Affittare casa e guadagnare: per farlo bisogna farlo in fretta e in modo sicuro. Il fattore tempo ĆØ determinante per guadagnare presto, e quindi bene, dalla propria casa in affitto. Le 7 regole per ottenere il massimo dal tuo affitto.

Se desideri concedere in locazione un appartamento o vuoi mettere in affitto un’abitazione con l’obiettivo di massimizzare il guadagno, non perderti questo articolo. Che tu abbia una seconda casa da affittare, oppure che tu abbia deciso di mettere a reddito una stanza della tua abitazione, locare un immobile puĆ² diventare un valido strumento per ottenere una rendita passiva extra.

Per anni ci hanno detto che investire nell’immobiliare era sicuro, garantiva alti rendimenti e poteva metterci al riparo da speculazioni finanziarie e da prelievi forzosi sui conti correnti. Oggi, invece, abbiamo capito, grazie anche alle ultime crisi finanziarie, che gli immobili sono un investimento da valutare con cura, il cui valore non ĆØ indenne alle variabili socio/economiche mondiali.

Per questo motivo occorre mettere a reddito, nel miglior modo possibile, i propri immobili al fine di far rendere al meglio questo tipo di investimento, che non ĆØ sempre ĆØ facile da liquidare in tempi brevi. Grazie alla nostra esperienza abbiamo deciso di indicarti, attraverso i consigli seguenti, come sfruttare al massimo le potenzialitĆ  del tuo immobile. Oggi, infatti, possedere un immobile e tenerlo sfitto ĆØ un costo che solo poche persone possono permettersi. Tutto questo, senza tenere conto del fatto che la tassazione sugli immobili in Italia ĆØ aumentata notevolmente negli ultimi anni.

Gli immobili sfitti non sono un’investimento se non vengono messi a reddito

Lasciare un’immobile sfitto significa dover sostenere annualmente i costi che derivano da manutenzioni, ristrutturazioni, utenze, ma anche gli oneri fiscali ed amministrativi. Basti pensare che un immobile sfitto sito nello stesso Comune dell’abitazione principale ĆØ tassato ai fini IRPEF del 50% in piĆ¹, e lo stesso vale per gli immobili concessi a titolo gratuito (in comodato) a parenti e affini.

Ad oggi, su un’immobile abitativo sfitto si paga l’IMU con aliquota massima, l’IRPEF (se ubicato nello stesso Comune dell’abitazione principale) e addizionali al 50%. Inutile affermare che il bene rifugio per eccellenza degli italiani oggi rappresenti una delle piĆ¹ sfruttate fonti di incasso per l’Erario. Per questi motivi affittare casa diventa indispensabile. Questo, principalmente per due ordini di motivi:

  • Prima di tutto per avere una rendita capace di coprire i costi annuali, sia legati a manutenzioni che quelli fiscali e amministrativi;
  • Secondo di tutto per garantirsi una rendita passiva extra.

Affittare un immobile ormai ĆØ diventato alla portata di tutti, ma soltanto in pochi conoscono gli strumenti per ottenere il massimo rendimento da un immobile in affitto. Visti gli innumerevoli quesiti che ci arrivano sull’affitto, abbiamo deciso di dedicare questo articolo svelando le regole per affittare casa ottenendone il massimo profitto. Cominciamo a vederle!

  1. Scelta della tipologia di contratto di locazione;
  2. Agire in proprio;
  3. Riduzione dei tempi di non affitto dell’immobile;
  4. Il canone di locazione;
  5. Il contratto di affitto;
  6. Rapporto costi benefici;
  7. Pianificazione fiscale.

Affittare casa 1) – Scelta della tipologia di contratto di locazione

Se vuoi affittare casa la prima cosa che devi sapere ĆØ che attualmente sul mercato vi sono varie tipologie di contratti di locazione che possono essere utilizzati. Ogni contratto ha delle caratteristiche peculiari, e saper sfruttare il giusto contratto in base alle nostre esigenze di proprietari, ed in base alle caratteristiche dell’immobile ĆØ il primo passo per ottenere il massimo dall’affitto. In particolare, le tipologie di contratti di affitto in vigore sono i seguenti:

Il contratto di locazione ad uso transitorio

Si tratta di una particolare tipologia di contratto di locazione dalla durata compresa tra 1 e 18 mesi. Questo tipo di contratto puĆ² essere sfruttato soltanto in particolari situazioni. La sua stipula, infatti, ĆØ legata a temporanee esigenze (non turistiche) dell’inquilino, che richiede di un immobile solo per un particolare periodo (ad esempio per lavoro). Classico caso ĆØ quello di un lavoratore che deve trasferirsi temporaneamente, per lavoro, in un Comune diverso dal proprio. Per approfondire questa tipologia di contratto di rimando a questo articolo: “Il contratto di locazione ad uso transitorio“.

