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Guadagnare con Instagram: modelli di business e tassazione

La disciplina fiscale per dichiarare i guadagni derivanti da Instagram: apertura della partita Iva, adempimenti amministrativi e previdenziali.

Vuoi diventare un Instagrammer di successo? Sono sicuro che anche tu hai sentito parlare di come sia possibile guadagnare attraverso l’utilizzo della piattaforma social Instagram. Su questa piattaforma, infatti, moltissime persone (c.d. Instagrammer) guadagnano quotidianamente dalle foto che scattano e che condividono con altri utenti. Naturalmente, a fare la differenza è il numero dei follower che seguono la tua pagina Instagram.

Tieni presente, infatti, che gli Instagrammer, come anche gli youtuber ed i blogger, riescono a guadagnare online grazie ai propri contenuti riuscendo ad influenzare un vasto pubblico di follower, che seguono quotidianamente gli aggiornamenti degli Instagrammer più famosi. Naturalmente, senza impegno costante ed una forte caratterizzazione dei contenuti rispetto al resto è davvero molto difficile oggi riuscire a guadagnare con Instagram. Tieni presente che ci sono persone che sono riuscite, nel tempo, a guadagnare ingenti cifre ed altre che riescono, molto più semplicemente, ad ottenere un’entrata extra e magari qualche prodotto gratis fornito da qualche sponsor.

In questo articolo il mio obiettivo è quello di andare a delineare quali sono i principali modelli di business che un Instagrammer può mettere in piedi per monetizzare la propria presenza su Instagram e capire come guadagnare con Instagram. Nella seconda parte dell’articolo, invece, potrai vedere qual è la disciplina fiscale di riferimento per la tassazione dei guadagni che derivano da Instagram.

Come guadagnare con Instagram? I principali modelli di business

Con Instagram le possibilità di guadagno derivano, principalmente, dall’utilizzo di uno dei seguenti modelli di business. Ognuno di questi modelli, naturalmente, non garantisce elevati guadagni ma permette di monetizzare. Il volume dei guadagni ottenibili dipendente, invece, dall’unicità dei contenuti pubblicati sul social, al numero ed alla qualità dei follower che seguono la tua pagina e dalla costanza di pubblicazione di contenuti di qualità. Detto questo vediamo quali sono i quattro principali modelli di business che puoi utilizzare su Instagram:

  1. Condividere post sponsorizzati, per i brand che vogliono raggiungere il vostro pubblico;
  2. Partecipare a programmi di affiliazione. L’obiettivo è quelli di ottenere una percentuale sulle vendite dei prodotti di altre aziende;
  3. Creare e vendere un prodotto fisico o digitale, oppure offrendo un servizio a pagamento;
  4. Vendere le vostre foto a terzi come sfruttamento economico dei diritti di utilizzo.

La creazione di un business online, a differenza dei business fisici, permette la perfetta intercambiabilità e la concomitanza di più modelli di business tra quelli sopra indicati. Per questo motivo, il consiglio non può che essere quello di iniziare a mettere in atto tutti questi modelli al fine di individuare, da subito, quali sono i modelli di business maggiormente remunerativi per la tua attività e concentrarti su quelli. Andiamo ad analizzare, adesso, con maggiore dettaglio il funzionamento di questi modelli.

1. Guadagnare con Instagram tramite post sponsorizzati

La possibilità di monetizzare Instagram attraverso post sponsorizzati è legata ai c.d. “influencer“, ovvero colui che nel tempo è riuscito a crearsi una reputazione tramite le sue attività professionali, artistiche o sportive. Gli influencer sono oggi ricercatissimi da moltissimi brand dei settori del lusso (dai gioielli all’abbigliamento) per la promozione di post sponsorizzati. Il meccanismo è semplice: il pubblico vede gli influencer come dei trendsetter, in grado di modificare ed influenzare le scelte di acquisto dei consumatori. Il pubblico che segue questi influencer, infatti, rispetta molto il personaggio e rimane spesso influenzato nelle proposte di acquisto da questi promosse.

