Scopri come fatturare a Google Adsense ed essere in regola con l’Amministrazione finanziaria. Le fatture sono emesse a Google Ireland, e sono non soggette ad IVA ai sensi dell’articolo 7-ter del DPR n 633/72. Scoprirai come predisporre la fattura ed inviarla a Google.
Se hai letto il mio articolo dedicato alla tassazione dei proventi derivanti da banner pubblicitari sui siti web (“Banner pubblicitari dei siti web: tassazione dei proventi“), sono sicuro che avrai compreso come questa attività si inquadri tra quelle di tipo imprenditoriale. Infatti, l’esercizio di un’attività commerciale è sempre svolta in forma imprenditoriale indipendentemente dalla durata e dal volume dei compensi raggiunti nell’anno. Tra le tantissime piattaforme pubblicitarie presenti sul web, la più famosa ed anche utilizzata, è quella promossa dalla stessa Google: “Google Adsense“.
Se hai deciso di leggere questo articolo probabilmente anche tu gestisci un sito internet ed utilizzi Google Adsense (o altri sistemi), per la vendita di spazi pubblicitari. Quello che troverai in questo articolo è la corretta gestione fiscale di questo tipo di attività.
Molti Marketer, infatti, operano con forme pubblicitarie senza preoccuparsi di come gestire da un punto di vista Amministrativo e fiscale l’attività. Per questo motivo ho deciso di mettere a disposizione la mia esperienza sull’argomento, fornendoti tutte le informazioni di cui hai bisogno. Scoprirai quando è necessario aprire partita Iva e tutti gli adempimenti per gestire questo tipo di attività pubblicitaria.
Indice degli Argomenti
- Quanto si guadagna ospitando spazi pubblicitari sul proprio sito?
- Come funziona Google Adsense?
- Come si crea un account su Google Adsense?
- Come aggiungere il metodo di pagamento su Adsense?
- Google Adsense e aspetti fiscali
- Come emettere fattura a Google Adsense?
- Compilazione della dichiarazione dei redditi
- Google Adsense: è sempre attività di impresa?
- Google Adsense e simulazioni di tassazione e contribuzione
- Consulenza fiscale online
- Domande frequenti
Quanto si guadagna ospitando spazi pubblicitari sul proprio sito?
La maggior parte dei blogger che gestiscono siti di piccole o medie dimensioni non riesce a guadagnare grandi cifre con l’advertising online. La maggior parte dei siti italiani che utilizzano queste forme di monetizzazione riescono soltanto abbattere i costi di gestione del sito. Posso assicurarti che arrivare a questo punto è già un ottimo inizio.
La pubblicità online, infatti, riesce ad essere remunerativa soltanto su portali con centinaia migliaia di visite al giorno. Tutti gli altri, purtroppo devono accontentarsi delle briciole. Lavorando con continuità ed impegno sul proprio progetto web, tuttavia, è possibile trasformare AdSense in un’entrata economica interessante. Un guadagno che in alcuni casi può anche permettere di vivere senza doversi dedicare ad altro. In questi casi, quando i proventi di Google AdSense iniziano ad essere veramente interessati è necessario pensare concretamente a regolarizzare la propria situazione da un punto di vista fiscale.
Oggi molti marketer che utilizzano anche Google Adsense per monetizzare i propri siti. Da questo mi sono reso conto che ancora oggi vi è molta confusione per quanto riguarda la dichiarazione fiscale dei propri guadagni online. Pensa, che ancora oggi ricevo tantissime domande sulla possibilità di non aprire partita Iva quando si usufruisce dei servizi di Adsense.
La risposta non può che essere negativa ovviamente!
Quello che molti pensano è che non dichiarando i problemi si risolvano. Quello che invece non sanno è che quando si raggiungono cifre importanti si può pensare ad una più appropriata pianificazione fiscale che, se gestita correttamente può portare ad un notevole risparmio fiscale.
Ad oggi non esiste online una guida che aiuti a capire come gestire fiscalmente i guadagni percepiti da Google Adsense. Per questo motivo ho deciso di scrivere per te questa guida pratica, frutto della mia esperienza sul campo.
