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Nomina degli amministratori nelle SPA

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Nelle SPA, se lo statuto non dispone diversamente, trova applicazione il modello tradizionale ove la funzione amministrativa è esercitata dall'Amministratore o dal Consiglio di Amministrazione. Vediamo, di seguito la disciplina che riguarda la nomina degli amministratori e la loro sostituzione (cooptazione) nel modello tradizionale.

Una delle caratteristiche delle Società per Azioni (SPA) possono optare tra tre diverse forme di amministrazione:

  • Il modello tradizionale;
  • Il sistema monistico;
  • Oppure, il sistema dualistico.

Qualora nulla sia previsto nello statuto si applica il modello tradizionale di amministrazione. In questo modello di corporate governance la funzione amministrativa è esercitata dagli Amministratori. In questo articolo andrò ad approfondire le modalità di nomina degli amministratori e la loro sostituzione nel modello tradizionale di governance.

Procedura di nomina degli amministratori nelle SPA

Gli amministratori hanno il potere di rappresentare la società nei confronti di terzi. Questo significa che possono prendere decisioni e intraprendere azioni legali per conto della società.

I primi amministratori dalla nascita della società devono essere nominati nell’atto costitutivo. Successivamente, gli amministratori sono nominati dall’assemblea ordinaria. Aspetto importante da sottolineare è che competenza dell’assemblea ordinaria è inderogabile, salvo alcuni casi particolari previsti e codificati nel codice civile. Sostanzialmente le deroghe alla nomina assembleare degli amministratori sono le seguenti:

  • Come detto, i primi amministratori, sono nominati nell’atto costitutivo;
  • Lo statuto può riservare la nomina di un componente indipendente del CDA ai possessori degli strumenti finanziari;
  • La legge o lo statuto può riservare allo Stato o a enti pubblici la nomina di uno o più amministratori con gli stessi diritti ed obblighi degli altri. Questi amministratori possono essere revocati solo da chi li ha nominati;
  • Gli stessi amministratori provvedono alla nomina dei componenti del CDA venuti a mancare durante l’esercizio con deliberazione approvata dal collegio sindacale (cooptazione). Questo, purché la maggioranza sia rappresentata da amministratori nominati dall’assemblea.

È importante che gli amministratori abbiano le competenze e le qualifiche necessarie per gestire la società. Questo può includere esperienza nel settore, competenze di gestione e conoscenza delle leggi e delle normative pertinenti.

Gli amministratori dovrebbero evitare situazioni in cui potrebbero sorgere conflitti di interesse tra i loro doveri verso la società e i loro interessi personali o professionali. La remunerazione degli amministratori è normalmente decisa dall’assemblea dei soci e può essere legata alla performance della società.

Ricorda che queste sono linee guida generali e la procedura specifica può variare a seconda dello statuto della società e delle leggi applicabili. È sempre consigliabile consultare un avvocato per capire le specificità della nomina di un amministratore in una specifica SPA.

La cooptazione degli amministratori nelle SPA

La cooptazione è un processo attraverso il quale il consiglio di amministrazione di una società può nominare nuovi amministratori in caso di vacanza di uno o più posti prima della scadenza del termine di carica. Questo processo è regolato dal Codice Civile all’art. 2386. Nelle società per azioni, la cooptazione è possibile solo se è prevista dallo statuto della società. Se uno o più posti di amministratore diventano vacanti durante l’anno, gli amministratori rimanenti possono nominare nuovi amministratori fino alla successiva assemblea dei soci, che deve poi confermare la nomina. La delibera del consiglio di amministrazione con la nomina dei nuovi amministratori deve essere approvata dal collegio sindacale. Se l’intero consiglio di amministrazione si dimette o viene rimosso, l’assemblea dei soci deve essere convocata senza indugio per nominare un nuovo consiglio.

