Avviare un’attività da nomade digitale: guida

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Ottimizzazione fiscale per nomadi digitali: guida completa per avviare un business senza confini.

La libertà di lavorare da qualsiasi angolo del mondo rappresenta uno dei maggiori vantaggi dello stile di vita del nomade digitale. Tuttavia, questa flessibilità geografica introduce complessità significative quando si tratta di gestire gli aspetti fiscali della propria attività. Comprendere come strutturare correttamente il proprio business e ottimizzare la propria posizione fiscale può fare la differenza tra un’attività sostenibile e profittevole e una costantemente alle prese con oneri burocratici e fiscali eccessivi. In questo articolo esploreremo gli aspetti fiscali più rilevanti per chi desidera avviare un’attività da nomade digitale, analizzando le strategie per creare una struttura aziendale efficiente e conforme alle normative internazionali.

Residenza fiscale: il punto di partenza fondamentale

La residenza fiscale costituisce l’elemento base su cui costruire qualsiasi strategia fiscale per un nomade digitale. A differenza di quanto molti credono, vivere in movimento non significa automaticamente essere esenti da obblighi fiscali. La maggior parte dei paesi determina la residenza fiscale in base a criteri come:

  • Il numero di giorni trascorsi nel paese durante l’anno fiscale;
  • La presenza di legami familiari, economici o personali significativi (c.d. “centro degli interessi vitali“);
  • La posizione della tua abitazione principale, ovvero, il luogo di abitazione abituale.

Se trascorri più di 183 giorni in un determinato paese, molto probabilmente sarai considerato residente fiscale in quella giurisdizione. Questo implica che dovrai dichiarare i tuoi redditi globali in quel paese e sarai soggetto al regime fiscale locale.

Per i nomadi digitali, è fondamentale pianificare attentamente i propri spostamenti per evitare di stabilire involontariamente una residenza fiscale in paesi con regimi fiscali svantaggiosi. Alcuni professionisti scelgono strategicamente di stabilire la propria residenza fiscale in giurisdizioni con imposte ridotte o nulle sul reddito estero, come Estonia, Singapore o Emirati Arabi Uniti. Tutti regimi fiscali basati sulla tassazione territoriale del reddito.

Questi temi sono stati approfonditi in questo contributo: Pianificazione fiscale per nomadi digitali.

Scegliere la struttura aziendale ottimale

La scelta della struttura aziendale ha un impatto diretto sulla tua situazione fiscale. In linea generale, la regola da seguire è quella di avviare la propria struttura aziendale nello Stato di residenza fiscale personale. Questa scelta, che è la più semplice, è anche quella che consente di dimostrare il maggiore radicamento del nomade digitale presso quello Stato, aiutandolo ad identificare la propria residenza fiscale nel caso in cui lo Stato di espatrio (es. l’Italia), dovesse effettuare un’accertamento.

Tuttavia, come scelta alternativa, è possibile valutare l’incorporazione di società in altro Stato. Questa valutazione deve essere ponderata attentamente, sia perché spesso l’attività del nomade digitale è un’attività svolta in autonomia, quindi senza strutture fisiche (es. uffici o capannoni), sia senza struttura personale (es. dipendenti). Tutti aspetti, questi, che devono essere valutati in relazione alle normative antielusive che molti stati adottano (o stanno adottando) per attenuare fenomeni di elusione o evasione fiscale.

Andando in modo generico le opzioni principali di struttura aziendale includono:

Ditta individuale

Rappresenta la forma più semplice di attività imprenditoriale. Il reddito dell’attività viene tassato come reddito personale, rendendo la gestione amministrativa relativamente semplice. Tuttavia, questa struttura non offre protezione del patrimonio personale e può risultare fiscalmente svantaggiosa per attività con margini di profitto elevati. Scelta che, necessariamente, deve essere valutata nello Stato di residenza fiscale del nomade digitale.

Società a responsabilità limitata

Offre un buon equilibrio tra protezione dalle responsabilità e flessibilità fiscale. Per i nomadi digitali, costituire una SRL (una LTD o una LLC) in giurisdizioni favorevoli può rappresentare un’opzione interessante, soprattutto se combinata con una residenza fiscale strategica. Anche in questo caso la prima struttura da valutare è quella nello Stato di residenza fiscale, e solo in caso di analisi accurata del proprio business valutare l’apertura in stati diversi.

