Vivere di rendita è un desiderio condiviso da molti: abbandonare il lavoro fisso per avviare un’attività che generi redditi costanti, garantendo più libertà, tempo per sé stessi e sicurezza economica. Sempre più persone cercano questa possibilità, soprattutto sfruttando le opportunità offerte dal web. Tuttavia, è fondamentale capire che raggiungere questo obiettivo di rendita passiva non è né semplice né immediato.
Le rendite passive sono forme di guadagno che non richiedono un impegno diretto e continuativo per essere generate. Classici esempi sono i canoni di affitto o i dividendi azionari. Ma anche online è possibile creare delle rendite passive, come con un blog, un e-commerce (vedi Amazon) o il dropshipping. Non bisogna però illudersi che questi guadagni siano totalmente automatici: costruire un sistema che generi reddito richiede comunque impegno, pianificazione e una gestione attenta, anche delle normative fiscali e amministrative.
Vediamo nel dettaglio come poter generare rendite passive, quali sono le principali modalità disponibili e come valutare quella più adatta alle proprie abilità e risorse.
Indice degli Argomenti
Cos’è una rendita passiva?
Per rendita passiva si intende un’entrata economica che non è strettamente correlata al tempo di lavoro attivo. In altre parole, il reddito è generato in maniera indiretta rispetto all’impegno quotidiano del soggetto. Classici esempi di rendite passive sono i canoni di locazione o di affitto di azienda, i canoni legati al percepimento di royalties, i dividendi, etc.
Nel mondo digitale, è possibile creare rendite passive attraverso attività come la gestione di un blog, di un portale web o la vendita di prodotti digitali. Tuttavia, creare una vera rendita passiva richiede investimenti iniziali, sia in termini di tempo che di denaro, e una strategia per posizionarsi con successo nel mercato. A differenza delle entrate legate a un lavoro tradizionale, il successo delle rendite passive online dipende dalla capacità di affermarsi in una nicchia e di creare contenuti o prodotti che rispondano a un’esigenza del pubblico.
Nel mondo del web si possono generare forme di rendite passive anche attraverso la gestione di blog o di un portale web (a determinate condizioni). Questi flussi di reddito possono essere poi convogliati ed investiti in attività finanziarie (azioni, obbligazioni, fondi, etc) che nel tempo possono portare a nuovi flussi di reddito da utilizzare o da reinvestire nuovamente.
Tuttavia, ottenere una rendita passiva non è mai così semplice. Per arrivare ad ottenere un reddito passivo molto spesso sono necessari investimenti importanti (di denaro o di tempo) per ottenere una posizione sul mercato che permetta di ottenere revenue consistenti nel tempo. Anche nel mondo online, una rendita deriva spesso da una posizione che l’azienda assume sul mercato (leader del settore, specializzandosi in una nicchia di mercato, etc). Oltre a questo devi prestare la dovuta attenzione ad identificare il modello di business (tra le forme di reddito passivo) più adatto a te. Si tratta, sicuramente, dell’aspetto di maggiore importanza.
Quali forme di reddito passivo online esistono?
Vi è un’incredibile gamma di possibilità per chiunque voglia iniziare a generare un reddito passivo. Tuttavia, è importante valutare attentamente le abilità da mettere sul tavolo per generare il flusso di passive incame.
Facciamo un esempio pratico. Sei bravo con la videocamera o hai un occhio particolare per il design? Potresti generare un buon reddito dalla vendita di foto in stock o modelli grafici. Ci sai fare nelle attività manuali? Magari aprire un negozio su una piattaforma creativa come Etsy potrebbe essere la cosa migliore per te. Se invece hai capacità di scrittura elevate puoi pensare alla vendita di Ebook.
Operativamente una delle strade più diffuse e accessibili è aprire un blog. Attirando l’interesse di una nicchia, puoi produrre contenuti su un argomento di cui adori parlare e ottenere dei guadagni.
Quali sono i vantaggi del blogging?
Come già anticipato, è incredibilmente semplice iniziare, ma questo significa anche che il mercato dei blogger è diventato piuttosto affollato. Eppure ci sono diversi vantaggi netti nella creazione del proprio blog e questi includono i seguenti aspetti.
Possibilità di guadagno 24/24h
Un blog rimane attivo ventiquattro ore su ventiquattro sette giorni su sette. Questo significa che le possibilità di monetizzazione non si interrompono mai. Per questo motivo la maggior parte dei marketer che opera con un blog afferma il suo problema principale è la mancanza di tempo. Se riesci a trovare un pubblico globale in diversi fusi orari, potresti davvero guadagnare mentre dormi.
