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Come vendere su Amazon? – aspetti fiscali

Fisco NazionaleProfessioniCome vendere su Amazon? - aspetti fiscali

Implicazioni fiscali legate alla vendita di beni su Amazon: comprendere le responsabilità IVA, le normative fiscali internazionali e le strategie per una gestione fiscale efficace nell'e-commerce.

Amazon è il canale principale per chi vende online i propri prodotti. Può contare su 300 milioni di utenti attivi e 50 milioni di iscritti Prime. È oramai un negozio online mondiale, in cui è possibile comprare di tutto, dai libri, vestiti, elettrodomestici e oggetti d’arredamento. Sul portale possiamo comprare di tutto, è anche possibile vendere di tutto. Infatti, se hai un negozio fisico, hai la possibilità di ampliare la tua clientela, sia in Italia che all’estero.

Per registrarti devi decidere se vendere come:

  • Privato senza partita IVA, se sei senza partita IVA puoi vendere fino a 40 oggetti al mese;
  • Azienda con partita IVA e potrai avere oltre 40 vendite al mese e senza alcun limite massimo.

Se sei interessato a capire come puoi operare online senza la partita IVA puoi consultare questo articolo dedicato: “E’ possibile vendere su Amazon senza partita IVA?

Lo scopo di questo articolo è offrirti una guida pratica sulla vendita legata a portali online. Quello che voglio fare è spiegarti come sfruttare uno dei principali canali di vendita attraverso marketplace online.

I vantaggi di aprire un negozio su Amazon

Vendere attraverso Amazon, che svolge da intermediario tra venditore e acquirente è una opportunità di business. La possibilità di vendere nel più grande marketplace online del web può essere molto vantaggioso. In questo senso, i principali vantaggi che si possono ottenere sono:

  • Costi contenuti rispetto all’apertura di un E-commerce proprietario. Non si devono sostenere costi per la creazione del sito e per il traffico da far arrivare su di esso;
  • Visibile a milioni di persone ogni giorno, quindi milioni di persone come potenziali acquirenti. È un portale visitato giornalmente da milioni di utenti. Questo ti permette di sfruttare questi visitatori per i tuoi prodotti riducendo il costo legato alle visite sul tuo E-commerce proprietario;
  • Permette e facilita la vendita non solo in Italia ma anche nei siti europei in suo possesso con un unico account. Attraverso un unico account puoi operare su più paesi diversi;
  • Potrai usufruire della Logistica interna al portale e creare un inventario unificato. Il portale può metterti a disposizione, attraverso uno specifico programma, la possibilità di usufruire della sua logistica per la vendita dei tuoi prodotti.

Quali attività commerciali vendono su Amazon?

Amazon è una piattaforma di E-commerce. Come tale è riservato alle aziende che vendono prodotti tangibili a dei consumatori finali. Tuttavia, è possibile vendere anche info-prodotti, come ad esempio E-book, oppure musica.

I tipi di operatori che operano sul portale si suddividono in rivenditori o brand.

I rivenditori

Un rivenditore è un’azienda che acquista un prodotto e lo vende a un prezzo superiore a quello originariamente pagato. A prima vista questo tipo di business può sembrare particolarmente semplice. Tuttavia, vendere online può essere difficile per un rivenditore, soprattutto se: 

  • Vende prodotti uguali o simili a quelli venduti direttamente da Amazon. Il potere di marketing del portale, è molto più alto. La concorrenza è molto elevata sul portale e se vendi prodotti standard con poca concorrenza, il rischio che competitor possano “rubarti” i clienti è molto elevato;
  • Non ha un accordo esclusivo con i brand che rivende. Ciò comporta, infatti, la competizione con molti altri rivenditori di quei brand. Come anticipato la forte concorrenza diminuisce le possibilità di vendita di prodotti standard;
  • Ha già dei margini di guadagno bassi. Sarà più difficile coprire le commissioni aggiuntive dovute al portale. Quando fai il rivenditore i margini sono bassi per la concorrenza e per questo pagare le commissioni, le imposte sul reddito e l’IVA (ove dovuta) diventa difficile.

Questo per dirti che nel lungo termine i rivenditori hanno vita breve, ma forse, è questo il loro obiettivo, sfruttare il momento con la vendita di prodotti standard in voga in un dato momento.

I brand

Qualora stai gestendo un brand e vendi i tuoi prodotti sei in grado di fornire ai tuoi clienti un’offerta unica. Le marche private spesso utilizzano soluzioni che consentono di risparmiare sui costi per guadagnare quote di mercato offrendo prodotti a un prezzo inferiore rispetto alle alternative.

