La ricevuta per prestazione occasionale è il documento con il quale il prestatore certifica il pagamento della prestazione lavorativa da parte del committente. Rappresenta la quietanza di pagamento e prevede una particolare modalità di compilazione per la sua validità.


La ricevuta è l’elemento indispensabile per tutti i soggetti che si trovano ad effettuare un’attività di lavoro autonomo occasionale. Si tratta di un documento che assolve la funzione di quietanza di pagamento per il committente la prestazione ed allo stesso modo serve a certificare il compenso percepito dal lavoratore. Per questo motivo ogni soggetto che si avvii a svolgere un attività di lavoro autonomo occasionale, dovrebbe avere ben chiaro il ruolo fondamentale assolto da questo documento, e dovrebbe sapere come deve essere compilato correttamente. Tenendo in considerazione le numerose domande che ci arrivano dai lettori, ho pensato di scrivere queste istruzioni legate alla alla compilazione della ricevuta per prestazioni di lavoro autonomo occasionale.

Cos’è il lavoro autonomo occasionale?

Il lavoro autonomo occasionale è disciplinano all’interno dell’articolo 2222 del c.c., che riguarda il contratto di opera. Sulla base di quando previsto dalla normativa posiamo definire lavoratore autonomo occasionale:

Art. 2222 c.c. – Prestazione d’opera
Il soggetto che si obbliga a compiere, dietro corrispettivo, un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio senza vincolo di subordinazione, ne potere di coordinamento del committente ed in via del tutto occasionale

Da questa definizione possiamo individuare le caratteristiche essenziali del di questa particolare tipologia di lavoro, legate all’assenza di alcuni elementi, ovvero: abitualità, professionalità, continuità e coordinazione. In presenza di questi elementi, invece, la prestazione deve essere considerata come effettuata in maniera professionale, e quindi, è obbligatoria l’apertura della partita Iva. Non volendo, tuttavia, essere esaustivo su questo aspetto, ti consiglio di e valutare se possiedi i requisiti per beneficiare dei vantaggi offerti dal c.d. “regime forfettario“. Si tratta di un regime fiscale privilegiato che consente una semplificazione degli adempimenti e una riduzione delle imposte dovute, ma soltanto rispettando i requisiti di accesso e di permanenza. Una volta che hai verificato che l’attività di lavoro autonomo (attenzione non attività commerciale), che stai svolgendo ha le caratteristiche per rientrare nel lavoro autonomo occasionale, può esserti utile seguire passo passo i nostri consigli per la compilazione del documento che dovrai rilasciare al committente.

Come si compila la ricevuta per lavoro autonomo occasionale?

Andiamo ad analizzare, di seguito, tutti i passaggi e le istruzioni per arrivare alla corretta compilazione della ricevuta per lavoro autonomo occasionale. Prima di tutto, una precisazione. Trattandosi di un documento non fiscale, questa particolare forma di quietanza può essere predisposta su un qualsiasi foglio di carta bianca. Comunque di seguito puoi trovare il nostro modello fac simile per prestazione occasionale da scaricare.

Si tratta di documento che attesta l’avvenuto pagamento della prestazione occasionale da parte del committente, come una vera e propria quietanza di pagamento. Di seguito puoi trovare una bozza di documento liberamente editabile ed adattabile e personalizzabile in base alle proprie esigenze che potrà sicuramente esserti utile. Dal link seguente scarica il documento:

Quando deve essere rilasciata la ricevuta?

La quietanza per prestazione occasionale deve essere rilasciata al cliente solo e solamente al momento del pagamento del compenso. Il documento, infatti, assolve la funzione di quietanza di pagamento. Sostanzialmente, questo documento in mano al cliente gli certifica di aver pagato quella prestazione.

L’effetto per il prestatore di emettere questo documento prima del pagamento è di mettere nelle condizioni il committente di non corrispondere l’importo della prestazione, in quanto gli viene consegnata una quietanza di pagamento. Per quanto riguarda le regole dichiarative, per evitare errori, è necessario sempre rifarsi al criterio di “cassa, ovvero il reddito si dichiara nell’anno in cui la prestazione viene materialmente corrisposta (indipendentemente da quando viene rilasciato il documento). Per questo motivo, il mio consiglio è di emettere tale documento solo al momento del pagamento, e non prima.

La data ed il numero progressivo

I primi elementi da inserire sono il numero progressivo di emissione e la data. A prima vista sembrano due elementi di facili e di poca importanza, tutt’altro. Molti documenti vengono compilati in maniera errata, proprio nell’indicazione della data. Vediamone il motivo. Ogni documento deve riportare un numero progressivo annuale (1, 2, 3, etc.), che identifichi inequivocabilmente il documento. Questa numerazione deve ripartire da zero annualmente.

La data da inserire deve essere obbligatoriamente quella in cui si è ricevuto il pagamento del corrispettivo. L’errore più comune è quello di inserire una data qualsiasi al documento, in quanto nella prassi il committente vuole l’invio del documento prima che sia stato effettuato il pagamento. Come detto, trattandosi di una quietanza di pagamento per il committente, quindi, rilasciare tale documento equivale a certificare che la transazione è avvenuta.

Per questo motivo, se non hai adeguata sicurezza che il committente effettui il pagamento non consegnate questo documento prima che il pagamento sia stato effettuato. Puoi fornire tutti i dati che occorrono al committente anche in modo diverso per permettergli l’effettuazione del pagamento.

Compilazione dei dati anagrafici del prestatore e del committente

Questa parte è molto semplice. Per prima cosa è necessario indicare i dati anagrafici del prestatore, avendo cura di inserire il proprio codice fiscale e l’indirizzo di residenza. Stessa cosa deve essere fatta per il committente. In questo caso devi prestare molta attenzione al fatto che il committente sia o meno un soggetto dotato di partita Iva, (sia esso un professionista, una ditta individuale, una società, o un’associazione). Infatti, se il committente è un operatore economico, oltre ai soliti dati anagrafici dovete inserire anche il suo numero di partita Iva. Questo aspetto è molto importante in quando influirà sulla compilazione numerica del documento, per quanto riguarda l’applicazione della ritenuta di acconto. Tuttavia, vedremo in seguito la ritenuta di acconto nella parte numerica.

Compilazione della descrizione dell’attività svolta

Nella parte descrittiva del documento deve essere indicata la descrizione dell’attività svolta dal prestatore. È consigliabile indicare anche i giorni nella quale la prestazione è stata effettuata, avendo cura di specificare anche le ore in cui la stessa è stata svolta. Pur non essendo obbligatoria questa precisa indicazione dei termini di svolgimento dell’attività, l’indicazione di questi dati può essere utile al prestatore e al soggetto committente. Questo, nel caso in cui l’Amministrazione finanziaria vada, in caso di controlli, a contestare l’esercizio di un’attività abituale e professionale in luogo di quella occasionale. Ebbene, l’indicazione precisa delle ore prestate più risultare un elemento a proprio favore.

Il corrispettivo lordo percepito

Il corrispettivo lordo della prestazione è l’importo concordato tra committente e prestatore per l’esecuzione della prestazione di lavoro autonomo occasionale. Le prestazioni di lavoro autonomo occasionale si caratterizzano per essere delle prestazioni del tutto sporadiche ed occasionali, per le quali non è obbligatoria la stipula di un contratto. Tuttavia, per avere una qualche evidenza del rapporto contrattuale che si è instaurato tra committente e prestatore d’opera può essere opportuno arrivare a stipulare un contratto, dove dovrà essere indicato anche il corrispettivo lordo della prestazione. Tale contratto, può diventare importante nel caso di contestazioni sulla prestazione e nel caso in cui vi sia il mancato pagamento della prestazione. A seconda dell’importanza dell’attività e del corrispettivo concordato può essere consigliabile l’assistenza di un legale nella redazione e revisione del contratto.

La ritenuta di acconto sul corrispettivo lordo

La ritenuta di acconto deve essere applicata sul documento solo se il committente:

  • È un soggetto titolare di partita Iva, oppure un’associazione o fondazione dotati di codice fiscale;
  • Trattasi di soggetto avente residenza o sede in Italia.

Quindi, al contrario, quando la prestazione è svolta verso:

  • Soggetti privati o
  • Soggetti aventi residenza o sede fuori dal territorio nazionale

non deve essere applicata la ritenuta di acconto. Sostanzialmente, per stabilire se la ritenuta deve essere applicata il prestatore d’opera deve verificare se il proprio committente rientra nella qualifica di “sostituto di imposta” ex art. 64 del DPR n. 600/73. A titolo esemplificativo, assumo la qualifica di sostituto di imposta le persone fisiche esercenti arti o professioni, gli esercenti attività commerciale, le società e gli enti di ogni tipo, le società agricole, i condomini, le associazioni, etc. Ogni qualvolta il soggetto che esercita attività di lavoro autonomo occasionale si trova a dover effettuare la prestazione nei confronti di uno di questi soggetti è tenuto ad applicare la ritenuta di acconto con aliquota 20%. L’aliquota della ritenuta si applica sull’imponibile, ovvero sul corrispettivo lordo della prestazione. La ritenuta, come detto, è obbligatoria ove il committente assume la qualifica di sostituto di imposta. L’importo a titolo di ritenuta va a ridurre l’importo netto corrisposto al prestatore.