Come funziona Google Adsense?
Prima di passare all’esame degli adempimenti, una piccola premessa sul funzionamento del servizio “Google Adsense“. Si tratta di uno strumento pubblicitario, offerto da Google. E’ uno strumento che permette ai titolari di un sito web proprietario di concedere l’inserimento di banner pubblicitari sul proprio sito.
Gli spazi pubblicitari offerti alla pubblicità sono oggetto di asta promossa da Adsense con le aziende investitrici. Ogni spazio pubblicitario è, infatti, venduto al miglior offerente. Il proprietario del sito, l’editore, riceve un compenso in denaro (in base al numero di esposizioni o di click sull’annuncio) corrisposto con cadenza mensile.
Per poter essere ammessi al circuito pubblicitario di Google Adsense è necessario che il sito sia ritenuto idoneo da Google ed è necessario un certo numero di visitatori unici giornalieri. Se hai un nuovo sito, il primo passo è sicuramente quello di essere ritenuto idoneo. Puoi registrare il tuo sito a questo link: “Goggle Adsense“. Google opera in Europa attraverso la società Google Ireland Limited, una società con sede in Irlanda.
Passaggi per fatturare a Google AdSense
- Iscrizione a Google AdSense:
- Prima di tutto, devi avere un account Google AdSense. Se non ne hai già uno, puoi iscriverti sul sito web di AdSense. Dovrai fornire dettagli come il tuo sito web, informazioni personali e dettagli bancari;
- Configurazione del tuo account:
- Una volta che il tuo account è stato approvato, devi configurarlo correttamente. Questo include inserire i dettagli di pagamento e fiscali. Assicurati che tutte le informazioni siano accurate e aggiornate;
- Generazione di guadagni:
- Guadagni tramite Google AdSense inserendo annunci su tuo sito web o canale YouTube. Quando i visitatori interagiscono con questi annunci (ad esempio, cliccandoci sopra), generi entrate;
- Soglia di pagamento:
- Google AdSense ha una soglia di pagamento minima che devi raggiungere prima di poter ricevere un pagamento. Questa soglia varia a seconda della valuta, ma generalmente è di circa 70 euro circa;
- Ricezione dei pagamenti:
- Una volta che hai raggiunto la soglia di pagamento, Google elaborerà il tuo pagamento nel ciclo di pagamento successivo. I pagamenti vengono di solito effettuati entro la fine del mese seguente;
- Modalità di pagamento:
- Google AdSense offre diverse modalità di pagamento, come trasferimento bancario elettronico, assegni e altri. Puoi scegliere il metodo che preferisci nelle impostazioni del tuo account;
- Fatture e documentazione Fiscale:
- Google AdSense fornisce automaticamente una dichiarazione dei guadagni ogni mese. Tuttavia, non fornisce una fattura tradizionale;
- Per scopi fiscali, dovresti conservare le dichiarazioni dei guadagni fornite da AdSense e includerle nella tua documentazione fiscale;
- Considerazioni fiscali:
- I guadagni da AdSense sono considerati reddito imponibile. Dovrai dichiararli nella tua dichiarazione dei redditi personale o aziendale, a seconda della tua situazione.
Come si crea un account su Google Adsense?
Prima di pensare alla fatturazione devi capire che il primo passo per la monetizzazione del tuo sito web passa attraverso la creazione di un account personale su Google Adsense. Devi prestare attenzione al fatto che possono iscriversi a questo portale soltanto siti web con dominio di secondo libello (si tratta dei siti con estensioni: .it, .com .info, etc). Questo aspetto è molto importante e spesso frutto di confusione da parte di molti aspiranti imprenditori.
Una volta chiarito questo aspetto per registrarti su Google Adsense devi collegarti alla pagina principale (vedi immagine sotto) ed andare sul pulsante registrati ora. A quel punto devi inserire tutti campi richiesti, compreso un indirizzo email. Al momento della registrazione al portale devi prestare molta attenzione alla tipologia di registrazione, tra “privato” o “azienda“. La distinzione è molto importante, in quanto ha impatti sulla fatturazione dei proventi. Se ti registri come azienda devi inserire il tuo numero di partita Iva e l’indirizzo di svolgimento dell’attività.
