Il conto corrente dedicato all’attivitร  professionale non รจ obbligatorio se il fatturato annuo non supera i 400.000 euro. Consigli e risposte a domande sul conto corrente delle partite IVA individuali.


In Italia, le partite IVA individuali, cioรจ i lavoratori autonomi o liberi professionisti, non sono obbligati per legge ad aprire un conto corrente dedicato esclusivamente all’attivitร  professionale o imprenditoriale. Tuttavia, mantenere separati i conti correnti personali e quelli aziendali รจ spesso considerato una buona pratica di gestione finanziaria.

Per un libero professionista, gestire le proprie finanze รจ fondamentale per assicurarsi di avere fondi sufficienti a coprire imposte, contributi previdenziali e altre spese fondamentali per portare avanti unโ€™attivitร . Molto spesso, quando ci troviamo di fronte un soggetto che intende avviare la sua attivitร  professionale o di impresa individuale, ha difficoltร  sotto il profilo finanziario. La paura di molti freelance oggi รจ quella di non essere in grado di gestire al meglio le proprie finanze. Si tratta, per lo piรน, di una paura fondata sul presupposto che gli adempimenti a cui รจ chiamato un professionista nel corso della sua attivitร  sono molteplici. Le varie scadenze annuali per il pagamento delle imposte sui redditi, dei contributi previdenziali, dell’IVA, delle ritenute d’acconto, ma anche di clienti e fornitori impongono la necessitร  di prestare attenzione anche all’aspetto finanziario dell’attivitร .

Per questo motivo ho deciso di racchiudere in questo articolo tutte le principali domande che ci vengono poste da freelance che sono in procinto di iniziare la propria attivitร  per quanto riguarda l’apertura di un conto corrente.

Che cos’รจ un conto corrente per liberi professionisti?

Anche se i freelance non sono obbligati per legge ad aprire un conto corrente separato da quello personale, molti scelgono di farlo. Un conto apposito offre infatti alcuni vantaggi aggiuntivi utili a chi sceglie di mettersi in proprio, come la possibilitร  di monitorare facilmente le spese aziendali, gestire il flusso di cassa e semplificare la procedura di dichiarazione dei redditi

Non appena il tuo reddito raggiunge una determinata soglia e dal tuo conto corrente personale entrano ed escono regolarmente quantitativi di denaro, la tua banca potrebbe decidere di farti aprire un conto corrente separato, normalmente a pagamento.

Il consiglio che diamo ai freelance che avviano la propria attivitร  รจ quello di iniziare da subito ad operare con un conto corrente separato per tutte le spese che riguardano la loro attivitร  professionale. Si tratta, di gestire l’attivitร  con un conto corrente dedicato per poi trasferire periodicamente le provviste necessarie su un diverso conto corrente dedicato alla sfera personale.

In questo modo il professionista riesce da subito ad abituarsi a distinguere le finanze a disposizione per la propria attivitร  rispetto a quelle utili al proprio sostentamento personale. Senza questa suddivisione il rischio รจ quello di non riuscire a gestire i flussi finanziari in entrata ed in uscita, mischiando spese personali e dell’attivitร . Il risultato, in questi casi, รจ una inefficienza che porta poi solitamente a non riuscire piรน a gestire correttamente le proprie finanze.

Vantaggi di avere un conto corrente aziendale

Come detto, anche se non obbligatorio, l’apertura di un conto corrente aziendale per una partita IVA individuale puรฒ essere vantaggioso sotto i seguenti profili:

  1. Separazione delle finanze: Aiuta a mantenere separate le finanze personali da quelle aziendali, facilitando la gestione dei flussi di cassa e la pianificazione finanziaria;
  2. Semplificazione amministrativa: Rende piรน semplice la gestione amministrativa e contabile, facilitando il tracciamento delle entrate e delle uscite aziendali;
  3. Professionalitร : Offre un’immagine piรน professionale quando si tratta con clienti e fornitori, specialmente quando si effettuano e si ricevono pagamenti;
  4. Facilitร  di accesso a servizi: Alcuni servizi bancari, come i finanziamenti o le carte di credito aziendali, possono essere piรน facilmente accessibili o disponibili solo per i conti correnti aziendali;
  5. Deduzione delle spese: Avere un conto separato puรฒ semplificare la deduzione delle spese aziendali ai fini fiscali, poichรฉ tutte le transazioni relative all’attivitร  sono contenute in un unico conto.

