Forfettari obbligati alla dichiarazione dei redditi

HomeFisco NazionaleDichiarazione dei redditiForfettari obbligati alla dichiarazione dei redditi

Il contribuente che applica il regime forfettario è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, per la compilazione del quadro LM del modello Redditi, anche se nell’anno non ha generato ricavi e quindi non ha prodotto redditi imponibili.

I contribuenti titolari di partita IVA devono, annualmente, presentare la propria dichiarazione dei redditi. Questo, anche nel caso in cui non abbiano percepito alcun reddito. Questa regola generale è applicabile anche per i contribuenti che applicano il regime forfettario (Legge n. 190/14 e ss.mm.). Pertanto, ogni anno, la dichiarazione dei redditi dei forfettari deve essere sempre presentata, anche nel caso in cui il lavoratore autonomo abbia percepito redditi pari a zero.

Dichiarazione dei redditi dei forfettari: la norma

L’art. 1 del DPR n. 600/73 – “Dichiarazione dei soggetti passivi” contiene la disposizione che obbliga, annualmente, i titolari di partita IVA alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Questa, si rende obbligatoria indipendentemente dai redditi percepiti. Tale disposizione prevede quanto segue:

Ogni soggetto passivo deve dichiarare annualmente i redditi posseduti anche se non ne consegue alcun debito d’imposta. I soggetti obbligati alla tenuta di scritture contabili, di cui al successivo art. 13, devono presentare la dichiarazione anche in mancanza di redditi

Di fatto, quindi, possiamo dire che tutti i contribuenti che operano per l’esercizio di impresa o di arte o professione abituale devono sempre presentare la dichiarazione dei redditi. Il presupposto, in questo caso, è il possesso della partita IVA e non il percepimento di redditi. Per il solo fatto di avere una partita IVA aperta il soggetto è tenuto a presentare la dichiarazione per presentare (anche a zero) il quadro dichiarativo relativo al regime fiscale utilizzato. Di fatto, quindi, anche un lavoratore autonomo che ha sospeso, temporaneamente, le propria attività è comunque tenuto ad assolvere l’obbligo dichiarativo.

In questo caso, per i contribuenti in regime forfettario, la partita IVA richiede la presentazione del quadro LM, con l’indicazione del codice attività, anche se nell’anno non è stato prodotto fatturato e quindi redditi imponibili.

Per approfondire:

Perché il forfettario deve presentare la dichiarazione con reddito a zero

L’art. 13 del DPR n. 600/73 – “Tenuta delle scritture contabili”, inoltre, precisa quanto segue:

È tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi “chi è obbligato alla tenuta delle scritture contabili (come, in genere, i titolari di partita IVA), anche nel caso in cui non abbiano conseguito alcun reddito

Tutti i soggetti titolari di partita IVA, compresi i forfettari, devono presentare la dichiarazione dei redditi, anche con reddito zero. Questo, al fine di portare a conoscenza dell’Amministrazione finanziaria alcune informazioni fondamentali sulla propria attività. Si tratta dei dati e delle informazioni richieste all’interno del quadro RS, ovvero i compensi corrisposti a terzi, i canoni di leasing, le utenze, etc. Si tratta di informazioni obbligatorie che prescindono dal reddito generato. Inoltre, presentare la dichiarazione si rende necessario anche per l’indicazione di eventuali acconti versati, che attraverso la dichiarazione possono diventare dei crediti di imposta spendibili:

Aspetti previdenziali

L’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi è legato anche alla compilazione del quadro RR del modello Redditi per indicare la situazione previdenziale dei soggetti iscritti alla Gestione artigiani e commercianti INPS e per i professionisti iscritti alla Gestione separata INPS.

In questi casi la partita IVA è tenuta a compilare i dati obbligatori del quadro RR, anche in assenza di redditi, per comunicare la propria situazione ai fini contributivi per l’INPS.

Se ho chiuso la partita IVA nell’anno senza redditi devo presentare la dichiarazione dei redditi?

Il contribuente che ha chiuso la propria partita IVA nel corso del periodo di imposta è, comunque, tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi. Questo al fine di portare a conoscenza dell’Amministrazione finanziaria la propria situazione. Come detto prima i quadri LM ed RS devono comunque essere presentati per le informazioni obbligatorie e quindi la dichiarazione deve essere presentata. La chiusura della partita IVA nel periodo di imposta, quindi, comporta sempre l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi per quella annualità. I dati relativi alla partita IVA devono essere indicati solo per i giorni in cui la partita IVA è rimasta aperta.

Sanzioni per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi

Se il contribuente in regime forfettario non presenta la dichiarazione dei redditi è passibile di sanzioni. Infatti, l’Agenzia delle Entrate potrebbe contestare la fattispecie di omessa dichiarazione dei redditi. Questa comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di importo pari a 250 €.

La sanzione sopra indicata è raddoppiabile per i soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili. Infine, in caso di dichiarazione dei redditi omessa con imposte non versate le sanzioni sono pari al 120% delle imposte dovute, con un minimo di 250 euro. Naturalmente, vi è la possibilità, per il contribuente, di sanare l’omissione con l’applicazione di sanzioni ridotte. Ne abbiamo parlato in questo articolo dedicato: Presentare la dichiarazione omessa: perché conviene.

I più letti della settimana

Abbonati a Fiscomania

Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

I nostri tools

 

Redazione
Redazione
La redazione di Fiscomania.com è composta da professionisti che operano nel campo fiscale (commercialisti, consulenti aziendali, legali, consulenti del lavoro, etc) per garantire informazioni aggiornate e puntuali.
Leggi anche

Cartelle esattoriali: arriva il QR Code per domanda e simulazione

Novità in tema di cartelle esattoriali, con il QR Code è possibile accedere online alla sezione rateizzazione del sito...

Taglio Irpef ceto medio: ecco chi avrà lo stipendio più alto

Dopo il taglio strutturale del cuneo il governo ha intenzione di ridurre di due punti della seconda aliquota, dal...

Ires premiale 2025: aliquota al 20% per investimenti e occupazione

IRES premiale 2025: aliquota ridotta al 20%, coordinamento CFC, investimenti sostitutivi e clausole salvaguardia. Decreto Ministeriale dell'8 agosto, chiarisce...

Prima casa fuori dal calcolo ISEE? Le ipotesi

Il governo sta valutando la possibilità di effettuare una riforma dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), eliminando dal calcolo...

Manovra 2026: in arrivo rottamazione, pace fiscale e flat tax

Le discussioni sulla prossima manovra sono appena iniziate e anche se è ancora presto per conoscere i dettagli, nella...

Bonus psicologo 2025, domande dal 15 settembre: come richiederlo

L’INPS, con il Messaggio n. 2460 dell’11 agosto 2025 ha fornito alcuni chiarimenti circa il bonus psicologo, volto a...