Il passo successivo è quello di copiare sul tuo sito web un codice che ti verrà fornito e che deve essere inserito nel pannello di amministrazione del sito nella sezione “head“. Per l’implementazione di questo codice ti consiglio di seguire direttamente le istruzioni di implementazione fornite da Adsense, tenendo presente che potrebbero volerci anche alcuni giorni per la procedura di verifica.
Come aggiungere il metodo di pagamento su Adsense?
Trattandosi di una guida fiscale non intendo entrare in dettaglio di come puoi monetizzare il tuo sito web, come si creano unità pubblicitarie e quali possono essere le migliori strategie di monetizzazione. Una volta iniziata la monetizzazione ti accorgerai che Adsense richiede il raggiungimento di una soglia minima di guadagni prima di poter chiedere l’effettuazione del pagamento. Prima di questo momento devi andare ad aggiungere un metodo di pagamento. In questo modo, Adsense, al momento del raggiungimento della soglia minima di 70 euro potrà trasferirti le somme guadagnate.
Per aggiungere un metodo di pagamento devi andare nella sezione “metodi di pagamento” e selezionare la voce “aggiungi metodo di pagamento”. In questa sezione puoi trovare i campi da compilare per l’inserimento dei dati per il bonifico bancario. Devi inserire il codice IBAN, il codice BIC SWIFT. A questo punto sei pronto per ricevere i pagamenti.
Google Adsense e aspetti fiscali
Come detto l’esercizio di un’attività di tipo commerciale, come quella pubblicitaria, deve essere gestita in forma imprenditoriale. Questo significa, necessariamente dover operare in regola con gli adempimenti fiscali, contributivi e amministrativi. Non devi dimenticare, infatti, che operare al di fuori di questi adempimenti, ti rende passibile di sanzioni amministrative pecuniarie. Per questo motivo non devi farti cogliere impreparato.
Per vendere direttamente spazi pubblicitari all’interno di un sito web, la normativa fiscale prevede necessariamente l’apertura di una partita Iva. Questo, in quanto, tale tipologia di attività ha carattere continuativo (i banner pubblicitari sono presenti sul sito in maniera continuativa). Per questo non è possibile ricorrere ad altre forme o regimi diversi dalla partita Iva (la prestazione occasionale, pertanto non è applicabile). Una volta arrivati a questo punto, il passo successivo è quello di rivolgerti al tuo dottore Commercialista di fiducia. Senza un valido esperto ti sarà difficile adempiere a tutti gli adempimenti necessari alla gestione fiscale del proprio sito web.
Per questo motivo ti consiglio di non affidarti ad un Commercialista qualunque. Devi trovare un vero esperto di questo campo. Al termine dell’articolo, se lo vorrai, trovi il link per metterti direttamente in contatto con me! Quello che voglio dirti è che devi vedere il tuo consulente come un valore aggiunto per l’attività che stai svolgendo. Andiamo ad analizzare, adesso, i principali elementi che possono creare fonte di incertezza, da un punto di vista fiscale.
Il codice attività (ATECO) per guadagni pubblicitari da Google Adsense
La domanda che maggiormente mi viene posta online, per chi inizia ad utilizzare Google Adsense, riguarda il corretto codice attività. Quando si apre partita Iva, infatti, è necessario che venga individuato il corretto codice attività che meglio rappresenta l’attività economica svolta. Per l’advertising online i codici attività da utilizzare possono essere alternativamente:
CODICE ATECO ADVERTISING ONLINE | DESCRIZIONE |
---|---|
63.11.30 | “SPAZI PUBBLICITARI IN INTERNET” |
73.11.02 | “CONDUZIONE DI CAMPAGNE DI MARKETING E ALTRI SERVIZI PUBBLICITARI” |
73.12.00 | “ATTIVITÀ DELLE CONCESSIONARIE PUBBLICITARIE” |
Non ci sono altri codici attività che si possono utilizzare per intraprendere questo tipo di attività. Non fidarti delle prime informazioni che trovi online, verificale sempre, e verifica l’attendibilità della fonte!
