiore ai 5000 euro lordi annuali, con una formula che non mi obblighi a tenere una gestione separata INPS ? Anche in questo caso c’è il limite di importo dei 2500 euro a committente? Il pagamento avviene rilasciando una ricevuta con marca da bollo antecedente alla data di erogazione pagamento? Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.

  824. Salve,
    io percepisco la Naspi e da inizio anno collaboro occasionalmente con un agenzia viaggi ( li aiuto nella gestione della prenotazione di qualche volo e viaggio appoggiandomi ai loro sistemi) senza aver aperto partita iva. Nell ultima circolare Inps del 23/11/17 , sotto la voce “Compatibilità della indennità di disoccupazione con i compensi da prestazioni di
    lavoro occasionali” c’è scritto “è ammessa la possibilità di acquisire prestazioni di lavoro occasionali, intendendosi per tali le attività lavorative che danno luogo, nel corso di un anno civile per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000
    euro.”. Io ho appena fatto la notula per la ricompensa pattuita, con ritenuta del 20 %. Posso continuare a prestare collaborazione in questo modo? Perché leggevo in alcuni post che lei consiglia di aprire p.i quando l’attività si ripete più volte, e la circolare non fa riferimento a questo…
    grazie infinite

  825. Buonasera, sono un insegnante assunto a tempo indeterminato presso una scuola statale.
    Stavo pensando di organizzare dei corsi di chitarra per ragazzi (uno/due pomeriggi a settimana per 10 settimane in autunno e 10 settimane in primavera).
    Ritengo di non guadagnare più di 5.000 euro l’anno.
    Posso operare con prestazione occasionale?

  826. Buongiorno, sono un pensionato al quale è stato proposto un rapporto di collaborazione commerciale occasionale ( compenso tramite provvigione ) con una lettera di incarico che prevede nessun vincolo di orario e subordinazione, senza pertanto nessun inserimento all’interno dell’organizzazione aziendale. Preciso che l’incarico di collaborazione sarebbe a tempo determinato della durata di un anno . Ritiene che ,rimanendo nel limite dei 5.000 € annui, possa evitare di aprire partita IVA e limitarmi a fare semplicemente una ricevuta con ritenuta d’acconto? Le sarei grato , nel caso questa formula fosse inopportuna , se potesse suggerirmi un alternativa. Grazie ancora e complimenti per il suo utilissimo sito.

  827. Quello che può fare è o ottenere un contratto di collaborazione continuativa, nelle forme ancora esistenti, e nel caso sarebbe una forma simile al lavoro dipendente. Oppure, emettere ricevute per prestazione occasionale. In questo caso opera in modo autonomo, ma dovrà fare attenzione a stipulare un contratto che preveda compenso e durata del rapporto, in modo che non vi sia modo di contestare che l’attività lavorativa e continuativa e non occasionale. Consiglio sicuramente la prima delle due possibilità. Per maggiori info mi contatti in privato.

  828. La circolare riguarda l’Inps quindi l’aspetto previdenziale, da un punto di vista fiscale, invece, quando un attività professionale è continuativa nel tempo occorre operare con partita Iva. Tuttavia, è consigliabile verificare la situazione in modo dettagliato per capire se nel suo caso si renda necessaria o meno la partita Iva. Se vuole la ricontatto in privato ed analizziamo la sua situazione.

  829. L’attività nei periodi di svolgimento è sicuramente continuativa, e considerato il fatto che la prestazione occasionale si cumula al suo reddito da lavoro dipendente, è da valutare concretamente la convenienza della partita Iva se potrà sfruttare il regime di vantaggio. Se vuole ne parliamo più concretamente in privato.

  830. Questo tipo di contratto non è una collaborazione occasionale, ma un contratto di mandato con un professionista. Un contratto della durata di un anno, non può essere un contratto che identifica una attività occasionale. Da valutare i buoni lavoro, oppure la partita Iva, se l’azienda committente non valuta la possibilità concreta di una collaborazione a progetto.

  831. Salve, mi chiamo Riccardo e sono un dipendente pubblico. Io insieme alla mia amica vorremmo iniziare una attività di commercio somministrazione alimenti e bevande in stile “Street food” in Toscana. L’attività si svolgerà il prossimo anno ogni venerdi/sabato e domenica da metà maggio a fine settembre mediante un particolare carretto mobile con bicicletta a motore facilmente spostabile. Quello che ci interesserebbe capire è se una attività di tale tipo può essere svolta senza apertura di Partita Iva. Nel caso affermativo cosa dovremmo dare al cliente come ricevuta?…
    Grazie per la Vostra disponibilità.
    Saluti

  832. Attività di questo tipo soprattutto con somministrazione di alimenti richiedono una serie di requisiti e di certificazioni da avere prima di poter essere esercitate. Questo presuppone obbligatoriamente l’esercizio con partita Iva. Visto che siete toscani se volete possiamo incontrarci in studio per approfondire la situazione e consigliarvi al meglio. Per lei attenzione alle autorizzazioni necessarie visto che svolge attività nel pubblico impiego.

  833. Buongiorno,
    innanzitutto grazie per l’articolo esaustivo.
    Ho un dubbio, mi è stato proposto di tenere un corso di inglese presso un’associazione, per un giorno a settimana per 4 mesi, rientra nei requisiti di prestazione occasionale autonoma, giusto?
    Inoltre, io posso fare ricevuta direttamente ad ogni iscritto al corso, solamente all’associazione, o vanno bene entrambe le cose? E nel caso rilasciassi la ricevuta al singolo iscritto, come mi devo comportare per il versamento della ritenuta?
    Grazie in anticipo.

  834. Prima di tutto bisogna capire da chi riceve il pagamento. A questo soggetto dovrà rilasciare ricevuta e se azienda o associazione dovrà versare per lei la ritenuta. Se ha dubbi mi contatti per una consulenza in privato.

  835. Buonasera, innanzitutto la ringrazio per aver affrontato con competenza e chiarezza questo argomento. Vorrei porle delle domande relative al mio caso specifico. Sono un lavoratore dipendente iscritto all’ordine degli ingegneri. Nel corso del 2018 ho effettuato due prestazioni occasionali: la prima per una consulenza ingegneristica ad un professionista con partita iva (500 euro lordi) e la seconda ad un conoscente per delle visure catastali (20 euro lordi).
    1) è corretta la configurazione di prestazione occasionale in entrambe i casi?
    2) poichè nella prima è necessaria la marca da bollo, a me è sufficiente avere una copia della ricevuta con la marca da bollo?
    3) nella seconda prestazione occasionale ho inserito comunque la ritenuta del 20% nonostante il committente non avesse partita iva. Devo rimediare in qualche modo?
    4) se la data delle ricevute non coincide con quella del bonifico, posso riemetterle?
    La ringrazio per la disponibilità.

  836. La consulenza ingegneristica non si può fare con prestazione occasionale. Sulla seconda consulenza se svolta a privato non occorre la ritenuta. Se la data della ricevuta è successiva al bonifico, riemetta la ricevuta correttamente. Per maggiori info mi contatti in privato per una consulenza specifica.

  837. Buonasera,
    sono dipendente full time di una società. Mi è stato proposto di fare anche il segretario del cda di un’altra società del gruppo (sarebbero circa 10 riunioni all’anno per 3 anni, eventualmente rinnovabili). Compenso € 5.000/anno. Mi è stato detto che l’alternativa è tra prestazione occasionale e apertura di partita iva. E’ corretto?
    In ogni caso il compenso andrebbe a cumularsi al mio reddito da lavoro dipendente ai fini irpef, giusto?
    Grazie sin d’ora per la risposta.
    Cordialmente

  838. Sicuramente non si tratta di prestazione occasionale. Consiglio di valutare l’opportunità di una partita Iva in regime forfettario. In questo caso la tassazione sarebbe sicuramente più vantaggiosa. Se vuole ne parliamo in privato.

  839. Salve, in occasione dell’assenza -luglio e agosto- della badante che mi supporta 2 volte alla settimana e per la quale ho regolare contratto, mi sono rivolta a due persone per sostituirla: posso farmi rilasciare ricevute per prestazione occasionale, per le quali verserò regolare IRPEF? Si tratta di corrispettivi per n. 18 ore x tot € 180 (è una signora in pensione) e n. 24 ore per tot. € 288 (una signora a carico del marito).
    Ringrazio per la risposta e porgo cordiali saluti. L.B.

  840. Per questa attività non è possibile utilizzare la prestazione occasionale. Può utilizzare i buoni lavoro Inps, seguendo le relative regole di applicazione.

  841. Salve, sono un dipendente privato presso una Società SRL con un contratto full time a tempo indeterminato, mi é stato proposto di fare l’autista presso un altra Società cooperativa , posso effettuare prestazioni occasionali con un compenso che non superano i 5.000/Anno?
    Come funziona a livello Fiscale e previdenziale?
    Grazie
    Saluti

  842. L’attività di autista non è tra quelle per cui è possibile operare con prestazione occasionale. Potrà utilizzare i buoni lavoro Inps rispettando i relativi limiti.

  843. Salve, sono un personal trainer, mi capita di offrire i miei servizi a privati, sono sempre persone diverse e solitamente non ho un rapporto continuativo nell’anno, volevo capire se posso emettere quindi ricevuta semplice o mi dovrò aprire la partita iva, lo scorso anno il mio guadagno per questa prestazione è stata di 438€

  844. Un personal trainer può operare con prestazione occasionale in caso di attività non continuativa nel tempo. Rispettando questo requisito può operare con prestazione occasionale, salvo poi passare alla partita Iva quando l’attività diventa continuativa nel tempo.

  845. se diventa un attivita a tempo indeterminato conviene aprire un attività in proprio con partita iva

  846. Sicuramente è obbligatorio. Se vuole avere maggior info e cerca un commercialista che possa aiutarla a gestire la parte fiscale della sua attività, siamo a disposizione. Nel caso la ricontatto in privato ed analizziamo la sua situazione in dettaglio.

  847. salve ,mia cugina disoccupata per riuscire a mantenere lei e la figlia si è “inventata” un lavoro..ossia stira a domicilio la biancheria delle famiglie,le signore come compenso gli danno 1euro al capo, alla settimana risce a guadagnare sui 70euro,e non stira tutte le settimane ..una due settimane al mese ,sono piccole entrate ..che gli consente di fare la spesa (vive a casa dei genitori..) rischia qualcosa visto che fiscalmente non dichiara questi piccoli guadagni saltuari? grazie.

  848. Consiglio alla sua amica di operare tramite i Buoni Famiglia o i buoni lavoro PrestO’. In questo modo il guadagno percepito non dovrà essere tassato (è già tassato alla fonte), e avrà adempiuto a tutti gli obblighi di legge, senza doversi preoccupare di nient’altro.

  849. Buongiorno, siamo una SRL con 10 dipendenti.
    Durante alcune fiere di settore, ci avvaliamo di collaboratori esterni che dimostrano i prodotti che vendiamo. Questi collaboratori non hanno partita iva. Noi vorremmo pagarli con ritenuta di acconto, è possibile?

    Nel caso di controlli come possiamo giustificare la presenza di queste persone nel nostro stand? Dovremmo fare un contratto preliminare?

    Grazie,
    Michele

  850. Salve Michele, assolutamente la prestazione occasionale non si può utilizzare quando c’è un committente che fa lavorare il subordinato. In questi casi si può utilizzare i buoni lavoro PrestO’, secondo i limiti riportati nell’articolo. Questo permette a voi azienda di essere in regola e al lavoratore di percepire un buono il cui reddito non deve essere inserito in dichiarazione dei redditi. Un vantaggio per entrambi insomma.

  851. Buongiorno,

    Questi buoni sono utilizzabili solo da aaziende fino a 5 dipendenti…nessuna scappatoia per una azienda con più dipendenti?

    Grazie

  852. Per le aziende con più dipendenti occorrono contratti a tempo determinato oppure collaborazioni a partita IVA.

  853. Salve, per un condominio che vorrebbe avvalersi di un pensionato per la piccola manutenzione ordinaria dell area verde condominiale quale strumento si può usare ?

  854. Salve, vorrei sapere se, come operatore olistico che fa trattamenti di benessere alle persone (non massaggi o quanto altro, piuttosto un coaching motivazionale che possa definirsi sorta di consulenza psicologica ed energetica), posso utilizzare questi strumenti per farsi pagare, ed in particolare quale di questi. Si tratta di un lavoro saltuario per ora, per il quale ovviamente non vale la pena aprire partita iva, inoltre è itenerante, in quanto sono prevalentemente io che mi reco dal cliente, presso la sua abitazione o un luogo da lui scelto. Grazie

  855. Trattandosi di attività professionale, se l’attività rimane non continuativa nel tempo, può utilizzare le prestazioni occasionali.

  856. Buona sera e grazie fin da ora x la sua Attenzione Prestatami.
    È possibile aprire una partita iva e lavorare come professionista autonomo in veste di Assistente Bagnanti? (Bagnino)
    Altresì, avendo anche il brevetto di Istruttore d8 nuoto, posso esercitare entrambe le professioni sempre come lavoro autonomo?
    Grazie

  857. Aprendo partita IVA è sicuramente possibile lavorare come assistente bagnanti, non ci sono dubbi. Se vuole analizziamo la sua situazione in dettaglio e le spieghiamo il nostro servizio di consulenza fiscale per chi apre partita IVA. Nel caso la ricontatto in privato.

  858. Mio padre essendo un pensionato svolge attività di meccanico con prestazioni occasionali, rilasciando la ricevuta con la ritenuta fiscale. Mi chiedevo se ci fosse un limite di età per poter svolgere la prestazione occasionale! complimenti per il vostro sito….

  859. L’attività di meccanico non può essere svolta con prestazione occasionale. La prestazione occasionale riguarda attività professionali, e non attività artigianali come quella del meccanico, per cui per operare occorrono autorizzazioni comunali. Se suo padre opera in questo modo, oltre che in problematiche fiscali, può rischiare di incorrere in sanzioni se riceve un controllo dal Comune. Presti attenzione!

  860. Buongiorno,

    per quanto riguarda il bonus baby sitting (ottenuto rinunciando alla maternità facoltativa), pensavo di indicare come prestatore mio padre che è in pensione che svolgerà il ruolo di baby sitter. Il fatto che percepirà circa 600 euro al mese anche se pensionato comporta qualche problema a livello fiscale?
    grazie mille

    Saluti

  861. La conseguenza è che ci sarà maggiore reddito imponibile per lui che si somma alla pensione, e quindi maggiori ritenute e obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi.

  862. Quindi ricapitolando potrebbe usufruire della prestazione occasionale tenendo conto che a fine anno dovrà presentare una dichiarazione redditi? ho capito bene? E per quanto riguarda le autorizzazioni comunali, mio padre di cosa avrebbe bisogno con precisione?

  863. Salve,
    sono Martina De Capua e avrei bisogno di alcune informazioni riguardo la prestazione occasionale 2018.
    Sono una estetista e a febbraio 2018 sono stata licenziata dalla società presso la quale lavoravo con un contratto di lavoro a tempo indeterminato e da allora percepisco la Naspi (indennità di disoccupazione) con scadenza maggio 2019.
    Un salone da parrucchiera mi ha proposto di lavorare nel loro salone per un totale di 28 giorni in tre mesi (28 giorni totali da ottobre a dicembre) e per un massimo di 3 ore per ogni giorno lavorato. Poiché il lavoro di estetista verrà da me svolto senza vincoli di orari, per un totale di 28 giorni e non sarà un lavoro continuativo, stavamo optando per un contratto di prestazione occasionale.
    Le mie domande sono le seguenti:
    1) In base a quanto sopra descritto, quale tipologia di prestazione occasionale 2018 può essere applicata? Qual è la procedura corretta per attivarla? Bisogna essere pagata prima o dopo? In caso di controlli cosa bisogna esibire? C’è bisogno di una sola fattura con indicazione del periodo o di più fatture per ogni singolo giorno lavorato? La ritenuta d’acconto del 20% va pagata dal datore di lavoro (in questo caso la titolare del salone da parrucchiera)?
    2) Con l’attivazione della prestazione occasionale, perderei la Naspi (disoccupazione) oppure è compatibile? All’inps bisogna comunicare qualcosa oppure, visto l’importo di 1500€ totali, non va comunicato nulla?
    Per completezza di informazioni, vi comunico che ci siamo accordati per un compenso totale di €1500 (1200€ netti a me e 300€ per il pagamento della ritenuta d’acconto).
    In attesa di un vostro rapido riscontro, rinnovo i miei saluti.

    Martina De Capua

  864. Salve Martina, la sua non può essere una prestazione di lavoro autonomo occasionale, in quanto andrà lavorare alle dipendenze di una azienda, con orari e giorni di lavoro prestabiliti. La prestazione occasionale in questo caso, maschera un contratto da lavoro dipendente. La forma, che invece può utilizzare è quella dei buoni lavoro PrestO’. In questo caso sia la sua posizione che quella dell’azienda saranno in regola. Bisogna vedere se l’azienda è concorde nell’operare in questo modo. Soluzione che è sicuramente più costosa, ma che tutela entrambe le parti nel modo corretto.

  865. Buonasera,
    mi chiamo Monica e vorrei fare dei corsi di formazione un paio di sere al mese, rivolti alla cittadinanza.
    Posso utilizzare la Prestazione Occasionale, considerando che sono lavoratrice dipendente part time nel settore orafo che non ha niente a che fare con i corsi che intendo proporre.
    Se non fosse possibile cos’altro mi consiglia?
    Grazie.
    Cordiali saluti.
    Monica

  866. Può utilizzare la prestazione occasionale a patto che l’attività rimanga saltuaria e non continuativa nel tempo.

  867. Buongiorno, se con la mia organizzazione onlus volessi pagare come prestazione occasionale uno psicologo con partita iva e un giovane ragazzo per un’attivitò di segreteria del tutto occasionale (e lui non ha ovviamente p.iva), ci sono differenze negli adempimenti? Verserò ritenuta d’acconto per entrambi il mese successivo alle prestazioni effettuiate, invierò l’anno successivo la CU e poi devo fare il 770 e pagare l’irap? e se avessi solo uno dei due è lo stesso? Vorremmo avere meno adempimenti possibile…grazie!

  868. Un professionista con partita IVA non rilasciare prestazione occasionale, deve fatturare la prestazione anche se di ambito diverso dalla sua professione.

  869. Buongiorno, sono dipendente pubblica esperta di formazione. In base alla nuova normativa posso collaborare saltuariamente con agenzie congressuali per tutoraggio, progettazione e coordinamento organizzativo di eventi ? In caso affermativo, con semplice comunicazione o richiesta di autorizzazione? Grazie

  870. E’ impossibile rispondere, deve vedere sempre il suo contratto di lavoro cosa prevede, se è sufficiente una comunicazione o l’ottenimento di una autorizzazione.

  871. Salve, facendo lavori occasionali e rimanendo quindi sotto la soglia dei 5000 euro si perde lo STATUS di disoccupazione?
    grazie

  872. Lo stato di disoccupazione si perde, anche facendo prestazioni di lavoro autonomo occasionale superando i € 4.800 annui lordi.

  873. Salve,
    sono un tecnico informatico dipendente di un’azienda privata con contratto part-time a tempo indeterminato.
    Volevo fornire piccole assistenze informatiche a privati, naturalmente il rapporto non sarebbe continuativo ma saltuario e senza dubbio sotto i 5000 euro annui. Posso utilizzare la prestazione occasionale? In tal caso dovrò semplicemente rilasciare ricevuta e consegnarle poi all’atto della dichiarazione dei redditi?

  874. L’utilizzo della prestazione occasionale non dipende dal superamento dei 5.000 euro annui. La prestazione occasionale prevede una non abitualità e non professionalità della prestazione svolta.

  875. Salve, sono un dipendente di una pubblica amministrazione a cui è stato chiesto da una associazione, di tenere un corso di formazione retribuito su 10 lezioni. Tale attività non genera conflitto di interessi con l’Azienda per la quale presto normalmente servizio e la retribuzione lorda sarebbe inferiore ai 5000€.
    C’è una normativa di riferimento a cui potrei far fede nella presentazione della domanda all’azienda?

    Saluti
    Luciano P. Posimo

  876. La normativa sulla prestazione occasionale è ora solo nell’articolo 2222 del c.c. La sua non mi sembra una prestazione occasionale e deve comunque chiedere autorizzazione alla sua azienda.

  877. Salve, non mi è ben chiaro il concetto di non abitualità o non continuatività.
    Cosa vuol dire?
    Da dipendente par time come tecnico informatico, posso esercitare la prestazione occasionale nel restante tempo verso più committenti?
    Quando di preciso diventa abituale? Questo concetto è molto importante.
    Grazie

  878. L’occasionalità c’è quando io faccio una prestazione che non ripeto in futuro. Se la prestazione è ripetuta nel corso dell’anno, verso uno o più committenti la prestazione è abituale e deve essere esercitata con partita IVA, a prescindere da tutto il resto.

  879. Buongiorno,

    i soli rimborsi spese (senza alcun compenso) vanno ad incidere sulla soglia annuale dei 5.000,00 euro?

    Grazie

    Cordiali saluti
    Rosario

  880. Ripeto ancora una volta, non esiste alcuna soglia fiscale di € 5.000 fate attenzione. I rimborsi non sono reddito se accompagnati dalla documentazione giustificativa della spese.

  881. Buongiorno,
    sono una lavoratrice full-time. Nel tempo libero mi piace cucire e vorrei sapere se è possibile vendere le mie creazioni (a privati); se rispetto i limiti di tempo/continuità e di tetto massimo di introiti, posso rientrare nella categoria di prestazioni occasionali? È sufficiente rilasciare ricevuta generale al singolo privato al momento dell’acquisto?
    Non mi è poi chiaro se e come vengono tassati gli introiti di tali prestazioni occasionali.

    Grazie mille,
    Ilaria.

  882. Salve Ilaria, dipende tutto da come vende a privati. Se lo fa all’interno di mercati organizzati allora è sufficiente una ricevuta per ogni vendita e l’indicazione del reddito in dichiarazione. Se vuole vendere online, allora le cose cambiano ed occorre operare professionalmente, come artigiano. Se vuole posso analizzare meglio il suo caso, ma per questo mi scriva in privato: [email protected].

  883. Avrei bisogno di questa informazione.
    Sono un giovane architetto appena laureta .A breve farò per circa tre mesi un lavoro di rilevazione su strade pubbliche della regolarità dei marciapiedi.

    Mi è stato proposto un compenso di 500 600 euro mese pur non prevedendo un lavoro continuativo ma a mia discrezione in relazione al tempo impiegato.

    Qual’è il contratto da stipulare comprendente anche assicurazione infortuni

    Grazie mille

  884. Se lei è un architetto e non opera come dipendente, deve necessariamente aprire Partita IVA e lavorare come professionista. Non esistono alternative, altrimenti, deve essere assunto con un contratto da lavoro dipendente.

  885. mi perdoni avevo omesso di dire che il lavoro durera massimo tre mesi valgono le stesse regole o si puo applicare un contratto tipo occasionale
    grazie

  886. Buongiorno,

    Per soglia di euro 5.000,00 intendevo la soglia annuale al di sopra della quale scattano i contributi previdenziali INPS.

    La mia domamda è la seguente: se il lavoratore autonomo Non Abituale ha già superato i 5.000,00 euro annuali come reddito da lavoro autonomo Non Abituale, nel caso in cui percepisca un solo rimborso spese su questo rimborso spese vengono applicati i contributi previdenziali?

    Grazie

    Cordiali saluti
    Rosario

  887. Rosario sul rimborso spese documentato non si applica la contribuzione INPS, proprio perché trattasi di un rimborso spese.

  888. Buonasera, prima di esporre il mio quesito vorrei fare una prenessa per rendere chiara e inequivocabile la mia situazione.
    L’anno scorso ho svolto un lavoro occasionale per un’azienda che mi ha contattato anche quest’anno (la settimana scorsa).
    Sulla base di quanto mi é stato detto, il lavoro mi impegnerebbe per almeno tre settimane. Come gia accaduto in precedenza, svolgerei il lavoro in modo autonomo a casa, ma naturalmente ogni tanto (almeno una volta o due alla settimana) dovrei recarmi presso l’azienda per esporre l’avanzamento del mio lavoro onde evitare di perdere inutilmente tempo su un progetto eventualmente non conforme alle aspettative del committente.
    Ma affrontiamo il punto della questione che non mi é chiara.
    Avendo già lavorato l’anno scorso per la stessa azienda, il compenso che posso  richiedere per la prestazione occasionale é sempre vincolato al tetto massimo di 4800 euro o la soglia é inferiore?

  889. Se la prestazione è di tipo professionale può chiedere la cifra che vuole ma se supera i € 5.000 dovrà chiedere al committente di applicare le ritenute previdenziali.

  890. Cosa intende esattamente per prestazione di tipo professionale?
    Mi spiego meglio: sono un perito meccanico, senza lavoro purtroppo.
    Non sono un libero professionista iscritto all’albo e non ho la partita Iva.
    Il lavoro consisterebbe nel realizzare con il mio comouter dei disegni tecnici (CAD) dai quali poi, con un programma (CAM) estrapolerei i programmi per far funzionare delle macchine. Alla conclusione del lavoro, dovrei consegnare disegni e programmi al committente.
    Il compenso sarà ampiamente al di sotto dei 5000 euro, probabilmente intorno ai 2500 euro.
    Questo tipo di lavoro lo posso considerare di tipo autonomo occasionale?
    E avendo già svolto per il mededimo committente un breve lavoro simile l’anno scorso, la soglia massima del compenso che potrei comunque chiedere sarebbe ancora vincolata al limite dei 5000 euro o a una soglia inferiore?
    La ringrazio ancora per il chiarmento che finalmente potrò ricevere dalla sua preziosa replica a questo mio commento.

  891. Buonasera. Innanzitutto la ringrazio per l’articolo, che è riuscito a fugare una parte dei miei dubbi. Dico in parte perché nello specifico mi interesserebbe capire il rapporto tra lavoro occasionale è naspi(stato in cui sono).
    Ho la possibilità di fare due prestazioni informatiche di circa un mese ciascuna a soggetti diversi. Che riscontri hanno con la naspi?
    Grazie in anticipo e complimenti

  892. buongiorno sono un meccanico motorista in regime di prestazione occasionale presso
    un officina MI confermate che il limite annuo sono 2500 euro che posso percepire
    da questa officina?.

  893. L’attività di meccanico non può essere svolta con prestazione occasionale. Il datore di lavoro deve utilizzare i buoni lavoro PrstO’ per farla lavorare oppure una delle forme legate al lavoro dipendente. Altrimenti dovrà necessariamente operare attraverso l’apertura di una partita IVA come artigiano.

  894. Questa attività non ha le caratteristiche per poter utilizzare la prestazione occasionale, la prestazione è ripetuta e per committenti diversi. In ogni caso la prestazione occasionale consente il percepimento della NASPI fino a € 4.800 lordi annui. Dovrà comunicare all’INPS gli incassi dalla sua attività.

  895. L’attività di meccanico non può essere svolta con prestazione occasionale. Può utilizzare i buoni lavoro PrestO’, oppure una delle forme legate al lavoro dipendente. Oppure ancora aprire partita IVA. La prestazione occasionale non la rende in regola.

  896. Bongiorno,
    Sono assunto part-time come tecnico informatico presso un’azienda.
    Mi capita di effettuare saltuariamente dei lavori come tecnico informatico presso alcuni uffici.
    Magari un giorno 1 ora presso uno studio, dopo due settimane presso un altro e magari dopo 1 mese nello studio di prima. In questo caso posso fare la ricevuta di prestazione occasionale, l’importante è non superare i 30gg per ogni committente e la soglia dei 5000. Giusto?

  897. Non esistono più dal 2015 quelle soglie, bisogna fare attenzione. Una attività come quella che descrive, con carattere continuativo nel tempo deve essere svolta con Partita IVA. La prestazione occasionale ha applicabilità limitata a prestazioni che non si ripetono nel tempo.