Molte aziende non sono in grado di conquistare la fiducia del pubblico nello stesso modo di un influencer. Per questo motivo, tali aziende intendono collaborare con influencer tramite post sponsorizzati, mirati a far conoscere i loro prodotti. Ogni post sponsorizzato può essere pagato da qualche centinaia di auto a migliaia di euro. La differenza la fa la quantità dei follower, ma soprattutto il livello di fiducia e di engagement del pubblico.

Quanto vengono fatti pagare i post sponsorizzati su Instagram?

Solitamente, gli accordi stipulati dagli influencer con i vari brand includono la creazione di contenuti — foto, video e storie su Instagram. A volte, consentono all’azienda di utilizzare questi contenuti sul proprio sito o nelle inserzioni pubblicitarie, altre volte i post rimangono esclusivamente nell’account dell’influencer. Queste condizioni sono generalmente negoziabili ed in relazione alla negoziazione viene a determinarsi anche il compenso. Per un influencer, generalmente, il compenso può essere costituito da denaro, ma molto più spesso da prodotti o servizi che vengono inviati in omaggio, come regalo o promessa di visibilità.

Sicuramente non è l’ampiezza dei follower a determinare i compensi, ma il livello di engagement dei follower. Quello che interessa alle aziende è poter entrare in contatto con un pubblico di follower che difficilmente potrebbe raggiungere da sola e per questo motivo le aziende sono disposte a pagare gli Instagrammer. Per questo motivo la domanda che devi porti è: chi sono i miei follower? che tasso di attività riesco a raggiungere con le mie pubblicazioni? Tenere sotto controllo queste variabili e saperle gestire è il primo passo per poter contrattare con le aziende ed i brand che vorranno raggiungere i tuoi follower con i loro prodotti o servizi.

Per rispondere alla domanda su quanto vengono fatti pagare i post sponsorizzati, secondo www.webfx.com puoi mettere in preventivo un guadagno di circa 10 dollari per 1.000 follower.

2. Guadagnare con Instagram diventando affiliati

A differenza degli influencer, gli affiliati hanno l’obiettivo di far incrementere le vendite dei brand con cui collaborano. Sostanzialmente le vendite che passano attraverso il link affiliato dell’Instagrammer permettono a questi di guadagnare delle commissioni (di vendita). Solitamente in questi casi viene utilizzato un link di tracciamento o molto più spesso un codice promozionale esclusivo per l’Instagrammer al fine di garantire che i click di acquisto si trasformino in commissioni. Chi utilizza questo modello di business, solitamente, viene sfruttato attraverso l’inserimento di codici promozionali incorporandoli nei vari post, o nella bio.

La possibilità di guadagno in affiliazione per un Instagrammer è una sorta di scommessa. Infatti, rispetto ad una remunerazione fissa per ogni post pubblicato, la remunerazione con affiliazione consente all’Instagrammer di ottenere guadagni anche molto più elevati. Tutto dipende, in questo caso, dalla capacità di influenzare le scelte di acquisto dei propri follower. Maggiore è questa capacità, maggiore è il guadagno che l’Instagrammer può generare. Si tratta di scommettere sulla bontà di un prodotto o di un servizio e sulla bontà dei propri follower.

Anche se sembra solo una questione di numeri, il marketing di affiliazione è un’arte, legata alla vendita. Vi sarà più facile avere successo se avete già un piano in mente e se aumentate la vostra presenza online, attraverso la creazione di un sito web e di altri canali di marketing.

3. Guadagnare con Instagram con un E-commerce

Sino a questo momento potrebbe sembrare che l’unico modo per guadagnare con Instagram sia quello di collaborare con delle aziende o brand famosi. Tuttavia, la modalità più diretta per monetizzare con Instagram è vendere direttamente prodotti o servizi attraverso un proprio canale di E-commerce. Si possono vendere beni fisici, servizi, o prodotti digitali. In questo caso, l’E-commerce deve essere visto come un’estensione del proprio brand costruendo un business intorno ai propri follower.

