La dichiarazione dei redditi è il documento contabile che permette di determinare l’imposta effettivamente dovuta e beneficiare di eventuali agevolazioni fiscali. La dichiarazione si effettua attraverso la compilazione del cosiddetto modello 730 o del modello REDDITI. Non tutte le spese possono essere dedotte o detratte, e comprenderne le differenze è fondamentale per evitare errori e sanzioni.
Indice degli Argomenti
Cosa significa deducibilità e detraibilità
Prima di addentrarci nei dettagli, chiariamo cosa significano i termini “deducibilità” e “detraibilità“:
- Spese deducibili: riducono il reddito imponibile su cui si calcolano le imposte. In altre parole, queste spese vengono sottratte dal reddito prima di determinare l’importo da tassare. Le spese deducibili possono includere, ad esempio, i contributi previdenziali obbligatori, le erogazioni liberali a favore di istituzioni religiose, i contributi versati per fondi pensione integrativi, e le spese sostenute per il pagamento di assegni di mantenimento all’ex coniuge. L’obiettivo delle deduzioni è quello di ridurre il reddito complessivo per alleggerire il carico fiscale, incentivando determinate spese ritenute utili o necessarie dal legislatore;
- Spese detraibili: vengono invece sottratte direttamente dall’imposta lorda, quindi riducono l’importo dell’imposta da pagare. Le spese detraibili possono includere, ad esempio, alcune spese sanitarie, gli interessi passivi sui mutui per l’acquisto dell’abitazione principale, i premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, oltre alle spese per l’istruzione dei figli e le erogazioni liberali a favore di enti non profit. Queste detrazioni variano in base alla percentuale stabilita dalla normativa fiscale, che generalmente si attesta intorno al 19%, con possibili limiti o soglie massime.
Ci sono, però, diverse spese che non rientrano in nessuna di queste categorie. Vediamo ora quali sono.
Tipologie di spese non deducibili o detraibili
Le spese di rappresentanza sono i costi sostenuti per promuovere l’azienda e ottimizzare le relazioni pubbliche con clienti e collaboratori. Questi costi non sono completamente deducibili per l’azienda, con il Modello Redditi, ma ci sono dei limiti fiscali.
Le spese di rappresentanza che non hanno un diretto collegamento con l’attività professionale o imprenditoriale non sono deducibili per i lavoratori autonomi o professionisti. Questo include pranzi e cene senza un chiaro scopo di lavoro oppure regali o omaggi non giustificati da attività di promozione dell’azienda.
Gli acquisti di beni di lusso o di oggetti ad uso personale non sono deducibili. Alcuni esempio i gioielli, abbigliamento di alta moda, opere d’arte oppure le auto e altri veicoli di lusso, se non direttamente riconducibili all’attività professionale.
Non tutte le spese sanitarie possono essere detratte al 19% dalla dichiarazione dei redditi. Tra quelle escluse troviamo:
- Le spese mediche sostenute all’estero che non rispettano i requisiti di certificazione italiani;
- Trattamenti estetici, come interventi di chirurgia estetica non legati a patologie, che non sono considerate necessarie dal punto di vista medico.
Tra le spese non deducibili troviamo anche le retribuzioni e i contributi versati per il personale domestico, come colf, badanti e baby-sitter. Fa eccezione una detrazione parziale per i contributi previdenziali obbligatori, entro certi limiti, ma il resto delle spese non è detraibile.
Le spese sostenute per corsi non strettamente collegati alla propria attività lavorativa non sono deducibili. Ad esempio:
- Corsi di cucina o di danza;
- Master o corsi universitari che non hanno una diretta connessione con l’attività professionale.
Le spese effettuate in contanti o senza l’indicazione del codice fiscale del contribuente non sono detraibili. Questo riguarda in particolare quelle spese per cui è necessario dimostrare la tracciabilità del pagamento, come le spese sanitarie, le spese scolastiche, e altre spese che danno diritto a detrazioni o deduzioni fiscali. La normativa fiscale richiede infatti che le spese detraibili siano pagate con metodi tracciabili (ad esempio, bonifico bancario, carta di credito o debito) e che venga fornita idonea documentazione, come ricevute o fatture che riportino il codice fiscale del contribuente. Questo requisito è stato introdotto per combattere l’evasione fiscale e garantire la corretta tracciabilità delle transazioni.
Per una medicina per esempio acquistata in farmacia, è possibile pagare ancora in contanti presentando il codice fiscale, con la tessera sanitaria, alla cassa.
Esempi di spese comunemente non deducibili o detraibili
Per aiutare i contribuenti a comprendere meglio quali spese non possono essere incluse nella dichiarazione dei redditi, ecco alcuni esempi pratici:
- Viaggi e vacanze: I costi per viaggi di piacere o vacanze personali non sono deducibili.
- Arredamento e Elettrodomestici: Gli acquisti di mobili e elettrodomestici per l’abitazione principale, se non nell’ambito di specifiche agevolazioni come il “bonus mobili”.
- Donazioni a Privati: Le donazioni fatte a parenti o amici non sono detraibili, a differenza delle donazioni fatte a enti di beneficenza riconosciuti.
Spese sanitarie non detraibili
Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono alcune spese che non possono essere detratte. Prima di tutto, bisogna ricordare che le spese più importanti da detrarre sono quelle di tipo medico.
Va ricordato che in questo caso è possibile effettuare ancora il pagamento in contanti, presentando la tessera sanitaria. Non sono però detraibili alcuni tipi di prodotti relativi all’ambito medico. Alcuni di questi non sono detraibili anche se prescritti dal medico. Si tratta di:
- Parafarmaci: non hanno bisogno necessariamente di essere prescritti dal medico, e possono essere acquistati in farmacia;
- Integratori alimentari, anche se sono prescritti da un medico;
- Prodotti naturali: anche se hanno l’obiettivo di curare, non sono considerati medicinali. Nonostante questo però possono essere acquistati in farmacia;
- Alcune spese per cure mediche specialistiche: in linea generale è necessario presentare la documentazione che riporta la terapia, le applicazioni, e la presentazione dello specialista che le ha effettuate. Non sono detraibili fiscalmente alcuni tipi di spese per le visite come: osteopatia, le spese per i pedagogisti, le terapie aggiuntive come la frequenza alle grotte di sale, l’idrokinesiterapia;
- Corsi in palestra o personal trainer: le spese per corsi relativi all’attività motoria che vengono effettuati in palestra o da casa non sono detraibili. I corsi, anche se frequentati per motivi di guarigione, non sono applicabili al modello 730. Lo stesso vale per lezioni o il lavoro dei personal trainer.
Il pagamento per l’acquisto di occhiali da vista invece può essere detratto, ad esclusione di montature di lusso contenenti materiali preziosi. Allo stesso modo possono venire detratte dalle spese le lenti a contatto con il relativo liquido per l’uso. In questi acquisti è necessario comunque conservare lo scontrino di avvenuto pagamento.
Come evitare errori
La complessità delle norme fiscali italiane può rendere difficile distinguere tra le spese che sono deducibili o detraibili e quelle che non lo sono. Alcuni suggerimenti utili per evitare errori includono:
- Consultare un professionista: Rivolgersi a un commercialista per avere una consulenza personalizzata.
- Documentazione completa: Conservare tutta la documentazione che attesta la natura delle spese sostenute.
- Verificare le novità fiscali: Le normative fiscali sono in costante evoluzione, quindi è importante rimanere aggiornati su eventuali cambiamenti che possono influenzare la deducibilità o la detraibilità delle spese.