Il contratto di locazione a studenti universitari

Anche questa ĆØ una particolare categoria di contratto legato a particolari esigenze che possono avere gli studenti universitari. Mi riferisco agli studenti “fuori sede” che rimangono nella cittĆ  universitaria soltanto per il periodo di tempo di durata delle lezioni (e degli esami). Il contratto ha durata massima di 36 mesi e come puoi immaginare, se il tuo immobile ĆØ situato nelle vicinanze di una cittĆ  universitaria, ecco che questo contratto ĆØ quello che puĆ² sicuramente farvi guadagnare di piĆ¹. Anche in questo per approfondimento: “Locazione per studenti universitari: guida al contratto“.

Il contratto di locazione turistica

Il contratto di locazione ad uso turistico ĆØ un contratto particolarmente snello e breve. Si tratta di una particolare tipologia di contratto transitorio, che ha durata massima di 30 giorni. Il vantaggio di tale contratto ĆØ che non richiede la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate. Come puoi immaginare ĆØ il contratto piĆ¹ vantaggioso per chi possiede una casa da affittare in una zona ad alta frequentazione turistica. Mi riferisco, ad esempio, a zone di mare o montagna, ma anche campagna o cittĆ  d’arte. Per maggiori approfondimenti vi rimando a questo articolo: “Locazioni turistiche: come sfruttarle al meglio“.

Il contratto di locazione a canone libero

Il contratto di locazione a canone libero ĆØ la tipologia piĆ¹ comune di contratto di locazione. Ha una durata fissa di 4 anni, prorogabili automaticamente per i successivi 4 anni. Questa tipologia di contratto offre maggiore sicurezza per il locatore di ottenere una rendita passiva per piĆ¹ anni. Tuttavia, vincola l’immobile per un lungo periodo precludendo altre forme di locazione potenzialmente piĆ¹ convenienti (mi riferisco a contratti di locazione di durata piĆ¹ breve). In particolari situazioni, tuttavia, anche questo tipo di contratto puĆ² prestarsi per esigenze temporanee, ma per questo, ti consiglio di contattarci in privato per avere maggiori informazioni.

Il contratto di locazione a canone concordato

Si tratta di una tipologia particolare di locazione frutto di accordo tra associazioni di proprietari e di affittuari, che stabiliscono Comune per Comune l’importo del canone di locazione, che ĆØ calmierato. In cambio di un canone calmierato, il locatore ha la possibilitĆ  di sfruttare benefici fiscali. Ricordati che anche gli sgravi fiscali, come vedremo piĆ¹ avanti, contribuiscono ad aumentare il guadagno ricavabile dalla locazione. Tale contratto ha durata di 3 anni, rinnovabili per i successivi 3. Per approfondire: “Contratto di locazione a canone concordato: di cosa si tratta?“.

Come scegliere il contratto migliore per la tua casa?

Sono sicuro che adesso ti stai chiedendo quale sia tra queste la forma migliore per mettere a reddito la tua casa. Ebbene, non puĆ² esserci una risposta unica per tutte le situazioni. Quello che posso dirti, tuttavia, ĆØ che la risposta dipende essenzialmente da due variabili:

  • La redditivitĆ  che puoi stimare da ogni tipologia di contratto (stipulare contratti transitori, per studenti o contratti turistici portano a redditivitĆ  diverse). Devi trovare, attraverso varie prove (o simulazioni) la forma di contratto piĆ¹ redditizia per il tuo immobile. La forma migliore, solitamente dipende da due aspetti:
    • L’ubicazione dell’immobile. Se detieni un’immobile nel centro di una cittĆ  d’arte utilizzerai delle forme contrattuali diverse rispetto ad un immobile situato in periferia;
    • Lo stato di manutenzione dell’immobile. Se si tratta di immobile appena ristrutturato e situato in buona posizione otterrai della redditivitĆ  maggiore rispetto ad immobile lasciato all’usura o posto in zona sub-urbana;
  • Il livello di tassazione diretta su ogni singolo contratto. Ogni tipologia di contratto di locazione ha delle particolaritĆ  per quanto riguarda la tassazione diretta. Infatti, in generale hai a disposizione due variabili fiscali, come vedremo meglio di seguito: la tassazione IRPEF o la cedolare secca (su cui intervengono alcune variabili da considerare).