Attività commerciale
In caso contrario, se non disponi di una partita IVA, è necessario avviare una vera e propria attività commerciale. Per cui, oltre alla partita IVA si rende obbligatoria anche l’iscrizione al Registro delle Imprese, gestito dalla Camera di Commercio. Il costo dell’iscrizione al Registro delle imprese ammonta a circa 35,50 euro per diritti e bolli. Oltre al diritto camerale di 88,00 euro se piccolo imprenditore e di 200,00 euro per gli iscritti nella sezione ordinaria.
Nel caso in cui il sito web sia gestito già da un’impresa commerciale (ad esempio un negozio di abbigliamento, che apre il suo sito web di E-commerce), questi adempimenti saranno già stati effettuati. Per cui basterà comunicare l’esercizio dell’attività di gestione di spazi pubblicitari, utilizzando i codici attività visti in precedenza.
Gestione previdenziale
Per gli esercenti attività commerciale, oltre agli adempimenti amministrativi è anche obbligatoria l’iscrizione a una forma previdenziale. Le opzioni sono due presso l’INPS:
- La Gestione Separata o
- La Gestione Commercianti.
Non bisogna però fare confusione. Le due gestioni non sono alternative. La scelta dell’una o dell’altra è dipesa dal tipo di attività esercitata. Se l’attività svolta è al 100% di gestione di spazi pubblicitari, allora è obbligatoria la scelta della Gestione Commercianti dell’INPS. Viceversa, se viene svolta sul web anche altra attività (web marketing, consulente informatico, tecnico web, etc.) e l’attività pubblicitaria tramite Google Adsense è soltanto accessoria (attenzione all’accessorietà dell’attività, verificala sempre con l’ausilio del tuo commercialista), allora è prevista l’iscrizione alla Gestione Separata INPS.
Tra le due gestioni previdenziali INPS, sicuramente la Gestione Separata presenta dei vantaggi non indifferenti. In questo caso, infatti, i contributi si pagano in base al reddito che si produce, mentre, nel caso della Gestione Commercianti, c’è un minimo fisso all’anno da pagare a prescindere dal reddito (circa 4.000 euro), oltre a contributi aggiuntivi al superamento di un reddito imponibile. Tieni presente che se operi in Regime Forfettario, puoi valutare la richiesta della riduzione contributiva del 35%, ne ho parlato in questo articolo: “Riduzione contributi INPS 35% per forfettari“.
Come emettere fattura a Google Adsense?
Per tutti i soggetti passivi Iva stabiliti nel territorio nazionale è obbligatorio emettere fattura anche per le operazioni carenti del requisito della territorialità. Tra cui vi rientrano anche quelle relative alle operazioni svolte per Google Adsense. A questo punto dobbiamo capire come fatturare a Google Adsense per essere in regola con la normativa fiscale italiana. Google svolge ogni attività dalla propria sede in Irlanda e, pertanto, secondo la legge fiscale in materia di Iva viene considerata un soggetto passivo comunitario. Google stessa, sul proprio sito, precisa che i pagamenti sono eseguiti da Google Ireland, azienda costituita ai sensi della legge irlandese.
La territorialità Iva in reverse charge
Secondo le direttive comunitarie e le leggi fiscali interne in materia di Iva, i servizi pubblicitari forniti a Google Adsense sono soggetti al meccanismo dell’inversione contabile (c.d. “Reverse Charge“). Si tratta di una norma secondo cui nelle prestazioni di servizi tra due soggetti passivi Iva comunitari (in questo caso il prestatore italiano e il committente Google Irlandese), l’Iva deve essere assolta dal soggetto destinatario (committente della prestazione), cioè Google Adsense. Il regime Iva di inversione contabile (“revese charge“) prevede che Google riceva la fattura in Irlanda senza l’apposizione dell’IVA da parte del soggetto italiano che emette la fattura. Google Adsense, infatti, non è tenuto a pagare l’Iva al proprio fornitore di servizi italiano (che, pertanto, né la incasserà né sarà tenuto a versarla allo Stato italiano), ma verrà assolta con particolari meccanismi contabili dalla società di Google in Irlanda.
