Conto alla rovescia per migliaia di contribuenti italiani. Il 30 aprile 2025 rappresenta la data limite per inviare la domanda di riammissione alla “Rottamazione quater“, la definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione, prevista dall’articolo 3-bis del D.L. n. 202/24. Questa finestra si rivolge a coloro che, pur avendo aderito inizialmente, non sono riusciti a rispettare i termini di pagamento precedenti. Si stimano circa mezzo milione di contribuenti decaduti dalla sanatoria delle cartelle esattoriali, che potrebbero beneficiare della riammissione.
Indice degli Argomenti
Come funziona la riammissione
Una volta presentata la domanda entro la scadenza (prossimo 30 aprile), sarà l’Agenzia delle Entrate-Riscossione a comunicare, entro la fine di giugno 2025, gli importi residui da versare e le relative scadenze delle rate, già stabilite per legge.
È fondamentale ricordare che, a differenza di altre sanatorie fiscali, la Rottamazione si considera perfezionata solo con il pagamento tempestivo e integrale di tutte le somme dovute o di tutte le rate previste. Il semplice pagamento della prima rata non è sufficiente. In caso di mancato o incompleto pagamento, si perdono i benefici della definizione agevolata, con la ricomparsa di sanzioni e interessi originariamente dovuti. Tuttavia, la legge concede una piccola tolleranza: i pagamenti effettuati entro 5 giorni dalla scadenza non sono considerati tardivi e non pregiudicano la definizione (art. 1 comma 244 Legge n. 197/2022).
Non si tratta di una nuova rottamazione dei ruoli né di un ampliamento della precedente, pertanto come rammentato nelle FAQ la riammissione non può riguardare:
- Carichi che non erano stati inclusi nella originaria domanda;
- Carichi che non potevano rientrare nella domanda originaria, in quanto consegnati oltre il 30 giugno 2022.
Calendario dei pagamenti
Il pagamento degli arretrati, con interessi al 2% annuo dal 1° novembre 2023, può essere effettuato:
- In un massimo di dieci rate consecutive: la prima scadenza resta quella del 31 luglio e poi a seguire le altre rate avranno scadenza il 30 novembre 2025 e poi le successive il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027;
- In un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025.
È possibile saldare in banca, agli sportelli bancomat (Atm) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con l’internet banking, agli uffici postali, dai tabaccai e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, oppure con l’App Equiclick tramite la piattaforma pagoPa. Il pagamento tramite Agenzia delle Entrate-Riscossione può essere effettuato direttamente sul portale web oppure agli sportelli prenotando un appuntamento nella sezione ‘Sportello territoriale’ del sito o telefonando al numero del contact center.
Quali sono gli effetti concreti della Rottamazione?
La riammissione garantisce gli stessi vantaggi della Rottamazione originaria. Il beneficio principale è lo stralcio definitivo:
- Delle sanzioni amministrative collegate ai tributi;
- Di qualsiasi tipo di interesse fiscale, inclusi gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e gli interessi di mora;
- Degli aggi di riscossione.
Per i carichi derivanti da sanzioni non tributarie o contributive (come le multe stradali), la Rottamazione cancella solo gli interessi e le maggiorazioni previste dalla legge (art. 27 comma 6 Legge n. 689/81).
Stop ai pignoramenti e fermi amministrativi
l vantaggio dell’adesione ad una definizione delle cartelle è quello di evitare effetti legati alle procedure esecutive in corso. Infatti, usufruendo della procedura:
- L’agente della riscossione sospende l’eventuale fermo amministrativo sui beni mobili (es. auto), a condizione che tutto il debito pregresso sia oggetto dell’istanza di definizione agevolata;
- Viene sospesa l’eventuale procedura esecutiva (pignoramento), eventualmente in corso. Questo, a condizione che non sia già avvenuta la procedura di incanto con esito positivo e che non sia già stato emesso provvedimento di assegnazione del credito pignorato;
- La possibilità di chiedere, a fronte del pagamento del debito, la diminuzione delle somme garantite da ipoteca o la restituzione di eventuali immobili ipotecati in data precedente alla presentazione dell’istanza.