  898. Buongiorno, volevo chiederle se nella compilazione di un contratto di lavoro autonomo occasionale, nel periodo di prestazione si può indicare ” per il periodo dal 01.11.2018 al 31.12.2018 per un totale di 15 giorni lavorativi”.
    grazie

  899. Buongiorno,
    ho un lavoro da dipendente pubblico e svolgo prestazioni occasionali che dovrebbero rimanere al di sotto dei 5000 euro annui per il 2018. In sede di 730 il reddito ottenuto con la prestazione occasionale fa aumentare il mio reddito complessivo, ma come influisce a livello di imposte con il reddito da lavoro dipendente? Scusi l’ignoranza in materia….

  900. La prestazione occasionale è praticamente tassata con l’aliquota marginale data dal suo reddito da lavoro dipendente. Maggiore è l’aliquota IRPEF raggiunta con il lavoro dipendente maggiore è la tassazione che subisce la prestazione occasionale. Questo è il ragionamento da fare.

  901. I redditi da lavoro autonomo Non Abituale percepiti all’estero vanno ad incidere sulla soglia dei 5.000,00 euro annuali oltre la quale scattano i contributi previdenziali INPS oppure la soglia riguarda soltanto i redditi percepiti in Italia?
    Inoltre questa soglia annuale dei 5.000,00 euro, sempre come redditi da Lavoro Autonomo Non Abituale, oltre la quale si applicano i contributi previdenziali INPS riguarda anche i soggetti Non Residenti in Italia oppure si applica soltanto ai soggetti residenti in Italia?
    Grazie!
    Rosario

  902. Il limite va calcolato prendendo a riferimento tutti i redditi compresi quelli percepiti da committenti esteri. La soglia riguarda anche prestatori esteri con committenti italiani.

  903. Buongiorno,
    sono titolare di pensione opzione donna con assegno mensile di circa 500 €.
    Gradirei sapere se posso usufruire del lavoro occasionale accessorio tramite il
    Libretto Famiglia.
    In caso affermativo, perdo la pensione oppure devo presentare la dichiarazione dei redditi (attualmente
    non la presento in quanto l’unico reddito è quello sopra citato).

    Grazie.

    Costanza

  904. Salve Costanza lei può usufruire delle prestazioni legate al lavoro accessorio tramite libretto famiglia. Non dovrà presentare la dichiarazione dei redditi in quanto gli importi che andrà a percepire sono già stati tassati alla fonte.

  905. Salve, sono studente e ho svolte delle traduzioni online per un’azienda estera per un compenso totale inferiore ai 5000 euro. Si tratta di una collaborazione occasionale anche nel caso in cui superasse i 30 giorni di collaborazione? Inoltre mi è stata chiesta fattura. Per ricevere il pagamento mi sarà sufficiente inviare la ricevuta di lavoro autonomo occasionale?
    Grazie

  906. Non esiste più dal 2015 la soglia dei 30 giorni, bisogna fare attenzione. Se l’attività continua nel tempo deve operare con partita IVA.

  907. Salve, sono una grafica con contratto da dipendente che non supera i 28.000 euro annui. Ho avuto l’occasione di svolgere un lavoro occasionale per una privato che non è sostituto d’imposta (ha una società individuale). Il netto da riscuotere è 500 euro. Come la devo fare la ricevuta? Io dovrò pagare l’IRPEF su quella cifra? Se sì, allora devo fare una ricevuta con il lordo al commitente?
    Grazie in anticipo

  908. Salve,
    i 5000 euro guadagnati attraverso attività di lavoro autonomo occasionale, possono essere percepiti dallo stesso committente ? O esiste un limite in denaro per un solo committente ?
    Grazie
    Saluti

  909. Salve,
    sarebbe possibile ricevere utili per 5000 euro da un solo committente come lavoratore autonomo in prestazioni occasionionali ? o esiste un limite di denaro da un solo committente.
    Grazie

  910. Non esistono limiti per singolo committente nella prestazione occasionale, ma attenzione nell’anno la prestazione deve restare occasionale, altrimenti si è fuori da questa normativa.

  911. Buongiorno,
    sono un ex agente di commercio, ora dipendente di una ditta.
    Siccome ho mantenuto buoni rapporti con alcune aziende e con alcuni clienti, mi chiedevo se fosse possibile operare occasionalmente ovvero segnalare ordini dei clienti al produttore.
    in questo caso è possibile operare per più aziende?
    E’ possibile emettere una ricevuto per ogni azienda ogni 3/6 mesi?
    Grazie per le eventuali risposte

  912. Buongiorno, siamo un?associazione culturale teatrale.
    Una domanda, che limite abbiamo con le prestazioni occasionali (a ritenuta d’acconto). 5000 a prestatore nell’anno solare (quindi più collaboratori a 500 euro annui) o 5000 euro massimi per tutti i collaboratori?

  913. Non esistono limiti annui, ma dovete fare attenzione al fatto che la prestazione che richiedete al prestatore sia davvero occasionale.

  914. Buona sera,
    volevo chiedere nel corso dello stesso anno il limite massimo per prestazione occasionale per lo stesso committente è di 2.500 euro? e 5.000 per tutti i committenti complessivamente?
    Grazie

  915. Se si parla di prestazione occasionale, quindi attività professionale, come ha letto nell’articolo non esistono limiti, si deve fare solo attenzione al fatto che l’attività sia realmente occasionale. Se si parla di lavoro occasionale accessorio, quindi lavoro dipendente, ci sono dei limiti ben precisi che trova indicati nell’articolo.

  916. Salve, sono una studentessa e durante quest’anno ho stipulato alcuni contratti di prestazione occasionali con 2 datori di lavoro differenti e un contratto di lavoro subordinato intermittente a tempo determinato con un solo datore di lavoro, per un totale di circa 700 euro percepiti. Ne deduco che riceverò 3 CU entro marzo.A tal proposito volevo chiedere come funzionerà ai fini della dichiarazione dei redditi la concomitanza della prestazione occasionale con quella a chiamata. Sono a carico dei miei genitori ancora. Ringrazio per le eventuali risposte.

  917. Ok,la ringrazio per la risposta tempestiva. Quindi non è un problema la presenza di CU riguardanti due tipologie di contratto differenti?

  918. Ok perfetto,la ringrazio di cuore sia per le risposte tempestive ed esaurienti sia per la professionalità con cui svolge il suo lavoro!
    Saluti

  919. Scusi se la disturbo nuovamente ma mi sono accorta che una delle agenzie (per Promoter) con cui ho stipulato prestazioni occasionali,in una sola occasione mi ha fatto firmare un contratto a tempo determinato (inviandomi poi per una sola giornata lavorativa la busta paga).In questo caso mi verrá inviato una sola CU in cui confluiranno sia le prestazioni occasionali che questo contratto a tempo determinato,benché sia stato per una sola giornata?Ribadisco che la cifra totale guadagnata con tutte e 3 le agenzie si aggira sempre intorno ai 700 euro.La ringrazio in anticipo per le delucidazioni!

  920. Valgono comunque le stesse considerazioni effettuate in precedenza. Presenti la dichiarazione per capire se vi sono ritenute da recuperare.

  921. Salve, il Comune mi ha richesto un service. solitamente rilascio ricevuta per prestazione occasionale con ritenuta d’acconto ma in questo caso trattandosi di Ente pubblico non mi chiedono fattura elettronica. C è qualche alternativa? Grazie Claudia

  922. Non esistono alternative Claudia, se si lavora per enti pubblici occorre obbligatoriamente operare professionalmente ed emettere fattura in formato elettronico.

  923. Ma la data riportata sulla ricevuta di prestazione occasionale deve essere la stessa in cui viene emezzo il bonifico o può essere precedente?

  924. La data della ricevuta deve essere sempre coincidente con quella di pagamento del compenso.

  925. Salve, sono stata nominata come CTU per il tribunale ma sono anche una dipendente di un’azienda iscritta all’ordine degli ingegneri. Volevo evitare di aprire partita iva per un incarico che sicuramente non mi porterà molto compenso e che di fatto si tratta di un lavoro occasionale a tutti gli effetti (due nomine in 4 anni), volevo quindi optare per la prestazione occasionale, ma posso farlo? Considerate che chi dovrà pagarmi sono l’attore e/o il convenuto (aziende private quindi sostituti d’imposta) e non il tribunale.

  926. Operare con prestazione occasionale è possibile, certamente. Non ci sono divieti di sorta. Le azienda applicheranno al compenso la ritenuta, e poi nel caso se si superano i € 5.000 di compenso vi saranno le ritenute contributive obbligatorie. Da valutare se vi è davvero convenienza ad adottare questo regime con compensi superiori a questa soglia, considerata la ritenuta INPS.

  927. Buongiorno
    mi hanno proposto una collaborazione occasionale, con ritenuta d’acconto. Io sono a carico di mio marito che è in pensione. Volevo avere consigli in merito? Che tasse dovrei pagare? Se supero i 2500 € anni ci sono delle imposte maggiori?

  928. Se supera i € 2.500 non sarà più a carico di suo marito che andrà a perdere la detrazione. Fino a € 4.800 se opera con una azienda non avrà imposte da pagare perché le applicheranno direttamente la ritenuta al momento dell’erogazione del compenso.

  929. Buongiorno, sono un lavoratore dello spettacolo (tecnico audio) in stato di disoccupazione, da novembre 2018 sto percependo la naspi.
    recentemente ho cominciato a collaborare occasionalmente con un’ azienda che si occupa di doppiaggi. Non ho giorni ne’ orari fissi di lavoro, ma vado, secondo la mia disponibilità, quando me lo propongono loro, nei loro studi per effettuare le registrazioni. Ma Senza nessun obbligo da parte mia quando mi propongono un giorno e un orario: accettare o meno, di volta in volta, è totalmente a mia discrezione.
    Le collaborazioni sono molto sporadiche e quindi per me non vale la pena aprire una partita iva e rinunciare alla naspi. Visto che per il momento sono bel lontane dal raggiungere i 5000€ all anno posso inquadrarle come prestazioni occasionali emettendo relativa ricevuta al mio committente?
    Il mio committente però mi ha detto che comunque, oltre al 20% di ritenuta, dovrebbe comunque versare i relativi contributi enpals trattandosi del lavoro di fonico effettuato nella loro sede. Temo che l accavallarsi dei contributi con quelli che già vengono già versati attraverso la naspi possa generare confusione e rischiare di farmi perdere la naspi stessa inquanto il versamento dei contributi daparte del mio committente potrebbe configurare queste giornate di lavoro come lavoro subordinato. E’ un timore fondato? L’ alternativa sarebbe rilasciare una ricevuta con, come descrizione del lavoro, una consulenza generica (invece di quella come fonico), ma mi dicono che in questo caso rischierebbero sanzioni in caso di controlli nella loro sede.
    Non capisco come regolarmi. Non posso rinunciare alla naspi in questo momento perchè gli introiti e la frequenza di queste prestazioni sono molto esigui. Dall’ altra parte non vorrei rinunciare a questa collaborazione che rappresenta per me un reinserimento nel mondo del mio lavoro.
    Ho provato a rivolgermi a diversi caf e patronati ma ho ricevuto solo risposte contraddittorie e poco chiare.
    Spero possa aiutarmi e la ringrazio anticipatamente.

  930. Anche la prestazione occasionale deve essere comunicata, ed incide sulla sua NASPI. L’unica strada, a mio avviso, è operare con i limiti previsti dai buoni lavoro PrestO’. Rispettando il limite previsto da questi buoni, la NASPI non varia e può fare tranquillamente queste prestazioni lavorative.

  931. Complimenti, unico articolo sul web degno di nota, chiaro su tutto. Meglio delle specifiche presenti sul sito ufficiale INPS.

  932. Sono una lavoratrice dipendente con uno stipendio di circa 1000 euro mensili. se dovessi fare delle prestazioni occasionali per euro 5000 come devo fare e in che modo verranno tassate ?
    Grazie per un’eventuale risposta
    Saluti
    Angela c.

  933. buon articolo, grazie.
    Ho scaricato il modulo per la prestazione occasionale, ma ho notato che i costi per i rimborsi spesa sono conteggiati dopo il calcolo della trattenuta del 20%, a me risulta (non so più in quale articolo di legge) che invece devono essere calcolati nel compenso lordo, mi pare di ricordare che sono esenti dalla ritenuta solo se sostenuti da personale insegnante che ha fatto la prestazione a titolo gratuito.

  934. Salve, ho un dubbio riguardo la prestazione occasionale.
    Esistono limiti di commissioni durante i 12 mesi nei confronti della stessa azienda pur non superando comunque i 5000 euro?
    esempio:
    Posso affrontare una prestazione in data 11/12/2018 per poi affrontarne un’altra in data 10/01/2019 per la medesima azienda?
    Grazie in anticipo

  935. Prima di tutto la soglia di € 5.000 a livello fiscale non esiste. Quello che conta è che l’attività non sia abituale e continuativa nel tempo. Può fare quanto mi scrive ma non devono esserci altre prestazioni future (anche verso altre aziende) altrimenti l’attività diventa continuativa ed occorre la partita IVA.

  936. Attenzione Giuseppe, se si tratta di rimborsi analitici, quindi documentati, non sono reddito, quindi la ritenuta non si applica. Se il rimborso è forfettario, non documentato, allora la ritenuta si applica anche sul rimborso spese.

  937. Buongiorno Federico, articolo bellissimo e soprattutto molto chiaro.
    Ho solo un quesito, sulla mia prestazione occasionale di lavoro autonomo come suonatore “dilettante”.
    Praticamente nel periodo Natalizio suono in diversi mercatini di Natale della zona e da diversi anni fino ad oggi, emettevo al committente (solitamente Proloco o agenzie di spettacoli) una ricevuta di pagamento per compenso da prestazione occasionale (5-6 volte all’anno, inferiore ai 5000€, con marca da bollo).
    Nessun problema fino a quest’anno che mi ha contattato direttamente un comune e mi ha richiesto la fattura elettronica con codice CIG.
    Non ho la partita iva, sono dipendente presso un’azienda ed ogni anno con la dichiarazione dei redditi integro anche i compensi occasionali.
    Come mi devo comportare? Meglio lasciare questa richiesta?
    Cordiali saluti

  938. Salve Davide, grazie per le tue parole. Tutte gli enti della pubblica amministrazione possono accettare solo fatture elettroniche, quindi niente prestazioni occasionali. Le alternative che hai sono, o lasciar stare questa offerta, oppure pensare a strutturarti in modo professionale. Tutto dipende dal tuo volume di attività e dall’abitualità con cui eserciti.

  939. Buongiorno, vorrei una conferma alla possibilità di effettuare quanto di seguito descritto. Sono una comproprietaria di un appartamento in condominio di 6 unità immobiliari in edificio facente parte di un condominio più ampio con altre 15 unità immobiliari gestito da un amministratore. Per il ns. edificio, allo scopo di ridurre le spese, avremmo deciso di riprendere e imbiancare il vano scale affidando il lavoro a un rumeno disoccupato utilizzando la prestazione occasionale. Io mi dichiarerei all’INPS come datore di lavoro e aprirei un libretto Famiglia per i pagamenti. A lavori ultimati, gli altri condomini mi rimborserebbero per la loro quota parte con un bonifico specificando la causale.
    E’ lecito tutto questo? E’ opportuno che mi prenda delle precauzioni nei confronti degli altri condomini (come ad esempio una scrittura privata in cui si riepiloga l’accordo e la condivisione di eventuali responsabilità)? Grazie e cordiali saluti.
    P.S. Ovviamente l’amministratrice non si è opposta poiché decisione interna tra i proprietari ma è rimasta un po’ scornata quando ha saputo che il lavoro ci sarebbe costato 10 Euro/ora e non i 30 Euro prospettati da lei.

  940. Avete già risposto ad una mia domanda ma non smetterò di farvi i complimenti per questo articolo, vero punto di riferimento nel web sulla prestazione occasionale. Ho un altro quesito al quale spero vogliate rispondere.
    Sono disoccupato dal 2013 e sono un programmatore che saltuariamente offre consulenze informatiche occasionali. Un’azienda ha acquistato un software sconosciuto ai suoi dipendenti ma che io conosco molto bene. Mi hanno chiesto di fare formazione a due segretarie alle loro dipendenze.
    Posso rilasciare quietanza di pagamento per consulenza occasionale rivolta alla formazione? Oppure la dicitura sulla ritenuta deve avere un altro tipo di descrizione? O ancora spiegare come funziona un software non rientra nelle consulenze occasionali? Grazie in anticipo

  941. Salve Alessandro, in questi casi la risposta se possibile o meno effettuare la prestazione occasionale dipende dall’abitualità dell’attività che svolge per questa azienda. Se si tratta di solo questa consulenza nell’anno, è sicuramente occasionale, ma se oltre a questa vi sono altre consulenze nell’anno, dall’occasionalità si passa all’abitualità ed allora scattano obblighi diversi. Questo è l’aspetto che più di ogni altro deve valutare.

  942. E’ consigliabile far eseguire i lavori utilizzando il libretto famiglia, magari facendosi rimborsare dagli altri condomini attraverso scrittura privata tra voi. Questa soluzione vi mette al riparo da possibili problematiche con il soggetto che svolge il lavoro.

  943. Buongiorno, ho deciso di fare la dog sitter in casa mia, ma solo ospitando massimo due cani a pensione 24h, i cui padroni devono assentarsi anche di notte, es. per andare in vacanza. Mi sto pubblicizzando su alcuni siti e decido se e quando svolgere questa attività, aggiornando il calendario. L’incasso annuale previsto sarà al di sotto dei 4000 euro. Naturalmente, viene svolta tra privati. Cosa mi consiglia? Fino ad ora ho emesso ricevute di prestazioni occasionale tra privati, che poi consegnerò al mio commercialista. La ringrazio per la sua gentile risposta. Daniela

  944. Questa non è attività professionale, la prestazione occasionale non trova applicazione. Deve operare con i buoni PrestO’ o Buoni Famiglia. In questo modo può essere in regola sotto il profilo fiscale previdenziale ma soprattutto assistenziale.

  945. Salve, io sono uno studente di 18 anni e ogni tanto mi comissionano lavori (loghi, grafiche).
    Di solito i miei clienti mi contattano da un paese estero (USA, Qatar, Europa, etc..)
    Lo faccio ormai da febbraio, ma non in modo continuativo (1-2 lavori al mese con max 1 settimana per lavoro), non ho ancora superato la soglia di 5000, anzi sarò a 2000/2500 euro.
    Questi guadagni passano tutti dal mio conto Paypal, dove c’è scritto importo, paese, nome del cliente ecc..
    Non ho ancora dichiarato nulla, perchè davvero non so come muovermi.
    Cosa dovrei fare? Come devo muovermi?
    Sarei davvero grato se mi aiutaste 🙂

  946. Salve Michael, queste entrate può gestirle emettendo per ogni incasso una ricevuta per prestazione di lavoro autonomo occasionale. Non c’è ritenuta di acconto, quindi, deve indicare l’attività svolta il compenso percepito (al lordo della commissione Paypal), data e numerazione progressiva. Marca da bollo da € 2,00 su ogni ricevuta. Per il futuro, indipendentemente, dall’importo percepito, se l’attività prosegue e proseguirà ancora, deve pensare all’apertura di una Partita IVA, perché l’attività diventa abituale e continuativa, ma soprattutto è attività professionale. Se vuole mi contatti in privato, così tramite consulenza le faremo avere una simulazione reddituale in modo che possa rendersi conto di vantaggi ed impatto della Partita IVA.

  947. Ringrazio per l’articolo, esaustivo.
    Ho una domanda diretta.
    Ho emesso una ricevuta di 2000 euro lordi. Tendo conto che il committente paga la ritenuta d’acconto e che il compenso orario è stato calcolato a 25 euro / ora; quanto ammonterà la tassazione poi applicata con il 730 con III scaglione? Quanto ho percepito all’ora considerando tutte le tasse?

  948. La tassazione dipende dall’aliquota marginale IRPEF che applica, ma anche da eventuali deduzioni o detrazione di cui può beneficiare.

  949. Egregio Dottore, la ringrazio per l’accurato e utile articolo sulla PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE. Ho però un dilemma sul MODELLO DI RICEVUTA DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE ed il Contratto di prestazione di lavoro autonomo e dichiarazione dei compensi percepiti nell’ anno, da lei resi disponibili per il download, nei quali occorre dichiarare che la prestazione “non ha avuto una durata superiore a 30 giorni lavorativi nel corso del medesimo anno solare”; tale limite di durata non è stato abolito, come da lei scritto, nel 2015 col Job Acts? questi fac-simile sono superati o è comunque sempre necessario specificare, nel contratto e nella ricevuta, la durata?
    grazie

  950. Salve Grazia, il modello è ancora corretto, ma l’indicazione dei 30 giorni è superata. Nella ricevuta è comunque opportuno indicare i giorni in cui la prestazione si è effettivamente svolta.

  951. Buonasera, ho svolto un impianto elettrico per un importo di euro 28.000 di sola manodopera, senza avere i requisiti professionali, senza essere iscritto alla camera di commercio, senza partita Iva, sconosciuto al fisco, adesso il mio cliente mi chiede fattura, documento legge 46/90 , c.c. per il bonifico, cose che non sono in grado di dargli , pertanto chiedo , se mi rivolgo ad un legale , secondo Voi , il giudice poi , mi tutelera’ ?

  952. Salve Max, lei ha operato fuori da ogni regola sotto un profilo amministrativo, fiscale, previdenziale, ma soprattutto legale. Non può trovare in alcun modo tutela. Lei ha operato senza tener conto delle varie normative, sicuramente la legge non può tutelarla.

  953. Dott.migliorini. buonasera, sono Max, grazie per la sua gentile risposta alle mie domande, però purtroppo La devo smentire, e con tanto di carte in mio possesso, quella e-mail che le ho mandato era provocatoria, per avere da Lei una risposta, che non poteva essere differente da quello che ha dato,
    Mi spiego meglio, quello che ha subito il torto sono io, l’elettricista che ha fatto i lavori pur non avendo i requisiti ecc ecc, si è rivolto ad un legale, e dopo quattro anni di varie udienze, il giudice ha chiesto una consulenza ad un CTU per fare un sopralluogo sull’impianto, dove addirittura il geometra, ha preso come riferimento il prezziario della camera di commercio, terminando la sua perizia per euro 15.000 , per la sola manodopera.
    Per farla breve il mio legale dice che a questo punto la causa è persa.
    Obbiettivamente, dopo quello che Lei giustamente mi ha scritto, come dovrei agire?
    Avrò il diritto ad avere la fattura?
    Il giudice può togliermi il diritto ad avere la fattura che l’elettricista tra l’atro non può fare ?
    Se devo pagarlo e lui non può darmi nessun documento fiscale praticamente mi obbligherebbero a pagarlo in nero favoreggia do tale comportamento..
    La cosa si scontra con le più banali regole del buonsenso, e le regole della legge stessa, spesso si ascolta sui media, che la guardia di finanza trova il malcapitato senza scontrino, o il negozio che ha omesso la fattura per poche decine di euro e ne fanno un caso mediatico, qui sono quattro anni che si trascina questa pratica, dove una persona senza nessun diritto, viene tutelato dalla legge all’interno di un tribunale.
    Tutto ciò farà sorridere, tanti che vi scrivono preoccupati di incorrere in sanzioni per aver sforato per poco i fatidici 5000 euro per ” Prestazione occasionale ” e poi succedono queste spiacevoli situazioni. .
    La ringrazio per un suo gradito commento è un eventuale consiglio.

  954. Sinceramente non riesco a capire come sia possibile una cosa del genere. Da un punto di vista fiscale quel soggetto non aveva diritto a realizzare l’impianto e quindi non vedo come la cosa possa essere finita nel modo che descrive. E’ un aspetto che, tuttavia, deve essere gestito da un punto di vista legale, e per quello occorre visionare e leggere correttamente le carte.

  955. Buongiorno,
    anch’io sono stato immerso in una ristrutturazione durata 4 anni e, avendo fatto i lavori in economia con tutte le carte in regola nei confronti del Comune e dell’USL, mi sono trovato a contrattare preventivi con fornitori/prestatori d’opera di ogni specie; questo è un mondo di competenti(pochissimi), incompetenti, superficiali, pressapochisti, sanguisughe che con il loro bel modo di fare sarebbero in grado di combinarti danni e solo danni (anche persone diplomate e laureate). Onde evitare di cadere in situazioni come quella descritta ho sempre preceduto i lavori con un contratto di capitolato (più o meno voluminoso) prevedendo tutti i possibili rapporti tra le parti. Così facendo non sono incorso in alcun problema, ho rispettato la legislazione vigente e ho potuto chiedere gli sgravi fiscali per tutti i lavori eseguiti con regolare fattura.
    E’ un metodo che consiglio vivamente, anche se costa inizialmente un po’ di sacrificio, comunque vale il detto toscano: ‘E’ sempre veglio avé paura che toccanne’.

  956. Buonasera Sig.Giuseppe, Lei ha fatto una ristrutturazione di un appartamento, io ho fatto costruire una villetta, con tutti i documenti necessari per avere 14 persone in regola per due anni, tanto quanto sono durati i lavori per la realizzazione dell’immobile. ,avevo l’iva agevolata al 4% come prima abitazione, e per questo motivo, pretendevo da tutti le fatture, che oltretutto alcune sono indispensabilIli come appunto quella di un elettricista, per avere in seguito dal comune rilascio del documento di agibilita dell’immobile.
    L’elettricista, mi era stato consigliato da altri artigiani, convinti che fosse in regola, , aggiungo che a questa persona avevo fatto un assegno intestato a lui, di euro 3.000 come acconto., e ancora non ho ricevuto la fattura e sono già passati 6 anni , a questo punto ritengo che non avrò avere neppure quella del saldo, ,perché non potrà emettere ( sarebbe il colmo se andasse da Buffetti a comprare un blocchetto di fatture ,visto la superficialità che c’è stata sino a oggi dai giudici .
    Quello che più mi indispettisce, è che il giudice ha chiesto l’intervento di un CTU Per periziare il lavoro, ancor prima di chiedere all’elettricista i documenti della sua ditta ( che non esiste) ribadisco che stiamo parlando di una persona che non solo non ha partita iva, e’ sconosciuto al fisco, ma è addirittura sprovvisto di titolo professionale, che già basterebbe per precludere ogni richiesta da parte sua, al contrario sono state chieste a me le fatture relative al materiale elettrico, che se non avessi tenuto avrei rischiato ,che alla richiesta della manodopera, si aggiungesse anche quella del materiale regolarmente acquistato da me.
    Sono quasi sicuro che qualcuno leggendo questa vicenda, avrà detto perché il sig.Max non si e’rivolto alla GDF? , potrei rispondere che l’ho fatto più di una volta, senza ottenere nulla, tutti dicono che l’elettricista ha operato fuori da ogni regola sia sotto il profilo amministrativo, fiscale, previdenziale, ma soprattutto legale, e di star tranquillo che la legge non potrà tutelare.
    Cosa che puntualmente non è accaduta, ma tralasciamo pure questi ‘ piccoli .” dettagli fino qui descritti, e con questo vorrei concludere , c’è una persona che mi possa dire se il giudice potrà negarmi il diritto di avere la fattura, e il documento di conformità dell’impianto ? Ritengo che alla luce dei fatti sopra descritti, non occorra visionare le carte del processo per rispondere .
    Distinti saluti a Lei e al Dott Migliorini Federico .
    Max.