Che fine fa la ritenuta d’acconto trattenuta dal committente?

La ritenuta d’acconto rappresenta un acconto di imposta ai fini IRPEF. La ritenuta di acconto è una quota del compenso che il committente è tenuto a versare all’Erario, per conto del soggetto che ha prestato per lui l’attività lavorativa. Siamo di fronte ad una “sostituzione di imposta“. In pratica, il committente effettua un versamento all’Erario per conto del prestatore d’opera che subisce la ritenuta, attraverso la detrazione di parte del suo compenso (corrispettivo lordo). La ritenuta di acconto si determina applicando una percentuale (l’aliquota è del 20%), che andrà detratta dal corrispettivo lordo.

La ratio dell’applicazione della ritenuta di acconto consiste nella maggiore affidabilità per l’Erario, che il versamento delle imposte venga effettuato correttamente, se l’onere è affidato ad un soggetto terzo rispetto a quello su cui grava l’onere tributario (prestatore di opera). Nel caso in cui il prestatore abbia percepito nell’anno soltanto compensi per prestazione occasionale di importo non superiore a 4.800 euro la ritenuta può essere recuperata. Tuttavia, questa ipotesi di esonero è applicabile sono in assenza di altri redditi. In questo caso, infatti, presentando la dichiarazione dei redditi è possibile recuperare l’importo della ritenuta di acconto subita, che si trasforma in credito di imposta. Credito che puoi utilizzare per il pagamento di altre imposte, con modello F24 oppure puoi chiedere il rimborso di tale credito.

Come compilare F24 per ritenuta d’acconto?

Il committente ogni mese deve procedere alla compilazione del modello F24 per effettuare il versamento delle ritenute di acconto. Tra di esse rientrano anche le ritenute di acconto sul lavoro autonomo occasionale. La prima cosa da ricordare è la scadenza. Infatti, le ritenute d’acconto devono essere versare all’Agenzia delle Entrate entro il 16 del mese successivo a quello del pagamento.

Se quindi per esempio è stato pagato un collaboratore il mese di gennaio, entro il 16 febbraio dobbiamo compilare il modello F24 e versare quindi le ritenute d’acconto allo Stato. Se il giorno 16 é di sabato, domenica o altro giorno festivo, il termine scade il giorno lavorativo successivo. Di seguito vediamo come compilare il modello F24 per il versamento delle ritenute d’acconto.

Il modello F24, per il pagamento delle ritenute d’acconto deve essere compilato nella sezione “ERARIO”. Supponiamo di dover versare, per il mese di gennaio, un totale di ritenute d’acconto pari a 1.000 euro. Il modulo F24 deve essere compilato nel modo seguente:

  • Nella sezione codice tributo inserire il codice 1040;
  • Nella sezione “rateazione/regione/prov/mese rif” inserire il mese, nel nostro esempio é gennaio, quindi 01;
  • Anno di riferimento, in cui è avvenuto il pagamento;
  • Importi a debito versati, nel nostro esempio sono 1.000,00;
  • Importi a credito compensati: non dobbiamo compilarli;
  • TOTALE A: dobbiamo fare la somma degli importi, se sono solo 1.000 euro, indichiamo 1.000 euro;
  • TOTALE B: dobbiamo fare la somma degli importi a credito, da non compilare se non ce ne sono;
  • SALDO (A – B): occorre fare la differenza tra A e B.
  • codice ufficio e codice atto: non devono essere compilati.

La compilazione e il versamento devono essere effettuate on line. Imprenditori e liberi professionisti possono avvalersi del servizio di intermediari (commercialisti, associazioni di categoria, etc.) per la compilazione del modello F24 e il versamento telematico. In caso di ritardato versamento delle ritenute di acconto è possibile avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso (art. 13 del D.Lgs. n. 472/97).

La ritenuta previdenziale alla gestione separata INPS

Il soggetto che effettua attività di prestazione occasionale deve sempre monitorare l’importo delle stesse raggiunte ogni anno. Infatti, l’INPS prevede che il prestatore nel momento in cui raggiunge la soglia dei 5.000 euro lorde di prestazioni occasionali debba versare contributi INPS.

Al superamento della soglia il prestatore è tenuto ad effettuare l’iscrizione alla gestione separata INPS. La disposizione è quella prevista dall’articolo 44, comma 2, del D.L. n. 269/03. L’iscrizione, deve essere effettuata a cura del soggetto committente la prestazione. Infatti, il prestatore quando si accorge di essere arrivato a superare la soglia di compensi annui è tenuto ad avvertire il suo committente (solitamente con una certificazione firmata). Questi deve effettuare l’iscrizione del prestatore alla gestione separata, come collaboratore, ed effettuare la relativa ritenuta previdenziale.

La ritenuta previdenziale si applica soltanto sulla quota di compensi che supera la soglia dei 5.000 euro annui. Quindi, ad esempio, se hai raggiunto la soglia di 4.000 euro lordi e stai per svolgere una prestazione di 2.000 euro, la ritenuta di applica solo su 1.000 euro (la quota oltre i 5.000 euro).

Le aliquote di contribuzione INPS

Sono previste aliquote differenziate a seconda che il lavoratore occasionale sia privo o meno di altra tutela obbligatoria (per le aliquote in vigore “aliquote gestione separata“). Attualmente, l’aliquota INPS per i lavoratori parasubordinati è del 33,72%.

Il committente è tenuto, quindi, a farsi carico della contribuzione previdenziale del lavoratore. Contribuzione che non è, in alcun modo, a carico del lavoratore. Questo, in quanto la ritenuta previdenziale (ovvero l’importo dei contributi a carico del prestatore) non costituisce compenso ex art. 25 e 25-bis DPR n. 600/1973 (a differenza del 4% di rivalsa dei professionisti inscritti a gestione separata INPS).

Il contributo previdenziale, infatti, soltanto formalmente è suddiviso per i 2/3 sul committente e per il restante terzo a carico del prestatore. Infatti, tutto il carico previdenziale rimane a totale carico del committente. Il prestatore non ne rimane inciso nel suo compenso.

Sul punto appare utile ricordare quali sono gli obblighi di versamento dei contributi per i committenti. I committenti interessati devono versare i contributi INPS sugli emolumenti dagli stessi corrisposti nel predetto anno, entro il giorno 16 del mese successivo al relativo pagamento. Il versamento dei contributi previdenziali deve essere effettuato tramite modello F24 e utilizzando i codici tributo:

  • CXXsoggetti non iscritti ad altra forma pensionistica” o
  • C10soggetti iscritti ad altra forma pensionistica“.

Corrispettivo netto

Il corrispettivo netto è il risultato di una semplice sottrazione, ovvero la differenza tra:

  • Il corrispettivo lordo;
  • L’importo della ritenuta di acconto.

Il risultato di questa sottrazione è, appunto, il corrispettivo netto che il lavoratore percepisce al momento del pagamento della prestazione. Ricordo che per i soggetti che effettuano prestazioni di lavoro autonomo occasionale nei confronti di soggetti che non rientrano tra i sostituti di imposta (c.d. “privati“), il corrispettivo lordo e netto coincidono. In questo caso, infatti, come detto, non è dovuta la prestazione occasionale.

Questo è l’importo che finanziariamente viene erogato al prestatore, ma l’importo che deve essere preso in considerazione per la dichiarazione dei redditi è il corrispettivo lordo (e la relativa ritenuta d’acconto). Questi elementi, vengono poi riepilogati e certificati dal committente nella Certificazione Unica. La Certificazione Unica deve essere rilasciata al prestatore, da parte del committente, entro la fine del mese di marzo, con riferimento all’anno precedente.

La rilevanza dei rimborsi spesa

Anche per i soggetti che effettuano prestazioni di lavoro autonomo occasionale, l’articolo 71, comma 2, del DPR n. 917/86 dispone che l’imponibile fiscale sia ricavato per differenza tra:

  • L‘ammontare percepito nel periodo di imposta e
  • Le spese specificamente inerenti alla loro produzione.

Questo significa che il soggetto che effettua un’attività di lavoro autonomo occasionale può portare a riduzione del proprio reddito le spese inerenti l’attività che ha sostenuto. In alternativa, il lavoratore può chiedere al committente il rimborso di queste spese sostenute. Nel caso, tali spese non possono essere portare a deduzione del proprio reddito, proprio perché oggetto di rimborso da parte del committente.

Nel caso in cui il committente accetti di rimborsare le spese sostenute dal lavoratore, questi ha diritto ad indicare l’importo delle spese che si intende farsi rimborsare dal committente. Tali spese, ove adeguatamente dimostrate attraverso documento commerciale o fattura, non concorrono a formare reddito per lavoratore occasionale, quindi, non dovranno essere assoggettate a ritenuta di acconto. Classico caso è quello relativo alle spese di viaggio e trasporto. In questo caso tutte i documenti devono essere allegati al documento. Nel caso opposto, ove il rimborso sia a forfait, questo costituirà ulteriore compenso per il lavoratore, che dovrà essere assoggettato a ritenuta di acconto. E’ opportuno, quindi, prestare la dovuta attenzione alla tipologia di rimborso che andrai a chiedere al committente.