Se vuoi vendere i tuoi prodotti a marchio privato preparati ad affrontare la diminuzione dei rendimenti nel tempo. Infatti, coloro che ottengono i migliori risultati sono coloro che vendono un prodotto unico, con caratteristiche proprietarie. Solo attraverso la costruzione di un brand forte e riconoscibile è possibile pensare di restare sul mercato a lungo. Solo in questo modo puoi pensare di sostenere i costi che derivano dalla vendita, le commissioni, ma soprattutto potrai non avere paura della concorrenza. Se il tuo prodotto è unico tutti vorranno acquistarlo, perché solo tu puoi offrirlo.

Restrizioni alla vendita

Molte categorie richiedono l’approvazione di Amazon prima che i commercianti possano iniziare a vendere prodotti. Il processo di approvazione fornisce garanzie agli acquirenti. Ad esempio, prodotti come carte commerciali e dipinti richiedono l’approvazione preventiva.

Le politiche e le restrizioni legali o regolamentari impediscono inoltre la vendita di alcuni prodotti sul mercato. Ad esempio, i farmaci su prescrizione le armi sono alcuni dei prodotti proibiti alla vendita.

Come decidere cosa vendere?

Consulta le categorie per vedere se hai bisogno di approvazione per vendere i tuoi prodotti. Successivamente, controlla il tuo inventario e decidi quali articoli vuoi elencare. Se gestisci un’azienda con diversi articoli gestiti a magazzino, potrebbe essere saggio concentrarsi sui tuoi articoli ad alto margine di profitto o su quelli che hanno meno competitor.

Come si diventa venditori?

Aprire un account venditore individuale è facile per tutti. Per diventare un venditore sono chiesti i seguenti dati:

  • Nome, cognome e altre informazioni personali;
  • Ragione sociale;
  • Carta di credito o le coordinate bancarie;
  • Carta d’identità;
  • Numero di telefono valido.

Account base e pro: le differenze

Amazon mette a disposizione due diversi tipi di account venditori:

  • Venditore individuale detto anche account venditore base.
  • Venditore Pro.

Le principali differenze tra l’account base e venditore pro sono:

  • Il costo di abbonamento. Gratis per l’account base e di 39,00 euro + IVA per l’account pro.
  • Con l’account base non si possono superare le 40 vendite mensili. Illimitate per l’account pro.
  • Tetto alle vendite totali per l’account base, che non devono eccedere i 15.000 euro. Nessun limite di fatturato con un account pro.
  • Con l’account base non si potrà accedere alla Buy Box che è quella che di fatto fa vendere di più.
  • L’account base ha varie limitazioni che impattano anche sulla possibilità di sponsorizzare i prodotti e apportare modiche alle schede prodotto.
  • L’account base di rispetto all’account pro presenta meno funzionalità.

Per iniziare a vendere un account base è sufficiente, soprattutto se non hai mai venduto online. Con un account base potrai cominciare ad inserire nell’inventario i tuoi primi prodotti, creare nuove schede prodotto e, soprattutto, a maturare esperienza. Se invece il tuo obiettivo è quello di vendere sul serio allora la registrazione come venditore pro è necessaria.

Come registrarsi all’account di base

Per vendere una volta dentro il tuo account, devi recarti sul tuo nome e selezionare la voce Vendere su“. Non devi però cliccare sull’opzione “Registrati ora” questo tasto ti porta alla registrazione come Account di vendita professionale. Devi andare in fondo alla pagina fino al tasto “Piani e tariffe” cliccando qui arriverai alla pagina dedicata all’Account di Base.

Piano tariffario per vendere da privato

Il piano base per venditori individuali o privati non prevedere il pagamento di una quota di abbonamento mensile di vendita. L’apertura del negozio e dell’account base è gratuita. Il portale non ti richiede una quota mensile per usufruire dei suoi spazi e servizi ma addebita i costi di commissione solo nel caso di vendita. L’account base non ha un canone mensile, tuttavia su ogni vendita Amazon prende:

  • Commissione fissa di 0,99 centesimi.
  • Commissione per segnalazione, che consiste in una tariffa di gestione della transazione che varia in base alla tipologia di prodotto. Per esempio sui prodotti di bellezza la commissione di segnalazione è dell’8% per prodotti con un prezzo di vendita totale fino a 10 euro e del 15% per prodotti con un prezzo di vendita totale superiore a 10 euro.
  • Nel caso tu abbia scelto di vendere articoli media come libri, musica, video, videogiochi e software I venditori dovranno pagare una commissione di chiusura per ciascun articolo media venduto che va da 1,01 euro ai 0,81 euro.

