La ricevuta bancaria (meglio conosciuta come Ri.Ba.) è una delle modalità di pagamento elettroniche, quindi tracciabili, più diffuse tra le aziende e i professionisti di ogni settore economico. Si tratta di un impegno al pagamento di una fattura, a scadenze prestabilite (solitamente a 30, 60 o 90 giorni).
L’istituto finanziario cui fa capo il soggetto che ha deciso di effettuare la cessione del bene o la prestazione del servizio comunica la scadenza del pagamento al debitore. Questi effettua il pagamento elettronico a scadenza e riceve la ricevuta bancaria. Possiamo affermare, quindi, che la Ri.Ba. attesta l’avvenuto pagamento della fattura. Allo stesso modo i professionisti possono evitare di emettere progetti di notula, potendo essere sicuri di emettere fattura al momento del pagamento concordato.
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Cos’è la Ricevuta Bancaria (Ri.Ba.)?
La ricevuta bancaria rappresenta uno strumento di pagamento che funge da attestazione formale del diritto di un creditore, sia esso un’azienda o un professionista, a ricevere una determinata somma di denaro da un debitore, generalmente un cliente, attraverso l’intermediazione degli istituti bancari di entrambi i soggetti coinvolti.
La sua ampia diffusione nel contesto commerciale nazionale deriva dalla sua capacità di offrire un metodo di regolamento tracciabile e dotato di un buon livello di sicurezza per la gestione dei flussi finanziari in entrata e in uscita.
La Ri.Ba. presenta una serie di indicazioni che permettono di individuare sia il rapporto sottostante, e quindi l’operazione da cui origina il credito (sono, presenti gli estremi dei due soggetti interessati, il numero della fattura emessa in relazione ad una specifica operazione di vendita ovvero di prestazione di servizi intervenuta tra detti soggetti ed il quantum dovuto), che le modalità e la scadenza dell’adempimento.
Le indicazioni presenti nella ricevuta bancaria non fanno però della stessa un titolo di credito. Infatti, nella ricevuta mancano i caratteri essenziali della letteralità, dell’autonomia, della incorporazione del diritto nel titolo e della destinazione alla circolazione.
Caratteristiche
Un aspetto distintivo fondamentale della Ri.Ba. risiede nel fatto che, a differenza di operazioni come la cessione del credito, il creditore originario mantiene la piena titolarità del credito vantato nei confronti del debitore. In questo scenario, l’istituto bancario non acquisisce la proprietà del credito, ma agisce unicamente in qualità di mandatario, ricevendo l’incarico di procedere all’incasso dell’importo dovuto secondo le istruzioni fornite dal creditore. Questa caratteristica è cruciale per comprendere appieno la ripartizione delle responsabilità e dei rischi connessi all’utilizzo della Ri.Ba. per il creditore, il quale, in ultima analisi, rimane il soggetto responsabile della gestione del credito e delle eventuali azioni di recupero in caso di mancato pagamento da parte del debitore, a meno che non abbia specificamente concordato con la propria banca una formula “salvo buon fine” con le relative implicazioni finanziarie.
Elementi essenziali
Gli elementi essenziali di questo strumento di pagamento sono i seguenti:
- I dati delle due parti;
- Il riferimento al numero della fattura emessa;
- Le modalità di pagamento;
- La scadenza o termine ultimo di saldo.
I soggetti coinvolti
I soggetti primariamente coinvolti in un’operazione di pagamento tramite Ri.Ba. sono essenzialmente due:
- Il creditore (anche definito emittente), che è colui che ha fornito il bene o il servizio e che, attraverso l’emissione della fattura e della Ri.Ba., formalizza la richiesta di pagamento nei confronti del debitore;
- Il debitore (anche definito ricevente), che è l’acquirente del bene o del servizio e che riceve la fattura e la notifica di pagamento tramite Ri.Ba., assumendo l’obbligo di saldare l’importo specificato entro la data di scadenza indicata sul documento. Un ruolo di assoluta importanza è poi ricoperto dalle banche di entrambi i soggetti.
