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Prestanome societario: responsabilità e rischi

Fisco NazionaleDiritto societarioPrestanome societario: responsabilità e rischi

Chi è il prestanome societario? Perché questa figura è molto utilizzata nel mondo dell'imprenditoria? Ti hanno proposto di fare il prestanome per una società? Scopri in questo report quali sono gli utilizzi di questa figura e le responsabilità a cui può andare incontro. 

Il prestanome, nel contesto societario, è una figura che si presenta come il titolare legale di una società, un’attività o un bene, ma in realtà agisce per conto di un’altra persona o entità, che è il vero proprietario o controllore (c.d. “amministratore di fatto“). Questa pratica è spesso utilizzata per nascondere l’identità del vero proprietario o controllore per vari motivi, che possono includere l’evasione fiscale, la frode o l’elusione di certe leggi o regolamenti.

Oggi, questa figura esiste ed è diffusa nel mondo degli affari. Pensa a tutti quei casi in cui si vuole effettuare una truffa nei confronti dei consumatori, un’evasione fiscale, o un’operazione illecita, ci troviamo sempre di fronte alla figura del prestanome societario. La figura del prestanome, quindi, è quella che si presta ad assumersi responsabilità societarie che altri non voglio prendersi. Come contropartita per le responsabilità a suo carico spetta solitamente di un lauto compenso economico. Ricordo che in caso di violazioni amministrative o penali commesse dalla società è il suo amministratore che ne risponde. Per questo tantissimi uomini d’affari preferiscono operare dietro la figura dei prestanome. Vediamo, quindi, tutto quello che ancora nessuno ti ha detto sulla figura del prestanome.

Ti hanno proposto di fare il prestanome societario?

Inutile girarci attorno, l’imprenditore che oggi maggiormente fa uso del prestanome è un soggetto quasi sempre con grossi debiti accumulatifallimenti alle spallecondanne per reati fiscali. Oppure si tratta di ex imprenditori che con il loro nome non potrebbero mai più aprire una nuova società.

L’obiettivo dell’imprenditore che fa uso del prestanome è quello di farsi schermo nei confronti di terzi. Utilizzare questa figura significa quindi, inserire tra la società e i suoi interlocutori un soggetto, solitamente un nullatenente. Nel mondo degli affari sono classici esempi di questa figura gli anziani, le persone che versano in condizioni economiche precarie o alla ricerca di facili guadagni. La caratteristica che più di ogni altra questa figura è quella di un soggetto che non ha nulla da perdere.

Definizione di prestanome societario

Se cerchiamo il termine su un vocabolario, in questo caso ci viene in aiuto il Treccani, la definizione che troviamo è la seguente:

In termini legali, il prestanome è una figura che presta il proprio nome per consentire a un terzo di rimanere nascosto, agendo in realtà per conto di quest’ultimo. Questa pratica è spesso utilizzata in contesti in cui si vuole nascondere l’identità del vero proprietario o beneficiario di un’attività o di un bene, per vari motivi che possono spaziare dall’evasione fiscale alla frode, fino all’elusione di leggi o regolamenti.

Il prestanome, o dummy, nella terminologia inglese, è il soggetto preposto a firmare per conto della società. Immagina di essere un imprenditore che vuole chiedere un finanziamento bancario per l’acquisto di un nuovo macchinario. Immagina di aver già alle spalle un precedente fallimento ed una situazione debitoria personale non ancora ottimale. Presentarti in banca non è sicuramente la cosa migliore da fare. Bene, in questo caso, come in molti altri, il mondo degli affari offre all’imprenditore l’apparente via d’uscita del prestanome.

C’è chi vuole avvalersi di questa figura per non farsi riconoscere dai creditori, chi per ottenere finanziamenti, chi per togliersi responsabilità, sia amministrative che penali. Insomma, nel mondo imprenditoriale, nel corso del tempo, questa figura si è diffusa.

