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Bonifico parlante: di cosa si tratta, a cosa serve e come si compila

Fisco NazionaleBonifico parlante: di cosa si tratta, a cosa serve e come si compila

Il bonifico parlante è un particolare tipo di bonifico bancario che viene utilizzato principalmente per accedere a specifiche agevolazioni fiscali, come nel caso di lavori di ristrutturazione edilizia o interventi di efficientamento energetico.

Il bonifico parlante è un bonifico documentato che prova l’avvenuto pagamento di una determinata spesa. A differenza del normale bonifico, contiene informazioni più precise sulla transazione avvenuta, come la partita IVA ed il codice fiscale.

Cos’è il bonifico parlante?

Il bonifico parlante è un particolare tipo di bonifico bancario che viene utilizzato principalmente per accedere a specifiche agevolazioni fiscali, come nel caso di lavori di ristrutturazione edilizia o interventi di efficientamento energetico. La sua particolarità consiste nel fatto che nella causale del bonifico devono essere indicate una serie di informazioni specifiche e dettagliate per attestare la natura delle spese sostenute e per permettere il riconoscimento delle relative detrazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

In pratica, rispetto a un bonifico ordinario, il bonifico parlante “parla” appunto della motivazione per cui viene effettuato il pagamento, specificando tutti i dati necessari per dimostrare che la spesa è finalizzata a lavori agevolabili fiscalmente.

Il documento può essere compilato online sul sito della propria banca o presso la filiale della propria banca, in alternativa è possibile anche recarsi presso lo sportello dell’ufficio postale.

Il bonifico parlante contiene sicuramente più informazioni rispetto al bonifico ordinario. Il bonifico ordinario contiene: nome, cognome e indirizzo della persona a cui è indirizzato, il codice iban di chi deve ricevere la somma di denaro e la causale.

A cosa serve il bonifico parlante?

Il bonifico parlante è obbligatorio in tutte quelle situazioni in cui si desidera ottenere agevolazioni fiscali o detrazioni per interventi su immobili, come ad esempio il Bonus Ristrutturazioni, il Superbonus 110%, il Bonus Facciate o il Bonus Mobili. Utilizzare questo tipo di bonifico è quindi fondamentale per garantire il rispetto delle normative fiscali e poter beneficiare delle detrazioni previste.

Attraverso il bonifico parlante, l’Agenzia delle Entrate è in grado di tracciare chiaramente il flusso di denaro e verificare la congruità delle spese rispetto alle agevolazioni richieste. La corretta compilazione del bonifico è quindi una componente essenziale per evitare contestazioni e problemi in fase di accertamento.

Informazioni necessarie per un bonifico parlante

Perché un bonifico possa essere considerato “parlante“, è necessario inserire una serie di informazioni dettagliate nella causale, tra cui:

  • Riferimento normativo: è fondamentale indicare la normativa di riferimento che consente di accedere alla detrazione, ad esempio “Detrazione ai sensi dell’art. 16-bis del DPR 917/1986” per le ristrutturazioni edilizie;
  • Codice fiscale del beneficiario della detrazione: la persona fisica che richiede il beneficio fiscale;
  • Partita IVA o codice fiscale del beneficiario del pagamento: l’impresa o il professionista che ha eseguito i lavori.

Per poter compilare il bonifico parlante e accedere ad alcune importanti agevolazioni fiscali, è necessario avere con sé tutte le informazioni relative alla spesa effettuata, e tutti i documenti che la attestano. Deve ricordato inoltre che per moltissimi dei bonus presenti in ambito edile è indispensabile procedere al pagamento tracciabile, sono esclusi i pagamenti in contanti perché non direttamente dimostrabili.

La mancanza di queste informazioni potrebbe comportare la perdita del diritto alla detrazione. Pertanto, è sempre consigliabile prestare la massima attenzione nella compilazione del bonifico e, se necessario, rivolgersi a un Commercialista per evitare errori.

Le voci che compongono il bonifico parlante

Il bonifico parlante infatti deve riportare tutte le informazioni come:

  • Informazioni relative alla persona verso cui è destinato;
  • Codice IBAN della persona a cui si sta versando il denaro;
  • Causale contenente la descrizione della motivazione del bonifico;
  • Codice fiscale del soggetto che vuole beneficiare delle agevolazioni fiscali;
  • Codice fiscale o partita Iva dei soggetti che hanno lavorato per chi riceve le agevolazioni.

Pagamento tracciabile

In linea di massima, a parte qualche eccezione alla regola, per poter ricevere le agevolazioni fiscali correttamente è necessario tenere con sé tutta la documentazione che attesta le spese effettuate, i lavori applicati e i soggetti interessati. Per alcune tipologie di lavori è buona norma inviare anche la richiesta all’ENEA.

Per tutti i bonus si prediligono i pagamenti tramite sistemi tracciabili, che garantiscono una maggiore trasparenza nelle operazioni. Il pagamento in contanti viene di fatto escluso per poter ricevere le esenzioni fiscali stabilite dai diversi bonus.

Inoltre il bonifico parlante è un valido strumento per attestare in via inconfutabile l’avvenuto pagamento, le modalità e le causali per cui il soggetto ha sostenuto una determinata spesa. Il bonifico parlante, presentando anche le informazioni come la partita Iva e il codice fiscale dei soggetti coinvolti, è molto più affidabile rispetto al bonifico tradizionale.

Per poter compilare correttamente il documento, il soggetto può chiedere direttamente alla propria banca o all’ufficio postale, portando con sé tutta la documentazione importante relativa ai lavori e ai soggetti coinvolti. In questo modo l’Agenzia delle Entrate può avere accesso più rapido alle informazioni, e procedere con l’erogazione delle agevolazioni fiscali quando sono previste.

