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Gestione del patrimonio: 3 fattori chiave

Fisco NazionaleGestione del patrimonio: 3 fattori chiave

Tra gli elementi chiave per una corretta attività di gestione del proprio patrimonio personale vi è: la definizione degli obiettivi, i profili di rischio e gli strumenti utili alla realizzazione degli obiettivi.

Uno dei principali bisogni umani è legato alla sicurezza, qualunque sia, la tua attività, il tuo lavoro o il tuo business, sono sicuro che anche tu stai pensando a come gestire al meglio il tuo patrimonio. Si tratta di una delle esigenze che molti dei clienti che seguo nel mio Studio mi propongono. Accanto all’esigenza di individuare una solida strategia di pianificazione fiscale, c’è spesso l’esigenza di individuare una corretta gestione delle proprie risorse finanziarie.

Gestire il proprio patrimonio non significa soltanto farlo crescere, ma soprattutto difenderlo da possibili interferenze esterne. Vedi i rischi di default nazionali, azioni creditorie di terzi, oppure anche la corretta gestione dello stesso in fasi di passaggio generazionale. Quello che posso dirti, in prima battuta, è che purtroppo, in Italia c’è molto lavoro da fare in tema di educazione finanziaria.

In mercati competitivi come quelli attuali e un sistema legislativo difficile da interpretare, l’imprenditore rischia di trovarsi, facilmente, in situazioni impreviste che rischiano di mettere in serio pericolo l’esistenza stessa della sua azienda. Voglio, invece, condividere con te questo report dedicato ad individuare quelle che per me sono le 3 strategie indispensabili. Si tratta di fattori che non devi dimenticare per effettuare una corretta gestione del patrimonio finanziario personale.

Cosa si intende per gestione e tutela del patrimonio?

La gestione del patrimonio personale, nota anche come wealth management, è un servizio professionale che comprende una serie di attività volte a gestire e incrementare il patrimonio di un individuo o di una famiglia. Proteggere e gestire il proprio patrimonio non comporta solo metterlo al riparo dalle aggressioni dei creditori, ma anche metterlo al riparo dai rischi che potrebbero comportare una perdita di valore dei propri assets. Preliminarmente, occorre effettuare una mappatura completa ed esaustiva dei rischi idonei a cagionare una perdita di valore dei propri beni.

Il passo successivo consisterà, poi, nella verifica di quali di questi possibili rischi siano riferibili alla propria persona ed al proprio patrimonio e con quale probabilità gli stessi possano effettivamente realizzarsi. Infine, occorre definire la strategia più corretta per gestire il patrimonio in conformità all’obiettivo prefissato, attraverso gli strumenti che riescano a conciliare le proprie effettive esigenze con quelle di tutti coloro che ci circondano (familiari, creditori, Amministrazione finanziaria, etc.).

La gestione del patrimonio personale può includere una vasta gamma di servizi, tra cui:

  1. Pianificazione finanziaria : Questo include la creazione di un piano per raggiungere gli obiettivi finanziari a breve ea lungo termine, come il risparmio per la pensione, l’acquisto di una casa, o la creazione di un fondo per l’istruzione dei figli.
  2. Gestione degli investimenti : Questo riguarda la selezione e la gestione di investimenti come azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, immobili e altri asset, al fine di massimizzare i rendimenti e minimizzare i rischi.
  3. Pianificazione fiscale : Questo include strategie per minimizzare l’impatto fiscale sugli investimenti e sul reddito, e può anche includere la pianificazione della successione e la creazione di trust o fondazioni.
  4. Pianificazione della pensione : Questo riguarda la creazione di un pianoforte per garantire un reddito adeguato durante la pensione.
  5. Consulenza assicurativa : Questo può includere la valutazione delle esigenze assicurative e la selezione delle polizze più appropriate.
  6. Pianificazione successoria : Questo include la creazione di un pianoforte per la distribuzione del patrimonio dopo la morte, compresa la redazione di un testamento e la pianificazione dell’eredità.

La gestione del patrimonio personale richiede una comprensione approfondita delle finanze personali, degli investimenti, delle leggi fiscali e della pianificazione successoria. Molti ricchi individui o famiglie ricorrono a professionisti per aiutarli a gestire il loro patrimonio ea navigare in queste complesse questioni finanziarie.

