Il codice tributo 1040 deve essere utilizzato per il versamento delle ritenute sui redditi da lavoro autonomo e degli agenti e rappresentanti. Il codice deve essere inserito nel modello F24 nella sezione “Erario” al momento del versamento. Generalmente, il versamento avviene entro il giorno 16 del mese successivo a quello di pagamento del compenso del professionista.

Codice tributo 1040 cos’è?

Il codice tributo 1040 identifica il versamento attraverso il modello F24 delle:

  • Ritenute di acconto che il sostituto di imposta applica nei confronti dei professionisti (notai, avvocati, architetti, geometri, commercialisti, medici, psicologi, consulenti del lavoro, etc), al momento del pagamento del compenso e versa all’Erario (entro il giorno 16 del mese successivo);
  • Ritenute di acconto che il sostituto di imposta applica nei confronti degli agenti e rappresentanti, al momento del pagamento della provvigione e versa all’Erario (entro il giorno 16 del mese successivo).

Il codice deve essere inserito nella sezione “Erario” del modello F24 ordinario o semplificato. Il riferimento, quindi, è alle ritenute d’acconto ai fini IRPEF dei professionisti. Il legislatore, infatti, ha previsto che i soggetti che rivestono la qualifica di sostituto di imposta, vadano a trattenere una percentuale sul compenso erogati ai professionisti ed agli agenti, da versare all’Erario, sotto forma di acconto per le imposte sui redditi (IPREF).

Cos’è la ritenuta d’acconto? A cosa serve?

Il meccanismo sopra indicato è quello della c.d. “sostituzione di imposta“, dove il “sostituto“, ovvero il committente trattiene delle somme nei confronti del soggetto “sostituito“, ovvero il professionista o l’agente, per versarle all’Erario per loro conto. In questo moto il legislatore ha inteso individuare una modalità che permetta di ridurre i rischi di evasione fiscale a carico dei professionisti. Il soggetto sostituto non ha alcun vantaggio nel non versare all’Erario le somme che, in ogni caso, rappresentavamo compenso del professionista o dell’agente che ha prestato per loro attività. Il meccanismo della sostituzione di imposta, ai fini che ci riguardano in questo contributo, viene attuato attraverso l’applicazione della ritenuta di acconto.

Particolare attenzione deve essere prestata all’individuazione dei soggetti e degli enti che possono rivestire la qualifica di sostituto di imposta.

La ritenuta di acconto sui professionisti

L’applicazione della ritenuta d’acconto sul reddito dei professionisti è prevista dagli articoli 25 e 25-bis del DPR n. 600/73. Il sostituto di imposta, al momento del pagamento del compenso, è tenuto ad effettuare una ritenuta del 20% a titolo di acconto ai fini delle imposte sul reddito delle persone fisiche. Per i professionisti non residenti, la ritenuta è pari al 30% a titolo di imposta.

La ritenuta di acconto per gli agenti e rappresentanti

Ai sensi dell’art. 25-bis del DPR n. 600/73, i sostituti d’imposta che corrispondono provvigioni per prestazioni anche occasionali inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari, devono operare all’atto del pagamento una ritenuta a titolo di acconto dell’IRPEF dovuta dai percipienti, con obbligo di rivalsa.

Di regola, la ritenuta si applica in misura pari al 23% (primo scaglione di reddito ai fini IRPEF). La relativa base imponibile è diversa a seconda che, nell’esercizio della propria attività, l’agente, mediatore, ecc.:

  • Non si avvalga, in via continuativa, di dipendenti o terzi: in tale ipotesi, la ritenuta del 23% è operata sul 50% delle provvigioni corrisposte;
  • Si avvalga, in via continuativa, di dipendenti o terzi: in tale ipotesi, la ritenuta del 23% è operata sul 20% delle provvigioni corrisposte.

Il versamento della ritenuta

Il sostituto di imposta è chiamato ad effettuare il versamento della somma trattenuta entro il giorno 16 del mese successivo a quello di pagamento della fattura dell’agente o del professionista. Il versamento deve essere effettuato attraverso il modello F24 nel quale occorre andare ad inserire il codice tributo 1040, con le modalità che vedremo di seguito.

CODICE TRIBUTODESCRIZIONE
1040Ritenute su redditi di lavoro autonomo compensi per l’esercizio di arti e professioni

Ravvedimento operoso ritenuta d’acconto

Qualora il sostituto di imposta non effettui il versamento della ritenuta di acconto nei termini previsti per legge, ha la possibilità di sanare autonomamente la situazione beneficiando della procedura del ravvedimento operoso. In particolare, attraverso questo strumento è possibile calcolare le sanzioni ridotte e gli interessi in relazione al ritardo nel pagamento. Nel ravvedimento deve essere utilizzato il codice tributo 8906 per il versamento delle sanzioni, mentre gli interessi vanno ad aggiungersi al tributo, sempre con codice 1040.

Codice tributo 1040: le istruzioni per compilare il modello F24

codice_tributo_1040
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Il modello F24 deve essere compilato nella sezione ERARIO. In particolare, nel campo CODICE TRIBUTO deve essere indicato il codice 1040. Nella voce CAMPO RATEAZIONE è necessario indicare il mese di riferimento (se per esempio paghiamo la fattura nel mese di marzo deve essere indicato il codice 03). Nel campo ANNO DI RIFERIMENTO, deve essere indicato l’anno per il quale si effettua il pagamento. Infine, nella colonna IMPORTI A DEBITO VERSATI deve trovare indicazione la somma da versare.

Ricordiamo che tutti i soggetti titolari di partita iva devono utilizzare il canale online per pagare f24, quindi tramite home banking. Non possono più effettuare il pagamento allo sportello bancario o postale.

Esempio di compilazione del codice tributo 1040

Vediamo in dettaglio come compilare la sezione del mod. f24

VOCECAMPO DEL MODELLO F24DESCRIZIONE
(1)codice tributoindicare 1040
(2)rateazione/regione/prov/mese rifindicare il mese di riferimento
(3)anno di riferimentoAnno d’imposta per cui si effettua il pagamento
(4)importi a debito versatiindicare l’importo a debito
(5)importi a credito compensatinon compilare a meno che non siano previste compensazioni con altri tributi (attenzione al limite dei 5.000 euro)
(6)TOTALE Asomma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario
(7)TOTALE Bsomma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario, non compilare se non sono presenti importi a credito
(8)SALDO (A – B)indicare il saldo (TOTALE A – TOTALE B)
(9)codice ufficionon compilare
(10)codice attonon compilare

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