Rispetto ai modelli di business precedenti la creazione di un E-commerce è sicuramente più dispendiosa in termini di tempo da impiegare e di risorse. Si tratta di investire tempo e risorse, ma al giorno d’oggi è naturale che i creativi entrino nel mondo del business. Con un E-commerce puoi creare il tuo marchio e venderlo direttamente con guadagni sicuramente più elevati rispetto agli altri modelli di business che abbiamo analizzato.

4. Guadagnare con Instagram vendendo le vostre foto

La differenziazione di Instagram – rispetto agli altri Social network – è proprio la condivisione delle foto. Le foto sono risorse che possono essere concesse in licenza, stampate e vendute in vari modi. Se è stata la fotografia a portarvi a utilizzare Instagram, allora potete vendere le vostre foto su marketplace come 500px o Twenty20, dove aziende e publisher possono acquistare i diritti di utilizzo. Tuttavia, puoi anche vendere le tue foto come stampe o applicarle su altri prodotti fisici. Sicuramente questo modello di business è quello più adatto a fotografi o comunque a grafici che possono modificare le foto per renderle uniche rispetto a quelle già presenti sul web. Se hai già la domanda, l’unica cosa che devi fare è prendere l’iniziativa e offrire al pubblico l’opportunità di acquistare le tue foto.

In questo caso la vendita può avvenire attraverso un proprio blog, attraverso piattaforme di terzi, oppure attraverso un E-commerce.

Tabella: tipi di guadagno su Instagram

Tabella: fattori che influenzano il guadagno

Disciplina fiscale legata alla tassazione dei guadagni da Instagram

La domanda che molti Instagrammer si pongono e se e come devono dichiarare i proventi che percepiscono al Fisco italiano. Quello che c’è da sapere è che al momento in Italia non esiste ancora una  vera e propria regolamentazione giuridica o fiscale che definisca come devono essere dichiarati i guadagni on-line.

Per questo su internet si trovano informazioni spesso non corrette. Si tratta di info lasciate anche da personaggi che non hanno niente a che vedere con il mondo fiscale, nate come tentativo di rispondere alla confusione che ancora regna su questi argomenti. Anche io ho potuto notare come ci siano molte informazioni non corrette. Per questo motivo ti invito a seguire soltanto fonti attendibili e certificate per le info fiscali.

Per capire come dichiarare al Fisco i tuoi guadagni online, devi monitorare e rendicontare i guadagni che ti arrivano dai vari modelli di business che abbiamo visto in precedenza. Come detto, non essendoci una normativa specifica, per dichiarare questi proventi dobbiamo utilizzare gli strumenti che abbiamo a disposizione per dichiarare gli altri tipi di reddito previsti dalla normativa fiscale (Testo Unico delle Imposte sui redditi, DPR n. 917/86).

Come dichiarare i guadagni derivanti da Instagram?

Per l’Amministrazione finanziaria l’attività di gestione di E-commerce, di affiliazione commerciale o di vendita di post a pagamento, all’interno di un sito web o di un social network è considerata un’attività economica di tipo abituale. Questa attività, quindi, deve essere necessariamente gestita attraverso l’apertura di una partita Iva.

Questo in quanto i modelli di business che abbiamo analizzato solitamente vengono effettuati o attraverso un contratto di sponsorizzazione, o di affiliazione che proseguono nel tempo, o tramite un portale online di E-commerce. Questa premessa è alquanto doverosa, e costringe a fare delle riflessioni. La prima è che se il proprio canale Istagram non possiede milioni di iscritti, e quindi di visualizzazioni, difficilmente si possono guadagnare cifre importanti.