Inoltre, deve essere tenuto presente che:

  • In alcuni casi, le banche potrebbero avere politiche specifiche o offrire prodotti e servizi dedicati che sono piรน adatti alle esigenze delle attivitร  commerciali.
  • In caso di controlli fiscali, avere un conto separato puรฒ facilitare la dimostrazione della correttezza delle operazioni e della trasparenza finanziaria.

Esiste l’obbligo di avere un conto corrente aziendale dedicato?

Questo รจ un aspetto su cui occorre fare chiarezza. Ad oggi, infatti, non esiste alcuna norma che obblighi i freelance ad avere un conto corrente aziendale dedicato. Il Governo, in passato ha effettuato vari tentativi per rendere obbligatorio il conto corrente dedicato per imprese e professionisti, ma ad oggi non vi รจ alcun obbligo in tal senso. La scelta di aprire un conto corrente dedicato all’attivitร  รจ una libera scelta del professionista e non un obbligo di legge.

Quello che possiamo dire รจ che secondo le disposizioni in vigore avere un conto corrente dedicato all’attivitร  รจ obbligatorio solo neiย casi in cui deve essere utilizzato il regime della contabilitร  ordinaria. In particolare, si tratta delle seguenti fattispecie:

  • Per leย societร  di capitali (SPA, SRL, SAPA),ย indipendentemente dal fatturato in quanto obbligate alla contabilitร  ordinaria;
  • Per leย societร  di persone (SNC, SAS, SS), le societร  tra professionisti, le associazioni professionali e le ditte individualiย con un fatturato superiore aย 400.000 euro. Anche in questo caso, in quanto si superano i limiti che portano all’obbligo di tenuta della contabilitร  ordinaria.

Avere un conto corrente separato รจ utile ai fini fiscali?

Come abbiamo visto non ci sono vincoli di legge sull’apertura di un conto corrente per l’attivitร  dei freelance. Tuttavia, come detto, puรฒ essere utile, comunque operare con conti correnti distinti per una migliore gestione dei flussi finanziari. Ma ci sono vantaggi ai fini fiscali se si opera con un conto dedicato all’attivitร ?

Prima di tutto, un conto corrente separato ti semplifica la vita durante la dichiarazione dei redditi e nei rapporti con l’Agenzia delle Entrate. Quando fai la dichiarazione dei redditi, devi segnalare alle autoritร  i ricavi della tua attivitร  professionale e tutte le spese collegate all’attivitร . Si tratta comunque di spese documentate da fattura, ma siccome il criterio di determinazione del reddito del professionista si basa sul principio di cassa puoi capire l’importanza di tracciare incassi e pagamenti.

Immagina di dover certificare il pagamento di spese professionali come i costi per viaggi, per l’ufficio, gli abbonamenti a software e spese simili. Sicuramente si rivelerร  un’operazione molto piรน semplice e accurata se queste uscite le mantieni separate dalle spese personali.ย 

Il consiglio รจ quello di leggere sempre approfonditamente i termini e condizioni relativi a un conto corrente personale. La maggior parte delle banche, ad esempio, richiede di confermare che il conto verrร  utilizzato esclusivamente per scopi personali. Se effettui transazioni commerciali o gestisci grandi quantitร  di denaro, la tua banca potrebbe chiederti di aprire un conto corrente separato.ย ย 

Con il regime forfettario mi occorre un conto corrente dedicato?

Il regime forfettario รจ un regime contabile semplificato che puรฒ essere adottato dai professionisti che rispettano alcuni requisiti, tra cui quello di avere un fatturato annuo non superiore a 85.000 euro. Se vuoi avere maggiori informazioni sull’utilizzo di questo regime ti lascio a questo articolo dedicato: “Regime Forfettario: requisiti e vantaggi“. Anche per i freelance che operano in regime forfettario non รจ necessario avere un conto corrente dedicato all’attivitร , ma rimane comunque consigliabile averlo. Anche in questo caso i vostri obiettivi rimangono duplici:

  • Da una parte puรฒ essere opportuno avere un conto corrente separato per gestire meglio le vostre finanze, separando le spese personali dalle entrate ed uscite dell’attivitร  professionale;
  • Dall’altra potete potete gestire meglio gli aspetti fiscali dell’attivitร  anche in caso di dimostrazione di eventuali entrate ed uscite legate all’attivitร  professionale. Pensa a situazioni di verifiche fiscali sui professionisti.

Posso avere un conto corrente cointestato per l’attivitร  professionale?