Gestione del patrimonio: 1) gli obiettivi

La definizione degli obiettivi personali è un passaggio fondamentale nella gestione del patrimonio personale. Questi obiettivi forniscono una direzione e un senso di scopo alla tua strategia finanziaria, aiutandoti a prendere decisioni informate su come risparmiare, investire e spendere i tuoi soldi.

Ecco perché la definizione degli obiettivi personali è così importante:

  1. Priorità: Ognuno ha obiettivi finanziari diversi. Alcuni potrebbero voler risparmiare per la pensione, altri potrebbero voler comprare una casa, finanziare l’istruzione dei figli o avviare un’impresa. Definire i tuoi obiettivi ti aiuta a capire quali sono le tue priorità e a concentrare le tue risorse finanziarie su ciò che è più importante per te.
  2. Pianificazione: Una volta che hai definito i tuoi obiettivi, puoi iniziare a pianificare come raggiungerli. Questo può includere la creazione di un budget, la scelta di investimenti appropriati, la definizione di un piano di risparmio o la ricerca di modi per aumentare il tuo reddito.
  3. Motivazione: Avere obiettivi chiari e definiti può fornire una forte motivazione per risparmiare e investire. Quando vedi che i tuoi sforzi ti stanno avvicinando ai tuoi obiettivi, è più probabile che tu rimanga impegnato e disciplinato nella gestione del tuo denaro.
  4. Misurazione del progresso: Gli obiettivi ti danno un punto di riferimento per misurare il tuo progresso. Puoi confrontare il tuo attuale stato finanziario con i tuoi obiettivi per vedere quanto sei vicino a raggiungerli e se devi apportare modifiche alla tua strategia finanziaria.
  5. Gestione del rischio: Conoscere i tuoi obiettivi ti aiuta a capire quanto rischio sei disposto e in grado di assumere. Ad esempio, se il tuo obiettivo è di risparmiare per la pensione e sei ancora lontano da quel momento, potresti essere in grado di assumere un rischio maggiore per ottenere rendimenti più elevati. D’altra parte, se stai risparmiando per un obiettivo a breve termine, potresti voler adottare un approccio più conservativo.
  6. Decisioni di investimento: I tuoi obiettivi influenzano le tue decisioni di investimento. Se hai un obiettivo a lungo termine, potresti essere più disposto a investire in asset più rischiosi ma potenzialmente più redditizi, come le azioni. Se il tuo obiettivo è a breve termine, potresti preferire investimenti più sicuri e meno volatili, come i titoli di stato o i conti di risparmio.
  7. Equilibrio tra risparmio e spesa: Definire i tuoi obiettivi ti aiuta a trovare il giusto equilibrio tra risparmio e spesa. Se sai che hai un obiettivo importante da raggiungere, potresti essere più motivato a risparmiare e a ridurre le spese non necessarie. Allo stesso tempo, avere obiettivi chiari ti aiuta a evitare di risparmiare eccessivamente a scapito della tua qualità di vita attuale.
  8. Pianificazione della successione: Se uno dei tuoi obiettivi è di lasciare un’eredità ai tuoi figli o ad altre persone, la definizione di questo obiettivo ti aiuterà a pianificare in modo appropriato, ad esempio attraverso la creazione di un testamento o la definizione di beneficiari per i tuoi conti di investimento.

La definizione degli obiettivi personali è un elemento chiave della gestione del patrimonio personale. Senza obiettivi chiari, rischi di vagare senza una direzione precisa, il che può portare a decisioni finanziarie meno ottimali e a un minor successo nel raggiungimento della sicurezza finanziaria.

Come pianificare per determinare i propri obiettivi

Come si fa a fare una corretta pianificazione per determinare i propri obiettivi? Se arrivato a questo punto ti sei posto questa domanda, hai bisogno di qualche informazione ulteriore. Per questo di seguito ti indicherò un semplice vademecum in 5 punti per arrivare ad una corretta pianificazione.

  • Scrivere i tuoi principali obiettivi di vita, indicando un obiettivo su ogni foglio bianco;
  • Per ogni foglio bianco con indicato un obiettivo devi decidere la data entro la quale devi raggiungere l’obiettivo:
  • Devi stimare la cifra necessaria per ciascun obiettivo da raggiungere;
  • Devi decidere la priorità di ogni obiettivo, rispetto agli altri obiettivi (ordina i fogli sul tavolo per priorità);
  • Aggiornare nel tempo la lista degli obbiettivi e le priorità assegnate.