Pianificando bene una strategia SEO e lavorando con servizi come Google Ads, puoi far sì che i motori di ricerca lavorino per te e creino il tuo pubblico. Attenzione però, quello che può sembrare semplice deve poi scontrarsi con gli investimenti in termini di tempo legati alla costante pubblicazione di contenuti necessari alla crescita del blog.
Il rapporto di fiducia con il pubblico dei lettori
Offrendo una mole di contenuti costante nel tempo puoi arrivare ad avere lettori fedeli. La creazione di un rapporto di fiducia con il proprio pubblico dipende essenzialmente dalla capacità di produrre contenuti coerenti e informativi. I blog, infatti, raramente hanno un fine prettamente commerciale. L’obbiettivo di ogni blog è informare, poi il passo successivo è quello di offrire servizi collegati coerenti con il proprio obiettivo. Infatti, il motivo per cui l’affiliate marketing funziona è perché vi è un determinato livello di fiducia tra un pubblico e un blogger. Se un blogger tiene alla propria reputazione, non appoggerà qualsiasi servizio o prodotto. Per questo motivo, i lettori hanno maggiore probabilità di cliccare sui link e accettare le raccomandazioni.
Il personal branding
La creazione di contenuti originali, coerenti con il tuo argomento ed informativi porta nel tempo il blogger ad accrescere la propria notorietà. I lettori, infatti, tenderanno a considerare il blogger come una vera e propria fonte affidabile in quel settore. Per ottenere questo è necessario creare contenuti interessanti e di alta qualità. Con una crescita di pubblico potenzialmente illimitata e una presenza online di cui hai il controllo completo, il tuo blog è un modo eccellente per fare rete e diventare sufficientemente popolare da ottenere dei vantaggi economici. Sono tantissimi i casi di fashion blogger che sono arrivati, grazie alla propria notorietà, ad avere collaborazioni con tantissime aziende. Questo è soltanto un esempio, i settori in cui è possibile arrivare a collaborare con aziende sono tantissimi, dal gaming fino agli scrittori con le case editrici.
Perché preferire il blog all’E-commerce nel proprio business?
Questi sono solo tre dei vantaggi principali del blogging. Man mano che l’e-commerce cresce e la popolarità dei blog aumenta, ci sono sempre più motivi per scegliere il blogging come reddito passivo. L’aspetto successivo da valutare è come monetizzare il proprio blog e quali azioni adottare per iniziare a guadagnare.
Come guadagnare dal blogging?
La creazione di un blog è semplice. L’aspetto su cui, invece, devi concentrarti è l’argomento del blog. Devi necessariamente partire da una prima fase di brainstorming per capire quale sia un argomento (possibilmente di nicchia) di cui sei realmente interessato e che conosci bene. Devi tenere presente che su questo argomento devi creare tantissimi contenuti, coerenti e con costanza nel tempo.
Se decidi di scrivere di videogiochi e non giochi da quando eri un ragazzino, scrivere e creare intorno a questo argomento potrebbe essere impegnativo e potresti perdere completamente la spinta nel corso del tempo.
Questo è l’errore principale che commettono tantissimi blogger alle prime armi. Come ti ho accennato, c’è comunque una buona notizia: più specifico è il tuo interesse, meglio è. Ci sono tantissimi blog online, pertanto concentrarti su un argomento specifico ti aiuterà a distinguerti.
Una volta creato un seguito, non solo puoi monetizzare i tuoi contenuti creativi, bensì anche con annunci integrati, come banner e popup. Questa procedura è generalmente nota come affiliate marketing e sostanzialmente significa che dirigi i tuoi lettori verso prodotti specifici, per cui ricevi un determinato importo in forma di commissione. Questo importo può variare e dipendere anche dalla vendite ottenute. Inoltre, avere una fanbase leale può tradursi in una mailing list di successo. Comunicare regolarmente con gli iscritti ti può aiutare a creare un rapporto tramite il quale offrire consigli su determinati prodotti e servizi.
5 modi per guadagnare dal blogging
Vediamo adesso, di seguito cinque possibilità, le migliori, per guadagnare attraverso un blog. In particolare si tratta dei seguenti:
- Affiliate marketing;
- Vendita di prodotti o servizi;
- Creazione e vendita ebook;
- Servizi di consulenza;
- Creazione di una newsletter.