  957. Gentile dott. Migliorini, complimenti per l’articolo che espone esaustivamente l’argomento.
    Le scrivo per essere sicuro di aver capito la differenza tra prestazione occasionale e lavoro accessorio che dovrebbe risiedere nella presenza o meno del carattere della autonomia nello svolgimento della prestazione: la prestazione occasionale va svolta in autonomia; il lavoro accessorio sotto la direzione dell’utilizzatore. Corretto?
    Per la prestazione occasionale non operano i limiti di 2500 euro nei confronti dello stesso utilizzatore e gli altri limiti propri del lavoro accessorio e non va fatta la comunicazione all’INPS almeno 60 minuti prima della prestazione vista l’autonomia nello svolgimento della prestazione. Corretto?
    ad esempio un soggetto che chiude un contratto di assicurazione per conto di una agenzia di asssicurazioni ed ha diritto alla provvigione potra emettere ricevuta di prestazione occasionale e non si tratta di lavoro accessorio?
    Al contrario un soggetto che svolge lavori di facchinaggio sara inquadrato come lavoro accessorio svolgendo l’attività sotto la direzione dell’utilizzatore? In questo caso bisognerà comunicare all’inps la prestazione almeno 60 minuti prima e opereranno il imiti. Corretto.
    La ringrazio per la disponibilità e le porgo i più cordiali saluti.
    Lorena Sturiale

  958. Salve Lorena, ha centrato il concetto la differenza tra prestazione occasionale e lavoro accessorio dipende dall’autonomia dell’attività, che comunque deve essere occasionale. L’attività di agente, tuttavia, non può essere regolata in questo modo con nessuna di queste due forme, occorre operare con partita IVA, obbligatoriamente. Questo tipo di attività richiede certificazioni per poter operare. Non vi sono alternative. Per l’attività di facchinaggio, invece, va bene il lavoro accessorio con comunicazione all’INPS.

  959. Buongiorno Dott. Migliorini, innanzi tutto grazie per le spiegazioni che ha dato nell’articolo. Vorrei porLe un quesito. Sono stato contattato da un imprenditore per effettuare delle fotografie a dei prodotti della propria azienda. Premesso che non ho P. IVA, abbiamo stabilito un compenso a corpo, per effettuare questi scatti in piena autonomia secondo le mie disponibilità temporali. E’ corretto sottoscrivere un contratto con il quale si disciplina il tutto e si stabilisce che il compenso pattuito venga erogato secondo varie tranche? Qualora mi dovesse contattare in futuro per un altro eventuale lavoro occasionale, posso accettarlo oppure, essendo un secondo lavoro con lo stesso committente nello stesso anno, non rientra più nella prestazione occasionale?

  960. Salve Vincenzo, la sua è correttamente una prestazione occasionale, ed è corretto fare un contratto anche con pagamento dilazionato. La cosa importante è non svolgere la stessa prestazione, quindi l’attività di fotografia, verso lo stesso o altri committenti nell’anno. Con prestazioni ripetute la prestazione passa da occasionale ad abituale, ed occorre Partita IVA.

  961. Buonasera Dott. Migliorini,
    dovrò emettere una ricevuta per prest occasionale di €4000, sono assunto con contratto dipendente. L’importo della prestazione occasionale si aggiungerà al mio reddito di lavoro e dovrò pagare le tasse secondo lo scaglione irpef che raggiungerò?

  962. Gentilissimo Dott. Migliorini, La ringrazio per il Suo articolo. Vorrei chiedere il.Suo aiuto per far le cose correttamente.
    Da quest’anno offrirò trattamenti olistici a privati. Il pagamento sarà effettuato alla fine di ogni prestazione. Potrebbe capitare che la stessa persona torna il mese successivo per poter effettuare un altro trattamento. È regolare effettuare la ricevuta per prestazione occasionale?
    Inoltre, se volessi partecipare a fiere o giornate benessere per proporre i miei trattamenti, posso partecipare anche se non ho partita iva ed emettere ricevuta occasionale per chi usufruirà del trattamento?
    La ringrazio anticipatamente per la Sua cortesia e disponibilità.

  963. Salve Rachele, la prestazione occasionale è utilizzabile soltanto nel caso in cui l’attività che intende svolgere non prosegue nel tempo. Mi sembra di capire che la sua attività sia continuativa rivolta a soggetti diversi ed anche attraverso fiere. Per operare deve necessariamente pensare di operare professionalmente con Partita IVA. Valuterei il Regime Forfettario. Se vuole ne parliamo in dettaglio in consulenza, anche con una simulazione numerica in relazione alla sua situazione personale.

  964. Buongiorno dott Migliorini,
    grazie per l’articolo. Avrei delle info da chiederle. Sto avviando insieme a una mia amica una serie di laboratori per bambini da svolgersi anche in luoghi tipo i patronati. Il nostro problema è trovare il tipo di formula fiscale per poter essere in regola con il singolo genitore quando riceviamo il costo del laboratorio. (non abbiamo costituito un associazione)
    Grazie mille

  965. Ottimo articolo soprattutto nella parte del chiarimento sulla soglia dei 5000 euro e dei 30 giorni che non è vero siano limiti al di sotto dei quali qualsiasi attività è da considerare occasionale. Rileva solo il limite dei 5000 euro sopra al quale occorre l’iscrizione alla gestione separata INPS.
    Detto ciò chiedo un commento sulla figura del procacciatore occasionale (di prodotti alimentari): l’accordo con una ditta mandante sebbene produca inizialmente un reddito modesto (sotto i 5000 euro) deve comunque essere svolto con p. iva qualora preveda un impegno di una giornata a settimana?
    Oppure può essere svolta come attività occasionale con ricevuta a ritenuta del 23% sul 50?
    Un accordo da procacciatore sebbene con impegno rarefatto non è proprio così occasionale mi pare o no?
    Qualche consiglio?
    Grazie

  966. Salve Franco, grazie per i complimenti. Il procacciatore d’affari occasionale è colui che funge da intermediario in modo non continuativo nel tempo. Ai fini fiscali quello che conta è la continuità del rapporto. Se c’è un contratto che la lega all’azienda per un periodo (poco importa se l’impegno è di uno o più giorni a settimana) è difficile essere considerati procacciatori occasionali. Può utilizzare questa forma per regolare le prime provvigioni in attesa di regolarizzarsi, ma dovrà andare nella direzione della partita IVA come agente di commercio.

  967. Salve Micaela, la formula migliore per questo tipo di attività è l’associazione. Altrimenti bisogna andare su formule societarie, ma in questa fase iniziale i costi sarebbero (immagino) elevati per voi.

  968. salve sono gabriele e sono uno scultore, dovrei realizzare una scultura per una publica amministrazione, questa puo’ ricevere da me una ricevuta di prestazione occasionale?

  969. Salve Gabriele, le PA non possono ricevere prestazioni occasionali, tranne situazioni particolari. Chieda conferma a loro per sicurezza se può emettere la ricevuta per prestazione occasionale.

  970. Sono percettore di Naspi (ancora per tre mesi) e ho la possibilità di iniziare un rapporto di lavoro occasionale, l’unica differenza rispetto ai casi che ho già letto nei commenti è che il mio committente è un’azienda estera che opera sotto la legge di Hong Kong e mi inquadrerebbe come independent contractor (una fattispecie che mi pare non abbia un suo corrispettivo italiano), il lavoro lo svolgo comunque in Italia (online, senza alcun tipo di vincolo di orario, giorni, ecc.), dove risiedo e sono domiciliato. Alla luce di quanto esposto e del fatto che l’azienda non pagherebbe alcun tipo di contributo, come devo muovermi per non incorrere in problemi con l’Inps e poi in sede di eventuale dichiarazione dei redditi? Preciso che da questo rapporto occasionale guadagnerei somme esigue.

  971. Salve Michele, l’azienda le offre di operare come collaboratore esterno, in Italia dovrebbe operare come professionista o imprenditore con partita IVA. La prestazione occasionale in questo caso non si può applicare, perché l’attività è continuativa. Se vuole possiamo simulare insieme gli oneri legati alla partita IVA e capire il migliore regime fiscale nel suo caso. Nel caso mi contatti a questa email: [email protected]

  972. Salve. Sono uno studente universitario e abito con la mia famiglia. Ogni tanto offro lezioni private ad un paio di studenti ma a fine anno non penso di superare i 1000 euro. Forse neanche i 600.. Devo comunque usare la ritenuta d’acconto e dichiarare gli importi? E se non lo facessi le sanzioni sarebbero le stesse riportate?

  973. Buonasera,
    Come devo comportarmi nel caso in cui una prestazione occasionale superi il valore di 5000€?
    Si tratta in realtà di due prestazioni che io devo svolgere per lo stesso committente (mio unico committente) quest’anno. Una la ho già svolta per il valore di 3000€ netti, l’altra sarà all’incirca altrettanto. Come devo comportarmi? Sono studente e non ho intenzione di aprire partita IVA al momento visto che presto inizierò uno stage in azienda. Devo forse rinunciare?

  974. Salve Gianni, quello che deve fare è comunicare al committente il superamento della soglia, in modo tale che questi possa applicare la ritenuta previdenziale dovuta sul compenso.

  975. Salve, complimenti per l’articolo molto dettagliato ed esaustivo. Sono un dipendente di un’azienda privata, nel 2017 ho vinto un concorso bandito da un ente pubblico e per ritirare il premio di 1.500 euro mi è stato richiesto di emettere ricevuta per prestazione occasionale con ritenuta d’acconto. La ricevuta è stata emessa nel 2017 ma il premio, sul quale l’Ente ha applicato da subito la ritenuta d’acconto, è stato liquidato nel 2018 (1200 euro netti). Premetto che sia per il 2017 che per il 2018 non ho svolto altre prestazioni occasionali e che non ho mai ricevuto il CUD dal suddetto ente.

    In quanto percettore di redditi da lavoro subordinato volevo sapere se l’Ente che ha erogato il premio è tenuto a inviarmi il CUD relativo all’importo su cui ha operato la ritenuta come sostituto d’imposta e come devo regolarizzare questa somma nel 730 del 2019.
    La ringrazio anticipatamente per la risposta.

  976. Salve Massimo, l’importo ricevuto deve esserle certificato dall’ente che le ha erogato il premio, lei è tenuto a dichiarare il reddito nella dichiarazione dei redditi relativa al 2018, nel quadro dei redditi diversi.

  977. Salve Federico,
    Sono dipendente a tempo indeterminato e 2/3 volte al mese (quando non lavoro..Quindi prevalentemente nel Week end) svolgo attività di prestazioni occasionali/consulenze prevalentemente a privati (sempre diversi). Ci sono mesi che ne faccio 1 e mesi che ne faccio di più (non arrivo a 5000 euro anno) Insomma l’attività prevalente è il mio lavoro dipendente full time. In questo caso non c’è bisogno di aprire partita Iva? Inoltre con i privati userei la notula. Non ho capito il discorso della marca.da bollo che deve riportare data antecende dell’emissione della ricevuta.. la notula devo inviarla copia al.committente e tenerne una io per poi dichiarato nei redditi diversi. Corretto?

    Grazie

  978. Salve, vorrei pubblicare un libro/catalogo specializzato di filatelia in cui è previsto l’inserimento di diverse pubblicità quali sponsor per far fronte alle spese di stampa. Ovviamente le ditte interpellate e interessate ad aderire con pagina pubblicitaria richiedono la fattura.
    Come potrei procedere senza aprire la partita IVA sia per gli sponsor che per la vendita? Grazie.

  979. Salve Michele, non c’entra niente il fatto che l’attività prevalente sia quella da lavoro dipendente. Il fatto che, invece, l’attività di consulenza sia continuativa nel tempo la obbliga ad operare con partita IVA.

  980. Salve Michele mio figlio di 23 anni studente avrebbe trovato un lavoro di consegne materiale con camion che eserciterebbe 1 o 2 volte a settimana.
    Può usufruire di questo contratto? Da prime informazioni ci hanno detto di no perché sarebbe “lavoro a rischio”….hanno ragione?

  981. Buonasera,
    sono una neo mamma in maternità obbligatoria pagata dall’INPS fino al 25 aprile, poichè sono una parasubordinata, ho infatti in essere un contratto di collaborazione coordinata e continuativa con un ente a partecipazione pubblica. Mi è stata proposta una collaborazione occasionale da un altro ente tra aprile e maggio prossimi, si tratta di 40 ore totali di lavoro. Mi chiedevo se posso accettare l’incarico.
    Grazie.
    Mimì

  982. Salve Mimì, a parte il discorso del vincolo legato al pubblico impiego (che potrebbe comunque essere superato), in maternità non può effettuare prestazioni lavorative.

  983. Salve ho letto tutta la pagina e come dipendente se presto lavoro occasionale attenendomi ai limiti e cioè massimo 2500 euro con il medesimo datore come aiuto cuoco si può e seconda domanda non hanno valore ai fini contributivi queste prestazioni e cioè per un calcolo per una ipotetica naspi magari da sommare ad altri periodi di lavoro utili? E per quanto riguarda il reddito di cittadinanza ho letto che i lavori accessori non sono da dichiarare ad inps e quindi nemmeno ai fini del calcolo del reddito di cittadinanza ? Grazie

  984. Salve Alessandro, l’aiuto cuoco può essere gestito soltanto come lavoro occasionale accessorio, quindi tramite voucher INPS. Per il reddito di cittadinanza, questi redditi non rientrano nel futuro calcolo ISEE.

  985. Salve Federico,
    grazie mille per il prezioso articolo! Ho trovato molti spunti di riflessione. Avrei una questione da porti.
    Vorrei iniziare in modo saltuario, due/tre volte al mese, a guidare dei gruppi in escursione per montagne. So che questo tipo di lavoro viene inserito tra quelli non ordinistici secondo la legge 4/2013.
    Volendo per il momento sperimentarmi in questa attività, senza renderla un lavoro di tutti i giorni, e volendo capire anche se funziona veramente, a tuo avviso prima di aprire eventuale partita IVA posso muovermi con delle ricevute generiche per i miei clienti (sarebbe un fatto di 10/15€ a persona)?
    Grazie mille e buon lavoro

  986. Salve Luigi, per fare escursioni in montagna occorre valutare se occorrono autorizzazioni a livello regionale o comunale. La prestazione occasionale può essere utile per iniziare nei primi mesi, ma occorre regolarizzare la posizione se l’attività prosegue.

  987. Salve, complimenti per l’articolo. Volevo sapere se sussiste obbligo in capo al datore di lavoro rilasciare CU 2019 per i redditi derivanti da prestazioni occasionali percepiti nel 2018 (inferiori a 4800 lordi) e se si entro che data. In caso negativo da chi è possibile reperire la CU per effettuare regolare dichiarazione dei redditi a mezzo 730 (essendo lavoratore dipendente)

  988. Salve Federico,
    innanzi tutto complimenti per l’articolo.
    Sono un libero professionista iscritto ad albo professionale con partita IVA in regime dei minimi (esente IVA); tra le varie attività svolgo docenze per corsi di formazioni non direttamente connessi alla mia Professione, ovvero per farli sono necessari alcuni requisiti ma non quello di essere iscritto ad albo professionale.
    Di recente sono stato impegnato in una serie docenze per queste attività formative per conto di una società del settore (S.p.A.) importo pattuito inferiore a 5.000 euro. A completamento delle attività il committente mi chiede di sottoscrivere un contratto di COLLABORAZIONE AUTONOMA OCCASIONALE ai sensi dell’art 2222 c.c. e dell’art. 67, c. 1, lett. l del TUIR, e quindi dovrei emettere ricevuta per prestazione occasionale con trattenuta della ritenuta di acconto.
    Essendo Professionista con partita IVA, non posso emettere ricevuta per prestazioni occasionali ed inoltre ci sarebbe anche un mancato versamento dei contributi previdenziali dovuti alla cassa previdenziale professionale . Ma, se emetto regolare fattura con tutta probabilità non verrò pagato, se emetto ricevuta, come richiesto dal committente, potrei incorrere in sanzioni??
    Il committente non vuole (o non può) cambiare i termini dell’incarico e non ne conosco il motivo.
    Come se ne può uscire?
    Grazie

  989. Salve Fabio, quello che le sta dicendo il committente non è legale. La sua prestazione deve essere regolata da fattura, e non possono rifiutarsi di pagarla, perché emette fattura. Questa cosa denota una forte mancanza di professionalità da parte di chi le ha dato l’incarico. Quello che deve fare è emettere fattura, se non la pagano proseguirà con lettera di messa in mora, ed eventuale decreto ingiuntivo emesso dal giudice.

  990. Buongiorno Federico, e grazie davvero per questo articolo molto esplicativo.
    Sono disoccupata, ma ogni tanto realizzo qualche lavoro di grafica ed emetto ricevuta per prestazione occasionale con ritenuta d’acconto, e non superando mai i 2,500€ annui i CU che ricevo vengono inseriti nella dichiarazione dei redditi di mio marito. Lo scorso anno ho emesso una ricevuta ad una persona che non mi ha comunicato di essere in regime forfettario, comunicandomelo solo ora che le ho fatto richiesta del CU, dicendomi che non ha versato la ritenuta d’acconto. Come mi devo muovere io ora?
    Grazie e buona giornata.

  991. Salve. Complimenti per il suo post. Di seguito la mia domanda:
    Sono un medico dipendente di un istituto privato convenzionato con SSN e svolgo attività di anestesista-rianimatore. Mi è capitato, di tanto in tanto, di svolgere attività come medico di gara per attività sportive, grazie al nulla osta regolarmente concesso dall’ospedale. Fino allo scorso anno ho provveduto a effettuare ricevuta per prestazione occasionale. Mi sembra di capire che possa continuare così, giusto?
    Potrebbe, infatti, capitarmi anche quest’anno di svolgere qualche attività occasionale.
    Si applica sempre il limite massimo di 5.000 euro per committente?
    Sicuro di un gentile riscontro.
    Grazie
    Saluti cordiali.
    Antonio Cavallo

  992. Salve Antonio, non esiste più, come indicato nell’articolo, il limite di € 5.000 nella prestazione di lavoro autonomo occasionale. Questo significa che quando si effettuano puù prestazioni nell’anno può esserci il rischio che le sia contestata l’abitualità dell’attività. Inoltre, le consiglio di farsi autorizzare dal suo ordine professionale ad emettere prestazioni occasionali, in quanto i soggetti iscritti ad albi professionali quando operano in forma autonoma devono operare con partita IVA.

  993. Salve avrei gentilmente bisogno di un informazione,
    con riguardo ad un attività di consulenza nutrizionale, saltuaria e non constante,
    con un fatturato ovviamente al di otto dei 5.000 euro, e senza aver ancora aperto Partita Iva,
    mi chiedevo se di fronte ad una prestazione come nutrizionista devo emettere ricevuta fiscale
    con ritenuta di acconto.
    La ringrazio.

  994. Salve Virginia, se l’attività di consulenza che svolge è continuativa nel tempo o coinvolge più pazienti deve necessariamente operare con partita IVA. La prestazione occasionale non si applica in questi termini.

  995. Buonasera,
    Con un contratto di lavoro dipendente full time ed una certificazione TrainerIPC posso tenere corsi di formazione ad un altra azienda(non la mia) con un contratto di prestazione occasionale?
    Il corso lo farei presso l’azienda richiedente in orari che non vanno in nessun modo in conflitto con il mio lavoro dipendente.
    Grazie anticipatamente

  996. Salve Sonia, la prestazione occasionale è utilizzabile soltanto per prestazioni non ripetitive nel tempo. Se terrà soltanto un corso può utilizzare la prestazione occasionale, altrienti deve pensare alla partita IVA.

  997. Buongiorno.Le chiedo gentilmente se un’agenziadi viaggi , affiliata, puo’ assumere un dipendente con il contratto di Lavoro occasionale accessorio. La ringrazio

  998. Buon giorno, Intanto complimenti per l’articolo / guida, veramente completo ed esaustivo.

    Una domanda: Nel mio caso dovrei emettere una ricevuta di prestazione occasionale per una “consulenza informatica” (la forma esatta devo ancora definirla con il mio commercialista). La ricevuta è emessa nei confronti di un soggetto che ha partita iva con regime forfettario.

    La domanda è: il soggetto a cui emetto la ricevuta usa il regime forfettario, per tanto la ritenuta d’acconto del 20% si applica o non si applica?

    Grazie

  999. Salve,
    sono un insegnante con un contratto di collaborazione per poche ore di insegnamento alla settimana con una scuola privata. I corsi stanno per finire, ma alcuni studenti mi hanno chiesto se sarei disposta a fare lezioni private con loro. Non ho intenzione di cercare lavoro con altre scuole, ma vorrei continuare ad avere qualche piccolo guadagno. Sarebbe possibile utilizzare il ‘libretto famiglia’ per il pagamento delle lezioni? In alternativa potrei farmi compensare dietro rilascio di ‘ricevuta per prestazioni occasionali con ritenuta d’acconto tra privati’? Si trattarebbe di un massimo di 40/45 ore di lezioni all’anno per ogni persona.
    Grazie

  1000. Salve Riccardo, grazie per i complimenti. Se la ricevuta per prestazione occasionale è emessa nei confronti di soggetto in regime forfettario questi non è tenuto ad applicare la ritenuta di acconto.

  1001. Ho un sito web di annunci gratuiti… vorrei mettere 5-6 spazi a pagamento per annunci da mettere in rilievo da tenere 2 settimane. Il costo sarebbe di 3-5-10 euro massimo a seconda della posizione.
    Sono un privato…. mi farei pagare con paypal…. se mi chiedono una ricevuta, cosa posso fare/emettere……?

    grazie

  1002. Salve Roberto, questo tipo di attività non può essere gestito con prestazione occasionale. Deve operare necessariamente con Partita IVA se vuole offrire spazi pubblicitari sul sito. Se vuole approfondire l’argomento mi scriva in privato.

  1003. Complimenti ! Io avrei questi quesiti: Ho un piccolo contratto di sponsorizzazione Italia per 5.000 euro a cui applico la ritenuta del 20% come lavoro occasionale senza P.IVA ed un contratto di collaborazione con una ditta estera per 3.000 a cui non applico ritenuta d’acconto. Come devo comportarmi ai fini fiscali ed INPS.

  1004. Salve Marco, ai fini fiscali deve presentare la dichiarazione dei redditi e pagare le relative imposte. Ai fini previdenziali deve iscriversi alla Gestione separata calcolare i contributi dovuti in dichiarazione dei redditi e versarli. Se ha bisogno di maggiori info siamo a disposizione per una consulenza.

  1005. Salve Federico, volevo porle questa domanda. Mi capita di fare qualche consulenza occasionale come design. La domanda è rimando nella prestazione occasionale posso pubblicizzare questo tipo di consulenza nei social media, almeno finché non mi rendo conto che potrebbe diventare una professione.
    Saluti
    Silvano

  1006. Salve, dovrei intraprendere una prestazione occasionale ad una amministrazione comunale, si tratta di un servizio fotografico aereo con drone, l’impiegata comunale mi ha chiesto se ero iscritto alla gestione separata dell’inps, ma siccome non supero i 5000 euro non sono iscritto, avendogli comunque riferito che avrei emesso ricevuta per prestazione occasionale con ritenuta d’acconto, lei era molto perplessa su come mi avrebbero dovuto pagare…

  1007. Buongiorno Dott. Migliorini,
    Mi hanno proposto un incarico (contratto prestaz. occasionale) con il quale mi ritroverei a superare la soglia dei €5.000. Mi sono rivolta a diversi professionisti, poi al patronato ed infine all’INPS stesso. Tutti sostengono che i contributi da versare riguardano l’intero lordo annuale e non esclusivamente la cifra “in eccesso” come invece lei dice qui sopra. Come devo procedere dunque? Perché dicono l’opposto?
    Mi scusi per la domanda che può sembrare quasi pretenziosa, ma sono una giovanissima insegnante e di questioni fiscali non ne so ancora nulla.
    Cordialmente, Giulia

  1008. Salve, avrei due domande riguardo alla prestazione d’opera:
    1. Il n. nota da inserire nella compilazione della ritenuta d’acconto si riferisce alle prestazioni fornite in quell’anno per un committente o in generale e il numero si somma al numero delle prestazioni già eseguite negli anni precedenti sempre per lo stesso committente?
    2. Non ho mai ricevuto il CU da parte di un committente per un lavoro con ritenuta d’acconto emessa nell’estate 2018, sospetto non l’abbia mai dichiarata. C’è un modo per sapere se è stata dichiarata o meno senza chiedere al committente? Ed eventualmente devo fare una segnalazione?

    La ringrazio per la cortesia, Sara.

  1009. Salve Sara, la numerazione della ricevuta è annuale e progressiva per la totalità dei committenti. Se non ha la CU può verificare che tutto sia in regola dal suo cassetto fiscale, ed eventualmente può fare un sollecito al committente per l’emissione.

  1010. Buonasera
    Complimenti per tutte le info, ho un quesito specifico: sono psicoterapeuta e andrò in pensione usufruendo della quota 100 nel prossimo anno. Credo non ci siano dubbi che se mi capiterà di fare dei workshop o lezioni posso utilizzare la prestazione occasionale , mentre non mi è chiaro se posso far rientrare nella prestazione occasionale anche qualche trattamento di psicoterapia.
    Grazie Luciana

  1011. Salve Luciana, le lezioni se si tratta di attività occasionale, possono essere gestite con le ricevute, mentre l’attività di psicoterapia no. Se vuole proseguire a farla dovrà tenere aperta la partita IVA.

  1012. Buongiorno sig. Migliorini, volevo cortesemente sapere solo se sono assicurata, con questo tipo di contratto appunto prestazione autonoma occasionale….Dovrei fare l’animatrice per una cooperativa ma lavorerò anche in piscina, mi chiedeco cosa succederebbe se mi facessi male….Sperando di no, ovviamente. Grazie infinite. Buona serata! Veronica Fabbro.

  1013. Buonasera,
    complimenti per l’articolo, molto esaustivo.
    Sono lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato in una azienda e vorrei dare ripetizioni di matematica in maniera sporadica (la sera o nei fine settimana) per coprire alcune spese aggiuntive. Vorrei iniziare usando le prestazioni occasionali, valutando in un secondo momento l’apertura della partita iva. Il mio dubbio è se questo sia opportuno, in quanto dovrei pubblicizzare la mia disponibilità su bacheche o su internet, lavorando saltuariamente al lato pratico, ma ho letto che questo porrebbe gli estremi per un’attività di tipo commerciale o continuativo e coordinato. Potrebbe consigliarmi?

    Grazie.

  1014. Salve Matteo, molto spesso in situazioni come la sua la prestazione occasionale diventa più onerosa di una partita IVA. Inoltre se mi dice che vuole pubblicizzare la sua attività, la prestazione occasionale non si può utilizzare. Se vuole approfondire il tutto sono a disposizione per una consulenza iniziale ed eventualmente per assisterla per gli adempimenti fiscali con la partita IVA. Nel caso mi scriva a questa email: [email protected].

  1015. Salve Veronica, la prestazione occasionale non può essere utilizzata per la sua attività perché non garantisce copertura INAIL in caso di infortunio. Quello che deve fare per essere in regola è operare con i buoni famiglia o i buoni PrestO’ legati al lavoro occasionale accessorio. In questo caso il valore del buono ha anche copertura INAIL in caso di infortunio sul lavoro.

  1016. Buongiorno
    sono dipendente a tempo indeterminato in una società Informatica e mi è stata proposta una consulenza di altra materia (materia legislativa) per un massimo di 5000 euro. Posso accettare questo tipo di offerta, oppure essendo dipendente non posso esercitare la mia opera ad altre aziende?
    grazie

  1017. Lei può fare liberamente attività esterna, a meno che non ci siano vincoli di esclusiva nel suo contratto di lavoro. In questo caso può rilasciare una ricevuta per prestazione occasionale.

