Vuoi avviare una startup nel 2023? Non preoccuparti, il Governo ha messo a disposizione contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per sostenere le giovani imprese innovative. In questo modo, è possibile abbattere i costi di avviamento e risentire meno dell’inflazione che sta colpendo la nostra economia.

Gli aiuti economici sono pensati anche per mantenere il trend di crescita del terzo trimestre 2022, in cui si è registrato il numero più alto di imprese innovative di sempre (14.708 unità), dopo la pandemia. Andiamo a vedere quali sono le agevolazioni più vantaggiose per avviare o far crescere una startup in Italia.

Incentivi startup 2023: le agevolazioni Invitalia

La nascita e la crescita delle startup innovative italiane viene promossa dallo Stato anche nel 2023, per una duplice finalità: valorizzare le imprese tecnologiche del nostro Paese e scoraggiare la fuga dei giovani talenti aall’estero. 

Molte delle agevolazioni per avviare una startup sono gestite da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia. Tra di esse, ricordiamo Smart e start, Smart Money, On-Oltre Nuove Imprese a tasso zero e Resto al Sud.

Resto al Sud  e ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso zero  erogano finanziamenti a tassi agevolati e contributi a fondo perduto per progetti d’impresa di entità variabili, rivolti principalmente a startup composte, in parte o totalmente da giovani under 35 o da donne di qualsiasi età

Puoi scoprire nel dettaglio queste agevolazioni, puoi leggere l’articolo: Incentivi imprese 2023: contributi a fondo perduto e crediti d’imposta più vantaggiosi. Vediamo, invece, più nel dettaglio Smart e Start e Smart Money.

Smart e Start

L’agevolazione finanzia progetti innovativi con spese tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro tramite un mutuo a tasso agevolato. Il periodo per concretizzare la spesa ed ufuire del finanziamento è molto lungo. 

Infatti, i giovani imprenditori interessati hanno tempo fino a 10 anni per restituire la somma ricevuta che copre, tra le tante spese quelle per impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica, hardware e software, brevetti, marchi, licenze e certificazioni.

L’agevolazione copre anche le spese sostenute per acquisire le conoscenze tecniche direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e la progettazione, lo sviluppo, la personalizzazione e il collaudo di impianti tecnologici produttivi.

Possono accedere a Smart e Start, le startup già costituite e iscritte al Registro delle imprese oppure team di persone con un’idea veramente innovativa e concretizzabile.

Inoltre, le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono ottenere un contributo a fondo perduto pari al 30% del finanziamento.

In pratica, una startup con sede al Sud deve restituire solo il 70% del finanziamento ricevuto (anziché il 100%).

Smart Money

Smart Money – Fase 2 finanzia startup pronte al lancio sul mercato che vogliono avvalersi di servizi specialistici e del know how degli attori del mercato. Il bando elargisce un contributo a fondo perduto a tutte le startup che vogliono finanziare i loro piano di sviluppo e hanno ricevuto capitali di rischio da parte di:

  • business angels;
  • enti abilitati;
  • investitori qualificati.

L’agevolazione nel 2023 è arrivata alla Fase 2 ( Capo III nell’Avviso pubblico del MIMIT) e resta accessibile solo alle startup che hanno completato la fase precedente.

Le startup che hanno già ricevuto o stanno per ricevere un investimento nel capitale di rischio possono ottenere un secondo contributo:

  •  a fondo perduto pari al 100% dell’investimento stesso;
  •  per un massimo complessivo di 30 mila euro

Startup e PMI innovative: gli incentivi fiscali de minimis per avviare una startup

Avviare una startup può essere vantaggioso anche per gli investitori grazie a Startup e PMI innovative – Incentivi fiscali de minimis.

Si tratta di un incentivo fiscale sull’investimento in startup innovative e PMI innovative che prevede una detrazione IRPEF del 50% per le persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup innovative o PMI innovative. 

L’investimento deve:

  • essere mantenuto per almeno tre anni;
  • sostenuto direttamente oppure tramite OICR (organismi d’investimento collettivo del risparmio specializzati negli investimenti in startup innovative o PMI innovative);
  • arrivare fino ad un massimo di 100 mila euro per ciascun periodo di imposta se si investe in startup;
  • arrivare fino ad massimo di 300 mila euro per ciascun periodo di imposta se si investe in PMI innovative.  

Avviare una startup grazie ai fondi europei

Per concludere, grazie al programma Horizon Europe, è possibile avviare progetti d’impresa innovativi finalizzati a supportare la transizione ecologica della nostra economia. 

Tra gli incentivi messi a disposizione dall’UE, ed erogati dalla Stato, ricordiamo il Green New Deal che sostiene i progetti delle imprese ammesse ai finanziamenti agevolati del FRI (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca).

Il Green New Deal  prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle PMI di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca.

I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sostenuti devono essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi che puntano a una di queste finalità, coerenti con il Green New Deal:

  • decarbonizzazione dell’economia;
  • riduzione dell’uso della plastica;
  • rigenerazione urbana;
  • turismo sostenibile.

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