Affittare casa 2) – Agire in proprio

Guadagnare il massimo da una locazione immobiliare significa anche ridurre i costi superflui. Affittare casa non ĆØ un compito semplice, per questo ci sono le agenzie immobiliari che affiancano i proprietari. Nella maggior parte dei casi il proprietario che mette a reddito un immobile si affida ad intermediari che curano ogni aspetto, dalla ricerca degli inquilini, alla registrazione del contratto. In alcuni casi ai arriva perfino alla gestione dei costi di manutenzione e condominiali. Per queste attivitĆ  un intermediario puĆ² arrivare a chiederti percentuali importanti del contratto. Il consiglio che posso darti ĆØ cercare di disintermediare quanto piĆ¹ possibile il tuo contratto. La cosa migliore sarebbe quella di arrivare ad eliminare totalmente questo costo.

Promuovere in autonomia la propria casa

La redditivitĆ  arriva anche dalla riduzione dei costi di intermediazione. Per questo devi pensare di promuovere l’affitto della tua casa in autonomia. Con internet i siti dove poter inserire gli annunci per l’affitto del tuo immobile sono tanti: uno dei piĆ¹ conosciuti Casa.it permette di fare tutto in autonomia, ma ce ne sono tanti altri, da Affitto.it a Airbnb.it. Naturalmente, questa non ĆØ una soluzione alla portata di tutti. Le agenzie immobiliari ed property manager svolgono un ruolo importante nell’intermediazione tra proprietario ed inquilino, quindi per i soggetti meno esperti avere la consulenza di un intermediario ĆØ fondamentale. Tuttavia, per i proprietari piĆ¹ esperti fare da soli puĆ² aiutare a risparmiare qualcosa ed avere un guadagno maggiore dalla locazione dell’immobile. Tieni presente che, fiscalmente, a meno di eccezioni, non ĆØ possibile portare analiticamente in deduzione nessun costo di intermediazione del tuo immobile. Questo, a meno che tu non decida di operare in forma imprenditoriale, ma non ĆØ questo il caso che affrontiamo in questo articolo.

Ci tengo a ricordarti che ogni caso deve essere valutato singolarmente (con il tuo dottore commercialista di fiducia), ma tieni sempre in mente anche questa opportunitĆ , per aumentare la redditivitĆ  della casa.

Affittare casa 3) – Riduzione dei tempi sfitti nell’anno

Considerata la vasta offerta di immobili in affitto, diventa fondamentale ridurre i tempi nei quali l’immobile rimane sfitto. Ogni giorno sfitto significa mancanza di redditivitĆ  e costi fissi che diventano, in percentuale, sempre piĆ¹ importanti. Per questo motivo devi pensare a ridurre i tempi sfitti dell’immobile durante l’anno. Non importa quale sia la tipologia di contratto che tu hai scelto, devi necessariamente avere coperta da locazione la maggior parte dell’anno. Per riuscire in questo intento devi, necessariamente, sfruttare al massimo le opportunitĆ  per promuovere al meglio il tuo immobile a quanti piĆ¹ possibili inquilini possibile. In questo contesto l’elemento su cui devi focalizzare la tua attenzione ĆØ la presentazione del tuo immobile.

Come presentare all’inquilino il proprio immobile

Si sa, la prima impressione ĆØ quella che conta. Anche nel caso di un contratto di locazione ĆØ necessario seguire questa regola. Tieni presente che l’inquilino in cerca di casa ha la possibilitĆ  di confrontare tanti appartamenti, anche direttamente dagli annunci su internet. Presentare la casa pulita e luminosa ĆØ il primo modo per lasciare una buona impressione all’inquilino direttamente dall’annuncio immobiliare.Ā Se, invece, ti fai assistere da un’agenzia pretendi un buon servizio fotografico all’immobile. Il passo successivo ĆØ quello di presentare all’inquilino i punti di forza, un terrazzo, una vista particolare, la posizione, insomma, bisogna evidenziare il valore aggiunto che ogni immobile possiede. Un arredamento curato, e coerente con la tipologia di immobile farĆ  il resto. Se, invece, l’arredamento non ĆØ un valore aggiunto della casa, perchĆ© non hai le possibilitĆ  di investirci, allora ĆØ meglio presentarsi con quale mobile in meno, soprattutto quando l’arredamento ĆØ vecchio stile.

