Il visto di conformità deve essere apposto sulla dichiarazione Iva annuale al fine di poter "certificare" la possibilità di utilizzo in compensazione orizzontale del credito Iva annuale, oppure per procedere con la richiesta di rimborso del credito Iva annuale o trimestrale (da modello TR), da parte del contribuente. Abbiamo già approfondito gli aspetti soggettivi legati a chi ha la possibilità di apporre il visto di conformità sulle dichiarazioni. In questo contributo, invece, concentriamo l'attenzione sulle informazioni principali legate al visto di conformità ai fini Iva.
A cosa serve il visto di conformità?
Il visto di conformità (conosciuto anche come "visto leggero") di cui all’art. 35 comma 1 lett. a) del D.Lgs. n. 241/97 rappresenta “uno dei livelli dell’attività di controllo sulla corretta applicazione delle norme tributarie che il legislatore ha attribuito a soggetti terzi rispetto all’Amministrazione finanziaria” (Circolare n. 57/E/2009, § 6 dell'Agenzia delle Entrate). I controlli formali che il professionista abilitato deve eseguire sono volti, essenzialmente, ad accertare (C.M. n. 134/99, § 3.1) i seguenti aspetti:
La regolare tenuta e conservazione delle scritture contabili obbligatorie;
La corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione alle risultanze delle scritture contabili;
La corrispondenza dei dati esposti nelle scritture contabili alla relativa documentazione.
SOGGETTI CHE POSSONO RILASCIARE IL VISTO DI CONFORMITA'
✅ Professionisti iscritti nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; ✅professionisti iscritti nell’albo dei consulenti del lavoro; ✅ Soggetti iscritti, alla data del 30 settembre 1993, nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per la sub categoria tributi, in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio o equipollenti o diploma di ragioneria; ✅Responsabili dell’assistenza fiscale (RAF) dei Centri di Assistenza Fiscale (CAF).I professionisti che intendono rilasciare i visti di conformità, salvo alcune particolari eccezioni, oltre al possesso della partita IVA devono essere già abilitati ai servizi telematici Entratel.
Il visto di conformità si concretizza nell’attestazione dell’esecuzione dei controlli indicati dall’art. 2 del decreto 164 del 1999. L'attestazione è resa dal professionista con l’indicazione del suo codice fiscale e l’apposizione della sua firma negli appositi spazi dei modelli delle dichiarazioni fiscali e con il successivo invio all’Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni fiscali, tramite il servizio telematico Entratel.
Quando deve essere apposto il visto di conformità sulla dichiarazione Iva?
Il visto di conformità è un attestato che viene rilasciato da un professionista abilitato (commercialista o revisore legale) e attesta la conformità dei dati contabili e fiscali riportati nelle dichiarazioni fiscali di un'impresa rispetto a quelli de...
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