La fattura da spedire
La fattura da emettere e spedire a Google dovrà essere così intestata:
INDIRIZZO DI FATTURAZIONE A GOOGLE ADSENSE |
---|
GOOGLE IRELAND, GORDON HOUSE, BARROW STREET, DUBLIN 4, IRELAND, REGISTRATION NUMBER 368047 CON INDICAZIONE DELLA SEGUENTE PARTITA IVA IE6388047V. |
La Fattura deve essere inviata a questo indirizzo all’indirizzo email: [email protected]. Nella fattura, dopo la descrizione dei servizi effettuati, come ad esempio:
DESCRIZIONE DA INSERIRE NELLA FATTURA |
---|
“prestazioni pubblicitarie relative al periodo compreso tra il …… e il ……“ |
dovranno essere indicati i riferimenti alla normativa Iva relativi all’applicazione dell’inversione contabile. Sulla fattura deve essere indicata la dicitura “revese charge“, e facoltativamente potrà essere inoltre specificato quanto segue:
INDICAZIONE OBBLIGATORIA DA INSERIRE IN FATTURA |
---|
“OPERAZIONE SOGGETTA ALL’INVERSIONE CONTABILE O VAT REVERSE CHARGE IN BASE ALL’ART. 7-TER DEL DPR 633/72 ASSOLTA DAL DESTINATARIO, GOOGLE IRELAND, IN CONFORMITÀ ALL’ARTICOLO 196 DELLA DIRETTIVA 2006/112/CE DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA E DELLA DIRETTIVA 2008/8/CE” |
In questo modo verrà rilevato che l’Iva non è dovuta in Italia, ma nello stato in cui è residente Google Adsense (Irlanda).
La fattura elettronica
Il soggetto, operatore economico italiano è obbligato ad emettere fattura elettronica. Questo, in quanto, la controparte dell’operazione Google Ireland è soggetto comunitario. L’emissione della fattura elettronica consente di assolvere alla comunicazione c.d. Esterometro. Di fatto, l’emissione della E-fattura esonera da questo ulteriore adempimento. L’emissione della fattura elettronica riguarda anche i soggetti che operano in regime forfettario.
Compilazione elenchi Intrastat
I contribuenti che vendono servizi pubblicitari a Google AdSense devono iscriversi obbligatoriamente al Vies (archivio dei soggetti fiscali abilitati alle operazioni intracomunitarie), ed hanno anche l’obbligo di comunicare trimestralmente (salvo i compensi non siano superiori a €. 50.000,00, ove le comunicazioni Intrastat sono mensili) gli elenchi Intrastat con tutte le prestazioni e gli importi a favore di Google Adsense.
Sono esclusi dall’adempimento Intrastat i contribuenti che operano con il cosiddetto “regime dei minimi” e con il “regime forfettario“.
Compilazione della dichiarazione dei redditi
I proventi dei guadagni pubblicitari derivanti dall’uso di Google Adsense una volta fatturati devono essere riportati in dichiarazione dei redditi, all’interno del modello Redditi Persone Fisiche. Il quadro del modello Redditi varia a seconda dell’attività svolta dal soggetto, professionale o commerciale. In ogni caso, l’aspetto peculiare da tenere in considerazione è che, mentre i professionisti seguono un criterio di cassa nella determinazione dei compensi (fatturano soltanto i compensi incassati nel periodo d’imposta).
I commercianti, invece, devono seguire il criterio di cassa/competenza economica, secondo il quale è necessario fatturare tutte le prestazioni incassate/pagate in quel periodo d’imposta ed in alcuni casi quelle di sola competenza dell’esercizio. Questo significa, per quanto riguarda i guadagni derivanti da Google Adsense, che i professionisti dovranno fatturare i guadagni effettivamente bonificati nell’anno. Mentre i commercianti dovranno fatturare anche i guadagni dei mesi di competenza dell’esercizio ma non ancora pagati (ad esempio i guadagni di dicembre bonificati a gennaio dell’anno successivo, saranno fatturati a gennaio dal professionista. Mentre il commerciante dovrà inserire fatture da emettere a dicembre dell’anno precedente, per il principio di competenza).