I piccoli Instagrammer che monetizzano sono tenuti a regolamentarsi tramite l’apertura di una partita Iva, per dichiarare i guadagni, spesso davvero esigui, e per questo è bene capire se è conveniente aprire la partita Iva. Sicuramente l’apertura della partita Iva ha un costo, legato sia alla consulenza del Commercialista che ti seguirà nei vari adempimenti fiscali periodici, ma soprattutto per quanto riguarda i versamenti previdenziali obbligatori.

Esercitare attività commerciale online comporta il fatto che si è tenuti a versare contributi fissi all’INPS per oltre 4.000 euro annue, suddivise in rate trimestrali. Si tratta di cifre che molti Instagrammer non riescono nemmeno a generare. In questo caso aprire partita Iva non consentirà nemmeno di coprire tutti i costi di gestione.

La prestazione occasionale non è utilizzabile

So già quello che stai pensando, ovvero di ovviare all’apertura della partita Iva, utilizzando la prestazione occasionale. Mi trovo molto spesso a fare consulenza fiscale a Instagrammer, e il consiglio è quello di prestare molta attenzione a non commettere errori, soprattutto all’inizio della propria attività di guadagno. Ebbene, quando si esercita un’attività commerciale, come quella legata ai guadagni legati alle affiliazioni con i vari brand sponsorizzati la prestazione occasionale non è mai utilizzabile. Per questo motivo non puoi operare in modo non professionale, ma la partita IVA per l’esercizio di attività commerciale si rende indispensabile.

Se non rispetti queste disposizioni potresti essere passibile di sanzioni amministrative molto pesanti in materia di Iva. Fai attenzione!

Quindi, meglio lasciar perdere la monetizzazione su Instagram? 

Dalla mia esperienza di consulente posso dirti che per guadagni esigui di qualche centinaia di euro all’anno, ovvero quello che la maggior parte degli Instagrammer, riesce a guadagnare, è meglio non monetizzare. In questi casi, che sono la maggioranza, il costo legato all’esercizio di un’attività imprenditoriale è ben superiore ai guadagni che riesci ad ottenere. Per questo l’attività diventa non economicamente conveniente. In questa fase il mio consiglio è quello di programmare la propria attività per il futuro.

E’ in questa fase che, assieme al tuo Commercialista di fiducia (se non ne hai uno possiamo pensarci noi), potrai costruire il tuo business plan per pianificare l’andamento e la sostenibilità negli anni futuri della tua attività.

Quali sono gli adempimenti fiscali ed amministrativi di un Instagrammer professionista?

Se hai deciso di operare come uno Instagrammer professionista devi sapere quali sono i passi da compiere per essere in regola. Proviamo a schematizzarli:

  • Effettuare l’apertura della partita Iva, per l’esercizio di attività di impresa;
  • Iscrizione in Camera di Commercio (costo circa 120,00 euro annue);
  • Iscrizione alla Gestione commercianti dell’Inps (€. 4.000 annue, dovuti indipendentemente dai guadagni percepiti);
  • Verificare eventuali obblighi di presentazione della SCIA al Comune ove è situata la sede dell’attività.

Proviamo ad analizzare questi adempimenti di seguito, con maggiore dettaglio.

Apertura della partita Iva per Instagrammer

Una volta arrivato a questo punto, il passo successivo è quello di rivolgerti al tuo dottore Commercialista di fiducia. Potrai delegarlo per tutti gli adempimenti necessari all’avvio della tua attività, legata alla gestione del sito web. L’attività legata ai proventi da affiliazioni commerciali può essere la tua attività principale. Oppure, se hai già un altra attività (professionale o imprenditoriale), con autonoma partita Iva, questa rappresenta per te un’attività accessoria. In ogni caso, sei chiamato a comunicare l’avvio di questo tipo di attività all’Agenzia delle Entrate.