Affittare casa 4) – Il canone di locazione

Quando di decide di mettere a reddito una casa il canone di locazione ĆØ sicuramente l’elemento fondamentale. Il canone ĆØ un valore che si correla strettamente con il valore dell’immobile. Trovare il corretto canone di locazione non ĆØ semplice. Questo, soprattutto perchĆ© per ogni tipologia di contratto, che abbiamo visto in precedenza, l’importo del canone di locazione applicabile ĆØ diverso. In generale oggi, il canone di affitto di un immobile deve essere il quanto piĆ¹ possibile equo rispetto al valore dell’immobile (e a quelli simili della stessa zona). Questo porterĆ  in breve tempo potenziali affittuari a finalizzare tempestivamente la trattativa.

Come avere parametri per stabilire il canone di locazione?

Per poter avere un parametro di riferimento per la determinazione del canone di locazione applicabile potete prendere a riferimento la banca dati OMI del mercato immobiliare Italiano, messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Far partire la propria analisi sul canone di locazione dalla banca dati OMI ĆØ sicuramente un importante punto di partenza su cui fare dei ragionamenti, anche in base ai valori praticati dalla concorrenza. In alternativa, puoi utilizzare i dati che puoi ricavare dai vari annunci online su immobili nella tua zona e con caratteristiche simili.

Utile ricordare, infine, che per le locazioni di durata ultrannuale, il canone di locazione puĆ² essere aggiornato ogni anno, in base all’andamento del tasso di aumento dei prezzi al consumo, registrato dall’Istat, rispetto all’anno precedente. Condizione per poterlo fare ĆØ inserire nel contratto apposita clausola.

Affittare casa 5) – Contratto di affitto

La stipula del contratto di locazione ĆØ sicuramente uno degli aspetti fondamentali. Dal contratto di locazione derivano tutti i diritti e gli obblighi sia per il proprietario che per l’affittuario. Per questo motivo la stipula del contratto di locazione deve essere curata nei minimi dettagli. Il contratto di locazione, infatti, ĆØ il primo strumento di tutela per il proprietario in caso di insolvenza dell’affittuario. Solitamente i classici errori che si commettono al momento della stipula di un contratto di locazione sono tre:

Errori nella registrazione del contratto di affitto

Il contratto di affitto, infatti, deve essere sottoscritto e registrato a pena di nullitĆ  (l’unica esenzione riguarda gli affitti turistici). La brutta abitudine di tenere il contratto nel cassetto e precipitarsi a registrarlo soltanto in caso di contestazioni ĆØ, contrario alla Legge. Si tratta di una pratica che non tutela il proprietario in caso di danni o di inquilino che non vuole lasciare l’immobile alla scadenza pattuita ed inoltre, ci sono anche problematiche fiscali con sanzioni importanti. Per questo motivo potete consultare questo articolo per tutti i dettagli sulla corretta registrazione del contratto: “Registrazione del contratto di locazione immobiliare“.

Mancata compilazione dell’inventario dei beni presenti in casa

La prima regola da seguire per evitare contestazioni ĆØ compilare l’inventario dei beni sottoscritto dall’inquilino al momento della consegna dell’immobile. Tale inventario deve contenere l’elenco dei mobili e complementi presenti, lo stato dell’immobile, le anomalie presenti, rotture o malfunzionamenti, la lettura di tutte le utenze, il numero delle chiavi e dei telecomandi presenti. E’ sicuramente consigliabile allegare delle foto. Questo ti servirĆ  ad evitare di subire perdite in caso di mancanze al momento del rilascio dei locali. Si tratta di eventuali costi che, se non eliminati in anticipo, ti troverai a subire al termine della locazione.

Mancate garanzie da parte dell’inquilino

Il rischio piĆ¹ grande per il proprietario ĆØ mettersi in casa un inquilino moroso. Per questo motivo ĆØ opportuno mettere in atto delle accortezze per verificare la solvibilitĆ  dell’inquilino: ĆØ possibile chiedere l’ultima busta paga dell’inquilino o l’ultima dichiarazione dei redditi. Inoltre, puĆ² essere opportuno, per le locazioni piĆ¹ lunghe una fideiussione bancaria. In questo modo, il potenziale inquilino dovrĆ  chiedere la fideiussione alla banca, che deciderĆ  a sua volta se farsi garante per lui in base alla sua affidabilitĆ  economica. Attraverso la fideiussione,Ā se l’inquilino non dovesse saldare i canoni, il proprietario potrĆ  rivolgersi direttamente alla banca e ricevere subito il pagamento. Assicurati di inserire questa clausola nel contratto.

