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Conto corrente in Francia: guida all’apertura

Come aprire un conto corrente in Francia in tutta sicurezza, anche se sei un non residente. Guida all'apertura di un conto corrente in Francia per gestire la tua attività, anche se non vivi stabilmente in Francia. Come aprire un conto corrente in Francia dall'Italia?

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Come si apre un conto corrente in Francia? Questa domanda mi viene fatta spesso da soggetti che si trovano in Francia per motivi di lavoro, o di studio.

Pensa a chi si trova ad aprire una società in Francia ed  ha bisogno di un conto corrente. Pensa, oppure, al caso di uno studente che si è trasferito a Parigi, o ad un dipendente di una multinazionale che è stato inviato in una branch francese.

In tutti questi casi è indispensabile aprire un conto corrente in Francia. Sia per avviare i c.d. pagamenti automatici, come bollette, utenze, affitti o acquisti periodici, sia per effettuare pagamenti giornalieri o incassare redditi in sicurezza.

Avere un conto corrente in Francia è sicuramente la scelta migliore per gestire le tue finanze, specialmente se ti sei appena trasferito all’estero. Vediamo, quindi, come puoi aprire un conto corrente in Francia.

Conto corrente in Francia: i requisiti

La Francia permette l’apertura di conti correnti per residenti oppure per non residenti.

Conto corrente per residenti

Se ti trovi in Francia stabilmente da almeno tre mesi, allora puoi chiedere l’apertura di un conto corrente per ressidenti. Per farlo, il primo requisito che ti sarà richiesto è quello di possedere un indirizzo di residenza francese (justificatif de domicile).

Inutile tentare di aprire un conto corrente per residenti se non potete dimostrare di avere un indirizzo francese (o almeno una déclaration d’hébergement). Con l’indirizzo di residenza puoi avviare le pratiche per poter aprire un conto in banca ed ottenere così il R.I.B. (relevé d’identité bancaire, cioé l’IBAN), la carta di credito e gli assegni. Tutti elementi indispensabili per operare al meglio nella vita quotidiana.

Aprire un conto corrente è un procedimento relativamente semplice nel quale viene richiesto di fornire:

  • Il passaporto (per i soggetti non UE) o la carta di identità (per i soggetti comunitari);
  • Il permesso di soggiorno (titre de séjour o carte de séjour, sempre per i soggetti non UE);
  • Una prova di domicilio justificatif de domicile oppure altri elementi utili a definirlo (es. bolletta del telefono, dell’elettricità/gas, contratto d’affitto/ricevuta, etc.) che includano nome e indirizzo.

Ricordati, in ogni caso, che nessuna legge ti obbliga ad aprire un conto corrente francese, ma ricordati che nessun datore di lavoro e nessuna amministrazione pubblica ti verserà mai i soldi di uno stipendio su un conto corrente straniero. Ecco perché l’apertura di un conto corrente è fondamentale in caso di trasferimento di residenza all’estero.

Conto corrente per non residenti

Il conto corrente francese può essere aperto anche se non si possiede un indirizzo di residenza in Francia. L’apertura di conto correnti è infatti possibile anche online. I documenti richiesti sono gli stessi rispetto all’apertura di un conto corrente in forma personale, tranne l’indirizzo di residenza francese.

L’istituto bancario francese, in questo caso, vi apre un conto corrente per non residenti. La differenza principale rispetto ad un conto corrente ordinario riguarda i costi di gestione, che sono relativamente più alti. Per questo motivo, vi consiglio di aprire questo tipo di conto corrente esclusivamente in caso di necessità.

Conto corrente in Francia: scelta della banca

La prima cosa che ti consiglio di fare, se vuoi aprire un conto corrente in Francia è di chiedere alla tua banca di fiducia in Italia se ha contratto qualche convenzione con banche francesi, per ottenere agevolazioni. In questo caso, le operazioni di apertura del conto si semplificano notevolmente.

Nel caso in cui non ci siano convenzioni utilizzabili, la cosa migliore è sicuramente quella di scegliere una delle banche francesi più grandi e importanti. Questo sia perché si riduce il rischio di eventuali insolvenze, sia perché la rete di filiali su cui potrete contare è più grande.

Attualmente, i principali istituti bancari francesi sono:

In alternativa alla banca, è possibile anche aprire un conto alle poste (La Postewww.laposte.fr). Il vantaggio principale è che le poste hanno una rete di filiali molto grande e quindi puoi accedere al tuo conto da qualsiasi paesino francese. Lo svantaggio è che potresti stare in fila molto tempo (esattamente come in Italia).

Istituti bancari francesi online

Nel caso in cui tu preferisca aprire un conto corrente in Francia tramite una banca online, un istituto valido è sicuramente AXA Banque (www.axabanque.fr) oppure anche ING Direct (www.ingdirect.fr) offre adeguate garanzie.

I costi (come per i bonifici bancari, carte e assicurazioni) risultano essere mediamente inferiori rispetto a quelli previsti per i conti correnti ordinari (non online).

Aprire un conto corrente in Francia: i costi

La scelta del migliore conto corrente tra cui scegliere molto spesso dipende dai costi di gestione. Infatti, se hai delle esigenze particolari o se devi fare molti trasferimenti di ingenti quantità di denaro, è sicuramente conveniente valutare più offerte provenienti da varie banche. I livelli del servizio variano molto a seconda della persona che si ha davanti, quindi non esitate a cambiare filiale se non siete soddisfatti del servizio.

Al fine di tenere sotto controllo i prezzi dei servizi bancari francesi è opportuno controllare e confrontare poco prima di ativare un conto visto che le tariffe cambiano anche più volte durante l’anno.