Con questo sistema potrai sempre e velocemente avere idea dei tuoi obiettivi, della loro rilevanza e di quanto ti manca per raggiungerli.

Gestione del Patrimonio: 2) il profilo di rischio

Per poter individuare gli strumenti finanziari di cui hai bisogno per raggiungere gli obiettivi devi individuare il profilo di rischio che sei disposto a correre. Con profilo di rischio intendo dire la tua capacità di sopportazione di eventuali perdite. Solo una volta che avrai definito bene questo aspetto sarai pronto per valutare gli strumenti da usare.

L’individuazione del profilo di rischio è un aspetto fondamentale della gestione del patrimonio personale. Il profilo di rischio di un individuo è una valutazione della sua disponibilità e capacità di sopportare perdite finanziarie. Questo profilo aiuta a guidare le decisioni di investimento, assicurando che le scelte di investimento siano in linea con la tolleranza al rischio dell’individuo.

Il profilo di rischio di un individuo è determinato da vari fattori, tra cui:

  1. Obiettivi finanziari: Gli obiettivi finanziari di un individuo possono influenzare la sua tolleranza al rischio. Ad esempio, se un individuo ha un obiettivo a lungo termine, come il risparmio per la pensione, potrebbe essere più disposto a sopportare un rischio maggiore per ottenere rendimenti più elevati. D’altra parte, se l’obiettivo è a breve termine, come risparmiare per un acconto su una casa, l’individuo potrebbe preferire investimenti a basso rischio.
  2. Orizzonte temporale: L’orizzonte temporale di un individuo, ovvero il tempo previsto prima che l’individuo abbia bisogno di accedere ai suoi investimenti, può influenzare la sua tolleranza al rischio. In generale, più lungo è l’orizzonte temporale, maggiore è la capacità di sopportare il rischio, poiché c’è più tempo per recuperare eventuali perdite di investimento.
  3. Situazione finanziaria: La situazione finanziaria di un individuo, compresi i suoi redditi, le sue spese, i suoi risparmi e le sue altre risorse finanziarie, può influenzare la sua tolleranza al rischio. Ad esempio, un individuo con un reddito stabile e un ampio fondo di emergenza potrebbe essere in grado di sopportare un rischio maggiore rispetto a un individuo con un reddito instabile o senza risparmi.
  4. Età: L’età di un individuo può influenzare la sua tolleranza al rischio. In generale, i giovani investitori possono essere più disposti a sopportare il rischio rispetto agli investitori più anziani, poiché hanno più tempo per recuperare eventuali perdite di investimento.
  5. Temperamento: Infine, il temperamento di un individuo può influenzare la sua tolleranza al rischio. Alcuni individui sono naturalmente più avventurosi e disposti a prendere rischi, mentre altri sono più cauti.

Una volta determinato il profilo di rischio, è possibile costruire un portafoglio di investimenti che rifletta la tolleranza al rischio dell’individuo. Ad esempio, un individuo con una bassa tolleranza al rischio potrebbe preferire un portafoglio composto principalmente da obbligazioni e altri investimenti a basso rischio, mentre un individuo con una tolleranza al rischio più alta potrebbe preferire un portafoglio con una maggiore percentuale di azioni o altri investimenti ad alto rischio.

Quali strumenti di investimento evitare?

Una delle domande che spesso tante persone ci pongono riguardo alla gestione del patrimonio personale è se vi siano strumenti da evitare. Insomma, mi rendo perfettamente conto che scegliere tra i vari strumenti finanziari sia difficile. Soprattutto per i non esperti.

Per questo voglio indicarti alcune criticità che spesso noto e che potranno sicuramente esserti di aiuto.

