Certificazione Unica 2025: novità modello e istruzioni

Con provvedimento n. 9454 del 15 gennaio...

Eliminata la Certificazione Unica forfettari 2025: cosa cambia

A partire dal periodo di imposta 2024,...

Scadenze della dichiarazione Iva 2025

I soggetti obbligati a presentare la dichiarazione...

Come aprire una partita IVA come fisioterapista?

Fisco NazionaleProfessioniCome aprire una partita IVA come fisioterapista?

Tutto ciò che devi sapere su costi, regimi fiscali e vantaggi per i fisioterapisti con partita IVA

  • Obblighi di apertura: Requisiti per iniziare l’attività di fisioterapista con partita IVA.
  • Regimi fiscali: Differenze tra regime forfettario e ordinario per i fisioterapisti.
  • Costi fissi e variabili: Spese da considerare per la gestione della partita IVA.

La fisioterapia è una branca della medicina, che assolve ad una funzione preventiva. In particolare, essa si occupa di prevenire o curare problemi legati all’apparato muscolo-scheletrico, neurologico o viscerale. Non di rado accade, dunque, che sia necessario ricorrere al fisioterapista.

Proprio per tale ragione che tale figura professionale è divenuta particolarmente importante per la cura del nostro benessere. Infatti, proprio negli ultimi anni, sono aumentati i corsi di perfezionamento e specializzazione, nonché master volti a garantire una maggiore formazione del fisioterapista. Di seguito andiamo ad analizzare cosa fare per aprire una partita IVA come fisioterapista.


Come diventare fisioterapista?

Il fisioterapista è una figura professionale divenuta piuttosto comune negli ultimi anni, anche con l’introduzione di nuovi e sempre più specializzati percorsi di formazione.

La fisioterapia è una branca della medicina, che assolve ad una funzione anche preventiva. In particolare, essa si occupa di prevenire o curare problemi legati all’apparato muscolo-scheletrico, neurologico o viscerale. Tuttavia, è poco frequente che lo stesso fisioterapista nella sua carriera si occupi di entrambi gli aspetti, neurologici e muscolare. Quindi il paziente dovrà individuare quali sono le sue esigenze, anche con il contributo di uno specialista, e rivolgersi ad un fisioterapista il quale sia specializzato nel tipo di patologia che lo interessa.

Ciò non toglie, che ciascun specialista deve avere un adeguato grado di conoscenze in entrambi i settori, che potrebbero ragionevolmente entrare in contatto, con riferimento ad alcune patologie.

Spesso i medici si riferiscono alla fisioterapia con il termine fisiokinesiterapia o con l’abbreviazione fkt. La fisiokinesiterapia è volta, nello specifico, alla riabilitazione motoria. Lo stesso termine fisiokinesiterapia ha carattere fortemente descrittivo, esso sta per terapia naturale con il  movimento.

Cosa cura il fisioterapista?

La funzione principale del fisioterapista è sia quello di prevenire che quello di curare delle difficoltà motorie, presentatesi in seguito ad un trauma oppure dovuti ad altre cause: fisiologiche e posturali.

Egli, dunque, è sovente chiamato a svolgere un lavoro di prevenzione, laddove individui delle abitudini scorrette, spesso posturali, che in futuro potrebbero diventare patologiche e che possono essere adeguatamente corrette con il suo intervento. Negli atleti invece la prevenzione consiste nell’allenamento e nel rinforzo muscolare mirato per prevenire gli infortuni.

Ovviamente, l’intervento del fisioterapista non è esclusivamente preventivo, talvolta purtroppo è tenuto a porre rimedio all’insorgenza di patologie già conclamate. Non di rado a seguito di un evento traumatico siamo tenuti a rivolgerci alle cure del presente professionista, al fin di superare un dolore acuto o prolungato nel tempo, quindi dopo il manifestarsi della patologia.

Ricordiamo a tal proposito come alcune patologie sono molto comuni, anche tra i giovani. Il dolore muscolo-scheletrico, ad esempio, affligge il 91% degli italiani, con circa 4 persone su 10 che ne soffrono settimanalmente.

Quando rivolgersi al fisioterapista?

Come abbiamo accennato nel precedente paragrafo, i campi di intervento del fisioterapista si dividono in due categorie, quella neurologica e quella muscolare.

Nel primo caso, il fisioterapista segue i pazienti che hanno problemi di mobilità legati al sistema nervoso. In genere quindi, pazienti che hanno avuto un ictus o un aneurisma cerebrale.  Mentre nel secondo, pazienti che hanno dolori cronici riconducibili a:

  • Mal di schiena o lombalgia;
  • Sciatalgia o lombosciatalgia;
  • Cervicalgia;
  • Cervicobrachialgia;
  • Ernia del disco;
  • Colpo di frusta;
  • Lombalgia acuta o “colpo della strega”;
  • Fratture ossee;
  • Contusioni, distorsioni o lussazioni;
  • Infiammazioni articolari;
  • Riabilitazione post-intervento;
  • Riabilitazione dopo impianto di protesi;
  • Difetti di postura;
  • Scoliosi, dorso curvo, iperlordosi;
  • Traumi muscolari: strappi muscolari, lesioni o contratture;
  • Lesioni parziali o totali dei tendini;
  • Lesioni dei legamenti;
  • Sindrome del tunnel carpale;
  • Artrosi;
  • Artriti;
  • Tendiniti;
  • Epicondiliti;
  • Rinforzo muscolare.