Uno strumento utile potete trovarlo nel sito Panorabanques.com, nel quale si possono confrontare le tariffe e i costi di oltre 200 Banche Francesi aggiornati costantemente.

Servizi standard del conto corrente

Il consiglio è quello di controlare i termini e le condizioni del tuo conto per evitare brutte sorprese. A volte, essere per alcuni giorni in passivo (découverts) può risultare molto caro.

Rimanere scoperti sul conto può anche significare che la banca può bloccare il conto e ritirarti la carta. A seconda della banca scelta e delle tue entrate, esistono diversi schemi per andare sotto il limite consentito. Se necessario, dovresti negoziarlo con la banca quando apri il conto.

Gli estratti conto bancari (relevés de compte) vengono inviati di solito ogni mese. A volte, puoi richiedere che ti siano inviati più spesso. La maggior parte delle banche francesi optano anche per servizi telefonici (es. controllare il saldo) e per attività bancarie tramite internet. Di solito questi servizi non hanno un costo aggiuntivo.

Di norma, viene anche inviato un libretto degli assegni gratuitamente nel giro di 1-2 settimane. Carte di credito, di debito o bancomat possono costare €15-45/anno e sono inviate in 1-2 settimane.

Servizi aggiuntivi dei conti correnti francesi

Molti istituti bancari offrono anche altri servizi, come assicurazioni e ipoteche. Un servzio assicurativo comune comprende una polizza che ti copre (e spesso anche ai membri della casa) in caso perdita o furto delle carte di credito, assegni o le chiavi di casa o dell’auto.

In Francia i conti correnti non pagano gli interessi. Puoi aprire diversi tipi di conti di risparmio, come ad esempio:

  • Livret (o meglio Compte d’Épargne sur le Livret): Conto di risparmio generale, puoi facilmente trasferire denaro da e verso il tuo conto corrente
  • CODEVI (Compte pour le Dévelopment Industriel): Libero da tasse sugli interessi per un saldo fino a €. 4.800; puoi facilmente trasferire denaro da e verso il tuo conto corrente. Ad ogni individuo viene permesso di avere solo 1 di questi conti
  • PEL (Plan d’Epargne Logement) o CEP (Compte d’Epargne Logement): Conti di risparmio a lunga durata per comprare una casa. Ha tariffe d’interesse garantite e sono sovvenzionate dal Governo. È risaputo che molte persone usano questi conti per altre cose invece che per la casa.
  • Piani pensione: si tratta di strumenti in grado di integrare il piano pensionistico del lavoratore.

Il conto in Francia deve essere dichiarato al fisco italiano?

In linea generale, il possesso di un conto corrente estero, in questo caso in Francia, comporta degli obblighi fiscali. Tuttavia, è necessario il superamento anche solo di una delle soglie seguenti per avere obblighi fiscali legati al quadro RW:

  • Saldo giornaliero del conto corrente superiore alla soglia di 15.000 euro, anche per un solo giorno;
  • Valore della giacenza media annuale del conto superiore a 5.000 euro.

Queste soglie devono essere verificate tenendo presenti le somme degli importi per ogni conto corrente detenuto in Francia. Qualora una soglia venga superata devono essere dichiarati tutti i conti correnti detenuti, anche se singolarmente non superano le soglie. È importante, quindi, effettuare un’attenta valutazione annuale per capire i propri obblighi fiscali ed essere preparati. In caso vi sia l’obbligo è importante avere a disposizione gli estratti conto bancari per assolvere gli obblighi dichiarativi.

Obblighi fiscali dei soggetti residenti in Italia che aprono o detengono un conto corrente in Francia

In Italia, i soggetti ivi fiscalmente residenti che possiedono conti correnti all’estero, come in Francia, sono soggetti a specifici obblighi fiscali. Questi obblighi includono il monitoraggio fiscale nel quadro RW e l’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie all’Estero). Ecco una sintesi dei principali aspetti:

  1. Monitoraggio fiscale (Quadro RW): Se sei residente fiscale in Italia e possiedi un conto corrente in Francia, devi dichiarare questo conto nella tua dichiarazione dei redditi italiana. Questo obbligo rientra nel cosiddetto “Quadro RW“, che serve per monitorare le attività finanziarie detenute all’estero. Devi indicare l’esistenza del conto, il saldo al 1° di gennaio (o giorno di apertura) ed al 31 dicembre (giacenza media annua);
  2. IVAFE: L’Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie all’Estero è un’imposta annuale che grava sui conti correnti detenuti all’estero. Per il 2024, l’aliquota dell’IVAFE è dello 0,2% sul valore dell’investimento finanziario al 31 dicembre dell’anno precedente. Per i conti correnti esteri l’IVAFE è di importo fisso di 34,20 euro annue (indipendentemente dal valore del conto). Quindi, se possiedi un conto corrente in Francia, dovrai pagare questa imposta fissa annua.

È importante notare che la mancata dichiarazione o la dichiarazione inesatta di questi beni può comportare significative sanzioni e multe. Pertanto, è consigliabile consultare un Commercialista esperto per assicurarsi di adempiere correttamente a tutti gli obblighi fiscali relativi ai conti correnti esteri.

Di seguito trovate alcuni links utili per paragonare le offerte delle varie banche (online e non).

Quasi tutti vi chiederanno di compilare un modulo con i vostri bisogni e poi riceverete le offerte via mail.

2 COMMENTI

  1. Buongiorno, ho provato a telefonare a Ing direct a AXA richiedendo l’apertura di un conto corrente on line, mi è stato risposto da entrambe le banche che bisogna avere la residenza fiscale in Francia.

    Avete qualche altro consiglio?

  2. Aprire un conto corrente estero non è facile. Bisogna capire prima a cosa le serve così da poter individuare delle soluzioni. Se vuole ne parliamo in consulenza.

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