L’indicazione avviene attraverso l’iscrizione di un codice attività legato alla promozione di spazi pubblicitari in internet. I codici attività da utilizzare possono essere, alternativamente, i seguenti:

Contestualmente alla partita Iva vi sono anche altri adempimenti da rispettare. È obbligatoria anche l’iscrizione al Registro delle Imprese, tenuto presso la Camera di Commercio. Il costo dell’iscrizione al Registro ammonta ad 37,00 euro per diritti e bolli. Oltre al costo del diritto annuale per circa 88,00 euro (per le ditte individuali), oppure di 200,00 euro per le imprese iscritte nella sezione ordinaria.

La scelta del regime fiscale per gli Instagrammer

Una volta aperta la partita Iva il passo successivo è quello di scegliere il regime fiscale. Il regime fiscale è importante in quanto determina la deduzione dei costi, la tassazione dei ricavi e i connessi adempimenti fiscali. Sotto questo punto di vista, il regime fiscale migliore è il Regime forfettario. Si tratta di un regime fiscale di vantaggio che consente di gestire in modo semplice la propria partita Iva. Le caratteristiche principali del regime forfettario sono le seguenti:

  • Il reddito di impresa viene determinato esclusivamente in base al criterio di cassa. Ovvero sulla base dei ricavi o dei compensi percepiti nel periodo d’imposta, su cui è applicato un coefficiente di redditività;
  • Le spese per l’esercizio dell’attività non possono essere dedotte dal reddito. Fanno eccezione dei contributi previdenziali versati nell’anno di imposta;
  • Il reddito imponibile così determinato è soggetto ad imposta sostitutiva del 15% (ridotta al 5% nei primi cinque anni di attività);
  • Ai fini Iva il soggetto che applica il regime è considerato alla stregua di un consumatore finale (salvo alcune tipologie di operazioni internazionali);
  • È esclusa l’applicazione ddegli Indicatori di Affidabilità Fiscale (ISA);
  • Gli esercenti attività d’impresa hanno la facoltà di applicare, ai fini contributivi, un regime agevolato che consente la riduzione dei contributi minimi da versare.

Tuttavia, nel caso in cui per te non si renda applicabile il regime forfettario, l’alternativa è l’applicazione del regime ordinario dell’IRPEF, con una partita IVA individuale. In alternativa alla partita IVA individuale, in alcuni casi, può essere conveniente pensare anche ad una società di persone o una società di capitali. Ho scritto alcuni articoli su questi argomenti che sicuramente possono esserti utili.

Per approfondire: “Quando è vantaggiosa la società di persone per il mio business?“.

Per approfondire: “Srl semplificata: quando conviene costituirla?“.

Qualsiasi sia la scelta che prenderai per la gestione dei proventi legati all’attività di un Instagrammer il consiglio che possono darti è quello di affidarti sempre ad un consulente fiscale esperto in questo settore.

I contributi previdenziali per un Instagrammer

Per gli esercenti attività commerciale, oltre agli adempimenti amministrativi è anche obbligatoria l’iscrizione a una forma previdenziale. Se l’attività svolta è al 100% di affiliazione commerciale o di E-commerce, allora è obbligatoria la scelta della Gestione Commercianti dell’INPS. Si tratta di un regime previdenziale che prevede il versamento di 4 rate obbligatorie annue per complessivi 4.200 euro.

Il versamento di questi contributi copre un minimale di circa 15.000 euro annue. Superato il quale è necessario versare ulteriori contributi, calcolati in percentuale, con aliquota del 24%. Da tale contribuzione sono esonerati soggetti che sono già iscritti alla gestione previdenziale dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.

Per approfondire: “Gestione commercianti INPS: aliquote e contributi“.