Il netto a pagare

Il netto a pagare è la voce ultima della parte numerica. Tale voce si determina aggiungendo al compenso netto il valore dei rimborsi spesa documentati (ove vi siano). Altrimenti la voce compenso netto e netto a pagare sono di importo coincidente. Questo importo è quello che sarà poi pagato dal committente.

La marca da bollo

Ultimo ma non meno importante è l’inserimento sul documento della marca da bollo da 2,00 euro, quando la prestazione supera la soglia dei 77,47 euro. La marca da bollo è a carico del soggetto che presta la propria opera, ma può essere facoltativamente addebitata al committente. In questo caso il riaddebito della marca da bollo non costituendo compenso non deve essere assoggetta a ritenuta di acconto. La marca da bollo deve essere apposta sull’originale del documento che deve essere rilasciata al soggetto committente al momento del pagamento del compenso pattuito.

Indicazioni finali

In calce al documento devono essere riportate alcune indicazioni utili al committente, sia da un punto di vista fiscale che previdenziale:

INDICAZIONI OBBLIGATORIE DA INSERIRE IN CALCE ALLA RICEVUTA
Operazione non soggetta a IVA a norma dell’articolo 5, comma 2, DPR n 633/72
Dichiarazione di non aver superato al soglia dei €. 5.000

Queste indicazioni sono fondamentali per dimostrare al committente che il documento riguarda una prestazione di lavoro autonomo occasionale. Questa dichiarazione è fondamentale per dimostrare al committente che non deve versare alcun contributo previdenziale alla gestione separata in merito alla prestazione lavorativa. Questa indicazione non può trovare riscontro quando si supera tale soglia. In questo caso, infatti, deve essere rilasciata al committente una comunicazione di superamento della soglia di 5.000 euro.

Esempi di compilazione

Andiamo ad analizzare, adesso, alcuni casi con esemplificazione numerica di compilazione del documento legato alla prestazione occasionale.

Ricevuta per prestazione occasionale verso privato

DESCRIZIONEIMPORTO
Compenso lordo€ 1.000
Ritenuta fiscale (20%)
Rimborso spese di trasporto€ 100
Compenso netto€ 1.100

In questo esempio, il compenso lordo è di 1.000 euro a cui si aggiungono 100 euro di riaddebito di spese di trasporto documentate da fattura. Non si applica la ritenuta di acconto in quanto si tratta di committente privato.

Ricevuta per prestazione occasionale verso committente sostituto d’imposta

DESCRIZIONEIMPORTO
Compenso lordo€ 1.000
Ritenuta fiscale (20% sul compenso lordo)€ 200
Rimborso spese di trasporto€ 100
Compenso netto (lordo – ritenuta + rimborso)€ 900

In questo caso il compenso di 1.000 euro è soggetto all’applicazione di una ritenuta di acconto del 20% (200 euro). Il rimborso spese di trasporto documentate da fattura non è soggetto a ritenuta di acconto.

Ricevuta per prestazione occasionale verso committente sostituto di imposta e rimborso forfettario

DESCRIZIONEIMPORTO
Compenso lordo€ 1.000
Ritenuta fiscale (20% sul compenso lordo e rimborso)€ 220
Rimborso spese di trasporto€ 100
Compenso netto (lordo – ritenuta + rimborso)€ 880

In questo caso, rispetto al precedente il rimborso spese non è documentato, ma a forfait. Per questo motivo tale rimborso costituisce compenso aggiuntivo e deve essere assoggettato a ritenuta di acconto.

Ricevuta per prestazione occasionale verso committente sostituto di imposta e contribuzione INPS

DESCRIZIONE IMPORTO
Compenso lordo€ 6.000
Ritenuta fiscale (20% sul compenso lordo e rimborso)€ 1.200
Rimborso spese di trasporto€ 100
Compenso netto (lordo – ritenuta + rimborso)€ 4.900

Ipotizziamo questa volta una prestazione di 6.000 euro. In questo caso, superando il valore lordo di 5.000 euro deve essere applicata la contribuzione INPS alla gestione separata. Il committente è tenuto all’iscrizione del lavoratore alla gestione separata INPS come collaboratore. In questo caso, quindi, deve provvedere al versamento dei contributi per suo conto. I contributi previdenziali non appaiono nel documento in quanto, anche se formalmente sono suddivisi per 2/3 sul committente ed 1/3 sul prestatore, questa suddivisione è solo formale. Questo, in quanto l’iscrizione INPS avviene come “collaboratore“. Per questo motivo tutta la contribuzione avviene a carico dell’azienda committente.

Ricevuta per prestazione occasionale e rimborso marca da bollo

DESCRIZIONE IMPORTO
Compenso lordo€ 1.000
Ritenuta fiscale (20% sul compenso lordo e rimborso) € 200
Riaddebito marca da bollo€ 2
Compenso netto (lordo – ritenuta + riaddebito) € 802

In questo caso il riaddebito della marca da bollo non entra nella base imponibile della ritenuta di acconto non costituendo compenso.

Ricevuta per prestazione occasionale verso committente estero

Questa è una domanda che mi viene posta con molta frequenza, ovvero come devo comportarmi se ricevo una prestazione da parte di un committente estero. Vediamolo insieme.

DESCRIZIONEIMPORTO
Compenso lordo€ 1.000
Ritenuta fiscale (20% sul compenso lordo e rimborso)
Rimborso spese di trasporto€ 100
Compenso netto (lordo – ritenuta + rimborso)€ 1.100

In questo caso, trattandosi di committente estero non vi sono obblighi di sostituzione di imposta. Quindi, non si applica alcuna ritenuta in fattura (tutte le imposte si applicano in dichiarazione dei redditi). Nel caso in cui nell’anno vengano superati i 5.000 euro le prestazioni effettuate verso committenti esteri non prevedono l’applicazione dei contributi INPS. Il committente estero (che non è identificato direttamente in Italia e non ha stabile organizzazione) non ha obblighi previdenziali in Italia. In questo caso, quindi, l’importo lordo coincide con il netto a cui si aggiunge (eventualmente) il rimborso documentato.

Conclusioni e consulenza fiscale online

La realizzazione di questo articolo è frutto della collaborazione dei lettori di Fiscomania.com. Ho deciso, infatti, di raccogliere tutte le domande, i contributi, ed anche gli approfondimenti dei lettori per scrivere questo articolo.

Ad oggi questo rappresenta una guida aggiornata e completa sulla compilazione di questo importante documento. Ti invito, tuttavia, a continuare a fare domande sull’argomento in quanto possono essere utili per aggiornare nuovamente l’articolo ed arricchirlo ancora.

Il consiglio che posso darti è quello di prestare la massima attenzione al momento della compilazione di questo documento. Comunque, qualora tutto questo non dovesse esserti sufficiente ti consiglio di contattarmi per una consulenza. Segui il link sottostante per metterti in contatto con me e ricevere una consulenza personalizzata sull’argomento. Potrai così risolvere i tuoi dubbi in modo definitivo.

Domande frequenti

Cos’è una ricevuta per prestazione occasionale?

Una ricevuta per prestazione occasionale è un documento che attesta il pagamento per un servizio reso in maniera non continuativa o abituale. È utilizzata da liberi professionisti o lavoratori autonomi che non hanno una partita Iva e svolgono lavori occasionali.

Chi può emettere una ricevuta per prestazione occasionale?

Può essere emessa da chiunque svolga un’attività lavorativa occasionale e non abbia una partita Iva. È importante che l’attività non sia continuativa e non superi i limiti stabiliti dalla normativa vigente.

Quali informazioni deve contenere una ricevuta per prestazione occasionale?

La ricevuta deve includere i dati personali del prestatore e del committente, la descrizione del servizio svolto, la data, l’importo del compenso, e una dichiarazione che attesti la natura occasionale del lavoro.

È necessario pagare le tasse sulle prestazioni occasionali?

Sì, i compensi ricevuti per prestazioni occasionali sono soggetti a tassazione. È importante dichiararli nella propria dichiarazione dei redditi. In alcuni casi, può essere necessario anche effettuare dei contributi previdenziali.

179 COMMENTI

  1. Salve, sono un dipendente statale e nell’arco di quest’anno ho svolto lavoro occasionale percependo un reddito al di sotto dei 5000€. Volevo sapere.. Posso percepire 2 redditi ?(uno da lavoro statale e uno occasionale) Ho controllato il 730 precompilato e mi dice che sono a debito di 400€ in più devo restituire 299€ di bonus Renzi e secondo acconto Irpef di 144€. Quando si pagano? A luglio il debito e poi a novembre e dicembre Irpef e Renzi?
    Grazie

  2. Salve, se è un dipendente pubblico per svolgere altre attività deve chiedere l’autorizzazione (anche per attività occasionali). In ogni caso se la dichiarazione finisce a debito il saldo e primo acconto (e il Bonus Renzi da restituire) le saranno trattenuti nella busta paga di luglio, mentre il secondo acconto nella busta paga di novembre.

  3. Ma l’autorizzazione va fatta di volta in volta? Ad esempio se il prossimo anno dovessi lavorare di nuovo occasionalmente con la stessa palestra.. Devo rifare l’autorizzazione?

