La cassa integrazione è uno strumento che è stato ampiamente utilizzato quest’anno e nel 2020 durante il periodo di emergenza sanitaria, come cuscinetto per i lavoratori e le aziende che si sono trovate in crisi economica o impossibilitate a svolgere un determinato lavoro.
Al momento c’è un’ulteriore novità sulla cassa integrazione, in particolare quella richiesta con causale Covid-19: verrà estesa con un’ulteriore proroga ancora per gli ultimi mesi del 2021, fino alla fine di dicembre. Secondo l’ultima bozza del Decreto Fiscale infatti la cassa integrazione sarà garantita alle aziende che la richiedono almeno fino alla fine dell’anno.
Si tratta di tutte quelle imprese che stanno terminando in questo mese, a ottobre, il limite massimo di richieste possibili per la cassa integrazione con causale Covid-19, ovvero che hanno come motivazione l’emergenza sanitaria.
La cassa integrazione prorogata metterà a disposizione delle aziende e di conseguenza dei lavoratori ancora un numero di settimane che va da 9 a 13, di cui potranno beneficiarne le imprese che si trovano ancora in difficoltà. Vediamo nell’articolo tutte le informazioni sul funzionamento della proroga, a chi verrà indirizzata e le prospettive per il 2022.
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Cassa integrazione: uno strumento per aziende e lavoratori
La cassa integrazione è un ammortizzatore sociale che moltissime aziende hanno richiesto per i propri dipendenti, garantendo un’entrata economica ai lavoratori nonostante le difficoltà aziendali, con il supporto dell’ente previdenziale INPS.
Attualmente il sistema previdenziale prevede che alle aziende sia possibile erogare una cassa integrazione che può differenziarsi in diverse tipologie: da quella ordinaria a quella in deroga, fino ad arrivare alla cassa integrazione più richiesta dall’arrivo della pandemia, ovvero la cassa integrazione per Covid-19.
Si tratta di una misura che viene erogata alle aziende che si sono trovate in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria in corso, che hanno ricevuto una somma tale da coprire diverse mensilità di pagamento ai propri dipendenti.
La cassa integrazione in ogni caso non prevede che venga erogata ai dipendenti una busta paga con salario pieno, ma con circa l’80% del normale stipendio. Anche la cassa integrazione per Covid-19 ha funzionato in questo modo per diversi mesi, tuttavia sono state stabilite delle scadenze entro cui le aziende potevano richiederla.
La cassa integrazione per Covid-19 è stata prorogata numerose volte per sostenere la situazione delle aziende durante il periodo di emergenza, e nell’attuale bozza di riforma con il Decreto Fiscale si presume che verrà introdotta una ulteriore proroga, almeno fino a quando sarà terminata l’emergenza sanitaria. Termine che è previsto per la fine dell’anno, entro dicembre 2021.
Proroga cassa integrazione per Covid-19: per chi
La proroga della cassa integrazione con causale Covid-19 andrà ad aggiungere alcune settimane, da 9 a 13, all’attuale scadenza della misura per le aziende che da ottobre non possono più richiederla. La proroga va di pari passo con le misure di allentamento del blocco licenziamenti, che scade alla fine di ottobre per le piccole imprese.
La cassa integrazione sarà nuovamente accessibile per altre settimane per le aziende di determinati settori, che sono quelli più colpiti dall’emergenza sanitaria e hanno rilevato una diminuzione sostanziale del fatturato prodotto. Si tratta prima di tutto del settore della moda e della produzione tessile, insieme a quello della pelletteria, ma non solo.
Anche per Alitalia, che recentemente ha smesso di essere operativa ed è stata sostituita da ITA, ci saranno nuovi ammortizzatori sociali. L’obiettivo anche con questo decreto sarà quello di sostenere i lavoratori e le aziende che sono entrate in un periodo di crisi, molto di più rispetto ad altri settori per cui in questo periodo si sta assistendo ad una ripresa, seppur lenta.
La cassa integrazione prorogata andrà anche a favore delle mense aziendali, che hanno subito un duro colpo in termini di fatturato a causa della diminuzione di lavoro provocato dall’arrivo dell’emergenza sanitaria e dai rallentamenti di molte aziende.
Cassa integrazione per Covid-19 prorogata: come funziona
La cassa integrazione con causale Covid-19 viene estesa dalla proroga fino alla fine dell’anno 2021. Non è ancora chiaro cosa accadrà nel 2022, anche se al momento si ipotizza che questa misura verrà applicata in via straordinaria e gratuitamente solo fino alla fine dell’emergenza sanitaria, il 31 dicembre 2021.
L’emergenza sanitaria è quasi arrivata alla durata di due anni, oltre i quali non è possibile dichiarare lo stato di emergenza. Per questo motivo a partire dal 2022 con molta probabilità cadranno diversi tipi di sostegni e misure di previdenza istituiti dal 2020 ad oggi.
Tra questi, anche il blocco dei licenziamenti, che in alcuni casi ancora tutela i lavoratori. In concomitanza con l’allentamento della misura però potrebbe presto arrivare una nuova ondata di disoccupazione, per questo motivo nel Decreto Fiscale viene prevista un’ulteriore applicazione della cassa integrazione collegata all’emergenza sanitaria.
Le aziende quindi potranno procedere a chiedere questa particolare cassa integrazione anche successivamente a ottobre, grazie alla nuova proroga. Con le novità del Decreto Fiscale arriveranno altre misure per i prossimi mesi, ma ancora sale l’attesa per l’applicazione delle stesse.
Al momento, come è possibile visionare sul sito ufficiale del governo, sono stabiliti i principali obiettivi e i provvedimenti per il prossimo periodo, in materia fiscale e per le misure a sostegno dei cittadini.
Decreto Fiscale e misure urgenti
Con il Decreto Fiscale il governo elenca una serie di misure da attuare nel prossimo periodo, in particolare quelle riferite alla sicurezza negli ambienti di lavoro, come spiega il sito ufficiale:
“Il decreto interviene con una serie di misure sul mondo del lavoro, a cominciare dalla sicurezza sui luoghi di lavoro: le norme approvate consentiranno infatti di intervenire con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero.”
In materia fiscale, si procederà con una proroga dei pagamenti delle rate delle cartelle esattoriali, ma non solo. Ecco una serie di misure prese in carico:
- Rifinanziamento dell’ecobonus per le auto elettriche;
- Rifinanziamento per equiparare la quarantena da Covid-19 alla malattia;
- Congedi parentali per lavoratori dipendenti o autonomi genitori di figli con un massimo di 14 anni, in caso di sospensione di attività didattica o quarantena;
- Misure di sostegno al reddito per lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria;
- Cassa integrazione Covid-19 prorogata.