Società per azioni

Fornisce il massimo livello di protezione patrimoniale e offre maggiori possibilità di ottimizzazione fiscale, ma comporta costi di costituzione e gestione più elevati oltre a maggiori obblighi di compliance. Solitamente, rappresenta una scelta difficilmente riscontrata nella pratica.

Giurisdizioni fiscali favorevoli per nomadi digitali

La scelta della giurisdizione in cui costituire la propria società rappresenta un elemento cruciale nella pianificazione fiscale. Alcune delle opzioni più vantaggiose includono:

Estonia e il Programma e-Residency

L’Estonia ha rivoluzionato l’approccio all’imprenditoria digitale con il suo programma e-Residency, il primo al mondo a offrire una residenza digitale a imprenditori di qualsiasi nazionalità. Il sistema fiscale estone si basa su un principio unico: le società vengono tassate solo quando distribuiscono utili ai soci, non quando generano profitti. Questo significa che tutti gli utili reinvestiti nell’attività sono completamente esenti da imposte, favorendo la crescita e lo sviluppo aziendale. Quando si decide di distribuire dividendi, questi vengono tassati con un’aliquota fissa del 20%, equivalente a un’aliquota effettiva del 16,67% sull’importo lordo.

La costituzione di una società estone richiede un capitale minimo simbolico di 2.500 euro (che non deve essere necessariamente versato) e può essere gestita interamente online. I costi amministrativi annuali sono contenuti, includendo principalmente le spese per la contabilità e per un indirizzo locale. L’Estonia dispone inoltre di una vasta rete di convenzioni contro le doppie imposizioni, che semplifica ulteriormente la gestione fiscale per i nomadi digitali. La trasparenza del sistema fiscale estone e l’infrastruttura digitale all’avanguardia rendono questa giurisdizione particolarmente attraente per chi cerca una soluzione a lungo termine.

Portogallo e il regime NHR

Il Portogallo ha previsto l’applicazione del nuovo regime NHR 2.0 (denominato IFICI) volto ad incentivare l’ingresso nel Paese di professionisti altamente qualificati (art. 58.º-A dell’Estatuto dos Benefícios Fiscais). Il regime offre vantaggi fiscali ai lavoratori altamente qualificati nei settori della scienza, tecnologia e innovazione. In particolare, si tratta dei seguenti:

  • Aliquota di tassazione IRS ridotta del 20% sui redditi: si tratta dei redditi da lavoro dipendente (Categoria A) e autonomo (Categoria B). L’aliquota del 20% si applica solo ai redditi derivanti da attività qualificate. Non si applica a chiunque lavori per aziende non residenti che non operano in Portogallo;
  • Un’esenzione IRS sui redditi ottenuti dall’estero che coprono le categorie A (lavoro dipendente), B (attività professionali), E (reddito da capitale), F (reddito da locazione) e G (plusvalenze), se derivanti da Paesi in Convenzione, con tassazione nel Paese estero. L’applicazione dell’esenzione non è automatica ma, valutata caso per caso (sul punto, al momento si attendono chiarimenti specifici);
  • Durata del beneficio fiscale: 10 anni: il regime è valido per 10 anni consecutivi, a partire dal primo anno in cui il soggetto diventa residente fiscale. Non è rinnovabile dopo il decennio;
  • Redditi esclusi: restano esclusi i redditi derivanti da pensioni estere, nonché i redditi provenienti da giurisdizioni a bassa imposizione fiscale inserite nella “black list“, saranno completamente imponibili.

Singapore

Singapore si distingue come centro finanziario e commerciale di eccellenza in Asia, offrendo un ambiente imprenditoriale estremamente efficiente e un sistema fiscale sofisticato particolarmente vantaggioso per le attività internazionali. Il principio fondamentale della fiscalità singaporiana è la territorialità: vengono tassati solo i redditi generati localmente, mentre i redditi di fonte estera sono esenti da imposizione se non rimpatriati a Singapore.

