Il Senato ha approvato in via definitiva la Legge di Bilancio 2025 nel pomeriggio del 28 dicembre, assieme al bilancio pluriennale per il triennio 2025/2027. La norma contiene importanti novità fiscali per famiglie ed imprese che andiamo di seguito a riepilogare.
Indice degli Argomenti
- IRPEF a tre aliquote
- Detrazioni per carichi di famiglia
- Limitazione delle detrazioni fiscali
- Accesso al regime forfettario
- Bonus edilizi
- Sgravi fiscali e bonus per le famiglie
- Incentivi per lavoro e innovazione
- Tassazione su Criptovalute e Web Tax
- Carta “dedicata a te”
- Agevolazioni per l’acquisto della prima casa
- Tax Credit Cinema
- Conclusioni
IRPEF a tre aliquote
Viene resa strutturale la riduzione da quattro a tre degli scaglioni IRPEF, già in vigore, con le seguenti aliquote:
- Redditi fino a € 28.000, aliquota del 23%;
- Redditi da € 28.001 a € 50.000, aliquota del 35%;
- Ulteriori redditi oltre i € 50.001, aliquota del 43%.
Sul versante delle detrazioni IRPEF viene implementata la soglia per i redditi da lavoro dipendente inferiori a € 15.000.
Redditi fino a € 20.000
Per i redditi da lavoro dipendente fino a 20.000 euro annui, è prevista l’attribuzione di una somma che non contribuisce alla formazione del reddito imponibile. Tale somma viene calcolata in base a una percentuale decrescente per scaglioni, che diminuisce progressivamente all’aumentare del reddito.
Redditi tra € 20.000 e €40.000
Per i redditi compresi tra 20.000 e 40.000 euro:
- È riconosciuto un contributo fisso di 1.000 euro per i redditi fino a 32.000 euro;
- Oltre i 32.000 euro, l’importo decresce progressivamente fino ad azzerarsi al raggiungimento di 40.000 euro.
Modalità di erogazione
Le somme spettanti vengono attribuite automaticamente dai sostituti d’imposta:
- All’atto dell’erogazione delle retribuzioni;
- Verificando la spettanza delle somme in sede di conguaglio;
- Provvedendo al recupero di eventuali importi non dovuti.
Calcolo del reddito
Ai fini della determinazione delle soglie reddituali sopra indicate, vengono inclusi nel reddito complessivo anche alcuni redditi esenti, in base a specifiche disposizioni di legge (articolo 1, commi da 2 a 9).
Detrazioni per carichi di famiglia
Le detrazioni fiscali per figli a carico sono applicabili esclusivamente per i figli di età inferiore ai 30 anni, salvo il caso in cui sia stata accertata una condizione di disabilità. La detrazione per familiari conviventi diversi dai figli è limitata agli ascendenti.
Esclusioni per contribuenti non comunitari
Non è prevista la possibilità di beneficiare delle detrazioni per i contribuenti che non siano cittadini italiani, di uno Stato membro dell’Unione Europea o di uno Stato aderente all’accordo sullo Spazio Economico Europeo, in riferimento ai loro familiari residenti all’estero (articolo 1, comma 11).
Limitazione delle detrazioni fiscali
Per i contribuenti che percepiscono redditi superiori ai € 75.000 vengono introdotti limiti per la fruizione delle detrazioni di imposta sul reddito, parametrati sia al reddito percepito che al numero di figli presenti nel nucleo familiare. In pratica, viene introdotto un concetto di quoziente familiare. L’intento dichiarato è quello di maggiore equità, andando a fornire supporto per chi ne ha più bisogno e riducendo le agevolazioni per i redditi più elevati. Ad esempio, per le famiglie con due o più figli, la soglia di detrazione massima sarà più alta rispetto a chi non ha figli a carico.
Accesso al regime forfettario
Per il regime forfettario viene modificata la soglia di reddito da lavoro dipendente al di sopra della quale è preclusa l’applicazione del regime. Dal 1° gennaio 2025 la soglia sale dai € 30.000 ai € 35.000 euro (articolo 1, comma 12). La soglia deve essere verificata nell’anno precedente rispetto a quello in cui si intende usufruire del regime agevolato.
