C’è attesa per la messa in pratica dell’assegno unico per le famiglie con figli, la cui misura va a ricoprire in un’unica erogazione mensile, alle famiglie con figli, le diverse esigenze di cui le famiglie hanno necessità. Nel frattempo continuano a essere presenti gli assegni al nucleo famigliare tradizionali, gli ANF.

L’assegno unico famigliare arriverà solamente ad inizio 2022, e bisogna ancora attendere per la sua applicazione completa.
Tuttavia tra le misure previste dal Family Act, si prevede che già per l’estate 2021, in particolare con l’inizio di luglio, moltissime famiglie riceveranno l’assegno unico ponte, valido per coprire le spese a favore dei figli.

Per l’assegno unico quindi si tratta di una misura sperimentale che va a racchiudere o sostituire moltissime delle misure presenti tra i bonus erogati dall’INPS alle famiglie italiane. Ricordiamo che anche a causa dello scoppio della pandemia, il governo ha intensificato l’erogazione dei bonus per sostenere le famiglie italiane.

Vediamo in particolare come verrà applicata la misura ponte dell’assegno unico e come funzionano in linea generale gli assegni al nucleo famigliare che si possono richiedere allo stato.

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Assegni al nucleo familiare: misura ponte e novità per il 2021

ANF: gli assegni al nucleo familiare erogati dall’INPS

L’INPS mette a disposizione dei cittadini, in particolare alle famiglie, gli assegni al nucleo familiare: si tratta di prestazioni economiche erogate dall’INPS ad alcune famiglie. Come spiega il portale ufficiale:

“L’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) è una prestazione economica erogata dall’INPS ai nuclei familiari di alcune categorie di lavoratori, dei titolari delle pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e dei lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi. “

L’ANF al momento è un assegno al nucleo familiare erogato a specifiche categorie di lavoratori, a favore delle relative famiglie. Gli assegni al nucleo famigliare vengono erogati a:

  • Lavoratori dipendenti privati;
  • Lavoratori dipendenti del settore agricolo;
  • Lavoratori domestici o a somministrazione;
  • Lavoratori iscritti a gestione separata;
  • Lavoratori dipendenti di aziende che sono fallite o cessate;
  • Soggetti titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti;
  • Soggetti titolari di prestazioni previdenziali;
  • Altri lavoratori.

Gli assegni al nucleo famigliare esistono già da qualche anno, e per essere assegnati si fa riferimento alla tipologia di nucleo famigliare, ai suoi componenti e al reddito complessivo del nucleo famigliare. L’ANF viene erogato direttamente dal datore di lavoro, ai lavoratori dipendenti, altrimenti è l’INPS che si occupa di erogarlo.

Nuove tabelle ANF per gli assegni al nucleo familiare

Ogni anno le tabelle relative alle cifre da destinare ai nuclei famigliari vengono rinnovate. Le nuove tabelle vengono utilizzate a partire da luglio di ogni anno, e bisogna tenere a mente questa data importante anche per l’introduzione dell’Assegno Unico, come misura ponte in previsione del 2022.

Per richiedere gli assegni ANF, che saranno dal 2022 sostituiti dall’assegno unico, sarà necessario presentare domanda non più al proprio datore di lavoro, ma nel caso di lavoratore dipendente basterà procedere per via telematica.

Per quanto riguarda le nuove cifre relative alle tabelle ANF degli assegni al nucleo famigliare in vigore da luglio a dicembre 2021, ci sono degli specifici aumenti in base al numero dei figli del nucleo famigliare:

  • Aumento di 37,50 euro per ogni figlio nel caso di nucleo famigliare fino a due figli;
  • Aumento di 55,00 euro per ogni figlio nel caso di nucleo famigliare con almeno tre figli.

Entro luglio l’INPS ufficializzerà le nuove tabelle, ma va ricordato che saranno valide solamente fino a fine dicembre dell’anno in corso, perché da gennaio sarà introdotto l’assegno unico. La nuova misura racchiuderà molti dei bonus già presenti per le famiglie, inclusi gli ANF, e unirà in un’unica erogazione mensile molti dei sostegni presenti al momento per le famiglie.

Questo cambiamento è atteso dal Family Act, e l’assegno unico doveva già essere introdotto quest’anno, ma la sua applicazione a livello globale è stata rimandata fino al prossimo anno. Sarà tuttavia presente l’assegno unico ponte, per avviare la transazione fino all’assegno unico in modo graduale.

Assegno Unico ponte: come funziona

L’assegno unico prevede che l’erogazione della mensilità per i nuclei famigliari venga effettuata a livello universale, con una quota fissa e una variabile.

L’assegno unico andrà a sostituire pienamente alcuni dei sostegni e dei bonus già presenti per i figli, come gli ANF visti prima, le detrazioni fiscali per i figli a carico, il bonus bebé e il bonus mamma, il bonus per figli successivi al secondo.

L’importo mensile verrà erogato dal settimo mese di gravidanza fino al compimento di 21 anni del figlio, e una volta raggiunta la maggiore età, potrà essere accreditato direttamente al figlio maggiorenne. L’assegno unico prevede di sostituire i bonus visti prima, e la cifra può variare in base ai dati relativi al reddito dell’intero nucleo famigliare.

La novità importante relativa all’assegno unico è proprio la sua portata universale: l’assegno verrà erogato alle famiglie in cui i lavoratori, secondo alcuni criteri che vedremo tra poco, rientrano sia nella categoria lavoratori dipendenti sia autonomi. Ma non solo, perché l’assegno unico sarà destinato anche a chi si trova inoccupato o sta ricevendo il reddito di cittadinanza.

Assegno ponte: come funziona e requisiti per l’accesso

A partire dal primo luglio, fino alla fine dell’anno 2021, sarà possibile chiedere di accedere all’assegno ponte, una misura transitoria rispetto all’assegno unico universale che sarà attivo da gennaio. L’assegno ponte, secondo le prime indiscrezioni, può arrivare anche fino a 674 euro per ogni figlio.

L’assegno verrà erogato a lavoratori autonomi e disoccupati, anche in concomitanza con il reddito di cittadinanza. Ma quali sono i requisiti per accedere all’assegno ponte per quest’anno?

  • Essere cittadino italiano, o cittadino della comunità europea, o un suo famigliare provvisto di diritto di soggiorno;
  • Essere cittadino di uno stato extra europeo, purché in possesso di permesso di soggiorno europeo o permesso per motivi di lavoro o ricerca (di almeno 6 mesi);
  • Essere soggetto alla tassazione sul reddito in Italia;
  • Avere domicilio o residenza in Italia, con figli a carico fino a 18 anni di età;
  • Essere residenti in Italia da almeno due anni, o con un contratto di lavoro almeno di 6 mesi;
  • Requisiti ISEE: generalmente deve essere inferiore a 50.000 euro annui. Nel caso di superamento della soglia, è possibile comunque ricevere l’erogazione ma con importo ridotto. Ci sono poi particolari aumenti della cifra spettante per ogni figlio minore in aggiunta o per ogni figlio con problemi di disabilità.

Per richiedere l’assegno ponte è necessario utilizzare il portale ufficiale INPS per via telematica. Riassumendo, i lavoratori dipendenti potranno beneficiare degli assegni al nucleo famigliare ANF aumentato per il periodo luglio-dicembre 2021, fino all’arrivo dell’assegno unico.
Ai lavoratori autonomi e a chi si trova in stato di disoccupazione, l’assegno unico verrà anticipato dall’assegno ponte visto prima. L’assegno temporaneo comunque non vedrà la sospensione, almeno fino a fine anno, delle altre misure e bonus presenti.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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