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Pensionati: i 7 migliori Paesi in cui espatriare nel 2024

Pensionati italiani all'estero: quali sono i 7 migliori Paesi in cui espatriare? In questo report troverai l'indicazione dei tre migliori Paesi che offrono il più basso livello di tassazione per i pensionati.

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In questo report ti farò scoprire quali sono i migliori 7 Paesi in cui andare a vivere se sei un pensionato, per ottenere una pensione con tassazione ridotta. Se stai pensando di lasciare l’Italia per andare a vivere altrove una volta raggiunta la pensione questo report ti sarà di grande aiuto.

La scelta del Paese di emigrazione è sicuramente uno degli aspetti principali da prendere in considerazione. Oltre agli aspetti legati al tenore di vita, alle aspettative e al costo della vita, è opportuno tenere presenti anche altri aspetti. In particolare mi riferisco ai vantaggi fiscali che uno Stato può offrire. In questo report troverai quelli che secondo la mia esperienza sono i 7 migliori Paesi in cui espatriare da pensionato. Non troverai il Portogallo, che ha deciso di chiudere le proprie agevolazioni dal 2024.

La scelta di questi Paesi è effettuata prendendo in considerazione il regime fiscale che applicano ai redditi percepiti da parte di pensionati. Si tratta di particolari regimi fiscali volti ad attrarre in questi stati pensionati provenienti da altre parti del mondo. Per questo motivo se stai valutando un trasferimento di residenza all’estero da pensionato questi tre Paesi sono i migliori che puoi trovare. Attenzione però, bisogna sempre rispettare la normativa fiscale nazionale e convenzionale (ove esistente) legata al trasferimento di residenza fiscale all’estero, in modo da farsi trovare preparati in caso di possibile accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.


Residenza fiscale dei pensionati

Trasferirsi all’estero comporta delle conseguenze fiscali importanti. In particolare, l’articolo 3 del DPR n. 917/86 (TUIR), definisce, infatti, quelle che sono le regole di tassazione dei soggetti residenti e non residenti in Italia. I soggetti fiscalmente residenti in Italia, sono tenuti a dichiarare in Italia tutti i loro redditi, ovunque prodotti, secondo la c.d. “worldwide taxation“, mentre i soggetti non residenti fiscalmente sono tenuti a dichiarare in Italia solo i redditi ivi prodotti (salvo quanto indicato nelle varie Convezioni bilaterali stipulate dall’Italia con i vari Paesi esteri).

Avrai capito, quindi, che è importante capire come fare ad essere considerati fiscalmente residenti all’estero. Per essere considerati residenti fiscalmente all’estero, devono sussistere le seguenti condizioni:

  • Non essere stati iscritti nell’anagrafe delle persone residenti in Italia per più della metà dell’anno (e cioè per 183 giorni negli anni normali, 184 in quelli bisestili), con contestuale iscrizione all’A.I.R.E.;
  • Di non avere avuto il domicilio in Italia per più di metà dell’anno, inteso come il luogo in cui si sviluppano principalmente le relazioni personali e familiari;
  • Non aver avuto dimora abituale in Italia per più della metà dell’anno (ex art. 43 c.c.);
  • Non avere presenza fisica in Italia per oltre 183 giorni.

Devi tenere presente che qualora venga a mancare anche una sola di queste condizioni si è considerati residenti fiscalmente in Italia. Si è, inoltre, considerati residenti in Italia, ai sensi della legislazione italiana, salvo prova contraria, se si è cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente ed emigrati in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato (ex art. 2, co. 2-bis del TUIR). Si tratta, in particolare, dei territori individuati con decreto del Ministro delle Finanze 4 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni (“Lista paesi black list“).

Pensione: tassazione dei residenti all’estero

Trasferirsi all’estero, ed effettuare il corretto trasferimento da un punto di vista fiscale è il punto di partenza per poter godere del beneficio più grande, perfettamente legale. Sto parlando del fatto di vedersi tassare la propria pensione esclusivamente all’estero. Quindi ricevere la pensione italiana al lordo delle trattenute fiscali. Non voglio entrare in questo contributo nel merito di come applicare questa procedura. Ne ho già parlato in questo articolo: “Pensione all’estero: il regime fiscale di tassazione“. Pertanto, se vuoi approfondire questo aspetto ti rimando al contributo.

