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Aprire una PMI in Polonia: tassazione al 9%

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Aliquote dell'imposta sulle società in Polonia al 19% con aliquota ridotta al 9% per le PMI.

  • L’aliquota fiscale delle società in Polonia è tra le più basse in Europa, con un’aliquota del 19%;
  • Possibilità per le PMI di sfruttare una aliquota di tassazione ridotta del 9%;
  • Regimi fiscali agevolati per le zone economiche speciali: la Polonia ha creato alcune zone economiche speciali in cui le aziende possono beneficiare di regimi fiscali agevolati, come aliquote fiscali più basse e esenzioni fiscali.

La Polonia è una giurisdizione particolarmente interessante, si trova nel centro dell’Europa e fa parte dell’UE. È uno dei paesi che fa parte degli accordi sullo scambio automatico di informazioni ed è possibile sfruttare la Direttiva c.d. “madre/figlia” e quella “interessi e canoni“. Per questo, di fatto, è una giurisdizione interessante da valutare per l’espansione del tuo business attraverso la creazione di una società.

Tassazione delle società in Polonia: come funziona

La Polonia è diventata una delle destinazioni più attraenti per le piccole e medie imprese, grazie a un sistema fiscale vantaggioso che prevede un’aliquota agevolata del 9% per alcune società. Questo regime fiscale è stato introdotto per incentivare l’imprenditoria locale e attirare investitori stranieri, rendendo il paese una delle opzioni più competitive in Europa per la costituzione di un’impresa.

Il sistema di tassazione delle imprese in Polonia si basa sul CIT (Corporate Income Tax), ovvero l’imposta sul reddito delle società. L’aliquota standard per le imprese è del 19%, una percentuale in linea con molti altri paesi dell’Unione Europea. Tuttavia, esiste un regime fiscale ridotto che consente alle piccole imprese di pagare solo il 9% di imposta sui profitti, a condizione che vengano rispettati determinati requisiti.

Differenza tra tassazione standard (19%) e agevolata (9%)

La principale differenza tra l’aliquota standard del 19% e quella agevolata del 9% riguarda il fatturato dell’azienda. Per poter beneficiare della tassazione ridotta, un’impresa non deve superare un determinato limite di ricavi annui, fissato attualmente a 2 milioni di euro. Questo significa che solo le aziende di dimensioni ridotte, con un volume d’affari contenuto, possono usufruire di questa agevolazione. Una volta superato questo tetto, l’impresa viene automaticamente tassata con l’aliquota ordinaria del 19%.

Un altro aspetto importante riguarda il momento in cui l’impresa può iniziare a usufruire della tassazione ridotta. Se una società è appena stata costituita, può accedere immediatamente all’aliquota del 9%, a meno che non si tratti di una riorganizzazione o di una trasformazione di un’attività preesistente. Questa regola è stata introdotta per evitare che le aziende più grandi si frammentino artificialmente in più entità di minori dimensioni solo per beneficiare della tassazione agevolata.

È importante sottolineare che l’aliquota del 9% si applica solo all’imposta sul reddito delle società, mentre altre imposte come l’IVA o i contributi previdenziali restano invariati. Inoltre, le imprese che operano in determinati settori regolamentati potrebbero non avere accesso a questo regime agevolato, a seconda delle normative specifiche vigenti in Polonia.

Tipologie di aziende che possono usufruirne

Non tutte le imprese hanno diritto alla tassazione agevolata. Il regime del 9% è riservato alle società che soddisfano i criteri di piccola impresa e che operano in conformità con la normativa fiscale polacca. In genere, le Spółka z o.o. (equivalenti alle SRL italiane) sono le principali beneficiarie di questa aliquota ridotta.

Tuttavia, ci sono delle restrizioni. Le imprese che nascono da una ristrutturazione, fusione o scissione di una società preesistente potrebbero non avere diritto alla tassazione ridotta. Questo per evitare che le grandi aziende si dividano artificialmente in più entità più piccole solo per sfruttare l’aliquota agevolata.

Inoltre, alcune categorie di aziende potrebbero essere escluse dal regime agevolato a causa della loro attività economica. Per esempio, le imprese del settore finanziario, assicurativo o altre attività regolamentate potrebbero essere soggette a regimi fiscali differenti e non beneficiare del 9%. È quindi essenziale verificare con attenzione il codice ATECO equivalente (PKD in Polonia) della propria attività per assicurarsi che rientri nei criteri richiesti.