  1018. salve una informazione tecnica sei io come azienda faccio una ricevuta per compenso occasionale settore commercio pagando alla segnalatore con regolare dichiarazione è possibile che lui essendo pensionato in fase di dichiarazione dei redditi gli venga tenuto conto della ricevuta occasionale e ci debba pagare irpef in base alla suo scaglione??? esempio pratico netto percepito €500 in compenso occasionale post dichiarazione 730 con aliquota 38% il netto restante sarebbe 500€-38%.

    grazie mille della spiegazione anticipatamente

  1019. Buongiorno, mi scuso se ripeto una domanda già posta nei commenti precedenti. Nel caso di prestazione occasionale tra persone fisiche, è sufficiente una notula cartacea che indichi l’importo lordo?
    Ho pagato 140€ lordi al mio ragazzo per un lavoro a un sito web. Lui non ha partita iva e non può farmi fattura, io non ho partita iva e non posso fargli da sostituto d’imposta. È andato a fare la dichiarazione dei redditi presso un’A.C.L.I., portando ovviamente la notula con i dettagli della prestazione, e gli hanno detto che senza CU non possono fare nulla. Ma io come faccio a fornirgliela? Ho provato a cercare informazioni sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ma non riesco veramente a trovare nulla al riguardo. Come dovrei comportarmi?

    La ringrazio per l’articolo ben fatto e per l’eventuale risposta!

  1020. Salve Irene, ovviamente lei non può rilasciare CU al suo ragazzo essendo un “privato”. La dichiarazione dei redditi si compila, in questo caso, in relazione alla ricevuta emessa ed all’eventuale incasso tracciato del compenso.

  1021. Buonasera Sig. Migliorini, sono nella stessa situazione della domanda posta dalla Sig.ra Irene ma ho un dubbio.
    Ho già un lavoro come dipendente e mi è già capitato di rilasciare ricevute per prestazione occasionale a dei clienti che erano anche sostituto d’imposta. In questo caso mi è stata rilasciata la CU ed ho inserito poi i dati nel 730 alla voce “Quadro D altri redditi”.
    Quest’anno devo rilasciare una ricevuta a un privato ma non ho capito come devo comportarmi non essendo lui sostituto d’imposta. I miei dubbi sono: non avendo una CU dovrò poi inserire questo reddito manualmente nel mio 730 oppure potrò evitare di dichiararlo? L’importo che mi viene corrisposto sarà quello che effettivamente mi rimane o mi verrà scalato il 20% con la dichiarazione dei redditi e quindi devo già tenerne conto?
    Mi scuso per la domanda ma questo aspetto non mi è chiaro.
    La ringrazio anticipatamente per la disponibilità

  1022. Salve Giovanni, l’importo incassato deve comunque essere inserito nella sua dichiarazione dei redditi, anche se non ci sarà ritenuta e CU. Con la dichiarazione dei redditi andrà a pagare le imposte secondo la sua aliquota marginale IRPEF.

  1023. buongiorno, vorrei solo una precisazione.
    quest’anno ho emesso alcune notule per prestazioni occasionali, ma avendo raggiunto il limite di € 5.000 devo emettere fattura con partita iva regime forfettario 2019. come mi composto con la numerazione della fattura, inizio con la numero 1, nonostante abbia emesso già n. 5 notule?
    grazie

  1024. Salve, quindi non esiste piu’ il limite dei 5000 euro annui per le prestazioni occasionali? Si puo’ sforare il tetto pagando i contributi per la parte eccedente anche se si e’ gia’ dipendenti di un’altra azienda?. Lo chiedo perche’ sono un dipendente pubblico e di tanto in tanto qualcuno mi chiede di fare dei lavori al pc. Ho capito bene? Grazie

  1025. Salve Andrea, un dipendente pubblico ha il vincolo lavorativo, non può svolgere prestazioni autonome faccia attenzione. La prestazione occasionale, comunque, ha possibilità davvero limitate attualmente.

  1026. Buongiorno vorrei avere una precisazione in quanto nel mio settore c’è un po’ di confusione al riguardo per la regolarizzazione. Sono un cuoco senza partita iva, ho l’opportunità di effettuare delle colazioni a domicilio in una struttura con degli appartamenti, direttamente al cliente finale. In questo frangente non riesco a trovare una specifica su come funziona la gestione fiscale e se devo utilizzare il Libretto famiglia o prestò oppure fare una ricevuta al cliente con la RA.

    Grazie saluti

  1027. Salve Vincenzo, l’esercizio dell’attività può avvenire con PrestO’ se il committente è impresa oppure con libretto famiglia se il committente è un privato. Superati questi limiti legati ai buoni lavoro occorre operare con Partita IVA.

  1028. Salve, vorrei giusto una delucidazione. Sono uno studente universitario e giusto due/tre mesi l’anno svolgo il ruolo di cameriere. Questa attività può essere definita ‘prestazione occasionale’? Le pongo questa domanda perché ho appena fatto richiesta per una carta di credito munita di codice iban ma recentemente ad un mio conoscente è stato chiuso il conto proprio per queste “prestazioni occasionali”. Non vorrei capitasse anche a me

  1029. Salve Marco, l’attività di Cameriere non può essere gestita con prestazione occasionale. Può lavorare con i buoni lavoro PrestO’ o con un contratto di lavoro dipendente.

  1030. Salve Federico, Grazie innanzitutto per questo articolo così completo, chiaro, dettagliato e soprattutto utile.
    Avrei qualche domanda aggiuntiva per completare l’estinzione di tutti i miei dubbi sulla materia.
    Per quanto riguarda l’introduzione della fatturazione elettronica dal primo gennaio 2019, non ci sono implicazioni di alcun tipo sulle ricevute da emettere per lavoro occasionale? Si possono continuare ad utilizzare i blocchetti di ricevute reperibili in cartoleria? Lo stesso vale eventualmente per il “regime forfettario” (anche se domanda fuori tema)?
    Altro dubbio, giusto per avere un’idea di cifre/percentuali in gioco, all’atto della dichiarazione dei redditi, quali tasse si pagano col 730, solo l’irpef? E a quanto ammonta circa la cifra delle trattenute totali? Le ritenute d’acconto del 20% di ogni ricevuta immagino verranno tutte rimborsate col 730…
    Grazie in anticipo delle risposte

  1031. Salve Massimiliano, la prestazione occasionale non ha niente a che vedere con la fatturazione elettronica. All’atto della dichiarazione dei redditi il reddito da prestazione occasionale confluisce nel reddito imponibile IRPEF. Il rimborso della ritenuta subita c’è solo in assenza di altri redditi.

  1032. Sono un pensionato ed ho una barca che occasionalmente potrei noleggiare a turisti. Conduco personalmente
    tale imbarcazione essendo regolarmente fornito di Patente Nautica idonea. Farei tale prestazione per poter continuare a far fronte ai costi di manutenzione, stazionamento nel porto e varie.
    Gradirei un suo parere come fare legalmente e fiscalmente a fare quanto sopra esposto.
    Grazie per la sua risposta.

  1033. Salve Oliviero, quello che le posso dire in questo momento è che deve gestire l’attività come impresa, con partita IVA ed adempimenti connessi. La prestazione occasionale è inapplicabile in questo caso. Se vuole ne parliamo con dettaglio in privato.

  1034. Buongiorno
    sono un dipendente privato e a volte mi ritrovo a poter svolgere del lavoro
    saltuario di marketing e analisi di mercato per una ditta estera.
    Volevo chiedere se potevo fatturare con codice fiscale, qual’è il limite
    max per ditta in euro di prestazione occasionale e se tale importo lo dovrò
    inserire come “reddito diverso” nel 730
    Grazie
    Massimo Gioioso

  1035. Salve Marco, non esistono limiti di reddito per la prestazione occasionale, nel suo caso occorre verificare quanto tempo impiega e quanti incarichi ci sono nell’anno per valutare la possibile apertura di una partita IVA.

  1036. Salve,
    vorrei esporre le mie opere artistiche su uno o più siti esteri che vendono stampe delle stesse, sulle quali prenderei una percentuale sulle vendite.
    Dato che le opere sarebbero esposte sul sito tutto l’anno dovrei aprire la partita Iva o le vendite d’arte sono considerate diversamente?
    Non ho idea di quanto potrei guadagnare ma presumo molto poco soprattutto inizialmente.
    Grazie.

  1037. Salve Alessandra, l’attività che vuole svolgere non ha niente a che vedere con la prestazione occasionale. Capisco la problematica, ma deve operare con partita Iva. Se vuole ne parliamo meglio in privato, anche con una simulazione numerica.

  1038. Salve, percepisco compensi come lavoratore occasionale da 2 committenti, in questo caso gli importi sono cumulabili oppure c’è il limite dei compensi non superiori a 5.000 per ogni committente?

  1039. Francesco, invito a leggere bene l’articolo non esiste alcun limite quantitativo, ogni volta che la prestazione è continuativa nel tempo la prestazione occasionale non si può utilizzare. Questo a prescindere da quanto si incassa.

  1040. Grazie per l’articolo. Chiedo per favore però ulteriori chiarimenti:
    Per un lavoro occasionale di assistenza per inserimento lavorativo di disabili era previsto un compenso di €5000 lorde (quindi 4000 nette, 20% di ritenuta a carico dell’associazione committente). Il progetto si è leggermente prolungato ed hanno aumentato l’importo raggiungendo la somma di €4200 nette versate, sforando quindi di soli €200 il limite massimo previsto per l’esenzione dei versamenti INPS e gestione separata. Dato che comunque per lo svolgimento dell’attività ho sostenuto delle spese di trasporto possiamo trasformare questo importo o anche di più in spese ed evitare lo sforamento?
    inoltre non ho capito bene: c’è un punto in cui si parla di un limite di 4800€ lordi da non superare per questo tipo di lavori, poi si parla di 5000, quale dei due importi è da tenere in considerazione quale limite? grazie per la risposta.

  1041. Salve Gloria, il limite di 5.000 è solo un limite INPS superato il quale sono dovuti i contributi. Non esiste e lo ripeto ancora alcun limite fiscale per la prestazione occasionale. Quello a cui si deve fare riferimento l’occasionalità. Quando la prestazione è continuativa nel tempo occorre partita IVA.

  1042. Buonasera, sono un architetto assunto come dipendente presso una società privata e sono iscritto all INPS. Ora mi ritrovo a collaborare con la pubblica amministrazione per una gara vinta qualche mese fa. Dovrei fatturare circa 7000 euro in totale ma è necessaria la fatturazione elettronica per cui la partita iva e l’iscrizione alla cassa? O c è un modo per ovviare a tutto ciò? Potrei sfruttare la prestazione occasionale? Se si come?

  1043. Salve, se un dipendente di una società si trovasse a procacciare clienti per un professionista, potrebbe percepire una provvigione tramite ricevuta fiscale per lavoro occasionale. Se si, e se sotto a 5000€ non dovrebbe pagare alcuna imposta, ma il reddito deve comunque essere dichiarato sul 730.

    Grazie

  1044. Buongiorno Dott. Migliorini,
    mi appresto ad effettuare un’attività occasionale autonoma per un committente svizzero. Nella notula che redigerò non dovrò tenere conto della ritenuta d’acconto in quanto, il committente, non potrà essere sostituto d’imposta in Italia corretto?
    Dovrò soltanto applicare la marca da bollo di due euro corretto?
    Poi in sede di dichiarazione 730 basterà provare copia della ricevuta e copia dell’incasso economico.
    é sbagliato quanto sopra?
    La ringrazio molto

  1045. buona sera, ho intrapreso una piccola attività in regime forfettario di commercio online,
    ora avrei la possibilità di integrare il mio redito andando a fare il cameriere occasionalmente presso un ristorante.
    il titolare del ristorante vorrebbe pagarmi con i voucher , ma è possibile ? visto che come detto ho P.iva forfettaria?
    grazie

  1046. Salve, faccio lezioni online di pittura, i miei studenti pagano e io mando loro i video dei corsi,tutto questo tramite facebook. Ho anche un sito web,che sporadicamente vende qualche corso. Non supero i 5000 euro l’anno di incasso. Devo aprire partita iva o va bene,la prestazione occasionale? è un attività che non svolgo in modo continuativo. Guadagnando queste cifre come potrei versare 3000 euro l’anno di inps?

  1047. Salve Paola, l’apertura della partita IVA è legata ad attività svolta in modo continuativo ed abituale, non al volume dei compensi percepiti. E’ a questo aspetto che la invito a valutare. Il ragionamento è condivisibile, l’importo dei contributi INPS scoraggia, ma se opera come professionista i contributi si calcolano sul fatturato. Nel caso mi contatti per una consulenza.

  1048. Salve dottor Migliorini
    Sono dipendente di una ditta privata, ma mi è stato richiesto di prestare la mia attività presso un altro imprenditore , so che fino a 5.000 euro si può procedere senza problemi ma se dovessi incassare di più perché sarebbe un’ attività svolta in modo continuativo, come posso fare senza aprire obbligatoriamente una partita IVA? E nel caso quanto mi costerebbe?
    La ringrazio anticipatamente

  1049. Salve Daniela, non è corretto quello che afferma. Se presta l’attività alle dipendenze altrui deve operare con i buoni lavoro, altrimenti con un contratto di lavoro dipendente. Non esistono altre possibilità. Altrimenti può operare con partita IVA, ma in questo caso l’attività svolta deve essere autonoma e non alle dipendenze altrui.

  1050. Sono un pensionata di anni 70 ho prestato l’attività di docente Attualmente sono pensionato ex inpdap,vorrei continuare a lavorare da privato
    per il recupero di anni perduti o per la preparazione di studenti agli esami finali: cosa devo fare per regolarizzare la eventuale nuova attività ai fini legali e fiscali?

  1051. Salve,
    Vorrei chiedere se è necessario avere una PIVA e la SCIA anche per un attività commerciale occasionale di meno di 30 giorni?In specifico sarebbe un negozio di abbigliamento usato .
    Grazie mille!

  1052. Buongiorno,
    se avvio una ditta individuale nell’ ambito del montaggio di serbati per lo stoccaggio di acqua (montaggio tipo ikea), nell ‘occasione di dover avere bisogno di aiuto, per un montaggio di dimensioni più importanti, posso avvalermi dell’ aiuto di un altro artigiano ?
    Come mi devo comportare ? Quali soluzioni posso avere senza dover per forza assumere una persona ?
    Grazie cordiali saluti Massimo

  1053. Buonasera, grazie per l’aiuto che offre in questo sito e per i chiarimenti. Sono una traduttrice iscritta all’albo de periti di un Tribunale ma faccio soltanto qualche lavoro occasionale e saltuario a privati (l’importo dei quali non raggiunge mail la soglia dei 5.000 euro). Posso fare la ricevuta per lavoro occasionale anche se sono iscritta all’albo dei periti e consulenti del Tribunale o invece non posso farlo?

  1054. Buona sera Sono Luigi e aiuto con la mia esperienza di ragioneria e amministrazione mio figlio socio in una Srl dove lui è anche Amministratore. Sono pensionato di 72 anni e percepisco un lordo di 34.000 annui. Per farmi rimborsare qualcosa (e così la sua srl ha una spesa da dedurre) posso emettere una ricevuta di prestazione occasionale inferiore ai 5.000? Quanto viene ad incidere percentualmente sul mio reddito?
    Grazie

  1055. Buonasera, mio marito ha 65 anni ed è andato in pensione con quota100.
    L’amministratore di condominio vorrebbe che lui si occupasse delle piccole manutenzioni dello stabile in cui viviamo perché ha i titoli e le competenze per poterlo fare. Se accettasse potrebbe emettere ricevuta come prestazione occasionale ? ( l’importo annuale non supererebbe i 1200,00 euro) e con quale tipo di assicurazione sugli infortuni potrebbe essere coperto ?
    Se non deve iscriversi all’inps come può essere assicurato ? Vi ringrazio per la risposta

  1056. Salve dott. Migliorini, sono un programmatore che lavoro presso un’azienda privata.
    Mi è stato chiesto da un amico di creare un nuovo sito per la sua attività e aiutare il suo team a imparare di più sul social marketing.
    Ovviamente mi ha offerto un compenso comunque sotto i 2500 euro, per questo volevo sapere se quest’attività rientra nelle casistiche del lavoro occasionale

  1057. Salve Fabio, la creazione di siti web è attività di impresa, non di lavoro autonomo occasionale. Per questo motivo deve inquadrarsi fiscalmente come impresa se vuole operare in regola. Altrimenti può farsi regolare la prestazione tramite i cd Buoni Famiglia.

  1058. Buonasera Dr. Migliorini, probabilmente la domanda che le sto per fare è già stata affrontata con opportune risposte, ma essendo neofita nelle argomentazioni relative il regime di Prestazioni Occasionali in genere, Le volevo gentilmente chiedere delucidazioni in merito al tetto massimo di € 5.000/anno: sono da considerarsi totali indipendentemente dal numero di committenti oppure sono da intendersi € 5000 per ogni committente, quindi senza limiti di profitto/anno?
    Nel ringraziarLa per la cortese attenzione e in attesa di una Sua risposta, porgo cordiali saluti.
    Alessandro Bonezzi

  1059. Salve Alessandro, il limite riguarda solo la contribuzione INPS ed è lordo e relativo a tutti i committenti. Per gli aspetti fiscali la invito a leggere bene l’articolo, ove si indica che fiscalmente non ci sono limiti per attività “occasionali”, ma qualora l’attività diventi continuativa occorre regolarizzare la propria posizione.

  1060. Buonasera Dott. Migliorini,

    sono una maestra di sci che insegnerà nel 2020 in una stazione di sci francese presso una scuola di sci inglese con la quale ho firmato un contratto “self employed” (nella fattispecie, dovrò fornire alla scuola una fattura autonoma per le ore lavorate e, dopo la verifica, la scuola pagherà l’importo dovuto meno le commissioni sul mio c/c bancario). L’importo supererà i 5.000€ lordi. Posso stipulare un contratto di collaborazione occasionale essendo lavoro all estero? Parallelamente, collaborerò saltuariamente con una società Stp italiana. A questo punto mi chiedevo se , considerate queste due attività, mi conviene aprire una p. IVA per pochi mesi oppure stipulare un contratto di collaborazione occasionale con entrambe o la Stp.
    Grazie per l’attenzione e complimenti per la sua chiarezza del suo articolo.

  1061. Salve dot. Migliorini io sono un pittore artista con studio in località turistica di mare, lavoro e vendo i miei lavori per 5 mesi l’anno. Al momento appartengo al regime forfettario. Domanda :potrei entrare al sistema di lavoro autonomo occasionale?. Preciso che percepisco una pensione di circa 500€mensili..grazie mi chiamo Sergio.

  1062. Salve Sergio, la prestazione occasionale non riguarda l’attività artistica, se lei ha uno studio ove lavora deve necessariamente operare con Partita IVA. Ogni altra forma non la rende in regola.

  1063. Lei deve operare necessariamente con partita IVA, la prestazione occasionale non la rende in regola. Se vuole lavorare in modo autonomo occorre una partita IVA (valutando il regime fiscale più conveniente) oppure essere assunta come dipendente. Se vuole approfondiamo il tutto in privato e se ha bisogno possiamo assisterla per tutti i suoi adempimenti fiscali. Mi contatti a [email protected]

  1064. Buonasera dottor Migliorini, fino ad aprile 2020 percepirò la Naspi, nel caso di superamento della soglia dei 5000€ con prestazione occasionale con un’unica azienda dopo la conclusione della NASpI potrei vedermi chiedere indietro parte delle somme ricevute dall’INPS in sede di dichiarazione dei redditi?

  1065. Salve Francesca, è suo obbligo comunicare all’INPS gli importi percepiti con prestazione occasionale in quanto l’istituto potrebbe ridurre la prestazione NASPI al superamento di alcune soglie.

  1066. Se mio marito è dipendente per 9 mesi a 24 h può aiutare ncc ,ha tutte le patenti e l iscrizione all albo tutto in regola .
    Come può collaborare in maniera sporadica per essere in regola ?

  1067. Salve,
    un medico dipendente pubblico con rapporto esclusivo, in regime di intramoenia, può svolgere prestazioni occasionali come CTP?
    grazie

  1068. Salve, sono un elettricista qualificato, ( tecnico della sicurezza impianti elettrici residenziali), per lo stato non ho i requisiti non avendo lavorato con questa qualifica pur avendolo fatto per anni come operaio generico e non mi permettono di aprire un’attività.
    In ogni caso il lavoro è talmente poco che non mi permetterebbe di sostenere una partita iva.
    Ho il furgone, ho il sito web ho tutto ma non posso esercitare, quello che vorrei sapere è se esiste un modo per effettuare i miei lavori senza temere il fisco e come dovrei muovermi.
    ringrazio anticipatamente.

  1069. Gentile Dott. Migliorini, sono un lavoratrice dipendente pivata con contratto a tempo indeterminato.
    Ho svolto una collaborazione occasionale per un privato con partita iva (testo per un libro) per un compenso netto di € 3.000 netti (€ 3750 lordi); posso redigere la ritenuta d’acconto per prestazione occasionale o non posso superare per l’anno civile i 2.550 lordi?

  1070. Salve, mi è stato spiegato che la prestazione occasionale non è compatibile con chi è iscritto ad un albo. Sono una farmacista e mi è capitato di lavorare presso para farmacie in passato sotto forma di prestazione occasionale. Sono disoccupata da qualche settimana ed ho attivato la Naspi. Se mi venisse offerta la possibilità di effettuare del lavoro occasionale come posso fare?

  1071. Buonasera,
    sto lavorando con un contratto di prestazione occasionale e la mia committente mi ha detto che le regole sulla ritenuta d acconto sono cambiate. Secondo la sua commercialista sara’ mio dovere versarmi la ritenuta d acconto nel caso in cui superi i 5000 annui di guadagno. Ho cercato su internet ma non riesco a capire come stanno le cose.
    Grazie, Giulia

  1072. Buongiorno, volevo sapere se il lavoro occasionale viene calcolato come reddito da lavoro dipendente nel 730 valido ai fini di raggiungere la soglia minima per agganciare il bonus Renzi. Grazie.

  1073. Vorrei iniziare una attività lavorativa con prestazioni di lavoro occasionale riguardante il facchinaggio e piccole manutenzioni domestiche e di giardinaggio come potrei fare per stare in regola con la documentazione è prevista?..

  1074. Buongiorno, mi sembra ci sia un’incoerenza tra quanto scritto nelle note descrittive della ricevuta (“Io sottoscritto .. ecc..) e le logiche di calcolo più sotto indicate come “riepilogo”. Nelle note sembra che il rimborso spese faccio parte del lordo su cui si calcola la ritenuta d’acconto (ricevo la somma lorda di €… di cui xyz a titolo rimborso spese), mentre nel riepilogo i rimborsi spesa sono fuori dall’imponibile e si sommano al netto (che è al netto della R.A.)
    Quale delle due?

  1075. Salve, sono un pensionato dell’esercito che con la mia passione ho intrapreso l’attività di youtuber che quest’anno mi ha portato un ricavo di 2500 euro come mi devo comportare con questo compenso? devo dichiararlo come prestazione occasionale? devo dichiararlo sul 730 nella voce altri introiti? o cosa?
    Grazie in anticipo per la risposta

  1076. Salve,
    ho conseguito la qualifica di accompagnatore turistico nel 2011, ma non ho mai esercitato la professione avendo fatto altro. Vorrei cominciare a promuovere qualche tour giornaliero in forma occasionale, il tempo giusto per capire se è un’attività che può prendere forma stabile. Devo aprire la partita IVA o posso portare in giro qualche turista rilasciando solo la ricevuta? Attualmente non sono occupata e percepisco il rdc. Grazie

  1077. Elena può utilizzare la ricevuta per iniziare ma deve fare attenzione perché se l’attività può considerarsi continuativa rischia sanzioni (nel caso deve operare con partita IVA).

  1078. Buonasera.
    Avrei una domanda.
    Sono una studentessa universitaria di 23 anni e da ottobre svolgo un lavoro con contratto di prestazione occasionale. Non superando i 5000euro / anno, ma stando nello stato di famiglia dei miei genitori, devo comunicare al commercialista questo lavoro o sono esente da ciò? Il mio lavoro può influire e aumentare le tasse che pagano i miei genitori?
    Grazie

  1079. Salve Asya, se supera i limiti per essere considerata “a carico” influisce sia nella sua fiscalità che in quella dei suoi genitori. Consiglio di contattare il suo consulente.

  1080. Salve. Le scrivo x conto di mio cugino il quale è percettore di reddito di cittadinanza e saltuariamente rilascia la ricevuta di prestazione occasionale tra privati x lavoretti autonomi artigianali vari, ovviamente non superando la soglia dei 4,800 / 5,000 annui.
    La domanda è se il prestatore del lavoro ed il committente, ribadisco privato, hanno l’obbligo entrambi di dichiararle nei redditi diversi e soprattutto se il prestatore deve comunicare il rdc com esteso all’inps.
    In attesa di cortese riscontro ringrazio cordialmente.
    mariano

  1081. Buongiorno, volevo ringraziarla x tutte le informazioni rilasciate.
    Io attualmente un lavoro da dipendente 20 ore settimanali con 14 mensilità.
    Ho una buona manualità e volevo proporre alcuni mie prodotti seguendo le sue indicazioni.
    Vorrei sapere quanto un reddito aggiuntivo di 4/5.000,00€ annui da hobbista con ricevuta fiscale, possa incidere sulla mia dichiarazione, quanto potrei andare a pagare considerando che non ho altri redditi.
    Grazie

  1082. Collaboro in un museo privato facendo tour attività di biglietteria botteghino e servizio di sala da più di 13 anni sempre con contratti occasionali e a progetto negli anni scorsi tramite l’ente stesso o una delle cooperative che utilizza. Negli ultimi tempi sono stati assunti dei colleghi (arrivati dopo di me) prima a tempo determinato poi indeterminato e adesso altre due persone stanno per farlo mentre a me dopo avermi fatto una proposta a 21 ore settimanali come cassiera principalmente avevo accettato hanno detto che al momento non è passata questa cosa e potrei lavorare ancora in occasionale…posso fare qualcosa per cambiare questa situazione ormai insostenibile? Oltretutto dicono ancora che c’è la soglia dei 5000 lordi in 30 giorni lavorativi

  1083. Stefania quello che può fare è denunciare il datore di lavoro perché il modo in cui la stanno facendo lavorare non è in regola. In caso di ispezione il suo contratto di lavoro passerebbe come dipendente.

  1084. Salve ho cessato l’attività di pranoterapeuta da 4 anni adesso mi è capitato di fare delle terapie antifumo che consistono in una sola seduta, sono praticamente disoccupato vorrei sapere se la prestazione occasionale si può applicare per essere in regola lavorativa, consideri che è una sola seduta per persona privato quindi senza continuità del costo di euro 200
    Grazie

  1085. Salve,
    le prestazioni occasionali possono essere utilizzate anche nell’ambito famigliare? Del tipo:
    la moglie ha un negozio e un’ attività di prestazione di servizi in un’unico indirizzo. Il marito, disoccupato, aiuta occasionalmente la moglie quando c’è bisogno.
    se è si, quali sono le regole da rispettare?

  1086. Buonasera e grazie per l’ottimo articolo.
    vorrei sapere se secondo lei posso utilizzare la Prestazione Occasionale per una attività di creazione di disegni / modelli creati con software di computer.
    Sono iscritta a un forum dove privati richiedono creazioni personalizzate di digital art e mi chiedevo se potessi accettare ogni tanto qualche commissione.
    Questi guadagni vanno indicati nella dichiarazione dei redditi se non supero i 4800 euro lordi annui?
    Grazie!

  1087. Salve, sono un ingegnere iscritto all’albo degli ingegneri che però lavora come dipendente presso un’azienda, pertanto non ho mai avuto necessità della p.iva.
    Parallelamente alla mia attività da dipendente, potrei svolgere attività saltuarie e non continuative “da ingegnere” senza dover aprire la p.iva?
    Mi riferisco per esempio a certificazioni energetiche, APE, SCIA, etc… sono esempi casuali.
    In realtà per il momento si tratterebbe di un caso isolato, di un’unica pratica da svolgere per un amico. Posso farlo come prestazione occasionale?