Tieni presente però, che tale esenzione è valida soltanto per i pensionati italiani che ricevono pensioni per attività lavorativa svolta nel settore privato. Al contrario, le pensioni che derivano da attività lavorativa prestata nel settore pubblico, non possono godere di questa agevolazione. Il consiglio che posso darti è di verificare con attenzione questo aspetto per evitare di incorrere in inconvenienti dopo il trasferimento di residenza all’estero.

Detto questo, vediamo quali sono 7 migliori Paesi dove espatriare per i pensionati italiani.


1) Tunisia: riduzione dell’imponibile della pensione dell’80%

Pensionati italiani in Tunisia

Sono sicuro che non avresti mai pensato di trovare la Tunisia in questa lista di Paesi. Ricorda che questa lista è stilata in base ai vantaggi legati ai regimi fiscali dei vari Paesi per i pensionati italiani.

La Tunisia può vantare un regime tributario particolarmente vantaggioso, soprattutto per i pensionati italiani. In particolare, i pensionati che hanno ottenuto la pensione da un pubblico impiego. In pratica, i pensionati che decidono di trasferirsi nel Paese, possono beneficiare di una tassazione del solo 20% della loro pensione lorda italiana. Per poter ottenere questa agevolazione è indispensabile effettuare una corretta procedura di trasferimento di residenza all’estero.

Se vuoi approfondire: “Italiani in Tunisia: detassazione della pensione“.

Presupposti per l’esenzione da tassazione

Il riconoscimento dello statuto di residente fiscale non abituale, è conseguenza del possesso di alcuni requisiti. La verifica di questi requisiti consente di ottenere la riduzione dell’80% della pensione tassabile, da parte delle autorità fiscali turche. L’aliquota massima applicabile sui redditi da pensione è del 7%. Tale detassazione dipende dal verificarsi di tre condizioni essenziali:

  • Il pensionato italiano non sia stato tassato come residente fiscale in Tunisia in nessuno dei cinque anni precedenti a quello in cui lo statuto viene richiesto;
  • Il pensionato italiano possieda le condizioni necessarie per essere considerato residente fiscale in Tunisia. La residenza può essere acquisita nei casi in cui il pensionato:
    • Abbia soggiornato in territorio portoghese per più di 183 giorni, di seguito o interpolati;
    • Nel caso in cui il periodo di permanenza sia inferiore ai 183 giorni, disponga in territorio tunisino di abitazione in condizioni che permettano di supporre l’intenzione di mantenerla e occuparla come residenza abituale;
  • Lo statuto di residente fiscale non abituale sia richiesto entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui l’attribuzione dello statuto dovrà produrre effetto.

Deve essere ricordato che il conseguimento dello status di residente non domiciliato in Tunisia non è automatico. Esso dipende dalla valutazione e approvazione previa da parte delle autorità fiscali turche. La valutazione di ogni richiesta e la conseguente valutazione avviene, in media, entro sei mesi. Fino a quel momento non si potrà godere del regime di esenzione parziale, di cui stiamo parlando.

Importante:
Cosa importante da sottolineare è che, rispetto alle agevolazioni fiscali per i pensionati di altri Paesi, la Tunisia offre questo regime anche agli ex lavoratori del pubblico impiego che percepiscono pensioni ex Inpdap. Sono pochissimi, infatti, gli Stati che permettono agevolazioni fiscali anche per gli ex dipendenti pubblici in pensione.

La Tunisia è una meta popolare per i pensionati che cercano un tenore di vita confortevole in un clima caldo e accogliente. Tuttavia, è importante considerare diversi fattori prima di decidere se la Tunisia sia la scelta giusta per le proprie esigenze di stabilità finanziaria.

In primo luogo, il costo della vita in Tunisia è generalmente inferiore rispetto ai paesi europei e nordamericani, il che significa che i pensionati possono godere di un tenore di vita relativamente alto con un budget più contenuto. Tuttavia, questo dipende anche dallo stile di vita individuale e dalle aspettative personali in termini di comfort e lusso.

In secondo luogo, la Tunisia ha un’economia in crescita, ma il paese si è anche confrontato con alcune sfide economiche e politiche negli ultimi anni. Ad esempio, la pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo sull’economia tunisina, che dipende in gran parte dal turismo. Inoltre, la Tunisia ha affrontato alcune turbolenze politiche, con cambiamenti frequenti di governo e proteste di massa. Questo può avere un impatto sulla stabilità finanziaria e sulla sicurezza a lungo termine.

