Scopri quali sono i principali casi di esonero dalla dichiarazione dei redditi e chi deve presentare obbligatoriamente la dichiarazione dei redditi all’Amministrazione finanziaria.
Sei in dubbio se devi presentare la dichiarazione dei redditi quest’anno? Non sei il solo! Molti contribuenti si chiedono quali siano i casi di esonero dalla dichiarazione dei redditi e se la loro situazione rientri tra le casistiche oggettive di esclusione. È possibile che tu abbia ricevuto una Certificazione Unica relativa a redditi percepiti nello scorso, ma non sai se sei obbligato o meno alla presentazione della dichiarazione. In questa guida approfondita, ti sveleremo non solo chi è esonerato dalla presentazione, ma anche i vantaggi e svantaggi di presentare la dichiarazione dei redditi anche quando non sei obbligato.
Capire quando si è esonerati può farti risparmiare tempo e denaro, ma attenzione: non sempre evitare la dichiarazione è la scelta migliore! Esistono infatti situazioni in cui, pur rientrando in un caso di esonero, presentare il Modello Redditi può farti maturare crediti d’imposta utilizzabili negli anni successivi. Continua a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere e assicurarti di fare la scelta giusta per la tua situazione fiscale.
Indice degli Argomenti
- La dichiarazione dei redditi
- Quando si presenta
- Chi la deve presentare
- Esonero dalla dichiarazione dei redditi: i principali casi
- Casi di esonero per limiti di reddito
- Condizione generale di esonero
- Normativa sul monitoraggio fiscale
- Presentare la dichiarazione se si è esonerati è conveniente
- Consulenza fiscale online
- Domande frequenti
La dichiarazione dei redditi
In linea generale, l’art. 3 del TUIR indica che devono presentare la dichiarazione dei redditi in Italia:
- I soggetti ivi fiscalmente residenti per i redditi ovunque percepiti;
- I soggetti fiscalmente residenti all’estero per i redditi percepiti in Italia.
Tuttavia, vi possono essere della casistiche che possono portare ad essere esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi. Si tratta di casi particolari, che devono essere attentamente valutati e che, in caso di errore, possono comportare l’applicazione di sanzioni per il contribuente. Si tratta, in particolare, delle sanzioni per omessa dichiarazione, di importo rilevante. Per questo motivo, il consiglio è quello di valutare attentamente la tua situazione personale assieme al dottore commercialista che ti segue. Se non ne hai uno di riferimento, sotto all’articolo trovi le risposte che ho fornito in precedenza ad altri lettori. Magari possono esserti utili. Attraverso la lettura di questo articolo potrai scoprire anche tu se rientri in uno dei casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Per approfondire: Dichiarazione dei redditi dei soggetti non residenti.
Quando si presenta
Le persone fisiche presentano la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello Redditi PF o il modello 730, a seconda della tipologia di reddito posseduta. I lavoratori dipendenti e i pensionati che possiedono redditi da lavoro dipendente, pensione e alcuni redditi diversi possono presentare il modello 730. I coniugi possono presentare il modello 730 in forma congiunta. Tutti gli altri soggetti e i contribuenti non residenti fiscalmente in Italia nell’anno d’imposta e/o nell’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi presentano il modello Redditi PF.
La dichiarazione dei redditi deve essere presentata ogni anno entro i seguenti termini:
- Il modello 730 entro il 30 settembre, direttamente online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf), professionisti abilitati o al sostituto d’imposta (cioè al proprio datore di lavoro);
- Il modello Redditi PF entro il 31 ottobre, online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf), professionisti abilitati.
Le persone fisiche non residenti che al momento della presentazione della dichiarazione si trovano all’estero possono inviare la dichiarazione entro il 31 ottobre a mezzo raccomandata o altro mezzo equivalente.
Chi la deve presentare
Vuoi evitare di presentare la dichiarazione per risparmiare tempo e denaro. Concordo con te! Per vedere se puoi farlo vediamo chi sono i soggetti obbligati sempre a presentare ogni anno la dichiarazione. Dichiarazione che poi si concretizzerà nel “Modello 730” e del “Modello Redditi Persone Fisiche“. I modelli 730 e Redditi non sono sempre obbligatori. In particolare, sono sempre obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi:
- I contribuenti che hanno conseguito redditi nell’anno oggetto di dichiarazione e non rientrano nei casi di esonero (descritti di seguito);
- I contribuenti obbligati alla tenuta delle scritture contabili. Si fa riferimento ai soggetti titolari di partita IVA. Costoro sono sempre obbligati alla dichiarazione annuale. Anche nel caso in cui non abbiano conseguito alcun reddito. Quindi, se non sei un soggetto titolare di partita IVA, non ti resta che verificare i casi di esonero che ti elenco di seguito. L’obbligo di presentazione della dichiarazione ha regole diverse a seconda della tipologia di reddito percepita. In particolare, se sei lavoratore dipendente o se hai percepito altre tipologie reddituali.
