Imposta sul reddito delle società CIT25%
Imposta sul reddito delle persone fisiche PIT45% oltre addizionale e sovrattassa sociale
Aliquota IVA20%

Tasse in Francia, cosa c’è da sapere? Il sistema fiscale di tassazione francese è molto simile a quello italiano. Se stai pensando di andare a lavorare in Francia, ti consiglio di prestare la dovuta attenzione alle informazioni che troverai in questo articolo. In particolare, ti spiegherò di come l’iscrizione AIRE non sia sufficiente per ottenere la residenza fiscale francese. Inoltre, se non sei iscritto AIRE e lavori e vivi all’estero rischi di dover pagare le imposte sul reddito due volte: sia nel Paese della fonte (Francia), sia nel Paese di residenza fiscale (Italia). Per questo motivo prima di avventurarti in Francia per lavoro occorre conoscere quali siano i criteri che permettono di ottenere la residenza fiscale francese. In secondo luogo è possibile andare ad analizzare come si devono pagare le tasse in Francia.

Infine, al termine di questo articolo potrai trovare tutte le informazioni che ti occorrono per contattarmi e ricevere una consulenza personalizzata sulla tua situazione ed evitare di commettere errori.

Cominciamo!

Come ottenere la residenza fiscale in Francia

Se hai deciso di trasferirti in Francia per studio o lavoro, la prima cosa che devi fare è perfezionare il tuo trasferimento di residenza all’estero, dal lato italiano. Per riuscirci nel modo migliore ti lascio a questo articolo dedicato:

Una volta effettuato il trasferimento in Francia, occorre capire come ottenere la residenza fiscale francese. Solo a quel punto è possibile dover pagare le tasse in Francia (e non anche in Italia).

Ai sensi dell’art. 4 B del Code général des impôts (CGI), hanno domicile fiscal in Francia coloro che:

  • Hanno in Francia il foyer o il lieu de leur séjour principal;
  • Esercitano in Francia un’attività professionale, pagata o non pagata, a meno che non provino che tale attività ha carattere accessorio;
  • Hanno in Francia il centro dei loro interessi economici.

Al riconoscimento del domicilio fiscale in Francia consegue l’applicazione del principio di worldwide taxation (art. 4 A del Code général des impôts (CGI)).

Nozione di foyer e di lieu de séjour principal

Per foyer si intende il luogo in cui la persona abita normalmente, il luogo di residenza abituale, a condizione che tale residenza abbia carattere permanente. Il requisito del lieu de séjour principal è soddisfatto quando il soggetto è presente personalmente ed effettivamente in Francia, qualunque siano il luogo e le condizioni di soggiorno della famiglia. In generale, i contribuenti che soggiornano per più di 6 mesi in un dato anno si considerano come aventi la loro principale residenza in Francia98.

Attività professionale principale

L’attività principale è quella a cui il contribuente dedica il tempo, anche se non genera la maggior parte del suo reddito. Nel caso in cui tale criterio non possa essere applicato, si deve considerare che l’attività principale è quella che dà all’interessato, direttamente o indirettamente, la maggior parte del suo reddito mondiale. Quando il contribuente esercita contemporaneamente più professioni o la stessa professione in più Paesi, la persona interessata è considerata domiciliata in Francia se svolge la sua attività principale in tale paese.

Centro degli interessi economici

Per centro degli interessi economici si intende il luogo in cui i contribuenti fanno i loro principali investimenti, dove hanno il loro quartier generale, dal quale amministrano le loro proprietà. Può anche essere il luogo in cui i contribuenti hanno il centro delle loro attività professionali o dove traggono, direttamente o indirettamente, la maggior parte del loro reddito.

I diversi tipi di imposte esistenti in Francia

In Francia, ogni soggetto è tenuto al versamento di diverse tipologie di imposte:

  • L’imposta sul reddito;
  • L’imposta sul valore aggiunto (IVA);
  • La tassa sull’abitazione (proprietario e inquilino);
  • La tassa di proprietà (proprietari di immobili);
  • L’imposta sul patrimonio.

