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Multiattività nel regime forfettario: regole applicative

Fisco NazionaleProfessioniMultiattività nel regime forfettario: regole applicative

Il regime forfettario permette lo svolgimento contemporaneo di più attività da parte del contribuente. Si parla, in questo caso, di multiattività da esercitare attraverso l'applicazione di più codici attività. Aspetto da valutare è il calcolo del limite massimo di ricavi permesso dal regime forfettario.

Il regime forfettario, è il regime naturale per persone fisiche che esercitano attività di impresa o di lavoro autonomo che rispettano i requisiti indicati dalla normativa. La normativa di riferimento è l’articolo 1, commi da 54 a 89 della Legge n 190/2014. A questa norma, sono da segnalare le modifiche di cui alla Legge n. 208/15 e la Legge n. 145/18.

Il regime forfettario è un regime fiscale per le partite IVA individuali ad adesione permanente, quindi senza scadenza predeterminata. Naturalmente, a patto di rispettare i requisiti di permanenza nel regime. Per maggiori approfondimenti sui requisiti e sulle modalità di funzionamento del regime forfettario ti rimando a questo contributo completo sull’argomento: “Regime forfettario: requisiti e vantaggi“.

Di seguito, in questo articolo puoi trovare l’approfondimento che riguarda i contribuenti che operano in regime forfettario in multiattività. Vedremo con quali limiti è possibile operare in multiattività nel regime forfettario e le conseguenze in caso di superamento dei ricavi massimi consentiti.


Regime forfettario e soggetti in multiattività

Quando un soggetto apre partita IVA deve indicare nel modello dedicato le attività professionali o di impresa che andrà a svolgere. Ognuna di queste attività è identificata, ai fini IVA, ed eventualmente, in Camera di commercio, con uno specifico codice attività. Ogni codice identifica una tipologia di attività, che per il soggetto che la svolge può essere prevalente oppure secondaria. Può accadere, ad esempio, che ci si trovi a dover svolgere due attività contemporaneamente. Classico caso può essere quello dell’artigiano che effettua vendite online in E-commerce. Oppure il professionista che svolge due diversi tipi di attività professionali.

Le possibilità di effettuare multiattività sono tantissime. Consiglio, tuttavia, di prestare attenzione se sei un professionista iscritto ad Albo professionale. Nel caso devi verificare eventuali incompatibilità.

Per i soggetti che operano in regime forfettario è possibile l’esercizio in multiattività. Tuttavia, vi sono delle regole particolari da rispettare in relazione ad alcuni aspetti, ovvero:

  • Verificare il limite annuo dei ricavi da non superare per la permanenza nel regime, pari a 85.000 euro;
  • Determinare il reddito imponibile ai fini dell’imposta sostitutiva, dell’IRPEF e delle addizionali.

Vediamo, quindi, in dettaglio, le regole che riguardano la permanenza in Regime Forfettario in caso di Multiattività.

Limite dei ricavi e compensi per soggetti in multiattività

Attualmente, il limite di ricavi e compensi che un soggetto che opera in regime forfettario può percepire è di 85.000 euro. Nel primo anno di attività la soglia massima di ricavi e compensi deve essere ragguagliata ad anno in relazione ai giorni in cui l’attività è iniziata.

Nel periodo dal 2015 al 2018, vi erano limiti differenziati a seconda del codice attività (ATECO) utilizzato dall’imprenditore o professionista. La Legge n. 145/18 ha, invece, uniformato per ogni codice attività il limite massimo di ricavi e compensi incassabili ogni anno portandolo alla soglia di 85.000 euro. Tale limite, naturalmente, deve essere rapportato ad anno, per i soggetti che avviano l’attività.

Il limite massimo di compensi, tuttavia, non ha modificato i coefficienti di redditività, ovvero la percentuale di reddito attribuita forfettariamente ai contribuenti. Di seguito puoi trovare l’elenco dei limiti di reddito, ricavi/fatturato e coefficiente di redditività divisi a seconda del settore economico di riferimento:

Settore di di attivitàSoglia dei ricavi/compensi Coefficiente di redditività
Industrie alimentari e delle bevande€ 85.00040%
Commercio all’ingrosso e al dettaglio€ 85.00040%
Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande€ 85.00040%
Commercio ambulante di altri prodotti€ 85.00054%
Costruzioni e attività immobiliari€ 85.00086%
Intermediari del commercio€ 85.00062%
Attività dei Servizi di alloggio e di ristorazione€ 85.00040%
Attività Professionali, Scientifiche, Tecniche, Sanitarie, di Istruzione, Servizi Finanziari ed Assicurativi€ 85.00078%
Altre attività economiche€ 85.00067%
Deve essere evidenziato che l’esercizio di multiattività in regime forfettario è possibile rispettando in ogni caso il limite massimo di 65.000 euro per tutte le attività complessivamente esercitate.

Come verificare i ricavi massimi in multiattività

Un soggetto che opera in multiattività in regime forfettario è chiamato a verificare la permanenza nel regime agevolato. Al fine di evitare il passaggio al regime ordinario i soggetti in multiattività sono chiamati ad effettuare alcune operazioni. In primo luogo si deve verificare l’ammontare complessivo di ricavi e compensi incassati nell’anno complessivamente, per tutte le attività esercitate. Fatto questo, si deve verificare che tale limite complessivo non superi la soglia massima di 85.000 euro. Il regime, in caso di multiattività è quindi semplificato. È sufficiente, infatti, che il contribuente verifichi di non superare la soglia massima consentita di fatturato annuo. Questo come somma di ricavi e compensi di ciascuna attività esercitata.