Gli amministratori così nominati restano in carica fino alla prossima assemblea. La ratifica da parte dell’assemblea comporta la permanenza in carica degli stessi fino alla scadenza di quelli in carica all’atto della loro nomina. Ai fini dell’applicazione della disciplina della cooptazione degli amministratori è necessario fare riferimento alle disposizioni statutarie. Disposizioni che possono prevedere, ad esempio il criterio del “simul stabunt simul cadent“, ove alla cessazione di taluni amministratori cessa l’intero consiglio. In questa fattispecie gli amministratori non possono ricorrere alla cooptazione. Infatti, l’assemblea per la nomina del nuovo consiglio deve essere convocata d’urgenza dagli amministratori rimasti in carica. Se vengono a cessare l’amministratore unico o tutti gli amministratori, l’assemblea per la nomina dell’amministratore o dell’intero consiglio deve essere convocata d’urgenza dal collegio sindacale. Organo che può compiere nel frattempo gli atti di ordinaria amministrazione.

La cooptazione è uno strumento utile per garantire la continuità della gestione della società, ma deve essere utilizzata con attenzione per garantire che il consiglio di amministrazione mantenga un equilibrio di competenze e rappresentanza.

Accettazione della carica da parte dell’amministratore

La nomina dell’amministratore nominato dall’assemblea ordinaria deve essere comunicata al soggetto prescelto e da questi accettata. L’accettazione della carica da parte degli amministratori è un passaggio fondamentale nel processo di nomina degli amministratori di una società. Quando un individuo viene nominato amministratore di una società, deve esprimere il suo consenso a ricoprire tale ruolo. Questo può avvenire in diversi modi:

  1. Accettazione esplicita: L’individuo può accettare esplicitamente la carica, ad esempio firmando un documento di accettazione o dichiarando la propria accettazione in un’assemblea dei soci;
  2. Accettazione tacita: Se l’individuo inizia a svolgere le funzioni di amministratore senza obiezioni, ciò può essere interpretato come un’accettazione tacita della carica.

Una volta accettata la carica, l’amministratore assume una serie di doveri e responsabilità legali. Questi possono includere il dovere di agire nell’interesse della società, il dovere di esercitare un adeguato livello di diligenza e competenza nella gestione della società, e la responsabilità per qualsiasi danno causato alla società a causa di negligenza o cattiva gestione. Se un individuo accetta la carica di amministratore, è importante che comprenda pienamente i doveri e le responsabilità che ne derivano. In caso di dubbi, può essere utile consultare un avvocato o un consulente legale.

Chi non può essere nominato amministratore?

il Codice Civile stabilisce alcune limitazioni su chi può accettare la carica di amministratore di una società. In particolare, non possono essere amministratori (e se nominati decadono dal suo ufficio):

  1. Minori: Gli individui che non hanno ancora raggiunto la maggiore età non possono essere amministratori.
  2. Interdetti: Gli individui che sono stati dichiarati incapaci di gestire i propri affari a causa di problemi di salute mentale o fisica non possono essere amministratori.
  3. Inabilitati: Gli individui che sono stati dichiarati inabili a ricoprire cariche pubbliche o a gestire imprese a causa di una condanna penale non possono essere amministratori.
  4. Falliti: Gli individui che sono stati dichiarati falliti e non sono stati riabilitati non possono essere amministratori.
  5. Coloro che non possiedono i requisiti di onorabilità previsti dalla legge per l’esercizio di funzioni amministrative: Questo può includere, ad esempio, individui che hanno subito condanne penali per determinati reati.

La pubblicità della carica di amministratore di SPA

La nomina di un amministratore di una società deve essere resa pubblica per garantire la trasparenza e per informare i terzi della persona o delle persone che hanno il potere di rappresentare la società. Infatti, una volta accettata la carica di amministratore vi sono degli obblighi pubblicitari da rispettare.

Gli amministratori, attraverso la società che li ha nominati devono provvedere all’iscrizione dei propri dati presso il Registro delle Imprese, tenuto presso la Camera di Commercio. Questo registro, gestito dalle Camere di Commercio locali, contiene informazioni su tutte le società registrate, compresi i dettagli sugli amministratori. L’iscrizione nel Registro delle Imprese ai fini pubblicitari deve avvenire entro i 30 giorni successivi alla notizia della loro nomina.

Devono essere comunicate al Registro delle Imprese le seguenti informazioni:

  • Dati anagrafici. Nome, cognome di ciascuno degli amministratori;
  • Luogo e data di nascita;
  • Domicilio e cittadinanza;
  • Dati del rappresentante che opera in nome e per conto della persona giuridica nominata amministratore della società.

