Assegni per il nucleo familiare

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L'assegno per il nucleo familiare (ANF) consiste in un sostegno economico a carico dell'INPS a favore delle famiglie che rispettano determinati requisiti.

Gli assegni per il nucleo familiare (ANF) costituiscono una prestazione economica di sostegno al reddito delle famiglie esente da IRPEF. Si tratta di prestazioni sociali, erogate dall’INPS, a sostegno del reddito delle famiglie di lavoratori dipendenti, pensionati con una soglia di reddito inferiore a quella stabilita annualmente dall’INPS.

Che cosa sono gli assegni per il nucleo familiare?

Gli assegni familiari costituiscono una prestazione economica di sostegno al reddito delle famiglie. La prestazione spetta ai nuclei familiari di alcune categorie di lavoratori, dei titolari di pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente.

Il riconoscimento e la determinazione dell’importo dell’assegno avvengono tenendo conto della tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti e del reddito complessivo del nucleo stesso. La prestazione è prevista in importi decrescenti per scaglioni crescenti di reddito e cessa in corrispondenza di soglie di esclusione diverse a seconda della tipologia familiare.

Ambito di applicazione

Dall’1.3.2022, con la riforma dell’assegno unico e universale, le prestazioni sono cessate per i nuclei familiari con figli ed orfanili (art. 10 del D.Lgs. n. 230/21). Tali prestazioni continuano ad essere riconosciute in favore dei nuclei familiari composti unicamente dai coniugi (eccetto il coniuge legalmente ed effettivamente separato), dai fratelli, dalle sorelle e dai nipoti, di età inferiore a 18 anni compiuti o senza limiti di età se si trovino, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, nell’assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi a un proficuo lavoro e nel caso in cui essi siano orfani di entrambi i genitori e non abbiano conseguito il diritto alla pensione ai superstiti.

Per quanto concerne l’ANF, l’INPS ha chiarito che tale prestazione non è più richiedibile se all’interno del nucleo familiare sia presente almeno un figlio a carico con età inferiore a 21 anni, ovvero un figlio a carico con disabilità, senza limiti di età, per il quale si ha diritto all’assegno unico e universale. Il nucleo familiare potrà invece richiedere l’ANF dopo il compimento dei 21 anni di età dei figli (non disabili) – ovvero in caso di figli minori di 21 anni in assenza dei requisiti di cui all’art. 2 co. 1 del D.Lgs. 230/2021 – ma solo per i soggetti diversi dai figli, quali il coniuge o eventuali sorelle, fratelli o nipoti (fermo restando il possesso dei requisiti di accesso alla prestazione).

Limiti per essere considerati a carico

Si considera a carico il familiare che abbia redditi personali di qualsiasi natura non superiori al seguente importo mensile (Circolare INPS 31/2024, §3):

  • 843,04 euro per il coniuge, per un genitore, per fratelli, sorelle e nipoti; 
  • 1.475,32 euro per i due genitori ed equiparati.

Stabilita la vivenza a carico, per il riconoscimento delle prestazioni occorre verificare il rispetto di determinati limiti di reddito.

Chi può beneficiare degli ANF?

In termini generali, possono beneficiare dell’ANF (Circolare INPS 28.2.2022 n. 34):

  • I lavoratori dipendenti del settore privato e lavoratori titolari di prestazioni da lavoro dipendente;
  • I lavoratori domestici e domestici somministrati;
  • Gli iscritti alla Gestione separata INPS ex art. 2 co. 26 della L. 335/95;
  • I lavoratori di ditte cessate, fallite o inadempienti;
  • I lavoratori agricoli a pagamento diretto ANF;
  • Soggetti beneficiari di prestazioni antitubercolari;
  • I lavoratori in aspettativa sindacale;
  • Lavoratori marittimi sbarcati per infortunio o malattia;
  • Lavoratori socialmente utili (LSU) e titolari di assegno ASU a carico del Fondo Sociale Occupazione e Formazione;
  • I titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei Fondi speciali ed ex ENPALS;
  • I titolari di prestazioni previdenziali (NASpI, CIGO, CIGD, CIGS, CISOA, ASO, AIS e IMA).

Decorrenza e durata

Il diritto:

  • Decorre dal primo giorno del periodo di paga o di pagamento della prestazione previdenziale nel corso del quale si verificano le condizioni prescritte per il riconoscimento del diritto (ad es., celebrazione del matrimonio);
  • Cessa alla fine del periodo in corso o alla data in cui le condizioni stesse vengono a mancare (ad es., separazione legale del coniuge).

Per i pagamenti subordinati ad autorizzazione da parte dell’INPS, la data iniziale dell’erogazione e quella di scadenza sono indicate dall’Istituto stesso. Se la domanda viene presentata per uno o per più periodi pregressi, gli arretrati spettanti vengono corrisposti entro 5 anni, secondo il termine di prescrizione quinquennale (messaggio INPS 31.10.2017 n. 4283).

Importo spettante

La somma mensile spettante va individuata nelle apposite tabelle ministeriali i cui importi sono rivalutati annualmente, e pubblicati dall’INPS, con effetto dal 1° luglio di ciascun anno, al 30 giugno dell’anno successivo, in misura pari alla variazione annuale ISTAT dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.

Per lo stesso nucleo familiare non può essere concesso più di un ANF, o altro trattamento di famiglia anche se percepito da altro componente.

Per approfondire: “Assegno per il nucleo familiare: nuovi importi“.

Esclusione dalla base imponibile fiscale

Gli assegni familiari rientrano tra i redditi esclusi – in via analitica e tassativa – dalla formazione della base imponibile IRPEF (art. 3 co. 3 lett. d) del TUIR).

Come richiedere gli assegni familiari?

Per sapere come è necessario richiedere gli assegni familiari, tra i lavoratori dipendenti del settore privato e del settore pubblico.

Modulo per i dipendenti privati

Nel caso di lavoratori dipendenti privati, è necessario compilare il modello richiesta assegni familiari ANF/DIP SR16 online. Il modulo ANF è nel cassetto previdenziale del cittadino e può essere compilato anche autonomamente. La domanda online di assegni per il nucleo familiare deve essere presentata:

  • Entro il 30 giugno o comunque prima dell’elaborazione della busta paga di giugno;
  • Al momento dell’assunzione o entro la prima busta paga.

Qualora il modulo non sia stato presentato per tempo, la domanda può essere presentata in qualsiasi momento, anche retroattivamente, è possibile chiedere gli arretrati fino a 5 anni dopo la maturazione del diritto.

Modulo per i dipendenti pubblici

La domanda di richiesta ANF deve essere inoltrata alle:

  • Ragionerie territoriali dello Stato (RTS), per il personale appartenente agli uffici periferici dello Stato sia di persona che tramite posta ordinaria od elettronica;
  • Ufficio della propria Amministrazione od Ente che gestisce il trattamento economico dei dipendenti, nel caso di personale delle amministrazioni centrali statali o di altri Enti;
  • Per i supplenti brevi e saltuari, alla scuola titolare del rapporto di lavoro. Per più contratti su più scuole il modello va consegnato a ciascun istituto.

Richiesta direttamente all’INPS

La domanda per gli assegni del nucleo familiare, deve essere presentata direttamente all’INPS:

  • Dipendenti agricoli a tempo determinato;
  • Colf, badanti e baby sitter;
  • Lavoratori parasubordinati;
  • Pensionati aventi diritto;
  • Assegni familiari per disoccupati;
  • Cassa integrazione a pagamento diretto INPS;
  • Arretrati ANF da ditte cessate o fallite.
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