La dichiarazione dei redditi rappresenta un momento cruciale per ogni contribuente, poiché permette di determinare l’imposta effettivamente dovuta e beneficiare di eventuali agevolazioni fiscali. Tuttavia, non tutte le spese possono essere dedotte o detratte, e comprenderne le differenze è fondamentale per evitare errori e sanzioni. In questo articolo, forniremo una panoramica completa delle principali categorie di spese che non sono deducibili o detraibili nella dichiarazione dei redditi delle persone fisiche.
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Cosa significa deducibilità e detraibilità
Prima di addentrarci nei dettagli, è utile chiarire cosa significano i termini “deducibilità” e “detraibilità“:
- Spese deducibili: riducono il reddito imponibile su cui si calcolano le imposte. In altre parole, queste spese vengono sottratte dal reddito prima di determinare l’importo da tassare. Le spese deducibili possono includere, ad esempio, i contributi previdenziali obbligatori, le erogazioni liberali a favore di istituzioni religiose, i contributi versati per fondi pensione integrativi, e le spese sostenute per il pagamento di assegni di mantenimento all’ex coniuge. L’obiettivo delle deduzioni è quello di ridurre il reddito complessivo per alleggerire il carico fiscale, incentivando determinate spese ritenute utili o necessarie dal legislatore;
- Spese detraibili: vengono invece sottratte direttamente dall’imposta lorda, quindi riducono l’importo dell’imposta da pagare. Le spese detraibili possono includere, ad esempio, alcune spese sanitarie, gli interessi passivi sui mutui per l’acquisto dell’abitazione principale, i premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, oltre alle spese per l’istruzione dei figli e le erogazioni liberali a favore di enti non profit. Queste detrazioni variano in base alla percentuale stabilita dalla normativa fiscale, che generalmente si attesta intorno al 19%, con possibili limiti o soglie massime.
Ci sono, però, diverse spese che non rientrano in nessuna di queste categorie. Vediamo ora quali sono.
Tipologie di spese non deducibili o detraibili
1. Spese di rappresentanza personale
Le spese di rappresentanza che non hanno un diretto collegamento con l’attività professionale o imprenditoriale non sono deducibili. Questo include:
- Pranzi e cene senza un chiaro scopo di lavoro.
- Regali o omaggi non giustificati da attività di promozione dell’azienda.
2. Spese per beni di lusso e oggetti personali
Gli acquisti di beni di lusso o di oggetti ad uso personale non sono deducibili. Alcuni esempi includono:
- Gioielli, abbigliamento di alta moda, opere d’arte.
- Auto e altri veicoli di lusso, se non direttamente riconducibili all’attività professionale.
3. Spese sanitarie non riconosciute
Non tutte le spese sanitarie possono essere detratte. Tra quelle escluse troviamo:
- Le spese mediche sostenute all’estero che non rispettano i requisiti di certificazione italiani.
- Trattamenti estetici, come interventi di chirurgia estetica non legati a patologie, che non sono considerate necessarie dal punto di vista medico.
4. Spese per il personale domestico
Le retribuzioni e i contributi versati per il personale domestico, come colf, badanti e baby-sitter, non sono generalmente deducibili. Fa eccezione una detrazione parziale per i contributi previdenziali obbligatori, entro certi limiti, ma il resto delle spese non è detraibile.
5. Spese per corsi e formazione personale
Le spese sostenute per corsi non strettamente collegati alla propria attività lavorativa non sono deducibili. Ad esempio:
- Corsi di cucina o di danza.
- Master o corsi universitari che non hanno una diretta connessione con l’attività professionale.
6. Spese effettuate in contanti o senza codice fiscale
Le spese effettuate in contanti o senza l’indicazione del codice fiscale del contribuente non sono detraibili. Questo riguarda in particolare quelle spese per cui è necessario dimostrare la tracciabilità del pagamento, come le spese sanitarie, le spese scolastiche, e altre spese che danno diritto a detrazioni o deduzioni fiscali. La normativa fiscale richiede infatti che le spese detraibili siano pagate con metodi tracciabili (ad esempio, bonifico bancario, carta di credito o debito) e che venga fornita idonea documentazione, come ricevute o fatture che riportino il codice fiscale del contribuente. Questo requisito è stato introdotto per combattere l’evasione fiscale e garantire la corretta tracciabilità delle transazioni.