  •  Eccessiva diversificazione con strumenti finanziari tipici del risparmio gestito. Molti investitori, soprattutto quelli inesperti, pensando di tutelarsi maggiormente acquistano fondi del risparmi gestito, sotto varie forme. Si tratta, di fondi che nella composizione sono sostanzialmente identici. Il risultato è che non c’è diversificazione di investimento;
  • Presenza di polizze assicurative attraverso intermediari finanziari. Molte polizze assicurative sulla vita non sono veri e propri strumenti di investimento.  E’ sacrosanto assicurarsi. Ma la forma corretta di assicurazione è quella che prevede il pagamento di un premio a fronte del quale la compagnia si fa carico dell’evento imprevisto. Mischiare assicurazioni e investimenti non ti aiuterà;
  • Elevati costi di gestione per gli strumenti finanziari gestiti. In molti non ci pensano, ma dietro ad uno strumento finanziario c’è un intermediario che pretende dei costi di gestione e delle commissioni per ogni operazione. Attenzione ai costi annui che ti applicano e al numero di commissioni che ti procuri nell’anno. Anche questo può fare la differenza nel rendimento annuo degli investimento.

Quello che voglio dire è che per ottenere risultati concreti devi effettuare autonomamente la gestione del patrimonio personale. Devi farlo partendo dalle tue esigenze personali, pensando ai tuoi bisogni ed interessi. Se ti presenti in banca senza aver chiari questi aspetti sicuramente il tuo interlocutore finirà per fare i suoi interessi, a scapito dei tuoi.

Gestione del Patrimonio: 3) strumenti di tutela

Arrivare a raggiungere i propri obiettivi di investimento non è semplice, ma soprattutto richiede tempo. Tempo che serve per far arrivare i frutti dei propri investimenti, e che porta al raggiungimento dei propri obiettivi. È fondamentale che in questo arco temporale il proprio patrimonio sia conservato accuratamente. La tutela del proprio patrimonio, passa attraverso alcune azioni, che dipendono da alcune variabili. Non sono rari i casi in cui per svariati motivi, dalle crisi di impresa a quelle familiari, si può perdere il proprio patrimonio.

Un’adeguata attività di tutela del patrimonio non può che partire dalle finalità perseguite. Tuttavia, allo stesso tempo non è possibile ignorare la situazione di partenza o l’eventuale esigenza di gestione del patrimonio o dei suoi frutti in relazione a specifiche situazioni personali. Per questo motivo ho deciso di indicarti alcuni strumenti utili a tutelare il tuo patrimonio. Si tratta di strumenti finalizzati a raggiungere l’obiettivo di equilibrare l’ottimizzazione fiscale e la protezione del patrimonio.

La tutela del patrimonio è un aspetto fondamentale della gestione del patrimonio personale. Esistono vari strumenti legali e finanziari che possono essere utilizzati per proteggere il patrimonio da possibili rischi, come le perdite di investimento, le responsabilità legali, le tasse eccessive e le spese impreviste. Questi strumenti possono anche essere utilizzati per pianificare la successione e garantire che il patrimonio sia trasmesso ai beneficiari desiderati.

Ecco una tabella che illustra alcuni degli strumenti di tutela del patrimonio più comuni, insieme ai loro vantaggi e svantaggi:

StrumentoVantaggiSvantaggi
Trust– Protegge il patrimonio dalle pretese dei creditori
– Fornisce un controllo flessibile sulla distribuzione del patrimonio
– Può offrire vantaggi fiscali
– Complesso da istituire e gestire
– Può comportare costi significativi
– Può limitare l’accesso e il controllo del disponente sul patrimonio
Fondo Patrimoniale– Protegge il patrimonio dalle pretese dei creditori
– Utile per la protezione del patrimonio familiare
– Limitato a determinati tipi di beni (abitazione principale e mobili che la arredano)
– Non offre vantaggi fiscali
Vincolo di Destinazione– Protegge il patrimonio dalle pretese dei creditori
– Flessibile e relativamente semplice da istituire
– Non offre vantaggi fiscali
– Può limitare l’accesso e il controllo del disponente sul patrimonio
Holding– Offre vantaggi fiscali (al verificarsi di alcune situazioni)
– Protegge il patrimonio dalle pretese dei creditori
– Fornisce un controllo centralizzato sulle società sussidiarie
– Può comportare costi significativi
– Può comportare responsabilità legali

È importante notare che la scelta dello strumento di tutela del patrimonio più appropriato dipende da vari fattori, tra cui la natura del patrimonio, gli obiettivi finanziari dell’individuo, la sua situazione fiscale e la sua tolleranza al rischio. Pertanto, è sempre una buona idea consultare un avvocato o un consulente finanziario prima di prendere decisioni sulla tutela del patrimonio.