Come compilare correttamente la causale del bonifico parlante

Il documento può essere compilato online sul sito della propria banca o presso la filiale della propria banca, in alternativa è possibile anche recarsi presso lo sportello dell’ufficio postale, richiedendo il modello specifico per il bonifico parlante.

Oltre alle informazioni relative ai soggetti coinvolti, come la partita Iva o il codice fiscale, è molto importante compilare correttamente la causale relativa alla spesa sostenuta, per poter accedere alle giuste agevolazioni.

Viene consigliato di indicare nella causale la motivazione per cui si è svolto il lavoro, il bonus per cui si sta richiedendo l’accesso all’agevolazione, e eventualmente il numero di fattura che ci si accinge a saldare. Queste informazioni sono un collegamento diretto con i dati relativi al lavoro, e in questo modo la comunicazione è trasparente.

La causale deve sempre essere presente, in caso di causale mancante o non specificata, potrebbero sorgere dubbi sulla sussistenza stessa del pagamento, che andrebbero a compromettere l’accesso al bonus a cui si ha diritto. La causale può contenere la normativa di riferimento, ad esempio in caso di ristrutturazione edilizia o efficientamento energetico la normativa di riferimento è l’articolo 16-bis del DPR del 22 Dicembre 1986. Occorre, confrontarsi con chi ha effettuato i lavori al fine di evitare errori che potrebbero compromettere l’accesso ai bonus.

Infine, è buona norma chiedere il codice fiscale e conoscere la partita Iva dei soggetti coinvolti nei lavori, in modo da poterli specificare non solo nel bonifico parlante, ma anche durante la presentazione dei documenti per eventuali controlli.

Infine, rivolgersi all’ENEA per alcuni tipi di bonus risulta indispensabile, per ricevere per esempio il permesso di avviare specifiche pratiche, o per dichiarare modifiche sostanziali agli immobili di riferimento.

Vantaggi del bonifico parlante

L’utilizzo del bonifico parlante offre numerosi vantaggi, soprattutto in termini di sicurezza fiscale. Tra i principali benefici troviamo:

  • Accesso alle detrazioni fiscali: Grazie al bonifico parlante, si ha diritto alle detrazioni previste per determinati interventi, che possono arrivare fino al 110% per il Superbonus. Questo si traduce in un significativo risparmio economico per chi esegue lavori di ristrutturazione o riqualificazione energetica.
  • Tracciabilità delle operazioni: Il bonifico parlante consente di tracciare i pagamenti in maniera dettagliata, fornendo alle autorità fiscali tutte le informazioni necessarie per verificare la correttezza delle operazioni e la congruità delle spese.
  • Riduzione del rischio di contestazioni: Fornendo tutte le informazioni richieste dalla normativa, il bonifico parlante riduce significativamente il rischio di contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate e di eventuali sanzioni amministrative.

Esempi pratici di utilizzo

Per comprendere meglio l’importanza del bonifico parlante, vediamo alcuni esempi di situazioni pratiche in cui è richiesto:

  1. Ristrutturazione della casa: Immaginiamo che tu stia eseguendo dei lavori di ristrutturazione sulla tua abitazione e desideri usufruire del Bonus Ristrutturazioni. In questo caso, è necessario effettuare tutti i pagamenti tramite bonifico parlante, specificando nella causale che il pagamento è effettuato ai fini delle agevolazioni fiscali per ristrutturazione. Ad esempio, il signor Bianchi ha deciso di ristrutturare il suo appartamento e, per ottenere il 50% di detrazione fiscale, ha utilizzato un bonifico parlante indicando la normativa di riferimento e i dati dell’impresa che ha eseguito i lavori;
  2. Acquisto di mobili e grandi elettrodomestici: Un altro caso è quello dell’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La signora Rossi, dopo aver ristrutturato il suo appartamento, ha acquistato una cucina completa e ha effettuato il pagamento tramite bonifico parlante per beneficiare del Bonus Mobili, indicando chiaramente nella causale l’abbinamento con i lavori di ristrutturazione già effettuati;
  3. Interventi di efficientamento energetico: Nel caso di lavori per migliorare l’efficienza energetica, come la sostituzione degli infissi o l’installazione di pannelli solari, il bonifico parlante è obbligatorio per usufruire delle detrazioni previste dall’Ecobonus. Ad esempio, il signor Verdi ha installato nuovi infissi a basso consumo energetico nella sua abitazione e ha utilizzato il bonifico parlante per poter beneficiare della detrazione del 65% sui costi sostenuti.

Errori da evitare nella compilazione

Uno degli errori più comuni nella compilazione del bonifico parlante è l’inserimento di una causale errata o incompleta. Ad esempio, dimenticare di inserire il riferimento normativo o il codice fiscale del beneficiario della detrazione può comportare il rigetto della richiesta di agevolazione fiscale. Un altro errore frequente riguarda l’utilizzo di un bonifico ordinario invece di un bonifico parlante: è fondamentale specificare fin dall’inizio alla propria banca la necessità di effettuare un bonifico parlante per accedere alle agevolazioni.

Conclusioni

Il bonifico parlante è uno strumento essenziale per chi desidera accedere a detrazioni fiscali per lavori edilizi o acquisti correlati. Compilare correttamente il bonifico, includendo tutte le informazioni richieste, è fondamentale per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate e per poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge. Se hai dubbi sulla corretta compilazione del bonifico parlante o hai bisogno di supporto nella gestione delle pratiche relative alle detrazioni fiscali, sono a disposizione per aiutarti a navigare questo processo con sicurezza e tranquillità.

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