  1088. Simona se effettua questa attività in modo non continuativo e non professionale può utilizzare la prestazione occasionale. Per il reddito in dichiarazione l’esenzione c’è solo per redditi complessivi inferiori alla soglia (attenzione!).

  1089. Salve, questo è il sito del Governo in cui si spiega la Prestazione Occasionale:https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/rapporti-di-lavoro-e-relazioni-industriali/focus-on/Disciplina-rapporto-lavoro/Pagine/Prestazioni-occasionali.aspx .
    Ci sono differenze sostanziali: qui si parla di 5000 euro LORDI, lì di 5000 euro NETTI. Lì si dice che non si possono assolutamente superare i 5000 euro annuali, qui che invece basta pagare i contributi e si possono tranquillamente superare.

    Vorrei avere qualche risposta definitiva…anche considerando che quello è un sito governativo, e quindi dovrebbe avere la massima affidabilità
    Grazie.

    Maurizio

  1090. Maurizio il sito del Governo fa riferimento a quelle che nel nostro articolo sono indicate come attività di lavoro occasionale di tipo accessorio. Quelle che nell’articolo sono indicate come “prestazioni occasionali” non sono menzionate nel sito del Governo e fanno riferimento al codice civile, al TUIR ed alle circolari INPS. Posso assicurarle che quello che trova nell’articolo è aggiornato con le ultime disposizioni.

  1091. Mi faccia capire: io sono un docente a tempo indeterminato, e oltre allo stipendio percepisco qualche compenso occasionale…raramente supero i 5000 euro (netti) ma potrebbe capitare. Mi conferma che io rientro nelle caratteristiche che ha elencato lei, e cioè prestazione occasionale “accessoria” (al lavoro ufficiale, cioè docente), quindi 5000 euro netti e possibilità di superarli pagando i dovuti contributi?

  1092. Ma la prestazione occasionale (ad esempio baby sitting non detraibile), dopo la legge di bilancio 2020, è ancora consentito pagarla in contanti fino a 3.000?

  1093. Buongiorno. Vorrei sapere se come consulente d’immagine senza partita iva ma con prestazioni occasionali tra privati è possibile promuoversi su Instagram e altri social o significherebbe aver assunto una continuità. Grazie

  1094. Mary nel momento in cui si promuove un’attività di lavoro autonomo la stessa acquista il requisito della professionalità, quindi la stessa deve essere esercitata con partita IVA.

  1095. Buonasera, mia figlia laureata in conservazione beni culturali lavora per una cooperativa con contratto a tempo determinato, con orario parziale
    Ora le è stato proposto tramite un’altra cooperativa un’attività come guardia sala presso un museo con contratto di collaborazione occasionale, pagata dietro emissione dinota di pagamento con ritenuta d’acconto. Mi sembra ci sia una incongruenza visto che l’attività non si svolgerà in modo autonomo, ma sarà organizzato in turni decisi dal committente.

  1096. Grazie Federico, sono d’accordo con Lei. L’alternativa purtroppo è non lavorare affatto…Spero che prima o poi si possa fare qualcosa per contrastare questo tipo di cose. Noti che il contratto a tempo determinato in atto con l’altra cooperativa (4 mesi a 15 ore la settimana) è un contratto Multiservizi a 6,86 euro lordi all’ora!! Le chiedo ancora una cosa se posso, nel caso, sarebbe perseguibile anche mia figlia per la forma di contratto non conforme?

  1097. Se viene riscontrato in caso di controllo che l’attività di sua figlia è riqualificabile nel lavoro dipendente rischia solo l’azienda, ma se viene qualificata come lavoro autonomo rischi sua figlia.

  1098. Ciao Federico, spiegazione ineccepibile, volevo porti un quesito in merito: qualora io volessi creare un blog e farmi scrivere 5 articoli da ciascuno “scrittore occasionale”, potrei girargli una percentuale dei proventi generati dai suoi articoli mensilmente, quindi senza che lui lavori più? Ricadrebbe nella prestazione occasionale, dovrò utilizzare buoni prestÒ in relazione alla quota da corrispondergli o basta la semplice ritenuta d’acconto?

  1099. Salve Federico. La ringrazio per la chiarezza ed esaustività di questo articolo. Le pongo un chiarimento sulla differenza tra lavoro occasionale e lavoro occasionale accessorio sfruttando un esempio pratico. Se io sono un tour operator e desidero che una persona eserciti un servizio all’interno di un viaggio da me organizzato , servizio rivolto quindi non a me committente direttamente ma ai partecipanti di questo viaggio, posso retribuire questa attività come semplice lavoro occasionale o si ricade nel lavoro occasionale accessorio? Credo che la variabile sia la subordinazione o coordinamento che non è chiara dove si spinga. Questa persona avrebbe ovviamente delle linea guida da rispettare dal committente ma eserciterebbe in autonomia durante un viaggio (come se fosse una guida, un autista o un accompagnatore). Come può essere inquadrato questo rapporto?

  1100. Serena bisogna fare molta attenzione l’accompagnatore turistico è una professione intellettuale che richiede una autorizzazione regionale. Non si può svolgere l’attività senza autorizzazione. Detto questo l’attività è professionale (non subordinata).

  1101. Salve, grazie per l’interessante articolo. Io lavoro come ingegnere libero professionista con partita IVA e iscrizione alla relativa cassa previdenziale degli Ingegneri. Se volessi vendere online (su siti di marketplace) oggetti artigianali che realizzo come hobby nel mio tempo libero, potrei qualificare questo come un lavoro occasionale? Quali sarebbero i miei obblighi fiscali e previdenziali in questo caso? Basterebbe aggiungere la dichiarazione del reddito (netto o lordo?) derivante da questa attività in sede di dichiarazione dei redditi? Se supero i 5000€ sarei comunque obbligato a fare la gestione separata INPS pur avendo l’iscrizione ad Inarcassa? Grazie.

  1102. Salve,

    Sono attualmente un lavoratore dipendente e mi trovo nella situazione di firmare un contratto di prestazione occasionale di 5000 euro per un progetto che si svolgerà durante tutto l’anno, il mio impegno sarà di 1 giorno al mese per 11 mesi.
    Volevo capire se posso richiedere un pagamento dilazionato (per esempio ogni 3 mesi) o devo per forza richiedere il pagamento in un’unica soluzione e quindi aspettare la fine del progetto per farmi pagare (ovvero 11 mesi) perchè altrimenti rischia di risultare prestazione continuativa se chiedo pagamento dilazionato in 3/4 rate. Grazie mille per l’attenzione

  1103. Mio figlio minorenne di 17 anni può svolgere prestazione occasionale?
    Limite reddito per essere considerato ancora familiare a carico?
    Occorre ritenuta d’acconto oppure non serve nulla in quanto non pagherebbe tasse sul reddito e non potrebbe recuperarle?
    Grazie saluti

  1104. Suo figlio può svolgere attività occasionale di lavoro, rispettandone i requisiti. Se percepisce importo inferiore a 4.000 lorde annue rimane a suo carico. La ritenuta di acconto si applica in caso di committente “impresa”.

  1105. Emanuele l’attività indicata non è occasionale, il fatto che lei operi un giorno al mese per 11 mesi rende l’attività abituale e non occasionale. La prestazione occasionale non è applicabile.

  1106. Manuel un professionista iscritto all’albo non può svolgere altre attività oltre a quella professionale. La vendita su marketplace la pone non come hobbista ma come artigiano/commerciante, attività non consentita per i professionisti iscritti ad un albo professionale.

  1107. Buongiorno Dott. Migliorini
    Le sottopongo il mio caso, sono un dipendente di una azienda regolarmente assunto con contratto a tempo indeterminato.
    Nel mio tempo libero svolgo per altra azienda lavori di grafica/impaginazione.
    Tali lavori li svolgo da casa in completa autonomia, fatta eccezione per la richiesta (che ovviamente mi viene comunicata dalla ditta, per il resto non sono soggetto ad orari o altro, se non la data in cui il materiale serve e deve essere pronto)
    Ho sempre operato come prestazione in regime di lavoro autonomo occasionale, ho emesso negli anni diverse ricevute a fronte dei pagamenti, che però (visto che la mia opera è ritenuta soddisfacente) si sono protratte negli anni (per capirci 1-2 ricevute per circa 7-8 anni).
    Questo mio caso rientra nella forma del lavoro autonomo occasionale?
    La ringrazio per la cortese risposta.
    M.

  1108. La risposta alla sua domanda Mirko dipende dall’attività concretamente svolta, considerato che l’attività comunque prosegue da anni, è difficile sostenere che la sua attività sia solo “occasionale”, considerato il rapporto continuativo con la stessa azienda.

  1109. La ringrazio molto per la risposta, in effetti potrebbe non sembrare tale (il dubbio mi è venuto), ma non saprei come altra inquadrarla.
    In pratica a seconda se ci siano o meno esigenze di creare del materiale o di ritoccare quello esistente si rivolgo a me….Un mese, o sei mesi non mi contattano per nulla, poi magari c’è qualcosa da fare e mi chiamano…ha suggerimenti su come possa essere inquadrato questo tipo di lavoro?
    La ringrazio comunque per la celere risposta, sinceramente non me l’aspettavo.Complimenti!

  1110. Buongiorno Federico, io sono un lavoratore dipendente nel campo della manutenzione regolarmente assunto a tempo indeterminato, mi capita di tanto in tanto di ricevere richieste da privati di lavori in casa propria, se rilascio una ricevuta per prestazione mano d’opera occasionale la devo portare in dichiarazione dei redditi anche se non supero i 5000 euro annui?
    Tenendo conto che il mio reddito da dipendente supera i 5000€ annui. In caso dichiarassi una ricevuta come vanno conteggiati i contributi da versare?

  1111. Buonasera, lavoro 8 mesi all’anno con contratto stagionale in un negozio, ma avendo passione nella creazione di piccoli oggetti fatti a mano, mi è stato chiesto di produrre un piccolo quantitativo (10pz) del mio prodotto per un negozio.
    La mia domanda è:
    posso considerare questo una prestazione occasionale?
    È compatibile con la disoccupazione Naspi che percepisco i 4 mesi all’anno in cui non lavoro?
    Grazie

  1112. Dalia se l’attività di produzione e vendita non sarà ripetuta trattasi di cessione occasionale, ma se conta di effettuare altre vendite in futuro e magari pubblicizza quanto realizza, siamo di fronte ad attività artigianale.

  1113. Buongiorno, ringrazio per le informazioni molto utili.
    Non è chiara la situazione per quanto riguarda la NASPI e le prestazioni occasionali. Sono compatibili?
    Grazie

  1114. Buon giorno, sono titolare di pensione (opzione donna) dal 1/1/20. Per un breve periodo dovrò collaborare con la vecchia società emettendo una ricevuta per prestazione occasionale con ritenuta al 20%.
    Mi era stato detto che essendo titolare di pensione, non c’era il limite dei 5.000,00 € (lordi o netti?); E’ corretto?

  1115. Buonasera,
    pur avendo letto molti dei casi presentati nei commenti con le relative risposte, non sono stato in grado di trovare una risposta ai miei dubbi.
    Ho stipulato un contratto con un’agenzia di un altro Stato Comunitario in cui mi impegno a svolgere attività nell’ambito del turismo quali programmazione di viaggi in Italia e all’estero.
    Si tratta di un’attività non professionale che non svolgerò con regolarità.
    Trattandosi di un’impresa straniera e considerando che i miei guadagni non supereranno i € 2000 nel corso dell’anno solare, come devo comportarmi per adempiere ai miei obblighi fiscali?
    Grazie in anticipo.
    Cordialmente

  1116. Buongiorno Dott.Migliorini , ho letto tutto il suo bellissimo articolo ma non ho capito se il lavoro occasionale con emissione di ricevuta è applicabile al mio caso . Io ho chiuso partita iva nel 2017 e la mia attività era posatore di parquet e da allora sono disoccupato . Mi è capitato di poter fare 2 lavori di posa da imprese diverse una è un’impresa edile e l’altra un rivenditore per un importo inferiore a 5000 euro totali , le chidevo se è fattibile.
    La ringrazio anticipatamente

  1117. Buongiorno,
    complimenti per l’articolo davvero esaustivo. Siccome è la prima volta che la faccio ho dei dubbi e preferirei avere chiarimenti in merito.
    Devo svolgere un’attività occasionale (è la prima volta che lo faccio). L’importo dell’attività è di 3500 + la ritenuta del 20%.
    Volevo capire se posso farla perchè si tratterebbe di una singola attività a una singola ragione sociale.
    Secondo dubbio che avevo è: il limite di 5000 € si riferisce al totale al netto della ritenuta o comprensivo anche di essa?

    Grazie mille per la disponibilità
    Paolo

  1118. Il limite di 5.000 euro, come indicato nell’articolo, fiscalmente non esiste. La prestazione occasionale si può effettuare per attività non continuative nel tempo. Se non proseguirà altre attività di questo tipo può sfruttare la prestazione occasionale.

  1119. Salve, ho letto l’articolo, davvero esaustivo, ma pongo un paio di domande per capire se ho compreso bene.
    1.Sono una istruttrice cinofila (non esistono albi professionali per questo) e lavoro occasionalmente (molto occasionalmente) per diversi committenti, cioè per i proprietari di cani che mi chiamano per lezioni educative. Non ho P.IVA e rilascio ricevute per prestazione occasionale. Non supero mai la soglia di 5000 euro per singolo committente. Mi sto muovendo correttamente? Se dovessi fare delle docenze sporadiche in corsi per educatore cinofilo per associazioni, dovrei inserire anche la ritenuta d’acconto vero?
    2. Da poco ho conseguito la laurea in medicina veterinaria e da giugno, momento dell’esame di stato per l’abilitazione, comincerò ad esercitare come veterinaria, aprendo una P.IVA e iscrivendomi all’Ordine e all’ENPAV. Se volessi continuare per qualche tempo a fare anche l’istruttore cinofilo (attività non sanitaria), potrei continuare a farlo come sto facendo ora, emettendo cioè ricevute per prestazione occasionale? Grazie

  1120. Eva quello che le posso dire è che la sua attività di istruttore cinofilo non ha le caratteristiche per essere considerata “occasionale” ed inoltre, come indicato nell’articolo, non esiste alcuna soglia fiscale di 5.000 euro. Per questo dovrebbe gestire il tutto con partita IVA. Per approfondire mi scriva in privato per una consulenza.

  1121. Gentile dott. Migliorini,
    per chi è lavoratore dipendente e svolge incarichi di CTU (2-3 all’anno) può confermarsi la fattispecie di prestazione occasione?

    La ringrazio

  1122. Per il momento volevo farvi solo i complimenti…………………….Apprezzo molto quello che scrivete, e la forma che usate, taglio molto pratico ed argomenti “caldi” e ben trattati.
    Complimenti di nuovo.

  1123. Complimenti per l’articolo……..
    Volevo chiedere nello specifico per quanto riguarda le scuole guida. ….. sono in possesso dei titoli di insegnante di teoria e istruttore di guida…… molte di questa aziende non ha bisogno di una figura fissa nell’organico ma in alcuni casi vorrebbe l’aiuto esterno….. io se dove sei collaborare in quale categoria posso collocarmi ? Devo aprire obbligatoriamente partita Iva? Grazie anticipatamente.

  1124. Luca può utilizzare la prestazione occasionale solo se ha un rapporto che non si protrae nel tempo, deve pensare, quindi di operare con partita IVA, anche perché il regime forfettario è sicuramente più conveniente della prestazione occasionale se si percepiscono ulteriori redditi.

  1125. Gentilissimo Dott. Migliorini, intanto la ringrazio per l’articolo.
    Vorrei sapere se il mio caso rientra nella prestazione occasionale e se è necessario, eventualmente, registrare il contratto in qualche modo perché abbia validità: mi è stato chiesto di effettuare delle piccole decorazioni murali in un ristorante per l’importo di €500,00 entro un mese.
    Grazie

  1126. Salve,
    vorrei sottoporle una questione, chiedendo cortesemente dove potermi informare meglio a riguardo, anche per esser preparata in futuro (dopo aver lavorato in UK per anni, trovo l’Italia cavillosa e ingiusta…e quindi mi informo con chi ne sa più di me.
    Lavoro da Aprile 2019 in un’azienda (eventi, comunicazione e turismo) con ritenuta d’acconto, per loro ostinazione ad aspettare fino all’ultimo prima di stipulare contratti (che spesso passano per il Co.co.co prima di diventare contratti “normali”).
    Con quest’anno non posso andare oltre il mese di aprile per evitare di superare la soglia dei 5.000 (e vorrei anche evitare di arrivare al limite annuo così presto). C’è indubbiamente la possibilità che con questa difficile situazione Covid-19 il mio lavoro non venga rinnovato, e credo che il mio datore di lavoro voglia provare ad aggrapparsi ad eventuali fondi per aziende in difficoltà…quindi temo sia difficile possa stipulare nuovi contratti.

    Posso aggrapparmi a qualcosa per essere in qualche modo tutelata?
    Potrei appellarmi al fatto che ho lavorato in modo continuativo tutto questo tempo?
    C’è ovvero una soluzione che potrei proporre di questi tempi che permetta a loro di continuare e a me di non perder tutto ?
    A chi potrei chiedere?

    Qualsiasi informazione sarà ben accetta, e anche link dove potermi documentare a riguardo.

    Grazie mille
    un cordiale saluto

  1127. Non esistono deroghe, nemmeno in relazione al virus. Se non proseguirà l’attività può chiudere con un’ulteriore ricevuta, ma se riprenderà dopo la situazione di crisi con nuove attività dovrà farlo con partita IVA.

  1128. Buongiorno,
    complimenti innanzitutto per la chiarezza. Mi preme farle una domanda e la ringrazio sin da ora per la risposta che potrà offrirmi. Mi capita spesso nell’ambito della P.A. per la quale lavoro fare dei contratti per attività di docenza, studio e/o ricerca con professori universitari che non possono aprire la P. IVA a causa del loro rapporto di lavoro che intrattengono con l’Università. In tal caso è possibile fare dei contratti occasionali, anche di importo più elevato ( 15/ 20 mila euro) e per periodi di un anno? Certamente l’attività che sono chiamati a prestare rientra in quella che prestano a favore dell’Università.
    La ringrazio e la saluto cordialmente

  1129. La risposta alla sua domanda non può essere positiva. I docenti ed i professioni universitari possono avere partita IVA per lo svolgimento di attività didattiche legate alla materia di loro competenza. Se vuole operare con questi soggetti deve fare in modo che operino con partita IVA, altrimenti rischia sia lei che i vari docenti. La prestazione occasionale non è utilizzabile.

  1130. Buongiorno. Grazie dell’articolo chiaro ed esaustivo.
    Ho un dubbio che riguarda il raggiungimento dei 5.000 annui. Nello specifico, ho effettuato una prestazione occasionale per un’azienda nel periodo di dicembre 2019, ma ho presentato la ricevuta soltanto a gennaio 2020. Nella ricevuta è specificato il periodo di collaborazione occasionale, terminato nel 2019, ma la marca da bollo è datata al 2020, e ho naturalmente percepito il compenso nel 2020. In questo caso, il compenso si calcola nell’anno 2019 o nell’anno 2020?
    Grazie

  1131. Buongiorno, innanzitutto complimenti per come struttura gli articoli, molto interessanti. Avrei una domanda da fare. Sono un’estetista assunta a tempo indeterminato. Oltre a questo ho una qualifica come massaggiatrice terapica (ho chiuso la partita iva a regime forfettario nel 2018). Avrei intenzione di tenere sporadicamente (ipoteticamente non più di 2 volte all’anno, prendendo in affitto una sala) corsi di formazione di massaggi (svolti in weekend) a soggetti privati. In tal caso devo aprire la partita iva o c’è la possibilità di non aprirla?

  1132. Salve ,articolo esaustivo complimenti sig.Migliorini.!..vorrei dei chiarimenti per la mia posizione gentilmente.
    Sono un elettricista in questo momento disoccupato e mi succede di effettuare dei lavori per dei privati, tra questi uno mi ha proposto un lavoro che può essere portato a termini in due fasi di intervento e ogni fase con durata di 4/5 giorni circa…
    L’ammontare del lavoro è di circa 5000 euro ;la mia domanda è questa:
    Considerando che per il lavoro occasionale si devono rispettare i tempi sulla continuita,’ posso nel mese sfruttare l’alternanza delle 4 settimane cominciando a lavorare la prima saltando la seconda e cosi via…. fino alla fine del mese.?grazie e buona serata…..
    Vincenzo

  1133. Grazie Veronica per i complimenti. L’attività che vuole svolgere si caratterizza per l’organizzazione del corso, affitto della sala, organizzazione, etc, che supera l’attività professionale. Per questo motivo le occorre essere in regola, attraverso la partita IVA.

  1134. Grazie Vincenzo. L’attività di elettricista non può essere svolta con prestazione occasionale, perché non è attività professionale, e perché occorrono requisiti amministrativi per poterla esercitare. Per questo deve operare con partita IVA, iscrizione in Camera di commercio e SCIA. Ogni altra modalità non la rende in regola.

  1135. Gentile Sig. Federico,
    Grazie per la sua opera informativa e di chiarimento in merito a tematiche fiscali da interpretare!
    Il servizio di spesa alle famiglie svolto tra privati che comprende le attività di acquisto e consegna a domicilio in maniera sporadica, per lo più due volte al mese, rientra tra la casistica del lavoro occasionale accessorio regolato col Libretto Famiglia? È un lavoro minimale e residuale che interessa poche famiglie, ognuna in possesso del proprio Libretto Famiglia. In questo particolare momento di restrizioni ministeriali è considerabile un percorso valido per effettuare spostamenti per portare la spesa di beni di prima necessità alle famiglie che richiedono tale servizio?
    Qualsiasi riscontro e delucidazione sarà accolta con Gratitudine 🙂

  1136. Buongiorno dottore,
    io svolgo delle prestazioni occasionali come collaboratore editoriale. Non raggiungo i 5000 euro e quindi lo faccio senza partita IVA. Non sono iscritto a nessuna cassa separata. Volevo sapere se posso fare la domanda all’INPS per il bonus di 600 euro istituito adesso per il problema del coronavirus.
    Grazie

  1137. Nel suo caso non essendo iscritto ad una gestione previdenziale INPS non ha diritto al bonus. Vorrei precisare che la partita IVA non è legata a soglie di reddito ma alla continuità dell’attività, faccia attenzione.

  1138. Salve, sono insegnante pilates e chinesiologa senza partita IVA, potrei utilizzare la prestazione occasionale per lezioni online di fitness/pilates?

  1139. Buongiorno Dott. Migliorini, io e mia moglie operiamo in campo sanitario, e in base al decreto salute italia
    avrenno diritto ad un bonus non di 600 ma di 1000 per i baby sitting, nel ns caso se fosse possibile lo utilizzeremmo per pagare
    le lezioni private che una nostra amica svolge tramite skipe a favore di mio figlio di 10 anni
    Questo dietro apertura una volta fatto la richiesta del Libretto di famiglia tramite inps, lei crede sia una cosa fattibile? attualmente la ns amica ci fa questo favore 3 volte a settimana per un totale di 9 ore settimanali e 36 mensili e non lo fa di lavoro ma per aiutarci in questo periodo, abbiamo concordato un 15 euro ad ora, lei pensa sia fattibile senza creare problemi alla nostra amica? altrimenti non sapremmo come utilizzare il bonus

    grazie

  1140. Salve, ho letto il suo articolo molto completo, tuttavia ho ancora dubbi, in quanto non riesco a capire se l’attività che intendo svolgere possa essere svolta senza partita iva.
    Sto valutando l’apertura di una “casa discografica indipendente” principalmente per pubblicare i miei brani, ma mi piacerebbe pubblicare brani anche di altri.
    Naturalmente i guadagni saranno esigui e avendo già un lavoro part-time mi dedicherei in maniera saltuaria a questa attività, calcolando che i brani vanno realizzati e questo rientra nella mia attività artistica.
    Grazie in anticipo per la sua risposta

  1141. L’apertura di una “casa discografica” non può essere attività occasionale, l’occasionalità come precisato nell’articolo non è data dai guadagni ma dalla continuità e abitualità dell’attività.

  1142. Salve,
    Non riesco a trovare una risposta al mio quesito informandomi nelle ricerche quindi provo a chiedere.
    Mi occupo di gestione ed educazione di animali esotici e del loro comportamento. Non è una professione riconosciuta e non c’è albo.
    Se faccio lezioni in videochiamata o portale on line ricevendo soldi tramite bonifico, posso fare ritenuta d’acconto?

  1143. Buongiorno grazie mille per aver dato tante informazioni utili e più chiare di quanto spiegato sul sito Inps.
    Vorrei chiederle se si ha un lavoro tempo indeterminato ed ora mi trovo in cassa integrazione, posso svolgere delle prestazioni occasionali come pony pizza per mia mamma?devo inserire i dati nella sezione Inps prestO?i 5000€ sono intesi solo per prestazioni occasionali o si sommano con il mio reddito da lavoro abituale? grazie mille per la risposta Michela

  1144. Salve. Poiché la ricevuta è a titolo di quietanza, quindi deve essere rilasciata solo a pagamento avvenuto, come è possibile regolarsi in caso di mancato pagaemento?. Purtroppo sono uno dei casi in cui non è stato stipulato un contratto scritto, ma solo verbale, data la brevità del lavoro e l’esiguità dell’importo. Come posso fare per recuperare la somma non pagata? Grazie

  1145. Buongiorno,
    in primis complimenti per le informazioni esaustive. Gradirei pero’ avere conferma riguardo ad un mio dubbio: sono disoccupata e percepisco il reddito di cittadinanza, posso svolgere saltuariamente prestazione come babysitter tramite il Libretto Famiglia senza che venga poi sottratta dal RdC la somma percepita? Grazie

  1146. Buongiorno dott. Migliorini, volevo chiederle se può suggerirmi per la mia situazione.
    Sono un sanitario iscritto ad un albo professionale con contratto a t. indeterminato,
    ho l’opportunità di svolgere poche volte all’anno prestazioni autonome a casa dei pazienti in modo autonomo.
    Posso utilizzare la prestazione occasionale in quei frangenti?

    grazie

  1147. I soggetti iscritti ad albi professionali non possono svolgere prestazioni occasionali. Consiglio di parlare con il suo albo professionale per avere chiarimenti su questo aspetto.

  1148. Dottor Migliorini la ringrazio per le utili e preziose informazioni, ma ho tante domanda a cui non so dare risposta (data anche l’ignoranza che ho in merito all’argomento). Attualmente sono educatrice infantile e lavoravo in un asilo nido, che per causa covid19, come tutte le scuole di Italia ha chiuso.Attualmente percepisco la cassa integrazione. Alcune mamma dell’asilo dove svolgevo il mio lavoro, hanno bisogno di una babysitter, perché il nido é chiuso ma loro continuano a lavorare.Le mie domande sono dunque le seguenti:
    Se lavoro come babysitter con prestazione occasionale, non ho più diritto alla cassa integrazione? Inoltre ,posso prestare del lavoro occasionale con tre mamme diverse contemporaneamente, per ognuna scegliendo un giorno della settimana specifico? Ed infine , se io tutte le settimane ,ogni giorno ,per un tot. di ore al giorno lavoro come babysitter, (con mamme diverse), é sempre considerato un lavoro occasionale, oppure no? La ringrazio enormemente per la sua disponibilità ed attendo sue notizie

  1149. La prestazione occasionale riguarda attività non ripetitive nel tempo, quindi il fatto che possa lavorare per un periodo prolungato verso più soggetti non rende questa attività come occasionale. Inoltre, il reddito percepito deve essere comunicato all’Inps in relazione alla cassa integrazione. La soluzione è quella di operare con pagamenti legati al Libretto Famiglia. In questo modo non avrà problemi.