Il mercato globale dei prestanome

Quella del prestanome è diventata una vera e propria professione negli ultimi anni. Se guardi online puoi trovare società specializzate nel fornirti il miglior prestanome per le tue esigenze. Ci sono centinaia di annunci che ogni giorno riguardano questa professione. Puoi trovare tantissimi “cercasi e offresi“. Naturalmente, tutto questo, pensando che sia corretto operare in questo modo per frodare o eludere le varie normative.

Questa figura poi si presta molto bene anche quando si decide di aprire una società offshore. Ci sono molte offerte online che promuovono la costituzione di società estere con la possibilità di far operare un soggetto che svolge questa funzione di prestanome. Tale figura, infatti, viene utilizzata anche per superare le problematiche connesse all’apertura di un conto bancario estero. Come detto più volte, anche in altri contributi, è importante prestare la dovuta attenzione a non commettere errori, sia per quanto riguarda la costituzione di società estere, sia per la figura del prestanome. I rischi che si possono correre sono, infatti, elevati. Tuttavia, vi sono ancora molti imprenditori che continuano a commettere errori di questo tipo.

Prestanome per truffe ed evasione fiscale

Come avrai capito fare impresa vuol dire anche metterci la faccia ed assumersi le responsabilità di quello che si realizza. Non tutti però la pensano in questo modo. Chi ha come unico obiettivo quello di fare truffe per i consumatori o evadere il Fisco, non vuole assumersi responsabilità. Immagina di essere una azienda di E-commerce che opera su un portale molto affermato. Se tu volessi fare una frode ai tuoi clienti, cosa potresti fare?

Ad esempio potresti pensare di raccogliere un gran numero di ordini, per poi sparire con il ricavato, lasciando insoddisfatti i clienti. È proprio in situazioni come queste che la figura del prestanome si trova ad operare. Quando i clienti si saranno resi conto della truffa, andranno a denunciare la società che li ha truffati. Ebbene dall’altra parte troveranno il prestanome. Ovvero, non il soggetto che effettivamente li ha truffati. Soggetto che magari sarà già dall’altra parte del mondo con i soldi dei clienti truffati.

Prestanome e amministratore di fatto

Arrivato a questo punto sono sicuro che avrai già capito che operare con un prestanome nella tua società non ti fa onore. Tuttavia, prima di analizzare le responsabilità di questa figura voglio farti un’ulteriore precisazione. Molto spesso sento confondere la figura del prestanome con quella dell’amministratore di fatto. Si tratta di due figure molto diverse tra loro, con ruoli molto diversi.

Amministratore di fatto

L’amministratore di fatto è il soggetto che si occupa di svolgere tutte le principali attività gestorie di una società. Tale soggetto svolge le funzioni che derivano dalla qualifica di amministratore di diritto. Queste operazioni sono esercitate dal soggetto nonostante non sia stato investito formalmente con la carica di amministratore societario ma, appunto, opera di fatto senza apparire verso i terzi. Pertanto, solitamente l’amministratore di fatto è il vero proprietario dell’impresa.

Prestanome

Il prestanome rappresenta, a tutti gli effetti, una figura diversa rispetto all’amministratore di fatto. È un soggetto che ufficialmente è stato investito della carica di amministratore della società, ma di fatto non svolge alcun tipo di attività gestionale. Quello che conta è solo il suo nome ed il suo ruolo societario. Questi, infatti, non partecipa in alcun modo alla vita ed alla gestione aziendale. Percepisce un compenso dato dalla sua attività di prestanome, stipendio che è, solitamente, commisurato ai rischi che corre. È come se fosse un lavoratore del reale imprenditore della società.

Il rapporto tra queste due figure

L’amministratore di fatto è una figura che, pur non essendo formalmente investita del ruolo di amministratore di una società, svolge di fatto le attività di gestione e prende le decisioni operative. Questa figura è spesso il vero proprietario o controllore dell’impresa.