Guadagno online con Instagram: i consigli

Instagram è il più grande portale internet dedicato alla visione di foto e brevi video di ogni categoria o genere. Pensate che circa ogni minuto vengono caricate sul portale circa 100 ore di video e moltissime foto diverse, e che ogni istante milioni di persone da tutto il mondo si riversano sul portale per guardare le foto ed i video che preferiscono. Ebbene se sei anche tu un marketer avrai capito immediatamente che questo, se adeguatamente sfruttato, potrebbe essere un immenso bacino di utenza da sfruttare per guadagnare online.

L’avere a disposizione milioni di utenti che utilizzano una piattaforma può essere sfruttato a proprio vantaggio, ma soltanto se si riesce a produrre contenuti di qualità e si riesce a pubblicare contenuti sempre nuovi e aggiornati. Abbiamo visto come i guadagni siano direttamente proporzionali al numero di follower e di interazioni che si riescono ad avere con essi. Sicuramente non è semplice, serve costanza in quanto per farsi conoscere è necessario pubblicare un costanza, in modo da fidelizzare gli utenti, ed invogliarli a seguire la puntata o la stories successiva. 

Consulenza fiscale online

Hai avviato il tuo business basato su Instagram e vuoi sapere se è sostenibile l’apertura di una partita Iva? Possiamo realizzare per te un business plan legato al modello di business che hai avviato e che ti sta facendo monetizzare. Vuoi ricevere una accurata pianificazione fiscale della tua situazione reddituale per capire come ridurre al massimo il tuo carico fiscale? Contattateci, vi risponderemo nel più breve tempo. Ti aiuteremo ad inquadrare nel modo corretto la tua attività di Instagrammer professionista e potrai operare rispettando la normativa fiscale in vigore. Il mio consiglio è di affidarti ad esperti che gestiscono già gli aspetti fiscali di Instagrammer nel panorama nazionale.

Se poi vuoi condividere la tua esperienza con i guadagni derivanti da Instagram, lasciaci un commento di seguito.

Domande frequenti

Quanto si può guadagnare con Instagram?

L’importo che si può ottenere in genere varia con l’aumentare dell’autorità dell’account Instagram. Alla dimensione del pubblico ed al coinvolgimento che si riesce ad ottenere con i follower. Generalmente è possibile utilizzare questa proporzione. Ogni 1.000 follower si riesce ad ottenere un guadagno di circa 10 euro per ogni post sponsorizzato. Per quanto riguarda le affiliazioni e le vendite dirette in E-commerce i guadagni possono variare di molto ed una stima non potrebbe essere efficace.

Quanti follower servono per guadagnare con Instagram?

Si riesce a guadagnare con Instagram già a partire dai primi 1.000 follower, ma tutto dipende dal settore economico in cui operi, dal coinvolgimento del pubblico e dal modello di business prescelto per la monetizzazione.

Quali sono i migliori modelli di business per guadagnare con Instagram?

I principali modelli di business per operare su Instagram sono:
– Condividere post sponsorizzati, per brand che vogliono raggiungere il vostro pubblico;
– Partecipare a programmi di affiliazione, con l’obiettivo di ottenere una percentuale sulle vendite dei prodotti di altre aziende;
– Creare e vendere un prodotto fisico o digitale, oppure offrendo un servizio a pagamento;
– Vendere le proprie foto a terzi, come sfruttamento dei diritti di utilizzazione economica.

Per monetizzare con Instagram è obbligatoria la partita IVA?

La risposta è SI, per tutte le attività di monetizzazione che sono abituali e continuative nel tempo è obbligatorio operare con partita IVA. Questo è l’unico modo per essere in regola da un punto di vista fiscale, emettendo fattura e dichiarando i proventi che derivano da questo tipo di attività di affiliazione commerciale, vendita di post sponsorizzati o E-commerce.

Quale codice ATECO per la partita IVA come Instagrammer?

I codici ATECO da utilizzare per la partita IVA come Instagrammer sono:
– “73.11.02” – Conduzione di campagne di marketing
– “74.90.99” – Altre attività professionali nca.

Federico Migliorini
Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.

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