Creare un’inserzione

Dopo aver creato l’account, potrai iniziare a inserire i prodotti, solo così la tua vetrina sarà operativa. I passaggi che devi effettuare per creare un’inserzione sono:

  • Cliccare su “Catalogo” schermata principale del tuo negozio e successivamente su “Aggiungi prodotto”;
  • Scrivi il nome del prodotto che vuoi vendere nel box di testo sotto la voce “Aggiungi un nuovo prodotto” e avvia la ricerca all’interno del catalogo;
  • Qualora il prodotto che vuoi mettere in vendita appare già nei risultati di ricerca, avrai a disposizione una scheda prodotto già compilata che dovrai completare personalizzando le voci: prezzo, quantità disponibile, condizioni (nuovo, usato, ecc.). Nel caso tu voglia aggiungere informazioni devi andare nella visualizzazione avanzata e dopo aver fatto le modifiche premere sul salvataggio;
  • Qualora tu non abbia trovato il prodotto tra i risultati di ricerca dovrai creare da zero l’inserzione cliccando sul tasto “Crea una nuova offerta”. In una nuova offerta la prima cosa da fare e indicare la categoria prodotto tra quelle proposte e successivamente inserire tutte le informazioni: titolo, descrizione, caratteristiche, parole chiave, peso, dimensioni, foto, condizioni, prezzo ecc… e, come per lo step 3, quando sei soddisfatto di ciò che hai inserito premere sul tasto di salvataggio;
  • Il tuo annuncio è pronto e sarà online;
  • Nella pagina “Inventario” potrai trovare i dati e lo stato dell’annuncio da cui si accede dalla home page del negozio.

Come vendere online con successo?

Per vendere su con successo, non è sufficiente sapere i passaggi per vendere su online, ma occorre sapere anche come vendere molti prodotti contemporaneamente.

Prodotto di qualità

Non solo è necessaria la domanda per vendere con successo, ma è necessario fornire un prodotto di qualità che soddisfi le aspettative dell’acquirente.

Costruire un brand

Le grandi aziende hanno trovato il modo di sfruttare il portale come estensione della loro strategia di vendita. Concentrati sulla costruzione di un brand attraverso i social media, l’email marketing e un sito web. Quello che scoprirai è che le persone inizieranno a riconoscere il tuo marchio quando ti vedranno sul portale, e che questo riconoscimento può fare la differenza tra te e un concorrente.

Promuovere gli annunci online

In definitiva, se vuoi aumentare le tue vendite su Amazon, devi creare una strategia di marketing per promuovere il tuo negozio e gli annunci. Il sito ha un portale pubblicitario all’interno di Seller Central che aiuta i commercianti a promuovere i loro annunci sul marketplace. Ad esempio, puoi creare coupon per i tuoi prodotti, effettuare promozioni come “Paghi 1, prendi 2” e impostare annunci di ricerca per parole chiave mirate. Oltre al marketing all’interno del sito, puoi effettuare promozioni sui social media, Google Ads, o altri modi per promuovere i tuoi annunci online.

Ricevere recensioni positive

Se osservi alcuni dei prodotti di maggior successo su Amazon, troverai una cosa che li accomuna: hanno un sacco di recensioni a cinque stelle.

Servizio ai clienti

Molte aziende pensano che la transazione sia completa dopo il processo di ordinazione tuttavia, riuscire a fornire un servizio clienti è un ottimo modo per costruire un rapporto di fidelizzare i tuoi clienti. Più i tuoi clienti saranno soddisfatti del prodotto e del servizio, più è probabile che acquisteranno di nuovo o che ti raccomanderanno a qualcuno che conoscono.

Cosa puoi vendere?