  4. Salve, sono un dipendente di una societa privata e ho avuto modo di vendere alcune foto in regime di attivita occasionale ad alcune societa. Ho emesso regolari fatture seguendo lo stesso schema da lei pubblicato indicando la ritenuta di acconto. Essendo il primo anno in qui mi capita qiesta circostanza devo inserirli nel 730 nel rigo D5?
    Secondo quale modalità? Devo indicare dei codici specifici?
    Grazie
    Vito

  5. Salve, certamente deve inserire l’importo percepito e l’importo della ritenuta di acconto che ha subito. Tali importi devono essere quelli indicati nella Certificazione Unica che il committente dovrebbe averle rilasciato.

  6. salve sono un dipendente statale e mi hanno proposto di lavorare occasionalmente quindi con un “contratto” da prestazione occasionale facendo le 30 presenze annuali e stando al di sotto dei 5000€. specifico che l’attività extraprofessionale non va a pregiudicare la capacità lavorativa e il rendimento in servizio, senza vincolo di subordinazione. Il fatto che io percepisca un compenso è un problema per l’amministrazione? Nell’autorizzazione devo specificare il compenso che percepisco o posso anche non metterlo? Mi può essere negata l’autorizzazione e in quali casi?

  7. Salve, per fare attività extra deve chiedere l’autorizzazione indicato il tipo di attività, il committente e il periodo di svolgimento. L’autorizzazione è a discrezione dell’ufficio responsabile.

  8. salve avendo un attestato di pedicure e manicure posso lavorare a casa mia o delle persone tra privati rilasciando apposite ricevute di prestazioni occasionali diciamo per 3 volte a settimana con persone diverse e stando sotto i 5 mila euro devo dichiararli nel 730 e devo pagare qualcosa posso farlo.
    grazie in anticipo spero di un vostra risposta

  9. salve volevo chiedervi se era possibile rilasciare delle ricevute di prestazioni occasionali
    facendo piccoli lavoretti di manutenzione tipo ripristino finestre in legno tavoli tinteggiatura ecc

    grazie in anticipo

  10. Salve, può farlo se l’attività non è continuativa, a prescindere dal volume dei compensi che percepisce. Il Fisco prevede che le attività svolte abitualmente debbano esercitarsi con partita Iva. Può iniziare rilasciando ricevute, ma nel lungo periodo dovrà pensare all’apertura della partita Iva. Per quanto riguarda le ricevute, dovrà poi inserire il totale annuo che ha percepito in dichiarazione dei redditi, quadro D del modello 730.

  11. Salve, la sua sarebbe un’attività artigianale e quindi deve essere esercitata con partita Iva, seguendo tutte le regole delle attività artigianali.

  12. Salve ho letto con attenzione tutta la pagina…Ma non è che ci abbia capito più di tanto!!…
    Sono invalido civile al 74% percepisco un assegno previdenziale dal l’imps di circa 280€
    Ogni tanto mi diverto a costruire oggetti con il tornio, per poi darli, ho da privato ho a qualche negozio..
    NON supero i 5000€…ma da quanto ho capito devo comunque rilasciare la ricevuta di prestazione occasionale.
    se a privati che tipi di ricevuta devo rilasciare?se per un negozio?
    grazie spero di essere stato esauriente
    Attendo risposta.

  13. Deve rilasciare sempre la ricevuta, ai privati senza applicare la ritenuta di acconto, se vende a negozi con ritenuta d’acconto. Presti attenzione al fatto che, se la prestazione diventa continuativa è necessario operare con partita Iva.

  14. Buonasera devo rilasciare una ricevuta per prestazione occasionale e devo applicare la marca da bollo di 2 euro, è grave se la marca da bollo avrà data successiva alla data della ricevuta?grazie

  15. Se la marca da bollo ha data successiva all’emissione della ricevuta si è soggetti a sanzione, pari al 30% dell’imposta.

  16. Salve
    volevo sapere se i contributi che il committente versa all’Inps corrispondono esattamente alla ritenuta d’acconto (20% del lordo) ?
    E una volta versati mi deve rilasciare il CUD per confermare di avere versato i contributi all’Inps, oppure non è necessario? In caso non me l’avesse ancora fornito cosa accade?

    Grazie

  17. La ritenuta previdenziale è una cosa, la ritenuta fiscale un’altra. La ritenuta del 20% è la ritenuta fiscale, quella previdenziale ha un’altra disciplina, che non le indico qui per brevità. Se ha bisogno di maggiori informazioni mi contatti in privato.

  18. Salve, avrei bisogno di un chiarimento in merito al numero de la ritenuta. Ho fatto una ritenuta nel 2015 per un lavoro occasionale e per ignoranza non ho messo il numero. Adesso dovrei fare un’altra (prima e unica del 2016). Che numero dovrei mettere? 1 o 2? Si contano annualmente? E se ho saltato quello del 2015?
    Inoltre, visto che il modello mi è stato consegnato dall’azienda da compilare, posso aggiungere dati a penna? Perché in questo modello mancano alcuni dati che ho appena letto nel suo articolo che vanno messi (tipo il numero, appunto).
    Per ultimo, sto percipendo la Naspi, questa ritenuta (150 € lordo, unica del periodo Naspi) devo dichiararla all’INPS? Oggi in sede mi hanno detto di sì e che mi verrà scontato dalla Naspi l’80 % dell’importo lordo de la ritenuta (quindi alla fine se compensa e non c’è guadagno? ?), però leggendo in tanti fori ci sono pareri diversi e a volte nell’INPS danno risposte diverse pure. La ringrazio per la attenzione e per il servizio talmente utile che date. Saluti cordiali.

  19. Nelle ricevute la numerazione riparte ogni anno, quindi nel 2016 ripartirà dalla numero 1. Si possono aggiungere dati a penna, garantendo la leggibilità del documento. Dovrà comunicare il dato all’Inps, certamente, ma non ci saranno riduzioni se non raggiungerà ogni anno i €. 4.800 di prestazioni occasionali, la decurtazione avviene sopra questa soglia.

  20. Salve,
    In quest’ultimo dicembre ho effettuato una prestazione occasione per 5.000€ con una società francese che ha sede solo in Francia. Come si deve agire per la ricevuta e le eventuale tasse qui in Italia? All’importo devo aggiungere qualcosa? Ci sono ritenute? Io non ho partita iva.
    Grazie,
    Antonio

  21. Deve solo emettere la ricevuta e conservarla per la dichiarazione dei redditi. In questo caso non si applica la ritenuta.

  22. Salve, dovrei emettere fattura per lavoro occasionale di 5002l€ e mi è sorta una omanda stupida… la marca da bollo è a carico mio o del datore di lavoro?
    Grazie.

  23. Buona sera,
    avrei una domanda a riguardo di lavoro occasione con ritenuta d’acconto senza Partita IVA e indennità di disoccupazione. E’ possibile effettuare una prestazione di lavoro occasionale con ritenuta d’acconto, sotto i 5000 euro annui, mentre si sta percependo l’indennità di disoccupazione? Quali sono le conseguenze?
    Grazie

  24. Grazie.
    Ha conseguenze sull’indennità? Riduzione di questa per esempio? Oppure non ha nessun effetto sotto i 4800 euro?
    Grazie mille

  25. Grazie mille.
    Le pongo un’ ultima domanda su cui ho un dubbio. Per quanto riguarda i venditori a domicilio, così detti venditori porta a porta (avon; just; etc…) senza partita Iva, tale attività che rimane sotto la soglia dei 5000 euro annui quindi, influisce sull’indennità di disoccupazione, o anch’essa non ha nessun effetto?
    Vi ringrazio molto

  26. In totale, con qualsiasi attività non deve superare nell’anno, complessivamente i €. 4.800 per non avere effetti sulle indennità di disoccupazione.

  27. La ringrazio molto.
    Potrebbe per cortesia indicarmi dove trovo la normativa che regola questa cosa? L’Inps sostiene che anche sotto i 4800 euro annui, si ha una riduzione dell’indennità pari all’80% del reddito prodotto da prestazioni occasionali.
    Difficile altrimenti provare all’Inps il contrario.
    Grazie mille per il servizio che offrite!

  28. Sullo stesso sito dell’Inps dove si parla di Naspi è indicato che la riduzione all’80% si ha quando si perde lo stato di disoccupazione. Le attività occasionali si dichiarano sopra i €. 4.800, guardi le istruzioni per la compilazione della dichiarazione. Sotto quella cifra, non si perde la disoccupazione, quindi non si ha riduzione Naspi. E’ complicato da dimostrare, ma questo significa che all’Inps non danno risposte corrette.

  29. Sul sito Inps si parla di lavoro occasionale di tipo accessorio, ossia pagato a voucher. Per qualunque altra forma di pagamento entro i 4800, parlano di riduzione dell’importo dell’indennità.
    A questo punto non so cosa dire….
    Proverò ad informarmi ulteriormente per venirne a capo.
    La ringrazio molto

  30. Questo è quanto riporta il sito dell’Inps a proposito di Naspi: “a) nei casi di svolgimento da parte del beneficiario di attività lavorativa in forma autonoma, da cui derivi un reddito inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione. In tal caso l’indennità viene ridotta di un importo pari all’80% dei redditi presunti, rapportati al tempo che intercorre tra le date di inizio e fine attività (o alla fine dell’anno, se precedente). Il soggetto, a pena di decadenza dalla prestazione, è tenuto a comunicare all’INPS entro un mese dall’inizio dell’attività di lavoro autonomo, o dalla data di presentazione della domanda di NASpI se l’attività preesisteva, il reddito derivante dalla stessa;”
    Un lavoratore autonomo perde lo stato di disoccupazione quando raggiunge i €. 4.800 annui. Fino a quella soglia non perde la Naspi, ne viene ridotta.