Il prestanome, invece, è una figura che appare come l’amministratore legale o il titolare di una società, ma che in realtà non svolge alcuna attività gestionale. Il prestanome è solitamente una persona che ha accettato di assumere la carica di amministratore o di titolare per conto di un altro soggetto, che è il vero proprietario o controllore. Questo soggetto, noto come amministratore di fatto, rimane nascosto dietro la figura del prestanome.

Il rapporto tra l’amministratore di fatto e il prestanome può essere complesso. In molti casi, il prestanome è completamente all’oscuro delle decisioni prese dall’amministratore di fatto e non ha alcun potere decisionale. Tuttavia, il prestanome può essere ritenuto responsabile di azioni illecite compiute dalla società, a meno che non possa dimostrare la propria mancanza di ingerenza nelle decisioni societarie.

In termini di responsabilità, un prestanome può essere ritenuto responsabile delle violazioni amministrative o penali commesse dalla società, a meno che non possa dimostrare la propria mancanza di ingerenza nelle decisioni societarie. In alcuni casi, sia il prestanome che l’amministratore di fatto possono essere ritenuti responsabili delle azioni illecite della società.

Responsabilità del prestanome societario

Quando si parla di responsabilità bisogna partire, come detto, dal presupposto che la figura del prestanome è peculiare. La legge, infatti, offre la possibilità di usufruire di questi servizi rispettando però le norme che disciplinano il rapporto tra le parti. È importante sottolineare che l’uso di un prestanome per scopi illeciti o elusivi è illegale. Mentre l’uso di un prestanome in sé non è necessariamente illegale, diventa un problema quando viene utilizzato per nascondere l’identità del vero proprietario o controllore di una società per scopi illeciti, come l’evasione fiscale o la frode. In tanti altri casi, tuttavia, il prestanome è utilizzato per chiare finalità illecite. In questi casi ci sono delle responsabilità a carico di questa figura. Vediamole.

Tipo di ResponsabilitàDescrizione
Responsabilità CiviliPuò essere ritenuto responsabile per le azioni della società che causano danni a terzi. Questo può includere, ad esempio, il mancato pagamento di debiti contratti dalla società.
Responsabilità PenaliSe la società commette reati, come frode o evasione fiscale, questi può essere ritenuto responsabile, a meno che non possa dimostrare la propria mancanza di ingerenza nelle decisioni societarie.
Responsabilità FiscaliPuò essere ritenuto responsabile per le violazioni fiscali commesse dalla società, come l’evasione fiscale o il mancato pagamento delle tasse.
Responsabilità AmministrativePuò essere ritenuto responsabile per le violazioni delle norme amministrative, come il mancato rispetto delle norme sulla tenuta dei libri contabili o sulla presentazione di documenti alla Camera di Commercio.

Responsabilità civili e penali

Un soggetto che accetta la carica di rappresentante legale, si deve assumere anche le eventuali responsabilità penali, amministrative e fiscali. Quindi, in linea di massima, un prestanome può subire tutte le sanzioni previste dalla legge allo stesso livello di un amministratore di fatto. Nella realtà le cose non vanno sempre in questo modo. Vediamone di seguito i motivi.

Un prestanome, non svolgendo nessuna attività di gestione e non potendo presentare una dichiarazione dei redditi (non dispone della documentazione contabile), non può essere ritenuto responsabile e condannato per evasione fiscale. Nella sostanza questa figura, pur essendo il formale legale rappresentante, nel caso in cui possa dimostrare di non aver avuto la facoltà di compiere il reato tributario e nel caso in cui risulti completamente estraneo alle attività di gestione della società, non può essere ritenuto responsabile. Tuttavia, nella pratica è molto più frequente che prestanome ed amministratore di fatto vengano ritenuti entrambi direttamente responsabili dei fatti commessi. Questo avviene quando è possibile dimostrare che vi sia stata complicità tra questi due soggetti nel commettere il fatto illecito.