Il fondo patrimoniale

Nel caso in cui tu voglia soddisfare i bisogni della famiglia, questo è lo strumento per te. Il fondo patrimoniale consente di destinare un patrimonio (che può essere costituito da denaro, da beni mobili o immobili), al soddisfacimento dei bisogni della famiglia. L’atto attraverso il quale si costituisce è a titolo gratuito.  Per costituire il Fondo Patrimoniale è necessario il matrimonio con valenza civile. Con questo si potrà fare l’atto pubblico di costituzione del fondo. Per questo non possono beneficiarne le coppie di fatto e cessa nel caso di morte del coniuge, divorzio, annullamento del matrimonio. Il principale beneficio che si consegue attraverso la costituzione del fondo patrimoniale è che i beni del fondo non possono essere soggetti a esecuzione forzata per debiti che il creditore sapeva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia. L’amministrazione del fondo segue le regole della comunione.

Il fondo patrimoniale è uno strumento giuridico previsto dal diritto civile italiano (articoli 167 e seguenti del Codice Civile) che permette di proteggere una parte del patrimonio familiare da eventuali azioni dei creditori. Può essere costituito da uno o entrambi i coniugi, o da un terzo, e può includere l’abitazione familiare e i mobili che la arredano. Una volta costituito, i beni inclusi nel fondo patrimoniale sono protetti dalle pretese dei creditori personali dei coniugi, a meno che i debiti non siano stati contratti per il sostentamento della famiglia o per la gestione dei beni stessi.

Quando si utilizza: Il fondo patrimoniale è spesso utilizzato quando uno o entrambi i coniugi hanno debiti personali e desiderano proteggere l’abitazione familiare e i mobili che la arredano. Può essere utilizzato anche come strumento di pianificazione successoria, per garantire che l’abitazione familiare passi ai figli o ad altri eredi.

Finalità: La finalità principale del fondo patrimoniale è proteggere l’abitazione familiare e i mobili che la arredano dalle pretese dei creditori personali dei coniugi. Inoltre, il fondo patrimoniale può garantire che l’abitazione familiare rimanga nella famiglia anche dopo la morte dei coniugi.

Esempi pratici di utilizzo: Supponiamo che un coniuge abbia contratto debiti personali e i creditori stiano cercando di espropriare l’abitazione familiare per soddisfare i debiti. Se l’abitazione familiare è inclusa in un fondo patrimoniale, i creditori non possono espropriare l’abitazione per soddisfare i debiti personali del coniuge.

Un altro esempio potrebbe essere un coniuge che desidera garantire che l’abitazione familiare passi ai figli dopo la sua morte. Costituendo un fondo patrimoniale, il coniuge può garantire che l’abitazione familiare sia protetta e passi ai figli, indipendentemente dai debiti che potrebbe avere al momento della sua morte.

Il vincolo di destinazione

Il vincolo di destinazione è uno strumento giuridico previsto dal diritto civile italiano (articoli 2645-ter e seguenti del Codice Civile) che permette di destinare determinati beni o diritti a uno specifico scopo, proteggendoli dalle pretese dei creditori.

Il vincolo di destinazione può essere costituito da un atto unilaterale, un contratto o una disposizione testamentaria, e può riguardare qualsiasi tipo di bene o diritto, purché sia suscettibile di valutazione economica. Una volta costituito, i beni o i diritti soggetti al vincolo di destinazione sono separati dal resto del patrimonio del disponente e non possono essere aggrediti dai suoi creditori personali, a meno che il vincolo non sia stato costituito in frode dei creditori.

Quando si utilizza: Il vincolo di destinazione è spesso utilizzato quando un individuo o un’impresa desidera destinare determinati beni o diritti a uno specifico scopo e proteggerli dalle pretese dei creditori. Può essere utilizzato anche come strumento di pianificazione successoria, per garantire che determinati beni o diritti passino a specifici eredi o beneficiari.

Finalità: La finalità principale del vincolo di destinazione è proteggere determinati beni o diritti dalle pretese dei creditori, garantendo al contempo che questi beni o diritti siano utilizzati per uno specifico scopo. Inoltre, il vincolo di destinazione può garantire che determinati beni o diritti passino a specifici eredi o beneficiari, indipendentemente dalle pretese dei creditori del disponente.

