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Lavoratore con più CU: come evitare il 730 a debito

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Pianificazione fiscale ed utilizzo della CU provvisoria per anticipare in busta paga gli effetti del conguaglio fiscale in dichiarazione dei redditi.

Molto spesso capita che un contribuente nel corso di un anno solare, svolga più di un’attività lavorativa, con la conseguenza che a marzo dell’anno successivo si ritrovi ad avere più certificazioni uniche da dover dichiarare in dichiarazione dei redditi con modello 730 o Modello Redditi PF

È importante comprendere come gestire al meglio le entrate derivanti da queste competenze per evitare il rischio di trovarsi con un 730 a debito. In questo articolo, esploreremo alcune strategie utili per i lavoratori con più certificazioni uniche che desiderano ottimizzare la loro situazione finanziaria.

Pianificazione fiscale anticipata

La pianificazione fiscale anticipata è essenziale per evitare il 730 a debito. È importante prendere in considerazione tutte le fonti di reddito derivanti dalle diverse certificazioni e valutare quali detrazioni e deduzioni possono essere applicate. Ad esempio, le spese sanitarie, quelle scolastiche dei figli e molte altre possono essere detratte. In questo modo si riduce l’imponibile complessivo. Mentre, invece, i contributi versati a fondi pensionistici complementari, sono importi che vanno dedotti interamente dal reddito prodotto, abbattendo in tal modo l’eventuale imposta IRPEF da versare allo Stato, qualora il contribuente risultasse a debito dal conguaglio fiscale

Ricordiamo che ci sono varie altre detrazioni fiscali che il nostro ordinamento prevede, ai fini di poter recuperare una parte delle spese sostenute in dichiarazione dei redditi.

Cerchiamo di capire meglio cosi si intende per pianificazione fiscale. Mi rivolgo soprattutto a coloro che sanno già in anticipo quali redditi produrranno nel corso dell’anno e quali potrebbero essere le imposte da versare a titolo di IRPEF. 

Prendiamo l’esempio del Sig. Rossi che nel corso dell’anno 2023 ha lavorato presso tre datori di lavoro distinti producendo un reddito totale complessivo annuo di 15.000 euro, così suddivisi tra i vari sostituti d’imposta:

  1. Datore di lavoro A: reddito lordo 15.000,00 euro
  2. Datore di lavoro B: reddito lordo 9.000,00 euro

Sappiamo che nel rapporto di lavoro tra datore di lavoro e lavoratore ci sono degli obblighi da rispettare, primo tra questi che investono il datore di lavoro, è l’obbligo di comunicare e consegnare il contratto di lavoro applicato al lavoratore, con la documentazione allegata relativa alle detrazioni spettanti, al trattamento di fine rapporto e al riconoscimento del trattamento integrativo, che il lavoratore a sua volta è obbligato a compilare e consegnare al datore di lavoro, ai fini della corretta applicabilità degli stessi.

Nella prassi spesso accade, per mancata conoscenza anche del contribuente che lo stesso richieda l’applicabilità delle detrazioni per lavoro dipendente per due contratti distinti, oppure l’erogazione del trattamento integrativo in più contratti. 

Quali sono le conseguenze di queste comunicazioni? 

Sappiamo che le detrazioni da lavoro dipendente sono agevolazioni fiscali previste per i lavoratori che svolgono un’attività lavorativa dipendente, cioè che sono assunti da un datore di lavoro. Queste detrazioni sono finalizzate a ridurre l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) che il lavoratore deve pagare in base ai propri redditi.

Per ogni comunicazione ad un datore di lavoro, dovrebbe corrispondere una comunicazione che riporti all’altro datore di lavoro tutte le comunicazioni già presentate. 

Prendiamo l’esempio del nostro Sig. Rossi che viene assunto tutto l’anno per il datore di lavoro A dove guadagna annualmente 15.000,00 euro e tutto l’anno dal datore di lavoro B dove guadagna 9.000,00 euro. 

L’errore più comune che possa essere fatto in questa circostanza è comunicare ad entrambi i datori di lavoro di voler usufruire delle detrazioni da lavoro dipendente. 

Spesso le assunzioni avvengono a distanza di tempo, per cui il contribuente potrebbe, ingenuamente, comunicare l’applicabilità delle doppie detrazioni non spettanti. Ricordiamo che è pari a 15.000,00 euro il reddito per godere della detrazione massima pari a 1.880,00 euro.

Se nel nostro esempio il Sig. Rossi avesse goduto delle detrazioni massime applicate sul reddito percepito dal datore di lavoro A, sarebbero non spettanti le detrazioni richieste e applicate per il rapporto di lavoro che intercorre con il datore di lavoro B.

