Vendere online senza partita Iva: รจ possibile?

Fisco NazionaleProfessioniVendere online senza partita Iva: รจ possibile?

Vendere online senza partita Iva รจ possibile soltanto in certi casi, ovvero soltanto se la tua attivitร  รจ svolta occasionalmente. Le vendite occasionali comportano un’attivitร  sporadica, pensiamo alla vendita di beni usati che possono essere vestiti, mobili ecc… La vendita una tantum non รจ tassata. Tuttavia, nel momento in cui le vendite avvengono in modo piรน costante nel tempo, per lo Stato siamo nell’ambito di un’attivitร  commerciale che, a seconda di come viene svolta, si divide tra occasionale, dove non serve la partita Iva, e abituale dove si produce un vero e proprio reddito dโ€™impresa, pertanto รจ richiesta l’apertura della Partita IVA.


Un’attivitร  di vendita occasionale puรฒ diventare unโ€™attivitร  commerciale, qualora chi svolge questa tipologia di attivitร  ci dedichi del tempo e si organizzi per svolgerla. Quindi, nel caso in cui, tu decida di partecipare ad un mercatino dellโ€™usato o ad un mercatino per hobbisti una volta lโ€™anno, stai svolgendo attivitร  commerciale occasionale.

Non esiste un limite di reddito perchรฉ sorga l’obbligo di apertura della partita Iva, bensรฌ,ย l’obbligo nasce da come viene svolta lโ€™attivitร , quindi dedicarsi costantemente alla stessa. Non essendoci limiti di importo come riferimento a volte non รจ semplice distinguere unโ€™attivitร  occasionale da una abituale. Per essere considerata occasionale, lโ€™attivitร  deve essereย effettuata in modo sporadico, non vi deve essere organizzazione e non deve essere svolta con continuitร  nel tempo.ย 

Un’attivitร  occasionale non puรฒ avere un sito di vendita online.ย รˆ ben chiaro infatti che organizzare un sito E-Commerce per vendere online non รจ una attivitร  non organizzata, inoltre, non puรฒ essere supportata da nessuna attivitร  di promozione.ย 

Per maggiori informazioni: “Ebay: qual รจ la tassazione per vendere online” e “Vendere online: guida agli errori da evitare”.

Quando รจ necessaria l’apertura della partita Iva?

Se hai deciso di vendere online, puoi farlo in via occasionale o in forma stabile, tale scelta determina il regime fiscale. La vendita occasionale non comporta l’obbligo di apertura della partita Iva, viceversa lo svolgimento dell’attivitร  di vendita in modo stabile comporta l’obbligo di apertura della partita Iva.

Come abbiamo detto, nel momento in cui, la vendita di prodotti avviene sistematicamente si entra nellโ€™ambito del reddito dโ€™impresa. Pertanto, se hai deciso di aprire un sito web per vendere i tuoi prodotti o se partecipi costantemente a mercatini per vendere oggetti, stai svolgendo unโ€™attivitร  commerciale, e dovrai aprire partita Iva.

Non esiste un limite di reddito perchรฉ sorga l’obbligo di apertura della partita Iva, bensรฌ,ย l’obbligo nasce da come viene svolta lโ€™attivitร , quindi dedicarsi costantemente alla stessa. Vediamo qual รจ la differenza tra la vendita online una tantum, occasionale e abituale.

Vendita online abituale e vendita online occasionale: le differenze

Laย venditaย online una tantumย si realizza in modo episodico, questa tipologia di attivitร  non รจ considerata attivitร  commerciale in senso stretto, il prezzo spesso รจ irrisorio. Nella vendita una tantum non รจ necessario aprire una partita Iva, nรฉ sarร  necessario emettere fatture.

Ci sono diversi portali su cui mettere in vendita i propri oggetti: si tratta dei marketplace come, eBay, Facebook.

La vendita online abituale avviene qualora vi siano ricorrenti vendite e la ricorrenza delle transazioni in un anno, siano caratterizzate da sistematicitร , regolaritร  e continuitร  nel tempo. Questa tipologia di vendita รจ qualificato come attivitร  professionale ed i proventi che ne derivano vengono considerati, redditi di impresa, pertanto sarร  necessario aprire Partita Iva ed effettuare i relativi adempimenti fiscali e contabili come il pagamento Irpef ed Irap, tenuta di libri e registri.

