Il consulente per aste immobiliari è una figura professionale che assiste il cliente nella fase della vendita e in tutti gli adempimenti burocratici successivi. Infatti, acquistare un immobile all’asta è sicuramente vantaggioso, ma non sempre di semplice realizzazione. Tramite il consulente è possibile accedere alla procedura in modo semplice e senza cadere in errore.

L’attività svolta da tale professionista non è quella del mediatore. Il suo obiettivo non è favorire l’incontro fra domanda e offerta, ma perseguire l‘interesse esclusivo del suo cliente. Quest’ultimo sarà dunque seguito in ogni fase, a partire dalla individuazione dello stesso immobile che meglio si addice alle esigenze espresse in sede di consulenza preventiva.

Ovviamente, al fine di svolgere predetta attività, colui che decide di dedicarvisi è tenuto ad assumere determinate competenze per lavorare nel mercato delle aste immobiliari. Quindi, deve essere dotato delle dovute conoscenze in ambito legale, soprattutto per ciò che riguarda le compravendite. Ciononostante, divenire consulente potrebbe essere molto più semplice di ciò che ci si aspetta. Infatti, non ti sarà necessaria nessuna iscrizione ad albi o ente ufficiale di “Esperti” o di “Periti” di aste giudiziarie che possa abilitare alla professione.

Vediamo, allora, come si diventa consulenti per le aste immobiliari.


Cos’è un’asta immobiliare?

L’asta immobiliare è, in genere, l’esito di una procedura esecutiva, che si conclude con una vendita forzata realizzata nella forma della vendita ad incanto, o più comunemente nota come asta.

La vendita forzata è, quindi, una modalità tramite la quale si pone in essere il processo di esecuzione forzata o espropriazione forzata attraverso il quale si liquida un determinato bene materiale, al fine di consentire il soddisfacimento dei creditori.

La procedura è avviata su istanza del creditore procedente, purché munito di titolo. La domanda per la vendita deve essere presentata presso la cancelleria del giudice dell’esecuzione, dopo che siano decorsi almeno dieci giorni dalla notifica del pignoramento, ma non oltre novanta, ad eccezione che per i beni deteriorabili.

Al termine della fase in questione, si procede poi alla vendita forzata, in genere, mediante asta.

Come si realizza una vendita all’asta?

Fatta una breve introduzione per inquadrare il procedimento in cui si inserisce l’asta immobiliare, in specie quella giudiziale, vediamo ora come essa si realizza. La procedura presuppone una serie di momenti fondamentali:

  • La perizia che, oltre ad apportare tutti i dati relativi al bene all’asta, indica anche il prezzo base di vendita stabilito dal perito designato dal giudice;
  • L’ ordinanza di vendita che definisce i termini e le condizioni dell’asta;
  • Il custode giudiziario designato dal giudice alla gestione, che svolge l’attività di conservazione e amministrazione del bene pignorato;
  • L’avviso d’asta, ovvero il documento pubblico che contiene informazioni come il luogo, la data e l’ora in cui si svolgerà l’asta, il prezzo base, l’importo del rialzo minimo, il termine  per la presentazione delle offerte, l’indirizzo dell’immobile, ecc.

Le aste poi si distinguono in:

  • senza incanto;
  • con incanto.

Le aste senza incanto non avvengono in presenza. Infatti, i partecipanti devono far pervenire, entro il termine di acquisto, le loro offerte all’interno di una busta sigillata, indicando la cifra, la modalità di pagamento e altri elementi utili alla valutazione dell’offerta presentata.

Mentre l’asta con incanto è una vendita pubblica, aperta a tutti, dove l’offerente presenta la propria proposta pubblicamente e in presenza, presso la sede e il luogo prescelti.

Vantaggi acquisto immobili mediante asta

Il vantaggio principale dell’acquisto di immobili mediante asta è quella di risparmiare sul prezzo di acquisto. Infatti, proprio in quanto si inserisce nella procedura esecutiva, e in considerazione del metodo dell’offerta più alta di acquisto, è possibile concludere la vendita per una somma molto vantaggiosa, con un risparmio anche del 60%.

Qual è la funzione del consulente di aste immobiliari?

Come abbiamo più volte precisato, il consulente di aste immobiliari svolge un’importante attività di consulenza per il cliente in ogni fase della vendita mediante asta. Egli mette a disposizione la propria professionalità, non al mero scopo di consentire l’incontro tra domanda ed offerta, ma anche e soprattutto per consentire una scelta oculata al cliente.

L’attività di consulenza, dunque, non si ferma alla mera individuazione dell’immobile da acquistare. Proprio a tal fine, è necessario che egli prenda contezza delle esigenze del cliente, in una prima fase di approccio e dialogo con lo stesso. Valuterà le caratteristiche dell’immobile richiesto, ma anche come il cliente intende essere seguito.