Esempi pratici di utilizzo: Supponiamo che un imprenditore desideri destinare una parte del suo patrimonio all’attività imprenditoriale e proteggerla dalle pretese dei suoi creditori personali. Costituendo un vincolo di destinazione, l’imprenditore può separare questi beni dal resto del suo patrimonio e proteggerli dai suoi creditori personali.

Un altro esempio potrebbe essere un individuo che desidera garantire che determinati beni passino ai suoi figli dopo la sua morte. Costituendo un vincolo di destinazione in una disposizione testamentaria, l’individuo può garantire che questi beni siano separati dal resto del suo patrimonio e passino ai suoi figli, indipendentemente dai debiti che potrebbe avere al momento della sua morte.

Il trust

Il trust è uno strumento giuridico di origine anglosassone che è stato introdotto anche nel diritto italiano con la ratifica della Convenzione dell’Aja del 1985. Nonostante non esista una figura del trust nel diritto civile italiano, la sua validità e i suoi effetti sono riconosciuti in Italia.

In un trust, un individuo, noto come disponente o trustor, trasferisce la proprietà di determinati beni a un altro individuo o entità, noto come trustee, che gestisce questi beni per il beneficio di una o più persone, note come beneficiari.

Quando si utilizza: Il trust può essere utilizzato in una varietà di contesti, tra cui la pianificazione successoria, la protezione del patrimonio, la gestione di beni per persone incapaci o minori, e la gestione di beni per scopi caritatevoli o filantropici.

Finalità: La finalità principale del trust è separare la proprietà legale dei beni (detenuta dal trustee) dalla proprietà beneficiaria (detenuta dai beneficiari). Questo permette una maggiore flessibilità nella gestione dei beni e può offrire vantaggi in termini di protezione del patrimonio e pianificazione fiscale.

Esempi pratici di utilizzo: Un esempio di utilizzo del trust potrebbe essere un genitore che desidera lasciare un patrimonio ai suoi figli minori. Il genitore potrebbe costituire un trust, nominando un trustee per gestire i beni fino a quando i figli non raggiungono una certa età.

Un altro esempio potrebbe essere un individuo che desidera proteggere il suo patrimonio dalle pretese dei creditori. L’individuo potrebbe trasferire i suoi beni a un trust, separandoli dal resto del suo patrimonio e rendendoli inaccessibili ai suoi creditori personali.

Un terzo esempio potrebbe essere un individuo che desidera donare una parte del suo patrimonio a scopi caritatevoli. L’individuo potrebbe costituire un trust caritatevole, trasferendo i beni al trust e nominando un’organizzazione caritatevole come beneficiario.

L’intestazione fiduciaria

L’intestazione fiduciaria è uno strumento giuridico che consente a un individuo, noto come fiduciante, di trasferire la proprietà di un bene a un altro individuo o entità, noto come fiduciario, che detiene e gestisce il bene per il beneficio del fiduciante o di un terzo beneficiario.

In pratica, il fiduciario detiene la proprietà legale del bene, ma è obbligato a gestire il bene secondo le istruzioni del fiduciante e per il beneficio del beneficiario. Questo permette al fiduciante di mantenere un certo grado di controllo sul bene, pur separandolo dal resto del suo patrimonio.

Quando si utilizza: L’intestazione fiduciaria può essere utilizzata in una varietà di contesti, tra cui la pianificazione successoria, la protezione del patrimonio, e la gestione di beni per conto di minori o persone incapaci. Può essere utilizzata anche per facilitare transazioni complesse, come fusioni e acquisizioni, o per gestire beni per scopi caritatevoli o filantropici.

Finalità: La finalità principale dell’intestazione fiduciaria è separare la proprietà legale di un bene dalla sua gestione e dal suo beneficio economico. Questo può offrire una serie di vantaggi, tra cui la protezione del patrimonio, la pianificazione fiscale, e la facilitazione di transazioni complesse.

Esempi pratici di utilizzo: Un esempio di utilizzo dell’intestazione fiduciaria potrebbe essere un genitore che desidera lasciare un patrimonio ai suoi figli minori. Il genitore potrebbe trasferire i beni a un fiduciario, che gestisce i beni per il beneficio dei figli fino a quando non raggiungono una certa età.