Le società costituite a Singapore beneficiano di un’aliquota fiscale societaria competitiva del 17%, ma il sistema prevede numerosi incentivi e deduzioni che possono ridurre significativamente il carico fiscale effettivo. Il programma di esenzione fiscale parziale per le nuove imprese è particolarmente interessante: nei primi tre anni di attività, i primi 100.000 SGD di utili godono di un’esenzione del 75%, e i successivi 100.000 SGD di un’esenzione del 50%. Per un nomade digitale che avvia una nuova attività, questo può tradursi in un risparmio fiscale significativo durante la fase critica di crescita iniziale.

Singapore vanta inoltre una vasta rete di oltre 80 trattati fiscali, che riducono ulteriormente il rischio di doppia imposizione. Il sistema bancario avanzato, la stabilità politica e l’infrastruttura all’avanguardia completano l’attrattività di questa giurisdizione, sebbene i costi di costituzione e mantenimento siano più elevati rispetto ad altre opzioni. È richiesta la nomina di un direttore residente locale e la presentazione di bilanci annuali certificati, ma questi adempimenti sono ampiamente compensati dai vantaggi offerti, specialmente per chi intende operare nei mercati asiatici.

Emirati Arabi Uniti

Gli Emirati Arabi Uniti si sono affermati come una delle giurisdizioni fiscalmente più vantaggiose al mondo, con un sistema fiscale recentemente riformato che rimane altamente competitivo. Nel 2022, gli UAE hanno introdotto una tassazione societaria federale del 9% applicabile dal 1° giugno 2023, ponendo fine alla precedente esenzione totale dalle imposte dirette. Tuttavia, questa aliquota rimane una delle più basse a livello globale e il sistema prevede importanti eccezioni che preservano l’attrattività degli Emirati per i nomadi digitali e gli imprenditori internazionali.

Di fondamentale importanza per i nomadi digitali è il fatto che le persone fisiche continuano a godere di un’aliquota dello 0% sul reddito personale, senza imposte sui capital gain o sui dividendi. Non sono previste imposte sul patrimonio o di successione.

Il sistema delle Free Zones emiratine offre ulteriori vantaggi significativi: oltre all’esenzione fiscale totale, garantita solitamente per periodi di 15-50 anni rinnovabili, le società costituite in queste aree possono essere interamente di proprietà straniera, senza necessità di un partner locale. Questo rappresenta un vantaggio considerevole rispetto alle società costituite nella mainland, che richiedono generalmente un socio emiratino con una partecipazione del 51%.

La costituzione di una società nelle Free Zones come DMCC (Dubai Multi Commodities Centre), Dubai Internet City o Abu Dhabi Global Market consente inoltre di ottenere visti di residenza per sé e per i propri familiari con relativa facilità. I costi di setup variano considerevolmente in base alla Free Zone scelta e al tipo di licenza richiesta, mediamente tra i 5.000 e i 15.000 USD annui. Se da un lato non vi sono imposte dirette, è importante considerare che il costo della vita, specialmente a Dubai, è relativamente elevato, e che l’apertura e il mantenimento di conti bancari aziendali può risultare più complesso rispetto ad altre giurisdizioni.

Cipro

Strategicamente posizionata all’incrocio tra Europa, Asia e Africa, Cipro offre un regime fiscale particolarmente attraente per le società che operano a livello internazionale. L’aliquota d’imposta societaria cipriota è fissata al 12,5%, una delle più basse dell’Unione Europea, ma il sistema prevede numerose esenzioni che possono ridurre ulteriormente il carico fiscale effettivo.

I dividendi in entrata sono completamente esenti da imposizione, così come i capital gain derivanti dalla vendita di titoli. Particolarmente interessante per i nomadi digitali che operano nel settore della proprietà intellettuale è il regime agevolato sui redditi derivanti da brevetti e diritti d’autore, che prevede un’esenzione dell’80% su questi redditi, portando l’aliquota effettiva a un mero 2,5%.

