Le condizioni che permettono di fatturare alla propria SRL in relazione alle possibili contestazioni riguardanti il fittizio prelevamento di utili.


Posso fatturare alla mia SRL con la mia partita IVA personale? Sono sicuro che se anche tu sei un imprenditore ed operi con la tua SRL, almeno una volta ti è venuta in mente l’idea di fatturare personalmente alla società per prelevare denaro. Inutile girarci attorno la possibilità di fatturare alla SRL con partita IVA personale è una delle domande che riceviamo quotidianamente da parte dei lettori.

Si tratta di una pratica molto diffusa, ma che nella maggioranza dei casi è gestita molto male. Infatti, questo tipo di pratica, se non correttamente gestita può portare a conseguenze molto pesanti per l’imprenditore. In questo articolo voglio approfondire questo aspetto ed indicarti le possibili problematiche e come è possibile (in alcuni casi, superarle).

Le problematiche fiscali per l’imprenditore che vuole fatturare alla SRL

La tentazione di fatturare alla propria SRL tramite l’utilizzo della partita IVA personale può nascere da tre distinte ragioni:

  • La possibilità di prelevare utili aziendali durante l’anno, ovvero senza attendere di approvare il bilancio (che avviene, generalmente, ad aprile dell’anno successivo;
  • La possibile minore tassazione IRPEF, specie nei primi scaglioni di imposta, rispetto alla possibilità di applicazione del compenso amministratore;
  • Oppure, la volontà di distribuire utili in modo differente rispetto alle quote della società, alterando eventuali equilibri precostituiti.

Ho già dedicato un articolo alle corrette e migliori modalità per prelevare utili da una SRL (ti lascio il link: “Prelevare utili dalla SRL: pratica e consigli“). Tra queste pratiche non trovi la possibilità di fatturare alla tua SRL.

Se non lo hai ancora capito devi sapere che si tratta di una pratica che se non correttamente gestita può portare a conseguenze molto importanti per l’imprenditore. Infatti, la fatturazione personale alla SRL può essere considerata dall’Amministrazione finanziaria come una forma di prelevamento di utili non consentita. Questa conseguenza, se attuata in particolari momenti di vita della società può portare a delle conseguenze molto pesanti in capo all’imprenditore. Mi riferisco a responsabilità personali (illimitate) che possono arrivare fino al penale (nei casi peggiori).

Pensa al caso di una SRL che si trova in una situazione di illiquidità e non riesce a far fronte al pagamento dei fornitori con regolarità. In questo caso, il fatto che l’imprenditori possa fatturare personalmente alla SRL, comporta per lo stesso una possibile responsabilità illimitata in caso di fallimento della società.

Fatturare alla SRL personale: le contestazioni fiscali

Come ho cercato di dirti, in ogni caso, la possibilità di fatturare alla propria SRL, è una pratica non consentita dall’Amministrazione finanziaria. Per questa, la fattura dalla posizione personale dell’imprenditore non è considerata una corretta possibilità di prelevamento di utili. In fase di accertamento l’Amministrazione finanziaria la contestazione più comune è quella di ritenere la fattura inesistente e pertanto IVA e costo saranno contestati con l’immancabile avviso di accertamento.

L’Amministrazione finanziaria, in questi casi, considera inesistente la fattura. Questo, in relazione al fatto che, viene a mancare la motivazione alla base della sua emissione. In buona sostanza, tutte le volte in cui la fattura non viene emessa a fronte di una cessione di beni o una prestazione di servizi reale, ma esclusivamente come forma di prelevamento di utili. Per questo motivo viene contestata. Infatti una fattura con la descrizione troppo generica costituisce un indizio di irregolarità che – per quanto grave possa essere – non è di sicuro una prova in senso stretto. Tuttavia, diventa onere del contribuente dimostrare la vera natura della transazione, magari esibendo la copia del contratto oppure della documentazione aziendale. Infatti, è sempre possibile dimostrare con elementi esterni alla fattura che quel costo relativo a merci o servizi è sicuramente un costo vero e non inventato. Tuttavia, a posteriori non è per niente semplice, per questo motivo occorre gestire in modo corretto questa pratica.