  1150. Buongiorno Dott. Migliorini e complimenti per la sua spiegazione.
    Mi è stato porposto una prestazione occasionale da Baby Sitter… la persona che mi offre questo lavoro, porterebbe la bambina da me, visto che lavora e passerebbe davanti casa mia, ma leggevo però nelle regole del libretto famiclia la seguente frase: “assistenza domiciliare ai bambini…”. Significa che devo esclusivamente andare io presso la sua abitazione o è possibile che lui porti la figlia presso la mia abitazione?
    Un altro chiarimento se possibile, visto che utilizza anche la madre come assistente alla bambina, sula definizione che ogni prestatore per un unico utilizzatore non può superare i 5.000€… sembra di capire che se fossero 2 o più prestatori, l’utilizzatore può “elargire” 5000€ ma gli utilizzatori possono al massimo precepire 2.500€… mi potrebbe dare chiarimenti in merito?
    la ringrazio tantissimo

  1151. Non è stato chiarito dove debba essere prestata l’assistenza domiciliare lasciando aperte le due possibilità. Come indicato nell’articolo la possibilità di attuare attività di Lavoro Occasionale Accessorio è ammessa per ciascun anno civile, entro il limite di:
    € 5.000, per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori
    € 5.000, per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori
    Infine, € 2.500, per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore.
    C’è un limite annuo ed un limite per utilizzatore.

  1152. La ringrazio Dott.Migliorini per il suo articolo e per le consulenze e disponibilità.Vorrei porle un quesito sperando di non sembrare fuori luogo: attualmente sono in cassa integrazione e vorrei lavorare come baby sitter presso la mia vicina di casa che ha un bimbo piccolo, e mi ha parlato del bonus 600 euro dell’Inps.se lavoro quotidianamente come baby sitter attraverso questo bonus dell’Inps perdo la cassa integrazione, oppure le due cose sono compatibili?La ringrazio

  1153. Buonasera Dott.Migliorini, fino ad ora la sua mi è sembrata la spiegazione più dettagliata riguardo l’argomento. Vorrei gentilmente chiederle un’informazione: in base al decreto cura italia abbiamo ricevuto il bonus baby sitter covid 2019 di 1000 euro. La persona che abbiamo trovato disponibile come baby sitter è titolare di NASPI. Nel caso in cui dovessimo pagarla tramite il libretto famiglia la persona subirebbe una riduzione della NASPI? E deve comunicare questa attività lavorativa all’INPS? La ringrazio anticipatamente per la disponibilità.

  1154. Dottore buonasera, mia moglie ed io abbiamo ricevuto il bonus baby sitting nella misura di 1000€ essendo entrambi medici. Abbiamo intenzione di contattare una baby sitter che possa badare a nostra figlia in questo difficile periodo, per tutta la durata della effettiva chiusura delle scuole imposta dalle norme vigenti. La mia domanda è la seguente: la prestatrice, regolarmente registrata nella sezione dedicata ai prestatori nell’area libretto famiglia del sito INPS, va assunta con contratto di lavoro occasionale e vanno versati i relativi contributi trimestrali, oppure le quote orarie di 10€ lordi (che includono giá, pertanto, i 2€ di contributi previdenziali) sostituiscono per la loro natura ogni forma contrattuale che, di conseguenza, diventa non necessaria? Per semplificare la domanda: dobbiamo farle un contratto? Grazie

  1155. Il libretto famiglia, nei limiti previsti, è una possibilità alternativa ad un contratto. Consiglio però di fare attenzione ai limiti reddituali previsti che ne limitano l’operatività.

  1156. Salve Federico, accanto al mio lavoro di dipendente mi capita che mi vengano chieste delle consulenze (di contenuto diverso dalla natura del mio lavoro) da privati.
    Il carattere di occasionalità necessario per usufruire delle condizioni della prestazione occasionale, in questo caso ,farebbe riferimento al singolo committente privato (nel senso che la prestazione erogata non dovrà ripetersi per quella persona) oppure in generale, a prescindere dal committente?

  1157. Salve Federico, sono un lavoratore dipendente che opera nel settore privato con contratto full-time di 40 ore settimanali (lavoro anche il sabato mattina dalle 9:00 alle 13:00). Vorrei iniziare un lavoro occasionale da fattorino per arrotondare lo stipendio. Volevo gentilmente sapere se c’è un limite orario da rispettare. Ho letto online che il limite è di 48 ore settimanali, con obbligo di riposo di 11 ore continuative giornaliere e un riposo settimanale di 24h continuative. Svolgendo il doppio lavoro lavoratore dipendente – lavoratore occasionale dovrei rispettare questa limitazione oraria? Grazie mille

  1158. Andrea l’attività di fattorino non può essere esercitata con prestazione occasionale. Deve necessariamente operare con partita Iva. Se vuole approfondire mi contatti in privato.

  1159. Buongiorno Dottore, io ho una partita iva con regime forfettario, e attualmente sono ferma, mi è stato chiesto se posso seguire alcune bambine pagandomi con i bonus baby sitter… secondo il mio commercialista le due cose non sarebbero incompatibili, ma non era sicuro al 100%. Posso chiederle anche il suo parere?
    Grazie.

  1160. Buonasera Dott. Migliorini vorrei porle un quesito:
    Opero da diversi anni emettendo ricevute per diversi committenti per un importo di media 500 euro annui, per elaborazione MUD ambientali, premetto che superando la soglia dei 5.000 euro sono regolarmente iscritto alla gestione separata. Quindi riepilogando emetto n.15 ricevute da 500,00 a cliente ( UNATANTUM che si ripetono annualmente) solo una volta l’anno per questa consulenza ed elaborazione , cosa mi consiglia di fare, continuare oppure valutare di aprire partita iva. La ringrazio anticipo per una risposta .

  1161. Salve, vorrei iniziare a dare lezioni private occasionalmente, in modo autonomo. Non ho un altro lavoro, quindi non devo compilare il 730. Non ho una Partita IVA. Se rientro nei 4.800€ annuali, posso rilasciare solamente la ricevuta non fiscale?
    Ci sono dei limiti in particolare?

  1162. Claudia la prestazione occasionale riguarda solo attività non continuative nel tempo, non si guarda al volume di compensi percepito. Se emette più prestazioni nell’anno deve operare con partita Iva.

  1163. Buongiorno.
    Devo rilasciare un ricevuta di 1000 euro lordi per prestazione occasionale ad una società. (unica nell’anno)
    Ho due domande:
    – la società deve obbligatoriamente operare con ritenuta d’acconto?
    – se durante l’anno dovessi aprire partita Iva come professionista come si configurerebbe quel reddito pregresso?

    Grazie

  1164. Buona sera.
    Dovrei collaborare con un’agenzia immobiliare per alcune ore settimanali, per circa 3 mesi. Diciamo che è una prova che, se andrà bene, aprirà le porte a un contratto serio e duraturo.
    Posso utilizzare la collaborazione occasionale in questi 3 mesi?
    Grazie

  1165. Buona Sera Dottore
    Volevo aggiungere alla mia attività di commercio al dettaglio il servizio di trasporto e montaggio a domicilio di piccoli mobili con un mio automezzo e con mia attrezzatura ma utilizzando un collaboratore occasionale da chiamare all’occorrenza
    stimo di avere una al massimo due possibili consegne la settimana e che per ogni consegna, la persona incaricata fra trasporto e montaggio non superi la giornata lavorativa di 8 ore
    ho trovato disponibilità ad effettuare il servizio in una persona di mezza età che usufruisce di reddito di cittadinanza
    volevo sapere se posso effettuare con gestione Inps PrestO’ questo servizio e se questa prestazione lavorativa potrebbe far perdere il diritto al reddito di cittadinanza alla persona che mi ha dato disponibilità
    Grazie

  1166. Dott. Migliorini buongiorno, innanzittuto le faccio i complimenti per le sue esaustive risposte, quindi vorrei sapere se posso fare la babysitter per più famiglie utilizzatori del buono babysitting COVID19, premesso che sono iscritta nella sezione dell’INPS del libretto di famiglia come prestatore. In caso di risposta affermativa, quqnto percepito in questo ambito concorre al raggiungimento del limite di importo della prestazione occasionale annuale e quali sono gli eventuali ulteriori limiti e/o incompatibilità.
    La ringrazio anticipatamente per l’attenzione.

  1167. Può effettuare attività di baby sitter con Libretto Famiglia facendo attenzione a non superare i limiti previsti dal Libretto per erogazioni complessive ed erogazioni per singolo committente, come indicato nell’articolo.

  1168. Buongiorno Federico, chiedo un informazione riguardo il bonus baby sitting che ho richiesto all Inps. Ho trovato fortunatamente una persona che mi tieni i miei 3 bimbi quando a breve inizierò a lavorare. Una domanda:lei è pensionata, può usufruire e iscriversi come collaboratore occasionnale? Attendo una Vs gentile le. Risposta grazie mille

  1169. Buonasera, a causa dell’emergenza covid mia suocera accudisce i miei 3 figli. Vorrei chiedere se posso richiedere il bonus baby sitter ed ulitizzarlo per pagare la nonna che è già titolare di un reddito diverso, derivante dall’attività non commerciale di B&B (senza partita IVA) di circa 15000 euro annui.
    Inoltre, poichè il governo sta discutendo su un eventuale aumento del bonus (per me che sono infermiera da 1000 euro a 2000 euro) se faccio domanda oggi, il bonus mi verrà aggiornato automaticamente oppure perdo l’aumento successivo? Grazie, e le faccio i complimenti per il lavoro che svolge rispondendoci in questo forum

  1170. L’Inps ha chiarito che il bonus non può essere erogato a componenti della stessa famiglia, che in diverse condizioni non avrebbero richiesto pagamento per accudire i ragazzi.

  1171. Buonasera Federico,
    Sono un fisioterapista dipendente di struttura ospedaliera con contratto part-time.
    Un mio vicino di casa mi ha chiesto assistenza per un massimo di 5 sedute (ne io ne lui abbiamo partita IVA, siamo semplici privati). In questo caso si può fare la prestazione occasionale? E se si, in che maniera? Basta una ricevuta con firma di entrambi?
    Inoltre io dichiarerò sul 730 l’ammontare di circa 300 euro sulla voce altri redditi?
    Mentre lui le scaricherà come spese mediche?

  1172. Salve Federico,
    Mi hanno chiesto un preventivo per un lavoro di prestazione occasionale per il prossimo anno. Premettendo il compenso netto sarà tra 5000 e 8500 euro netti quanto devo calcolare come ritenute e quindi lordo?
    Ringrazio in anticipo per la disponibilità

  1173. Buongiorno.
    Vorrei sapere come gestire dal punto di vista fiscale la seguente attività: si tratta di un progetto che coinvolge quattro persone per la durata di una settimana. Manderei loro giornalmente dei materiali realizzati da me per migliorare il loro livello di italiano e risponderei ad eventuali domande/darei feedback sugli esercizi. Non si tratta di vere e proprie lezioni private perché non ci sarebbe un orario dedicato, ma ognuno procederebbe con le sue tempistiche.
    Tale progetto si svolgerebbe una volta sola, e riceverei 40€ in tutto (10€ persona). È possibile considerarlo una prestazione occasionale? In quel caso potrei limitarmi a rilasciare la ricevuta non fiscale e a fare la dichiarazione nel 730?
    Ringraziando, porgo distinti saluti.

  1174. Stefania se il progetto termina in una settimana ed in futuro non proseguirà a svolgerlo ulteriormente con altre persone, può utilizzare la prestazione occasionale. Altrimenti, dovrà necessariamente operare con partita Iva.

  1175. Sofia non esistono contratti di prestazione occasionale. I datori di lavoro spesso si approfittano della situazione con contratti che non potrebbero proporre. In questi casi si deve proporre un contratto di lavoro dipendente. Accettando rischia sia lei che il datore di lavoro. Chieda spiegazioni al datore di lavoro.

  1176. Leonardo per permettere a lei di essere in regola ed al suo cliente di scaricarsi la spesa deve operare con partita Iva. Valuti il regime forfettario. Se vuole saperne di più mi scriva in privato.

  1177. Ottima guida, ma mi permetto di segnalare una probabile lacuna con riguardo alle prestazioni lavorative occasionali svolgentesi fra due imprenditori agricoli entrambi in regime di esonero, es.: aratura, potatura ulivi, raccolta di frutti ecc., che mi sembra possa essere regolamentata con semplice fattura ed eventuale contratto preliminare; quest’ultimo, ritengo sia utile per esibirlo agli ispettori del lavoro in caso di sopralluogo durante l’esecuzione del lavoro. Grazie.

  1178. Buongiorno Federico, la mia situazione È la seguente: ho instaurato una collaborazione sottoforma di lavoro autonomo occasionale con tanto di contratto. Durata un anno per la scrittura di articoli blog. Abbiamo pattuito il compenso in 4 tranche (con altrettante ricevute con ritenuta 20%). È corretto? Anche se il contratto si spalma sull intero anno e i pagamenti avvengono in più volte, non è da considerarsi un’attività continuativa, giusto? Sono molto confusa. Inoltre i 2.400 euro di limite per committente sono netti o lordi? Grazie mille

  1179. Giulia non esiste questa forma contrattuale, che non tutela lei perché non la rende in regola e nemmeno il suo datore di lavoro. In questo caso lei dovrebbe aprire partita Iva per essere in regola e non rischiare sanzioni. L’attività è sicuramente continuativa e per questo, o viene assunta regolarmente oppure deve operare con partita Iva. Lei rischia sanzioni per la mancata fatturazione dei compensi, e la mancata iscrizione previdenziale. Consiglio di valutare il regime forfettario. Se vuole ci scriva in privato, la aiuteremo a capire meglio la sua situazione fiscale.

  1180. Salve Dottor Federico.
    Intanto complimenti per l’articolo, molto esauriente
    La mia domanda è molto semplice: io sono un osteopata che già prima della crisi non lavorava. Adesso alcuni conoscenti mi hanno chiesto se sono disponibile per qualche trattamento.
    Posso lavorare con prestazione occasionale?
    Grazie mille per la sua risposta

  1181. La prestazione occasionale riguarda attività che non si ripetono nel tempo, se l’attività prosegue nel tempo verso uno o più soggetti, anche diversi, si deve operare con partita Iva.

  1182. Salve sono una lavoratrice dipendente di una lavanderia industriale, ma sono anche tatuatrice, ho avuto per sei anni uno studio mio, ora vorrei continuare a coltivare questa mia passione e soddisfare le richieste dei miei vecchi clienti. Se accetto un contratto di coworking presso uno studio, posso usufruire della prestazione occasionale? E in questo caso il committente è il cliente o lo studio? Posso rilasciare la ricevuta direttamente a chi si è sottoposto al tatuaggio? (Faccio presente che ho già messo in preventivo un eventuale iscrizione all’Inail per la copertura in caso di infortuni)

  1183. Buonasera,
    anzitutto vorrei ringraziarla per l’articolo, mi è stato molto utile. Nonostante ciò, mi ritrovo con ancora non pochi dubbi data la mia assoluta inesperienza: ho 17 anni e vorrei cominciare a fare qualche lavoretto (dare ripetizioni, fare la baby-sitter, poi sono bagnina, fare traduzioni di articoli online, cose così).. mi piacerebbe fare le cose ben fatte in regola e tutto ma non ho ben chiaro in quale casistica rientro. Le cose su cui vorrei puntare di più quest’anno sono le traduzioni di articoli e le ripetizioni (data la situazione virus), perciò mi chiedevo: in questi due casi, come dovrei procedere?

  1184. Se effettuerà attività di lavoro continuative, verso uno o più committenti deve operare con partita Iva. Se vuole analizzare meglio la sua situazione ci scriva in privato.

  1185. Salve Dott. Federico , mi associo a tutti coloro si sono complimentati per l’articolo, detto questo passo subito alla domanda ho da poco realizzato un marketplace per artigiani dove a parte dare loro una vetrina online chiedo solamente un canone di iscrizione non percepisco percentuali sulle vendite ne altro escluso il canone. In questo contesto come si colloca la mia figura?
    Fino ad oggi ho utilizzato la ritenuta d’acconto per consulenze come digital marketing da freelance. Grazie anticipatamente

  1186. Buonasera, mi associo ai complimenti degli altri lettori e avrei un chiarimento da chiederle. Sussiste ancora il limite dei trenta giorni nell’arco dell’anno per la prestazione di lavoro occasionale verso lo stesso committente?

  1187. Buongiorno,
    innanzitutto i miei complimenti per la chiarezza con cui spiega i vari argomenti. Avrei una domanda da porle, a conferma di quanto ho letto: sono dipendente part-time in una società di servizi, se svolgo delle prestazioni occasionali come baby sitter mediante il Libretto di Famiglia, sono esentata dalla presentazione della dichiarazione dei redditi in quanto tali compensi sono esenti da imposizione fiscale?
    La ringrazio per la risposta.

  1188. buongiorno,
    sono una nutrizionista con regolare p.iva, iscrizione all’albo e cassa; volendo fare dei piccoli corsi di cucina (2-3 durante l’anno) possono rientrare in queste prestazioni occasionali? dato che comunque non potrei fatturarli come consulenze. e la vendita di un video-corso rientrerebbe?

  1189. Buonasera,
    grazie per la chiarezza dell’articolo, vorrei sottoporre il mio caso. Ho appena fatto richiesta all’Inps della Naspi, e dato l’ importo medio basso che avra’ e quanto tempo passera’ per avere l’accredito, sto pensando di accettare l’incarico di procacciatore d’affari occasionale, per conto di un fornitore di birra. Essendo un periodo critico e non essendo inserito nel settore, presumo che inizialmente le provvigioni che ricevero’ saranno molto basse. Ma voglio provare, per un domani. Se firmo un contratto per tre mesi per un massimo di 30 giorni lavorativi effettivi saltuari, sono in regola? Lavorerei cosi saltuariamente max 10 gg per mese. Non sapendo se e quanto guadagnero’ dovro’ comunicare qualcosa all’Inps? E SOPRATTUTTO, RISCHIO DI PERDERE LA NASPI? Spero in una Vs. risposta, perche’ ho avuto risposte vaghe e contrastanti.
    Grazie

  1190. Buongiorno,
    A seguito di licenziamento per mancato superamento del periodo di prova, ho fatto la richiesta NaspI, ma volevo sapere se nel frattempo è possibile prestare lavoro saltuario con agenzie di eventi come hostess e in caso come mettermi in regola. Ringrazio

  1191. Articolo molto dettagliato, grazie. Sono dipendente amministrativa part-time (4,5 ore) con la passione per lo shiatsu da qualche anno. Un bagnino per la stagione estiva ha proposto a me e ad altri 5/6 operatori di fare i trattamenti in spiaggia, a richiesta dei suoi clienti. Lui se ne taglia fuori, mette solo a disposizione un servizio in più per i suoi clienti, gli accordi devono essere tra noi operatori e i singoli clienti privati. Possiamo rientrare nella prestazione occasionale tra privati?? Non abbiamo idea di quanti trattamenti ci saranno richiesti. Grazie!!
    (Ho riformulato la domanda perché non ero stata chiara).

  1192. La domanda è troppo generica, comunque deve comunicare all’Inps gli importi percepiti e se supera le condizioni per la prestazione occasionale deve operare con partita Iva. Se vuole approfondire la sua situazione personale ci contatti in privato per una consulenza.

  1193. Buonasera dottore,
    su ricevute del 2019 sono state applicate delle marche da bollo con data posteriore alla data della ricevuta. Come si può rimediare?
    In dettaglio: si tratta di due prestazioni autonome occasionali (senza iva) a luglio e dicembre, per le quali sono state emesse due ricevute in bozza e inviate per email (come se fosse un proforma). Una volta ricevuti gli importi dovuti, sono state stampate e inviate con le marche da bollo. Ma queste sono datate successivamente e quindi non sono anteriori alla data della ricevuta. Appunto come si può rimediare?

  1194. Salve,

    sono una studentessa ma ho scritto un paio di articoli per un blog di un soggetto sostituto d’imposta. Non ho altro reddito all’infuori di questa prestazione occasionale, devo comunque applicare la ritenta di acconto, anche se non avrei modo di detrarla?

  1195. Buonasera, mi scusi se la risposta al mio quesito, perche’ dovrei operare per forza con partita iva? Quali sono i limiti per lavorare senza? Grazie

  1196. Fabio i limiti sono quelli indicati nell’articolo, l’attività deve essere non continuativa, quindi una tantum, non deve proseguire nel tempo e deve trattarsi di attività professionale e non di impresa.

  1197. Grazie per l’informazione, Federico. sono in’Italia per 4 messi. Ho lavorato per 3 messi e forse lavorerò altri due mesi (insegno lingua online su una piattaforma). La mia residenza è italia adesso. Non guadagnerò più di 5000 euro. posso usufruire delle prestazioni occasionale o cosa devo fare? Grazie mille!

  1198. La prestazione occasionale è solo per attività non continuative, a prescindere dal volume di incassi, come indicato nell’articolo che invito sempre a leggere con attenzione.

  1199. Mi scusi ma infatti dal suo articolo, se non erro, desumo che il procacciatore d’ affari occasionale, rientra tra i casi di lavoro autonomo occasionale da poter svolgere autonomamente, saltuariamente ed entro certi limiti. Quindi non capisco perche’ non posso farlo.
    Grazie

  1200. Federico, grazie per tutte le preziose info dettagliate. Le chiedo se e come si può ottenere il rimborso della ritenuta d’acconto delle prestazioni occasionali quando non si sia presentata la dichiarazione dei redditi poichè esonerata.
    Grazie

  1201. Buongiorno, sono un dipendente è ho al possiblità di avere un lavoretto extra autonomo occasionale (redigere un manuale del sistema qualità) che mi permetterebe di percepire 8000 euro da un unico committente. Potrebbero esserci problemi a riguardo , a parte il doversi iscrivere alla gestione separata per i 3000 euro che sforano il limite dei 5000? A che percentuale fanno riferimento i contributi da versare? (1/3 a carico mio da detrarre dal lordo e 2/3 a carico del committente, ma di che cifra stiamo parlando? Grazie!

  1202. Buongiorno, sono un pensionato con un reddito annuo superiore a 70.000 € lordi. Non ho partita IVA ed ho fatto una consulenza per un importo di circa 15.000 €, che devo ancora incassare. E’ meglio prendere una partita IVA o incassarla come prestazione occasionale ?
    Grazie per una risposta.

  1203. Buongiorno, sono un fisioterapista neolaureato iscritto all’Ordine Professionale che sta iniziando gli studi magistrali e pertanto non svolgo attività lavorativa. Sono stato tuttavia contattato da un privato che mi ha richiesto alcune sedute di fisioterapia a domicilio 1-2 volte a settimana per un paio di mesi. Vorrei sapere se posso svolgerle rilasciando una ricevuta di prestazione occasionale e in tal caso se fosse corretto non apporre la ritenuta d’acconto del 20% in quanto si tratta di un privato e non di un sostituto d’imposta. Grazie mille!

  1204. Buongiorno, sono una coltivatrice diretta (esonerata dal 740 ma iscritta all’Inps) che per pochi giorni annui e per integrare il reddito esiguo svolge, tramite agenzie, lavoro occasionale di prestatrice d’opera (promoter in supermercati), regolato da contratto regolare e per il quale presento il 730. Posso svolgere entrambe le attività o sono fuori legge?

  1205. Buonasera, io sono disoccupata e percepisco la naspi, nel caso di lavoro autonomo occasionale senza superare la soglia, volevo sapere se mantengo lo stesso la naspi e se nn mi viene ridotta, grazie

  1206. Buongiorno,
    al momento percepisco l’indennità di disoccupazione involontaria (naspi) e potrebbe capitare che venga contatta per consulenze/servizi in qualità di sommelier. A fronte del pagamento per tali attività emetterei una ricevuta per prestazione di lavoro autonomo occasionale. Il suo articolo mi conferma la totale compatibilità tra i compensi derivanti da attività di lavoro occasionale e di tipo accessorio ma ho un dubbio rispetto all’obbligo di comunicare all’Inps l’inizio dell’attività/il presunto reddito: mi sembra di capire che tale obbligo sia in capo a chi svolge attività di lavoro occasionale di tipo accessorio. Quindi, per le prestazioni autonome occasionali la comunicazione non va effettuata?
    Grazie!

  1207. Grazie mille Federico per l’utilissimo articolo.
    Ho solamente un dubbio, io sono un lavoratore dipendente inscritto all’Ordine degli Ingegneri. Qualora avessi la possibilità di effettuare delle consulenze in maniera sporadica in materia di salute e sicurezza, anche se non è richiesto essere un ingegnere iscritto all’albo ad esempio per una redazione di un Documento di Valutazione del Rischio o per un Sistema di Gestione Salute e Sicurezza, non potrei comunque usufruire della modalità di lavoro occasionale in quanto già inscritto ad Albo professionale, corretto? Mi puoi confermare se pertanto dovrei aprire partita IVA in regime semplificato (reddito dipendente > di 30k) ed iscrivermi alla gestione separata INPS? Grazie mille in anticipo

  1208. Può contattare il suo ordine per avere certezza dell’impossibilità di applicare la prestazione occasionale e nel caso dovrà operare con partita Iva semplificata. Da valutare in dettaglio la contribuzione dovuta se all’Inarcassa o all’Inps.

  1209. Buonasera,
    nel caso di “ATTIVITA’ DI LAVORO AUTONOMO SPORADICO E NON ABITUALE” (disegnatore meccanico), e’ possibile:

    I) utilizzare mezzi propri (computer, softaware, ecc.) ?

    II) intendendo restare sotto i 5000 euro totali per anno, qual’e’ l’importo max per ogni “committente”?

    III) come da Vs. articolo, la ricevuta di pagamento e’ conveniente emetterla al momento dell’incasso,
    ma qual’e’ il tempo massimo dalla fine della prestazione entro cui essa deve essere emessa?

    Grazie,
    Sinceri Auguri,
    Distinti Saluti.

  1210. Per l’analisi di situazioni personali per le quali è richiesto maggiore dettaglio, come nel suo caso, se vuole ci scriva in privato per una consulenza. La aiuteremo a risolvere i suoi dubbi.

  1211. Buongiorno, finalmente qualcosa di “chiaro” sulla disciplina del lavoro occasionale. Ho un quesito da porre:
    Sono un’estetista neo diplomata e mi è stato proposto di fare promozione ad un centro estetico nel quale avevo svolto lo stage scolastico. Si tratta di contattare in modo autonomo clienti nuovi o già clienti del centro estetico per proporre un check up gratuito attraverso una determinata apparecchiatura. Dovrò essere presente nel centro per incontrare la potenziale cliente e/o per raccogliere i dati dei già clienti. Si può configurare questa attività nel lavoro occasionale?

  1212. L’attività che intende svolgere non ha i caratteri dell’autonomia, per questo è consigliabile che l’azienda la inserisce nel lavoro occasionale accessorio con i buoni PrestO’. Altre forme non la rendono in regola. In alternativa deve operare con partita Iva.

  1213. Articolo ben fatto e molto chiaro complimenti!
    Una domanda, io sono iscritto all’ordine professionale degli infermieri ma per vari motivi attualmente non sto esercitando. Questo mese mi è capitato di fare consulenza telefonica finalizzata alla vendita di Infoprodotti, un lavoro totalmente diverso e dovrei riscuotere il pagamento tramite cessione occasionale poichè non ho ancora p.iva.
    Il fatto di essere iscritto all’ordine è un problema per la riscossione del pagamento tramite cessione occasionale?

  1214. Buongiorno, complimenti per il sito e per il fatto che rispondete prontamente ai commenti!

    Volevo chiedere una precisazione sul fatto che una persona è in cassa integrazione possa svolgere una prestazione di lavoro meramente occasionale (emettendo quindi una ricevuta di prestazione occasionale sul quale poi l’azienda andrà a versare il 20% di ritenuta).

    Da quel che ho capito dal vostro articolo questo è fattibile senza perdere nessun giorno di cassa integrazione se sotto i € 3000, ma volevo chiedervi una conferma definitiva sul fatto che se il compenso è entro i 3000 euro NON è necessario avvisare l’INPS.