Obblighi contabili e fiscali da rispettare

Le imprese che accedono alla tassazione del 9% devono rispettare determinati obblighi contabili e fiscali per mantenere lo status di beneficiarie dell’aliquota agevolata. In primo luogo, è necessario che l’azienda tenga una contabilità ordinaria, registrando in modo accurato tutte le operazioni economiche e finanziarie.

Inoltre, è obbligatorio presentare le dichiarazioni fiscali nei termini stabiliti dalla legge e versare le imposte dovute senza ritardi. Qualsiasi irregolarità o mancata conformità agli obblighi fiscali potrebbe comportare la perdita del diritto all’aliquota ridotta e il passaggio immediato alla tassazione standard del 19%.

Le imprese devono anche garantire la trasparenza delle operazioni finanziarie ed evitare pratiche di elusione fiscale. In caso di verifica da parte dell’amministrazione tributaria polacca, l’azienda deve essere in grado di dimostrare di soddisfare tutti i requisiti per il regime agevolato.

Tassazione sul reddito mondiale per le società residenti

Le società fiscalmente residenti in Polonia sono soggette a tassazione sul loro reddito mondiale. Le società non residenti sono tassate solo sul reddito di origine polacca. Il diritto delle autorità fiscali di tassare un non residente è ulteriormente limitato se il paese di residenza del non residente ha concluso un trattato contro la doppia imposizione (DTA) con la Polonia. In questo caso, le autorità fiscali polacche hanno, di norma, il diritto di tassare solo la parte del reddito del non residente che può essere attribuita a una stabile organizzazione (PE) situata in Polonia, se tale reddito è stato realizzato in Polonia. Le eccezioni riguardano tipi specifici di reddito, come royalties, interessi, dividendi e plusvalenze, che possono essere in Polonia anche se non esiste PE.

Le società polacche con partecipazione straniera possono essere costituite come società a responsabilità limitata, società per azioni, società per azioni semplici, società in accomandita semplice o società in accomandita per azioni. Non c’è limite alla percentuale di partecipazione straniera. I tipi sopra menzionati sono soggetti alle regole generali CIT, inclusa l’aliquota fiscale standard del 19% (e altre aliquote, a seconda del tipo di reddito generato nel Paese). La stessa aliquota si applica alle succursali di società estere.

I dividendi pagati dal società residenti a non residenti sono sottoposti a ritenuta alla fonte con aliquota del 19% a meno che non diversamente specificato dai trattati contro le doppie imposizioni o siano esenti ai sensi della Direttiva c.d. “madre-figlia” dell’UE.

Le Zone Economiche Speciali

Al fine di attrarre gli investimenti e favorire la crescita, fin dalla metà degli anni ’90 sono state istituite alcune Zone Economiche Speciali (ZES). Si tratta di aree attrezzate con infrastrutture e spazi per le attività in cui le aziende ivi ubicate godono di alcuni incentivi di carattere fiscale. In particolare la legge prevede un’esenzione fiscale dall’imposta sui redditi fino a una percentuale dell’investimento effettuato o del costo del lavoro per due anni della nuova occupazione creata. Tale percentuale dipende dalle dimensioni dell’impresa e dalla Zona considerata. Inoltre, sono esenti dalle imposte sulle proprietà immobiliari qualora dichiarino alle autorità locali competenti di volerne mantenerne il possesso per almeno cinque anni.

Forme giuridiche più convenienti per le PMI in Polonia

Aprire un’impresa in Polonia può essere un’opportunità vantaggiosa per gli imprenditori italiani, soprattutto grazie alla tassazione agevolata al 9% per le PMI. Tuttavia, la scelta della forma giuridica gioca un ruolo fondamentale per garantire un’operatività efficiente e il rispetto delle normative fiscali. In Polonia esistono diverse strutture societarie, ma alcune sono più adatte alle piccole e medie imprese rispetto ad altre. Vediamo quali sono le opzioni più convenienti.

Spółka z o.o.: la forma più diffusa per le PMI

La Spółka z ograniczoną odpowiedzialnością (Sp. z o.o.), equivalente alla SRL italiana, è la forma giuridica più utilizzata dagli imprenditori stranieri che vogliono avviare un’attività in Polonia. Questa struttura offre numerosi vantaggi, tra cui la responsabilità limitata dei soci, che rispondono solo per il capitale investito, senza rischiare il proprio patrimonio personale.

Per costituire una Sp. z o.o., è richiesto un capitale sociale minimo di appena 5.000 PLN (circa 1.200 euro), rendendola accessibile anche a chi vuole avviare un’impresa con un investimento contenuto. Inoltre, questa tipologia di società può essere interamente posseduta da soci stranieri, il che la rende una scelta ideale per gli imprenditori italiani che vogliono operare in Polonia senza necessità di partner locali.