La banca del creditore (spesso denominata banca assuntrice) riceve la Ri.Ba. dal proprio cliente e la inoltra alla banca del debitore (banca domiciliataria). Quest’ultima, a sua volta, si occupa di informare il debitore della scadenza del pagamento e di gestire il trasferimento dei fondi una volta che il pagamento è stato autorizzato e completato. L’intermediazione bancaria rappresenta un elemento distintivo di questo strumento, conferendo un livello di formalità e di sicurezza alle transazioni che potrebbe non essere garantito da metodi di pagamento diretti tra le parti.
La procedura di funzionamento
Il ciclo di vita tipico di una ricevuta bancaria si articola in una serie di fasi ben definite. Inizialmente, il creditore emette la fattura relativa alla transazione commerciale, specificando chiaramente che il pagamento avverrà tramite ricevuta bancaria. Successivamente, il creditore compila il modulo Ri.Ba. con tutti i dati necessari, inclusi i dettagli anagrafici di entrambe le parti, il riferimento univoco alla fattura, l’importo esatto da pagare, la data di scadenza entro cui il pagamento deve essere effettuato e le coordinate bancarie (codice IBAN) del creditore. Questo modulo viene quindi presentato dal creditore alla propria banca (la banca assuntrice), spesso con l’apposizione della dicitura “valuta per incasso“, che formalizza l’incarico conferito all’istituto bancario di procedere alla riscossione del credito.
La banca del creditore inoltra la Ri.Ba. alla banca del debitore (la banca domiciliataria) attraverso i circuiti interbancari, utilizzando canali di comunicazione elettronica o, in alcuni casi, ancora in formato cartaceo. Una volta ricevuto il documento, la banca del debitore provvede a informare il proprio cliente (il debitore) dell’esistenza di questa richiesta di pagamento e della data di scadenza imminente, solitamente tramite l’invio di un estratto conto, una comunicazione dedicata o una notifica attraverso i servizi di online banking.
Alla data di scadenza stabilita, il debitore autorizza la propria banca ad addebitare l’importo dovuto dal proprio conto corrente e a trasferirlo alla banca del creditore. In alternativa, in determinate circostanze, il debitore potrebbe dover effettuare il pagamento manualmente presso la propria filiale. La banca del debitore esegue quindi il trasferimento dei fondi alla banca del creditore attraverso i canali interbancari. Ricevuti i fondi, la banca del creditore provvede ad accreditare l’importo sul conto corrente del creditore, dopo aver dedotto eventuali commissioni applicate per il servizio di incasso. Infine, una volta che il pagamento è stato completato con successo, il debitore può richiedere e ottenere dalla propria banca la Ri.Ba. quietanzata, che funge da prova definitiva dell’avvenuto saldo del debito.
Tipologie di ricevute bancarie
Questo strumento di pagamento viene principalmente utilizzato in due modalità distinte, ognuna con caratteristiche specifiche che rispondono a diverse esigenze di gestione dei flussi finanziari sia per il creditore che per il debitore.
Ri.Ba. “al dopo incasso“
Il funzionamento di una ricevuta bancaria “al dopo incasso” è molto semplice e può essere facilmente sintetizzato secondo lo schema seguente:
- Il soggetto prestatore (creditore) compila la propria fattura e la spedisce al suo committente (debitore), specificando che “seguirà Ri.Ba.“. In questo modo il committente sarà a conoscenza del fatto che dovrà effettuare il pagamento nei confronti della banca. Il prestatore contestualmente compila la ricevuta bancaria e la presenta alla sua banca;
- La banca invia la Ri.Ba. all’istituto di credito del committente, apponendo al documento una girata “valuta per l’incasso“, in modo che la stessa possa avvertire il debitore nei giorni precedenti la scadenza;
- Il committente (debitore), ricevuto l’avviso dalla propria banca, è tenuto ad effettuare il pagamento entro la scadenza. A pagamento effettuato potrà ritirare la ricevuta che, essendo stata precedentemente firmata anche dal soggetto creditore, ha funzione di documento di quietanza di pagamento avvenuto;
- L’istituto bancario che ha riscosso l’importo deve comunicare alla banca del creditore l’avvenuta riscossione, procedendo poi a trasmettere le somme al soggetto competente, che può essere la banca del creditore o lo stesso soggetto prestatore (creditore), se non ha ricevuto anticipi.
In caso di mancato pagamento, la banca provvederà ad avvisare il debitore e ad accreditargli eventuali spese accessorie, calcolando anche gli interessi totali. Nel caso in cui passi un certo tempo dall’avviso di pagamento, la banca provvederà alla riscossione per vie legali.