Affiliate Marketing
Come menzionato in precedenza, l’affiliate marketing è un modo eccellente per trasformare il tuo contenuto e la tua presenza online in un reddito. Partecipando ad un programma di affiliazione, è piuttosto semplice iniziare a identificare quali prodotti ha senso promuovere e come metterli in evidenza al meglio nel tuo lavoro.
Ad esempio, il Programma di affiliazione Amazon offre diversi modi in cui i blogger possono dirigere il proprio pubblico verso la pagina di un prodotto, anche con codici incorporati che possono essere copiati e incollati facilmente nel proprio layout. Esiste anche la possibilità di configurare una “Site Stripe” con Amazon, in modo da eseguire l’accesso, scegliere un prodotto che si vuole consigliare e creare facilmente un link per il proprio blog.
Vendita di prodotti o servizi
Invece di lavorare con una piattaforma rinomata come Etsy o iStock, il tuo blog personale può fungere da negozio digitale. Questo non solo è reso possibile da plugin intuitivi di WordPress come WooCommerce, ma significa anche che non devi pagare una commissione ad un servizio di terze parti. Inoltre, hai il massimo controllo di come commercializzare i tuoi prodotti, con testi descrittivi o immagini.
Vale la stessa cosa per la vendita di servizi digitali o meno. Pensa al caso di un musicista che vende sul proprio sito le tracce musicali da lui composte. Il blog si trasforma (in parte) in uno store digitale. Allo stesso modo puoi pensare di proporre consulenze mettendo a disposizione la tua conoscenza su un determinato argomento verso il tuo pubblico.
In ogni caso, per maggiori informazioni ti rimando a questo contributo: “Aprire partita Iva per la vendita di beni in e-commerce“.
Tra i prodotti che puoi offrire vi sono anche i banner pubblicitari. Anche la gestione di banner pubblicitari sul blog rappresenta una vera e propria forma di monetizzazione. La vendita di spazi pubblicitari rappresenta una vera e propria attività commerciale. In ogni caso, questa forma di monetizzazione, è consigliata soltanto se si hanno qualche migliaia di lettori al mese. Altrimenti i guadagni sono davvero irrisori.
Se desideri approfondire questo argomento ti rimando a questo contributo: “Banner pubblicitari: guida al regime fiscale“
Creazione e vendita di Ebook
Se ti consideri un esperto in un argomento, potrebbe valerne la pena condividere la tua conoscenza con il pubblico tramite un servizio a pagamento. Creando un ebook hai la possibilità di venderlo tramite il servizio Kindle di Amazon e raggiungere potenzialmente un pubblico ancora maggiore di quello esistente. Lo stesso vale per i contenuti formativi come gli eCourse. Creando contenuti regolari, informativi, puoi diventare una fonte affidabile per il tuo pubblico, il quale sarà più propenso non solo a investire nel tuo contenuto a pagamento, bensì anche a cliccare sui link di affiliazione.
Servizi di consulenza
Una volta che ti sarai affermato come fonte affidabile di consigli sull’argomento del tuo blog, potrai anche offrire servizi di consulenza. Oggi le aziende si rivolgono regolarmente ai blogger alla ricerca di idee nuove. Non hai bisogno di una laurea, il tuo successo con il blog è una qualifica sufficiente a dimostrare che sai quello di cui parli e che puoi offrire consigli preziosi su un argomento specifico. Questo vale per tantissimi settori, soprattutto quelli professionali dove l’intelletto è prevalente. Attenzione però a non legare il rapporto tempo denaro nella consulenza, perché questo non ti permetterà di realizzare una rendita passiva.
Creazione di una newsletter
Questa scelta è particolarmente utile per i blogger che scrivono di argomenti di attualità o in costante cambiamento. Ad esempio, i blogger di tecnologia o economia potrebbero avere un vantaggio dall’avviare una newsletter basata su iscrizioni, tramite la quale inviare aggiornamenti settimanali non solo per informare il pubblico delle novità, ma anche per mettere in evidenza prodotti e servizi relativi a questi cambiamenti. Su questo aspetto è consigliabile mantenere il contenuto creativo a circa l’80% e il contenuto commerciale limitato al 20%, in modo che il tuo pubblico non inizi a percepire le comunicazioni come spam e resti coinvolto.