    Chiedo questa precisazione in quanto in altri articoli di altri siti non viene specificata questo dettaglio a e sembrerebbe (dagli altri blog) che in ogni caso bisogna dare comunicazione al’INPS (anche se sotto i € 3000).

    Grazie per l’attenzione.

  1215. Salve Andrea e grazie. Si, la soglia esiste, ma il consiglio che diamo sempre, prudenzialmente, è quello di contattare e comunicare all’Inps tutti i proventi percepiti per evitare possibili sanzioni.

  1216. Buonasera, ma una “prestazione di servizi di gestione immagine sui social” che rimanendo sotto i 5000€, sia effettuata per un anno, ogni mese, può essere ritenuta prestazione occasionale? Può aiutare una eventuale emissione bimestrale anziché mensile della ricevuta?

  1217. Se ha letto l’articolo Francesco avrà capito che una prestazione è occasionale se non si ripete nel tempo, altrimenti è continuativa. Non conta quando o quante volte si riceve il pagamento ma conta la continuità nel tempo della prestazione effettuata.

  1218. Buongiorno dott. Migliorini
    domando:
    a fronte della prestazione occasionale (intesa nel senso della legge) può essere pattuito un compenso che preveda l’erogazione protratta nel tempo, ad esempio € 500,00 ogni mese per 5 anni ?
    E se sì, laddove superasse il limite annuale dei 5.000,00 euro, come regolarsi per la ritenuta d’acconto, i contributi previdenziali e dichiarazione redditi?
    grato del tempo che vorrà dedicare al mio quesito, La saluto ringraziandola caramente.

  1219. A Sua risposta del 10 ottobre 2020 ore 18:44…se non è inquadrabile come prestazione occasionale, come normarla attraverso un contratto?

  1220. Buongiorno Dott. Migliorini,

    Leggendo l’articolo e i casi già presentati non mi è chiaro se in regime di NASPI un contratto di procacciatore d’affari di 3/4 mesi per pochi giorni al mese (fine settimana) permette il cumulo con NASPI o confligge in qualche modo.

    Grazie

  1221. Il beneficiario dell’indennità Naspi è obbligatoriamente tenuto a comunicare all’Inps il presunto reddito derivante da attività di lavoro occasionale entro un mese dall’inizio dell’attività di lavoro accessorio, oppure, entro la data di presentazione della domanda di Naspi, in caso di attività preesistente.

  1222. Salve,ho fatto una prestazione occasionale ad una società, ora finito il lavoro,non vuole corrispondere alcun compenso. Esiste un modo, tipo fattura pro-forma, per richiedere il pagamento senza emettere la ricevuta?
    Grazie

  1223. Buongiorno Dott. Migliorini. Una associazione di solidarietà intende offrire (in maniera totalmente gratuita) la possibilità, per persone bisognose, di frequentare un corso di arti e mestieri (es. pizzaiuolo, sarto, ecc. ecc.). I tutor di questi corsi percepiscono un compenso esiguo (circa 2.000 euro complessivamente). Il corso ha una durata temporale di un anno ma viene svolto in circa 20 lezioni. Secondo Lei è configurabile un rapporto di tipo occasionale tra il tutor e l’associazione.
    La ringrazio anticipatamente per l’attenzione e la saluto distintamente.
    Carlo Marciano

  1224. Buongiorno Dottore,
    grazie infinite per il suo articolo risolutivo.
    Sono dipendente di un hotel con contratto full time, ma l’hotel al momento è chiuso per Covid e sono in CIG.
    Mi è stato offerto un posto come rider JustEat con contratto di lavoro autonomo in regime di ritenuta d’acconto.
    Nel suo articolo sostiene che non ci siano problemi di compatibilità tra le due cose, e che ci sia piena cumulabilità fino a 3000 € annui.
    Tuttavia questa mattina un consulente Inps mi ha detto che c’è piena cumulabilità tra CIG e lavoro occasionale ma solo fino ad un massimale di 1200 € totali mensili. Le risulta? Sinceramente il consulente non mi sembrava molto ferrato, infatti mi ha rimandato al mio commercialista 🙁
    Inoltre leggo dal suo articolo che, nel mio caso, non è necessario dare comunicazione all’inps di questo mio nuovo rapporto; invece lo stesso consulente mi ha detto che è obbligatorio darne comunicazione all’inps e non solo… dovrei anche fargli avere copia della prima fattura. Cosa ne pensa?
    Grazie infinite.

  1225. Salve Fabio, non ritengo che il contratto di prestazione occasionale possa essere corretto per l’attività che svolge, fiscalmente potrebbe essere passibile di sanzioni. Dovrebbe operare con i buoni PrestO’. Per quanto riguarda la sua domanda, è consigliabile comunicare preventivamente all’Inps gli incassi percepiti in modo che possano fare loro tutte le verifiche sui limiti del caso.

  1226. Come potrei inquadrare, stando a quanto sopra descritto, la vendita di pacchetti (una vendita per 10 lezioni) di lezioni online di fitness? Ho in essere una collaborazione sportiva con una Associazione Sportiva Dilettantistica che – come immaginerà – in questo momento è ferma. Il contratto (meglio detto, l’accordo di collaborazione endoassociativa) non esclude questa possibilità. Postando brevi video di sequenze di movimenti sui miei canali social personali, ho ricevuto richieste in tal senso, ma sono sprovvista di P.Iva, nè al momento mi varrebbe la pena aprirla , dato che spero che l’attività associativa prima o poi riprenda. Fiscalmente sono coniuge a carico. Attualmente sono anche considerata invalida al 100% per un grave problema di salute, che tuttavia non i impedisce di vendere lezioni online registrate. Grazie per l’ascolto e per l’eventuale risposta!

  1227. Se vuole essere in regola fiscalmente e da un punto di vista amministrativo e previdenziale deve operare con tutte le autorizzazioni necessarie per essere un “professionista”, ovvero partita Iva, iscrizione Inps, etc. Se ha bisogno di supporto in questo ci scriva in privato, la aiuteremo. Ogni altra possibilità non la renderebbe in regola.

  1228. Salve. A livello fiscale mi è tutto chiaro. Ma a livello di luoghi di lavoro nn si capisce molto come funziona. Esempio. Io sono ex onicotecnica ma adesso nn esercito più perché sono mamma a tempo pieno. Capita che qualcuno mi chieda di farsi le mani da me ed ovviamente io la faccio a casa non avendo più l attività. In quel caso io NON VOLENDO LAVORARE IN Nero ho acquistato un libretto di ricevute per l’occasionalitá e quindi so che fiscalmente sono apposto. Invece per quanto riguarda i luoghi? Cioè non vorrei che se venisse un controllo a casa e mi trovasse il banchetto di lavoro, pensasse che io lo faccia abitualmente, ma quella è la mia postazione che saltuariamente ospita qualcuno. Nessuno riesce a rispondermi in merito. Grazie

  1229. Buongiorno, articolo completo e professionale. Vorrei porle un quesito: siamo una coppia con 2 figli piccoli, entrambi dipendenti a tempo indeterminato azienda privata, con regime di separazione dei dei beni. Posso conferire incarico occasionale a mia moglie come babysitter e pulizie con voucher o libretto famiglia?

  1230. Buongiorno,sono un pensionato e ho incominciato a fare qualche spettacolo di burattini.Faccio parte di una associazione che fino ad ora mi ha dato un rimborso spese in relazione agli spettacoli svolti. Posso utilizzare la ricevuta di lavoro occasionale con gli eventuali committenti?
    Come si fa e cosa comporta? Grazie anticipatamente per la risposta

  1231. Buongiorno,
    dal fac simile del contratto di prestazione occasionale leggo che la retribuzione è stabilita forfettariamente, ma mi risulta che l’articolo 54 bis legge 21 giugno 2017, che regola le prestazioni occasionali, stabilisce una retribuzione minima di 9 euro l’ora, e un minimo di 36 al giorno, è comunque possibile stabilire un compenso forfettario? anche se inferiore alla retribuzione minima stabilita dall’articolo 54 bis?
    La ringrazio

  1232. Non bisogna confondere il lavoro autonomo occasionale, che non ha determinazioni di importo minimo, con il lavoro occasionale accessorio legato ai buoni lavoro Inps che ha importi minimi ed è quello di cui sta parlando nel suo commento.

  1233. Buongiorno,
    La ringrazio per il suo ottimo articolo.
    Sono un giovane inoccupato. 5 o 6 volte l’anno diversi conoscenti, amici o parenti mi chiamano per lavori di imbiancatura.
    Cosa dovrei fare per svolgerli onestamente?
    Rientra nel lavoro autonomo occasionale? Se si, oltre al contratto prima di svolgere il lavoro e alla ricevuta al momento del pagamento a fine lavoro, sono tenuto a fare altro?
    O devono utilizzare il libretto famiglia?
    Grazie in anticipo.

  1234. Buongiorno, grazie per questo approfondito articolo.
    Il funzionamento fiscale della Prestazione occasione è molto chiaro, ma mi rimane difficile riuscire a capire se nel mio caso è applicabile o se devo scegliere un altro metodo.
    Devo realizzare un’opera per un’azienda, che contrattualmente mi offre 4.800 euro netti da percepire in varie tranche nell’arco dell’anno solare, durante il quale dovrò completare e consegnare il prodotto finito. Lavorerò in autonomia e presso la mia abitazione, con i miei strumenti e secondo le mie tempistiche. Terminato il lavoro, il rapporto tra me e il committente sarà concluso. Questo tipo di rapporto di lavoro può rientrare nell’ambito della prestazione occasionale?
    La ringrazio in anticipo per il tempo che vorrà dedicarmi.

  1235. La prestazione che prosegue lungo l’arco di un anno non può essere definita occasionale, ma continuativa, quindi la prestazione occasionale non è lo strumento adatto per gestirla. Se l’attività è svolta in modo autonomo può utilizzare i buoni lavoro o altrimenti la partita Iva.

  1236. Buongiorno Federico,
    Lavoro presso un’azienda del fashion retail come impiegata e sono un’appassionata di pratiche olistiche, ho alcune qualifiche per la pratica di massaggio ayurvedico ma ho solo sempre fatto “allenamento” con parenti e amici a titolo completamente gratuito. Dal momento che l’azienda per cui lavoro si avvale della CIG per qualche giorno a settimana, vorrei impiegare questo tempo libero per “arrotondare” attraverso la pratica del massaggio che svolgerei presso casa mia. Ovviamente si tratta di un’attività saltuaria e temporanea, ma vorrei sentirmi in pace con il fisco e capire come mi devo comportare per essere in regola. Grazie per la Sua attenzione.

  1237. Per il lavoro autonomo occasionale, quali sono gli adempimenti a carico del committente? Il rapporto viene in qualche modo registrato formalmente (e tracciato all’INPS e/o all’agenzia delle entrate, anche se inferiore ai 5000 euro?) o rimane tra le parti? Il committente, se una impresa, deve tracciare i rapporti con gli Emens?

  1238. Mi hanno detto che, per le prestazioni occasionali, nei limiti dei 5000€ lordi all’anno c’è un limite massimo di 2500€ per ogni sostituto d’imposta. È vero?

  1239. Buongiorno, io ho già un lavoro da dipendente che non mi permette di aprire una partita iva per scelte aziendali.
    La mia passione è creare bracciali con pietre dure, la domanda è: posso rientrare nella prestazione occasionale offrendo e promuovendo un servizio di creazione di bracciali personalizzato, quindi solo su richiesta/ordinazione?
    Ho letto l’ articolo e credo che creare un sito internet dove farei vedere i vari modelli non sia consentito! Grazie

  1240. Buongiorno, vorrei chiedere se ho capito bene… ho gia’ lavoro come dipendente ma vorrei arrotondare lo stipendio con prestazioni occasionali svolti di sera nel tempo libero a casa mia (ricostruzione unghie, massaggi etc). Penso che non superero’ 1000 euro l’anno, quindi mi basterebbe indicare questi redditi nella sezione “altro” della 730? facendo cosi’, mi saranno detratte delle tasse da quel importo che indichero’? (saranno quei 20% di ritenuta?) grazie mille

  1241. Purtroppo per la normativa attuale ogni attività che si ripete nel tempo deve essere gestita con partita Iva. Solo la prestazione occasionale, ovvero non abituale presenta la disciplina indicata nell’articolo.

  1242. Da questo mese -gennaio 2021 -sono titolare di pensione INPS. Alcuni enti privati mi hanno richiesto di fare attività di formazione a favore di loro associati. Il rapporto di lavoro sarebbe esclusivamente con gli enti. L’attività sarebbe saltuaria e al momento difficilmente quantificabile.
    Nel caso i compensi lordi dovessero superare 5.000 euro, quali obblighi dovrei rispettare (oltre al versamento del 24% gestione separata ) ?
    Potrei operare in regime di partita IVA solo quando mi rendessi conto che l’attività prende consistenza (iniziare senza P.I. e acquisire P.I in secondo tempo in corso d’anno)? Posso far riferimento a regime forfettario (primo anno post pensionamento) o devo adottare regime “normale”? grazie

  1243. E’ impossibile risponderle sul regime forfettario, perché ci sono diversi requisiti da rispettare. Nel sito trova diversi articoli dedicati a questo regime, altrimenti ci contatti in privato per una consulenza.

  1244. Buongiorno, complimenti per il sito e per il fatto che rispondete prontamente ai commenti!

    Volevo chiedere una precisazione sul fatto che una persona è in cassa integrazione possa svolgere una prestazione di lavoro meramente occasionale (emettendo quindi una ricevuta di prestazione occasionale sul quale poi l’azienda andrà a versare il 20% di ritenuta).

    Da quel che ho capito dal vostro articolo questo è fattibile senza perdere nessun giorno di cassa integrazione se sotto i € 3000, ma volevo chiedervi una conferma definitiva sul fatto che se il compenso è entro i 3000 euro NON è necessario avvisare l’INPS.

    Chiedo questa precisazione in quanto in altri articoli di altri siti non viene specificata questo dettaglio a e sembrerebbe (dagli altri blog) che in ogni caso bisogna dare comunicazione al’INPS (anche se sotto i € 3000).
    In più vorrei sapere se la prestazione può essere pagata in contanti con l’emissione della ritenuta d’acconto o attraverso i canali INPS
    con comunicazione prima dell’inizio dell’attività

    Grazie per l’attenzione.

  1245. Salve Mauro e grazie per i complimenti. Il consiglio è quello di comunicare sempre all’INPS gli importi percepiti, poi eventuali conseguenze per la CIG ci saranno al superamento della soglia.

  1246. Buonasera,
    Innanzitutto complimenti per l’articolo, pienamente esaustivo!
    Mi rimangono un paio di dubbi però… spero di essere chiaro nella spiegazione…

    Avevo una domanda: qualora l’azienda a cui ho rilasciato la ricevuta mi abbia pagato a me ma non abbia versato correttamente il restane 20% entro la data prevista dalla legge, cosa devo fare?
    Rischio che arrivino delle multe o delle sanzioni?
    Inoltre volevo chiedere se devo ricevere qualche carta che attesta l’avvenuto versamento delle tasse.

    Infine, volevo chiedere delucidazioni su cosa devo richidere alle aziende con cui ho lavorato l’anno successivo per poter compilare correttamente la dichiarazione dei redditi.

    Ringrazio in anticipo per la risposta e auguro un buon proseguimento.

  1247. La cosa importante è ricevere sempre a marzo dell’anno successivo a quello della prestazione la Certificazione Unica da parte dell’azienda committente. Con questo documento il prestatore può effettuare la sua dichiarazione dei redditi. Se poi il committente non effettua correttamente i versamenti delle ritenute rimane un problema del committente e non del prestatore.

  1248. Buongiorno, intanto complimenti, le informazioni sono molto chiare. L’unica cosa che vorrei chiedere è nel caso in cui il datore di lavoro committente versa un acconto e a lavoro ultimato salda, come si procederà con la ricevuta per prestazione occasionale? La data apposta dovrá essere quella dell’acconto o saldo? Grazie in anticipo.

  1249. Salve Federico e complimenti. Svolgo un lavoro dipendente nel privato full time nel ramo turismo e sono un personal chef. Ad oggi non ho mai operato come personal chef ma vorrei iniziare. C’è modo di iniziare senza PIVA, lasciando ricevuta fino a 5000e per poi aprirla al superamento della soglia?
    A quel punto chiederei un cambio contratto all’azienda in part time e opererei anche come personal chef con P IVA .
    Grazie

  1250. Purtroppo operando in questo modo rischia sanzioni fiscali, se l’attività è abituale deve operare con partita Iva, la soglia dei 5.000 euro non esiste fiscalmente da anni.

  1251. Salve e complimenti per le spiegazioni e la prontezza nel rispondere ,avrei un quesito : se sono titolare di reddito di cittadinanza posso usufruire di questo contratto di lavoro occasionale per svolgere lavoretti temporanei nel settore edile ?

  1252. Gentile Federico,
    mi accodo ai complimenti che ha gia’ ricevuto per l’articolo e per la sua disponibilita’ nel rispondere alle varie domande che le sono state forumulate. Spero abbia tempo per rispondere anche alla mia domanda che riguarda invece come attribuire la competenza fiscale di una prestazione occasionale. Nel mio caso specifico ho emesso la ricevuta il 29/12/2020 ma il bonifico di pagamento e’ stato disposto dal committente il 4 Gennaio 2021 e l’ho ricevuto sul mio c/c il 5 Gennaio. Leggo dal suo articolo che la ricevuta deve essere contestuale al pagamento ma in questo caso non lo e’ stato. Tralasciando l’evidente errore mio e di chi mi consiglia… la competenza di tale reddito sara’ del 2020 o del 2021? in altre parole fara’ fede la data di emissione della ricevuta o la data del pagamento disposto dal committente?

  1253. Il reddito da prestazione occasionale va per cassa, quindi si dichiara nell’anno in cui ha materialmente ricevuto il pagamento. L’errore è stato emettere precedentemente a quella data la ricevuta.

  1254. Buongiorno,
    Mi capita di collaborare qualche giorno al mese con un architetto per realizzazione rilievi e compilazione documenti.
    In questo caso è possibile considerarla una prestazione occasionale?
    Se vengo pagato in contanti (con regolare ricevuta di avvenuta prestazione occasionale), è un problema?
    Grazie.

  1255. Salve, molto utile l’articolo è soprattutto molto chiaro. Io purtroppo però ho ancora alcuni dubbi sulla mia situazione e non mi convince quello che mi ha detto il commercialista. Sono una docente con contratto a t.i. e ho un canale You Tube dove pubblico le mie lezioni. L’anno scorso ho attivato la monetizzazione e sto guadagnando circa 250 euro al mese. Tuttavia, avendo dubbi su come dichiararlo, non ho mai inserito l’Iban e li ho lasciati ‘congelati’ in attesa di chiarimenti. Secondo lei, o secondo la normativa (se esiste), questo tipo di prestazione può configurarsi come occasionale? I video sono sempre disponibili, a tutte le ore.
    Grazie mille per la sua attenzione

  1256. Buongiorno Federico,
    abbiamo un sito di opinione, ossia commentiamo eventi già avvenuti in maniera discreta e senza inveire nei riguardi di alcuno. Da liberi cittadini esprimiamo un parere. Desideravo chiedere: Se una Ditta desidera apporre il proprio logo su una delle pagine del sito ed intende contribuire come donazione per il mantenimento del sito stesso, possiamo rilasciare una quietanza di avvenuto pagamento specificando il tutto facendo riferimento alla “Prestazione Occasionale”?
    Esempio: per una settimana compare il logo della Ditta e riceviamo la somma di 20 euro per tale collaborazione. E’ legale?
    Ringraziamo anticipatamente e grazie per l’ottimo servizio che rendete.

  1257. Buona sera Federico,
    avrei due domande:

    Pensi che la seguente attività lavorativa sia categorizzabile effettivamente come autonoma occasionale? Sono in regola?
    Riparo computer per soli privati tramite passaparola quando ho tempo libero, il che capita sporadicamente, si parla di 4-5 volte al mese. Non ho partita IVA ma emetto regolare ricevuta (non fiscale) con gli estremi miei e dell’interessato, con lordo e netto della prestazione uguali in quanto esenti da ritenuta d’acconto. Si parla di poche centinaia di euro mensili al più.

    Inoltre, argomento non trattato nel tuo articolo ma che sono sicuro essere cruciale per molti altri come me. La clausola di comprovate esigenze lavorative nell’autocertificazione protegge anche i lavoratori nella mia stessa condizione che vorrebbero spostarsi nelle zone limitrofe? In caso affermativo, sapresti suggerire come dimostrarlo?

    Grazie infinite per un’eventuale risposta.

  1258. Lavorare con quattro/cinque incarichi al mese non può essere considerata attività occasionale. L’attività occasionale non è attività professionale, quindi non possono esserci comprovate esigenze lavorative, che per i lavoratori autonomi comprendere chi opera professionalmente con partita Iva.

  1259. Salve,
    una studentessa universitaria effettua prestazioni occasionali (promoter a fiere e simili) per diverse società, arrivando in un anno a circa 400,00 euro di compensi totali.
    Per l’ esiguità dei compensi può evitare la compilazione di una dichiarazione dei redditi 2021, ma per poter recuperare le r.a. subite (pari a circa 80 euro), può redigere un 730 precompilato essendo munita di SPID, o avendo solo il reddito occasionale deve comunque fare la dichiarazione dei redditi ordinaria?
    Grazie.

  1260. Buonasera, sono una donna disoccupata che sta percependo la NASPI. Sto, allo stesso tempo, ristrutturando il mio appartamento, pagando le varie FT con bonifici per ristrutturazione edilizia e per riqualificazione energetica, per poter poi recuperare il 50% dei lavori con gli sgravi fiscali nel prossimo 730. Percependo però solo la NASPI non pago abbastanza contributi Irpef per poter successivamente scaricare tutti i lavori di ristrutturazione. Un lavoro a prestazione occasionale, tipo baby-sitter pagato con libretto di famiglia, potrebbe tornare utile al mio caso? Cioè i contributi Inps pagati con la prestazione occasionale, andrebbero ad ingrandire il recipiente di contributi da cui poter poi scaricare il 50% di tutti i lavori? O sono una tipologia di contributi diversi? Oltre al limite dei 3000 € lordi e di 280 ore nello stesso anno, ho altre limitazioni da tenere in considerazione? Ringrazio per la disponibilità. Saluti. Francesca

  1261. Buonasera. C’è un aspetto che non mi è chiaro riguardo la riduzione Naspi e prestazione occasionale non accessoria. Se faccio richiesta di prestazione Naspi ad aprile e la stessa termina a luglio devo comunicare il reddito che percepirò a novembre con una prestazione occasionale? I due periodi, nello stesso anno solare, non coincidono. Alla stessa maniera se ho ricevuto un reddito da prestazione occasionale a gennaio, antecedente quindi alla data di richiesta di prestazione, devo comunicarlo?
    La ringrazio anticipatamente per la cortese risposta.

  1262. Si tratta di prestazioni che spettano i relazione alla situazione annuale del soggetto, quindi è opportuno comunque comunicare all’Inps le prestazioni occasionali percepite.

  1263. buona sera sig. Migliorini ,sono un infermiere in pensione e fino all’anno scorso collaboravo con AVIS RACCOLTA ANGUE ALLA DOMENICA con ritenuta d’acconto ,ma sempre come prestazioni occasionali .L’anno scorso nella dichiarazone dei redditi ho pagato l’anno in corso e in anticipo per questo anno ,ma se è un lavoro a chiamata come possono pretendere che paghi in anticipo le tasse .Ad ottobre ho smesso la collaborazione perchè col la pensione scatta l’aliquota del 38% E IL GIOCO NON VALE LA CANDELA ,comunque non trovo giusto che una prestazione occasionale diluita nel tempo venga tassata in anticipo .MI hanno contattato più volte per riprendere la collaborazione poichè non si trovano infermieri causa COVID ma nemmeno fare prestazioni gratis .Ho letto che reclutavano medici in pensione ,ma molti dopo aver fatto il corso obligatorio hanno dato forfe perche venivano ridotte le pensioni visto che dovevano farsi assumere per 6 mesi ,questa è la politica delle tasse in italia .Le auguro una buona serata e buon lavoro

  1264. Buonasera. Sono una dipendente pubblica settore sanità a tempo indeterminato e ptime al 85%. Vorrei svolgere attività occasionale come accompagnatore turistico con guadagno inferiore ai 5.000 euro netti annuali. Non ho partita iva. Emetterei ricevuta con ritenuta d’acconto. È possibile?
    Grazie.

  1265. Per il settore pubblico è molto difficile operare in lavoro autonomo. Avrà sicuramente bisogno di autorizzazione da parte della sua struttura. Detto questo l’accompagnatore turistico è attività regolamentata, per svolgerla deve avere i requisiti previsti e si deve operare con partita Iva.

  1266. Buonasera. In caso venisse accertata una violazione, il prestatore sarà chiamato a dover versare l’IVA non versata oppure vi sono altre sanzioni?

  1267. Ci sono diverse sanzioni che possono essere applicate al prestatore, sia ai fini Iva che ai fini reddituali, ma anche altre sanzioni amministrative legate alle autorizzazioni per l’avvio di attività professionale o di impresa.

  1268. Buongiorno, le faccio innanzitutto i complimenti per l’articolo, è davvero ben scritto.
    Avrei una domanda: io lavoro in un’azienda con contratto a tempo indeterminato. Ogni tanto, quando capitava, nel 2020 ho scritto qualche articolo per un sito di cessione dei diritti d’autore. L’ho fatto quando volevo, senza fisso pagamento e in modo totalmente autonomo. Aggiungo che sono stata in cassa integrazione, ma non lavoravo nei giorni in cui ero in cassa. Non ho percepito più di €2500 in totale. È sufficiente dichiarare il tutto con il 730?

  1269. Finalmente un articolo molto chiaro e interessante sul lavoro autonomo occasionale e sul lavoro occasionale accessorio alla luce delle recenti normative.
    Una domanda: l’incarico di “Coordinatore sicurezza in cantieri temporanei o mobili ai sensi del D.L gs. n. 81/2008” rientra tra i lavori occasionali autonomi di cui all’art. 2222 c.c. o si tratta di una prestazione sottoposta ai limiti del lavoro occasionale accessorio? E, soprattutto, è compatibile con un rapporto di lavoro a tempo pieno presso una P.A.?
    Anticipo ringraziamenti per la risposta che si riterrà di voler fornire.

  1270. Buonasera,
    Io sono in possesso di partita iva agevolata Start Up e sono nel campo del digitale con foto, video, grafica e web. Avrei bisogno di aiuto per svolgere delle mansioni accessorie in quanto ho molto lavoro. Ho trovato una ragazza universitaria che sarebbe interessata ad aiutarmi, però prima di farle un contratto di apprendistato vorrei farle fare un paio di mesi di prova pagandola con ritenuta d’acconto, è possibile? Questo per non affrontare spese di messa in regola per poi ritrovarmi con una persona con cui non sono compatibile.
    Sono comunque intenzionato a redigere senza problemi un contratto di collaborazione occasionale per tutelarla. Vorrei capire meglio cosa devo fare e se posso usufruire di questo tipo di soluzione. Pagamento con ritenuta d’acconto.
    Ringrazi molto per la risposta.

  1271. L’attività che descrive non può essere gestita con prestazione occasionale. Un’attività che proseguire per dei mesi non è occasionale, rischia sia lei che la persona che lavorerà per lei.

  1272. Buona sera, ho letto molti articoli sulla prestazione occasionale, ma questo è decisamente il migliore e ben fatto! Volevo solo chiederle una delucidazione che non sono riuscito a risolvere:
    Supponiamo che in un anno si svolga lavoro con prestazione occasionale (con ritenuta d’acconto da parte del sostituto d’imposta) senza superare la franchigia dei 4800€ e che, sempre nel medesimo anno, si percepisca altro reddito tramite partita IVA. Inserendo poi nel 730 i redditi ricavati dalla prestazione occasione e dalla partita IVA, verranno comunque recuperate le ritenute d’acconto? L’ ulteriore reddito percepito tramite P.I. inficia sul limite dei 4800€ per il recupero delle ritenute d’acconto? grazie in anticipo per la risposta.

