Redditi esteri omessi dalla dichiarazione: le sanzioni

HomeFiscalità InternazionaleTassazione di redditi esteriRedditi esteri omessi dalla dichiarazione: le sanzioni

Le sanzioni amministrative tributarie applicabili in situazioni di redditi di fonte estera omessi dal contribuente. I controlli dell'Agenzia delle Entrate e le possibilità di ravvedimento operoso, per i redditi di fonte estera e attività patrimoniali e finanziarie estere.

Negli ultimi anni l'attività istruttoria dell'Agenzia delle Entrate si è ampliata molto nell'individuazione di redditi di fonte estera o capitali esteri non dichiarati. Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione in virtù di alcuni aspetti:

L'andamento a regime di attività di compliance a livello internazionale, come gli accordi sul Common Reporting Standard;
Le sanzioni che si rischiano nel caso in cui non si dichiarino redditi di fonte estera o non si adempia correttamente alla disciplina sul monitoraggio fiscale di attività patrimoniali e finanziarie estere.

La mia attività di consulente nell'ambito della fiscalità internazionale mi porta spesso a fare consulenza ad imprenditori che credono che oggi sia possibile aprire aziende all'estero senza dichiararle in Italia. Fare questo, oggi, senza pensare di incorrere di accertamenti e in sanzioni è impensabile (nella maggior parte dei casi). Allo stesso tempo ci sono molti soggetti, anche privati, che credono che aprire un conto corrente all'estero o acquistare un immobile estero possa essere non dichiarato. Infine, ci sono ancora molte persone che lavorando all'estero per qualche mese all'anno decidono, deliberatamente, di non dichiararlo in Italia pensando di non incorrere in sanzione (al netto delle ipotesi di esenzione, è chiaro). Per questo motivo, nel mezzo della campagna dedicata alla presentazione delle dichiarazioni dei redditi ho deciso di dedicare questo contributo ai rischi che puoi correre se non dichiari redditi o patrimoni di fonte estera.
Controlli dell'Agenzia delle Entrate sui redditi di fonte estera
L'attività di accertamento di redditi di fonte estera e patrimoni detenuti all'estero è in costante crescita negli ultimi anni. L'analisi delle dichiarazioni dei redditi pregresse è in corso, o in via di attivazione. I controlli nascono, in alcuni casi, da segnalazioni effettuate da parte di intermediari finanziari italiani (generalmente per movimenti di capitali in uscita). Tuttavia, la vera leva legata all'implementazione di questi controlli riguarda le procedure di scambio automatico di informazioni tra l'Italia e gli altri Stati. Infatti, l'implementazione, a partire dall'anno di imposta 2017, dei sistemi di scambio automatico di informazioni ha dato un forte impulso all'attività accertativa, precedentemente basata su procedure di scambio su richiesta.
Le procedure di controllo dei redditi esteri nei rapporti intracomunitari
Le procedure di controllo dei redditi di fonte estera e dei patrimoni detenuti all'estero sono sicuramente più ampie nei rapporti intracomunitari, che sono regolati dalla direttiva n. 2011/16/UE sulla cooperazione amministrativa. Sul punto, l'art. 8, paragrafo 1, della direttiva prevede che ciascuno degli Stati comunitari metta a disposizione i dati dei redditi da lavoro, dei compensi per dirigenti, delle polizze vita (se non già in altro modo monitorate), delle pensioni, nonché delle proprietà e dei redditi immobiliari, alle Amministrazioni fisca...

Fiscomania.com

Questo articolo è riservato agli abbonati:
Scopri come abbonarti a Fiscomania.com.


Sei già abbonato?
Accedi tranquillamente con le tue credenziali: Accesso
I più letti della settimana

Abbonati a Fiscomania

Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

I nostri tools

 

Federico Migliorini
Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
Leggi anche

Cessione di terreni edificabili esteri: tassazione

La plusvalenza derivante dalla cessione a titolo oneroso di terreni edificabili situati all'estero genera redditi diversi ex art. 67,...

Tassazione dei redditi dei funzionari UE residenti in Italia

La residenza fiscale dei funzionari UE è legata al Paese di presa in servizio. Il funzionario che presta attività...

Opere d’arte all’estero nel quadro RW: monitoraggio fiscale

Come dichiarare correttamente le tue collezioni detenute fuori dall'Italia, detenute anche tramite l'utilizzo di trust e/o società estere. Se possiedi...

Reddito da lavoro dipendente estero al netto dei contributi volontari

Reddito da lavoro dipendente di fonte estera imponibile al netto dei contributi previdenziali volontari versati (Risoluzione n. 134/E/18). Molti lavoratori...

Pensione con lavoro estero: calcolo e totalizzazione

Guida completa per chi ha versato contributi previdenziali da lavoro in Italia e all'estero: meccanismi di calcolo, accordi internazionali...

Form W-2 IRS: cos’è e come si legge

Il Form W-2 è un documento fiscale fondamentale negli Stati Uniti che riporta le informazioni relative ai guadagni di...