Per approfondire: Regime forfettario: cosa cambia.
Bonus edilizi
Sono state modificate alcune agevolazioni fiscali relative al recupero edilizio, all’efficientamento energetico, agli interventi antisismici e all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di ristrutturazione.
I termini di utilizzo e le aliquote di detrazione sono stati rimodulati, introducendo condizioni più favorevoli per le unità immobiliari utilizzate come abitazione principale.
Per approfondire: Bonus edilizi 2025: cosa cambia.
Aggiornamenti sulla disciplina del Superbonus
Sono stati apportati interventi alla normativa del Superbonus, specificando:
- I requisiti necessari per accedere alle detrazioni relative alle spese sostenute nel 2025;
- La possibilità di suddividere in dieci quote annuali le spese effettuate nel 2023 (articolo 1, commi da 54 a 56).
Nessuna revisione catastale
Tra le varie ipotesi al vaglio per aumentare il gettito veniva ipotizzato l’aggiornamento delle rendite catastali. Tuttavia, la disposizione non ha trovato spazio nella Legge.
Nuovo bonus elettrodomestici
Nel 2025 è previsto un contributo economico finalizzato a incentivare l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe non inferiore alla B) prodotti in Europa. L’obiettivo è promuovere il risparmio energetico, favorire il riciclo degli apparecchi obsoleti e sostenere l’industria europea.
- Contributo Economico:
- Copertura fino al 30% del costo di un singolo elettrodomestico;
- Limite massimo di 100 euro per ogni unità;
- Limite elevato a 200 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.
- Condizioni:
- Il contributo è destinato agli utenti finali;
- Ogni nucleo familiare può beneficiare del contributo per un solo elettrodomestico.
Per supportare questo incentivo, viene istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy un fondo di 50 milioni di euro per il 2025 (articolo 1, commi da 107 a 111).
Sgravi fiscali e bonus per le famiglie
Le famiglie italiane saranno tra i principali beneficiari delle nuove misure. Tra le novità più rilevanti ci sono:
- Bonus Mamma: Confermato ed esteso alle lavoratrici autonome, con sgravi contributivi per le mamme con due figli, anche nel 2025. Questo rappresenta un incentivo importante per sostenere la natalità e la partecipazione delle donne al mondo del lavoro;
- Carta per i nuovi nati: Un bonus di 1.000 euro, riconosciuto dietro istanza, per ogni nuovo nato per le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, che punta a incentivare la natalità e migliorare il supporto economico alle nuove famiglie. Il genitore richiedente deve essere residente in Italia e deve avere cittadinanza o permesso di soggiorno valido (commi da 206 a 208);
- Bonus asilo nido: Aumento delle soglie di reddito per l’accesso e rimborsi maggiori per le famiglie con redditi medio-bassi, con l’obiettivo di facilitare l’accesso all’educazione per i più piccoli;
- Bonus psicologo: Vengono incrementate le risorse esistenti, con risorse per 9,5 milioni di euro per il 2025.
Incentivi per lavoro e innovazione
L’occupazione è un tema centrale della Legge di Bilancio 2025, con particolare attenzione ai giovani e alle donne, categorie spesso svantaggiate nel mercato del lavoro. Tra le principali misure troviamo:
- Bonus Assunzioni per Giovani e Donne: Sono previsti nuovi incentivi per le aziende che assumono giovani sotto i 35 anni e donne, con sgravi contributivi fino al 100% per i primi tre anni di contratto. Questa misura mira a ridurre la disoccupazione giovanile e a sostenere l’inclusione delle donne nel mondo del lavoro.
- Crediti d’Imposta per Innovazione e Digitalizzazione: Le PMI potranno beneficiare di crediti d’imposta per investimenti in innovazione e digitalizzazione, promuovendo la competitività delle aziende italiane sui mercati esteri.