La vendita online occasionale invece รจ caratterizzata dalla sporadicitร  ed occasionalitร  delle transazioni, come ad esempio quelle effettuate dagli hobbisti, i quali sono operatori non professionali che vendono, espongono, barattano o propongono sporadicamente ed occasionalmente, oggetti di modico valore realizzati a mano. In tal caso non รจ necessario aprire una Partita Iva ed i proventi rientrano all’interno dei redditi diversi.

Per essere considerata occasionale, lโ€™attivitร  deve essere effettuata in modo sporadico, non vi deve essere organizzazione e non deve essere svolta con continuitร  nel tempo

Un’attivitร  occasionale non puรฒ avere un sito di vendita online.ย รˆ ben chiaro infatti che organizzare un sito E-Commerce per vendere online non รจ una attivitร  non organizzata, inoltre, non puรฒ essere supportata da nessuna attivitร  di promozione.ย 

La partita Iva si apre quando si esercita unโ€™attivitร  abituale e continuativa di vendita, ovvero quando siamo organizzati e pronti a vendere, indipendente dal numero di operazioni concluse.

Esempio

Sei una lavoratrice dipendente che realizza nel tempo libero bijoux lavorati a mano che espone e a volte vende. In questo caso l’attivitร  รจ sporadica e non sono la fonte principale di reddito, ma un piccolo arrotondamento. In questo caso non c’รจ obbligo di apertura della Partita IVA.

Vendere sui marketplacesย senza partita Ivaย 

I marketplaces sono delle piattaforme sulle quali รจ consentito vendere ed acquistare prodotti afferenti a varie categorie. Queste piattaforme sono frequentate da milioni di utenti e permettono di ottenere innumerevoli visualizzazioni e la fiducia degli acquirenti, i quali nel grande nome vedono una garanzia.

La maggior parte dei marketplaces svolge unโ€™attivitร  di intermediazione nella vendita, in relazione alla quale viene richiesta una commissione per ogni transazione eseguita, che si aggira intorno al 3,5% dellโ€™importo dellโ€™oggetto venduto.

Vendere online su questi portali senza partita Iva รจ possibile ma solo per vendite del tutto sporadiche ed occasionali, ovvero non continuative nel tempo. Questo tenendo presente che i marketplace hanno specifici obblighi di comunicazione da rispettare.

Il consiglio che posso darti รจ quello di affidarti ad un dottore commercialista esperto in questo settore.

La comunicazione dei dati dei venditori da parte delle piattaforme digitali

Iย gestori diย piattaforme digitali fiscalmente residentiย in Italia (ma anche alcuni gestori residenti extra-UE) hanno lโ€™obbligo diย comunicare i dati relativi alle vendite di beni e sulle prestazioni di serviziย effettuate dagli utenti attraverso le proprie piattaforme.

Questi dati confluiscono in unaย banca datiย a disposizione dellโ€™Agenzia delle Entrate, che potrร  utilizzare ai fini diย accertamento. A questo punto, lโ€™Amministrazione finanziaria andrร  aย scambiare queste informazioniย con le autoritร  degli altri paesi UE. Il criterio di condivisione di questi dati รจ laย residenza fiscale del venditore. In questo modo, ad esempio, qualora un operatore persona fisica residente in Italia, concluda una vendita di beni online grazie ad unย marketplaceย residente in Irlanda, lโ€™Amministrazione finanziaria Irlandese riceverร  lโ€™informazione dal gestore del portale, per poi scambiarla con le autoritร  italiane. In questo modo le amministrazioni avranno a disposizione maggiori dati per andare adย accertare situazioni di frodeย legate ad operazioni elettroniche effettuate con portali non residenti.

Lโ€™obbligo di comunicazione dei dati riguarda iย gestori di piattaforme digitaliย (o โ€œappโ€œ) residenti ai fini fiscali, costituiti o gestiti in Italia, oppure dotati di unaย stabile organizzazione in Italia.

Questo tipo di comunicazione porta i vari operatori online a valutare attentamente la propria situazione e valutare l’avvio di un’attivitร  commerciale online.