In terzo luogo, è importante considerare il sistema sanitario in Tunisia. Mentre il paese ha fatto progressi nell’accesso ai servizi sanitari, il sistema sanitario pubblico può essere limitato e spesso sovraccaricato, il che può portare a lunghi tempi di attesa e a una qualità di cura inferiore. Ciò potrebbe rappresentare una preoccupazione per i pensionati che potrebbero avere bisogno di cure mediche regolari o specializzate.

In conclusione, la Tunisia può essere una meta attraente per i pensionati che cercano un tenore di vita confortevole e un clima piacevole, ma è importante considerare attentamente i fattori di stabilità finanziaria, politica e sanitaria prima di prendere una decisione.


2) Cipro: tassazione del 5% sui redditi da pensione provenienti dall’estero

Cipro è il terzo Paese che ho scelto per il regime fiscale offerto ai pensionati esteri. Va detto che Cipro è un Paese White list, quindi non vi sono problematiche legate al trasferimento di residenza. Per i pensionati esteri Cipro ha riservato un regime fiscale davvero vantaggioso. Si tratta di una tassazione proporzionale del 5% sui redditi da pensione provenienti dall’estero e superiori alla soglia di 3.420 euro.

Sotto a tale soglia gli assegni previdenziali non vengono proprio tassati!

Si tratta di un vantaggio da non sottovalutare. Una no tax area ed una tassa piatta del 5% sui redditi da pensione provenienti dall’estero. A questa imposta si deve aggiungere una sovrattassa destinata a rafforzare le finanze pubbliche dell’isola. Anche in questo caso, il presupposto fondamentale per ottenere il regime fiscale è l’aver effettuato correttamente il trasferimento di residenza a Cipro. Solo dopo aver ottenuto residenza fiscale nello Stato sarà possibile ottenere questa agevolazione.

Cipro offre un elevato tenore di vita, grazie alla sua economia forte e alla sua posizione geografica privilegiata. Il Paese offre un clima mediterraneo piacevole, con estati calde e secche e inverni miti. Inoltre, Cipro ha numerose spiagge, che offrono opportunità per attività come nuoto, pesca e sport acquatici. L’unico motivo per cui ho inserito Cipro al terzo posto della classifica è quello finanziario, in quanto arriva da una storia finanziaria altalenante, ma attualmente è considerato un paese relativamente stabile dal punto di vista finanziario.

Nel 2013, Cipro ha avuto una crisi bancaria che ha portato alla chiusura di alcune banche e alla perdita di molti posti di lavoro. In seguito a questo evento, il Paese ha adottato un pacchetto di riforme economiche che ha aiutato a ripristinare la fiducia degli investitori e delle agenzie di rating. Attualmente, Cipro ha una economia di libero mercato con un sistema bancario solido e ben regolamentato. Il paese ha registrato una crescita economica costante negli ultimi anni e ha mantenuto una buona posizione nelle classifiche internazionali sulla competitività economica. Inoltre, il Paese ha stabilito relazioni commerciali solide con molti paesi dell’UE e ha sottoscritto accordi commerciali con paesi extra-UE, come la Russia e l’Egitto, che hanno aiutato a diversificare l’economia. Tuttavia, è importante notare che Cipro rimane esposto a rischi finanziari esterni, come ad esempio le turbolenze finanziarie globali e l’instabilità nella regione del Mediterraneo orientale.

3) Grecia: tassazione aliquota 10% sui redditi da pensione per 10 anni

La Grecia ha introdotto una particolare agevolazione fiscale volta al trasferimento (di residenza fiscale) nel Paese di pensionati che vivono all’estero. Si tratta di pensionati titolari di pensione di fonte estera, indipendentemente dalla nazionalità. Questi soggetti, nel rispetto delle condizioni di seguito esposte, possono beneficiare di una tassazione sostitutiva ed agevolativa, rispetto a quella ordinaria. Si tratta di una tassazione forfettaria con aliquota del 7% per i 10 periodi di validità dell’opzione.

Per ottenere la pensione defiscalizzata e vivere in Grecia da pensionato è necessario soddisfare alcune condizioni specifiche. Sono interessati al regime dei pensionati esteri le persone fisiche, titolari di redditi di pensione di fonte estera, che soddisfano i seguenti requisiti:

  • Trasferimento di residenza fiscale in Grecia – Soggetti che trasferiscono la residenza fiscale da uno Stato con il quale è in vigore un accordo di cooperazione amministrativa in materia fiscale con la Grecia;
  • Residenza fiscale estera pregressa – Non erano residenti fiscali in Grecia nei cinque dei sei anni precedenti il trasferimento della residenza fiscale in Grecia;
  • Soggetti titolari di redditi da pensione di fonte estera (non greca).