Tassazione su Criptovalute e Web Tax
La Legge di Bilancio introduce un aumento della tassazione sulle plusvalenze delle criptovalute. In particolare, le principali novità riguardano:
- Aliquota di tassazione delle plusvalenze delle Criptoattività:
- L’aliquota rimane al 26%, per tutto il 2025;
- Aumento dell’aliquota al 33%, a partire dal 2026, uniformandosi a quella applicata ad altre forme di reddito finanziario;
- Eliminazione della soglia di esenzione di 2.000 euro, che finora esonerava le transazioni di importo inferiore dalla tassazione. L’eliminazione è in vigore già a partire dal 2025.
Novità anche per la web tax per le imprese digitali. L’unico requisito viene legato all’applicazione della web tax del 3% sul fatturato è il limite dei 750 milioni di euro di ricavi. Viene così soppresso il limite dei 5,5 milioni. Un’ulteriore modifica riguarda l’introduzione dell’acconto posto a fine novembre. Sino a questo momento, il versamento dell’imposta era dovuto entro il 16 maggio in unica soluzione, in riferimento ai ricavi dell’anno precedente. Dal 2025 viene introdotto l’acconto del 30% che anticipa quanto dovuto a saldo (la cui scadenza resta confermata al 16 maggio).
Per approfondire: Tassazione Cripto-attività e Web Tax: le novità.
Carta “dedicata a te”
Rifinanziata la carta “Dedicata a te” per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità per famiglie con ISEE non superiore a 15.000 euro e incrementata, in via permanente, la dotazione del Fondo nella misura una tantum di 500 euro, per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.
Agevolazioni per l’acquisto della prima casa
Le famiglie, soprattutto giovani coppie e nuclei con almeno un componente disabile, possono accedere a incentivi e sgravi fiscali per l’acquisto della prima casa. Questa misura mira a facilitare l’accesso alla proprietà immobiliare per chi ha difficoltà ad accedere al credito.
Tax Credit Cinema
Con la Legge di Bilancio 2025, il panorama del tax credit per il settore cinematografico e audiovisivo è destinato a cambiare significativamente. La norma introduce nuovi meccanismi di incentivazione, modifica le aliquote del credito d’imposta e rafforza il ruolo dello Stato nella titolarità dei diritti delle opere finanziate. In questo articolo, esploreremo in dettaglio tutte le novità, gli aggiornamenti e le implicazioni per gli operatori del settore.
Conclusioni
Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025, il Governo ha scelto una direzione che solleva più interrogativi che certezze. In un momento cruciale per l’economia italiana, la manovra finanziaria avrebbe potuto rappresentare un atto coraggioso di visione e ambizione fiscale. Tuttavia, il risultato appare come una sintesi di compromessi che tradisce una mancanza di strategia di lungo periodo.
Il contesto economico richiedeva un piano fiscale ambizioso per affrontare alcune delle più gravi emergenze nazionali:
- Pressione fiscale complessiva: L’Italia continua a mantenere uno dei livelli di pressione fiscale più alti d’Europa. La manovra non include interventi significativi per semplificare il sistema tributario o per ridurre il carico fiscale su famiglie e imprese.
- Equità fiscale: La manovra non affronta il problema dell’evasione fiscale con la necessaria determinazione. Un miglioramento dei meccanismi di controllo e una maggiore digitalizzazione avrebbero potuto garantire risorse aggiuntive senza necessità di nuovi tributi.
- Incentivi mirati alla sostenibilità: Nonostante gli annunci, gli incentivi fiscali per la transizione ecologica sono limitati. Una fiscalità verde più strutturata avrebbe potuto contribuire sia alla sostenibilità ambientale che alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Sarebbe stato opportuno concentrare gli interventi su tre priorità chiave: un significativo alleggerimento fiscale per le famiglie, una ristrutturazione organica degli incentivi per le imprese e un piano efficace contro l’evasione fiscale. Il successo di una manovra finanziaria non si misura solo nel rispetto dei vincoli di bilancio, ma nella capacità di generare fiducia, equità e prospettive concrete di sviluppo.