Per una medicina per esempio acquistata in farmacia, è possibile pagare ancora in contanti presentando il codice fiscale, con la tessera sanitaria, alla cassa.
Esempi di spese comunemente non deducibili o detraibili
Per aiutare i contribuenti a comprendere meglio quali spese non possono essere incluse nella dichiarazione dei redditi, ecco alcuni esempi pratici:
- Viaggi e vacanze: I costi per viaggi di piacere o vacanze personali non sono deducibili.
- Arredamento e Elettrodomestici: Gli acquisti di mobili e elettrodomestici per l’abitazione principale, se non nell’ambito di specifiche agevolazioni come il “bonus mobili”.
- Donazioni a Privati: Le donazioni fatte a parenti o amici non sono detraibili, a differenza delle donazioni fatte a enti di beneficenza riconosciuti.
Spese sanitarie non detraibili fiscalmente
Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono alcune spese che non possono essere detratte fiscalmente. Prima di tutto, bisogna ricordare che le spese più importanti da detrarre sono quelle di tipo medico.
Va ricordato che in questo caso è possibile effettuare ancora il pagamento in contanti, presentando la tessera sanitaria. Non sono però detraibili alcuni tipi di prodotti relativi all’ambito medico. Alcuni di questi non sono detraibili anche se prescritti dal medico. Si tratta di:
- Parafarmaci: non hanno bisogno necessariamente di essere prescritti dal medico, e possono essere acquistati in farmacia;
- Integratori alimentari, anche se sono prescritti da un medico;
- Prodotti naturali: anche se hanno l’obiettivo di curare, non sono considerati medicinali. Nonostante questo però possono essere acquistati in farmacia;
- Alcune spese per cure mediche specialistiche: in linea generale è necessario presentare la documentazione che riporta la terapia, le applicazioni, e la presentazione dello specialista che le ha effettuate. Non sono detraibili fiscalmente alcuni tipi di spese per le visite come: osteopatia, le spese per i pedagogisti, le terapie aggiuntive come la frequenza alle grotte di sale, l’idrokinesiterapia;
- Corsi in palestra o personal trainer: le spese per corsi relativi all’attività motoria che vengono effettuati in palestra o da casa non sono detraibili. I corsi, anche se frequentati per motivi di guarigione, non sono applicabili al modello 730. Lo stesso vale per lezioni o il lavoro dei personal trainer.
Il pagamento per l’acquisto di occhiali da vista invece può essere detratto fiscalmente, ad esclusione di montature di lusso contenenti materiali preziosi. Allo stesso modo possono venire detratte dalle spese le lenti a contatto con il relativo liquido per l’uso. In questi acquisti è necessario comunque conservare lo scontrino di avvenuto pagamento.
Come evitare errori nella Dichiarazione dei redditi
La complessità delle norme fiscali italiane può rendere difficile distinguere tra le spese che sono deducibili o detraibili e quelle che non lo sono. Alcuni suggerimenti utili per evitare errori includono:
- Consultare un professionista: Rivolgersi a un commercialista per avere una consulenza personalizzata.
- Documentazione completa: Conservare tutta la documentazione che attesta la natura delle spese sostenute.
- Verificare le novità fiscali: Le normative fiscali sono in costante evoluzione, quindi è importante rimanere aggiornati su eventuali cambiamenti che possono influenzare la deducibilità o la detraibilità delle spese.
Conclusioni
Conoscere quali spese non sono deducibili o detraibili è fondamentale per una corretta compilazione della dichiarazione dei redditi e per evitare errori che potrebbero comportare sanzioni. Le categorie di spese non deducibili o detraibili sono diverse e includono spese di lusso, spese di rappresentanza personale, e costi per il personale domestico non strettamente connessi all’attività lavorativa. La consulenza di un esperto fiscale può aiutare a navigare in questa complessa materia e garantire una dichiarazione dei redditi conforme alle normative.