La costituzione di una società a Cipro richiede un capitale sociale minimo simbolico di 1.000 euro e almeno un amministratore. Non è necessario che gli amministratori siano residenti a Cipro, ma è consigliabile che la maggioranza lo sia per garantire che la direzione e il controllo effettivi siano esercitati sull’isola, condizione essenziale per beneficiare della residenza fiscale cipriota. Il sistema bancario è ben sviluppato e integrato con il sistema europeo, facilitando le operazioni internazionali. Come stato membro dell’UE, Cipro offre inoltre libero accesso al mercato europeo e gode di una vasta rete di convenzioni contro le doppie imposizioni.

Bulgaria

La Bulgaria si sta affermando come destinazione sempre più popolare per i nomadi digitali, grazie alla combinazione di costi operativi contenuti e un regime fiscale estremamente competitivo all’interno dell’Unione Europea. Con un’aliquota fiscale societaria fissa al 10%, la Bulgaria offre la tassazione più bassa dell’UE, significativamente inferiore alla media europea che supera il 20%.

Anche l’imposta sul reddito delle persone fisiche è fissata al 10% con un sistema a flat tax, senza scaglioni progressivi. Questo crea un ambiente fiscale semplice e prevedibile, ideale per imprenditori e liberi professionisti. Il sistema previdenziale prevede contributi relativamente contenuti, con un tetto massimo che limita significativamente i costi per redditi elevati.

La Bulgaria consente di costituire una EOOD (società a responsabilità limitata unipersonale) con un capitale minimo di appena 1 euro, e i tempi di costituzione sono rapidi. Come membro dell’UE, offre tutti i vantaggi del mercato unico europeo, incluso l’accesso al sistema bancario SEPA. Un aspetto particolarmente interessante è la possibilità di applicare un regime IVA vantaggioso per servizi digitali forniti a clienti business internazionali. Il costo della vita estremamente accessibile, specialmente nelle città principali come Sofia e Plovdiv, completa il quadro di convenienza, rendendo la Bulgaria una delle destinazioni europee più competitive per nomadi digitali alla ricerca di ottimizzazione fiscale.

Panama

Panama rappresenta una delle opzioni più interessanti nell’emisfero occidentale per i nomadi digitali alla ricerca di vantaggi fiscali. Il cardine del sistema panamense è il principio di territorialità: vengono tassati esclusivamente i redditi prodotti all’interno del paese, mentre i redditi di fonte estera sono completamente esenti da imposizione, indipendentemente dal fatto che vengano rimpatriati o meno.

Questa peculiarità rende Panama particolarmente adatta ai nomadi digitali che lavorano con clienti internazionali. Una società panamese che fornisce servizi esclusivamente a clienti esteri non è soggetta a imposizione sui relativi redditi. Il paese non applica ritenute alla fonte sui dividendi distribuiti da utili di fonte estera e non prevede imposte su capital gain derivanti da attività estere.

La costituzione di una società a Panama è relativamente semplice e non richiede la presenza fisica nel paese. Non esistono requisiti di capitale minimo e viene garantita una totale riservatezza riguardo ai proprietari effettivi dell’azienda. Le società panamensi devono presentare bilanci annuali ma non sono tenute a sottoporli a revisione contabile se non svolgono attività locali.

Panama offre inoltre un programma di residenza per imprenditori particolarmente accessibile, denominato “Friendly Nations Visa“, che consente di ottenere la residenza permanente con un investimento relativamente contenuto.

Georgia

La Georgia sta emergendo rapidamente come destinazione di primo piano per nomadi digitali e imprenditori internazionali, grazie a un sistema fiscale innovativo e estremamente competitivo. Il paese ha introdotto nel 2017 il modello di imposta sugli utili “estone”, che prevede la tassazione solo al momento della distribuzione dei dividendi e non quando gli utili vengono generati, incentivando così il reinvestimento nell’attività.

Particolarmente interessante è lo status di “Individual Entrepreneur“, che consente ai liberi professionisti con un fatturato annuo inferiore a circa 30.000 euro di beneficiare di un’aliquota fiscale ridotta dell’1%. Per fatturati superiori, è possibile optare per il regime del “Small Business“, con un’aliquota del 3% fino a circa 100.000 euro di fatturato annuo.