Ri.Ba “salvo buon fine“
Accanto al normale funzionamento di una ricevuta bancaria vi sono anche le Ri.Ba. “salvo buon fine“. Questo tipo di strumento, presenta il vantaggio di poter essere presentata in banca anche prima della scadenza dei termini di pagamento. Il vantaggio di fare questo è ottenere il pagamento in anticipo “salvo buon fine” direttamente dalla propria banca. Con questa tipologia di documento al creditore viene accreditato:
- Il valore del credito da incassare (solitamente relativo ad alcune fatture), diminuito della commissione che spetta alla banca e
- Gli eventuali interessi che intercorrono tra il momento della presentazione della Ri.Ba. e il pagamento del credito.
Naturalmente la somma versata al creditore dalla banca è a titolo di anticipo sull’eventuale incasso finale del credito, che la banca è tenuta ad incassare in nome e per conto del creditore, a fronte della ricevuta bancaria da lui compilata.
Se al momento dell’incasso previsto il debitore non paga, il creditore è tenuto alla restituzione di quanto incassato dalla banca, oltre ad eventuali penali o interessi previsti dall’istituto di credito. Occorre, quindi, prestare la dovuta attenzione a questo strumento. Se diversi debitori non pagano a scadenza i costi legati al mancato incasso e l’obbligo di restituzione può creare problematiche finanziarie da non sottovalutare.
Tabella di riepilogo
Caratteristica | Ri.Ba. al dopo incasso | Ri.Ba. salvo buon fine (SBF) |
---|---|---|
Momento di ricezione fondi per il creditore | Dopo l’effettivo pagamento del debitore alla scadenza | Anticipato dalla banca del creditore prima della scadenza |
Rischio di mancato pagamento per il creditore | Rischio diretto di insoluto del debitore | Rischio temporaneamente trasferito alla banca, ma ritorna al creditore in caso di insoluto |
Costo per il creditore (commissioni, interessi) | Generalmente commissioni bancarie per il servizio di incasso | Commissioni per l’anticipo e interessi sul periodo dell’anticipo |
Necessità di garanzie per il creditore | Generalmente non richieste | Potrebbe essere richiesta dalla banca in base all’affidabilità del creditore |
Obblighi del creditore in caso di insoluto | Gestione diretta del recupero credito verso il debitore | Restituzione dell’importo anticipato alla banca più interessi e penali |
Il mancato pagamento: l’insoluto
Il mancato pagamento di una Ri.Ba. alla scadenza prefissata può avere effetti di non poco conto per un’impresa o un professionista. Infatti, una ricevuta bancaria non pagata alla scadenza viene considerata dalle banche come un insoluto, comportando l’applicazione di oneri bancari, ovvero commissioni per l’insoluto e costi per una eventuale riemissione, oltre all’addebito immediato di questi sul conto corrente.
L’aspetto su cui, tuttavia, bisogna prestare la dovuta attenzione è che per ogni ricevuta insoluta vi è un peggioramento del rating aziendale, tutto per colpa altrui.
Registrazioni contabili
Per inserire una ricevuta bancaria in contabilità è opportuno utilizzare dei conti di appoggio. Al momento di emissione della Ri.Ba. viene generato il saldo della partita del credito da incassare a fronte del conto patrimoniale effetti attivi che viene aperto.
Quindi, la scheda cliente viene chiusa a fronte dell’emissione della Ri.Ba. per l’incasso del credito. La registrazione contabile sarà la seguente:
Conto | Dare | Avere |
---|---|---|
CREDITI V. CLIENTI PER RI.BA. | 100 | |
CREDITI V. CLIENTI | 100 |
Il conto crediti verso clienti per Ri.Ba. presenta la stessa natura del conto crediti verso clienti, in quanto riconducibile ad un credito di funzionamento, sorto a misurazione di un ricavo.