Infine bisogna essere iscritti all’AIRE e compilare tutta la modulistica per l’accredito della pensione sul proprio conto corrente estero.

La Grecia offre un tenore di vita elevato a costi relativamente bassi. I prezzi delle abitazioni e dei servizi in genere sono inferiori rispetto ad altre destinazioni europee, il che significa che la pensione può durare di più e coprire una serie più ampia di necessità e spese. Inoltre, il Paese offre un clima mediterraneo caldo e piacevole, con molte località costiere e isole dalle belle spiagge e un mare cristallino. La cultura greca, le sue tradizioni e la sua storia sono altresì un’attrazione per molti pensionati.

La stabilità finanziaria è stata un problema per la Grecia in passato, tuttavia, dopo anni di difficoltà economiche, il paese è tornato sulla via della ripresa economica e ha intrapreso riforme strutturali per rafforzare la sua posizione finanziaria. Ciò rende il paese un’opzione potenzialmente sicura per i pensionati. Per quanto riguarda i servizi sanitari, la Grecia dispone di un sistema sanitario pubblico, che offre assistenza gratuita o a basso costo ai cittadini. Inoltre, il paese ha anche un sistema di assistenza sanitaria privata, che offre un’ampia gamma di servizi e trattamenti per coloro che preferiscono questo tipo di assistenza.

Infine, il mercato immobiliare greco offre opzioni di acquisto e di affitto interessanti e accessibili, specialmente in alcune località turistiche meno conosciute. Ciò significa che i pensionati potrebbero trovare alloggi confortevoli e convenienti in molte parti del paese. In sintesi, la Grecia può offrire molte opportunità interessanti per i pensionati, dal clima mediterraneo, alle spiagge e alle isole, alla cultura e alla storia, ai costi relativamente bassi, ai servizi sanitari, alla stabilità finanziaria, e alle opportunità immobiliari convenienti.


4) Montenegro: tassazione pensionati aliquote tra il 9% ed il 15%

In Montenegro, la tassazione dei pensionati segue le stesse linee guida generali applicate a tutti i residenti e non residenti riguardo il reddito personale. Se un pensionato è residente in Montenegro, è soggetto alla tassazione sul reddito mondiale, il che significa che tutti i suoi redditi, inclusi quelli da pensione, sono tassabili in Montenegro​​.

Il sistema fiscale montenegrino prevede diverse aliquote fiscali basate sull’ammontare del reddito:

  • I redditi fino a 700 euro al mese sono esenti da imposta;
  • I redditi mensili da 701 a 1,000 euro sono tassati al 9%;
  • I redditi oltre 1.000 euro al mese sono tassati al 15%​.

Oltre all’imposta sul reddito, esiste un’imposta comunale aggiuntiva (surtax) che varia dal 13% al 15% a seconda del comune di residenza​​. Questa imposta è calcolata sull’ammontare dell’imposta sul reddito personale dovuta.

5) Romania: tassazione aliquota 10% sui redditi da pensione

Per i pensionati è in vigore una aliquota speciale al 10%, un terzo di quella media italiana. Motivo per il quale molti si trasferiscono a vivere in Romania. Rispetto agli altri stati occorre tenere in considerazione che non si tratta di una agevolazione particolare. Infatti, in genere è in vigore un’aliquota fissa dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (PIT) del 10%. Anche i pensionati esteri che trasferiscono la propria residenza fiscale in Romania, quindi, possono andare a beneficiare dell’ordinaria aliquota fiscale del 10%. Questo può rappresentare un’opportunità interessante per coloro che cercano un paese con una pressione fiscale contenuta.

Per quanto riguarda il tenore di vita, la Romania è un paese che ha fatto molti progressi negli ultimi anni. La qualità della vita è in costante miglioramento e, sebbene non sia paragonabile a quella di alcuni paesi dell’Unione Europea, ci sono ancora molte opportunità per i pensionati che desiderano godersi una vita tranquilla e confortevole. La stabilità finanziaria del paese è stata consolidata negli ultimi anni, grazie anche all’ingresso nella UE, e ciò ha permesso di attrarre investimenti e migliorare l’economia del paese. Questo ha portato ad un miglioramento delle infrastrutture e dei servizi, rendendo la Romania una destinazione sempre più attraente per i pensionati.