Affittare casa 6) – Rapporto costi benefici

Un appartamento sfitto ĆØ un costo per il proprietario: piĆ¹ questo tempo viene ridotto maggiori saranno i profitti. Molto spesso vediamo proprietari di casa che preferiscono restare con l’immobile sfitto piuttosto che locarlo a valori inferiori rispetto a quelli che si sono prefissati. Il consiglio che voglio darti ĆØ che devi vedere l’investimento immobiliare non in modo rigido ma flessibile. Il mercato immobiliare, infatti, cambia nel tempo e con esso anche il valore dei beni immobili ed il valore dei contratti di locazione. Stipulare un contratto di locazione oggi significa poter contrattare su un valore del canone molto diverso da quello che potresti raggiungere qualche mese prima o dopo questo momento. Questo perchĆ© ci sono diverse variabili che incidono sull’andamento del mercato.

Per questo motivo devi sempre effettuare un’attenta valutazione costi/benefici. Devi pensare a quali costi dovrai sopportare per mantenere per altri mesi l’immobile sfitto, piuttosto che locarlo ad un canone inferiore alle tue aspettative. Fare questa operazione significa ragionare per tempo, ed evitare di rimanere con un canone fuori mercato solo perchĆ© non soddisfa le tue aspettative. Questa regola potrĆ  sembrarti scontata, ma se ti trovi temporaneamente con la casa sfitta, per una risoluzione del contratto dal parte dell’affittuario, o per la conclusione di un contratto devi ricordarti che il tempo ĆØ denaro. Aspettare nuovi potenziali interessati affittuari disponibili ad accettare un canone maggiore, rappresenta un costo. In questi casi ĆØ meglio abbassare il canone ma avere un contratto firmato in poco tempo.

Affittare casa 7) – Pianificazione fiscale

Percepire un reddito da locazione rappresenta un’indica di capacitĆ  contributiva. Per questo motivo il reddito deve sempre essere dichiarato all’Erario, e deve essere assoggettato a tassazione. Riuscire a capire qual’ĆØ la migliore tassazione da applicare al canone di applicazione ĆØ un elemento che puĆ² portarvi a risparmiare, e quindi, a massimizzare il guadagno. Il canone di locazione puĆ² essere assoggettato alternativamente ad Irpef o a Cedolare secca.

La tassazione IRPEF del canone di locazione

La tassazione ad IRPEF prevede che il canone vada a sommarsi agli altri redditi imponibili del contribuente, formando la base imponibile. Sulla base imponibile sono poi applicate le aliquote progressive Irpef. In pratica, maggiore ĆØ l’aliquota marginale Irpef del proprietario tanto maggiore sarĆ  la tassazione del canone. Possiamo dire, quindi, che per redditi imponibili che scontano aliquote Irpef elevate la tassazione ad Irpef, ĆØ svantaggiosa, a meno che non si abbiamo da scontare importi rilevanti di deduzioni o detrazioni fiscali.

Tabella: aliquote IRPEF

SCAGLIONI DI REDDITOALIQUOTA IRPEF
Fino a 15.000 euro di reddito23%
Da 15.000 euro a 28.000 euro di reddito25%
Da 28.000 euro a 50.000 euro di reddito35%
Oltre 50.000 euro di reddito43%

La cedolare secca

La seconda modalitĆ  di tassazione ĆØ quella con cedolare secca. La cedolare secca ha il vantaggio di essere un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, dell’imposta di registro e delle addizionali Regionali e Comunali. L’importo ĆØ del:

  • 21% se il contratto ĆØ a canone libero, oppure
  • 10% se il contratto ĆØ a canone concordato.

Come possiamo vedere, la tassazione a cedolare secca presenta l’indubbio vantaggio di consentire un risparmio fiscale in termini di tassazione dovuta. Saper valutare correttamente la tassazione piĆ¹ vantaggiosa per la vostra situazione personale ĆØ sicuramente un elemento fondamentale per massimizzare il guadagno derivante dalla locazione della casa.

Valutazione di convenienza tra IRPEF e cedolare secca

Il consiglio che posso darti ĆØ di valutare concretamente la scelta della tassazione Irpef, qualora:

  • Il tuo reddito imponibile e quindi la tua aliquota marginale IRPEF si attesti al 27%;
  • Tu possa beneficiare di oneri deducibili e detraibili di importo rilevanti. Classico caso ĆØ quello relativo a spese per:
    • Ristrutturazione edilizia;
    • Riqualificazione energetica degli edifici;
    • Rifacimento delle facciate.

