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Sistemi di tassazione: territoriale o di residenza?

Fiscalità InternazionaleSistemi di tassazione: territoriale o di residenza?

Differenze tra regimi fiscali di tipo territoriale che escludono da tassazione i proventi di fonte estera ed i regimi fiscali worldwide basati sulla residenza fiscale di persone fisiche e imprese.

La globalizzazione ha aumentato l’interazione tra le nazioni attraverso il commercio, gli investimenti e la circolazione delle persone. Le aziende e gli individui si trasferiscono in altri paesi e creano reddito. In questi casi, la domanda che ci si pone è: in quale Paese sono tenuto a pagare le imposte sui redditi?

Quando una società o un individuo del paese A ottiene entrate nel paese B, quale paese ha il diritto di tassare tali redditi? Per rispondere a questa domanda occorre analizzare i sistemi di tassazione adottati dai due Paesi coinvolti.

In ambito internazionale la tassazione dei redditi può seguire due diversi criteri di imputazione nei confronti di persone fisiche o enti societari. Devi sapere che, ogni Paese del mondo applica un sistema di tassazione dei redditi unico e differente da tutti gli altri. Tuttavia, all’interno dei regimi fiscali l’imputazione dei redditi avviene seguendo due criteri, che possono essere così descritti:

  • Principio di tassazione su base territoriale del reddito (source-based taxation principle);
  • Principio di tassazione in base alla residenza fiscale del soggetto percettore del reddito (world-wide taxation principle).

Generalmente i sistemi a tassazione territoriale sono di origine anglosassone, mentre il principio di tassazione sulla base della residenza fiscale è di stampo continentale europeo. Tra i due sistemi di imputazione del reddito, sicuramente, il più comune e diffuso è il sistema di tassazione in base alla residenza del soggetto percettore. Il criterio di tassazione su base territoriale del reddito, invece, è meno utilizzato, e nel corso di questo articolo ne vedremo il motivo. Quello che devi sapere è che questi sistemi si basano su filosofie diverse e mirano al raggiungimento di obiettivi differenti. Infatti, le differenze tra i due sistemi di tassazione ed imputazione dei redditi sono notevoli, vediamole insieme nel dettaglio.

Sistemi fiscali territoriali o basati sulla residenza fiscale

Un sistema fiscale territoriale e uno basato sulla residenza fiscale sono due approcci differenti per la tassazione delle persone fisiche e delle imprese. In un sistema fiscale territoriale, le persone fisiche e le imprese sono tassate solamente sui redditi e sui guadagni generati all’interno del territorio del paese in cui risiedono. In altre parole, solo i redditi generati all’interno dei confini del paese sono soggetti a tassazione.

D’altra parte, in un sistema fiscale basato sulla residenza fiscale, le persone fisiche e le imprese sono tassate sui loro redditi e guadagni globali, indipendentemente dal fatto che siano stati generati all’interno o all’esterno del paese in cui risiedono. Questo significa che, ad esempio, se un cittadino italiano risiede in un paese con un sistema fiscale basato sulla residenza fiscale, sarà soggetto a tassazione sia sui redditi generati in Italia che su quelli generati all’estero.

In sintesi, le differenze principali tra i due sistemi sono che nel sistema fiscale territoriale si tassa solo ciò che viene prodotto nel territorio del paese, mentre nel sistema basato sulla residenza fiscale si tassa tutto il reddito del contribuente, indipendentemente dalla sua provenienza. In generale, il sistema fiscale basato sulla residenza fiscale è più ampio e tende a generare maggiori entrate fiscali per lo Stato, mentre il sistema territoriale può essere visto come più vantaggioso per gli investimenti e gli affari transfrontalieri.

Sistemi di tassazione dei redditi: il criterio territoriale

Vi sono persone o enti la cui residenza fiscale si trova in un Paese, ma la loro attività è effettivamente svolta in un altro paese e il loro reddito viene assoggettato a tassazione in quest’ultimo paese. Il principio di imputazione territoriale del reddito prevede che un soggetto o un ente si veda assoggettare a tassazione soltanto i redditi che derivano da fonte residente in quel Paese. La tassazione dei redditi avviene, sostanzialmente, in base alla localizzazione dei redditi nello Stato. I redditi che, invece, derivano dall’estero non sono soggetti a tassazione nello Stato che prevede una tassazione territoriale dei redditi.

I Paesi che adottano il sistema di tassazione territoriale applicano una imposizione fiscale ai soggetti passivi di imposta, persone fisiche o aziende, che producono profitto all’interno dei confini nazionali. Di seguito una tabella dei principali paesi che prevedono tassazione territoriale dei redditi suddivisi per continente.