Su Amazon puoi vendere quasi ogni cosa, sia che tu sia un privato o un commerciante. La vendita funziona per categoria e quindi gli articoli che metti in vendita indipendentemente dal fatto che siano nuovi o usati, artigianali o industriali devono rientrare in una di queste categorie:

  • Elettronica;
  • Informatica;
  • Accessori per dispositivi;
  • Auto e moto;
  • Prima infanzia;
  • Cancelleria e prodotti per ufficio;
  • Casa;
  • Commercio;
  • Industria e scienza;
  • Console videogiochi;
  • Cucina;
  • Cura della persona;
  • Dvd;
  • Elettronica;
  • Fai da te;
  • Giardino;
  • Giochi e giocattoli;
  • Gioielli;
  • Illuminazione;
  • Informatica;
  • Libri;
  • Orologi;
  • Pneumatici;
  • Scarpe e borse;
  • Software e videogiochi;
  • Sport e tempo libero;
  • Valigeria;
  • Video.

Costi sulla vendita

Vendere su Amazon ha un costo. Oltre all’abbonamento, che come abbiamo abbiamo detto è pari a:

  • 0,99 euro per oggetto venduto se sei un privato senza partita IVA;
  • 39,00 euro al mese se sei un’azienda con partita IVA.

Oltre a questi costi, ci sono dei costi aggiuntivi, che sono le commissioni sulle vendite. Per ogni oggetto venduto, il sito ti applica queste commissioni. Le commissioni da pagare sono di due tipi:

  • Commissioni sulla segnalazione, applicate su tutti i prodotti ma la percentuale varia in base al prodotto;
  • Commissioni di chiusura, applicate solo ed esclusivamente su libri, musica, DVD, video, videogiochi e software. Se vendi questi prodotti quindi, devi pagare sia le commissioni su segnalazione che le commissioni di chiusura.

Commissioni su segnalazione

Commissioni di chiusura

Le commissioni di chiusura sono applicate solo a libri, musica, DVD, video, videogiochi e software:

Le commissioni si calcolano sul totale del prezzo, quindi comprensivo delle spese di spedizione.

Cosa non si può vendere su Amazon?

Non è possibile vendere le seguenti categorie di prodotti:

  • Droghe, armi da fuoco e munizioni;
  • Medicine che necessitano di prescrizione;
  • Tabacco;
  • Scarpe o vestiti usati;
  • Biglietti della lotteria;

È possibile vendere online senza avere partita IVA?

La partita IVA serve a vendere e a pagare le tasse sul valore aggiunto ottenuto dalla vendita. Nel caso tu sia un commerciante l’apertura della partita IVA è necessaria. Invece, qualora tu abbia deciso di vendere occasionalmente non è necessaria l’apertura della Partita IVA. Diverso discorso è il caso in cui la vendita di libri diventi un’attività continuativa e non sporadica. Allora devi aprire una partita IVA e rivolgerti ad un commercialista.

Nel momento in cui decidi di vendere su Amazon da privato dichiari di non essere un venditore di professione e che l’attività che potrai svolgere all’interno di questo Marketplace è sporadica e non continuativa.

Per vendere il portale mette a disposizione dei privati solo la possibilità di aderire all’Account di Base​ dedicato a chi vuole vendere piccole quantità come i privati. Per limitare l’attività non professionale il sito mette inoltre dei limiti,  il limite di vendita fissato in un massimo di 40 oggetti mensili.

Tipo di attivitàCosto
Privato senza partita IVA0,99 euro da pagare
su ogni prodotto venduto
Azienda con partita IVA39,00 euro al mese

Conviene vendere su Amazon?

Vendere su Amazon conviene per una serie di motivi, ovvero:

  • Puoi vendere in tutte le parti di Italia;
  • Puoi vendere in tutto il mondo, non soltanto in Italia. Il portale vanta 135 milioni di clienti nel Mondo, il prodotto che decidi di vendere ha più possibilità di essere visto e comprato che sul vostro e-Commerce;
  • Aumenti quindi i tuoi margini di guadagno;
  • Se vuoi diventare un venditore professionale, puoi aprire la partita IVA in regime forfettario.
  • Semplicità, vendere è semplice che tu lo faccia come privato o professionista. In media inserire un prodotto richiede dai 10 ai 15 minuti e non richiede nessuna abilità tecnica;
  • Fiducia, i clienti si fidano e preferiscono, a parità di prodotto, pagare anche di più acquistandolo sul portale che su altri siti, magari meno conosciuti e che ispirano meno fiducia.
  • Puoi farlo da casa, potrai gestire il tuo business direttamente da casa senza preoccuparti di logistica, magazzinaggio, spedizioni, gestione resi e tante tante altre attività che rendono un e-commerce tradizionale più costoso in termini di costi fissi.