Dal punto di vista fiscale, una Sp. z o.o. con un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni di euro può beneficiare dell’aliquota ridotta del 9% sull’imposta sui profitti. Tuttavia, c’è un aspetto da considerare: se i soci decidono di distribuire gli utili sotto forma di dividendi, questi sono soggetti a una tassazione aggiuntiva, generalmente del 19%. Per questo motivo, è importante valutare la gestione fiscale con attenzione per ottimizzare i costi.

Ditta individuale: semplicità e gestione agevolata

Per chi preferisce un’opzione più snella, la ditta individuale rappresenta una valida alternativa. Questo tipo di impresa è particolarmente adatto ai freelancer, consulenti e piccoli imprenditori, in quanto permette una gestione semplificata rispetto alla Sp. z o.o. e non richiede un capitale iniziale.

La registrazione di una ditta individuale in Polonia è veloce ed economica, e consente di scegliere tra diversi regimi fiscali, inclusa la tassazione proporzionale o il sistema forfettario per determinate attività. Tuttavia, a differenza della Sp. z o.o., l’imprenditore risponde personalmente per i debiti dell’attività, il che rappresenta un rischio da considerare.

Un altro svantaggio è che la tassazione al 9% non si applica alle ditte individuali, bensì solo alle società soggette all’imposta sulle società (CIT). Questo significa che il titolare sarà tassato in base all’imposta sul reddito personale (PIT), con aliquote che possono arrivare fino al 32%, rendendo questa opzione meno conveniente per chi genera profitti elevati.

Altre forme giuridiche: società di persone e S.A.

Oltre alla Sp. z o.o. e alla ditta individuale, esistono altre forme giuridiche come le società di persone (Spółka jawna, Spółka komandytowa) e le società per azioni (Spółka Akcyjna – S.A.), ma queste sono meno utilizzate dalle PMI.

Le società di persone sono adatte a piccole realtà con pochi soci, ma presentano l’inconveniente della responsabilità illimitata per i debiti aziendali. La Spółka Akcyjna, invece, è più indicata per grandi aziende o per chi vuole raccogliere capitali dagli investitori, poiché richiede un capitale sociale minimo molto più elevato (100.000 PLN, circa 22.000 euro).

Quale scegliere?

Se l’obiettivo è beneficiare della tassazione agevolata al 9% e ridurre i rischi personali, la Spółka z o.o. è la scelta migliore per le PMI in Polonia. Offre protezione patrimoniale, una gestione relativamente semplice e la possibilità di attrarre investitori in futuro. Per chi vuole invece un’attività più flessibile e con meno burocrazia, la ditta individuale può essere un’opzione valida, sebbene non permetta di accedere al regime fiscale agevolato.

La decisione dipende dal tipo di business, dalla propensione al rischio e dagli obiettivi di crescita. Per questo motivo, è consigliabile consultare un commercialista esperto in fiscalità polacca prima di registrare la propria attività.

Come aprire una PMI in Polonia: passaggi

Avviare un’attività in Polonia è un processo relativamente rapido e meno burocratico rispetto a molti altri paesi europei. Grazie alla digitalizzazione dei servizi amministrativi, è possibile costituire un’impresa in pochi giorni, soprattutto se si opta per una società a responsabilità limitata (Spółka z o.o.), la forma giuridica più utilizzata dagli imprenditori stranieri. Tuttavia, è importante seguire attentamente le procedure per evitare errori che potrebbero rallentare il processo o comportare problemi fiscali.

Registrazione dell’azienda e ottenimento del codice fiscale

Il primo passo per aprire una PMI in Polonia è la registrazione dell’impresa presso il Registro Nazionale delle Imprese (Krajowy Rejestr Sądowy – KRS). Questo può essere fatto online tramite la piattaforma eKRS o in forma cartacea, anche se la registrazione digitale è più veloce ed efficiente.

Per costituire una Spółka z o.o., è necessario predisporre un atto costitutivo, che deve essere firmato davanti a un notaio (se redatto in forma tradizionale) o tramite la piattaforma telematica (se si utilizza il modello standard). Nell’atto costitutivo devono essere indicati i dettagli della società, tra cui:

  • Denominazione sociale;
  • Sede legale;
  • Oggetto dell’attività;
  • Capitale sociale (minimo 5.000 PLN, circa 1.200 euro);
  • Dati dei soci e degli amministratori.