  31. salve, ringrazio anticipatamente per le risposte che mi darete, vengo al dunque: nel 2016 ho una CU da lavoro dipendente part-time con importo di circa 8.000 €, poi ho prodotto 3 ricevute per prestazione occasionale, la prima per lavori di grafica di 500 € lorde, la seconda per una docenza in un corso professionale da 4.700€ lorde e l’ultima per un altro lavoro di grafica da 300 € lorde, per un totale di 5.500 lorde, inoltre si aggiunge la CU da lavoro dip. di 6000 € di mia moglie. Si evince quindi che ho superato la soglia delle 5000, adesso sono in tempo per aprire la gestione separata?

  32. La posizione Inps avrebbe già dovuto essere aperta, e avrebbe già dovuto versare i contributi, che in parte erano a carico del suo datore di lavoro.

  33. Non avendo ancora P.IVA ho rilasciato qualche ricevuta con ritenuta d’acconto per lavoro occasionale adesso mi sono accorta che manca la la prima è senza numero progressivo e la seconda 1, etc…
    E’ grave? Come si risolve?
    Grazie

  34. Buongiorno, io e mia moglie (in comunione dei beni) siamo disoccupati e con la naspi terminata.
    Se facciamo delle ricevute per lavori occasionali (esempio: aggiustare un computer o fare un’ora di baby-sitter) e rilasciamo regolari ricevute (sia a privati che a titolari di partita iva, quindi senza o con ritenuta d’acconto) per meno di 4800 euro lorde ciascuno (quindi circa 9000 euro lorde in due) dobbiamo dichiararle non avendo nessun altro reddito ?
    Grazie.

  35. Buonasera, mia figlia ha emesso una nota per prestazioni occasionali (era la prima mai emessa in vita sua) purtroppo era sbagliata, così le è stata rifiutata. Allora ha emesso una nuova nota per prestazioni occasionali ma con data diversa e numero diverso, a questo punto mi chiedo come annullare la nota che non le è stata accettata. Grazie mille.

  36. Salve, nel caso sia stata emessa una notula per prestazione occasionale, in cui è stata indicata una R.A. al 20%, ma calcolata al 22%, già pagata, senza che nessuno se ne sia accorto prima, cosa si può e deve fare? si incorre in sanzioni?
    grazie
    cordialmente

  37. Mi scusi ma chiedevo cosa succede ai fini fiscali, nel senso che la ricevuta è stata emessa in maniera errata, non è seguito quindi alcun pagamento della prestazione occasionale, è stata quindi emessa una nuova ricevuta per la stessa prestazione occasionale con nuovo numero e nuova data pensando di poter annullare la precedente. Come fare per annullare la ricevuta errata? Non c’è proprio modo?

  38. Si chiede al committente di non considerare la precedente ricevuta emesse e che invierà quella nuova in sostituzione.

  39. Mi scusi , ho svolto un’ attività di prestazione occasionale, ma il compenso era di 400 euro, e in più 144 per rimborso spese di marche da bollo che il committente ha deciso di rimborsarmi, quindi nel pagamento totale sono 544, la ritenuta d’acconto l’ho applicata solo ai 400 euro, e in realtà il committente mi ha pagato 460 nel neto e gli altri 80 di retenuta d’acconto, va bene così? ma leggendo il suo articolo dovevo conservare lo scontrino e allegarlo alla ricevuta, ma io lo ho perso.
    Poi la data della ricevuta era del 27 luglio, e leggendo il suo articolo ho visto che si deve applicare una marca da bollo di 2 euro, questa dovrebbe avere quella data, ? Se ha una data successiva cosa potrebbe succedere?

  40. La data della ricevuta è quella del pagamento. Se non ha lo scontrino che prova la spesa, quello non è un rimborso ma reddito da assoggettare a ritenuta di acconto. La data della marca deve essere anteriore a quella della ricevuta. In caso contrario si incorre in sanzione.

  41. Scusi anteriore di quanto tempo? va bene anche mesi prima? molto prima? Ho una marca da bollo ma è molto vecchia, mi sembra marzo, va bene quella?
    Grazie!

  42. Massimo il giorno prima, non oltre. Tutte le marche con date precedenti a quella di emissione vanno bene.

  43. Salve, in questo momento (e ancora per poco) sto percependo la Naspi.
    Se effettuo lezioni private (occasionali), per rilasciare la ricevuta per prestazione occasionale devo considerare la ritenuta d’acconto al 20%? In tal caso, poiché il datore di lavoro è un privato, dovrebbe comunque fornirmi il CU perché io possa dichiararlo (730 o modello unico, vedrò il prossimo anno)? E se effettuo un corso tematico (occasionale) presso una scuola pubblica, come mi devo comportare? In entrambi i casi, non supererei la soglia dei 4800 euro annui. Grazie, saluti.

  44. Se il committente è un privato non c’è ritenuta di acconto, ma dovrà comunicare l’importo percepito all’Inps, per verificare che non le spetti una diminuzione di Naspi. Se effettua un corso presso una scuola dovrà emettere fattura elettronica, quindi dovrà aprire partita Iva.

  45. Salve! Svolgo da poco tempo attività di illustrazione senza partita IVA, per ora, poichè i miei introiti sono molto bassi e faccio ritenuta d’acconto. Mi è stato richiesto di tenere alcune lezioni di illustrazione a un privato. Pensavo di fare ricevuta per prestazione occasionale, e vorrei sapere che dicitura devo mettere. Lezioni? Consulenza? O altro? Perchè a seconda di quello che c’è scritto immagino che bisogna fare riferimento a qualche Legge specifica, ma la lettura su internet mi ha creato un po’ di confusione. Legge 10, n. 20), del DPR n. 633/72 ??? Oppure art. 5 Dpr 633/72 ??? O niente?
    Le sarei grata se mi facesse un po’ di chiarezza. Grazie

  46. Sempre trattasi di prestazione occasionale, quindi i riferimenti sono sempre quelli, cambia l’attività svolta. Prenda la bozza di ricevuta che consigliamo, li troverà tutti i riferimenti utili.

  47. Salve, ho letto l’articolo ed è molto interessante e utile, si tratta di un’ottima guida! Avrei un adomanda per quanto riguarda la data della ricevuta. Ho fatto alcuni lavori di traduzione; il committente mi ha fornito i suoi dati per inviargli la fatturazione e dopo averla ricevuta procederà col pagamento. Essendo traduttrice freelance senza partita iva posso emettere solo ricevute con ritenuta d’acconto nel momento in cui ricevo il pagamento, quindi come faccio a inviare le ricevute e inserire una data se il committente non mi ha ancora inviato i pagamenti?

  48. In caso di ricevuta non si può emettere la ricevuta prima del pagamento. Se lo fa, il committente protrebbe anche non pagarla contando sul fatto che ha in mano la quietanza di pagamento. Ha valutato la possibilità di operare con disciplina sul diritto di autore? e poi, non è più conveniente opeare con partita Iva? Se vuole ne parliamo in privato.

  49. Grazie per la risposta! Ho iniziato questa collaborazione occasionale da poco e per il momento non mi conviene operare con partita iva o altro, ma la ringrazio per il suggerimento che mi sarà utile sicuramente in futuro.
    A questo punto potrei inviare al committente un resoconto dei lavori che ho fatto con rispettivo compenso lordo e netto, come promemoria, e al momento del pagamento emettere le ricevute?

  50. Buonasera,
    sono una professionista sanitaria non medica che lavora come dipendente di uno studio medico privato e svolgo attività di prestazione occasionale (sotto i 5000 euro lordi) sia presso una cooperativa che a singole persone. Non ho capito dal vostro articolo se la numerazione della fattura deve essere diversa per la cooperativa e per le singole persone private o cosa.

    Grazie

  51. Per essere in regola lei non può operare con prestazione occasionale. Rischia sanzioni sia lei che il suo committente. Le consiglio di non proseguire con questa modalità.

  52. E come mai? Sono dipendente orario part time 90%, e nessun albo professionale. All epoca la commercialista mi aveva fatto questa proposta.

  53. Il lavoro dipendente deve essere esercitato con contratti di lavoro dipendente. La prestazione occasionale non riguarda il lavoro dipendente.

  54. Buongiorno, nel caso in cui si emettano sia delle ricevute tra privati, e sia delle ricevute di ritenute d’acconto verso aziende, la numerazione deve essere distinta per le due tipologie, oppure deve essere in comune? Grazie.

  55. Buongiorno,
    devo rilasciare una fattura per un lavoro come prestazione occasionale ad un cliente estero quindi non soggetto a ritenuta d’acconto. Il compenso è superiore ai 77,47€, sono obbligato ad apporre la marca da bollo da 2€ oppure posso non metterla in quanto il cliente è straniero?
    Grazie.

  56. Dipende dal suo regime fiscale prima di tutto. Se è in regime forfettario l’operazione si considera interna, quindi la marca si appone.