Partiamo dai lavoratori dipendenti!
Casi di esonero per i lavoratori dipendenti
Più datori di lavoro nell’anno. I lavoratori dipendenti che hanno cambiato datore di lavoro e sono in possesso di più certificazioni di lavoro dipendente o assimilati (Certificazione Unica), sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi. Questo nel caso in cui l’imposta corrispondente al reddito complessivo superi di oltre 10,33 euro il totale delle ritenute subite. L’unica via d’uscita è quella di aver chiesto, al momento del cambio di datore di lavoro, al subentrante di effettuare il conguaglio con le ritenute applicate dal primo datore. Se sei in questa fattispecie e non hai chiesto il conguaglio, non c’è altra strada che presentare la dichiarazione dei redditi.
Integrazioni salariali
I lavoratori dipendenti che direttamente dall’INPS o da altri Enti hanno percepito indennità e somme a titolo di integrazione salariale o ad altro titolo, sono obbligati a presentare la dichiarazione. Classico caso è il contribuente che percepisce la NASPI. Attenzione! L’obbligo di presentare la dichiarazione c’è soltanto se erroneamente non sono state effettuate le ritenute. Oppure se non ricorrono le condizioni di esonero che ti indicherò di seguito.
Deduzioni/detrazioni non spettanti
I lavoratori dipendenti a cui il sostituto d’imposta ha riconosciuto deduzioni dal reddito e/o detrazioni d’imposta non spettanti in tutto o in parte (anche se in possesso di una sola Certificazione Unica). Anche in questo caso la dichiarazione dei redditi è obbligatoria.
Retribuzione da privati
I lavoratori dipendenti che hanno percepito retribuzioni e/o redditi da privati non obbligati per legge ad effettuare ritenute d’acconto. Anche in questo caso vi è l’obbligo di dichiarazione. Classico caso è quello dei collaboratori familiari. Oppure gli autisti ed anche tutti i soggetti addetti alla cura della casa.
Contributo di solidarietà non trattenuto
I lavoratori dipendenti ai quali il sostituto d’imposta non ha trattenuto il contributo di solidarietà. Articolo 2, comma 2, D.L. n. 138/2011. In questo caso il contributo di solidarietà deve essere versato tramite dichiarazione dei redditi.
Erronea applicazione di ritenute
I lavoratori dipendenti e/o percettori di redditi a questi assimilati ai quali non sono state trattenute o non sono state trattenute nella misura dovuta le addizionali comunale e regionale all’Irpef. In tal caso l’obbligo sussiste solo se l’importo dovuto per ciascuna addizionale supera 10,33 euro.
Altre categorie di lavoratori
Redditi soggetti a tassazione separata
I contribuenti che hanno conseguito redditi sui quali l’imposta si applica separatamente. Ad esclusione di quelli che non devono essere indicati nella dichiarazione – come le indennità di fine rapporto ed equipollenti, gli emolumenti arretrati, le indennità per la cessazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche se percepiti in qualità di eredi. Questo quando i redditi sono erogati da soggetti che hanno l’obbligo di effettuare le ritenute alla fonte.
Redditi di capitale
I contribuenti che hanno conseguito plusvalenze (cessione di partecipazioni) e redditi di capitale (ed es. interessi da titoli obbligazionari esteri) da assoggettare ad imposta sostitutiva da indicare nei quadri RT e RM del modello Redditi. Questo nel caso in cui il contribuente abbia scelto per la tassazione con il regime della dichiarazione. Oppure, nel caso in cui i redditi di capitale siano percepiti attraverso un intermediario finanziario estero.
Esonero dalla dichiarazione dei redditi: i principali casi
Se stai proseguendo la lettura significa che non sei tra i soggetti sopra descritti che si trovano in obbligo di presentare la dichiarazione. Quello che devi fare adesso è verificare, invece, di rientrare in una di queste casistiche di esonero.
È esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente che possiede esclusivamente i redditi indicati nella prima colonna, se si sono verificate le condizioni descritte nella seconda colonna. L’esonero non si applica se il contribuente deve restituire in tutto o in parte, il bonus IRPEF.