Se non rientri in queste casistiche devi considerare di applicare la cedolare secca per la tassazione dei canoni di locazione immobiliare.

Affittare casa: consulenza fiscale online

E tu, hai un immobile in affitto? Riesci a massimizzarne il guadagno?

In questo articolo ho cercato di mettere in evidenza gli elementi che devi sfruttare per mettere a reddito nel modo migliore la tua abitazione. Si tratta di elementi che abbiamo riscontrato da parte di nostri clienti e di consulenze che abbiamo messo a frutto con loro. Per questo motivo voglio dirti che sicuramente non ĆØ facile mettere correttamente a reddito la tua casa.

Se hai bisogno di una consulenza contattaci pure qui, ti aiuteremo a valutare gli aspetti fiscali che impattano sulla redditivitĆ  del tuo immobile.

17 COMMENTI

  1. Allora non ho capito se affitto casa mia a 300 euro mensili quale contratto mi conviene fare ,che io al anno non supero 11 mila euro di redito e ho marito a carico con invaliditĆ  100% per pagare meno tasse.Grazie

  2. Per rispondere a questa domanda bisogna analizzare il suo reddito complessivo e le detrazioni fiscali di cui potrebbe godere. Poi si puĆ² dare una risposta. In questi termini ĆØ troppo generico. Se vuole mi contatti per una consulenza.

  3. per chi affitta a studenti fuori sede e non ha altri redditi ha anche tasse o viene esonerato? grazie

  4. Il proprietario che effettua contratti di locazione ĆØ sempre obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi.

  5. Buon giorno
    sono in procinto di affittare il mio appartamento ad una amica.
    e’ possibile fare un contratto di affitto in autonomia?
    la cedolare secca come metodo piĆ¹ conveniente vale per chi rientra nello scaglione IRPEF al 38% ?
    grazie molte

  6. PuĆ² fare il contratto in autonomia, ma deve rispettare le regole obbligatorie previste per un contratto di locazione. La scelta del regime fiscale migliore non dipende solo dalle aliquote ma anche e soprattutto dalle detrazioni che puĆ² sfruttare nella sua situazione. Se vuole ne parliamo in privato.

  7. Se non ho un lavoro ma ho un appartamento che ĆØ in affitto a 600ā‚¬ al mese come faccio per scaricarmi dalle tasse?
    La casa deve donarmela mia madre.
    Grazie

  8. Una volta avvenuta la donazione dovrĆ  dichiarare e tassare il reddito da locazione presentando la dichiarazione dei redditi. In quella sede potrĆ  scegliere la migliore tassazione per la sua situazione personale.

  9. ho un appartamento da affittare in fase di ristrutturazione.
    Si trova a Casalecchio di Reno – Bo
    Vorrei affittarlo a studenti o cmq per brevi periodi
    grazie

  10. Salve, ho un appartamento a Roma in cui abito con residenza, purtroppo il destino ha voluto che rimanessi disoccupato e senza riuscire a trovare altro lavoro anche per via dell’etĆ  (44anni), quindi ho intenzione di andare via da Roma e mettere in affitto il mio appartamento. Dato che ĆØ la prima volta che mi cimento nell’affittare volevo chiedere consigli a riguardo.
    Grazie

  11. Salve Antonio, se vuole mi scriva in privato con tutte le sue domande, vedrĆ² come poterla aiutare.

  12. ciao,
    1)ho appena comperato un’appartamento in piazza ottaviano vimercati (vicino universitĆ  e ben collegato con in centro di Roma, fra tutte le strutture ricettive e affittare agli studenti o oltro cosa e come lo ristrutturi affinchĆØ si puĆ² ricavare un interessante reddito?
    2) mi posso avvalere per i prossimi 6 mesi di chiedere un mutuo ni consigli di prenderlo?
    grazie

  13. Salve Antonio, per capire come meglio ristrutturare l’appartamento le consiglio di rivolgersi ad un interior designer della zona.

  14. Buongiorno , avrei bisogno di alcune informazioni inerenti un eventuale affitto del mio immobile a studenti fuori sede .
    Come faccio a scriverle in privato?
    Grazie .

  15. SE si volesse affittare la seconda casa per brevi periodi, si porebbe beneficiare di uno sconto sull’IMU visto che s paga la cedolare secca?

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