Il mondo è sempre alla ricerca di nuove opportunità e per questo alcuni Stati, apparentemente poco attraenti, stanno cercando di attirare la propria attenzione attraverso la leva fiscale. Non è raro, infatti, che Paesi di secondo piano utilizzino la fiscalità per attrarre imprese e persone con patrimoni elevati per incentivare la propria economia. Tra questi paesi non possiamo dimenticare la Georgia, uno dei pochi paesi non così distanti dall’Europa, ad applicare un sistema fiscale di tipo territoriale.
Di seguito andremo ad analizzare perché oggi la Georgia è un paese da prendere in considerazione sia per un trasferimento di residenza personale, sia per l’avvio di attività di impresa.
Indice degli Argomenti
Come ottenere la residenza fiscale in Georgia
Il primo aspetto da considerare riguarda le condizioni richieste per ottenere la residenza fiscale georgiana. Per una persona fisica è necessario aver soggiornato nel Paese per almeno 183 giorni in un periodo continuativo di 12 mesi, che termina in quell’anno fiscale.
Questo significa, indirettamente, che l’ottenimento della residenza fiscale, è legato al fatto che occorre risiedere stabilmente nel Paese. Il tempo di soggiorno effettivo è il periodo nel quale la persona ha effettivamente soggiornato in Georgia. Il conteggio dei giorni parte dal giorno successivo a quello di arrivo nel Paese. Questo è importante per calcolare correttamente la durata della permanenza.
Le autorità fiscali e doganali della Georgia controllano tecnicamente il fatto di attraversare il confine da parte di un individuo. Pertanto, per dimostrare la tua permanenza in Georgia, è sufficiente presentare il tuo documento d’identità all’autorità fiscale.
Residenza in Georgia attraverso il programma High Net Worth Individual
Affinché qualsiasi soggetto straniero possa ottenere la residenza fiscale georgiana attraverso il programma HNWI, devono essere soddisfatti due criteri:
- Il richiedente deve essere in grado di dimostrare di essere un HNWI;
- Il richiedente deve dimostrare di avere un legame con la Georgia.
Lo status di High Net Worth Individual
La prima condizione è legata alla dimostrazione di essere un HNWI. Questo può avvenire verificando una delle due condizioni alternative indicate:
- Patrimonio: occorre dimostrare di essere in possesso di un patrimonio almeno pari a 3.000.000 GEL. Il patrimonio può essere detenuto in qualsiasi parte del mondo, tuttavia, almeno 500.000 GEL di patrimonio devono essere detenuti in Georgia;
- Reddito: occorre dimostrare di aver percepito un reddito di almeno 200.000 GEL negli ultimi tre anni (per ogni anno).
È indifferente la verifica di una delle due condizioni. Tra gli elementi patrimoniali che possono essere considerati validi per la Georgia, possiamo prendere in considerazione i seguenti:
- Può trattarsi di un immobile che possiedi in Georgia;
- Titoli emessi da società georgiane di proprietà;
- Un deposito da aprire in qualsiasi banca georgiana;
- Semplicemente l’importo in contanti sul conto, che deve essere confermato dalla banca georgiana;
- E qualsiasi altro bene immobile/mobile e bene immateriale.
Dimostrazione dei legami con la Georgia
Per la dimostrazione dei legami con la Georgia, occorre verificare una di queste condizioni:
- Permesso di soggiorno georgiano: può essere ottenuto possedendo beni immobili, possedendo un’impresa, registrandosi come imprenditore individuale, etc;
- Reddito di fonti interne: occorre dimostrare di percepire un reddito derivante da una fonte georgiana di almeno 25.000 GEL. Può trattarsi di redditi da lavoro dipendente, ma anche i dividendi.
La dimostrazione dei legami con la Georgia sono fondamentali, in quanto solo attraverso la verifica congiunta delle condizioni di HNWI e di legame con il paese è possibile acquisire la residenza fiscale in Georgia.