Tabella con i principali casi di esonero
TIPOLOGIA DI REDDITO | CONDIZIONI DI ESONERO |
---|---|
Abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati (*) | – |
Lavoro dipendente o pensione | Redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio. Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale |
Lavoro dipendente o pensione + Abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati (*) | – |
Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto. Sono escluse le collaborazioni di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale rese in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche | – |
Redditi esenti | Esempi: rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte, alcune borse di studio, pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, pensioni, indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal Ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali |
Redditi soggetti ad imposta sostitutiva (diversi da quelli soggetti a cedolare secca) | Esempi: interessi sui BOT o sugli altri titoli del debito pubblico |
Redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta | Esempi: interessi sui conti correnti bancari o postali; redditi derivanti da lavori socialmente utili |
(*) L’esonero non si applica se il fabbricato non locato è situato nello stesso comune dell’abitazione principale.
- Redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti. Purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio.
Casi di esonero per limiti di reddito
Se non rientri nelle casistiche viste sopra di esonero, per te c’è ancora un’ultima possibilità di esonero. Si tratta dell’esonero dalla dichiarazione per limite di reddito. In alternativa alle condizioni sopra elencate, infatti, sono altresì esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi) i contribuenti che possiedono esclusivamente i redditi sotto indicati. Rispettando i limiti di reddito previsti per ogni tipologia reddituale.
TIPOLOGIA DI REDDITO | LIMITE DI REDDITO PER ESONERO |
---|---|
Terreni e/o fabbricati (compresa l’abitazione principale e le sue pertinenze) | < € 500,00 |
Lavoro dipendente o assimilato + altre tipologie di reddito | < €. 8.500 con un periodo di lavoro o pensione non inferiore a 365 giorni |
Pensione + altre tipologie di reddito | < €. 8.500,00 |
Pensione + terreni | < €. 7.500,00 (pensione) < €. 185,92 (terreni) |
Assegno periodico corrisposto dal coniuge + altre tipologie di reddito. È escluso l’assegno periodico destinato al mantenimento dei figli | < €. 8.500,00 |
Redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro (ad esempio le prestazioni di lavoro autonomo occasionale, o redditi derivanti dallo sfruttamento di diritti d’autore) | < €. 5.500,00 |
Compensi derivanti esclusivamente da attività in bande musicali e filodrammatiche che perseguono finalità dilettantistiche | < €. 30.658,28 |
Compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche | < 15.000 – a) Derivanti esclusivamente da attività sportive nel settore del dilettantismo; b) Derivanti esclusivamente da attività nel settore del professionismo svolte da atleti under 23 |
Il reddito complessivo deve essere calcolato senza tenere conto del reddito derivante dall’abitazione principale e sue pertinenze
Titolari di soli redditi fondiari fino a 500,00 euro
L’articolo 11, comma 2-bis, del DPR n 917/86 stabilisce che l’IRPEF non è dovuta se alla formazione del reddito complessivo concorrono soltanto redditi fondiari (terreni e/o fabbricati) per un importo non superiore a 500,00 euro. Conseguentemente:
- Non sono dovute neppure le relative addizionali IRPEF;
- Non deve essere presentata la dichiarazione dei redditi (sempreché il contribuente non sia obbligato alla tenuta delle scritture contabili).
Effetto sostitutivo dell’IMU
Come chiarito dalla circ. Agenzia delle Entrate 11.3.2013 n. 5, nel verificare il superamento del suddetto limite di 500,00 euro non bisogna considerare i redditi fondiari degli immobili per i quali è dovuta solo l’IMU. Se non è dovuta l’IMU, il limite di 500,00 euro in esame è da considerare al lordo della deduzione per l’abitazione principale e relative pertinenze di cui all’articolo 10 comma 3-bis del DPR n. 917/86.
Per approfondire: Effetto sostitutivo Imu/Irpef per gli immobili non locati.
Condizione generale di esonero
Infine, vi è l’ultimo, tra i casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.
In generale è esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente, non obbligato alla tenuta delle scritture contabili, che possiede redditi per i quali è dovuta un’imposta non superiore ad € 10,33 come illustrato nello schema seguente: |
Contribuenti non obbligati alla tenuta delle scritture contabili che si trovano nella seguente condizione: |
imposta lorda (*) – detrazioni per carichi di famiglia – detrazioni per redditi di lavoro dipendente, pensione e/o altri redditi – ritenute |
= importo non superiore a euro 10,33 |
(*) L’imposta lorda è calcolata sul reddito complessivo, al netto della deduzione per l’abitazione principale e sue pertinenze. |
In questo caso, se il risultato del calcolo è inferiore alla soglia di 10,33 euro, non vi sono imposte da versare. Quindi, di conseguenza, e si è esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Questo senza incorrere in sanzioni o penalità.