Multiattività in caso di attività escluse dal regime forfettario

Un aspetto che spesso genera equivoci riguarda soggetti che esercitano più attività diverse, di cui una delle due è tra quelle per cui è precluso il regime forfettario.

Poniamo il caso di un soggetto che opera come ingegnere in regime forfettario e che voglia avviare un secondo codice attività. Magari per avviare un’attività agricola. Ebbene, l’attività agricola, se si supera il regime di esonero, è tra quelle per cui è precluso il regime forfettario. Questo significa che tale soggetto non potrà operare in regime forfettario per l’attività di ingegneria e con altro regime per l’attività agricola. Infatti, la partita IVA è unica, e quindi, l’esercizio di due attività di cui una preclude l’applicazione del regime forfettario, anche per l’altra vi è l’esonero. Nell’esempio il soggetto dovrà operare in contabilità semplificata per entrambe le attività. Questo anche se la preclusione riguarda solo l’attività agricola. Ti consiglio di prestare la massima attenzione a questo aspetto. Molto spesso si commettono errori e si finisce per applicare un regime fiscale non corretto.

Superamento dei ricavi in corso d’anno: conseguenze

Che cosa accade se si supera il limite massimo di 85.000 euro di ricavi o compensi annui?

Questa domanda è tra quelle che maggiormente ci vengono poste. Per questo è opportuno fornire qualche chiarimento. Quanto andrò a dire è valido anche in caso di esercizio di multiattività.

La Legge n. 197/22 ha introdotto la fuoriuscita immediata (in corso d’anno) dal regime nel caso in cui il soggetto percepisca ricavi o compensi nell’anno superiori a 100.000 euro. In questo caso, infatti, il reddito dell’intero anno deve essere determinato con le modalità ordinarie, ovvero con l’applicazione dell’IRPEF (e delle relative addizionali) e dell’IVA nei modi ordinari. Quest’ultima, risulterà dovuta a partire dalle operazioni effettuate che hanno comportato il superamento del limite.

Qualora, invece, nell’anno si superi la soglia di 85.000 euro di ricavi e compensi ma, comunque, si rimanga sotto ai 100.000 euro, la fuoriuscita dal regime ci sarà solo a partire dall’anno successivo. Ciò cosa implica a livello burocratico e fiscale?

In primo luogo, che nel nuovo anno fiscale si potrà rientrare solo nel regime ordinario sulle partite IVA. Questo in quanto è venuto meno uno dei requisiti per l’adesione al forfettario. Il contribuente, impresa o libero professionista è poi tenuto a rispettare dei nuovi adempimenti sulla propria attività lavorativa. Come, ad esempio, l’addebito IVA, la tenuta dei registri contabili, ed è soggetto all’esterometro, ed eventualmente anche all’applicazione dell’IRAP. Si tratta di adempimenti non previsti, al contrario, per i soggetti che applicano il regime forfettario.

Caso particolare: diritto di autore e regime forfettario

Un caso particolare legato alla determinazione della soglia di ricavi e compenso per il rispetto dei limiti previsti dal forfettario riguarda il diritto di autore. Infatti, se il diritto di autore viene percepito da un lavoratore autonomo che si avvale del regime forfettario, il diritto di autore concorre all’eventuale raggiungimento della soglia dei 85.000 euro e sconta l’imposta sostitutiva tipica del forfettario invece che quella ordinaria (con le deduzioni previste dalla disciplina del diritto di autore, e non quelle del forfettario).

Per approfondire: “Diritto di autore in regime forfettario: la tassazione“.

Determinazione del reddito imprese in Multiattività

In caso di esercizio di multiattività, è necessario capire come si determina il reddito da tassare. Per questo occorre fare riferimento alle istruzioni di compilazione del quadro LM del modello Redditi PF. Le istruzioni prevedono che il contribuente per ogni rigo debba indicare il codice ATECO dell’attività svolta. Indicando i ricavi annui incassati e la relativa percentuale del coefficiente di redditività. In particolare, in caso di svolgimento di più attività professionali o di impresa, è necessario distinguere i seguenti casi:

  • Attività dello stesso codice ATECO. Se le attività fanno parte dello stesso gruppo di settore deve essere compilato un solo rigo indicando il codice ATECO dell’attività prevalente. Indicando il totale dei compensi e dei corrispettivi percepiti;
  • Attività con codici ATECO diversi. Se le attività esercitate fanno parte di gruppi di settore differenti deve essere compilato un rigo per  ciascun gruppo di settore. Indicando il codice ATECO dell’attività prevalente e i compensi e i corrispettivi percepiti riguardanti tutte le attività ricomprese nello stesso gruppo.

Applicando queste indicazioni il risultato è che si determina un solo reddito imponibile, in caso di attività con unico codice ATECO. Oppure, vi saranno distinti redditi se vi sono codici ATECO differenti. Tale reddito, così determinato, deve essere assoggettato ad imposta sostitutiva del 5% o del 15%, a seconda dei casi.

Multiattività in regime forfettario: conclusioni

In questo articolo ho voluto riepilogarti le principali indicazioni da tenere in caso di multiattività in regime forfettario. Il consiglio che posso darti è di effettuare una serie di valutazioni preventive prima di avviare la multiattività. Quello che voglio dire è che si deve analizzare eventuali cause di incompatibilità di un codice attività con il regime forfettario. In secondo luogo, poi, si rende necessario stimare il volume di ricavi massimi che si prevede di percepire.

Soltanto ove queste valutazioni abbiano riscontrato esito positivo si potrà avviare la multiattività. In ogni caso, ti consiglio di consultarti con un Commercialista esperto.

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