Le detrazioni annue applicate al reddito percepito pari a 9.000,00 euro risultano usufruite per due volte nell’arco dello stesso anno d’imposta, conseguentemente il contribuente, dovrà provvedere a restituire le stesse in sede di conguaglio fiscale. 

Le detrazioni massime spettanti annualmente sono pari a 1.880,00 euro.

Ciò vuol dire che se sono state usufruite detrazioni annue per due contratti distinti il totale delle detrazioni usufruite sarà pari a 3.760,00 euro. 

Le detrazioni spettanti per un reddito complessivo pari a 24.000,00 euro ( 9.000,00+15.000,00) secondo le modalità di calcolo delle detrazioni previste sono pari a 2.276,00 euro.

La differenza delle detrazioni non spettanti è pari a 1.484,00 euro.

In tal caso se non si pone rimedio in corso d’anno, e chiudiamo l’anno d’imposta usufruendo di entrambe le detrazioni da lavoro dipendente, il contribuente in sede di conguaglio fiscale presenterà una dichiarazione a debito, a fronte delle maggiori detrazioni utilizzate. 

L’importanza della CU provvisoria per il conguaglio in busta paga

Per questo la pianificazione fiscale è importante, ai fini di poter evitare o arginare situazioni che possono essere gestite per tempo. In questo senso può essere utile valutare la richiesta della CU provvisoria, al primo datore di lavoro e consegnarla al secondo, in modo che possa fare direttamente in busta paga i conguagli spettanti.

Il secondo datore di lavoro con la CU provvisoria ha la possibilità di procedere ad effettuare il conguaglio fiscale direttamente nella busta paga del lavoratore. In questo modo, è possibile anticipare gli effetti del conguaglio in dichiarazione dei redditi (evitando esborsi finanziari in quella sede).

Pianificazione delle scadenze fiscali

La pianificazione accurata delle scadenze fiscali, in tal caso il versamento dell’IRPEF a conguaglio in sede di dichiarazione dei redditi,  è fondamentale per evitare sorprese sgradevoli.

In questo modo, è possibile organizzare e determinare un reddito complessivo annuo, in modo da poter essere a conoscenza quanto prima delle imposte da pagare, entro le scadenze prefissate, in modo da evitare il pagamento di sanzioni o interessi dovuti a ritardi nella presentazione delle dichiarazioni.

Consulenza fiscale professionale

La consulenza fiscale professionale è un passo importante per i lavoratori con più certificazioni uniche che desiderano ottimizzare la loro situazione fiscale. Un esperto fiscale qualificato può fornire consulenza personalizzata in base alle specifiche circostanze individuali e alle diverse certificazioni detenute. Possono identificare le migliori strategie fiscali, garantire la conformità alle leggi e ai regolamenti e aiutare a evitare errori costosi.

Il focus di questo articolo è stato quello relativo alle detrazioni da lavoro dipendente, ma non dimentichiamo che ci sono altri tipi di detrazioni fiscali, che il lavoratore è tenuto a comunicare al suo datore di lavoro, ai fini della loro applicabilità, come ad esempio le detrazioni per coniuge o figli a carico. 

Abbattimento dell’imposta a debito

Se la dichiarazione dei redditi risultasse a debito per uno dei motivi esposti in questo articolo, purtroppo c’è poco da fare se non mettersi in regola con il fisco e versare le imposte dovute.

Tuttavia, è opportuno ricordare al contribuente che in sede di dichiarazione dei redditi avrà la possibilità di poter abbattere l’imposta da versare attraverso le detrazioni o deduzioni previste

La predisposizione della dichiarazione con l’inserimento dei vari oneri, potrebbe modificare il prospetto di liquidazione presentato con l’inserimento esclusivamente delle CU. 

L’abbattimento dell’imposta potrebbe essere parziale o totale, in quest’ultimo caso le spese recuperate sotto forma di detrazioni per oneri, superano l’imposta a debito per cui il contribuente non dovrà più versare IRPEF, ma potrebbe risultare a sua volta a credito.

Consigli utili

È consigliabile, per chi possiede più certificazioni uniche, recarsi dal consulente del lavoro o commercialista del proprio datore di lavoro, in modo da comprendere quali sono le comunicazioni corrette da inviare ai vari datori di lavoro, potrebbe essere utile talvolta, simulare il reddito complessivo percepito, in modo da verificare in anticipo quali sono le detrazioni da lavoro dipendente spettanti, in modo tale da capire se sia possibile usufruirne in entrambi i rapporti di lavoro oppure richiedere la loro applicabilità solo per un contratto. 

Qualora le detrazioni applicate siano errate, sarà obbligo del lavoratore provvedere a comunicare al datore di lavoro eventuali modifiche delle stesse.

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