Accredito al dopo incasso
Nel caso in cui si scelga l’accredito sul conto corrente dopo l’incasso del credito da parte della banca (al netto delle relative commissioni) si effettuerà la seguente rilevazione contabile in partita doppia:
Conto | Dare | Avere |
---|---|---|
BANCA c/c | 100 | |
CREDITI V. CLIENTI PER RI.BA. | 100 |
Conto | Dare | Avere |
---|---|---|
ONERI BANCARI | 20 | |
BANCA c/c | 20 |
Accredito salvo buon fine
In caso di accredito della Ri.Ba. “salvo buon fine” verrà accreditato (sul “conto anticipi effetti salvo buon fine“) dalla banca al momento del trasferimento alla stessa della ricevuta e con valuta posteriore alla data di scadenza.
Contestualmente, lo stesso conto verrà addebitato al fine di rendere disponibile la medesima somma su conto corrente ordinario e con valuta corrispondente alla data di accredito (usualmente alla data di presentazione della ricevuta bancaria alla banca).
La banca provvederà, inoltre, ad addebitare sul conto corrente ordinario. Con valuta corrispondente a quella dell’accredito sullo stesso conto del valore nominale della ricevuta e delle commissioni di incasso.
La rilevazione contabile di detta operazione dovrà quindi dare evidenza dell’anticipazione in conto corrente concessa dalla banca.
La scrittura in partita doppia da effettuarsi nel momento in cui si viene a conoscenza dell’anticipazione resa disponibile dalla banca sul conto corrente ordinario sarà quindi la seguente:
Conto | Dare | Avere |
---|---|---|
BANCA c/c | 100 | |
ANTICIPO BANCA PER RI.BA. | 100 |
Conto | Dare | Avere |
---|---|---|
ONERI BANCARI | 20 | |
BANCA c/c | 20 |
e quella da effettuarsi nel momento in cui si viene a conoscenza dell’avvenuto incasso da parte della banca dell’importo iscritto sulla ricevuta bancaria oggetto in precedenza di anticipazione sarà la seguente:
Conto | Dare | Avere |
---|---|---|
ANTICIPO BANCA PER RI.BA. | 100 | |
CREDITI V. CLIENTI PER RI.BA. | 100 |
Ri.Ba. insoluta
Qualora la Ri.Ba. andasse insoluta, si dovrà registrare la riapertura del conto cliente a fronte degli effetti all’incasso e la registrazione degli oneri bancari. Le registrazioni da effettuare sono le seguenti:
Conto | Dare | Avere |
---|---|---|
CLIENTI | 100 | |
EFFETTI ALL’INCASSSO | 100 |
Conto | Dare | Avere |
---|---|---|
SPESE INSOLUTI | 30 | |
BANCA c/c | 30 |
In questo modo il conto clienti resta aperto fino al momento dell’effettivo pagamento. Qualora le ricevute bancarie emesse dovessero essere più di una, vi consigliamo di registrarle separatamente in modo tale da rintracciarle con maggiore celerità.
Valutazione in bilancio
La ricevuta bancaria, a prescindere dal fatto che venga presentata in banca affinché il suo valore nominale venga accredito secondo la clausola “al dopo incasso” ovvero quella “salvo buon fine“, in sede di redazione del bilancio di esercizio deve essere valutata.
Sostanzialmente il credito per Ri.Ba. deve essere trattato come qualsiasi altro credito. Come detto, infatti, la ricevuta come suddetto, è espressione solo di una modalità di incasso del credito sottostante.
Pertanto, essa, o meglio il credito sottostante, verrà valutato secondo il valore presumibile di realizzo ed a tale valore iscritto in bilancio. Questo è quanto prevede articolo 2426, comma 1, n. 8, del codice civile. Nel caso in cui, poi, la ricevuta sia stata oggetto di anticipazione salvo buon fine, si deve anche procedere alla valutazione del debito in essere nei confronti della banca a fronte di detta anticipazione.
Il debito in questione, così come qualsiasi altro debito, dovrà essere valutato in relazione alla sua esigibilità. Usualmente corrispondente al suo valore nominale. Ed il valore così determinato dovrà essere iscritto in bilancio.
Confronto con le alternative
L’aspetto che maggiormente ci si chiede è se quello in commento sia davvero lo strumento migliore sul mercato. Pertanto, può essere opportuno effettuare alcuni confronti con altre alternative esistenti sul mercato.
Rapporti interbancari diretti RID
Un altro strumento bancario comunemente usato è il Rid (abbreviazione di Rapporti interbancari diretti). Come detto, questo strumento consente di conferire il mandato alla banca di pagare sempre le fatture ricevute da un determinato fornitore (come ad esempio la compagnia telefonica o quella di acqua o elettricità).
