Con il provvedimento n. 34545 del 6 febbraio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello 730/2023. Si tratta del modello dichiarativo che lavoratori dipendenti e pensionati sono chiamati a compilare e trasmettere telematicamente entro la scadenza del prossimo 30 settembre 2023. Ricordiamo che, per le detrazioni fiscali è in vigore l’obbligo di tracciabilità. Dall’anno d’imposta 2021 la detrazione degli oneri, spetta a condizione che la spesa sia sostenuta con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili. La disposizione non trova applicazione alle detrazioni relative alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

Inoltre, tra le modifiche di cui tener conto c’è l’entrata in vigore dei nuovi scaglioni IRPEF a partire dal 1 gennaio 2022, ci sono poi novità anche per quanto riguarda le detrazioni per i figli a carico con l’introduzione dell’Assegno unico e per altre spese che è possibile portare in detrazione nel Modello 730.


Modello 730/2023

Il modello 730 è la dichiarazione dei redditi che può essere presentata dai lavoratori dipendenti, pensionati e tutti quei contribuenti che, anche se privi di Sostituto d’imposta, posseggano redditi da lavoro dipendente o assimilato. Nel 2023 si vanno a pagare le tasse sui redditi riferiti all’anno 2022, aggiungendo quanto dovuto allo stato o ricevendo una somma per le tasse pagate in surplus. Quello che fa la differenza per stabilire questo dato è la capienza fiscale. Si tratta della possibilità del cittadino di ridurre le tasse detraendo fiscalmente alcuni tipi di spesa.

La tassa direttamente collegata al reddito del cittadino è l’IRPEF, e tramite il modello 730 si stabilisce esattamente la cifra di tale tassa. Si valuta così se con il proprio lavoro, si è a credito o a debito. Le spese detraibili tramite modello 730 possono essere di diversa natura: spese mediche, spese per ristrutturare casa, spese legate alla scuola o per attività sportive.

Il modello 730/2023 potrà essere inviato:

  • Direttamente dal contribuente se si tratta di 730 precompilato oppure
  • tramite Caf, professionista abilitato o tramite il proprio sostituto d’imposta (se presta assistenza fiscale) sia se modello ordinario che precompilato.

L’Agenzia delle Entrate, ogni anno, mette a disposizione il modello 730 precompilato per agevolare i contribuenti andando ad inserire redditi percepiti ed oneri deducibili e detraibili sostenuti.

Novità 2023

  • ridefinizione delle detrazioni per i redditi di lavoro dipendente, pensione e per i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;
  • A seguito dell’entrata in vigore, dal 1° marzo 2022, dell’assegno unico, restano in vigore solo le detrazioni per i figli di uguale o superiore a 21 anni. L’assegno unico ha assorbito quasi del tutto le detrazioni per i figli a carico, insieme ad altre forme di sostegno fra cui l’assegno familiare.
  • il bonus per i sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili;
  • bonus per le spese sostenute per fruire di attività fisica adattata;
  • credito d’imposta per le erogazioni liberali alle fondazioni ITS Academy.

Detrazioni fiscali Modello 730/2023

Si parla spesso di deduzioni e di detrazioni fiscali, quando si fa riferimento alle prossime scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

La deduzione fiscale fa riferimento ad un abbattimento del reddito imponibile e quindi con una conseguente aliquota minore dell’IRPEF, mentre con la detrazione fiscale si ottiene un abbattimento dell’Irpef lorda pari ad una determinata percentuale dell’onere detraibile. Sia per quanto riguarda gli oneri deducibili che detraibili sono previste delle soglie entro le quali riconoscere le agevolazioni fiscali. Sono previste anche delle franchigie entro le quali non è riconosciuta l’agevolazione tributaria.

Tra le spese da cui si possono ricevere detrazioni fiscali, ricordiamo le più comuni:

  • spese sanitarie per la parte che eccede la franchigia di 129 euro;
  • spese mediche e sanitarie per persone con disabilità;
  • spese veterinarie;
  • interessi passivi del mutuo;
  • spese sostenute per pagare l’affitto;
  • spese scolastiche;
  • spese per la frequenza di università pubbliche o private;
  • spese per l’abbonamento ai mezzi pubblici;
  • spese per l’assistenza personale di anziani o persone affette da disabilità;
  • attività sportive dei figli;
  • asilo nido;
  • spese funebri;
  • intermediazione immobiliare;
  • erogazioni liberali alle società ed associazioni sportive dilettantistiche;
  • contributi associativi alle società di mutuo soccorso;
  • contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico;
  • premi per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi;
  • bonus ristrutturazione;
  • acquisto di mobili ed elettrodomestici;
  • spese per lavori di risparmio energetico.