EuropaAsiaAmerica
MonacoHong KongPanama
AndorraMacaoCosta Rica
MaltaSingaporeParaguay
UngheriaMalesiaStati Uniti

Esempio di imputazione dei redditi su base territoriale

Facciamo un esempio: se sei un lavoratore dipendente che vive in Irlanda e che percepisce un reddito da una società residente in Irlanda avrai una tassazione alla fonte dalla società Irlandese. Tuttavia, se il tuo reddito da lavoro dipendente deriva da una società, ad esempio, residente in Italia, non avrai obblighi di tassazione di questo reddito in Irlanda.

L’obiettivo della tassazione territoriale dei redditi

L’obiettivo del sistema di imputazione territoriale dei redditi è quello di attirare le aziende straniere sul proprio territorio per acquisire know-how, e per fare cassa con le spese di gestione. Infatti l’idea è che tali categorie di soggetti comunque non sarebbero sottoposti all’imposizione di quei territori, per cui, attirandoli senza fargli pagare le tasse non farebbero perdere un solo euro all’erario di quei paesi.

Si tratta di una generalizzazione estrema poiché le regole cambiano di paese in paese ed i requisiti per accedere a questo tipo di tassazione (cioè zero tasse per i redditi prodotti fuori dai confini nazionali) sono molto differenti tra loro e si applicano a differenti categorie di soggetti.

Hong Kong ad esempio, applica una aliquota del 16,5% sui profitti di impresa alle società fiscalmente residenti che generano profitto all’interno dello Stato. Sono esenti da tassazione invece, le società che pure essendo fiscalmente residenti ad Hong Kong generano i loro guadagni in altri Stati. Malta invece, non applica tassazione alle persone fisiche fiscalmente residenti nel proprio territorio, ad eccezione dei cittadini maltesi, che non svolgano attività produttiva all’interno dei confini nazionali. Quindi se sei cittadino italiano, hai residenza fiscale a Malta e vendi consulenze ai tuoi clienti attraverso una società irlandese, non sarai soggetto a tassazione maltese sui redditi personali.

Sistemi di tassazione dei redditi: il criterio della residenza

Questo sistema di tassazione è il più diffuso al mondo, soprattutto fra gli Stati europei. I Paesi che adottano il sistema di tassazione di residenza, applicano una imposizione fiscale ai soggetti, persone fisiche o aziende, residenti nel proprio territorio sui redditi da questi generati ovunque nel mondo, principio di world wide taxation.

L’Italia fa parte di questo gruppo. Se hai una azienda in Italia, la tassazione ti viene applicata a tutto il reddito generato, ovunque nel mondo. Ergo, anche se la tua SRL genera tutto il fatturato all’estero, dovrai pagare le tasse in Italia come se tutti i tuoi affari fossero stati sviluppati all’interno dello Stato italiano. Stesso discorso vale per i redditi della persona fisica. Se ad esempio, sei residente in Italia, hai un immobile di proprietà a te intestato e lo affitti, il reddito incassato sarà tassato in Italia a prescindere dallo Stato in cui si trova l’immobile. Per approfondire: “Immobili esteri e tassazione in Italia“.

Sistemi di tassazione ed imputazione dei redditi: problematiche di doppia tassazione

Come accennato, la maggior parte degli Stati del mondo applica sistemi di imputazione dei redditi basati sulla residenza fiscale. Tra questi stati sicuramente rientra anche l’Italia. Più in particolare in Italia il sistema di imputazione dei redditi è definito dall’art. 3 del DPR n. 917/86 (TUIR). Sulla base di questa disposizione i soggetti fiscalmente residenti in Italia sono soggetti a tassazione su base mondiale dei loro redditi (criterio di residenza). Mentre, i soggetti non residenti sono soggetti a tassazione solo per i redditi di fonte italiana (tassazione territoriale).

Esattamente come l’Italia molti altri Paesi adottano un criterio di imputazione dei redditi sulla base della residenza del soggetto percettore, lasciando un criterio territoriale per l’imputazione dei redditi dei soggetti non residenti.

Possiamo riassumere, quindi, che a livello di sistemi di tassazione può accadere che uno Stato decida di applicare contemporaneamente un criterio di tassazione sulla base della residenza e territoriale contemporaneamente, ma con una differenza sostanziale:

  • La tassazione sulla base della residenza viene applicata ai soggetti fiscalmente residenti, mentre
  • La tassazione territoriale viene applicata ai soggetti fiscalmente non residenti.

Vediamo una situazione concreta.

Immaginiamo un soggetto italiano che con la sua partita Iva effettua consulenza ad una società Francia. In questo caso il freelance italiano viene assoggettato a tassazione in Italia sul proprio reddito, ovunque prodotto. Tuttavia, la Francia, dal canto suo, applica una tassazione territoriale per i redditi percepiti nel Paese da parte di soggetti non residenti. In questo esempio:

  • L’Italia ti tassa applicando il principio worldwide;
  • La Francia tassa i redditi prodotti nel suo Stato attraverso l’applicazione del sistema territoriale.