Il problema della consulenza alla propria SRL

La questione tende a farsi ancora più insidiosa quando si tratta di consulenze, perché è più complesso dare la prova di aver ricevuto una consulenza rispetto ad una fornitura di merce. Nel caso del socio/amministratore che fattura “consulenze” alla propria società appare evidente che questi importi possono tranquillamente essere considerati come dei prelievi di utili oppure come dei compensi per l’attività di amministratore.

Per questo motivo, l’Amministrazione finanziaria può arrivare a considerare inesistenti le fatture emesse, riportando a tassazione il costo sostenuto dalla società, che sarà chiamata a pagare le imposte sul costo divenuto “indeducibile“. Il tutto con sanzioni per la società che possono andare dal 90% al 180% della maggiore imposta dovuta e non versata (sanzioni per infedele dichiarazione). Oltre a questo l’Amministrazione finanziaria può arrivare a contestare anche la posizione di partita IVA personale dell’imprenditore, facendo un accertamento personale. Infatti, potrebbe trattarsi di ipotesi di fatturazione in mono-committenza, ovvero un’ipotesi di “falsa partita IVA“. Per questo motivo pensare di fatturare alla SRL di cui si è socio/amministratore può essere una soluzione non facilmente fattibile. Tuttavia, ci sono dei casi in cui fatturare alla propria SRL è permesso.

Fatturare alla propria SRL: quando è possibile?

Arrivati a questo punto è importante individuare in quali casistiche è possibile che possa avvenire una fatturazione verso la propria SRL, con una partita IVA individuale. Proviamo ad effettuare un semplice esempio.

Prendiamo il caso di un soggetto, iscritto all’Ordine degli architetti che opera con la propria partita IVA individuale per svolgere la propria attività professionale. Ad un certo punto questa persona viene coinvolta in un progetto di consulenza assieme ad altri professionisti ed imprenditori e diviene socio di una SRL. Questo soggetto, naturalmente, presta la propria attività professionale anche a favore della SRL, per la quale emette fattura.

Che differenze ci sono rispetto al caso del socio/amministratore nella fatturare alla SRL?

In questo caso è evidente che la fatturazione verso la SRL non avviene per un’esigenza legata a trovare la migliore forma di prelevamento di utili, ma avviene per esigenze della propria attività professionale. In questo modo, è possibile fatturare alla propria SRL senza che l’Amministrazione finanziaria possa sollevare contestazioni. Anche in caso di controlli il professionista può dimostrare l’effettiva attività svolta per conto del committente, in relazione alla propria attività professionale (quella di architetto).

Gli accorgimenti da tenere presenti in caso di fattura alla propria SRL

Quando ci si trova nella situazione di dover emettere una fattura verso la propria SRL è necessario essere a conoscenza del fatto che si è a rischio controlli. Per questo motivo è opportuno prendere qualche accorgimento indispensabile, utile ad evitare possibili contestazioni. In particolare, è opportuno tenere i seguenti accorgimenti:

  • Presentare e far firmare all’amministratore il mandato professionale. È indispensabile che il professionista abbia a disposizione un contratto di mandato professionale scritto e firmato dalle parti, che indichi oggetto, durata e modalità di svolgimento dell’attività professionale, assieme al prezzo ed alle modalità di pagamento. Devono essere evitati accordi verbali, al telefono oppure via email;
  • Conservare tutta la documentazione di supporto dell’attività professionale. È importante conservare la documentazione utile a dimostrare l’attività di consulenza concretamente svolta per conto della società. Ad esempio, un ingegnere puoi conservare i calcoli svolti, i progetti realizzati, etc;
  • Compilazione corretta della fattura. Nella fattura che deve emettere il professionista deve essere indicata la natura, la quantità e la qualità dell’attività svolta. In pratica, è necessario mettere in evidenza in modo dettagliato l’attività che è stata prestata.

Oltre a questi aspetti il professionista è chiamato a dimostrare che l’attività professionale non è svolta soltanto per la propria SRL, ma che si rivolge ad un ampio ventaglio di clienti. La propria SRL deve rappresentare solo uno dei tanti clienti con il quale il professionista ordinariamente opera.

