Quando si parla di agevolazioni e sostegni economici particolari, si fa sempre riferimento ad un valore che va ad individuare correttamente la situazione economica del nucleo famigliare: l’ISEE. Questo valore, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, tiene in considerazione diversi aspetti reddituali e patrimoniali della famiglia. La legge prevede un ipotesi in cui è possibile uscire dall’ISEE anche senza cambiare residenza, ovvero nel caso in cui l’unità immobiliare della residenza sia divisibile.

Molti dei sostegni erogati a favore delle famiglie, sotto forma di benefici fiscali, agevolazioni e prestazioni di indennità, come ad esempio il reddito di cittadinanza, vengono erogate al nucleo famigliare in base al valore dell’ISEE. Molti di questi bonus non sono accessibili superata una certa soglia, perché sono rivolti a famiglie con bassa capacità reddituale. L’ISEE prende in considerazione tutti i componenti della famiglia, per cui se il figlio vuole attingere ad un bonus, deve dichiarare anche i redditi e le proprietà dei genitori. E talvolta in questo modo può vedersi negato l’accesso al sostegno.

Se in un’unità vive un nucleo familiare con un ISEE alto, vi è la possibilità di abbassarlo anche non cambiando residenza, tale eventualità può realizzarsi soltanto se l’unità immobiliare possa essere divisa.

ISEE 2022: bonus e agevolazioni

Prima di vedere come è possibile uscire dal calcolo di un determinato ISEE pur non cambiando la propria residenza, ricordiamo quali bonus e agevolazioni quest’anno possono essere richiesti allo stato, e all’ente previdenziale INPS. Si tratta di sostegni di diverso tipo che possono essere richiesti da chi ha un ISEE piuttosto basso:

  • Bonus sociale per il pagamento delle bollette: si tratta di un sostegno recente, che può essere richiesto dai nuclei famigliari per ricevere uno sconto sul prezzo delle bollette per le utenze domestiche: energia elettrica, gas, acqua. Attualmente il governo ha esteso la soglia ISEE a 12.000 euro per poter beneficiare di questo sconto;
  • Assegno Unico: una novità interessante del 2022 è l’assegno unico universale che viene corrisposto a tutte le famiglie con figli. Si tratta di una erogazione mensile possibile dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni del figlio. Per questa forma di sostegno non è obbligatorio presentare un valore ISEE aggiornato, tuttavia è necessario per individuare l’importo corretto dell’erogazione;
  • Bonus per l’acquisto di una prima casa: in questo caso l’ISEE va ad individuare, per i giovani sotto i 36 anni, la possibilità di accedere ad una agevolazione dello stato nell’acquisto di una abitazione da adibire a prima casa. Lo stato offre anche una garanzia sull’acquisto tramite mutuo. Possono richiedere l’agevolazione i giovani con ISEE sotto ai 40.000 euro;
  • Tasse universitarie: in base alle singole università, l’ISEE è indispensabile per individuare la fascia di reddito su cui stabilire il pagamento delle tasse universitarie;
  • Bonus asilo nido: per accedere ad un rimborso sulla retta dell’asilo nido, è necessario presentare il proprio valore ISEE del nucleo famigliare, che stabilisce l’importo del sostegno effettivo.

Oltre a questi bonus sono presenti anche altre agevolazioni per chi ha un ISEE basso. Tuttavia va tenuto in considerazione che questo valore viene calcolato sulla base dei redditi e delle proprietà di tutti i componenti del nucleo famigliare. Questo vuol dire che anche i redditi eventuali dei figli incidono sul suo calcolo.

Per maggiori informazioni, leggi: “ISEE 2022: calcolo e documenti occorrenti”

ISEE nucleo famigliare: cosa sapere

Per calcolare correttamente l’ISEE di un nucleo famigliare, vanno prima di tutto individuati correttamente i componenti del nucleo stesso: dai genitori ai figli, ai fratelli e sorelle, ogni nucleo è a sé stante e ha caratteristiche diverse.

Per individuare correttamente la composizione di un nucleo familiare, bisogna tenere conto dei famigliari del dichiarante:

  • Rientrano i componenti della famiglia anagrafica;
  • Rientrano i soggetti fiscalmente a carico del dichiarante;

La residenza è fondamentale per individuare chi rientra nell’ISEE: a grandi linee si può dire che se un figlio risiede con i genitori, anche se lavora, è considerato nel nucleo famigliare dei genitori, quindi i redditi vengono sommati.

In questo modo vengono inclusi nel nucleo famigliare tutti i redditi dei figli e dei genitori, e vengono incluse anche le proprietà di tutti i componenti, in termini di proprietà immobiliari e mobiliari. Per il calcolo ISEE vanno inoltre dichiarate anche le automobili o mezzi aggiuntivi di proprietà.

Uscire dall’ISEE senza cambiare residenza

Esiste una soluzione per poter accedere ai sostegni senza dover cambiare residenza rispetto all’abitazione con i genitori, tuttavia è parecchio ingegnosa. L’unica possibilità per poter uscire dall’ISEE in questi casi è quella di sdoppiare l’unità immobiliare.

Si tratta di una possibilità che prevede la ristrutturazione dell’immobile con il fine di creare una seconda abitazione a tutti gli effetti, con impianti e accessi appositi, per il figlio. In questo caso il soggetto può mantenere la propria residenza originale, senza tuttavia dover rientrare nell’ISEE dei genitori.

Per poter optare per questa soluzione tuttavia è necessario sostenere i costi per le ristrutturazioni, verificare se queste sono possibili nell’immobile specifico, adibire la nuova parte a immobile abitabile a tutti gli effetti, tramite l’accesso alla corrente elettrica, all’acqua e al gas, e garantire una entrata secondaria all’immobile complessivo.

Indubbiamente non è una procedura semplice, ed è necessario sostenere dei costi per poter procedere con la ristrutturazione, tuttavia è un modo legale per poter uscire dal nucleo famigliare dei genitori (escludendo così il cumulo ISEE) e poter creare un nucleo a sé stante, da cui effettuare un nuovo calcolo ISEE per accedere a determinati sostegni.

Uscire dallo stato di famiglia

Se più persone hanno la stessa residenza, appartengono allo stesso stato di famiglia facendo parte dello stesso ISEE familiare. Per appartenere allo stesso stato di famiglia è necessario essere conviventi nella stessa abitazione e avere un grado di parentela o affinità.

Per uscire dal ISEE del nucleo familiare al fine di abbassare il valore dell’ISEE senza cambiare residenza, è necessario modificare lo stato di famiglia. Tale situazione è legale, e permette ad un membro appartenente ad un nucleo familiare di uscire fiscalmente dalla propria famiglia, senza modificare la propria residenza. In questo modo, verranno prodotti due ISEE il cui valore sarà inevitabilmente più basso.

La legge permette di uscire dall’ISEE del nucleo familiare senza cambiare residenza, questo avviene quando l’unità immobiliare in questione può essere sdoppiata, ovvero divisa in due.

Il vantaggio è di ridurre l’ISEE e poter beneficiare di maggiori agevolazioni fiscali.

Per conoscere altri modi per abbassare l’ISEE, leggi: “E’ possibile abbassare l’ISEE?”

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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