La visura camerale è un documento ufficiale rilasciato dalla Camera di commercio che fornisce informazioni dettagliate su una società o un’impresa individuale iscritta al Registro delle Imprese. Essa rappresenta una sorta di “carta d’identità” dell’impresa e offre una panoramica sulla sua situazione giuridica, economica e amministrativa.


Per verificare l’iscrizione in Camera di commercio di una società è necessario richiedere un certificato camerale. In Italia, tutte le società hanno l’obbligo di iscrizione alla locale Camera di commercio Industria e Artigianato. Essa è un ente autonomo di diritto pubblico locale non territoriale che con varie funzioni, tra cui, la promozione degli interessi generali del sistema delle imprese. Il Registro delle Imprese, esso una vera e propria anagrafe delle imprese presenti sul territorio.

Il certificato camerale certifica la regolare iscrizione alla Camera di commercio e riporta le informazioni camerali dell’impresa, certificate dalla Camera di commercio di iscrizione. Viene rilasciato su carta filigranata dove è applicato il bollino che attesta l’autenticità del documento e ne assolve i diritti di segreteria. Il certificato può essere ordinario, storico o artigiano.

Il servizio non è disponibile per i liberi professionisti iscritti agli albi professionali (in quanto i professionisti non devono iscriversi in Camera di commercio) e per le associazioni sportive. Può essere richiesto solo per gli iscritti alle sezioni:

  • Commercio;
  • Industria;
  • Artigianato e Agricoltura.

Per eseguire la ricerca è necessario indicare:

  • La ragione sociale/partita iva/codice fiscale o, se si tratta di impresa individuale, il nome, cognome o il codice fiscale del titolare;
  • Il Comune e la Provincia presso la quale effettuare la ricerca.

Quando bisogna effettuare l’Iscrizione alla Camera di Commercio?

In Italia, chiunque decida di esercitare un’attività economica, sia a livello individuale sia a livello collettivo, ha l’obbligo di Iscrizione alla Camera di commercio di Industria, Artigianato e Agricoltura della Provincia in cui si trova l’azienda e nel settore competente.

I liberi professionisti sono esclusi dall’iscrizione al Registro delle Imprese, che, come annunciato precedentemente, è un database con tutte le informazioni giuridiche delle imprese che vi sono iscritte. Il Registro delle Imprese è l’anagrafe delle imprese, esso contiene i dati principali, come la costituzione, modifica, cessazione delle imprese con qualsiasi forma giuridica e settore di attività economica, con sede o unità locali sul territorio nazionale, nonché degli altri soggetti previsti dalla legge. Il Registro delle Imprese contiene i dati principali di ciascuna imprese (denominazione, statuto, amministratori, sede, eccetera) e tutti i successivi eventi che le hanno interessate dopo l’iscrizione. Il Registro delle Imprese offre, pertanto, un quadro completo della situazione giuridica di ciascuna impresa. Per approfondimenti: “Partita iva: chi deve iscriversi alla camera di commercio?”. Quindi, coloro che devono iscriversi alla Camera di commercio, sono aziende che svolgono una delle seguenti attività:

  • Produzione di beni e servizi;
  • Trasporto di cose o persone;
  • Bancaria e assicurativa;
  • Intermediazione nella circolazione dei beni;
  • Agricola, secondo determinati volumi di affari.

Registro imprese: sezione ordinaria e speciale

Il registro imprese si suddivide in due sezioni distinte:

  • Ordinaria
  • Speciale

Devono iscriversi nella sezione ordinaria:

  • Imprenditori che esercitano un’attività destinata alla produzione di servizi e di ben;
  • Attività bancaria o assicurativa;
  • Società commerciali;
  • Società cooperative, anche europee;
  • Consorzi con attività esterna e le società consortili;
  • Gruppi Europei di Interesse Economico (G.E.I.E.);
  • Enti pubblici economici che hanno per oggetto esclusivo o principale un’attività commerciale;
  • Aziende speciali o consorzi fra gli enti locali;
  • Società estere con sedi secondarie in Italia.

Devono iscriversi nella sezione speciale:

  • Imprenditori agricoli;
  • Piccoli imprenditori;
  • Imprese artigiane;
  • Società semplici;
  • Start up innovative;
  • PMI innovative;
  • Società tra avvocati e professionisti.

Quanto costa l’iscrizione alla camera di commercio?