Il pagamento sia stato effettuato con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili. L’obbligo di tracciabilità non trova applicazione per le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, e per le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate dal Servizio sanitario nazionale.

Dal 2020 la detrazione per alcune delle spese varia in base all’importo del reddito complessivo tenuto conto anche di quelli assoggettati a cedolare secca:

  • spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro;
  • in caso di superamento del già menzionato limite, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro.

Affitti: cosa si può detrarre con il modello 730/2023

Ma quali sono le spese che ogni cittadino può detrarre con la dichiarazione del modello 730? Prima di tutto bisogna considerare le spese per l’affitto, distinguendo a seconda di varie ipotesi:

  1. Inquilini a basso reddito a canone libero, spetta:
    • 300 euro di detrazione, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
    • 150 euro di detrazione, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non alla soglia di 30.987,41 euro.;
  2. Inquilini basso reddito a canone concordato:ì, la detrazione è pari a:
    • 495,80 euro di detrazione, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
    • 247,90 euro di detrazione, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non alla soglia di 30.987,41 euro.;
  3. Giovani che vivono in affitto con età compresa tra i 20 e 31 anni non compiuti, la detrazione è pari a:
    • soglia minima di 991,60 euro o fino al 20% dell’affitto di detrazione, se superiore alla soglia minima, per un importo massimo di 2.000 euro, per i primi quattro anni di canone di affitto, se il reddito complessivo è inferiore a 15.493,71 euro. Il requisito dell’età è soddisfatto se ricorre anche per una parte del periodo d’imposta. Se il giovane ha compiuto 31 anni nel corso dell’anno scorso, ha diritto a fruire dell’agevolazione affitto per giovani per tutto l’anno.
  4.  Studenti fuori sede: la detrazione è pari al 19% del canone annuo fino a un limite massimo di 2.633 euro di affitto;
  5. Cambio residenza per lavoro:
    • 991,60 euro di detrazione per i primi tre anni di canone di locazione, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro;
    • 495,80 euro di detrazione per i primi tre anni di canone di locazione, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e i 30.987,41 euro

Agevolazioni fiscali per ristrutturare casa: come chiederle con il modello 730

Per le ristrutturazioni ci sono molte novità, il modello 730 prevede particolari agevolazioni. Queste riguardano i lavori effettuati su una casa di proprietà. Sono detraibili spese di ricostruzione di facciate, recupero edilizio, interventi di miglioramento della classe energetica dell’abitazione.

Riassumendo, con il modello 730 si possono detrarre le spese di ristrutturazione su un importo massimo detraibile pari a 96.000 euro e lo sconto è pari al 50%, pertanto la detrazione sarà di 48.000 euro massimo.

Inoltre, è possibile beneficiare della detrazione fiscale di con il bonus mobili ed elettrodomestici, entro il limite di 10.000 euro di spesa per il 2022 o per lavori volti al risparmio energetico.

Inoltre, per chi ha usufruito del superbonus del 110%, in caso di utilizzo diretto della detrazione senza cessione del credito o sconto in fattura, il contribuente potrà beneficiare della detrazione fiscale del 110%.

Spese mediche detraibili con il modello 730

Le spese più importanti che si possono detrarre dal modello 730 sono quelle mediche: dal dentista alle visite mediche, ai medicinali. Si possono detrarre fiscalmente le spese solo se si supera annualmente la cifra di 129,11 euro totali. Sono inclusi medicinali, ticket di visite mediche, interventi chirurgici o specialistici, dispositivi medici. Il contribuente ha la possibilità di detrarre il 19% delle Spese Sanitarie sostenute a nome proprio e dei familiari a carico.

Sono inclusi nelle spese anche gli occhiali da vista e le lenti a contatto. E’ bene tenere traccia delle spese tramite codice fiscale, da consegnare al momento dell’acquisto. Ci sono particolari detrazioni anche per persone disabili, che riguardano spese mediche e eventuale assistenza a casa.

Sono aggiunte in questo caso anche le spese per l’acquisto di macchinari particolari, sedie a rotelle, servizi di accompagnamento e trasporto in ambulanza, ma non solo. Anche l’assistenza di infermieri e badanti si può detrarre dalle spese tramite modello 730. Per le cifre esatte bisogna rivolgersi ad un Caf o un professionista abilitato che calcoli il reddito annuale del nucleo familiare. Anche le assicurazioni sulla vita rientrano nelle spese fiscali detraibili.