Avvio di un business: partita IVA e regimi fiscali

Quello che ho cercato di spiegarti fino ad ora è che ci sono una serie di elementi diversi da prendere in considerazione per aprire partita IVA. Non in tutte le attività economiche la partita IVA si apre nello stesso momento. Ogni attività esercitata ha delle sue caratteristiche proprie. Gli elementi da prendere sempre in considerazione per capire se e quando devi aprire partita IVA sono:

  • La continuità e l’abitualità dell’esercizio dell’attività;
  • La professionalità, e l’esercizio in forma organizzata dell’attività.

Quando si è in presenza di questi requisiti si è obbligati ad aprire partita IVA. L’apertura della partita IVA con questi requisiti si rende necessaria anche se l’attività di per se non ha prodotto alcun ricavo. L’aspetto che conta ai fini fiscali e la propensione del soggetto ad esercitare unattività idonea a produrre reddito. Anche se, magari, per il momento il reddito non è stato generato. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che con il termine abituale deve intendersi un’attività che si ripete nel tempo costantemente nel tempo e che necessita dell’impegno intellettuale o materiale per essere svolta.

È considerata abituale anche la predisposizione dei mezzi necessari a svolgere quest’attività. Come ad esempio la pubblicità su riviste od online o ancora l’iscrizione a portali legati a trovare incarichi online. Come il caso del famoso portale di incarichi per FreelanceUpwork o altri simili. Ti faccio ancora qualche esempio.

Attività economica abituale: esempi

Un soggetto che effettua una consulenza informatica ad giornaliera un cliente al mese per 12 mesi, pur avendo lavorato per 12 giorni all’anno, è tenuto ad aprire partita IVA. Questo in quanto la prestazione è continuativa nel tempo, quindi abituale. A prescindere dal compenso percepito.

Lo stesso soggetto che ha inserito la propria candidatura su portali online per la ricerca di incarichi, deve Aprire Partita IVA. Questo perché la sola predisposizione ad esercitare un’attività professionale in modo continuativo rende quell’attività abituale.

Se ci pensi bene questa attività è paragonabile a quella di un altro professionista, poniamo un avvocato. Soggetto che non ha ancora clienti, ma che ha aperto uno studio, e sta aspettando i suoi primi incarichi. Anche in questo caso vi è obbligo di operare con partita IVA. Questo è l’articolo che ho redatto sull’argomento, in cui puoi ritrovare tutte le informazioni del caso: Aprire Partita IVA: guida definitiva a tutte le casistiche.

Casistiche particolari legate all’apertura della partita IVA

Gli aspetti legati alle possibilità di apertura della partita IVA sono davvero molte. Ricevo sempre tantissime domande legate alla presenza di situazioni particolari. Per questo motivo di seguito ti propongo alcune guide che ho realizzato. Ciascuna di queste riprende un argomento legato alla partita IVA e lo approfondisce. Sono sicuro che potrai trovare spunti interessanti, legati alla tua situazione attuale.

Apertura della partita IVA e scelta del regime fiscale

L’apertura della partita IVA non è importante soltanto perché permette di essere in regola. Con la partita IVA devi necessariamente operare con un preciso regime fiscale. Per quanto riguarda i business online, i regimi fiscali tra cui puoi scegliere sono essenzialmente due. Mi riferisco ai seguenti:

  • Il Regime forfettario;
  • Il Regime della contabilità semplificata.

Si tratta di due regimi fiscali molto diversi tra loro. Il mio obiettivo in questo momento non è quello di parlarti in dettaglio di questi regimi. Voglio fornirti soltanto qualche informazione generale. Di seguito troverai i link a tutti gli articoli di approfondimento che ho scritto.

Il regime forfettario per i business online

Il Regime Forfettario è un regime di vantaggio, valido per chi inizia un’attività e per chi intende rimanere in volumi di fatturato contenuti, sino alla soglia di 85.000 euro. Sono previsti particolari requisiti di accesso e permanenza in questo regime fiscale, che ti invito a verificare con accuratezza. Ne ho parlato approfonditamente in questa guida: “Regime Forfettario: guida completa“.

Quello che voglio sottolineare è che questo regime fiscale prevede una tassazione del 5% per i primi cinque anni di attività (al verificarsi di determinati requisiti). Successivamente si passa al 15%, rispettando tutti i requisiti richiesti. Tuttavia, i costi sostenuti non possono essere dedotti analiticamente, bensì forfettariamente. In questo regime è necessario versare contributi previdenziali obbligatori. Te ne parlo in questo articolo: “Regime Forfettario e contributi INPS“. Tuttavia, in alcuni casi è possibile beneficiare di una riduzione contributiva. Scopri se puoi beneficiarne anche tu in questa guida dedicata: “Agevolazione contributiva per imprenditori individuali in Regime Forfettario“.