Il nodo degli interessi da sospensione giudiziale
Un aspetto dibattuto riguarda gli interessi maturati durante i periodi di sospensione giudiziale dei pagamenti (art. 47 comma 8-bis D.Lgs. n. 546/92). Se questi interessi erano già inclusi nei carichi rottamati, dovrebbero essere cancellati automaticamente. La questione si complica se vengono iscritti a ruolo successivamente. Tuttavia, essendo collegati ai debiti principali oggetto di rottamazione, la giurisprudenza tributaria (incluse sentenze recenti come C.G.T. I Taranto n. 1125/1/24) tende a considerarli annullati come effetto indiretto della definizione agevolata.
Effetti indiretti da non sottovalutare
La Rottamazione può avere anche altre conseguenze positive per il contribuente, da valutare, comunque, con attenzione:
- Crediti d’imposta: Se il debito riguardava il recupero di un credito d’imposta usato in compensazione oltre i limiti, tale credito potrà essere nuovamente utilizzato solo dopo il pagamento integrale dell’ultima rata della Rottamazione (Risoluzione AdE n. 364/E/23);
- IVA: In caso di maggiore IVA accertata e inclusa nella Rottamazione, questa potrà essere addebitata in rivalsa al cliente (e da questi detratta) solo dopo il completo pagamento delle rate (Risposta Interpello AdE n. 141/E/24).
Presentazione della domanda
La procedura di rottamazione delle cartelle di pagamento si attiva attraverso un’apposita richiesta da presentare. Con un comunicato stampa dell’11 marzo 2025, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha reso nota l’approvazione e la messa a disposizione dell’applicativo telematico per chiedere la riammissione alla rottamazione dei ruoli la cui domanda deve essere presentata entro il 30 aprile 2025.
Presentazione telematica nell’area pubblica
Per poter presentare la domanda, se si passa attraverso la c.d. area pubblica è necessario indicare il numero della “Comunicazione delle somme dovute” che era stata inviata al debitore. Inoltre, è necessario indicare i numeri delle cartelle di pagamento/accertamenti esecutivi/avvisi di addebito compresi nella stessa comunicazione. Inoltre, deve essere allegata la documentazione di riconoscimento, specificando l’indirizzo e-mail per avere la ricevuta della domanda di riammissione.
Vai al servizio in area pubblica
Presentazione telematica nell’area riservata
Se la presentazione della domanda avviene attraverso l’accesso nella c.d. area riservata è sufficiente indicare i numeri delle cartelle di pagamento/accertamenti esecutivi/avvisi di addebito per i quali si intende beneficiare della riammissione. L’accesso è legato all’utilizzo delle credenziali SPID, CIE e Carta Nazionale dei Servizi.
Vai al servizio in area riservata
La ricevuta della domanda di riammissione
La presentazione della domanda comporta il rilascio di una ricevuta, con modalità diverse a seconda che la presentazione sia avvenuta in area riservata o pubblica. Nel primo caso si riceve via e-mail la “Ricevuta di avvenuta presentazione della dichiarazione di adesione alla riammissione alla Definizione agevolata”.
In caso di presentazione della domanda in area pubblica, invece:
- Si riceve una prima e-mail all’indirizzo indicato, con un link da convalidare entro le successive 72 ore. Decorso tale termine, il link non sarà più valido e la richiesta sarà automaticamente annullata;
- Dopo la convalida della richiesta, una seconda e-mail indicherà la presa in carico, con il numero identificativo della pratica e il riepilogo dei dati inseriti;
- Infine, se la documentazione di riconoscimento allegata è completa e corretta, viene inviata una terza e-mail con il link per scaricare, entro i successivi 5 giorni (120 ore dal ricevimento del link), la “Ricevuta di avvenuta presentazione della dichiarazione di adesione alla riammissione alla Definizione agevolata”. Decorso tale termine, non sarà più possibile effettuare il download.
Consigli
La riammissione alla Rottamazione quater rappresenta un’importante occasione per chiudere i conti con il Fisco a condizioni vantaggiose. È essenziale, però, rispettare la scadenza del 30 aprile per la domanda e, successivamente, adempiere puntualmente a tutti i pagamenti rateali per non perdere i benefici ottenuti.