  57. Buongiorno,
    ho effettuato delle lezioni private a casa mia, di cucina Thailandese ad una persona appassionata di cucina Thai. Le lezioni che ho effettuate nel corso dell’anno non sono ancora state pagate. Adesso vorrei emettere la mia ricevuta di prestazione occasionale in un’unica soluzione. L’ammontare e di €3’800,00, il committente mi pagherebbe la prossima settimana, prima della chiusura dell’anno solare. Detto questo, sono in regola con i requisiti da rispettare per l’emissione di ricevuta di prestazione occasionale per questo tipo di prestazione? Ripeto che la prestazione è avvenuta saltuariamente nell’arco di tutto l’anno (2017) con un totale di 20 giorni di lezioni di cucina Thailandese. Se non sono in regola mi potrebbe indicare il perché? E che cosa posso fare? Grazie anticipatamente della sua cordiale risposta.

  58. Le attività prestate con continuità nel tempo, devo essere oggetto di fatturazione. La prestazione occasionale legata ad attività sotto i 30 giorni annui, non esiste più. Ad oggi qualsiasi attività si ripeta nel tempo, anche ogni 20 giorni durante tutto l’anno deve essere fatturata. Per il 2017 chiuda in questo modo con ricevuta, ma se prosegue nel 2018 deve mettersi in regola.

  59. Buon giorno..sono un docente madre lingua.. sono in procinto di iniziare un lavoro online presso un sito cinese dove insegnato inglese via Skype. Per il momento mi propongono 2 ore al giorno per 3 giorni a settimana compenso 25€ all’ora . Premetto che sono anche docente in una scuola privata ..e lavoro con un contratto..

    Mi chiedevo quale è la soluzione migliore per per accettare questo lavoro online? Grazie Buon lavoro

  60. Non esistono possibilità plurime. L’unica strada vista la continuità nel tempo della pretazione è operare come professionista con partita Iva. Anche se l’attività non è quotidiana il fatto che prosegua nel tempo, fa si che ci sia continuità. Dato poi che l’attività che andrà a svolgere è di tipo professionale, non ci sono dubbi sull’obbligatorietà nel suo caso di apertura della partita Iva. Se vuole ne parliamo meglio in privato, così possiamo analizzare meglio il tutto, e magari fare una simulazione.

  61. Buon giorno, cosa si deve fare se per caso è stata emessa una notula che è da annullare e quindi tutta la successiva numerazione risulta errata? Gaazie, Eva

  62. Emettere più ricevute per prestazione occasionale nell’anno può essere indice di mancanza di occasionalità, quindi già questo è un problema. Comunque, nel caso deve annullare le ricevute errate e riemetterle, avvertendo i committenti.

  63. Deve contattare i soggetti che hanno pagato per chiedere loro di cancellare la precedente ricevuta e considerare la nuova che emetterà.

  64. E’ necessario inserire il numero progressivo sulla nota per prestazione occasionale o basta la data?

  65. Salve, mia figlia ha effettuato nel 2018 un lavoro occasionale per un marchio americano con sede a New York, ha emesso una fattura con n. 1 e non ha decurtato la ritenuta d’acconto del 20% perché presenterà la fattura nella dichiarazione dei redditi. Adesso si trova a dover emettere la prima nota per prestazione occasionale del 2018 con ritenuta d’acconto del 20%. Il mio dubbio riguarda la numerazione, deve mettere n. 2 oppure n. 1 visto che la prima nota è stata emessa per una società straniera e non prevedeva la ritenuta d’acconto del 20% che mia figlia pagherà in sede di dichiarazione dei redditi.

  66. La ricevuta che ha emesso sua figlia è errata, con il committente estero non c’è ritenuta. Ora dovrà emettere la nuova ricevuta, ma deve valutare se la prestazione è continuativa o meno. Le serve un commercialista che la assista nell’attività per non commettere altri errori. Se vuole la contatto in privato.

  67. E’ possibile ma bisogna fare attenzione a non far diventare l’attività abituale nel tempo.

  68. Buongiorno. La soglia dei 5.000 euro non può essere superata con le sole ritenute d’acconto o bisogna inserire nel calcolo anche i rimborsi spesa?
    Ad esempio: se io avessi guadagnato nell’anno solare 3.000 euro con ritenuta d’acconto e avessi incassato 3000 euro di rimborsi spesa, avrei superato la soglia o no? Grazie

  69. Rientrano nel conto anche i rimborsi spesa forfettari, ovvero quelli ove non vi è allegata alla ricevuta la documentazione relativa alle spese per cui si chiede il rimborso.

  70. Grazie. Ancora una cosa: avendo superato tale soglia (ho ricevuto un anticipo che non mi aspettavo a metà del mese scorso) come posso fare per regolare i conti con l’INPS? Mi hanno detto che devo iscrivermi alla gestione separata e pagare le tasse sull’eccedenza nella prossima dichiarazione dei redditi, è corretto? (sono iscritto come ex Enpals, ma a quanto ho capito una cosa non esclude l’altra) Basta questo?
    Grazie

  71. Dovrà regolare i contributi in dichiarazione dei redditi, anche se la procedura corretta sarebbe stata quella di avvertire il committente in anticipo in modo che fosse lui ad effettuare le trattenute previdenziali obbligatorie.

  72. Salve, in seguito ad una prestazione occasionale ho rilasciato due ricevute (su indicazioni del committente): una per l’effettivo compenso della prestazione con ritenuta d’acconto e una seconda per il rimborso spese carburante (precedentemente pattuito in base ai km) senza ritenuta d’acconto. Questa secondo compenso per cui ho rilasciato ricevuta numerata, devo sommarlo agli altri compensi annuali ai fini del calcolo del tetto di 5000 euro o no?

    Grazie mille per la vostra disponibilità

  73. Salve Irene, se si tratta di rimborso spese documentato, quindi, con tutti i documenti giustificativi delle spese sostenute e di cui chiede il rimborso, non deve considerarlo ai fini della soglia in oggetto. Altrimenti se non ci sono giustificativi anche questo importo concorrerà alla verifica della soglia annuale.

  74. Gentilissimi Esperti
    avrei bisogno di un vostro consulto in materia di lavoro autonomo occasionale, e spero in un vostro cortese riscontro anche considerato il possibile interesse generale:
    1. le spese rilevanti (ai fini IRPEF e per calcolare l’imponibile INPS, ove si superano i 5000 euro lordi) quali sono? e devono essere le stesse o possono variare ai due distinti fini?
    2. possono essere utilizzate (ai menzionate fini INPS/IRPEF) le spese x il taxi per raggiungere la stazione del treno utile a raggiungere la città dove si svolge la prestazione?
    3. per essere dedotte nel 730 e pe calcolare l’imponibile INPS. le spese (documentate o documentabili) devono essere state indicate tutte analiticamente nelle ricevute date ai committenti?
    4. come si calcola in concreto l’imponibile ai fini INPS? Es. : compenso lordo 1000 euro; rimborso spese forfettario lordo 200 euro (viaggio, vitto e alloggio); spese effettive 100; compenso lordo precedenti lavori 4500. In questo caso l’imponibile INPS complessivo è 1200 + 4500 – 100= 5600?
    5. il rimborso forfettario lordo, ai fini dell’imponibile inps, rientra nel compenso e quindi si somma a quest’ultimo ? posso sottrarre al compenso (lordo) l’intero rimborso forfettario o solo le spese effettivamente sostenute e documentate?
    Perdonate l’eccesso di domande, ma su altro siti ci sono tanti documenti che non chiariscono. Grazie di cuore per le risposte che riterrete di fornirmi.
    Buone ferragosto.
    Luca

  75. Salve Luca, in varia articoli sul sito che trattano l’argomento delle prestazioni occasionali può trovare le sue risposte. Altrimenti se vuole ci sentiamo in consulenza e risponderò in dettaglio a tutti i suoi dubbi. Come può capire è impossibile fornire una risposta completa a tutte le sue domande in questa sede.

  76. Grazie per la risposta. Mi rimane un dubbio. Come “documento giustificativo” per il rimborso delle spese viene utilizzato una sorta di diario dei viaggi (km dal domicilio alla sede, giorno e attività svolta, quota da rimborsare a km), questo quando viene utilizzata la propria macchina e non mezzi pubblici (per i quali ovviamente ci sono i biglietti).

    Come mi devo comportare con questa tipologia di rimborso spese? Se è tutto specificato, come sopra riportato, posso considerarlo “giustificativo”?

    Grazie

  77. Questo non è un documento giustificativo per un rimborso spese da prestazione occasionale. Quello che percepisce con questi documenti giustificativi non è un rimborso di oneri ma reddito. Servono fattura e ricevute a lei intestate per ottenere un rimborso di oneri sostenuti (che non è reddito).

  78. Buongiorno se si viene pagati per prestazione occasionale con bonifico quale è la data che deve risultare nella ricevuta?quali sono le sanzioni se si sbaglia la data?

  79. La data da riportare nella ricevuta è quella di incasso del bonifico, quindi quella di disponibilità della somma. La sanzione dipende da cosa viene contestato in relazione alla data, dalla omessa dichiarazione del reddito, all’infedele dichiarazione dei redditi. Dipende dai vari casi.

