Incentivi start up innovative. Stanziati 200 milioni di euro per l’anno 2020 in favore delle Star tup innovative. Apertura all’utilizzo di strumenti partecipativi. Proroga di un anno della permanenza nella relativa sezione speciale del registro delle imprese. Sgravi fiscali (limitati alle persone fisiche) sugli investimenti in imprese innovative.

Il Decreto Rilancio, ha previsto il rafforzamento, degli interventi in favore delle start up innovative.

L’obiettivo di questa norma è di rafforzare il sostegno pubblico alla nascita e allo sviluppo delle start up innovative, agendo nell’ambito della misura “Smart&Start Italia”, principale strumento agevolativo nazionale rivolto a tale tipologia di imprese.

La misura dello “Smart&Start Italia” è costituita da quegli incentivi volti a sostenere la nuova imprenditoria italiana attraverso la nascita e la crescita delle start up innovative. Esse, devono essere, costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. La misura finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro attraverso il portale telematico predisposto da Invitalia.

Possono beneficiare delle suddette agevolazioni le start-up che presentino un progetto imprenditoriale di significativo contenuto tecnologico e innovativo o anche orientato allo sviluppo nel campo dell’economia digitale.

Attualmente il progetto “Smart&Start” riguarda le start-up innovative con sede su tutto il territorio italiano, con un trattamento privilegiato riservato alle startup localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e le zone del territorio del cratere sismico.

Incentivi start up

Incentivi start up innovative tramite incremento della dotazione finanziaria

Gli incentivi alle start up innovative, vengono realizzati, tramite:

  • Incremento della dotazione finanziaria della misura;
  • Impliando la capacità di azione della misura.

Le start up per loro natura hanno esigenze di liquidità maggiori rispetto a quelle delle altre imprese di piccola dimensione e anche quando iniziano a fatturare e hanno buone entrate, necessitano di ulteriori fondi.

La norma in commento rimette ad un decreto del Ministro dello sviluppo economico la disciplina di nuove modalità di intervento della misura che vadano nella predetta direzione.

In particolare, la conversione del prestito Smart & Start Italia a talune condizioni di capitalizzazione delle imprese potrà costituire un valido incentivo idoneo a favorire l’ingresso di privati nel capitale sociale.

Il nuovo strumento agevolativo potrà consentire, dunque, la conversione del debito in uno strumento partecipativo, accompagnato dall’ingresso nel capitale sociale di un investitore o dall’aumento del capitale stesso, la cui restituzione sarà legata al rendimento aziendale.

Inoltre, la norma prevede, l’attivazione di una nuova linea di intervento, con l’obiettivo di:

  • Facilitare l’incontro tra start up innovative e sistema degli incubatori, acceleratori, università, innovation hub ecc. attraverso un contributo a fondo perduto per l’acquisizione dei servizi prestati da tali soggetti;
  • Rafforzare patrimonialmente le start up, incentivando anche l’investimento nelle start up da parte di investitori qualificati. La concessione dei predetti contributi, da corrispondere ai sensi del regolamento generale “De minimis”, sarà disciplinata con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge.

Incentivi start up innovative tramite fondo di sostegno al venture capital, maggiorazione delle spese ammissibili e fondo PMI

L’art. 38, al co.3 del Decreto Rilancio, prevede l’incremento della dotazione del “Fondo di sostegno al venture capital”, cui sono assegnate risorse aggiuntive pari a 200 milioni per l’anno 2020.

In particolare, il comma prevede un intervento straordinario, tramite, l’incremento della dotazione del “Fondo di sostegno al venture capital”, per fronteggiare l’emergenza Cocid-19, mediante investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, secondo le modalità che saranno adottate con decreto del Ministro dello Sviluppo economico.

Il comma 4 equipara le sole start-up innovative alle università e agli istituti di ricerca ai fini della maggiorazione delle spese ammissibili rilevanti di cui all’art. 1, comma 200 della legge 160/2019.

Il comma 6 riserva, infine, una quota di 200 milioni di euro del Fondo di garanzia PMI in favore delle start-up innovative.

Incentivi start up innovative e proroga di un anno della permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese

Il Decreto Rilancio, prevede, la proroga di un anno per la permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese delle start up innovative.

Eventuali termini previsti a pena di decadenza dall’accesso a incentivi pubblici e o per la revoca dei medesimi sono prorogati di 12 mesi.

La proroga della permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese non si applica ai fini della fruizione delle agevolazioni fiscali e contributive previste.

Incentivi start up innovative e incentivi fiscali per gli investimenti delle persone fisiche

E’ stato introdotto, un regime fiscale agevolato per le persone fisiche che investono in start up innovative o in PMI innovative.

In particolare, è prevista una detrazione pari al 50% della somma investita dal contribuente nel capitale sociale di una o più start up innovative direttamente ovvero per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio che investano prevalentemente in start up innovative.

L’investimento massimo detraibile non può eccedere, in ciascun periodo d’imposta, l’importo di 100.000 euro e deve essere mantenuto per almeno 3 anni.

La medesima detrazione, è prevista, per i contribuenti che investono in PMI Innovative.

La misura, proprio perché rivolta esclusivamente ad investitori persone fisiche, integra il quadro delle misure volte a stimolare la partecipazione al capitale delle start up e delle PMI innovative, che attualmente si fonda su due pilastri:

  • Incentivi fiscali per investimenti effettuati da persone fisiche e giuridiche in start up e PMI innovative che si focalizza su un taglio di investimenti più elevato (agevolazioni fiscali del 30% fino a 1 milione di euro per le persone fisiche e del 30% fino a €1,8 milioni per le persone giuridiche);
  • Fondo Nazionale di Innovazione che interviene con investimenti diretti e indiretti in minoranze qualificate nel capitale di imprese innovative con Fondi generalisti, verticali o Fondi di Fondi, a supporto di start-up, scaleup e PMI innovative.

L’obiettivo è incentivare la raccolta di capitale per le start up innovative e PMI innovative, potenziarne la capitalizzazione e favorirne la crescita.

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