Come aprire un conto corrente bancario negli Emirati Arabi Uniti (EAU) sia come privato sia come società. Tutte le informazioni utili.

L’apertura di un conto corrente negli Emirati Arabi Uniti, sia come privato che come società, può essere un processo complesso e controverso. Sicuramente, pensare di poter aprire un conto in loco restando in Italia non è realizzabile, come vedremo. Per questo motivo, è importante affidarsi ad un consulente esperto, affidabile ed accreditato direttamente presso gli istituti bancari emiratini. In questo articolo, esploreremo le procedure e i requisiti necessari per aprire un conto corrente negli Emirati Arabi Uniti, sia come privato che come società. Inoltre, discuteremo le difficoltà che potrebbero sorgere durante il processo e forniremo consigli utili per superarle.

Vantaggi di un conto bancario negli Emirati Arabi Uniti

L’apertura di un conto bancario è un esigenza per tutti i soggetti residenti negli EAU, ed in alcuni casi anche per soggetti non residenti. Allo stesso modo le società o le loro branch negli Emirati hanno la necessità di avere un proprio conto bancario. Ad oggi, l’apertura di un conto può portare alcuni vantaggi. In particolare, abbiamo individuato i seguenti:

  • Transazioni internazionali: Le banche negli EAU sopportano il sistema IBAN ed aderiscono agli accordi intrapresi con SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication). Questo significa che è possibile effettuare e ricevere liberamente pagamenti dall’Europa. A parte questo è importante evidenziare che non vi sono restrizioni legali sul prelievo di denaro all’estero;
  • Presenza della Banca Centrale degli Emirati Arabi a garanzia: la banca centrale degli EAU ha la funzione principale di stabilizzare il sistema finanziario del Paese. Questa attività è legata anche al numero di licenze bancarie rilasciate. Attualmente la Banca Centrale non rilascia nuove licenze bancarie, facendo in modo che il volume delle richieste di apertura di conti soddisfi le esigenze del mercato;
  • Condizioni vantaggiose: È possibile aprire un conto di risparmio o un conto corrente in dirham con un tasso di interesse vantaggioso. In ogni caso, è possibile aprire conti in una delle principali valute mondiali (dollaro, etc). Le banche emiratine offrono una bancomat/carta di debito internazionale gratuita. È, comunque, opportuno ricordare che il dirham è ancorato al dollaro USA $ 1 = AED 3,67.

Aprire un conto corrente negli Emirati Arabi come persona fisica

L’apertura del conto corrente può avvenire direttamente a cura del soggetto interessato, oppure, è possibile avvalersi di società intermediarie che possono aiutare ad individuare il migliore istituto per le esigenze dell’interessato e presentare lo stesso all’istituto bancario. Possiamo dire che, in linea generale, aprire un conto corrente può essere diverso a seconda del fatto che il soggetto richiedente soddisfi (o meno) i requisiti per l’ottenimento della residenza fiscale nel Paese. Per questo vediamo le due diverse procedure da seguire.

Apertura come soggetto residente

L’apertura del conto corrente come soggetto residente è una procedura piuttosto semplice. I soggetti residenti possono aprire qualsiasi conto bancario negli Emirati. In questo caso, infatti, la documentazione richiesta dagli istituti bancari è relativamente semplice. Tra di essa troviamo:

  • Il passaporto ed il relativo visto;
  • La carta di identità;
  • Prova della residenza (attraverso documentazione legata all’intestazione di utenze domestiche).

Questo tipo di procedura è legata a tutti quei soggetti che risiedono negli Emirati e soddisfano i criteri per essere considerati ivi fiscalmente residenti. Il processo di apertura del conto, in molti casi, può essere svolto anche interamente online. Il requisito del saldo minimo sul conto corrente bancario per residenti a Dubai non sono presenti. Questo significa che vi è la possibilità di utilizzare il conto per inviare e ricevere trasferimenti di moneta su conti aziendali. Questo tipo di conto consente la possibilità di usufruire di una serie di servizi, come l’online banking, carte di debito e libretto degli assegni.

Apertura come soggetto non residente

I soggetti non residenti devono recarsi di persona in baca. In questo caso la procedura è più complessa in quanto è necessario dimostrare la conformità ai severi requisiti richiesti dalla legislazione antiriciclaggio. Per quanto le tempistiche di apertura sono più elevate, si può arrivare anche fino a qualche settimana di tempo in modo che l’istituto effettui gli opportuni controlli. La documentazione che, in questo caso, viene generalmente richiesta è la seguente:

  • Il passaporto;
  • Gli estratti conto bancari del paese di residenza (generalmente degli ultimi 6 mesi);
  • Pagamenti relativi alle utenze domestiche con l’indicazione dell’indirizzo;
  • Spiegazione dell’origine dei fondi;
  • Spiegazione dello scopo di apertura del conto.

Alcune banche richiedono la prova del reddito. Può essere un estratto conto, una certificazione reddituale o una dichiarazione dei redditi. La difficoltà maggiore che si riscontra nell’apertura di un conto da soggetto non residente è la difficoltà a trovare un istituto bancario disposto all’apertura del conto corrente. In questi casi gli istituti possono prevedere un importo minimo sul conto o richiedere l’apertura di un conto di investimento o deposito per alcuni anni oltre a quello principale. Tali requisiti variano a seconda delle condizioni di una determinata banca e l’importo effettivo varia da 800 a 1.500 USD o è uguale all’ammontare equivalente su ciascun sottoconto.