La doppia imposizione internazionale dei redditi

Il sovrapporsi dei sistemi di tassazione provoca spesso e volentieri la cosiddetta doppia tassazione internazionale. Si tratta di situazioni in cui, evidentemente, lo stesso reddito viene tassato due volte:

  • La prima volta il reddito viene tassato sulla base della residenza fiscale “Country of Residence”;
  • La seconda volta il reddito viene tassato sulla base della fonte del reddito “Country of Source”.

Questo fenomeno viene eliminato attraverso l’applicazione delle disposizioni contenute nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni. Si tratta di accordi bilaterali che intervengono sul tema, ma comunque non sempre rappresentano un’utile soluzione volta ad evitare la doppia tassazione dei redditi.

Sistemi di tassazione: qual’è il migliore?

Tra i sistemi di tassazione dei redditi non esiste un sistema migliore rispetto ad un altro. E’ tutto molto soggettivo e strettamente legato e influenzato dal proprio progetto di sviluppo.

Oggi molti imprenditori prediligono individuare sistemi di tassazione territoriale che permettono di abbattere la tassazione sui redditi di fonte estera, in modo lecito e legale. Tuttavia, si deve segnalare che l’atteggiamento delle organizzazioni di riferimento, negli ultimi anni, è stato evidentemente sempre più restrittivo nei confronti di tutti gli Stati che offrono questo sistema di imposizione ai soggetti non fiscalmente residenti.

Tuttavia, la tassazione territoriale è tutt’oggi un sistema validissimo e pienamente lecito e legale. È diffuso in molti paesi al mondo: Hong Kong, Malesia, UK, Thailandia, Georgia, Libano, Malta, Panama, Paraguay, Belize e molti altri.

Tuttavia, allo stesso modo vi sono, nel mondo, anche sistemi di tassazione worldwide molto vantaggiosi come Ungheria, Andorra, Bulgaria, Montenegro e Macedonia che hanno un’imposizione personale e aziendale intorno al 10%. Questi sistemi sono più semplici da un punto di vista di architettura fiscale, i costi di gestione sono molto più bassi e le tempistiche di creazione della società più veloci.

Tabella di confronto: regimi fiscali territoriali e worldwide

Di seguito ti mostro una tabella che illustra le principali differenze tra i regimi fiscali territoriali e quelli worldwide:

CaratteristicaRegime territorialeRegime worldwide
Base imponibileSolo reddito generato nel paese.Reddito generato sia nel paese sia all’estero.
VantaggiMinore complessità amministrativa per i redditi esteri, potenzialmente minore esposizione fiscale su redditi non locali.Tassazione uniforme di tutti i redditi, indipendentemente dalla loro origine, che può semplificare il calcolo dell’imposta per i residenti.
SvantaggiPossibile doppia tassazione se il paese di origine del reddito ha un accordo fiscale diverso o assente con il paese di residenza.Maggiore onere fiscale sui redditi esteri, maggiore complessità nella gestione fiscale dei redditi esteri.
Adatto perIndividui e aziende che generano significativi redditi all’estero e cercano di minimizzare la tassazione su quei redditi.Individui e aziende che preferiscono una tassazione semplice e uniforme, indipendentemente dalla fonte del reddito.
Esempi di paesiHong Kong, Singapore, Panama.Stati Uniti, Giappone, Regno Unito.

Conclusioni e consulenza fiscale

In questo articolo ho cercato di spiegarti le differenze tra sistemi di tassazione che applicano criteri di territorialità dei redditi rispetto a quelli che applicano criteri basati sulla residenza fiscale. Come abbiamo visto ci sono differenze consistenti tra questi due sistemi di tassazione.

L’aspetto su cui devi prestare attenzione è, possibilmente, cercare di evitare conflitti e quindi situazioni di doppia imposizione da risolvere. Nel caso avrai sicuramente bisogno di un consulente, esperto in fiscalità internazionale, in grado di aiutarti.

Ti consiglio di affidati solo ed esclusivamente a professionisti del settore. Se stai leggendo questo articolo probabilmente hai un dubbio, un problema o una questione da risolvere riguardante uno degli aspetti che delimitano la fiscalità internazionale. Prima di commettere errori inutili, che possono costarti caro in caso di un accertamento fiscale, è sempre opportuno affidarsi a professionisti preparati su questi particolari aspetti legati al diritto tributario.

Se ti serve aiuto ad intraprendere il tuo nuovo percorso verso la libertà fiscale puoi richiedere una consulenza personalizzata utile a risolvere i tuoi dubbi.

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