Il diritto camerale è un prestazione dovuta annualmente alla Camera di commercio da parte di tutte le imprese iscritte o annotate al Registro Imprese. Il diritto è dovuto alle sedi delle Camere di commercio ove la società ha la sede legale. Ovvero le unità locali, sedi secondarie o uffici di rappresentanza. Nel caso di trasferimento delle sedi, unità o uffici in altra provincia, il diritto è dovuto alla Camera di commercio in cui è ubicata la sede legale al 1° gennaio dell’anno in corso.

L’iscrizione alla Camera di Commercio comporta il sostenimento dei costi per la prima iscrizione, i quali si aggirano intorno ai 250 euro ed i 300 euro ed il costo dei diritti camerali annuali, tra i 60 euro e i 110 euro da pagare ogni anno. Inoltre, a questi costi devono essere aggiunti il compenso dovuto al professionista, il costo per l’apertura della PEC ed il costo sostenuto per la firma digitale.

Diritto camerale: soggetti obbligati ed esclusi

Sono obbligate al pagamento annuale del diritto camerale dovuto alla Camera di Commercio, le seguenti categorie di soggetti:

  • Imprese individuali iscritte o annotate nella sezione ordinaria e speciale;
  • Società a Responsabilità Limitata (anche unipersonali). Le Società per Azioni e Società in Accomandita per Azioni;
  • Società di persone (Società in nome collettivo e Società in Accomandita Semplice);
  • Le Società semplici agricole;
  • Società semplici non agricole;
  • Società cooperative e consorzi;
  • Enti economici pubblici e privati;
  • Aziende speciali e consorzi previsti dalla Legge n. 267/00;
  • Geie – Gruppo europeo di interesse economico;
  • Imprese estere con unità locali in Italia;
  • Società consortili a responsabilità limitata per azioni.

Sono escluse dal pagamento del diritto camerale le imprese nei confronti delle quali:

  • Sia stato adottato un provvedimento di fallimento o di liquidazione coatta amministrativa nell’anno (salvo l’esercizio provvisorio dell’attività);
  • Le imprese individuali che abbiano cessato l’attività nell’anno e abbiano presentato la domanda di cancellazione dal Registro Imprese entro il 30 gennaio dell’anno successivo;
  • Le società ed altri enti collettivi che abbiano approvato il bilancio finale di liquidazione nell’anno e abbiano presentato la domanda di cancellazione al Registro Imprese entro il 30 gennaio dell’anno successivo;
  • Le cooperative nei confronti delle quali l’Autorità Governativa abbia adottato un provvedimento di scioglimento nell’anno.

Per approfondire: “Diritto camerale: modalità di calcolo e di versamento“.

Come funziona per i liberi professionisti?

Per quanto riguarda i liberi professionisti non serve l’iscrizione alla Camera di commercio ma dovranno:

Come fare a sapere se si è iscritti alla camera di commercio?

Per sapere se si è effettuata l‘Iscrizione alla Camera di Commercio basta richiedere il rilascio di una visura camerale, ovvero un documento che contiene tutte le informazioni ed i dati che riguardano l’impresa in questione. Ci sono due tipi di visura camerale, ordinaria e storica.

Visura camerale ordinaria

La visura camerale è un documento ufficiale rilasciato dalla Camera di Commercio che fornisce informazioni dettagliate su una società o un’impresa individuale iscritta al Registro delle Imprese. Essa rappresenta una sorta di “carta d’identità” dell’impresa e offre una panoramica sulla sua situazione giuridica, economica e amministrativa. Ecco alcune delle principali informazioni contenute nella visura camerale:

  1. Dati identificativi dell’impresa: Questi includono la denominazione o ragione sociale, la forma giuridica (es. SRL, SPA, impresa individuale), il codice fiscale e la partita IVA.
  2. Sede legale: Indirizzo della sede legale dell’impresa.
  3. Dati amministrativi: Informazioni sui rappresentanti legali, amministratori, soci e altre figure chiave all’interno dell’impresa.
  4. Stato dell’impresa: Indica se l’impresa è attiva, in liquidazione o radiata.
  5. Capitale sociale: Importo del capitale sociale, se applicabile (ad esempio, per le società di capitali).
  6. Attività svolta: Descrizione dell’attività principale svolta dall’impresa, spesso indicata attraverso il codice ATECO.
  7. Eventuali protesti o procedure concorsuali: Informazioni su eventuali protesti, fallimenti, procedure concorsuali o altre situazioni di crisi dell’impresa.
  8. Data di iscrizione al Registro delle Imprese: Data in cui l’impresa è stata registrata ufficialmente.
  9. Altre informazioni: A seconda del tipo di impresa e della sua storia, la visura potrebbe contenere ulteriori dettagli, come ad esempio informazioni su succursali, filiali, trasformazioni societarie, fusioni o scissioni.