Dopo la registrazione al KRS, l’impresa riceve un numero KRS, equivalente alla partita IVA e al codice fiscale aziendale in Italia. A questo punto, è necessario ottenere il NIP (Numer identyfikacji podatkowej), che corrisponde al numero di identificazione fiscale per le transazioni con l’amministrazione tributaria polacca.

Se l’impresa intende operare a livello internazionale o effettuare transazioni intracomunitarie, è necessario richiedere l’iscrizione al registro IVA UE (VAT-EU), una procedura che può richiedere alcuni giorni aggiuntivi.

Scelta del regime IVA e obblighi fiscali

Le imprese sono soggette all’IVA (Podatek od towarów i usług – VAT), che ha un’aliquota standard del 23%, con riduzioni al 8% o 5% per alcuni beni e servizi. Tuttavia, le nuove imprese possono scegliere di non registrarsi immediatamente ai fini IVA se il loro fatturato annuo non supera 200.000 PLN (circa 45.000 euro).

Per le PMI che prevedono di superare questa soglia o che operano in settori in cui l’IVA è obbligatoria, è consigliabile registrarsi sin dall’inizio per evitare problematiche con l’Agenzia delle Entrate polacca.

Oltre all’IVA, le imprese devono rispettare le scadenze fiscali e presentare regolarmente dichiarazioni dei redditi e report finanziari. Le società soggette all’imposta sulle società (CIT) devono presentare la dichiarazione annuale entro il 30 aprile dell’anno successivo all’anno fiscale di riferimento.

Contabilità e obblighi amministrativi

Le imprese polacche devono tenere una contabilità precisa e trasparente, che varia a seconda della forma giuridica e del regime fiscale scelto.

  • Le Spółka z o.o. devono obbligatoriamente tenere una contabilità ordinaria (pełna księgowość), con registrazione dettagliata di ogni transazione finanziaria;
  • Le ditte individuali e le piccole società di persone possono adottare una contabilità semplificata (księga przychodów i rozchodów – KPiR), più facile da gestire e con minori obblighi burocratici.

Un aspetto importante è la gestione della busta paga per i dipendenti. Se l’azienda assume personale, deve registrarsi presso l’Istituto Nazionale di Sicurezza Sociale (ZUS) per il versamento dei contributi previdenziali e sanitari.

Molti imprenditori preferiscono affidarsi a un commercialista locale o a uno studio contabile specializzato per evitare errori fiscali e amministrativi. In Polonia, il costo della gestione contabile è generalmente più basso rispetto ad altri paesi europei, il che rappresenta un ulteriore vantaggio per le PMI.

Apertura di un conto bancario aziendale

Un passaggio fondamentale per operare in Polonia è l’apertura di un conto bancario aziendale, che deve essere intestato alla società. La scelta della banca è importante, in quanto alcune offrono servizi specifici per gli imprenditori stranieri, come il supporto in lingua inglese e l’integrazione con piattaforme di contabilità.

Per aprire un conto aziendale, di solito vengono richiesti i seguenti documenti:

  • Statuto e atto costitutivo della società;
  • Numero KRS e NIP;
  • Documento di identità dell’amministratore o del titolare.

Alcune banche richiedono la presenza fisica del rappresentante legale della società per la firma del contratto, mentre altre consentono l’apertura del conto anche a distanza, facilitando il processo per gli imprenditori non residenti.

Consulenza fiscale online

La Polonia si conferma una delle destinazioni più attraenti in Europa per gli imprenditori che vogliono avviare una nuova attività o espandere il proprio business. Grazie a una tassazione agevolata al 9% per le PMI, a una burocrazia più snella rispetto ad altri paesi dell’UE e a un costo del lavoro competitivo, il paese offre un ambiente favorevole per la crescita delle imprese, sia locali che internazionali.

Tuttavia, per sfruttare al meglio questi vantaggi fiscali, è fondamentale avere una strategia chiara e conoscere in dettaglio le normative locali. L’accesso all’aliquota ridotta del 9% è infatti vincolato a requisiti precisi, come il limite di fatturato annuo e la forma giuridica dell’impresa. Inoltre, la gestione contabile e fiscale deve essere impeccabile per evitare problemi con l’amministrazione tributaria polacca.

Se stai pensando di avviare un’attività in Polonia o vuoi ottimizzare la fiscalità della tua impresa a livello internazionale, la soluzione migliore è affidarsi a un esperto del settore. Una consulenza personalizzata ti permetterà di evitare errori, scegliere la struttura giuridica più conveniente e sfruttare al meglio le opportunità offerte dal sistema fiscale polacco.

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    Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
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