Chi deve pagare le tasse in Francia?

  • La persona fisica che ha residenza abituale in Francia
  • La persona fisica che esercita un’attività professionale in Francia
  • Infine, la persona fisica il cui centro degli interessi economici ha sede in Francia.

Importante:
Il consiglio che posso darti è quello di verificare per ogni reddito percepito in Francia gli eventuali criteri di collegamento previsti nella Convenzione contro le doppie imposizioni siglata tra Italia e Francia.

Le tasse in Francia

Tutte le persone residenti in Francia devono pagare le tasse sul reddito, qualunque sia la provenienza dello stesso. Il sistema fiscale francese tassa il cittadino a seconda del suo status: persona singola, coppia con figli o coppia senza figli. Concretamente, una famiglia paga meno tasse di un individuo singolo.

Possiamo dire che in Francia l’assoggettamento all’imposta sul reddito (IR) non è legato alla nazionalità del contribuente, ma in base al principio di territorialità. Questo, fatto salvo quanto previsto nelle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni.

Le fonti di reddito possono essere :

  • Stipendio;
  • Investimenti;
  • Dividendi;
  • Interessi bancari;
  • Pensione;
  • Ricavi da cessione di beni e servizi.

Sono assoggettate a IR sia le persone fisiche che hanno il domicilio fiscale in Francia per i redditi ovunque prodotti sia le persone fisiche che non hanno il domicilio fiscale in Francia per i redditi prodotti all’interno de territorio francese.

Le persone fisiche non fiscalmente domiciliate in Francia sono suscettibili di imposizione a seconda che dispongano o meno di un’abitazione nel territorio francese. Nel primo caso il contribuente sconta l’IR in ragione del reddito prodotto dall’immobile.

Nella seconda ipotesi il contribuente non è assoggettato a IR a meno che non disponga di redditi di fonte francese, cioè redditi provenienti da beni, diritti o attività localizzate in Francia (ad esempio redditi di immobili, redditi di impresa agricola, commerciale o artigianale esercitata in Francia, somme derivanti da prestazioni artistiche o sportive eseguite o utilizzate in Francia) ovvero redditi o remunerazioni ricevuti da un debitore domiciliato in Francia (ad esempio pensioni e vitalizi indipendentemente dal paese in cui è stato reso il servizio che viene remunerato, somme percepite da scrittori o da compositori e dai loro eredi o legatari a titolo di diritto d’autore). 

Le regole di tassazione: foyer fiscal e quoziente familiare

In Francia la tassazione delle persone fisiche non avviene a livello individuale. In Francia le imposte sul reddito si basano sul foyer, ovvero il nucleo familiare. Vale a dire l’entità familiare che può risultare composta da una persona sola (non coniugata, vedova, divorziata o separata) da una coppia coniugata (indipendentemente dal tipo di regime matrimoniale), da persone (anche dello stesso sesso) legate da un’unione di fatto regolata da un PA.C.S. (patto civile di solidarietà) e dalle persone che sono a loro carico.

Pertanto, contribuente ai fini dell’IR non è l’individuo ma il “nucleo fiscale” e la base imponibile è costituita dalla somma dei redditi conseguiti dalle persone considerate facenti parte del nucleo fiscale. 

La base imponibile e le aliquote delle tasse in Francia

Una volta individuata la categoria reddituale di appartenenza, i redditi conseguiti da ciascun componente del foyer fiscal devono essere sommati per la determinazione della base imponibile.

Detto reddito complessivo lordo viene poi diminuito:

  • Degli oneri deducibili sostenuti nell’anno d’imposta, debitamente documentati, che non sono stati già presi in considerazione per la determinazione delle singole categorie di reddito. Sono previsti tassativamente e riguardano essenzialmente spese legate alla situazione personale del contribuente (ad es. oneri che presentano un carattere obbligatorio come gli assegni alimentari corrisposti agli ascendenti o ai discendenti, gli assegni periodici corrisposti al coniuge divorziato, i contributi versati alle forme pensionistiche complementari, i contributi previdenziali versati in forza di disposizione di legge);
  • Degli abbattimenti previsti in ragione dei carichi di famiglia, dell’età o della situazione personale.