Questo è quanto prevede l’articolo 2383 del codice civile. In questa comunicazione devono essere indicati quali amministratori hanno la rappresentanza della società. Deve essere precisato se tali amministratori hanno la rappresentanza congiuntamente o disgiuntamente. Le cause di nullità o di annullabilità della nomina degli amministratori che hanno la rappresentanza della società non sono opponibili ai terzi dopo l’iscrizione presso il registro delle imprese. Questo, salvo che la società provi che i terzi ne erano a conoscenza.

In pratica, quando un amministratore viene nominato, la società deve presentare una richiesta di iscrizione al Registro delle Imprese. Questa richiesta deve includere dettagli come il nome dell’amministratore, la data di nomina e la durata del mandato. Una volta accettata la richiesta, le informazioni diventano pubbliche e possono essere consultate da chiunque.

La pubblicità della carica di amministratore è importante perché consente ai terzi di sapere chi ha il potere di prendere decisioni per conto della società. Inoltre, può proteggere l’amministratore da responsabilità in caso di controversie, poiché dimostra che la persona ha agito in qualità di rappresentante legale della società.

Durata della carica di amministratore

Gli amministratori di SPA non possono essere nominati per un periodo superiore ai 3 esercizi. La scadenza si ha alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica. Gli amministratori restano in carica fino all’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro gestione e possono essere rieletti. Se un amministratore viene nominato durante l’esercizio, il suo mandato scade insieme a quello degli altri amministratori. Questo è quanto prevede l’articolo 2383 del codice civile. Da sottolineare che il termine di tre anni di durata della carica è inderogabile. Pertanto, lo Statuto può fissare una durata inferiore al suddetto lasso di tempo, ma mai superiore. È importante notare che, anche se la durata della carica di un amministratore è limitata, l’amministratore può essere rimosso in qualsiasi momento da una decisione dell’assemblea dei soci.

Gli amministratori sono rieleggibili, salvo diversa disposizione dello statuto. Aspetto importante è che l’incarico di amministratore non può essere tacitamente rinnovato. Il codice civile non pone limiti al numero di volte che un amministratore può essere rieletto, a meno che non siano previsti dallo statuto della società. La rielezione permette la continuità nella gestione della società e consente agli amministratori di portare avanti progetti a lungo termine. Tuttavia, è importante che la società mantenga un equilibrio tra la continuità e il rinnovamento, per garantire che il consiglio di amministrazione abbia una varietà di competenze e prospettive. La rielezione di un amministratore avviene attraverso lo stesso processo della sua nomina originale, con una votazione dell’assemblea dei soci. Come per la nomina, la rielezione deve essere registrata nel Registro delle Imprese per diventare effettiva.

Gli amministratori sono revocabili dall’assemblea in qualunque tempo, anche se nominati nell’atto costitutivo. Rimane salvo il diritto dell’amministratore al risarcimento dei danni, se la revoca avviene senza giusta causa. Questo è previsto dall’articolo 2383 del codice civile italiano. La revoca può avvenire per vari motivi, tra cui inadempienza ai doveri di amministratore, comportamento inappropriato, o semplicemente perché l’assemblea dei soci desidera cambiare la direzione della gestione della società.

È importante notare che se la revoca avviene senza una giusta causa e l’amministratore ha subito un danno a causa della revoca, l’amministratore può avere diritto a un risarcimento. Ciò è particolarmente rilevante se l’amministratore è stato nominato con una clausola contrattuale che prevede una durata specifica per il suo mandato. La decisione di revocare un amministratore deve essere presa dall’assemblea dei soci e deve essere registrata nel Registro delle Imprese per diventare effettiva.