Come si apre la partita IVA come fisioterapista?

La Partita IVA è necessaria per chi opera come professionista autonomo. Ti permette di gestire le tue attività in conformità con la legge e offre vantaggi significativi, come la possibilità di dedurre le spese e ottimizzare il carico fiscale.

I passaggi fondamentali per l’apertura della partita IVA e l’avvio dell’attività professionale sono i seguenti:

  1. Scegliere il codice ATECO: Il codice corretto per i fisioterapisti è 86.90.21, che identifica le professioni sanitarie non mediche.
  2. Registrazione presso l’Agenzia delle Entrate: Compila il modello AA9/12 per dichiarare l’apertura e fornire dettagli sull’attività.
  3. Iscrizione alla cassa ENPAP: Obbligatoria per la gestione dei contributi previdenziali e per garantire una pensione futura adeguata.
  4. Scelta del regime fiscale: Opta tra regime forfettario e ordinario in base al volume d’affari e alla struttura dei costi.

Tempi e costi

L’apertura della partita IVA è generalmente gratuita, ma è consigliabile rivolgersi a un commercialista per evitare errori durante la procedura.

Regimi fiscali disponibili

Al momento di apertura della propria attività professionale il fisioterapista deve scegliere il regime fiscale che andrà ad applicare. In particolare, possiamo individuare i seguenti:

Regime forfettario

Ideale per fisioterapisti con ricavi inferiori a 85.000 € annui.

Vantaggi:

  • Aliquota ridotta al 15% (o 5% per i primi 5 anni).
  • Semplificazione degli adempimenti contabili.
  • Esenzione dall’obbligo di fatturazione elettronica (salvo modifiche normative).

Limiti:

  • Nessuna detrazione IVA sugli acquisti.
  • Incompatibilità con altre attività lavorative subordinate, salvo specifiche eccezioni.

Regime della contabilità semplificata

Adatto per chi ha costi elevati o supera i limiti del regime forfettario.

Vantaggi:

  • Possibilità di dedurre tutte le spese sostenute per l’attività.
  • Detrazione dell’IVA sugli acquisti di beni e servizi.
  • Maggiore flessibilità nella gestione contabile.

Svantaggi:

  • Maggiori obblighi burocratici e documentali.

Costi per la gestione della partita IVA

L’avvio dell’attività fisioterapista comporta il sostenimento di costi fissi e variabili, che di seguito andiamo a schematizzare e riassumere.

Costi fissi

  • Contributi ENPAP: Circa il 10-14% del reddito netto dichiarato, con possibilità di rateizzazione.
  • Assicurazione RC Professionale: Obbligatoria per legge, con costi variabili tra 200 e 500 € l’anno.
  • Spese per il commercialista: Dai 500 ai 1.500 € annuali, in base alla complessità dell’attività.
  • Software per la gestione amministrativa: Spesso consigliati per semplificare la fatturazione e la contabilità.

Costi variabili

  • Acquisto di attrezzature professionali come lettini, apparecchiature elettromedicali e strumenti per la terapia manuale.
  • Affitto e gestione dello studio, comprese utenze e manutenzioni.
  • Formazione continua, necessaria per mantenere aggiornate le competenze.
  • Promozione e marketing, inclusi siti web e campagne pubblicitarie mirate.
TipologiaCosto Medio Annuale
Contributi ENPAP1.500-3.000 €
Commercialista500-1.500 €
Assicurazione200-500 €
Strumenti professionali1.000-3.000 €
Formazione500-1.000 €

Conclusioni

Aprire una Partita IVA come fisioterapista richiede pianificazione e conoscenza delle normative fiscali. Una corretta gestione può fare la differenza nel successo della tua attività. Contattaci per una consulenza personalizzata e senza impegno, per iniziare il tuo percorso professionale con sicurezza e serenità.

Consulenza fiscale online|Fiscomania.com

Modulo di contatto

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    I più letti della settimana

    Abbonati a Fiscomania

    Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

    I nostri tools

     

    Elisa Migliorini
    Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
    Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
    Leggi anche

    Certificazione Unica 2025: novità modello e istruzioni

    Con provvedimento n. 9454 del 15 gennaio 2025 l’Agenzia delle Entrate ha approvato la Certificazione Unica - CU 2025,...

    Eliminata la Certificazione Unica forfettari 2025: cosa cambia

    A partire dal periodo di imposta 2024, il Decreto Semplificazione per gli Adempimenti Fiscali (D.Lgs. n. 1 del 2024, art. 29...

    E-commerce e recensioni online

    La direttiva dell'Unione Europea, conosciuta anche come Direttiva Omnibus, contiene regole specifiche applicabili per i siti E-commerce. In particolare...

    Corporate Transparency Act (CTA) per le società USA

    Il Corporate Transparency Act (CTA) è una normativa statunitense approvata come parte del National Defense Authorization Act del 2021,...

    Omocodia: persone con lo stesso codice fiscale, cosa fare?

    Il metodo di calcolo del codice fiscale è basato sui dati anagrafici delle persone e può accadere che ci...

    Autocertificazione agevolazione impatriati 2025

    I lavoratori dipendenti che intendono usufruire dell'agevolazione legata ai lavoratori impatriati in Italia devono presentare un'apposita autocertificazione al datore...