Per quanto riguarda i servizi sanitari, la Romania dispone di un sistema sanitario pubblico e privato e di una buona rete di ospedali e cliniche. Inoltre, i costi dei servizi sanitari sono generalmente inferiori rispetto ad altri paesi europei, il che può essere un’ulteriore attrattiva per i pensionati. Infine, il mercato immobiliare della Romania offre molte opportunità, con prezzi ancora contenuti rispetto ad altre destinazioni europee.

Questo significa che i pensionati possono acquistare una proprietà a prezzi accessibili e godere di una buona qualità della vita in un paese in crescita. In generale, la Romania può essere una destinazione interessante per i pensionati che desiderano godersi una vita tranquilla e confortevole in un paese in costante crescita economica, con un sistema fiscale favorevole e costi contenuti per molti servizi. Tuttavia, come per qualsiasi altra destinazione, è importante valutare attentamente tutte le opzioni disponibili e fare la scelta più adatta alle proprie esigenze.

6) Slovacchia: esenzione da tassazione per i pensionati

In Slovacchia il reddito da pensione è esente da tassazione. Questo significa che per un pensionato trasferirsi nel Paese significa non subire alcuna tassazione sulla pensione di fonte italiana percepita. La Repubblica Slovacca è una repubblica parlamentare dell’Europa centro-orientale. Fa parte dell’Unione Europea, aspetto che semplifica gli spostamenti dall’Italia, ed ha una Convenzione contro le doppie imposizioni siglata con l’Italia.

La Slovacchia offre un basso costo della vita, in particolare per quanto riguarda il costo dell’alloggio e del cibo. Ciò significa che i pensionati che cercano di risparmiare denaro potrebbero trovare la Slovacchia un’opzione interessante. Inoltre, il Paese vanta un sistema sanitario efficiente e moderno, con una vasta gamma di servizi sanitari disponibili a costi accessibili. I pensionati possono beneficiare di cure mediche di alta qualità a tariffe molto inferiori rispetto ad altri paesi europei.

La Slovacchia è anche una destinazione stabile dal punto di vista finanziario, con un’economia in crescita costante e una politica fiscale prudente che ha consentito al paese di evitare la crisi finanziaria globale del 2008. Questo rende la Slovacchia un luogo affidabile per investimenti finanziari. Infine, il mercato immobiliare slovacco offre molte opportunità per i pensionati che cercano un’abitazione a buon prezzo. Inoltre, il costo dell’affitto in Slovacchia è tra i più bassi in Europa, il che rende il paese un’opzione attraente per i pensionati che desiderano godere di un tenore di vita elevato a costi accessibili. In sintesi, la Slovacchia potrebbe essere una destinazione interessante per i pensionati in cerca di un basso costo della vita, un sistema sanitario efficiente, vantaggi fiscali e un’economia stabile, oltre a offrire opportunità immobiliari a buon prezzo.

7) Albania: esenzione da tassazione per i pensionati

L’Albania offre un regime fiscale favorevole per i pensionati stranieri. I residenti fiscalmente in Albania pagano le tasse solo sui redditi guadagnati nel paese, il che significa che le pensioni estere non sono tassate. Inoltre, il paese ha anche sottoscritto accordi fiscali bilaterali con molti altri paesi, il che significa che i pensionati possono evitare la doppia imposizione.

Per quanto riguarda il tenore di vita, l’Albania ha fatto grandi progressi negli ultimi anni e offre una buona qualità della vita a un costo accessibile. Il paese ha una bassa criminalità e una popolazione accogliente e amichevole. Inoltre, l’Albania offre una varietà di paesaggi mozzafiato, dalla costa mediterranea alle montagne delle Alpi albanesi.

L’Albania ha anche una stabilità finanziaria che deriva dalle riforme economiche che il paese ha attuato negli ultimi anni. Il paese ha registrato un’espansione economica costante, un tasso di inflazione moderato e un debito pubblico relativamente basso. Per quanto riguarda i servizi sanitari, l’Albania ha fatto progressi significativi nell’ultimo decennio. Il paese ha un sistema sanitario pubblico e privato, con molti medici e operatori sanitari altamente qualificati. Inoltre, il costo delle cure mediche è generalmente inferiore rispetto ad altri paesi europei.