Molto spesso ci si chiede se sia possibile per un professionista operare con un conto corrente cointestato con un altra persona. Il consiglio che possiamo dare, per evitare possibili futuri problemi รจ di non operare con conti correnti cointestati se si devono gestire entrate ed uscite legate all’attivitร  professionale. Puรฒ capitare, infatti, che il professionista che si vede arrivare l’incasso di una prestazione professionale sul conto corrente, creda che siccome รจ cointestato il suo obbligo รจ di dichiarare il 50% di quanto incassato. Ebbene, non stanno cosรฌ le cose e ti consiglio di fare attenzione!

Secondo la Cassazione (sentenza n. 2868/2013), se il contribuente non fornisce la prova contraria, i versamenti sono da ritenersi reddito imponibile interamente e non solo per la metร . Non sono rari i casi in cui l’Agenzia delle Entrate emette avvisi di accertamento (nel caso accertamento induttivo) ai fini delle imposte sui redditi, nei confronti di professionisti, titolari di conti cointestati (magari con moglie e/o figli), considerando reddito imponibile l’importo complessivo dei versamenti sui conti cointestati.

Devi sapere, infatti, che qualora l’accertamento fiscale si basi su indagini finanziarie l’onere della prova รจ a carico del contribuente. Questi sarร  chiamato a fornire prova non generica ma analitica, con specifica indicazione della riferibilitร  di ogni versamento bancario, per poter dimostrare come ciascuna delle operazioni effettuate sia estranea a fatti imponibili.

Quali le caratteristiche di un ottimo conto corrente per i professionisti?

Un buon conto corrente per i professionisti deve includere una serie di serie di servizi che non sono inclusi nei normali conti correnti e che sono indispensabili per i professionisti. Tra gli stessi basti pensare alla possibilitร  di ricevere oppure inviare i bonifici verso gli altri conti correnti, nonchรฉ verso le carte di credito o di debito. Altresรฌ, un buon conto corrente di questo genere deve anche includere la possibilitร  di gestire a 360ยฐ i pagamenti delle varie utenze usando i vari flussi RID.

Al conto corrente devโ€™essere aggiunta una carta di credito con la quale eseguire i pagamento, oltre che lโ€™invio di modelli F24. La presenza o meno di questi servizi influisce sul costo di apertura o di gestione del conto corrente. Puoi sempre trovare dei conti correnti a costo zero, ma difficilmente ti daranno la possibilitร  di usufruire di molti servizi.

Come scegliere il miglior conto corrente per i professionisti

Senza entrare nel merito delle valutazioni finanziarie, per esperienza, i due principali aspetti che come professionista รจ opportuno valutare per scegliere il miglior conto corrente per una partita IVA sono i seguenti:

  • Il costo di abbonamento e dei servizi che vengono offerti;
  • I servizi offerti, tra quelli compresi e quelli opzionali.

Il miglior modo perย trovare il conto business piรน adattoย alla propria attivitร  professionale รจ la comparazione dei conti, da scegliere sulla base delle reali esigenze del libero professionista. Sono tanti, infatti, i casi in cui la persona utilizza solo alcuni dei servizi offerti dal conto bancario o solo in parte.

Nella scelta del miglior conto corrente per liberi professionisti รจ importante considerare i costi da sostenere e gli interessi attivi ricevuti: se le somme depositate sono basse รจ possibile, ad esempio, rinunciare agli interessi in cambio di minori costi di tenuta del conto.

ATTENZIONE!
Quando si sceglie unย conto a zero spese, dato che va valutato se questo offre tutti i servizi essenziali al libero professionista senza dover corrispondere costi aggiuntivi.

Un professionista puรฒ operare con un conto corrente estero?

Molti professionisti oggi, soprattutto quelli che operano online, hanno l’esigenza di operare con conti correnti esteri. Puรฒ capitare, infatti, che alcune attivitร  online vengano pagate in valute diverse dall’euro, ed in questo caso per il professionista puรฒ diventare vantaggioso aprire un conto corrente estero per incassare queste somme. Sotto il profilo fiscale non vi sono limitazioni, ognuno puรฒ aprire un conto corrente dove lo ritiene maggiormente opportuno. Un professionista italiano puรฒ liberamente decidere di operare anche solo con conti correnti esteri per incassare le proprie parcelle. Naturalmente, occorrerร  sempre tenere aperto anche un conto corrente italiano. Questo in quanto i pagamento fiscali (imposte sui redditi, IVA, ritenute, etc) e previdenziali, devono essere versati (con modello F24), il quale puรฒ essere utilizzato solo tramite l’utilizzo di un conto corrente italiano. I modelli F24, infatti, non possono essere pagati attraverso un conto corrente estero.