FaseDescrizione
Nomina degli amministratoriGli amministratori di una SpA sono nominati dall’assemblea dei soci. Il numero di amministratori è determinato dallo statuto della società.
Durata dell’incaricoGli amministratori restano in carica per il periodo stabilito dallo statuto, purché non superi tre esercizi. Essi possono essere rieletti.
Criteri di nominaLo statuto può prevedere un sistema di voto di lista per la nomina degli amministratori, al fine di garantire che le minoranze abbiano rappresentanza nel consiglio di amministrazione.
Revoca degli amministratoriGli amministratori possono essere revocati in qualsiasi momento dall’assemblea. Se la revoca è decisa senza giusta causa, l’amministratore ha diritto a un indennizzo.
Amministratori indipendentiPer le società quotate, è richiesta la presenza di amministratori indipendenti, che non hanno relazioni di affari o personali con la società che potrebbero compromettere la loro indipendenza di giudizio.
Doveri e responsabilitàGli amministratori hanno il dovere di agire nell’interesse della società e sono responsabili verso la società per i danni derivanti da inadempienze ai loro doveri.

Conclusioni

La nomina degli amministratori in una SpA è un processo chiave che richiede attenzione e diligenza. Gli amministratori sono nominati dall’assemblea dei soci per un periodo che non può superare i tre esercizi finanziari, e possono essere rieletti. La loro nomina deve essere resa pubblica attraverso l’iscrizione nel Registro delle Imprese, garantendo trasparenza e responsabilità. Gli amministratori hanno il dovere di agire nell’interesse della società e possono essere ritenuti responsabili per i danni causati alla società a causa di negligenza o cattiva gestione.

Il ruolo del prestanome societario, sebbene legale in sé, può portare a complicazioni legali se utilizzato per scopi illeciti, come l’evasione fiscale o la frode. Il prestanome appare come il titolare legale di una società, ma in realtà agisce per conto di un’altra persona o entità. Questo ruolo può essere assunto da una varietà di soggetti, tra cui familiari, amici, professionisti, impiegati o società fittizie. Tuttavia, il prestanome può essere ritenuto responsabile per le azioni della società, a meno che non possa dimostrare la propria mancanza di ingerenza nelle decisioni societarie.

In conclusione, sia la nomina degli amministratori in una SpA che l’uso di un prestanome societario richiedono una comprensione approfondita delle leggi e delle normative applicabili, nonché un’attenta considerazione delle potenziali implicazioni legali e fiscali. È sempre consigliabile consultare un avvocato o un consulente legale per capire le specificità di questi processi e per garantire la conformità con tutte le leggi e le normative pertinenti.

Domande frequenti

Chi può essere nominato amministratore di una SPA?

Qualsiasi persona fisica che non sia minorenne, interdetta, inabilitata, fallita o che non possieda i requisiti di onorabilità previsti dalla legge può essere nominata amministratore di una SPA.

Per quanto tempo un amministratore rimane in carica?

Gli amministratori di una SPA rimangono in carica per il periodo stabilito dallo statuto della società, purché non superi tre esercizi finanziari. Possono essere rieletti.

Cosa succede se un amministratore si dimette o viene rimosso prima della fine del suo mandato?

Se un amministratore si dimette o viene rimosso prima della fine del suo mandato, il consiglio di amministrazione può nominare un sostituto attraverso un processo chiamato cooptazione, se previsto dallo statuto. L’amministratore cooptato rimane in carica fino alla successiva assemblea dei soci.

Cosa succede se un amministratore viene rimosso senza giusta causa?

Se un amministratore viene rimosso senza giusta causa e subisce un danno a causa della revoca, può avere diritto a un risarcimento.

Gli amministratori di una SPA possono essere rieletti?

Sì, gli amministratori di una SPA possono essere rieletti. Non ci sono limiti al numero di volte che un amministratore può essere rieletto, a meno che non siano previsti dallo statuto della società.

Quali sono i doveri di un amministratore di una SPA?

Gli amministratori di una SPA hanno il dovere di agire nell’interesse della società, di esercitare un adeguato livello di diligenza e competenza nella gestione della società, e sono responsabili per qualsiasi danno causato alla società a causa di negligenza o cattiva gestione.

Come viene resa pubblica la nomina di un amministratore?

La nomina di un amministratore viene resa pubblica attraverso l’iscrizione nel Registro delle Imprese. Questo registro contiene informazioni su tutte le società registrate, compresi i dettagli sugli amministratori.

Cosa succede se un amministratore non accetta la carica?

Se un individuo nominato come amministratore non accetta la carica, la nomina non diventa effettiva. L’individuo non ha alcun dovere o responsabilità nei confronti della società.

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    Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
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