Ricordiamo che, per le detrazioni fiscali è in vigore l’obbligo di tracciabilità. Dall’anno d’imposta 2021 la detrazione degli oneri, spetta a condizione che la spesa sia sostenuta con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili. La disposizione non trova applicazione alle detrazioni relative alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale

Nelle spese sanitarie, che sono le uniche escluse dall’obbligo di tracciabilità dei pagamenti, rientrano anche le spese veterinarie: spetta una detrazione del 19% sulle spese comprese tra 129,11 e 500 euro per la salute degli animali da compagnia. Discorso a parte va fatto per i cani guida, per cui spetta una detrazione fissa di 1.000 euro. 

In caso di disabilità, le spese mediche vengono dedotte dal 23 al 43% in base al reddito, mentre la detrazione del 19% spetta per tutte le spese sostenute per facilitare autosufficienza ed integrazione, dall’acquisto dei veicoli all’eliminazione delle barriere architettoniche.

Detrazioni fiscali per le famiglie con il modello 730 del 2023

Con l’introduzione dell’Assegno Unico, a partire da marzo 2022 le detrazioni spettanti sul carico fiscale per i figli a carico fino a 21 anni non vengono più applicate, in quanto sono state assorbite dall’assegno universale. 

Rimangono le detrazioni per i figli di età superiore o uguale a 21 anni di età. La situazione, pertanto, non cambia per i figli di età compresa tra i 22 e i 24 anni considerati fiscalmente a carico, e cioè con redditi inferiori a 4.000 euro l’anno, e per quelli di età superiore il cui reddito non supera i 2.840,51 euro.

L’introduzione dell’Assegno Unico non incide neanche sulle detrazioni per:

  • Attività sportive di bambini e ragazzi tra 5 e 18 anni per iscrizioni e abbonamenti a piscine, palestre, associazioni sportive e impianti per l’attività sportiva dilettantistica, è riconosciuta una detrazione del 19% su un importo non superiore a 210 euro, cioè per una cifra massima di 40 euro; 
  • Asili nido (pubblici o privati): è possibile portare in detrazione il 19% su un importo massimo di 632,00 euro per ogni figlio;
  • Spese di istruzione per le scuole d’infanzia, prima e secondarie, spetta una detrazione del 19% fino a un importo massimo di 800 euro per ciascun alunno, in cui sono comprese anche le spese assicurative;
  • Spese per l’Università spetta una detrazione pari al 19% mentre viene definita dal MIUR per enti e istituti privati; 
  • Conservatori e AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale Coreutica) per i figli di età compresa tra 5 e 18 anni, è possibile detrarre il 19% fino a un massimo di 1.000 euro, a condizione che il proprio reddito non superi i 36.000 euro;
  • Studenti con disturbi dell’apprendimento (DSA): spetta una detrazione del 19% sull’acquisto di strumenti e sussidi per l’apprendimento fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado.

A partire dall’anno d’imposta 2020, la detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19% spetta a condizione che il pagamento sia eseguito tramite bonifico, carta di credito o con altro sistema di pagamento tracciabile.

Come richiedere detrazioni fiscali?

Se hai deciso di presentare il modello 730 precompilato, molte spese saranno già presenti nella dichiarazione. Nella dichiarazione dei redditi ordinaria è presente una sezione relativa all’inserimento delle spese detraibili sostenute dal contribuente nel 2022: le spese da portare in detrazione fiscale dovranno essere inserite nel Quadro E – Oneri e spese suddiviso in:

  • Sezione I – spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19% o del 26% (come le spese sanitarie ed erogazioni liberali);
  • Sezione II – spese e oneri per i quali spetta la deduzione dal reddito complessivo;
  • Sezione III – A\B\C – Spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, per misure antisismiche, bonus verde, arredo degli immobili e IVA per acquisto abitazione classe A o B;
  • Sezione IV – spese per interventi di risparmio energetico;
  • Sezione V – detrazione per inquilini con contratto di locazione;
  • Sezione VI – dati per fruire di altre detrazioni d’imposta.

Documenti da conservare

Dal 2020 è entrato in vigore l’obbligo di tracciabilità dei documenti per beneficiare delle detrazioni, e quindi del rimborso Irpef del 19%. L’obbligo trova applicazione per tutti gli oneri previsti dall’articolo 15 del TUIR.

L’obbligo di tracciabilità dei pagamenti non trova applicazione per:

  • medicinali;
  • dispositivi medici;
  • prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate col Sistema Sanitario Nazionale.

Per le spese effettuate con metodi tracciabili è necessario conservare i documenti cartacei per cinque anni:

  • copia della fattura/ scontrino fiscale;
  • copia del pagamento pos, o altro giustificativo della spesa, come l’estratto conto.

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