Solitamente il Regime Forfettario per un business online è indicato per i professionisti. Mi riferisco a quei soggetti che operano online con la prevalenza del loro intelletto rispetto ai mezzi e all’organizzazione impiegati. Passiamo alla Contabilità Semplificata.

La contabilità semplificata per business online

La Contabilità Semplificata è il regime naturale di imprenditori e professionisti che non possono adottare il regime forfettario. Questo regime fiscale è sicuramente più costoso e più complesso del precedente, in quanto vi è:

  • L’applicazione dell’IVA;
  • La Fatturazione Elettronica;
  • La tenuta della contabilità IVA;
  • La tassazione IRPEF dei compensi.

Ho approfondito questo regime fiscale in questa guida dedicata: “Contabilità semplificata: le regole“. Quello che voglio dirti è che questo regime fiscale è indicato per gli imprenditori che operano in E-commerce. Soprattutto per quelli che producono o gestiscono un magazzino prodotti. Approfondiremo sicuramente insieme, in consulenza, questo aspetto.

Il mio obiettivo, per i miei clienti è aiutarli a scegliere il miglior regime fiscale. Farò la stessa cosa anche con te! Non è mia intenzione annoiarti con gli aspetti fiscali. Nel caso, sarò io ad occuparmene per te. Di seguito puoi trovare il link ad alcuni approfondimenti relativi al regime fiscale legato ad alcuni business online di cui mi sono occupato.

Contributi INPS

Ci sono poi da considerare i contributi INPS, obbligatori. Qualora tu decida di aprire un’attività e-commerce devi iscriverti alla Gestione commercianti. Il costo da pagare è fisso e pari a circa 4.000 euro annui, che dovrai pagare anche se non guadagni nulla. Se poi i tuoi guadagni superano i 15.000 euro, allora sulla soglia oltre i 15.000 euro dovrai pagare il 24% di contributi INPS.

Quali sono gli svantaggi di vendere su Amazon?

Abbiamo detto quali sono i vantaggi, vediamo adesso quali sono gli svantaggi di questo tipo di attività di vendita:

  • Commissioni di mercato, la maggior parte delle commissioni di mercato vengono detratte come percentuale di ogni vendita e possono variare da sito a sito e anche da categoria a categoria. Prima di vendere i tuoi prodotti su un mercato, dovrai assicurarti di avere un buon senso dei tuoi margini e una solida comprensione della struttura tariffaria del mercato;
  • Controllo limitato, i mercati potrebbero limitare il grado in cui è possibile contrassegnare la propria presenza, comunicare con i clienti, dettare quali elementi è possibile e non possono vendere e così via. Niente impedisce al portale di andare in giro con i venditori di terze parti, identificare i prodotti più diffusi e immagazzinarli da soli;
  • Mantenere l’inventario in sincronizzazione, un mercato online è un secondo punto vendita. In effetti, entrambi assorbono lo stesso inventario, ma non si sincronizzano tra loro, rendendo difficile comprendere i livelli delle scorte senza provvedere manualmente.

Conclusioni

In conclusione vendere online è una esperienza conveniente. In fondo, conviene sia qualora tu sia un venditore abituale, sia se tu sia un venditore occasionale. I costi sono adeguati per entrambe le tue esigenze. Avrai a disposizione un mercato molto visibile e attraente.

Come abbiamo visto, possiamo considerare Amazon come un immenso magazzino, con prodotti suddivisi in oltre 30 categorie. La concorrenza è piuttosto alta e dovrai impegnarti non poco per farti notare dagli utenti.

Gli incassi potrai vederli subito nel tuo pannello utente, ma sul tuo conto corrente bancario arriveranno solo dopo trascorso il periodo di tempo necessario per gli eventuali resi e altri controlli vari. Mediamente trascorrono due mesi. Adesso che sai come vendere puoi procedere alla registrazione come venditore e usufruire di tutti i vantaggi che ti offrirà.

Se hai bisogno di un consulente fiscale che possa assisterti nella tua attività contattami al link sottostante. Potrai metterti in contatto con me per avere una consulenza personalizzata in grado di risolvere i tuoi dubbi su questo tipo di attività.

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    Elisa Migliorini
    Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
    Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
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