  1273. La situazione con contemporanea partita Iva e prestazione occasionale va gestita con attenzione, il consiglio è di avere l’ausilio di un commercialista. Analizzare tutti gli aspetti in un commento non sarebbe possibile.

  1274. Grazie mille per i chiarimenti. Articolo molto interessante.
    Io di tanto in tanto do qualche lezione di italiano e/o di inglese a bambini delle elementari e delle medie. Mi sono inoltre iscritta ad un piattaforma online per l’insegnamento delle lingue e fino ad ora in meno di tre mesi ho insegnato 6 ore in totale ad una (unica) donna residente all’estero. Come devo regolarmi? Un altro iscritto alla piattaforma mi ha detto che sono obbligata ad aprire P.Iva in quanto “metto a disposizione il mio tempo”. Ma la cosa è davvero occasionale e francamente credo mi ocnvenga smettere del tutto, se davvero fosse obbligatorio! Potrebbe aiutarmi?
    Grazie mille.

  1275. Sicuramente le attività di lavoro autonomo che proseguono nel tempo devono operare con partita Iva. Sicuramente la possiamo aiutare a capire i suoi obblighi fiscali, anche con una simulazione numerica e poi nel caso la potremo assistere in modo continuativo da un punto di vista fiscale. Se vuole ci contatti in privato, trova il link “contatti” nella barra in alto del sito.

  1276. Buonasera, in riferimento alla compatibilità tra NASPI e Lavoro occasionale/accessorio leggo che, se al di sotto di un reddito di 3000,00 euro, la NASPI non subisce alcuna decurtazione. Questo accade anche se il reddito da lavoro occasionale è retribuito con ritenuta d’acconto del 20%? Inoltre chiedo, relativamente a questo tetto massimo di 3000,00 euro, un riferimento normativo che lo disciplina. Grazie

  1277. Buongiorno e complimenti per l’articolo.
    Sono uno studente universitario e mi sono avveduto solo adesso di aver superato i 5000 euro per prestazioni occasionali nel 2020 con due committenti diversi. Ho però letto che da studente under 25enne regolarmente iscritto ad un ciclo di studi devo considerare solo il 75% dell’importo in base all’0art.54 bis del D.L.50/2017 comma 8 punto b, di coseguenza sarei nei limiti dell’importo? Grazie mille per la risposta

  1278. La norma che ha citato riguarda non le prestazioni occasionali, ma i buoni legati al lavoro occasionale accessorio. Infatti, la norma parla di far valere la presenza dei requisiti al momento della registrazione sul sito Inps come prestatore di lavoro per lavoro occasionale accessorio.

  1279. Buongiorno, ho una domanda. Se io lavoro per “tiportoilpanino” da gennaio a giugno e fatturo 4.000 euro lordi come prestazione occasionale, e poi da settembre a dicembre lavoro per “pizzaealtriaffanni” e fatturo 3.000 euro sempre come prestazione occasionale, a chi devo chiedere la parte dei 2/3 dei contributi inps? Solo al secondo committente o anche al primo committente? Grazie.

  1280. Salve,
    i miei complimenti per l’articolo, davvero ben fatto.
    Vorrei solo un chiarimento: il committente è obbligato al pagamento sei 2/3 dei contributi INPS, al superamento della soglia dei 5000 euro? O potrebbe, per qualche sua ragione, rifiutarsi?
    Grazie.

  1281. Complimenti per la chiarezza e la puntualità di questa trattazione. Non mi è chiaro cosa succede con la ritenuta d’acconto quando la persona per cui si effettua una prestazione di lavoro autonomo occasionale non è un sostituto d’imposta. Va calcolata ugualmente? E se sì, da chi deve esser pagata? Grazie

  1282. Ho letto tutto con interesse ma non trovo il mio caso: pensionato con lavoro occasionale fino a 5000€ deve dichiare sul 730 e comunque fa cumolo.Io sono alla soglia dei 30000€ vorrei sapere se cambia aliquota Irpef,grazie

  1283. Buongiorno,

    Prima di tutto vorrei farle i complimenti per l’articolo chiaro, esaustivo e scritto in linguaggio semplice.
    Grazie al vostro articolo sono riuscito a fare chiarezza su argomenti che per chi è completamente distante dal mondo fiscale possono risultare spaventosi.

    Ribadendo la chiarezza dell’articolo non posso però restare perplesso relativamente alla questione “frequenza”.

    Come anche voi avete spiegato non c’è un valore specifico, un limite entro il quale si può definire “occasionale” un rapporto.

    Sono un illustratore e dovrei produrre le immagini per un sito internet.
    In questo caso sono sicuro si possa trattare di lavoro autonomo occasionale.

    Siamo in ballo, però, anche per il rifacimento di un blog per la stessa azienda.
    Qui sorge il dubbio: e se tra qualche mese mi dovessero richiamare per fare anche quello?
    Si può definire comunque occasionale?

    Essere richiamato dalla stessa azienda senza regolarità ma più volte in un anno può fare decadere il discorso “occasionale”

    In più mi chiedo:
    Io sono percettore della naspi e spero il prima possibile di ricominciare a lavorare da dipendente. Qualora dovesse contattarmi qualche altra azienda sempre per un lavoro sporadico e non preventivato potrei continuare ad usare la prestazione occasionale?

    Vi ringrazio anticipatamente per l’aiuto.

    Marco.

  1284. Grazie prima di tutto per i complimenti. Purtroppo non vi può essere certezza, ma l’effettuazione di più attività nel corso dell’anno rendono l’esercizio continuativo nel tempo e quindi si rende necessario operare con partita Iva. Non farlo la potrebbe esporre a contestazioni e quindi essere sanzionato.

  1285. La ringrazio per la celere risposta.

    Alla luce di quanto mi dice mi pare di capire che la prestazione occasionale si può sfruttare una sola volta nella vita? Nell’anno?

    Mi scusi la provocazione, io ragiono da umano ed in base al buon senso, non i termini legali, questa situazione rende paradossale tutto il sistema della prestazione occasionale.

    Se si rompesse due volte il pc al mio vicino? Non potrei più usufruire? Non mi posso ritenere un professionista se faccio due siti in un anno né giustificano l’apertura di una partita iva.

    Ovviamente non riferisco direttamente a lei in quanto autore dell’articolo ma scrivo per offrire uno spunto di conversazione e riflessione.

    Sono un ragazzo che vorrebbe – VORREBBE – fare di questo mestiere un lavoro e pagare assolutamente tutte le tasse ma da quello che mi pare di aver capito non posso usare due volte la prestazione occasionale per svolgere lo stesso lavoro.

    Basterebbe un limite massimo prestabilito, fa ridere la generalità di “molto, poco, tanto” ecc.

  1286. Innanzitutto buonasera e grazie a priori per l’aiuto.
    Mi presento: sono Valentino, studente universitario che, fino ad adesso non avendo nessuna entrata non ho mai dovuto presentare dichiarazione dei redditi.
    Durante questa estate ho svolto degli incarichi per una nota impresa di “mistery shopping” online, dalla quale ho ricevuto tramite 2 bonifici bancari (provenienti dall’estero) un compenso complessivo di poco più di 200€, il tutto al lordo di qualsiasi onere fiscale e senza ritenute d’acconto. Proprio perché inesperto in materia fiscale lì per lì non ci avevo neanche pensato, ipotizzando per ingenuità che fossero tutti compensi netti; al che, una volta documentatomi il più possibile, ho subito interrotto qualsiasi collaborazione per evitare di infrangere il concetto di occasionalità (in quanto la società dichiara essere questi lavori occasionali senza contratto). Mi hanno inoltre confermato che non effettuano alcun tipo di CUD, di conseguenza immagino e ipotizzo che nell’f24 precompilato online non ne troverò alcuna traccia (infatti ad ora nell’area online dell’AE trovo soltanto il pagamento delle tasse universitarie). Adesso io mi trovo abbastanza demoralizzato in quanto nonostante questo sia uno degli articoli più esaustivi che ho trovato online, proprio per la mia inesperienza non so bene come muovermi e rivolgermi ad un commercialista per una consulenza mi costerebbe di più di quel che andrei a dichiarare. Non sono infatti neanche certo di rientrare nella no tax area, e se non lo fossi, non saprei bene come dover integrare al precompilato questi due piccoli redditi. Credo di aver dato tutte le informazioni necessarie (o almeno lo spero!) per poter ricevere consiglio, e nel frattempo ovviamente voglio ulteriormente ringraziare di cuore per l’aiuto.
    Valentino

  1287. Ottima trattazione, mi restano solo un paio di dubbi. Sono un pensionato, e ho ricevuto una proposta per un’attività di mera e temporanea consulenza da un consorzio privato ma composto da soli enti pubblici; credo che vi siano tutti i requisiti per inquadrare tale attività come lavoro autonomo occasionale. Mi chiedo: 1) disponendo già di un reddito da pensione, ma anche di una vecchia iscrizione alla gestione separata, sarei comunque esentato, per tale prestazione, dal versamento di ulteriori contributi previdenziali in g.s.? – 2) è comunque necessario comunicare all’Inps il reddito percepito, oppure tale reddito dovrà essere indicato solo in sede di dichiarazione dei redditi? Grazie

  1288. Il reddito dovrà essere inserito in dichiarazione dei redditi e farà cumulo con la sua pensione. Per i contributi devono essere analizzati eventuali possibilità di riduzione contributiva o esonero.

  1289. Buongiorno
    Sarà possibile per il committente che non sia un privato portare la spesa sostenuta per la prestazione in oggetto alla voce costi e quindi andare in detrazione?
    In altri termini avrà qualche vantaggio il committente a livello economico?
    Grazie

  1290. buongiorno,
    sono lavoratrice dipendente part time e spesso mi capita di svolgere lavori occasionali. Vorrei capire cosa succede se supero la soglia dei 5000 euro (premetto che molti lavori di base sono in funzione della comilazione del numero dei questionari e a prescindere non so quanti me ne toccano) e se per caso non mi iscrivo alla gestione separato. Quanto ammonta la multa o devo solo pagare le tasse? Basta inserire tutto nel 730?

  1291. Buonasera,
    premetto dicendo che sono lavoratore.
    In questi giorni un’ente no-profit (AVIS locale) mi ha chiesto una consulenza.
    L’attività si sposa con il concetto di prestazione occasionale (non ripetitiva e importo contenuto).
    Ho solo un dubbio: dovrò emettere ricevuta con ritenuta o no? L’ente è sostituto d’imposta?
    Ringrazio e complimenti per i contenuti!

  1292. Buonasera Gentilissimo, sto prendendo la disoccupazione da un paio di mesi, ora ho iniziato a fare la babysitter in nero i genitori del bambino vorrebbero poi aderire al bonus babysitter 2022 quindi sarebbe una prestazione occasionale ma se ho capito bene dal suo articolo quindi dovrò interrompere e rinunciare alla mia disoccupazione?? Ho letto alcuni articoli in cui c’è scritto che prestazione occasionale e naspi sono combatibili e si possono prendere entrambi contemporaneamente ma invece da quello che ho capito qua non è vero. Perdo la possibilità di prendere la disoccupazione o si possono prendere contemporaneamente naspi e prestazione occasionale babysitter? La ringrazio

  1293. Buonasera,
    sono di rientro dall’estero e non ho ancora richiesto la residenza in Italia visto che potrebbe esserci la possibilità di trasferirmi nuovamente all’estero, in altro paese, per motivi di lavoro. Tuttavia, nel frattempo mi è stata proposta ad inizio 2022 una consulenza occasionale in Italia da un azienda italiana e vorrei che mi chiarisse quanto segue:
    -Devo nevessariamente dichiarare la mia residenza in Italia prima di effettuare la consulenza occasionale?
    -Considersndo che si tratterà di un importo inferiore ai 5000 euro, mi sembra di capire che dovrò inviare al committente una fattura non fiscale con ritenuta d’acconto del 20%. Giusto?
    -Se nel 2022 non avrò altri introiti, non sarò obbligato a effettuare la dichiarazione dei redditi, giusto?
    -Nel caso nel 2022 dovessi trasferirmi all’estero per lavoro remunerato da azienda estera (dove richiederei anche la mia residenza), dovrò effettuare la dichiarazione dei redditi in Italia dovuto al fatto che in quel caso la somma della consulenza occasionale effettuata in Italia + gli stipendi ottenuti all’estero supereranno i 5000 euro?
    La ringrazio

  1294. Buongiorno,
    Sono un farmacista che ha un contratto come collaboratore presso una farmacia e su richiesta dell’ordine mi sono candidato a fare il vaccinatore in un HUB vaccinale per dare il mio contributo all’emergenza. Questa attività è remunerata, non so bene come l’ATS mi corrisponderà l’importo. Questo lavoro puo considerarsi prestazione occasionale? Se si sono tenuto a non superare i 5000 euro? grazie per la risposta.

  1295. Buongiorno e complimenti per l’articolo e la chiarezza. Io avrei solo una domanda, ho una figlia universitaria totalmente a carico, le hanno fatto un’offerta per un lavoro da ghostwriter per un libro a 3500. Sarà solo per una volta. Vorrei sapere se questo le imporrebbe di fare una dichiarazione dei redditi autonoma o se resterebbe a carico nostro e quindi nel nostro 730. Grazie

  1296. Buonasera e complimenti per l’articolo.
    Sono un lavoratore dipendente nel privato e ho fatto una consulenza informatica ad un’altra azienda. L’importo è pari a 4700€.
    Il committente è una srl. Da quanto ho capito posso emettere ricevuta con ritenuta di acconto del 20%, presentarla nella dichiarazione dei redditi e ricevere il rimborso della stessa?
    Grazie mille per la risposta

  1297. Dovrà applicare la ritenuta di acconto, ma non ci saranno rimborsi in dichiarazione. Il reddito della prestazione occasionale si cumula a quello del lavoro dipendente, e la ritenuta diventa acconto sulla tassazione dovuta. Il rimborso si ha solo se si effettuano prestazioni occasionali sotto i 4.800 euro (in assenza di altri redditi). Credo che questo passaggio sia ben spiegato nell’articolo.

  1298. Innanzitutto i miei complimenti per l’estrema chiarezza e completezza della trattazione.
    Le chiedo, però, due delucidazioni.
    1) Può un’azienda conferirmi un incarico di lavoro autonomo occasionale di euro 7.000? Se si, dovrà pagare il contributo alla gestione separata INPS solo sui 2.000 euro eccedenti il 5.000 euro, giusto?
    2) Può la stessa azienda conferirmi due incarichi di lavoro autonomo occasionale (uno ad inizio anno ed uno verso la fine dell’anno) per un importo totale (la somma dei due incarichi) pari a 5.000 euro?
    La ringrazio

  1299. La domanda da porre è che deve valutare è se ci sono i requisiti dell’occasionalità e tenere presenti le novità che stanno per entrare in vigore indicate nell’articolo che portano molta responsabilità verso l’azienda committente.

  1300. Salve, complimenti per l’articolo. Avrei una domanda: nel caso per una prestazione di tipo occasionale fossero previsti due pagamenti differenti, con un acconto ad inizio mese ed uno alla fine, la ritenuta di acconto del 20% va calcolata sul totale o una diversa sui singoli pagamenti. Quindi, devo rilasciare una ricevuta unica a fine mese o una singola per acconto?
    Nel caso se ne debba fare una unica, bisogna indicare che ci sono stati due pagamenti diversi?
    Grazie in anticipo

  1301. Consiglio di leggere bene l’articolo ove è specificato che la ricevuta si emette in relazione al pagamento ricevuto e deve essere compilata tenendo conto di tutti gli elementi, come la ritenuta di acconto.

  1302. Buongiorno e complimenti per l’articolo.
    Se dovessi svolgere una consulenza, rientrando quindi nel lavoro autonomo occasionale, sono o non sono tenuto a rispettare i due vincoli sotto riportati?

    – Il limite economico scende a 2.500 euro annui per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore
    – I contratti di prestazione occasionale hanno come possibili utilizzatori le microimprese con non più di cinque dipendenti a tempo indeterminato

    Da quel che capisco, quelli sono riferiti al solo Lavoro Occasionale Accessorio.

  1303. buongiorno, ma l’obbligo di comunicazione è legge? ovvero è valida per tutti coloro che si avvalgono di prestatori autonomi occasionali e se si, da quando in vigore? Le associazioni no profit sono e saranno in grande difficoltà

  1304. Buongiorno Migliorini. Davvero molti complimenti per il suo articolo.
    Può darci qualche altra informazione sull’eccezione dei giornalisti iscritti all’albo relativamente alla prestazione occasionale?
    Quali sono i riferimenti normativi, o altro, di questa eccezione? Dove possiamo trovarli?
    Grazie e buon 2022.
    Maria Ambrogio

  1305. Buongiorno e grazie per il suo articolo sulle prestazioni occasionali. Avrei una domanda: nel caso di committente estero senza sede in italia come funziona la comunicazione preventiva all’ispettorato? Chi la dovrà fare? Grazie per la cortese risposta. Buon lavoro

  1306. Buonasera e grazie per l’utilissimo articolo, ma rimane qualche dubbio che provo a spiegarLe:
    – Sul sito INPS e lavoro.gov si parla del “limite di 5.000 euro netti ” (ovvero 5.000 + la ritenuta d’acconto del 20% per i sostituiti d’imposta?) e di limite di “2.500 euro annui per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore.” ( quindi esiste o no questo limite, sia per prestatori di lavoro autonomo occasionale sia per il lavoro accessorio? Non riesco più a capire se questo limite vale solo per una delle due categorie o per entrambe.)
    – nel suo articolo leggo alla sezione
    “…… Interamente cumulabile con attività accessorie contenute nel limite annuale di €. 3.000…..
    Ridotta nella misura dell’80% del compenso percepito oltre il tetto di €. 3.000,00 (ed entro il limite di €. 7.000,00)……”
    Qui non capisco se si riferisce al lavoro accessorio o occasionale, e cosa significa, in pratica tutto ciò? Che la naspi viene ridotta del 20%? Ma come si fa a prevedere se nell’anno svolgerò del lavoro occasionale? Trattandosi appunto di un lavoro non prevedibile…grazie mille!

  1307. Non si deve confondere le prestazioni di lavoro autonomo occasionale con i limiti legati al lavoro accessorio. Sono discipline diverse, come indicato nell’articolo. Quello che trova sul sito INPS riguarda il lavoro occasionale accessorio. Per la Naspi il consiglio è di contattare direttamente l’INPS, per chiarimenti e consigli su come comportarsi.

  1308. Buongiorno, se mia moglie che attualmente non lavora fa la babysitter da una persona fisica per qualche giorno al mese in modo del tutto saltuario e non ripetitivo, deve fare il libretto di famiglia o può rilasciare una ricevuta di lavora occasionale?

  1309. Buongiorno e complimenti per l’articolo. Vorrei chiedere un consiglio, siamo un’associazione di volontariato e abbiamo un educatore che svolge attività di accompagnamento per ragazzi disabili un’ora e mezza ogni mercoledì, da gennaio a maggio. Possiamo considerarlo lavoro autonomo occasionale?

  1310. Buonasera, complimenti per l’articolo ma necessiterei di una consulenza/precisazione in merito a questo aggiornamento nel seguente caso: Mario Rossi è titolare di un’azienda(srl). Nel tempo libero due/tre ore a settimana da x anni collabora con una palestra (però spa) e ogni fine mese emette fattura come privato, quindi con codice fiscale per la prestazione.(lordo annuo inferiore a 5000) Con la nuova normativa cosa dovrà fare per continuare la collaborazione!? Essendo un rapporto continuativo ed organizzato penso si tratti di lavoro occasionale accessorio ma può confermarmi L’inquadramento nel caso sopraindicato!?come può esser regolata la collaborazione!? può esser applicato il contratto prestO’!?

  1311. La palestra deve valutare l’inquadramento corretto per questa attività, da valutare anche il lavoro occasionale accessorio (rispettando i relativi limiti), oppure opzioni legate a contratti di lavoro dipendente.

  1312. Salve, mi occorre urgentemente un’informazione, vorrei i riferimenti normativi dove si evinca in modo chiaro e puntuale che la data di emissione della ricevuta debba essere obbligatoriamente quella in cui il prestatore ha ricevuto il compenso da parte del committente, e non che ad esempio la data della ricevuta sia antecedente, il mio commercialista non è d’accordo.
    Grazie

  1313. La ricevuta funge da quietanza di pagamento, a meno che non emetta un documento che può fungere da “progetto” che può essere emesso per invitare il committente al pagamento del compenso.

  1314. Buongiorno, grazie per il suo articolo ma quello che non riesco a comprendere è se può essere utilizzata la prestazione occasionale per un giardiniere che viene a casa. Si può utilizzare o vale solo per lavoro “intellettuale”?
    Grazie mille

  1315. Salve
    grazie mille per il Suo articolo molto dettagliato. Sono residente in Svizzera, ho la cittadinaza francese e ho effettuato un lavoro di ricerca di documentazione per un’associazione italia. Corrisponde allo statuto di lavoro autonomo occasionale secondo lei?
    Grazie mille in anticipo per il riscontro

  1316. Buongiorno e grazie per l’utilissimo articolo. Ho solo un dubbio riguardante le prestazioni autonome occasionali. Oltre al rispetto della definizione stessa (occasionalità e autonomia) e la soglia dei 5000 euro annuali, esistono limiti legati ad un unico committente? O meglio, un unico committente ha dei limiti economici annui da rispettare per lo stesso lavoratore autonomo occasionale o potenzialmente il prestatore potrebbe svolgere prestazioni fino a 5000 euro/annui per un unico committente?

    Grazie in anticipo!

  1317. Buongiorno,
    ottimo articolo.
    Se sono una dipendete con contratto di 40 ore settimanali in un’azienda, posso svolgere con ritenuta d’acconto altre 16 ore in un’altro posto di lavoro?

  1318. Buonasera, molto interessante e pertinente. Io, da pubblico dipendente, occasionalmente faccio manutenzione al database ed ai sistemi operativi dei PC di una associazione no-profit di pubblici dipendenti della quale faccio parte. Vorrebbero compensarmi con un paio di migliaia di euro/anno. Può essere configurata come prestazione occasionale? Grazie

  1319. Ripeto, dall’esterno è sempre difficile esprimere un giudizio. Occorre capire se vi è abitualità nel tempo della prestazione ed è sempre opportuno avere l’ausilio e l’assistenza di un commercialista per verificare la propria situazione.

  1320. Buonasera, un’associazione culturale mi ha proposto di tradurre un testo: per questa traduzione il compenso previsto si aggirerebbe attorno ai 1500 euro, a fronte di un impegno di circa di un anno. Mi chiedo se questo lavoro possa essere considerato una prestazione occasionale, e se sia compatibile con la mia professione di insegnante part-time in una scuola statale (sono precaria, e da giugno in poi percepirò la Naspi).

  1321. Buongiorno,
    avrei un quesito in merito alla corretta compilazione della certificazione unica per un prestatore occasionale (relatore ad un evento) che ha superato i limiti dei 5000,00 euro. I dati previdenziali oltyre all’apposito campo dell sezione lavoratori autonomi devono essere inseriti anche nella sezione terza INPS GESTIONE
    SEPARATA PARASUBORDINATI relativa ai lavoratori dipendenti? non è una duplicazione?

  1322. Buongiorno,
    complimenti per l’approfondimento. Mi chiedevo se non ci sia un refuso nel passaggio in cui vengono elencati i soggetti tenuti alla comunicazione preventiva della prestazione occasionale, laddove si legge: “L’obbligo di comunicazione riguarda, invece, gli addetti alle vendite (Faq 2) e i procacciatori d’affari (Faq 3)”. Dal tenore delle citate faq parrebbe invece che per tali figure l’obbligo non sussista proprio perchè prestatori non riconducibili nell’alveo dell’art. 2222 c.c.
    Si ringrazia per la cortese risposta.

  1323. Buonasera dottore, grazie per la sua competenza.
    Un quesito: prestazioni occasionali e lavoro accessorio occasionale possono cumularsi?
    Mi spiego meglio: io, da traduttrice occasionale, posso emettere ricevute per prestazioni occasionali FINO a 4.999 euro in un anno e poi svolgere lavoro accessorio annuale (tramite voucher) verso 2 utilizzatori, per un importo annuo totale non superiore a 5.000 euro?
    In tal caso, questo compenso totale di euro 9.999 (4.999 + 5.000) mi esonererebbe dall’iscrizione alla gestione separata, vero? Ed anche dall’apertura della partita IVA trattandosi di prestazioni occasionali, saltuarie e non abituali?
    Grazie e distinti saluti.

  1324. Faccio i miei complimenti per l’articolo molto chiaro e strutturato. Tuttavia non ho trovato alcun riferimento a chi percepisce una pensione ed effettua prestazioni occasionali. C’è qualche diversità oppure è assimilabile in tutto e per tutto al quadro normativo di carattere generale?

  1325. Buonasera dottore, grazie per la sua competenza.
    Un quesito relativo al lavoro accessorio occasionale:
    abbiamo una gelatria a gestione familiare (dipendenti inferiori a 5 persone), e vorremmo assumere per la stagione, una mia ex collega assistente di volo attualmente in cassa integrazione speciale.
    E’ possibile pagare la persona con voucher previsti dal lavoro accessorio occasionale? La persona dovrebbe lavorare nei fine settimana (e magari anche qualche sera della settimana)
    Ci sono limiti di ore di lavoro e/o di intervallo o è sufficiente non superare le 280 ore lavorative annue?
    Ci sono altri limiti a riguardo?
    Grazie dell’aiuto

  1326. Quello che le posso dire è che ci sono limiti per l’azienda e limiti per il lavoratore, come indicato nell’articolo. Valuterei la situazione con il consulente del lavoro che vi segue.

  1327. Grazie per la preziosa consulenza. Sono arrivato su questa pagina cercando di capire perchè la mia ex collaboratrice domestica regolarmente pagata con voucher inps, per prestazioni occasionali ( 8 ore settimanali) dopo essere andata via richiede tfr,,,

  1328. Gent. Dott. Migliorini,
    ho letto con grande interesse il suo articolo, particolarmente chiaro ed esauriente.
    Mi rimane, tuttavia, un dubbio che la pregherei gentilmente di chiarirmi: nel caso di una mia collaborazione con un’azienda in regime di “lavoro autonomo occasionale” con un compenso maggiore di 5000 €/anno, sarei comunque obbligato ad iscrivermi alla Gestione Separata dell’INPS ed al versamento dei contributi previdenziali, nonostante io sia in pensione con anzianità superiore ai 67 anni?
    La ringrazio in anticipo per l’attenzione che vorrà rivolgermi.
    Cordiali saluti.

  1329. Salve, avrei bisogno del CU per una prestazione occasionale svolta a fine 2021. Ho richiesto più volte alla ditta per cui ho svolto la prestazione, ma non mi hanno ancora fornito il CU. Dovrebbero farlo entro marzo, se non sbaglio, io però ne avrei necessità prima. Posso ottenerlo altrove online (per esempio sito INPS, Agenzia delle Entrate ecc.) e scaricarlo da me?
    Grazie

  1330. Se durante il corso di un anno si è superata la soglia dei 5000€, di poche centinaia di euro, ma ce ne si è accorti solo l’anno successivo in fase di dichiarazione (quindi si è erroneamente data comunicazione ad un datore che quel compenso non avrebbe superato la soglia) come si può porre rimedio? è possibile iscriversi alla gestione separata anche senza l’intermediazione di un azienda e pagare di proprio pugno i contributi previsti? a che sanzioni si va incontro?

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