Google Adsense: è sempre attività di impresa?
Altro aspetto molto importante che spesso è fonte di errore riguarda l’attività commerciale. Infatti, come detto, l’advertising online è sempre da considerare attività commerciale. Quindi, d’impresa. Tuttavia, si deve sempre verificare l’attività prevalente, qualora ne venga esercitata più di una. Se stai già esercitando un’attività professionale di lavoro autonomo (avvocato, commercialista, architetto, geometra, consulente, informatico, etc.) con autonoma partita IVA, l’attività di gestione pubblicitaria tramite Google Adsense rappresenterà per te un’attività accessoria. Attività che dovrà essere comunicata all’Agenzia delle Entrate, attraverso l’indicazione di un secondo codice attività legato alla promozione di spazi pubblicitari in internet. E’ una semplificazione non di poco conto, non dimenticarla!
Google Adsense e simulazioni di tassazione e contribuzione
Una delle domande che maggiormente mi vengono poste riguardo a questo articolo riguarda la soglia minima per avviare un’attività di impresa relativa alla fatturazione dei proventi pubblicitari a Google Adsense. Per questo motivo ho deciso di effettuare due simulazioni numeriche per farti capire l’impatto di operare in forma d’impresa. La prima simulazione riguarda la possibilità di operare, in forma di impresa, sfruttando i vantaggi del regime forfettario. La seconda simulazione, invece, riguarda la fatturazione con il regime della Contabilità semplificata.
Simulazione reddituale in regime forfettario
Il regime forfettario è un regime fiscale di vantaggio dedicato ai contribuenti di minori dimensioni. La soglia massima si fatturato raggiungibile è di 85.000 euro annue. Per operare in questo regime è necessario non avere partecipazioni in società di persone o di capitali e non percepire redditi da lavoro dipendente superiori a 30.000 euro annue.
Ipotizziamo un reddito mensile proveniente da Google Adsense di 500 euro. Vediamo, di seguito tassazione e contribuzione in Regime Forfettario.
DESCRIZIONE | IMPORTO |
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Reddito Lordo (500*12) | € 6.000 |
Coefficiente di redditività Regime Forfettario | 78% |
Reddito Imponibile | € 4.680 |
Contributi Inps annui gestione commercianti | € 3.850,52 |
Tassazione in Regime Forfettario start up (5%) | € 41 |
Reddito al netto di imposte e contributi | € 2.108 |
Costi vivi legati all’attività stimati (diritto camerale, bolli, ass. fiscale) | € 700 |
Liquidità al netto di imposte contributi e costi vivi | € 1.408 |
Da questa simulazione possiamo dire che partendo da 6.000 euro annui di proventi a fine anno rimangono circa 1.400 euro di reddito al netto di imposte, contributi e costi vivi. Possiamo, quindi, riassumere che, per operare in regime forfettario senza rimetterci occorre incassare almeno 4.550 euro di reddito, ovvero un incasso di almeno 475 euro mese. Come vedremo di seguito, la simulazione cambia, di molto, se non si può operare in Regime Forfettario ed è necessario utilizzare la contabilità semplificata.
Riduzione contributiva per la gestione commercianti in regime forfettario |
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Tieni presente, inoltre, che puoi arrivare a chiedere, con il regime forfettario, la riduzione del 35% dei contributi INPS dovuti annualmente. |
Simulazione reddituale in contabilità semplificata
La contabilità semplificata è il regime fiscale ordinario degli imprenditori (che non possono fruire del regime forfettario). Si tratta di un regime fiscale più complesso, che prevede l’applicazione dell’Iva e in alcuni casi dell’Irap sui compensi percepiti. Il reddito imponibile viene determinato dalla differenza tra ricavi imponibili e costi deducibili ai sensi del TUIR. È obbligatoria la fatturazione elettronica e la tenuta della contabilità Iva. Vediamo di seguito la simulazione reddituale in contabilità semplificata.