Anche questo strumento è molto utilizzato, sia da imprese sia da professionisti. Solitamente il Rid è preferibile alla Ri.ba. nel caso in cui il debitore debba effettuare pagamenti ricorrenti. Pensa al caso delle imprese che hanno offerte con pagamento “ripetitivo“. Oppure, pensa al caso del professionista che fa pagare al cliente la sua consulenza annuale suddivisa in rate trimestrali. Gli esempi che si possono fare sono tantissimi.
Anche in questo caso, se confrontiamo Ri.ba. e Rid ci accorgiamo che in entrambi i casi i costi da sostenere in caso di mancato incasso sono elevati. Per questo motivo, anche il Rid è uno strumento da dosare con attenzione sui clienti che sono “cattivi pagatori“.
Anticipo fatture
L’anticipo fatture prevede che la banca anticipi la somma dovuta deducendone i costi di commissione (mandato all’incasso). L’istituto bancario lascia che sia comunque l’impresa ad occuparsi del recupero del credito nel caso in cui il cliente non effettui il saldo.
La banca anticipa l’importo della fattura al netto del sua commissione. In questo caso l’effetto è identico a quello dell’anticipo sulle Ri.Ba., ma attenzione anche in questo caso al mancato incasso dal creditore.
Nel caso di cessione di credito, invece, la banca diventa il creditore del tuo cliente che riceve una notifica con le informazioni relative alla banca a cui effettuare il pagamento.
Factoring
Il factoring prevede che deleghi la gestione dei crediti futuri ad un’apposita agenzia. In questo modo i rischi e l’eventuale lavoro di recupero del credito vengono ceduti all’agenzia dietro il pagamento di una commissione. A fronte, quindi di finanza immediata si pagano dei costi sostanzialmente più elevati rispetto alle opzioni precedenti.
La responsabilità del credito può totale e gravare solo sull’agenzia di factoring (pro soluto) o rimanere di competenza tua come credito.
Evoluzioni e alternative digitali
Il panorama dei sistemi di pagamento è in continua evoluzione, trainato dall’innovazione tecnologica e dalla crescente domanda di soluzioni più rapide, economiche e digitali. Negli ultimi anni stiamo assistendo alla diffusione di nuove tecnologie e sistemi di pagamento digitali che rappresentano potenziali alternative alla tradizionale ricevuta bancaria.
Tra queste evoluzioni, spiccano i bonifici istantanei, che consentono il trasferimento di fondi in tempo reale tra conti correnti di banche diverse, offrendo una velocità di transazione significativamente superiore rispetto ai bonifici tradizionali. I sistemi di pagamento mobile, come ad esempio Satispay, stanno guadagnando popolarità, permettendo agli utenti di effettuare pagamenti tramite smartphone in modo semplice e veloce. Le piattaforme di pagamento online offrono soluzioni integrate per la gestione degli incassi e dei pagamenti, spesso con funzionalità di fatturazione elettronica e riconciliazione automatica. Infine, la diffusione della fatturazione elettronica sta portando all’integrazione di sistemi di pagamento direttamente all’interno del flusso di fatturazione, semplificando ulteriormente il processo di incasso.
Tra i vantaggi di queste alternative, si annoverano la potenziale riduzione dei costi di transazione rispetto alle commissioni bancarie tradizionali, una maggiore velocità nell’esecuzione dei pagamenti e la possibilità di automatizzare diversi processi amministrativi. Tuttavia, potrebbero anche presentare degli svantaggi, come una minore formalità rispetto alla Ri.Ba., una potenziale minore tracciabilità in alcuni casi (a seconda del sistema utilizzato) e la necessità di infrastrutture digitali adeguate sia per il creditore che per il debitore.
L’emergere di queste alternative digitali suggerisce una potenziale evoluzione nel modo in cui le aziende gestiranno i propri pagamenti in futuro. La scelta tra strumenti tradizionali come la Ri.Ba. e le nuove soluzioni digitali dipenderà probabilmente da un bilanciamento tra fattori come la necessità di formalità e sicurezza e la crescente importanza della velocità, del costo e della semplicità d’uso (spesso offerti dalle alternative digitali).