Quando il professionista con partita IVA decide di operare con un conto corrente estero, deve tenere in considerazione alcuni aspetti rilevanti, come i seguenti:

  • Tutti gli importi incassati sul conto corrente estero si considerano proventi relativi all’attivitร  e pertanto devono essere fatturati in Italia. Sul punto รจ rilevante sia l’art. 23 del TUIR che l’art. 14 (o 7) del modello OCSE di convenzione contro le doppie imposizioni;
  • Il professionista residente รจ tenuto a sottostare agli obblighi legati al monitoraggio fiscale di attivitร  finanziarie detenute all’estero, attraverso la compilazione del quadro RW del modello Redditi P.F., con la possibilitร  di dover versare l’IVAFE (Imposta Patrimoniale sulle Attivitร  Finanziarie Estere).

Tuttavia, la gestione di questi obblighi, in alcuni casi, compensa gli effetti legati alle fluttuazioni dei tassi di cambio che, spesso, rappresentano la principale motivazione per l’apertura di un conto corrente estero per un professionista.

Consulenza pianificazione fiscale

Anche se non รจ un obbligo legale per le partite IVA individuali, aprire un conto corrente dedicato all’attivitร  professionale รจ consigliato per una gestione chiara e ordinata delle finanze aziendali. Prima di aprire un conto, รจ utile confrontare le offerte di diverse banche per trovare quella che meglio si adatta alle esigenze dell’attivitร .

Se sei un freelance e stai iniziando la tua attivitร  molto probabilmente hai bisogno di un esperto che possa aiutarti a capire quale รจ il modo corretto, e migliore, per operare nel tuo business. Tieni presente che ogni scelta di business che fai deve essere sempre conciliata con quanto previsto dalla normativa fiscale. In questo articolo ho cercato di riassumerti alcuni dei consigli che diamo ai nostri clienti in merito all’apertura di un conto corrente dedicato all’attivitร .

Se hai letto questo articolo e ti stai rendendo conto che necessiti dell’analisi della tua situazione personale, ti invito a contattarci attraverso il form di cui al link seguente. Riceverai il preventivo per una consulenza personalizzata in grado di risolvere i tuoi dubbi sull’argomento. Soltanto in questo modo, infatti, potrai essere sicuro di evitare di commettere errori, che in futuro possono esserti contestati e quindi sanzionati.

Domande frequenti

รˆ obbligatorio per un libero professionista avere un conto corrente aziendale?

No, in Italia i liberi professionisti non sono obbligati per legge ad avere un conto corrente aziendale, ma รจ consigliato per una gestione ordinata delle finanze.

Posso utilizzare il mio conto corrente personale per la mia attivitร  come partita IVA?

Sรฌ, รจ possibile, ma separare le finanze personali da quelle aziendali attraverso conti distinti รจ generalmente considerato una buona pratica di gestione finanziaria.

Quali sono i vantaggi di avere un conto corrente aziendale?

Tra i vantaggi ci sono una piรน facile gestione contabile, una separazione chiara tra finanze personali e aziendali, un’immagine piรน professionale, e potenzialmente un accesso piรน agevole a servizi e prodotti finanziari dedicati.

Ci sono costi associati all’apertura e gestione di un conto corrente aziendale?

Sรฌ, i conti correnti aziendali possono avere costi e commissioni associati, che possono includere canoni di gestione, costi per operazioni specifiche, e altre tariffe. รˆ importante confrontare le offerte di diverse banche per trovare l’opzione piรน conveniente.

Posso aprire un conto corrente aziendale online?

Molte banche offrono la possibilitร  di aprire un conto corrente aziendale online, ma i requisiti e il processo possono variare. Verifica con la banca specifica per conoscere i dettagli e le procedure da seguire.

Cosa devo fare se cambio banca o chiudo il mio conto corrente aziendale?

In caso di cambio di banca o chiusura del conto, รจ importante aggiornare le informazioni di pagamento con clienti e fornitori, modificare i dettagli per i pagamenti ricorrenti, e assicurarsi che tutte le operazioni pendenti siano state gestite per evitare interruzioni o problemi.

Posso avere un conto corrente aziendale in una banca straniera?

Sรฌ, รจ possibile avere un conto corrente aziendale in una banca straniera, ma รจ importante considerare fattori come la facilitร  di accesso, i costi di gestione, e le eventuali implicazioni fiscali e legali.

Come posso gestire le transazioni in valuta estera con il mio conto corrente aziendale?

Molte banche offrono servizi per gestire transazioni in valuta estera, inclusi pagamenti e ricevute in altre valute. Verifica con la tua banca per conoscere le opzioni disponibili e i relativi costi.

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