Siccome nella maggior parte dei casi un prestanome si trova ad essere completamente all’oscuro di qualsiasi decisione che riguardi la società, non può essere ritenuto responsabile di azioni che non ha compiuto né tanto meno organizzato. In buona sostanza, l’autore principale del reato rimane l’amministratore di fatto, ameno che non vi possa essere la dimostrazione che il prestanome era complice nell’attività illecita commessa, diventando in questo modo parte attiva delle azioni illecite compiute dall’amministratore di fatto durante lo svolgimento della sua carica. Pertanto, possiamo concludere che il maggior rischio che può correre il prestanome sta nella complicità avuta con l’amministratore di fatto. Per evitare di incorrere in questa situazione è necessaria la dimostrazione di essere totalmente estraneo rispetto a ciò che ha effettuato l’amministratore di fatto.

Per quanto riguarda le violazioni amministrative fiscali, il prestanome risponde in caso di dimostrazione della sua ingerenza della fattispecie sanzionata. Ad esempio, non può essere imputata la trasgressione fiscale, come un’omessa dichiarazione, se non viene dimostrata l’ingerenza dello stesso soggetto nell’attività gestoria della società. L’esercizio del potere decisionale è il presupposto per l’imputazione della fattispecie penalmente rilevante. Ciò che fa la differenza è l’esistenza di prove documentali e testimoniali. Se tale soggetto non riesce a fornire prove chiare ed esplicite di una sua estraneità verso l’effettuazione delle decisioni societarie, risponde penalmente per i reati commessi.

Le sanzioni penalmente rilevanti a livello fiscale che possono impattare sul prestanome sono diverse, come ad esempio anche il mancato versamento dell’IVA. Infatti, l’imposta maggiormente oggetto di evasione in caso di truffe è proprio l’Imposta sul Valore Aggiunto. In questo caso, la fattispecie penalmente rilevante scatta in caso di imposta evasa di importo superiore ai € 250.000 all’anno. Il reato viene punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni. Stesso discorso vale per il mancato versamento delle ritenute fiscali sui lavoratori dipendenti (con soglia di 150.000 euro), del mancato versamento dei contributi previdenziali ed il mancato versamento delle imposte sui redditi (IRES, IRPEF, IRAP).

In questi casi, quando l’Agenzia delle Entrate attesta le irregolarità, per prima cosa viene chiamato a risponderne l’amministratore di diritto, ovvero, il prestanome. Lo stesso meccanismo vale anche nel caso in cui vengano dimostrate evasioni legate ad importi di minor entità (anche non penalmente rilevanti) come, ad esempio, il bollo auto.

Esempi di frodi fiscali con prestanome

Quello che nessuno ti dice su queste fattispecie è quali possono essere esempi pratici che prevedono l’uso di un prestanome per frodi fiscali. Un caso potrebbe essere quello legato all’utilizzo di conti correnti privati per operazioni svolte da società. Ad esempio, una società potrebbe decidere di “dirottare” ricavi societari sul conto corrente di un soggetto terzo (un prestanome, appunto). In questo modo la società potrebbe evitare la fatturazione andando a ridurre il carico fiscale in capo alla società stessa. Naturalmente, potrebbero esserci conseguenze per il soggetto che ha avallato la cosa ed ha incasso per conto altrui quei proventi e che non dichiarerà niente all’Amministrazione finanziaria (non avrebbe titolo per farlo). Ci tengo a precisare che si tratta di operazione che può comportare conseguenze davvero importanti per i soggetti coinvolti.

Un prestanome può essere utilizzato per nascondere l’origine di denaro ottenuto illegalmente. Il denaro viene fatto transitare attraverso una serie di transazioni complesse, spesso attraverso società offshore, per farlo apparire come legittimo. Il prestanome appare come il titolare legale dei beni, mascherando l’identità del vero proprietario.