È possibile, quindi, essere fiscalmente residente in Georgina con il programma HNWI senza trascorrervi nemmeno un giorno?
Occorre prestare molta attenzione. Infatti, sebbene le condizioni che abbiamo visto sino a questo momento per il programma NHWI non richiedano la presenza fisica nel Paese, ma soltanto, investimenti e/o redditi, non è tutto così semplice. Infatti, prima di tutto occorre tenere presente il fatto che è necessario lasciare la residenza fiscale dello Stato di espatrio (in questo caso l’Italia), prima di andare a verificare le condizioni richieste dallo stato di impatrio (le Georgia). L’errore più comune che si può commettere è quello di pensare di continuare a vivere o avere legami familiari economici e patrimoniali rilevanti in Italia, verificando il regime NHWI della Georgia e credere di considerarsi ivi fiscalmente residenti.
L’applicazione di regimi fiscali particolari che consentono l’acquisizione della residenza fiscale devono essere valutati con attenzione. Questo anche in relazione alla normativa antielusiva presente nella maggior parte delle Convenzioni contro le doppie imposizioni in materia di residenza fiscale. Quindi, attenzione, e rivolgetevi sempre a professionisti specializzati prima di commettere errori (che possono costare caro).
Il regime di tassazione dei redditi in Georgia
L’ottenimento della residenza fiscale in Georgia comporta l’assoggettamento ad obblighi fiscale per l’intero periodo di imposta. Come abbiamo detto, il Paese ha un regime fiscale territoriale. Quindi, i redditi di fonte estera al Paese non sono imponibili. Per quanto riguarda le persone fisiche la tassazione sui redditi è la seguente:
Tipologia di reddito | Aliquota di tassazione |
---|---|
Redditi di fonte interna la Paese | 20% |
Redditi di fonte estera (comprese valute virtuali) | – |
Tuttavia, deve essere evidenziato che la residenza fiscale della Georgia non esclude la possibilità di tassare il reddito di fonte estera percepito dal soggetto nel Paese di erogazione (Stato della fonte). In questo caso, occorre comunque fare riferimento alla Convenzione contro le doppie imposizioni in vigore tra i due Paesi.
Cosa si intende per reddito di fonte estera?
Deve essere tenuto presente che cosa si intende per reddito di fonte estera secondo la normativa georgiana. Il riferimento è all’art. 104 del Codice tributario georgiano. Il primo aspetto da considerare è che quando, in generale avviene il pagamento di una prestazione di servizi dall’estero (committente) verso un soggetto georgiano (prestatore) il reddito si considera di fonte georgiana. Solo alcune tipologie reddituali sono considerati “redditi di fonte estera“. Tra di essi figurano:
- Dividendi;
- Interessi;
- Pensioni;
- Redditi fondiari;
- Plusvalenza dalla rivendita di azioni di società estera;
- Plusvalenza sulla vendita di criptovalute.
Pertanto, se una persona fisica è residente in Georgia e possiede azioni di una società straniera e riceve dividendi da tali azioni, questo reddito nella maggior parte dei casi non è imponibile in Georgia. Lo stesso vale per interessi, pensioni, royalties e plusvalenze ricevuti dall’estero alla Georgia.
Per dirla in modo più semplice, il reddito passivo ricevuto dall’estero è solitamente considerato reddito di fonte estera mentre questa regola non si applica al reddito derivante da attività professionale o di impresa.
Questo è il motivo per cui la Georgia è un luogo molto attraente per gli investitori finanziari perché né i dividendi, né gli interessi o le plusvalenze derivanti da questa attività non sono tassati in Georgia nella maggior parte dei casi, tuttavia, come intero articolo 104, tali regole lasciano spazio a varie interpretazioni. che spiegherò di seguito.