  80. se devo rilasciare una ricevuta per la prestazione occasionale, dove mi procuro il bollettario?

  81. Non occorre il bollettario, non è una ricevuta fiscale. E’ sufficiente un foglio di carta, ma correttamente compilato, come indicato nell’articolo.

  82. buongiorno, l’azienda alla quale devo presentare la ricevuta con ritenuta d’acconto mi pagherà solo su presentazione della ricevuta, quindi io non saprò mai la data esatta di ricezione del bonifico. Cosa si fa in questi casi?

    grazie, Stefania

  83. E’ una pratica non corretta, la ricevuta è un documento che attesta l’avvenuto pagamento. L’azienda che la riceve, potrebbe benissimo poi rifiutarsi di pagare visto che ha la ricevuta in mano.

  84. Grazie davvero, è un punto che nessuno mi aveva mai fatto notare. In questi casi (‘mi mandi la fattura che provvediamo al pagamento) cosa consiglia di fare? Grazie, stefania

  85. Può mandare una mail con i dati per far provvedere al pagamento indicando il suo compenso e la ritenuta di acconto. Indicherà che dopo il pagamento riceveranno la ricevuta, rimarcando che la ricevuta attesta l’avvenuto pagamento del compenso.

  86. Buongiorno, nel mese di novembre dovrò emettere una ritenuta per un compenso lordo pari a 5600€, quindi sforo i 5000€. Alla fine la cifra netta che mi rimarrà quale sarà?

  87. Domanda: nei rapporti tra privati non titolari di partita IVA, sia da parte del committente che del prestatore, al superamento della soglia dei 5000 € lordi, il committente è tenuto a provvedere all’iscrizione alla gestione separata INPS per conto del prestatore e poi versare i contributi a carico di entrambi? non riesco a trovare risposta a questa questione…. grazie

  88. Buonasera, in caso di errori nella ricevuta è possibile fare rettifiche entro l’anno della prestazione? Nello specifico manca il bollo sull’originale. Se no, quali sono le sanzioni? Ringrazio in anticipo.

  89. Buonasera, ho un dubbio. Mi trovo a poter svolgere una prestazione occasionale (tra privati) ma sarebbe relativa al mio mestiere( che però al momento non esercito ne da dipendente ne come titolare di partita iva, ovviamente). Il dubbio è relativo al discorso “professionalità” menzionato ad inizio articolo. Posso farlo o, dal momento che svolgerei ciò per cui ho studiato, anche se lo faccio una volta all’anno, per un privato, non posso?

  90. Salve non sto ricevendo il pagamento di una prestazione occasionale con regolare contratto come mi comporto ? Vado ad un sindacato o da un avvocato? Grazie in anticipo

  91. Può rientrare tra le prestazioni di lavoro autonomo occasionale ed essere pagato con ritenuta d’acconto, un’opera di imbiancatura di locali eseguita in completa autonomia e senza subordinazione, da una persona che non ha patita IVA, che non fa l’imbianchino di mestiere ma il collaboratore domestico, e che presterebbe quest’opera una sola volta nell’anno per un compenso di 2600,00€ in favore di una associazione.

    Oppure, tra le prestazioni di lavoro autonomo occasionali rientrano solo quelle di “intelletto”?
    Se fosse questo il caso, come si configura ed in che forma si dovrebbe pagare l’opera sopra illustrata?

    Grazie mille per la risposta ed il testo dell’articolo.

  92. Grazie mille per la risposta,
    Potrebbe indicarmi quale è la motivazione che non permette di rientrare nel lavoro autonomo occasionale.
    Considerando l’articolo 2222 del c.c e quanto da lei riportato nell’articolo: “il soggetto che si obbliga a compiere, dietro corrispettivo, un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio senza vincolo di subordinazione, ne potere di coordinamento del committente ed in via del tutto occasionale”, mi sembra calzare perfettamente, trattandosi di un “opera” manuale svolta senza vincoli.
    Grazie e buone feste

  93. Salve, sono un pensionato INPS e vorrei intraprendere un lavoro autonomo occasionale (consulenze tecniche di parte).
    Nel caso di lavoro autonomo occasionale con importo lordo inferiore ai 5 mila euro erogato ad un privato, sulla ricevuta non viene indicata e trattenuta la ritenuta di acconto del 20% e si effettua la dichiarazione dei redditi.
    Nella dichiarazione dei redditi viene applicato sul lordo solo il 20% oppure una percentuale diversa? Se diversa, quale?
    Grazie.

  94. Sono un lavoratore dipendente. Posso però emettere una ricevuta per lavoro occasionale a un altro soggetto IVA?

  95. Un committente mi ha bonificato il 31/12 senza preavviso e non mi ero premunito di comprare una marca da bollo dell’anno scorso. Esiste una analogo di “ravvedimento operoso” sulla data della marca? Vedo nei commenti precedenti che se è posdatata comporta una sanzione significativa in caso di controlli.
    Grazie.

  96. Ah, non me lo aspettavo. Quindi se sono sprovvisto di una marca da bollo predatata basta metterne due postdatate, a mo’ di sovrattassa? O intendeva dire che, laddove avessi già apposto una marca postdatata, posso regolarizzare aggiungendone una vecchia se la trovo da qualche parte?
    Grazie di nuovo

  97. Buongiorno,

    ho svolto delle prestazioni occasionali per un cliente estero (germania) senza aprire partita iva, quindi emettendo semplice ricevuta di pagamento senza ritenuta d´acconto. Il cliente mi chiede tuttavia di inserire sualla ricevuta “vat reverse charged”, Lo devo fare? grazie

  98. Il soggetto tedesco le chiede una fattura, lei non ha un numero di partita IVA e pertanto non può rilasciare il documento richiesto. La sua ricevuta non può essere considerata fattura in reverse charge da parte del committente tedesco.

  99. E’ possibile inviare una ricevuta di prestazione occasionale precompilata e firmata (alla quale manca solo marca da bollo) tramite email non certificata? Ha la medesima valenza della ricevua di prestazione occasionale consegnata personalmente?

  100. Non c’è obbligo di consegna per PEC delle ricevute, bene anche la trasmissione per email. Deve fare attenzione alla marca da bollo, se dovuta deve indicare sulla copia il numero della marca da bollo applicata.

  101. Salve,
    per la soglia di 5.000€ lorde vanno considerate le ricevute rilasciate nell’anno civile (quindi dal 1 gennaio al 31 Dicembre) o nell’anno solare (quindi nei 12 mesi precedenti l’emissione della ricevuta)?

    grazie

  102. Salve,
    Sto entrando da poco nel mondo lavorativo e non mi sono chiare molte cose. Sono in procinto di svolgere un lavoro autonomo occasionale (prima di aprire la partita IVA).
    Ho compreso come compilare la ricevuta, grazie alla vostra guida, ma non ho capito come faccio poi a comunicare all’INPS le avvenute prestazioni. Andrò a svolgere assistenza ad una persona disabile a casa per poche ore mensili e la famiglia non mi sa rispondere in tal senso. Sarebbero loro a dovermi produrre la certificazione unica, essendo i miei committenti?

    Mi scuso per i mille dubbi.

    Grazie

  103. Salve
    desidero un chiarimento in merito allo sforamento del limite dei 5000 euro lordi.
    In quest’anno ho già emesso una ricevuta per un ammontare pari a 5000euro per un committente con partita IVA.
    Ora dovrei emettere una altra ricevuta per un secondo committente, sempre una azienda con partita IVA.
    In base a quanto mi sembra di capire, con questa seconda ricevuta devo avvisare il committente che è soggetoi al pagamento della corrispondente quota INPS, oltre alla ritenuta d’acconto, e che deve registrarmi come “collaboratore’. E questo eventualmente anche per successive ricevute emesse. E’ corretto? oppure essendo un committente differente dal primo, posso emettere una ricevuta per la sola ritenuta d’acconto?
    grazie del chiarimento

  104. Per l’analisi di situazioni personali per le quali è richiesto maggiore dettaglio, come nel suo caso, se vuole ci scriva in privato per una consulenza. La aiuteremo a risolvere i suoi dubbi.

  105. Gentilissimo,
    Sono educatrice professionale in esercizio di libera professione, per la presa in carico di un unico committente privato, posso rilasciare ricevuta per prestazione occasionale?

  106. Salve,
    le sue guide sono sempre molto utili.
    Tuttavia mi sorge un dubbio, quando la devo consegnare la ricevuta? Quando fanno il pagamento, giusto?
    Quindi in anticipo devo consegnare una sorta di preventivo, in modo tale che sappiano quanto pagare?

    Grazie
    Sara

  107. Salve, ho un dubbio, ho rilasciato nel 2019 una nota con l’oggetto della prestazione l’importo e la ritenuta d’acconto, purtroppo ho incassato solo una parte del pattuito. In questo caso il committente mi deve fare la certificazione solo per l’importo pagato? oppure mi deve certificare il totale? nel caso di certificazione parziale la ritenuta d’acconto va calcolata solo sul pagato? grazie in anticipo

  108. buongiorno, ma se svolgo una prestazione occasionale per un committente che si trova lontano da me e quindi a cui dovrò inviare il file della prestazione occasionale (per mail o messaggio), volevo sapere, nel caso in cui non volessi addebitargli il costo della marca da bollo, posso apporre quest’ultima sul documento, poi scannerizzarlo e inviarlo direttamente così al mio committente (ossia inviargli la scansione del documento con sopra la marca da bollo), in caso non potessi scannerizzare il documento sono obbligato ad addebitargli il costo della marca da bollo? la ringrazio per la disponibilità

  109. Ciao Federico,

    Innanzitutto grazie per l’articolo, fantastico!