La visura camerale è uno strumento fondamentale per chiunque desideri avere informazioni ufficiali e aggiornate su un’impresa, sia che si tratti di potenziali partner commerciali, fornitori, clienti o semplici interessati. Essa è facilmente richiedibile online o presso gli sportelli delle Camere di Commercio territoriali.

Visura camerale storica

La visura camerale storica è un documento rilasciato dalla Camera di Commercio che fornisce informazioni sul passato di una società o di un’impresa individuale iscritta al Registro delle Imprese. Mentre la visura camerale “ordinaria” fornisce informazioni attuali sull’impresa, la visura storica permette di avere una visione retrospettiva, mostrando le variazioni e gli eventi significativi che hanno interessato l’impresa nel corso del tempo. Ecco alcune delle principali informazioni che si possono trovare in una visura camerale storica:

  1. Variazioni della sede legale: Trasferimenti della sede legale dell’impresa nel corso degli anni.
  2. Cambiamenti nella denominazione o ragione sociale: Eventuali modifiche al nome dell’impresa.
  3. Variazioni nella forma giuridica: Ad esempio, il passaggio da una società di persone (SNC) a una società di capitali (SRL).
  4. Cambiamenti nei rappresentanti legali e amministratori: Ingressi e uscite di amministratori, soci, direttori generali e altre figure chiave.
  5. Variazioni del capitale sociale: Aumenti o riduzioni del capitale sociale nel tempo.
  6. Eventuali protesti o procedure concorsuali passate: Informazioni su protesti, fallimenti o altre procedure concorsuali che l’impresa ha subito in passato.
  7. Storico delle attività svolte: Variazioni nelle attività principali svolte dall’impresa, indicate attraverso i codici ATECO.
  8. Altre variazioni rilevanti: Ad esempio, trasformazioni societarie, fusioni, scissioni, aperture o chiusure di succursali e filiali.

La visura camerale storica è uno strumento prezioso per chi desidera avere una visione completa e dettagliata dell’evoluzione di un’impresa nel tempo. Può essere particolarmente utile per analisi di due diligence, per la valutazione di potenziali acquisizioni o fusioni, o semplicemente per avere una comprensione approfondita della storia e dell’affidabilità di un partner commerciale. Come la visura camerale ordinaria, anche quella storica può essere richiesta online o presso gli sportelli delle Camere di Commercio territoriali.

Iscrizione camera di commercio: perchè richiedere la visura?

Chiedere una visura camerale è fondamentale per ottenere informazioni ufficiali e aggiornate su una società o un’impresa individuale. Ecco alcune delle principali ragioni per cui potrebbe essere utile richiedere una visura camerale:

  1. Verifica dell’Esistenza dell’Impresa: Prima di intraprendere qualsiasi tipo di rapporto commerciale o di investimento, è essenziale verificare che l’impresa esista effettivamente e sia regolarmente iscritta al Registro delle Imprese.
  2. Conoscenza della Struttura Societaria: La visura fornisce dettagli sulla forma giuridica dell’impresa (es. SRL, SPA, impresa individuale) e sul capitale sociale.
  3. Identificazione dei Rappresentanti Legali: È possibile conoscere chi sono gli amministratori, i soci e altre figure chiave all’interno dell’impresa, e verificare chi ha i poteri di rappresentanza.
  4. Stato dell’Impresa: La visura indica se l’impresa è attiva, in liquidazione, o se ha subito procedure concorsuali o fallimentari.
  5. Verifica dell’Attività Svolta: La visura fornisce una descrizione dell’attività principale svolta dall’impresa, utile per comprendere il settore di appartenenza.
  6. Sicurezza nelle Transazioni: Prima di stipulare contratti o effettuare transazioni, è prudente verificare la solvibilità e l’affidabilità dell’impresa attraverso la visura.
  7. Due Diligence: In caso di potenziali acquisizioni, fusioni o investimenti, la visura camerale è uno strumento essenziale per l’analisi preliminare dell’impresa target.
  8. Verifica di Eventuali Protesti o Procedure: La visura può rivelare se l’impresa ha subito protesti, fallimenti o altre situazioni di crisi, fornendo un indicatore sulla sua salute finanziaria.
  9. Storico dell’Impresa: Attraverso la visura camerale storica, è possibile tracciare l’evoluzione dell’impresa nel tempo, compresi cambiamenti nella denominazione, forma giuridica, sede legale e altro.
  10. Conformità Legale: Per le imprese che desiderano collaborare con fornitori o partner, la visura può essere utilizzata per assicurarsi che questi ultimi siano in regola con le normative vigenti.

