In un'economia globale altamente competitiva come quella di oggi le aziende dipendono sempre di più dalle proprie idee, conoscenze e innovazioni. In questo contesto la proprietà intellettuale contribuisce quindi a garantire che questi “asset” intangibili, di grande valore, siano tutelati adeguatamente e che le imprese vengano premiate per le loro innovazioni e iniziative.
È quindi fondamentale capire come proteggere la proprietà intellettuale e quali sono gli strumenti a disposizione dei titolari. Nei precedenti articoli ci siamo soffermati spesso sulle tematiche più note relative ai marchi, ai brevetti e al diritto d’autore, senza però mai affrontare la questione relativa agli strumenti di tutela a disposizione dei titolari di questi diritti in caso di loro violazione da parte di soggetti terzi.
In questo articolo ci soffermeremo quindi proprio su questo fondamentale aspetto in relazione alla violazione dei marchi. Il rispetto dei diritti di esclusiva derivanti dal marchio è infatti a carico del titolare e sostanzialmente nel suo stesso interesse; starà quindi al proprietario di questo monitorare il mercato, scoprire le eventuali violazioni poste in essere da parte di soggetti terzi e decidere che misure adottare per far rispettare i propri diritti.
In caso di violazione del marchio (sia esso depositato o registrato) è infatti possibile agire in via stragiudiziale, in via giudiziale o in via amministrativa.
L’azione stragiudiziale a tutela della violazione del marchio
Possiamo dire che l’azione stragiudiziale a tutela della violazione del marchio è la forma tutela più “blanda” di cui il titolare di un segno può avvalersi per rivendicare la propria titolarità su un determinato marchio.
Questa azione non consiste altro che in una lettera di diffida, anche eventualmente notificata a mezzo ufficiale giudiziario, per intimare la cessazione della violazione dei diritti sul marchio nonchè chiedere la cessazione del comportamento contraffattivo.
Lo scopo di detta azione è quello di ottenere un risultato celere ed un componimento "bonario" della vicenda. Tuttavia, certe volte questa azione può rivelarsi come non sufficiente a raggiungere lo scopo desiderato. Trattandosi di comunicazione bonaria, questa può non essere adeguatamente considerata da parte di colui che ha posto in essere la violazione.
In questo caso quindi il titolare dovrà valutare se procedere con un’altra azione più decisa a tutela del proprio marchio.
L’azione giudiziale a tutela della violazione del marchio
Attraverso un’azione di questo tipo il titolare del marchio potrà citare in giudizio il contraffattore (o presunto tale). In questo caso detta azione potrà avvenire avanti al Tribunale del luogo in cui il convenuto ha il domicilio, la residenza o la dimora oppure, nel caso in cui non abbia domicilio, residenza o dimora in Italia, del luogo in cui il titolare del marchio ha residenza o domicilio oppure, se né il convenuto né il titolare hanno il domicilio, la residenza o la dimor...
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