Infine, per quanto riguarda il mercato immobiliare, l’Albania offre opportunità interessanti per i pensionati che desiderano acquistare proprietà a prezzi convenienti. Le proprietà costiere, ad esempio, sono molto popolari tra i pensionati stranieri e il prezzo medio delle case in Albania è inferiore rispetto ad altri paesi europei. In generale, l’Albania offre molte opportunità interessanti per i pensionati che desiderano vivere in un paese economicamente stabile, con un basso costo della vita e con un clima piacevole e accogliente.

Tabella riepilogativa: migliori Stati dove trasferirsi per pensionati

PaeseRegime di tassazione delle pensioni
TunisiaPossibilità di esenzione da imposte sul 80% della pensione con aliquota max. del 7%
GreciaPossibilità di usufruire di una flat tax al 7% per un periodo di 10 anni
CiproAliquota d’imposta max. pari al 5%
RomaniaAliquota di imposta del 10%
BulgariaEsenzione da imposte
SlovacchiaEsenzione da imposte
AlbaniaEsenzione da imposte
Spagna (Isole Canarie)Aliquote fiscali inferiori a quelle italiane, tuttavia la convenienza si riduce all’aumentare del reddito. È prevista una detrazione d’imposta pari a 6.500 euro per i soggetti con più di 65 anni, che arriva a 7.000 per i soggetti con più di 75 anni

Pensionati italiani all’estero: cosa scegliere?

In questo report ho voluto indicarti tre diverse opzioni per il tuo trasferimento di residenza all’estero da pensionato. Ognuna di queste opzioni ha vantaggi e svantaggi e non tutte possono essere indicate per te. Individuare la migliore dipende da una serie di variabili ulteriori come la possibilità di poter sfruttare correttamente l’agevolazione fiscale. Senza considerare il tenore di vita e lo stile di vita a cui si ambisce dopo il trasferimento di residenza. Inutile andare in un Paese che ha un tenore di vita più alto di quello che ci si può permettere. In questo modo anche il vantaggio fiscale andrebbe sprecato.

Per questo motivo, se stai pensando di trasferirti all’estero devi confrontarti con un esperto in questo ambito per prendere la decisione migliore per te! Accanto a questa lista di Paesi ne esistono altri in Europa in grado di garantire altri vantaggi. Anche se questi tre che ti ho indicato offrono sicuramente i vantaggi fiscali maggiori.

Il consiglio che posso darti è quello di stare lontano dai pacchetti preconfezionati legati al trasferimento. Non ci sono regole valide per tutti. La scelta deve essere fatta in relazione alla tua situazione personale. Non sottovalutare il trasferimento. Ogni anno centinaia di contribuenti vengono sottoposti a controllo proprio sul loro trasferimento all’estero.


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Ricorda che un trasferimento di residenza effettuato non in compliance con la normativa fiscale italiana può portare gravi conseguenze. Oltre a non poter godere delle agevolazioni indicate nel report sarai chiamato a versare sanzioni ed interessi in Italia.

Non te lo consiglio! Potresti mettere a repentaglio i tuoi progetti futuri e i tuoi risparmi.

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10 COMMENTI

  1. Buongiorno desidero avere notizie in merito al trasferimento allestero e in tale contesto in Portobello, resto in attesa Grazie

  2. varrei trasferirmi in Giappone dopo aver conseguito la pensione.
    Sono un medico ospedaliero.
    potrei avere informazioni in merito

  3. Buongiorno,
    vorrei avere informazioni e suo preventivo circa un trasferimento in Tunisia, io e mia moglie saremo pensionati fra un paio di anni, lei dipendente pubblico io privato.

    Grazie
    Massimo Rallo

  4. Salve Massimo, noi non ci occupiamo di pratiche ma di consulenza fiscale. Quello che possiamo fare è aiutarvi ad individuare il modo migliore, in relazione alla vostra situazione personale, per chiudere ogni rapporto con l’Italia ed ottenere nel più breve tempo residenza fiscale in Tunisia. Nella consulenza le indicheremo anche il cronoprogramma da seguire per il trasferimento. Se interessato mi scriva per un preventivo a questa mail: info@fiscomania.com

  5. Sto per trasferirmi in Austria..sono vedova pensione mia e reversibilitá di mio marito..ambedue dipendenti privati. ,Mi conviene?? Io sono nata e vissuto a 100 km. Dal confine..quindi sono perfettamente integrata.Volevo solo sapere se le trattenute saranno superiori alle italiane!! Grazie
    Plai Lea

  6. Sono un pensionato ministero dell’ interno e intendo trasferirmi in Turchia. Che vantaggi fiscali posso ottenere e come fare per trasferire la mia pensione.

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