Egli, invero, potrebbe anche offrire una consulenza per la stipulazione del mutuo al fine di acquistare la casa. In tal sede, dovrà accertare il possesso di tutti i requisiti per ottenere il finanziamento.

Una volta recuperate le predette informazione, procederà all’individuazione dell’immobile, anche mediante un sopralluogo, durante il quale metterà in luce ogni minimo dettaglio dell’immobile, le criticità e i punti di forza. Ricordiamo a tal proposito, che il consulente di aste immobiliari lavora esclusivamente nell’interesse del cliente, non quindi al fine di consentire l’incontro tra domanda ed offerta.

Altrettanto fondamentale, è il ruolo del suddetto nella fase di aggiudicazione all’asta, che verrà eseguita dal professionista stesso e non dal cliente direttamente. Aggiudicato l’immobili, egli procederà anche a porre in essere gli adempimenti burocratici necessari:

  • istanza per chiedere la liberazione dell’immobile entro 120 giorni;
  • saldo spese procedura;
  • saldo prezzo acquisto;
  • sottoscrizione acquisto in Tribunale.

Come si diventa consulente di aste immobiliari?

Potrai diventare consulente per aste immobiliari sia aprendo una tua agenzia, sia decidendo di ricorrere al franchising.

Per procedere a questa attività, come abbiamo inizialmente affermato, non serve essere iscritto ad un albo e aver superato un esame di abilitazione. Tuttavia, è necessario possedere alcune competenze, nonché aver adempiuto ad una serie di oneri burocratici.

Requisiti per aprire un’agenzia

Ecco cosa serve per diventare consulente per le aste immobiliari:

  • Apertura di una partita IVA;
  • Apertura di una posizione INPS e INAIL;
  • Iscrizione al registro delle imprese;
  • Dichiarazione di inizio attività al Comune, almeno 30 giorni prima dell’apertura;
  • Ottenimento del permesso per affiggere l’insegna esterna;
  • Dichiarazione Unica da inviare tramite PEC alla Camera di Commercio (permette di espletare più iscrizioni e comunicazioni in una volta).

Tuttavia, oltre ai requisiti richiesti su base nazionale, ogni regione potrebbe richiedere dei requisiti ulteriori per svolgere l’attività in questione.Per questa ragione è consigliato farsi seguire da un commercialista nell’espletamento delle pratiche, oltre ad informarsi presso lo SUAP del proprio Comune.

Inoltre, come già abbiamo evidenziato più volte, il consulente deve essere in possesso di competenze professionali piuttosto rilevanti. Questo è sicuramente un mercato complesso, che comporta la necessità di padroneggiare competenze trasversali, soprattutto in ambito giuridico. Con ciò però non vogliamo scoraggiarti. Infatti non è necessario una laurea in giurisprudenza per svolgere predetta funzione, sebbene non guasterebbe.

Sono oggi attivi molteplici corsi di formazione, attributivi di certificazioni e attestati finali, con le quali si potranno acquisire le competenze e conoscenze opportune a svolgere nel migliore dei modi la funzione di intermediario.

Affiliazione ad un franchising

La scelta di divenire consulente di aste immobiliari non è tra le più semplici. E’ un mercato, questo, sicuramente complesso e competitivo. Proprio per questa ragione che potresti decidere di aprire la tua agenzia mediante un franchising. Ne esistono, invero, molteplici in circolazione.

Tramite suddetta modalità, potrai rivolgerti ad un’azienda madre, la quale concede all’affiliato l’uso del marchio e offre know-how e assistenza in cambio di una percentuale sul fatturato (royalty) e/o di una commissione di ingresso (fee). 

Tuttavia ti consigliamo di verificare con accuratezza la serietà dell’azienda a cui intendi rivolgerti, di valutare adeguatamente i feedback di riferimento, accertare la stabilità della società stessa.

Costi di apertura di un’agenzia

Per diventare un consulente per le aste immobiliari dovrai, quindi, sostenere alcuni costi iniziali.Tuttavia, non spaventarti. Aprire un’agenzia di aste immobiliari richiede un investimento relativamente contenuto, si possono infatti mantenere i costi complessivi per l’avvio entro i 20.000 euro. La somma in questione, come potrai notare, è relativamente esigua, se paragonata all’avvio di qualsiasi altra attività commerciale.

La somma si riduce notevolmente laddove tu decidessi di affiliarti ad un franchising. Infatti, aprire un’agenzia di consulenza per aste immobiliari in franchising richiede, invece, un investimento iniziale che varia dai 5.000 ai 15.000 euro a seconda del format, della notorietà del marchio e della dimensione dell’attività, nonché dei servizi offerti.

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