Un altro esempio potrebbe essere un individuo che desidera proteggere il suo patrimonio dalle pretese dei creditori. L’individuo potrebbe trasferire i suoi beni a un fiduciario, separandoli dal resto del suo patrimonio e rendendoli inaccessibili ai suoi creditori personali.

Un terzo esempio potrebbe essere un’azienda che desidera facilitare una fusione o un’acquisizione. L’azienda potrebbe trasferire i beni a un fiduciario, che detiene i beni durante il processo di fusione o acquisizione e poi li trasferisce alla nuova entità una volta completata la transazione.

Per approfondire: “Società fiduciaria: convenienza ed opportunità“.

Holding di famiglia

La holding di famiglia è una struttura societaria utilizzata per gestire e controllare il patrimonio di una famiglia. In pratica, una holding di famiglia è una società che possiede partecipazioni in altre società (società controllate o partecipate), che sono spesso di proprietà o gestite da membri della stessa famiglia.

Quando si utilizza: La holding di famiglia è spesso utilizzata quando una famiglia possiede diverse attività imprenditoriali e desidera centralizzare la gestione e il controllo di queste attività. Può essere utilizzata anche come strumento di pianificazione successoria, per facilitare il passaggio del patrimonio familiare alle future generazioni.

Finalità: La finalità principale della holding di famiglia è fornire un meccanismo per il controllo centralizzato e la gestione del patrimonio familiare. Può offrire una serie di vantaggi, tra cui la protezione del patrimonio, la pianificazione fiscale, la facilitazione della successione e la risoluzione di potenziali conflitti tra i membri della famiglia.

Esempi pratici di utilizzo: Un esempio di utilizzo della holding di famiglia potrebbe essere una famiglia che possiede diverse attività imprenditoriali. La famiglia potrebbe costituire una holding di famiglia per acquistare e gestire le partecipazioni in queste attività, fornendo un meccanismo per il controllo centralizzato e la gestione delle attività.

Un altro esempio potrebbe essere una famiglia che desidera pianificare la successione del patrimonio familiare. La famiglia potrebbe trasferire il patrimonio alla holding di famiglia, che poi distribuisce il patrimonio ai membri della famiglia secondo le disposizioni stabilite nel contratto sociale della holding.

Un terzo esempio potrebbe essere una famiglia che desidera proteggere il suo patrimonio dalle pretese dei creditori. La famiglia potrebbe trasferire il patrimonio alla holding di famiglia, separandolo dal patrimonio personale dei membri della famiglia e rendendolo inaccessibile ai loro creditori personali.

Per approfondire: “Holding Societaria per la Pianificazione Fiscale“.

Per approfondire: “Trust o holding per tutelare il patrimonio di famiglia?“.

Conclusioni e consulenza fiscale online

I tre elementi o fattori chiave per la gestione del patrimonio di cui ti ho parlato: obiettivi, strumenti e tutela, sono indispensabili per ogni investitore. A me non importa quale sia l’ammontare del tuo patrimonio o quali siano i tuoi obiettivi da raggiungere. Più cospicuo è il tuo patrimonio a disposizione e più sono contento per te. Quello che a me interessa e che ho voluto approfondire con questo report è che:

  • Tu voglia essere parte attiva nel processo decisionale dell’investimento;
  • Tu voglia capire cosa fai e perché lo stai facendo;
  • Infine che tu sia sicuro che non conta soltanto l’investimento, ma che non si va da nessuna parte se non sei in grado di dare sicurezza al tuo patrimonio immobiliare e finanziario.

Certo richiede tempo, certamente richiede volontà da parte tua. La consapevolezza, qualsiasi sia il tuo business, il tuo investimento o il tuo reddito è il primo passo per prendere decisioni importanti.

Se hai capito che la gestione e la tutela del tuo patrimonio sono importanti; se cerchi qualcuno che possa aiutarti nella scelta della strategia giusta, allora hai bisogno della nostra consulenza. Studiamo il tuo caso e la tua situazione personale e poi ti proponiamo la strategia più adatta alla tua situazione e al tuo budget.

Contattami qui, attraverso il form di contatto seguente. Verificherò insieme a te se e come posso aiutarti.


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    Federico Migliorini
    Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
    Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
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