Normativa sul monitoraggio fiscale
Un altro aspetto da tenere in considerazione nella situazione oggetto di analisi è la disciplina sul monitoraggio fiscale. Le disposizioni sul monitoraggio fiscale sono contenute nel D.L. n. 167/90 (conv. Legge n. 227/90) e consentono all’Amministrazione finanziaria di avere una compiuta conoscenza delle attività detenute all’estero dai contribuenti residenti in Italia e, dunque, di controllare il corretto assolvimento dei relativi debiti tributari in applicazione del principio della tassazione in capo ai residenti del reddito ovunque prodotto. Infatti, questa normativa prevede che i soggetti fiscalmente residenti in Italia comunichino le attività patrimoniali e finanziarie detenute all’estero. Questa attività di monitoraggio si effettua attraverso la compilazione del quadro RW del modello Redditi.
Caso classico legato al monitoraggio fiscale è legato al conto corrente estero aperto dal contribuente per l’accredito dello stipendio. In questo caso occorre evidenziare che vi sono obblighi di segnalazione del conto corrente al superamento di una di queste soglie:
- Consistenza media annua del conto corrente superiore a 5.000 euro;
- Soglia di saldo giornaliero pari o superiore a 15.000 euro (anche solo per un giorno nell’anno).
In caso di verifica della prima soglia, il contribuente è tenuto alla compilazione del quadro RW per il versamento dell’IVAFE (Imposta patrimoniale sulle attività finanziarie estere), che per i conti correnti è di importo fisso di 34,20 euro. In caso di superamento solo della seconda soglia il contribuente deve compilare il quadro RW con i dati del conto corrente ai soli fini del monitoraggio fiscale (con esenzione dal versamento dell’IVAFE).
Per approfondire:
- Conto corrente estero nel quadro RW: compilazione.
- Conto estero non dichiarato: possibilità di accertamento e sanzioni.
Presentare la dichiarazione se si è esonerati è conveniente
In alcuni casi può capitare che si sia in uno dei casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione. Magari perché si è percepito nell’anno soltanto redditi da lavoro dipendente. A prima vista non presentare la dichiarazione sembrerebbe la scelta migliore. Ma attenzione!
Bisogna sempre verificare che l’anno precedente la dichiarazione non si sia chiusa con un credito che non è stato chiesto a rimborso. In questo caso presentare la dichiarazione per riportare avanti il credito e chiederlo a rimborso è sicuramente la scelta migliore da fare. Altrimenti il recupero del credito può diventare difficoltoso.
Consulenza fiscale online
Quando fare la dichiarazione dei redditi? Dichiarazione dei redditi, chi deve farla?
L’obiettivo di questo articolo è racchiuso in questa domanda, e spero di averti aiutato a capire la risposta nel tuo caso personale. Capire se si è esonerati o meno dall’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi non è semplice.
Spesso si percepiscono diversi redditi appartenenti a categorie diverse (redditi fondiari e di lavoro dipendente, o ancora interessi, plusvalenze e dividendi), e spesso si tende a fare confusione. I casi di esonero sono molti e la possibilità di errore sono notevoli, se non si è esperti. O ancora peggio si tende erroneamente a voler fare da soli. Cosa che molto spesso porta a commettere spiacevoli errori.
Errori che poi inevitabilmente diventeranno oggetto di sanzione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Se anche tu ti trovi in questa situazione e vuoi avere maggiori informazioni, contattami!
Domande frequenti
Sono esempi di redditi esenti da imposta i seguenti: rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte, alcune borse di studio, pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, pensioni, indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal Ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali
Tale modello si presenta quando siamo in possesso di un sostituto di imposta, o quando nel corso dell’anno dichiarativo si è perso il sostituto (730 senza sostituto). Il vantaggio del modello 730 consiste nella possibilità di ottenere rimborsi di imposta direttamente in busta paga.
Se si possiede un solo immobile, di residenza, in assenza di altri redditi si è esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. In tutti gli altri casi si è obbligati alla presentazione.
Non siete obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi se avete posseduto: redditi di qualsiasi tipologia, ad esclusione di quelli per i quali è obbligatoria la tenuta delle scritture contabili, per un importo complessivamente non superiore ad euro 3.000,00.
Non conviene presentare il modello 730, invece, a coloro che percepiscono solamente una pensione per un importo inferiore alla soglia prevista dalla no tax area. Se la pensione supera la soglia è consigliabile presentare la dichiarazione per sfruttare gli oneri deducibili e detraibili.
In dichiarazione dei redditi non deve essere inserito il reddito pari a zero.