Le aliquote attuali in Francia, progressive da 0% a 45%, sono le seguenti:

ScaglioneAliquote
Fino a 9.964 €0 %
da 9.964 € a 27.519 €14 %
da 27.519 € a 73.779 €30 %
da 73.779 € a 156.244 €41 %
Oltre 156.244 €45 %

I redditi da investimenti sono soggetti a un’imposta forfettaria (Pfu) fissata al 30% (12,8% per l’imposta sul reddito, più prelievi sociali al tasso del 17,2%). Le voci di reddito soggette al Pfu sono, in particolare, tutti i redditi da capitale (interessi, reddito distribuito, dividendi, onorari di direttore e redditi analoghi), compresi gli interessi maturati sui conti di risparmio delle abitazioni (PEL, CEL).

La dichiarazione dei redditi in Francia

In Francia, le tasse vengono prelevate alla fonte. Ogni individuo/nucleo familiare deve dichiarare il proprio reddito attraverso una dichiarazione cartacea o tramite internet. Dovete presentare la dichiarazione dei redditi se:

  • avete lavorato in Francia nell’anno precedente a quello attuale
  • siete maggiorenni

Potete reperire il modello per la dichiarazione a partire dal mese di maggio:

  • scaricando il formulario n°2042 dal sito governativo impots.gouv.fr
  • presso l’ufficio tributi del vostro comune di residenza

Potete fare la dichiarazione su internet se:

  • avete tra 20 e 25 anni
  • avete ricevuto una lettera dall’Agenzia delle Entrate (o organi locali corrispondenti) informandovi della possibilità di poter procedere con questa modalità

Indirizzi utili per le tasse in Francia:
Servizio pubblico – Imposta sul reddito www.service-public.fr
Direzione Generale Finanze Pubbliche www.impots.gouv.fr
Ooreka ‘ Imposta sul reddito impot-sur-le-revenu.ooreka.fr

Residenza fiscale e tasse in Francia: conclusioni

Quando si sta per effettuare un trasferimento di residenza all’estero è sempre opportuno soffermarsi sugli aspetti fiscali. Infatti, prima di soggiornare per lunghi periodi all’estero (per vacanza, studio, o lavoro) è sempre opportuno conoscere i criteri di residenza fiscale di quel Paese.

La residenza fiscale è un concetto diverso da quello di residenza in ambito civilistico. È la residenza fiscale, infatti, che determina il Paese (o i Paesi) nei quali occorre pagare le imposte sui redditi.

Ogni Paese ha regole e criteri propri per individuare la residenza fiscale. Infatti, in molti casi quando ci si trasferisce è possibile trovarsi in situazioni di doppia residenza fiscale. Si tratta di casi in cui due Stati diversi ci considerano ivi fiscalmente residenti. Ora, siccome la residenza fiscale è sempre in uno ed uno solo Stato è necessario capire in quale tra i due vi è la residenza fiscale effettiva. Per capire questo è necessario analizzare le Convenzioni contro le doppie imposizioni. Prima di fare questo, però, occorre capire che ci stiamo trovano in una situazione conflittuale tra due stati e per poterlo fare occorre conoscere bene i criteri di residenza fiscale nelle normative estere.

In questo contributo ti ho parlato della Francia, che presenta criteri molto simili a quelli Italiani per la propria residenza fiscale. Saper individuare i criteri di residenza fiscale di Paesi esteri e saperli applicare nel modo corretto non è semplice. Per questo motivo, se desideri ricevere una consulenza fiscale personalizzata su questo aspetto, contattami!

Segui il link sottostante per metterti direttamente in contatto con me e risolvere i tuoi dubbi.

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