La Georgia offre procedure di costituzione societaria estremamente rapide ed efficienti, completabili in appena un giorno lavorativo, e non richiede un capitale minimo per la costituzione di una LLC. L’apertura di conti bancari è relativamente semplice anche per non residenti, e il sistema bancario locale è moderno e orientato ai servizi digitali.

Il programma “Remotely from Georgia” permette ai nomadi digitali di ottenere un permesso di soggiorno di un anno con requisiti minimi: è sufficiente dimostrare un reddito mensile di almeno 2.000 USD.

Gestione dell’IVA e delle imposte sui servizi digitali

I servizi digitali sono soggetti a regimi IVA complessi che variano significativamente da paese a paese. Il principio generale è che l’IVA viene applicata dove il cliente risiede, non dove si trova il fornitore del servizio. Per i nomadi digitali, questo significa:

  • Potrebbe essere necessario registrarsi ai fini IVA in più paesi se si superano determinate soglie di fatturato;
  • I sistemi come il OSS (One-Stop Shop) dell’UE consentono di gestire gli obblighi IVA in più stati membri attraverso un unico punto di registrazione;
  • È fondamentale tracciare la posizione dei clienti e applicare le corrette aliquote IVA.

Molte giurisdizioni stanno introducendo imposte specifiche sui servizi digitali, rendendo cruciale mantenersi aggiornati sulle normative dei paesi in cui si opera.

Accordi fiscali internazionali e prevenzione della doppia imposizione

Uno degli aspetti più complessi della fiscalità per nomadi digitali è evitare la doppia imposizione. Gli accordi fiscali bilaterali tra paesi (Convenzioni contro le doppie imposizioni) stabiliscono quale giurisdizione ha il diritto di tassare determinati tipi di reddito. Questi accordi:

  • Definiscono i criteri per determinare la residenza fiscale;
  • Stabiliscono le regole per la tassazione di diverse tipologie di reddito;
  • Prevedono meccanismi per eliminare o ridurre la doppia imposizione.

È essenziale verificare l’esistenza e il contenuto di tali accordi tra il proprio paese di residenza fiscale e i paesi in cui si genera reddito. In assenza di convenzioni, è possibile che lo stesso reddito venga tassato in entrambe le giurisdizioni.

Consulenza fiscalità internazionale

Una pianificazione fiscale efficace richiede un approccio proattivo. Ecco alcuni passi concreti da seguire:

  1. Definire chiaramente la propria residenza fiscale e comprenderne le implicazioni;
  2. Scegliere la struttura aziendale più adatta alle proprie esigenze, considerando non solo gli aspetti fiscali ma anche quelli legali e operativi;
  3. Consultare un commercialista esperto in fiscalità internazionale, preferibilmente con esperienza specifica con nomadi digitali;
  4. Mantenere una documentazione dettagliata degli spostamenti, delle attività lavorative e delle transazioni finanziarie;
  5. Rivedere periodicamente la propria strategia fiscale per adattarla all’evoluzione della propria attività e delle normative internazionali.

La strategia più efficace consiste nel lavorare con professionisti qualificati per sviluppare una struttura fiscale che sfrutti legittimamente le opportunità offerte dai diversi regimi fiscali, rispettando al contempo gli obblighi di dichiarazione e versamento delle imposte. Con una pianificazione accurata, è possibile conciliare lo stile di vita nomade con una gestione fiscale efficiente e sostenibile nel lungo periodo.

Se hai letto questo articolo e ti stai rendendo conto che necessiti dell’analisi della tua situazione personale, ti invito a contattarci attraverso il form di cui al link seguente. Come Dottore commercialista esperto di fiscalità internazionale posso aiutarti a valutare e risolvere i tuoi dubbi su questa materia.

Riceverai il preventivo per una consulenza personalizzata in grado di risolvere i tuoi dubbi sull’argomento, mettendo a disposizione la mia esperienza di ausilio di privati ed imprese. Soltanto in questo modo, infatti, potrai essere sicuro di evitare di commettere errori, che in futuro possono esserti contestati e quindi sanzionati.

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    Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
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