Come si richiede una visura camerale?

La verifica dell’iscrizione può essere richiesta sia da azienda, sia da professionisti del settore giuridico o economico, per esempio notai e commercialisti. Anche i cittadini privati possono richiederla, rivolgendosi direttamente agli sportelli della camera di commercio competente su quel territorio, o meglio, sul territorio dove l’azienda ha sede legale. Ovviamente, ci sono altri metodi per ottenere una visura camerale, i quali sono:

  • Online, tramite il sito del Registro imprese e utilizzando Telemaco, lo sportello telematico delle camere di commercio italiane;
  • Tramite gli operatori professionali, i quali possono accedere alle banche dati camerali sulla base di un contratto stipulato con Infocamere.

NB: Chi non fosse registrato a Telemaco può accedere soltanto alle visure ordinarie e non quelle storiche, mentre l’utente registrato ha a disposizione tutte le tipologie di visure camerali.

Per poter ottenere la visura, occorre presentare i seguenti documenti:

  • La denominazione e il codice fiscale, se si tratta di un’impresa individuale;
  • La partita IVA, nell’ipotesi di una società.

Quali sono i costi?

Se un soggetto volesse avere informazioni riguardo la propria impresa, quest’ultimo può ottenerli in modo completamente gratuito. Gli basterà accedere al portale Impresa Italiana utilizzando la Carta Nazionale dei servizi, oppure può rivolgersi allo Sportello per l’identità digitale, quindi SPID o CIE. Per il resto, i costi per richiedere una visura camerale variano in base alla tipologia, ordinaria oppure storica. Anche la natura dell’impresa ha il suo peso nel calcolo dell’importo da pagare per questo servizio.

Conclusioni

La visura camerale rappresenta uno degli strumenti più efficaci e affidabili per ottenere informazioni dettagliate su una società o un’impresa individuale. Essa non solo fornisce una panoramica completa sulla situazione giuridica, economica e amministrativa dell’impresa, ma è anche un elemento chiave per garantire trasparenza e sicurezza nelle relazioni commerciali. In un mondo sempre più interconnesso, dove le transazioni commerciali e gli investimenti attraversano confini e giurisdizioni, avere accesso a informazioni accurate e aggiornate è fondamentale. La visura camerale, in questo contesto, si conferma come un pilastro essenziale per la due diligence, la verifica di conformità e la costruzione di rapporti di fiducia tra le parti.

Domande frequenti

Cos’è esattamente una visura camerale?

È un documento ufficiale rilasciato dalla Camera di Commercio che fornisce informazioni dettagliate su una società o un’impresa individuale iscritta al Registro delle Imprese.

Come posso ottenere una visura camerale?

È possibile richiedere una visura camerale online attraverso i portali dedicati o direttamente presso gli sportelli delle Camere di Commercio territoriali.

Quanto costa una visura camerale?

Il costo può variare a seconda del tipo di visura richiesta e del canale utilizzato per la richiesta (online o presso gli sportelli). È consigliabile verificare direttamente sul sito della Camera di Commercio di riferimento.

Qual è la differenza tra visura camerale e visura camerale storica?

La visura camerale fornisce informazioni attuali sull’impresa, mentre la visura storica offre una visione retrospettiva, mostrando le variazioni e gli eventi significativi che hanno interessato l’impresa nel corso del tempo.

La visura camerale è valida all’estero?

La visura camerale è un documento ufficiale riconosciuto in Italia. Se necessario utilizzarla all’estero, potrebbe essere richiesta una traduzione ufficiale e/o l’apostille, a seconda del paese di destinazione.

Lascia una Risposta