Soltanto in presenza di questi elementi, infatti, l’Amministrazione finanziaria non può arrivare a contestare la tua posizione e soprattutto quella della società. Devi ricordare che in questi casi quello che viene chiesto è di documentare in modo dettagliato quali siano le attività che hanno originato la transazione commerciale!

CONFLITTO DI INTERESSI E RESPONSABILITA’ DEGLI AMMINISTRATORI
Se sei un amministratore della SRL, dovresti essere attento a evitare potenziali conflitti di interesse. Alcune transazioni tra te e la tua società potrebbero richiedere l’approvazione del consiglio di amministrazione.

Cosa fare per far contestare la fatturazione vero la propria SRL

Adesso che abbiamo visto come comportarsi per non farsi contestare la fatturazione verso la propria SRL, vediamo, invece, cosa ci capita di vedere dai contatti che ci arrivano sul sito. Vi sono imprenditori che credono di poter prelevare gli utili della propria SRL attraverso l’apertura di una partita IVA individuale. Attraverso di essa, l’imprenditore fattura alla SRL senza porsi alcun problema e senza avere una vera e propria attività professionale rivolta verso clienti terzi. Se arrivano alla mia consulenza in questa fase, ed è ancora possibile intervenire, solitamente sconsiglio di proseguire, al fine di individuare altre modalità di prelevamento di utili da una SRL,

In questo casi, infatti, la fatturazione alla propria SRL, specialmente per chi è socio/amministratore espone ad un evidente situazione di contrasto di interessi tra la propria posizione personale e quella della società di cui si è proprietario e/o amministratore. La fatturazione in questa fattispecie può far presupporre una distribuzione occulta di utili oppure (cosa ancora peggiore) può essere interpretata come un compenso amministratore dissimulato.

In casi ancora più gravi, e qui non è più possibile intervenire, l’imprenditore cerca aiuto dopo che l’Amministrazione finanziaria gli ha consegnato un avviso di accertamento. Ebbene, se l’imprenditore non è in grado di porsi le corrette problematiche in tempo, non c’è modo di poterlo aiutare.

Fatturazione in regime forfettario verso la propria SRL

Una casistica da tenere in considerazione nelle situazioni di fatturazione verso la propria SRL riguarda l’applicazione del regime forfettario per la partita IVA individuale. In particolare, non possono utilizzare il regime forfettario i soggetti che detengono quote di maggioranza di una SRL e che svolgono la stessa attività prodotta dalla SRL, con la propria partita IVA individuale. Il riferimento è verso l’esercizio di attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività di impresa arte o professione.

Al fine di individuare se l’attività della SRL e quella della partita IVA sono riconducibili si deve verificare se i codici ATECO appartengono alla stessa sezione. Inoltre, un’indice dello svolgimento della stessa attività riguarda la deduzione del costo da parte della SRL in relazione alla fattura emessa dalla partita IVA individuale. In questi casi non può essere utilizzato il regime forfettario per la partita IVA individuale.

Per approfondire: “Regime forfettario e socio di SRL sono compatibili?“.

Consulenza fiscale online

Dato che ci sono diversi modi di prelevare dalla propria SRL è bene essere prudenti e non correre rischi inutili quando si tratta di questioni fiscali. Se sei un imprenditore e stai pensando di fatturare personalmente alla tua SRL devi rifletterci sopra.

È importante, infatti, prendere scelte oculate ed anticipare quali possano essere le contestazioni da parte dell’Amministrazione finanziaria sul tuo operato. So benissimo che in giro ci sono consulenti che ti assicurano che fatturare personalmente alla tua SRL sia una pratica possibile e senza rischi, ma non è sempre così. Per questo motivo devi rifletterci con attenzione.

Se hai bisogno di un consulente che possa aiutarti a prendere le decisioni migliori per te e per la tua SRL, allora contattami. Segui il link sottostante per metterti in contatto con me e ricevere il preventivo per una consulenza fiscale personalizzata in grado di risolvere i tuoi dubbi e nel caso potrò assisterti in modo continuativo.

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