Dichiarazioni operazioni in oro: normativa e adempimenti

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Tutte le informazioni essenziali sulle nuove regole per le operazioni in oro, in vigore dal 17 gennaio 2025: obblighi, soglie, e modalità operative.

Con l’entrata in vigore, il 17 gennaio 2025, del Decreto Legislativo n. 211/2024, il quadro normativo relativo alle dichiarazioni delle operazioni in oro è stato significativamente aggiornato. Questo articolo intende fornire una guida chiara e approfondita sulle principali novità, con particolare attenzione agli obblighi dichiarativi, alle soglie di valore aggiornate e alle modalità di invio delle dichiarazioni.

Le modifiche rispondono all’esigenza di armonizzare la normativa italiana con il regolamento (UE) 2018/1672 in tema di controlli sui trasferimenti transfrontalieri di denaro contante e oro.

Professionisti, imprenditori e operatori del settore troveranno qui informazioni utili per gestire al meglio questi adempimenti, evitando sanzioni e incomprensioni normative.

Le principali novità normative

La riforma normativa introduce importanti cambiamenti, tra cui:

  • Riduzione della soglia minima per l’obbligo dichiarativo: si passa da 12.500 a 10.000 euro per le operazioni in oro;
  • Cumulo delle operazioni: le operazioni dello stesso tipo eseguite con la medesima controparte in un mese solare, se singolarmente pari o superiori a 2.500 euro e complessivamente oltre i 10.000 euro, devono essere dichiarate:
  • Esclusione di alcuni trasferimenti: dal 17 gennaio 2025, non è più obbligatorio dichiarare i trasferimenti al seguito di oro da investimento (ad esempio, monete con almeno il 90% di oro o lingotti con purezza minima del 99,5%).

Le principali informazioni sono contenute nella Comunicazione UIF del 15 gennaio 2025. Sulla base di questi chiarimenti, le operazioni in oro che ricadono nell’ambito di applicazione della Legge n. 7/00, come modificata dal D.Lgs. n. 211/24 devono essere comunicate alla UIF.

Obblighi e modalità dichiarative

L’art. 1, comma 2, della Legge n. 7/2000 come modificata dal D.Lgs. n. 211/24 prevede l’obbligo di dichiarare tutte le operazioni in oro di importo pari o superiore a 10.000 euro. Nonché i trasferimenti al seguito da e verso l’estero di oro industriale di importo pari o superiore a 10.000 euro

Chi deve presentare la dichiarazione?

Gli obblighi dichiarativi ricadono su operatori professionali, commercianti e altri soggetti che effettuano transazioni in oro. In particolare:

  1. Operatori in compro oro: devono monitorare e dichiarare le operazioni in linea con le soglie previste;
  2. Intermediari finanziari: come le banche, che gestiscono trasferimenti transfrontalieri di oro per i clienti.

Cosa deve essere dichiarato?

La dichiarazione deve includere:

  • Il tipo di operazione (acquisto, vendita, fusione);
  • La controparte coinvolta;
  • Il valore dell’operazione e la tipologia di oro (industriale o da investimento).

Tabella esplicativa:

Tipo di oroUsoObbligo di dichiarazione
Oro industrialeFusione o uso tecnico
Oro da investimentoLingotti e moneteNo (dal 17/01/2025)

Modalità di invio delle dichiarazioni

Le dichiarazioni devono essere trasmesse tramite il Portale Infostat-UIF, che è stato aggiornato per recepire le nuove soglie e le modifiche normative. Fino a nuove istruzioni, resta in vigore la comunicazione della UIF del 2014, compatibile con il D.Lgs. n. 211/24.

Eventuali quesiti sull’applicazione delle disposizioni sinora indicate, al fine di individuare i profili di competenza della UIF, ma anche per l’invio delle dichiarazioni in oro, possono essere trasmessi ai seguenti indirizzi email:

Tempistiche

La dichiarazione deve essere inviata entro il 15 del mese successivo all’operazione o al raggiungimento della soglia cumulativa.

Esempi pratici

  1. Esempio 1 – Operazione singola: Un commerciante vende oro industriale per un valore di 11.000 euro a un cliente. Essendo superiore alla soglia di 10.000 euro, deve dichiarare l’operazione alla UIF.
  2. Esempio 2 – Operazioni cumulative: Una gioielleria esegue tre vendite nello stesso mese a un unico cliente, ciascuna di valore pari a 3.500 euro. Il totale è di 10.500 euro, quindi l’obbligo di dichiarazione scatta.

Sanzioni per il mancato adempimento

Il mancato rispetto degli obblighi dichiarativi comporta sanzioni amministrative significative, proporzionali al valore dell’operazione non dichiarata.

Per esempio:

  • Mancata dichiarazione di operazioni tra 10.000 e 50.000 euro: sanzione fino al 10% del valore totale;
  • Operazioni superiori a 50.000 euro: sanzione fino al 20%.

Conclusioni

Le novità introdotte dal 17 gennaio 2025 impongono un adeguamento immediato per gli operatori del settore. È essenziale comprendere le nuove soglie e le modalità operative per evitare sanzioni e garantire la conformità normativa.

Per ulteriori chiarimenti o supporto, non esitate a contattare uno studio di consulenza fiscale esperto in materia di operazioni in oro. Un consulente qualificato potrà guidarvi nella gestione degli adempimenti e nell’ottimizzazione delle procedure.

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Andrea Baldini
Andrea Baldinihttps://fiscomania.com/
Laurea in Economia Aziendale nel 2014 presso l'Università degli Studi di Firenze. Collabora stabilmente nella redazione di Fiscomania nel ambito fiscale. Appassionato da sempre di Start-up, ha il sogno di diventare business angel per il momento opera come consulente azienda nel mondo delle Start up. [email protected]
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