L’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI) è l’ente previdenziale dedicato ai professionisti dell’informazione in Italia. Fornisce servizi pensionistici e assistenziali specifici per giornalisti, adattandosi alle peculiarità della professione. Negli ultimi anni, l’INPGI ha subito significative trasformazioni, tra cui il trasferimento di alcune funzioni all’INPS. Questo articolo offre una panoramica dettagliata sull’INPGI, le sue funzioni attuali e le implicazioni per i giornalisti italiani.
Indice degli Argomenti
- Storia e funzioni dell’INPGI
- Cassa giornalisti: cos’è INPGI?
- Contributi previdenziali per giornalisti autonomi
- Comunicazione dei redditi e scadenze
- Prestazioni assistenziali e welfare integrativo
- Trasferimento delle funzioni previdenziali all’INPS
- Implicazioni per i giornalisti
- Conclusioni
- Domande frequenti
Storia e funzioni dell’INPGI
Fondato per garantire una copertura previdenziale specifica ai giornalisti, l’INPGI ha operato come ente sostitutivo dell‘Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) per i giornalisti con contratto di lavoro subordinato. Tuttavia, a partire dal 1° luglio 2022, in base alla Legge di Bilancio 2022, questa funzione è stata trasferita all’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Di conseguenza, l’INPGI continua a gestire la previdenza per i giornalisti che esercitano attività autonoma, inclusi freelance e collaboratori coordinati e continuativi. Questo, al fine di ottenere la pensione di anzianità.
Vediamo nel dettaglio cosa c’è da sapere sul passaggio all’INPS della cassa di previdenza ed assistenza dei giornalisti professionisti.
Cassa giornalisti: cos’è INPGI?
L’INPGI è l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti. Quindi, in sostanza è un ente parallelo dell’INPS, che svolge le funzioni di ente previdenziale per i giornalisti regolarmente iscritti all’Ordine.
L’iscrizione all’INPGI è obbligatoria per tutti i giornalisti:
- Professionisti ed i pubblicisti iscritti all’Albo e i praticanti giornalisti iscritti nell’apposito Registro;
- Titolari di un rapporto di lavoro subordinato;
- Regolato dal CCNL giornalistico o che comunque comporti prestazioni riservate alla professione giornalistica.
È anche prevista una forma di gestione separata, affine a quella gestita dall’INPS. A questa accedono, invece, i giornalisti che rispettano i seguenti requisiti:
- Professionisti e pubblicisti iscritti negli appositi elenchi di categoria ed i praticanti giornalisti iscritti nell’apposito registro;
- Esercitano attività autonoma di libera professione senza vincolo di subordinazione
- Che svolgono attività lavorativa di natura giornalistica nella forma della collaborazione coordinata e continuativa.
Tuttavia, come anzidetto, l’obbligo di iscrizione all’INPGI sussiste anche laddove, svolgano giornalistica diversa da quelle rientranti nella categoria del lavoro subordinato. Sono, tuttavia, obbligati anche all’iscrizione alla Gestione separata. In questo caso il calcolo dei contributi da versare dovrà essere effettuato soltanto sulla base del reddito imponibile riferito al lavoro giornalistico.
Contributi previdenziali per giornalisti autonomi
I giornalisti che operano come liberi professionisti o con contratti di collaborazione sono tenuti a versare contributi previdenziali all’INPGI. Le aliquote contributive attuali sono le seguenti:
- Contributo soggettivo: 12% del reddito netto imponibile fino a 23.999 euro; 14% per la parte eccedente;
- Contributo integrativo: 4% del reddito lordo, con diritto di rivalsa sul committente;
- Contributo di maternità: 18,43 euro annui.
Il contributo minimo ordinario è fissato a 416,64 euro per i giornalisti con più di 5 anni di anzianità professionale, mentre per quelli con meno di 5 anni è di 217,54 euro. I versamenti devono essere effettuati entro il 31 luglio 2025 per il contributo minimo, con possibilità di saldo entro il 31 ottobre 2025.
Comunicazione dei redditi e scadenze
È obbligatorio per i giornalisti autonomi comunicare annualmente all’INPGI i redditi percepiti dall’attività giornalistica autonoma. Per l’anno fiscale 2024, la comunicazione deve essere presentata entro il 30 settembre 2025 esclusivamente in modalità telematica attraverso il sito dedicato. La mancata o tardiva comunicazione comporta sanzioni calcolate come percentuale del contributo soggettivo minimo.
Prestazioni assistenziali e welfare integrativo
L’INPGI, in collaborazione con Casagit, offre programmi di assistenza sanitaria integrativa per giornalisti autonomi e freelance. Le misure “Win-in” e “Win-plus” sono state confermate per il 2025 e il 2026, permettendo a migliaia di professionisti di accedere a profili Casagit a condizioni agevolate. Queste iniziative mirano ad ampliare il welfare di categoria, offrendo coperture sanitarie aggiuntive rispetto al Servizio Sanitario Nazionale.
Trasferimento delle funzioni previdenziali all’INPS
Il trasferimento delle funzioni previdenziali dell’INPGI all’INPS ha comportato cambiamenti significativi per i giornalisti con rapporto di lavoro subordinato. Dal 1° luglio 2022, l’INPS è responsabile della gestione previdenziale di questi professionisti, subentrando all’INPGI nei relativi rapporti attivi e passivi. Questo passaggio ha uniformato i requisiti pensionistici dei giornalisti a quelli previsti per gli altri lavoratori iscritti all’INPS.
Implicazioni per i giornalisti
Per i giornalisti autonomi, l’INPGI rimane l’ente di riferimento per la gestione previdenziale. È fondamentale rispettare le scadenze per il versamento dei contributi e la comunicazione dei redditi per garantire una corretta posizione contributiva e l’accesso alle prestazioni previdenziali e assistenziali offerte. Inoltre, l’adesione ai programmi di welfare integrativo, come quelli offerti in collaborazione con Casagit, può fornire ulteriori benefici in termini di assistenza sanitaria.
Conclusioni
L’INPGI continua a svolgere un ruolo cruciale nella tutela previdenziale dei giornalisti autonomi in Italia. Comprendere le modalità di contribuzione, le scadenze e le opportunità offerte dall’ente è essenziale per garantire una copertura adeguata e beneficiare dei servizi disponibili. Per ulteriori informazioni o per una consulenza fiscale personalizzata, è consigliabile contattare direttamente l’INPGI o un professionista specializzato nel settore.
Domande frequenti
Tutti i giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti che esercitano attività autonoma di libera professione senza vincolo di subordinazione o che svolgono attività giornalistica nella forma di collaborazione coordinata e continuativa sono tenuti all’iscrizione all’INPGI.
La mancata o tardiva comunicazione dei redditi comporta sanzioni calcolate come percentuale del contributo soggettivo minimo.