DESCRIZIONE | IMPORTO |
---|---|
Reddito Lordo annuo | € 7.000 |
Costi deducibili dell’attività (costi vivi, diritti, pratiche, contabilità) | € 2.500 |
Reddito Netto | € 4.500 |
Contributi previdenziali | € 3.850,52 |
Reddito tassabile | € 649,48 |
Tassazione Irpef | € 149,38 |
Liquidità al netto di imposte contributi e costi vivi | € 500 |
Da questa simulazione emerge chiaramente come per arrivare a sostenere una partita Iva in contabilità semplificata occorrano almeno 7.000 euro annue di ricavi da Google Adsense. Altrimenti imposte, contributi e costi vivi arrivano ad assorbire completamente il tuo reddito. Il consiglio che posso darti è quello di affidarti ad un dottore Commercialista esperto. Se non ne hai uno di riferimento contattaci! Saremo pronti ad aiutarti ed affiancarti nell’avviare la tua attività di impresa in questo settore.
Consulenza fiscale online
In questo articolo, sotto forma di guida, ho voluto riepilogarti quanto per la mia esperienza è importante per operare correttamente con Goggle Adsense. Naturalmente, affinché questa guida possa esserti veramente utile mi occorre anche il tuo aiuto. Commentando l’articolo con la tua esperienza aiuterai altri lettori a capire meglio come devono gestire la propria attività e potrai condividere la tua esperienza con gli altri. Per qualsiasi informazione, dubbio o chiarimento riguardante la corretta modalità di fatturazione a Google Adsense lasciatemi un commento. Altrimenti, per avere una consulenza personalizzata ed eventualmente scegliermi come consulente fiscale, contattami attraverso il seguente link:
Domande frequenti
Google una volta raggiunta la soglia di guadagno di 70 euro permette di inserire il metodo di pagamento per ottenere l’accredito. L’unica modalità di pagamento prevista da Google è il bonifico bancario. Pertanto, è opportuno andare a compilare nel proprio account la parte relativa alle modalità di pagamento.
Chiunque monetizzi attraverso la sua attività su YouTube è tenuto infatti a dichiarare i propri guadagni, e di conseguenza a pagare le relative tasse. Quindi, se sei uno youtuber devi sapere che è obbligatorio operare con la partita IVA per dichiarare all’Erario i tuoi guadagni, indipendentemente dal volume annuo dei compensi che hai raggiunto.
Google addebita agli inserzionisti un importo per ogni clic sull’annuncio pubblicitario. I publisher ottengono il 68% dell’importo dei clic (o il 51% quando si tratta di AdSense per la ricerca). Le commissioni che ricevi dipendono fortemente dalla concorrenza e dal CPC (cpc cost) nella nicchia. Inoltre, alcuni banner vengono pagati per impression, quindi per ogni visualizzazione da parte dell’utente. Come avrai capito per ottenere guadagni da questo tipo di monetizzazione devi raggiungere un numero molto elevato di utenti.
L’unica modalità di pagamento accettata è il bonifico bancario. Nella sezione del tuo account dedicata ai pagamenti “dati dei pagamenti” devi andare ad inserire il tuo codice IBAN ed il codice BIC SWIFT per la transazione bancaria internazionale. I pagamenti vengono effettuati mensilmente al superamento della soglia minima di guadagno (70 euro).
Creare e collegare un account AdSense
Accedi a YouTube Studio.
Nel menu a sinistra, seleziona la scheda Monetizzazione.
Fai clic su INIZIA nella scheda Registrati a Google AdSense.
Quando ti viene richiesto, inserisci la password dell’account YouTube ed esegui nuovamente l’autenticazione se necessario.
Il ciclo di pagamento di AdSense è mensile. Se hai completato i passaggi per ricevere un pagamento, quest’ultimo verrà emesso tra il 21 e il 26 del mese. Durante questo periodo, nella pagina “Transazioni”, verrà visualizzata una voce indicante che il pagamento è in corso.
Per guadagnare 50 euro al giorno col proprio sito servirebbero almeno 125.000 visite al giorno.