    Sono iscritto all’AIRE da tre anni o più, faccio la declaración de la renta qui in Spagna e in Italia non ho redditi da dichiarare.

    Sono dipendente di un’azienda di informatica, ma ho anche un blog di viaggi che però non avevo mai fatto fruttare.

    Da qualche giorno ho stipulato una convenzione con un’agenzia italiana: per ogni cliente che gli porto, mi danno dieci euro. Penso arriverei a portargliene una ventina..niente di più. Lo faccio per il gusto di guadagnare qualcosa col blog.

    Mi chiedono di emettere fattura, ma non sono freelance, né qui né in Italia.

    Così pensavo di fargli una ricevuta per prestazione occasionale.

    Da qui i vari dubbi:
    1- prestazione occasionale è appunto per qualcosa di occasionale. La convezione che ho stretto dura due anni e anche se i clienti glieli porterei una tantum, sarebbe questo un problema? Ovvero potrei comunque emettere ricevuta per prestazione occasionale?

    2- facendo la dichiarazione dei redditi in Spagna, dovrei includere queste entrate?

    3- il corrispettivo che riceverei, sarebbe il lordo e poi io verserò la ritenuta di acconto? Oppure io ricevo il netto (e sulla ricevuta metti anche lordo e ritenuta) e loro versano la ritenuta?

    4- dato che l’impresa è italiana, ma io sono residente in Spagna, a quanto ammonta la ritenuta d’acconto?

    Certo della tua gentilezza e sperando stia passando una buona estate in questo strano periodo, ti mando i miei più cordiali saluti.

    Fabrizio

  110. Buongiorno dottore
    Intanto complimenti per la professionalità . le vorrei proporre il seguente quesito.
    Mio figlio fisioterapista senza partita iva , di seguito ad un mio grave incidente stradale,ha provveduto lui a rimettermi in piedi con una settantina di sedute di fisioterapia. Come dobbiamo comportarci a livello fiscale considerato che mi sembra naturale pagarlo con bonifico che si aggira sui 3500 euro, che dovrò poi rendicontare all’assicurazione.
    Grazie

  111. Buongiorno dott.Migliorini,
    le scrivo per chiederle di un caso non contemplato nell’articolo.
    Per un cittadino residente all’estero, assoggettato a tassazione estera, nel compilare la ricevuta per una presatazione occasionale svolta interamente all’estero a favore di un soggetto con partita IVA italiana, é comunque necessario indicare una ritenuta di acconto?

    Grazie.
    Cordiali Saluti

  112. Buongiorno sono una.dipendente pubblica della scuola. Mi è stato proposto di collaborare con uno studio di Pedagogia (titolo che possiedo).
    Dovrei chiedere l’autorizzazione al datore di lavoro, la dirigente scolastica in questo caso, poi posso operare in regime di prestazione occasionale, rilasciando le ricevute direttamente ai clienti privati? Sicuramente non raggiungo i 5000 euro, oltre ad indicare il totale dei netti nel 730 /2022 (quale voce?) quali altre incombenze devo fare?

    Grazie

  113. Buongiorno,
    nel caso di una prestazione occasionale nei confronti di una Associazione culturale con il solo codice fiscale è necessario prevedere la ritenuta d’acconto ?
    Grazie

  114. Salve, vorrei sapere come si deve indicare la gestione separata Inps nel caso si eseguano più ricevute nello stesso momento per un importo complessivo superiore ai 6000 € lordi.
    grazie

  115. Buongiorno e complementi per la chiarezza d’esposizione e per l’esaustività con cui avete trattato l’argomento in parola e sul quale Vi porrei il seguente quesito alla luce delle più recenti modalità di trasmissione telematica dei documenti contabili:
    come devo trasmettere la ricevuta per prestazione professionale occasionale al committente ossia sulla piattaforma con il suo codice univoco oppure è sufficiente inviarla alla pec dello stesso?
    Grazie per una Vs cortese risposta.

  116. buonasera, articolo veramente ben scritto.
    ho questa domanda, forse non proprio attinente: la ricevuta rilasciata da un soggetto privato ad altro soggetto privato per l’effettuazione di una prestazione occasionale (tinteggiatura appartamento) può essere utilizzata come documento di spesa ai fini del riconoscimento del bonus ristrutturazioni? la guida fiscale edita da AA.EE. parla solo di fatture o ricevute rilasciate da professionisti. ovviamente le altre condizioni per fruire del bonus sono presenti. grazie

  117. Buonasera dr. Migliorini
    negli esempi si vede solo aliquota 20%, ma il 23% sul 50% dell’imponibile non è più applicabile per un procacciatore occasionale, individuale ,senza collaboratori, che opera al massimo in totale annuo per circa 30 giorni in modo discontinuo, e che non supera i 5000€ ?
    Grazie

  118. Buongiorno Dr. Migliorini, ho letto il Suo articolo che mi ha già chiarito alcuni dubbi sull’emissione della ricevuta al superamento dei 5000€ lordi. Vorrei chiedere il Suo parere in merito a quanto riferito dalla commercialista del committente: per l’iscrizione alla gestione separata INPS servirà anche un Consulente del Lavoro per fare le comunicazioni all’Inps Unimens. E, finora, non sono riuscita ad emettere la ricevuta in quanto in attesa, da parte della commercialista del committente, di iscrizione alla gestione separata INPS. Mi è stato suggerito di aprire Partita IVA dal 2022 (regime Forfettario) che a loro parere sarebbe la migliore soluzione.
    Tenga presente che il mio compenso lordo si aggirerà indicativamente intorno ai 7000€ lordi annui e che sono titolare di una pensione di 1200€ mensili. Mi conviene aprire partita iva tra commercialista e tasse? Grazie mille in anticipo per il Suo riscontro

  119. La partita Iva non si apre per convenienza ma per obbligo di legge se la prestazione è continuativa nel tempo, questo è l’aspetto da valutare. Nel caso deve valutare il regime fiscale da applicare nella sua situazione. Sicuramente la prestazione occasionale al superamento delle soglie prevede iscrizioni previdenziali obbligatorie.

  120. La ringrazio per il riscontro…volevo solo capire se davvero per la società è così complicata l’apertura della gestione separata all’INPS dovendo, la commercialista, appoggiarsi ad un consulente del lavoro. Per ricevere il mio compenso dovrò per forza attendere che ciò avvenga? Per “convenienza” intendevo che i costi di gestione, anche se con regime forfettario agevolato, sono sicuramente più onerosi rispetto alla ritenuta d’acconto e di conseguenza più conveniente per il committente. Grazie ancora per le Sue spiegazioni e buona giornata.

  121. Una curiosità:
    Ho effettuato una prestazione di lavoro occasionale a dicembre, ma la ritenuta d’acconto è stata consegnata (e dunque la prestazione lavorativa retribuita) a gennaio 2022. Questa ritenuta è da considerarsi nel computo dell’anno 2021 o nel nuovo anno?

  122. Sono un ingegnere iscritto all’ordine professionale della mia provincia e dipendente privato.
    Da quando sono stata assunta ho chiuso p.iva: per quest’anno mi hanno chiesto vari colleghi di aiutarli con la redazione di attestati di prestazione energetica, nell’ottica del forte aumento di lavoro che c’è stato in seguito al superbonus, pertanto mi sono iscritta all’albo dei certificatori energetici pensando di poter considerare la mia prestazione di tipo occasionale e svolgere l’attività senza p.iva.
    Vorrei capire però se ho ragionato bene e se non sto facendo qualcosa che non si può fare; non ho dubbi sull’occasionalità delle prestazioni, però la certificazione energetica è da considerarsi attività che deriva da un’iscrizione all’ordine professionale e quindi da svolgere in obbligo con p.iva?

  123. L’attività occasionale è quella che viene svolta e che non si ripete nel tempo. Deve valutare bene la sua posizione e sicuramente non restare in questa situazione se prosegue con questa attività. Se desidera supporto per essere seguita con partita IVA ci contatti in privato.

  124. Buongiorno Dr. Migliorini, grazie dell’articolo. Una domanda: ho raggiunto numero 7 delle ricevute prest. occ. con una compagnia straniera. Ora dovrei fare una ricevuta prest. occ. a una ditta italiana. Il numero sarà 8 o 1?

  125. Gentile Signor Migliorini,
    Innanzitutto complimenti per il dettagliato articolo.
    Mi chiedevo se sulla ricevuta per prestazione occasionale deve essere riportata la data del pagamento effettuato dal committente o la data in cui il lavoratore ha ricevuto l’importo sul suo conto bancario nel caso dovessero differire?
    Grazie

  126. Salve, dopo 43 anni di laboratorio elettronico (artigiano) sono in pensione da 4, dovrei costruire dei dispositivi elettronici per autoscuole, cosa devo fare in qualità di pensionato?
    Grazie mille

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