Altro esempio, potrebbe essere legato all’utilizzo di una “frode carosello“. Si tratta di frode IVA in cui le merci vengono importate in un paese dell’UE senza IVA e poi vendute a clienti nazionali con IVA. Il venditore, che è spesso una società fantasma con un prestanome come amministratore, scompare senza pagare l’IVA dovuta allo stato.

Infine, un prestanome può essere utilizzato per creare società fittizie in paradisi fiscali. Queste società possono essere utilizzate per nascondere redditi e beni, permettendo al vero proprietario di evitare di pagare le tasse nel proprio paese di residenza.

Ricorda che queste pratiche sono illegali e possono comportare severe sanzioni penali e civili.

Esempi di soggetti che possono essere utilizzati con funzione di prestanome

Il ruolo del prestanome può essere assunto da una varietà di soggetti, a seconda delle circostanze e degli obiettivi dell’arrangiamento. Ecco alcuni esempi di soggetti che potrebbero essere utilizzati come prestanome:

  1. Familiari o amici: Spesso, un individuo può chiedere a un membro della famiglia o a un amico di fiducia di agire per suo conto. Questo può essere fatto per una varietà di motivi, tra cui la protezione dei beni, la pianificazione successoria o l’evasione fiscale.
  2. Professionisti: In alcuni casi, avvocati, commercialisti o altri professionisti possono essere utilizzati, anche involontariamente, in questo ambito. Questo può essere fatto per sfruttare la loro competenza e conoscenza in un determinato campo, o per dare un’apparenza di legittimità all’arrangiamento.
  3. Società fittizie: Le società fittizie o le società di comodo possono essere utilizzate. Queste società possono essere create in paradisi fiscali o altre giurisdizioni con leggi sulla privacy rigorose, rendendo difficile per le autorità o i creditori scoprire il vero proprietario dei beni.
  4. Impiegati o collaboratori: In alcuni casi, un impiegato o un collaboratore di un’azienda può essere utilizzato. Questo può essere fatto per nascondere la proprietà di beni o per evitare conflitti di interesse.

È importante notare che, sebbene l’uso di un prestanome non sia necessariamente illegale, diventa un problema quando viene utilizzato per scopi illeciti, come l’evasione fiscale, la frode o l’elusione delle leggi. Inoltre, questa figura può essere ritenuta responsabile per le azioni della società o dell’individuo per cui agisce.

Conclusioni e consulenza fiscale online

Arrivati a questo punto è necessario provare a tirare le somme sulla figura del prestanome societario. Sicuramente questa figura ha assunto nel tempo una connotazione del tutto negativa. Accanto a questo si deve sottolineare come anche a livello normativo non vi sia una normativa chiara. Non esiste, infatti, una disciplina sulle responsabilità amministrative e penali di questa figura.

La linea di confine tra ciò che è lecito e ciò che invece non lo è non può che essere labile. In situazioni molto simili si può essere scagionati, oppure essere considerati responsabili in toto. Tutto è lasciato alle decisioni del giudice che è chiamato ad emettere la sentenza. Quello che per te deve essere chiaro è che se ti hanno chiesto di fare da prestanome ad un imprenditore devi fare attenzione. Non si tratta solo di responsabilità, ma anche di poter finire in situazioni spiacevoli.

Se hai letto con interesse questo articolo significa che gli aspetti del prestanome societario sono per te oggetto di valutazione. Quello che voglio consigliarti è in ogni caso di approfondire questi aspetti con un dottore commercialista esperto. Come hai visto vi sono molti aspetti da prendere in considerazione. Per questo avere qualcuno che possa aiutarti ad avere un quadro generale più chiaro, è fondamentale.

Se hai bisogno di un consulente di questo tipo contattami attraverso l’apposito servizio di consulenza fiscale online. Valuteremo insieme la tua situazione ed avrai tutta la mia esperienza al tuo servizio.

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    Elisa Migliorini
    Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
    Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
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