Focus sull’argomento del blog
Il modo (o i modi) in cui ottieni un reddito passivo dal tuo blog dipende molto dal tuo argomento. Alcuni preferiscono dedicarsi principalmente a strumenti come l’affiliate marketing. Ad esempio, un blogger che si occupa di prodotti di bellezza troverà i link ai prodotti tramite un servizio di affiliazione. Qualunque percorso tu intraprenda, ricorda di mantenere un equilibrio dato che vuoi essere un blogger, non un venditore.
Regime di tassazione dei guadagni sul web
La possibilità di creare un business online, non bisogna dimenticarlo, necessita di approfondire il regime fiscale di tassazione previsto per questa tipologia di guadagni. E’ chiaro che l’impossibilità di operare senza partita Iva quando si gestisce un blog ci è di aiuto per andare a delineare la disciplina fiscale legata ai guadagni sul web.
Quello che c’è da sapere è che al momento in Italia non esiste ancora una vera e propria regolamentazione giuridica e fiscale che disciplini in modo chiaro le modalità di tassazione dei guadagni on-line. Per questo su internet si trovano informazioni spesso non corrette, spesso frutto della confusione che ancora regna su questi argomenti. Per questo, come sempre vi invito a seguire soltanto informazioni quanto più certificate e attendibili, specialmente su argomenti delicati come questo.
Fatta questa doverosa premessa, vediamo cosa fare quando decidiamo di passare da un sito vetrina, per cui non occorre operare con partita Iva, alla gestione di un blog commerciale. Come detto le forme di monetizzazione attraverso un blog sono le più disparate.
Quelle che ti ho descritto sono le principali forme di monetizzazione di un blog. Forme che non ti permettono di aprire un blog senza partita Iva. Quello che devi ricordarti è che prima di sbagliare è opportuno che tu ti affidi ad un consulente fiscale esperto. Questo sia per capire il miglior regime fiscale applicabile per te. Ma soprattutto perché conoscere e stimare l’ammontare dei guadagni annui ci permette di stabilire quale sia il metodo di tassazione da utilizzare. Ad esempio, per le attività di E-commerce può essere importante verificare di poter aderire al regime forfettario.
Il regime fiscale
Una volta aperta partita Iva si deve scegliere il regime fiscale da adottare. Per i soggetti che aprono partita Iva per la prima volta, e che ne rispettano i requisiti di accesso, è possibile aderire al regime forfettario. Si tratta di un regime fiscale che consente di essere esonerati dagli adempimenti Iva, Irap e dalla compilazione degli studi di settore. Il regime forfettario è un regime di vantaggio che limita al massimo gli oneri fiscali per il contribuente, e che quindi si presenta un regime fiscale da sfruttare. In pratica per i guadagni derivanti dall’attività commerciale, si fatturano sulla base dell’effettivo compenso versato sul conto corrente dai clienti.
Con la partita Iva ogni anno è necessario presentare la dichiarazione dei redditi. Questo attraverso al compilazione del modello Redditi PF. Le nostre uscite saranno pari al 5% del reddito netto a cui dovranno aggiungersi i versamenti previdenziali Inps. Per quanti di voi si chiedano quale sia il regime naturale nel momento in cui non è possibile accedere al regime forfettario, la risposta è semplice. Gli oneri a tuo carico aumentano in quanto si esce dal regime di vantaggio e si passa nel regime naturale della contabilità semplificata fino al raggiungimento di 700.000 euro annue di ricavi. Questo vuol dire, adempimenti Iva, ma soprattutto la tenuta delle scritture contabili.
Conclusioni
Il modo più semplice per iniziare a guadagnare un reddito passivo è configurare un blog con WordPress. WordPress, una piattaforma economica e semplice da utilizzare, è ideale per testare il funzionamento di un blog senza esosi costi iniziali. Dopo aver identificato un argomento che fa per te e aver iniziato a produrre contenuti, la fase successiva è decidere quale modello di monetizzazione è opportuno per te.
Una volta arrivato ad avere un pubblico devi pensare al modello di business che intendi avviare. Per questo, potresti aver bisogno di un esperto che possa aiutarti nella scelta dei migliori metodi di messa a reddito di un blog.
Nella mia esperienza di consulenza di business alle imprese ho maturato esperienza nel settore del blogging e per questo posso esserti di aiuto nella scelta del tuo modello di business.
Oltre a questo posso aiutarti nella gestione fiscale della tua attività. Vedremo insieme la simulazione della tassazione e contribuzione che dovrai sostenere avviando questo tipo di attività.
Per questo motivo, se desideri contattarmi e ricevere il preventivo per una consulenza da fare insieme, segui il link sottostante.