La tassazione per i redditi delle imprese
Sul reddito di impresa è prevista un’aliquota di tassazione del 15%. Come anticipato sopra, in questo caso non vige esenzione sui redditi di fonte estera. Il reddito di impresa è sempre tassato nel Paese se l’azienda è ivi fiscalmente residente (tassazione sul reddito mondiale). Inoltre, occorre tenere in considerazione che non è prevista tassazione sui dividendi a condizione che siano corrisposti ad una entità giuridica georgiana. Il dividendo non è considerato in questo caso reddito tassabile, altrimenti è prevista un’aliquota di tassazione del 5%.
Le società georgiane non pagano annualmente tassazione sui loro profitti, ma tale imposta è pagabile solo al momento della distribuzione dei dividendi. Infatti, l’imposta del 15% non è dovuta a meno che i dividendi non vengano distribuiti. In altre parole, se un’entità georgiana decide di non distribuire un profitto ma di reinvestirlo, non pagherà alcuna tassazione sull’importo reinvestito. In caso di distribuzione di dividendi, si applica una ritenuta alla fonte del 5% sui dividendi oltre alla tassazione del 15%.
Fondare una società in Georgia è un processo semplice. Non si applicano limitazioni per gli azionisti stranieri e non è richiesto alcun contributo minimo di capitale. La registrazione ufficiale di un’azienda può essere completata entro un giorno lavorativo dalla presentazione della domanda.
Contesto geopolitico e la difficoltà nel reperire investimenti
Investire in Georgia a livello internazionale presenta delle difficoltà principalmente a causa del complesso contesto geopolitico che coinvolge la NATO e la Russia. La Russia considera la Georgia parte della sua sfera di influenza nel Caucaso Meridionale, e percepisce l’espansione della NATO nella regione come un atto ostile volto a circondare e indebolire la Russia. Ciò ha portato a tensioni significative, in particolare dopo il Vertice della NATO a Bucarest nel 2008, in cui l’Alleanza si è impegnata a far diventare la Georgia (e l’Ucraina) membri futuri della NATO. La mancanza di un piano d’azione per l’adesione a NATO e garanzie di sicurezza ha lasciato la Georgia vulnerabile agli attacchi militari da parte della Russia.
In seguito alla guerra del 2008, il supporto popolare in Georgia per l’integrazione nell’Unione Europea e nella NATO è cresciuto notevolmente. Tuttavia, l’aggressione aperta della Russia ha complicato gli obiettivi strategici a lungo termine del Cremlino. La Georgia ha intensificato la sua partnership strategica con gli Stati Uniti e la NATO, migliorando le sue forze di difesa secondo gli standard NATO. Tuttavia, la presenza russa nelle regioni occupate della Georgia e la politica di “borderizzazione” attuata da Mosca rendono difficile la situazione.
Per quanto riguarda l’adesione della Georgia alla NATO, ci sono preoccupazioni legittime tra i membri dell’Alleanza, specialmente in termini di difendere la Georgia in caso di necessità e sulla stabilità politica del paese. Una delle maggiori preoccupazioni è l’occupazione russa del territorio georgiano. L’adesione della Georgia alla NATO potrebbe implicare un immediato conflitto con la Russia riguardo a queste regioni occupate. Una proposta è quella di invitare la Georgia, inclusi Abkhazia e la regione di Tskhinvali, a unirsi alla NATO, ma coprire solo le aree al di fuori delle due regioni occupate sotto la garanzia di sicurezza dell’Articolo 5 della NATO. Questa sarebbe una misura temporanea fino al pieno ripristino del territorio riconosciuto a livello internazionale della Georgia.
In questo contesto, gli investitori internazionali potrebbero avere preoccupazioni riguardo alla stabilità politica e di sicurezza della Georgia, rendendo così gli investimenti più rischiosi o meno attraenti. La situazione geopolitica complessa, l’occupazione di parte del territorio georgiano da parte della Russia e le tensioni con la NATO influenzano significativamente l’ambiente di investimento in Georgia.
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