È possibile aprire un conto corrente dall’Italia?

La presenza personale del titolare del conto bancario è un requisito obbligatorio quando si apre un conto privato (personale) e aziendale negli Emirati Arabi Uniti. È necessario venire negli Emirati solo per un giorno per soddisfare questo requisito ufficiale della Banca Centrale degli EAU, che si applica a tutte le banche del paese. La normativa antiriciclaggio che devono rispettare gli istituti rende complicato, rispetto al passato, aprire un conto dall’estero. D’altronde questo è quanto accade anche a livello globale.

Apertura del conto corrente intestato ad una società

Di fatto, le aziende registrate negli Emirati Arabi Uniti, sia locali che internazionali, hanno la possibilità di aprire conti correnti aziendali. Gli EAU hanno diverse zone economiche franche con regimi fiscali e doganali speciali. Gli stranieri possono fare affari qui senza la partecipazione di un partner locale. Le imprese non residenti possono operare solo all’interno delle zone franche o all’estero. Per le società residenti queste restrizioni non trovano applicazione.

Le zone franche offrono diversi vantaggi alle imprese, tra cui l’esenzione dall’IVA e dai dazi doganali e l’esenzione dall’imposta sulle società per 50 anni dopo la registrazione della società. La maggior parte delle zone franche si trova a Dubai.

In linea generale, di seguito, una serie di documenti che, generalmente, vengono richiesti per aprire un conto corrente aziendale:

  • Visti di soggiorno o carte di identità degli Emirati di tutti fondatori e del CEO dell’azienda;
  • Atti costitutivi della società: statuto, atto costitutivo, certificato di registrazione e licenza;
  • Conferma dell’autorità per aprire un conto: una procura o una decisione dei fondatori sulla nomina di un amministratore;
  • Prova dell’indirizzo della sede legale della società;
  • Estratti conto societari o estratti conto bancari dai conti dei fondatori per le imprese di nuova costituzione.

Gli istituti bancari negli Emirati Arabi Uniti

Negli EAU vi sono due tipologie di banche: quelle convenzionali e quelle islamiche. Oltre a questo, ovviamente, anche le banche internazionali sono presenti nel Paese.

Le banche convenzionali nazionali e internazionali forniscono i consueti servizi bancari: depositi, prestiti, conti di investimento, etc.

Le banche islamiche nazionali lavorano rispettando la legge della Sharia. Pertanto, per queste è vietato prestare denaro ad interesse e speculare con i titoli.

Gli istituti bancari sono regolati dalla Banca centrale degli Emirati Arabi Uniti, la quale rilascia licenze e regola il sistema finanziario: banche, fondi di investimento e compagnie assicurative. Nel Paese gli istituti di più grandi dimensioni sono: First Abu Dhabi Bank FAB, Emirates NBD e Abu Dhabi Commercial Bank ADCB.

Normativa KYC (Know Your Customer)

Le banche presenti negli Emirati devono rispettare la normativa legata al sistema KYC (Know Your Customer). Si tratta di standard e requisiti internazionali in merito alle procedure da utilizzare e che impongono il rispetto di alcuni requisiti per i correntisti. In questo contesto tutti gli istituti bancari sono regolati dalla Banca Centrale degli Emirati Arabi Uniti la quale emette tutte le istruzioni che devono essere seguite dalle banche del paese.

Queste regole e istruzioni delineano uno specifico processo composto da azioni che devono essere messe in atto dagli istituti bancari quando devono aprire un conto corrente personale o aziendale.

Normativa sul CRS (Common Reporting Standard)

Gli Emirati Arabi Uniti hanno aderito alla normativa sullo scambio automatico di informazioni finanziarie ai fini fiscali, il c.d. CRS (Common Reporting Standard). Si tratta di una normativa predisposta dall’OCSE (Organization for Economic Co-operation and Development), a cui aderiscono oltre 100 Stati del mondo per scambiarsi informazioni finanziarie, in modo automatico, utili ai fini fiscali. Attualmente gli Emirati figurano nell’Elenco D per quanto riguarda la normativa italiana sul CRS, ovvero sono uno Stato che comunica all’Italia le informazioni finanziarie dei propri soggetti residenti. Questo significa che se un soggetto fiscalmente residente in Italia apre un conto corrente negli Emirati, questi comunicheranno in modo automatico all’Agenzia delle Entrate italiana i dati del conto corrente. Deve essere ricordato che il soggetto residente che apre il conto, in caso del superamento dei limiti previsti (15.000 euro di saldo giornaliero o 5.000 euro di giacenza media) hanno l’obbligo di indicazione del conto nel quadro RW della propria dichiarazione dei redditi. In questo senso l’utilità del CRS per effettuare un’attività di incrocio dei dati scambiati con le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti. In caso di esito negativo del riscontro vengono inviate le c.d. “lettere di compliance”.

Conclusioni

In conclusione, l’apertura di un conto corrente negli Emirati Arabi Uniti può essere un processo complesso e controverso, ma offre anche molti vantaggi. Affidarsi ad un consulente esperto e accreditato può aiutare a superare le difficoltà e a sfruttare al meglio le opportunità offerte dal sistema bancario emiratino. Sia come privato che come società, è importante informarsi bene sui requisiti e le procedure necessarie per aprire un conto corrente negli Emirati Arabi Uniti e seguire i consigli degli esperti per evitare problemi e ottenere il massimo dai propri investimenti. Come detto occorre prestare attenzione e valutare bene l’istituto bancario e la procedura legata alla documentazione da fornire.

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