Gli adempimenti amministrativi per le vendite online

Vediamo, in sintesi i principali adempimenti amministrativi legati allโ€™avvio di unโ€™attivitร  di E-commerce (anche attraverso piattaforme e marketplace online):

  1. Apertura della partita Ivaย โ€“ Per aprire partita Iva รจ necessario presentare allโ€™Agenzia delle Entrate lo specifico modello AA7/11 nel quale dovranno essere compilati specifici campi riguardanti il codice di attivitร  da utilizzare (codice ATECO 47.91.10ย โ€“ โ€œCommercio al dettaglio di qualsiasi prodotto effettuato via internetโ€œ) e lโ€™eventuale adesione alย regime forfettario;
  2. Compilazione della SCIA โ€“ Si tratta della comunicazione di inizio attivitร  da inviare allo sportello unico per le attivitร  produttive del comune (c.d. โ€œSUAPโ€œ) dove ha sede lโ€™attivitร . Per gli e-commerce il comune di riferimento รจ quello ove รจ posta la tua residenza anagrafica, non essendoci un luogo fisico di esercizio;
  3. Iscrizione al Registro delle Imprese โ€“ Essendo la vendita di beni unโ€™attivitร  commerciale รจ necessario comunicare lโ€™inizio della vostra attivitร  al Registro delle Imprese. Il registro รจ tenuto presso la Camera di commercio di competenza. Camera di commercio che vi rilascerร  un numero di iscrizione. Lโ€™iscrizione al Registro delle imprese ha un costo che si aggira attorno alle โ‚ฌ. 100,00;
  4. Iscrizione allโ€™Inps nella sezione gestione commercianti โ€“ Lโ€™Inps richiede lโ€™iscrizione obbligatoria alla gestione commercianti. Tale gestione prevede il pagamento di quattro rate annuali di contributi fissi di circa โ‚ฌ. 900 ciascuna, se non si superano i โ‚ฌ. 15.000 di reddito annuo. Tali contributi sono dovuti obbligatoriamente a prescindere dal reddito percepito dallโ€™attivitร .

Lโ€™apertura della partita Iva, lโ€™iscrizione al Registro delle Imprese, e lโ€™iscrizione allโ€™Inps devono essere compiuti in maniera unica attraverso la c.d. Comunicazione Unica.

Regime fiscale da adottare per un e-commerce

Una volta effettuati questi adempimenti iniziali sarai libero di avviare la tua attivitร  online di vendita.

Tuttavia, esercitando unโ€™attivitร  economica dovrai scegliere il regime fiscale migliore secondo le tue caratteristiche personali e dellโ€™attivitร  che hai intrapreso.

Laย scelta del regime fiscaleย รจ molto importante perchรฉ influirร  sulla gestione della tua attivitร . Se non riesci ad aderire alย regime forfettarioย sarร  necessaria la registrazione contabile di tutte le operazioni attive e passive legate allโ€™attivitร .

Per questo motivo vi raccomando di affidarvi a professionisti (dottori Commercialisti abilitati), esperti nel settore dellโ€™E-commerce.

Conclusioni e consulenza fiscale online

In questo articolo abbiamo analizzato i diversi aspetti legati alla vendita online senza partita IVA. Come hai potuto vedere, si tratta di un’opzione valida per chi desidera avviare un’attivitร  di vendita online con un investimento iniziale contenuto. Tuttavia, รจ importante essere consapevoli dei limiti e degli obblighi fiscali associati a questo regime.

Vuoi avere la certezza di avviare la tua attivitร  di vendita online nel rispetto delle normative vigenti?

Contattaci per ricevere un preventivo per una consulenza online personalizzata. Un nostro esperto analizzerร  il tuo caso specifico e ti fornirร  tutte le informazioni e le indicazioni di cui hai bisogno per avviare la tua attivitร  con serenitร .

Domande frequenti

Quali sono i vantaggi di vendere online senza partita IVA?

Non รจ necessario aprire una partita IVA.
Non รจ necessario pagare l’IVA.
La contabilitร  รจ piรน semplice.
I costi di avvio sono piรน bassi.

Si puรฒ vendere online senza partita Iva?

Si, ma solo per operazioni saltuarie, non continuative, senza organizzazione di mezzi. Ad esempio per la vendita di un oggetto usato. Tuttavia, quando la vendita (anche di oggetti usati) diventa abituale nel tempo occorre aprire partita Iva.

Che succede se non apro la partita Iva?

Il rischio รจ di incorrere in sanzioni amministrative per l’abusivo esercizio di attivitร  commerciale o artigianale in modo continuativo.

Come posso fare a valutare la mia situazione di venditore online?

Il consiglio รจ di rivolgersi ad un dottore commercialista esperto per valutare la propria situazione e gli scenari possibili, per operare in regola.

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