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Reverse charge interno: casistiche e integrazione della fattura

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Il reverse charge interno si applica a determinate operazioni effettuate tra soggetti passivi stabiliti in Italia, in quei settori ove è più alto il rischio di evasione. Vediamo le principali casistiche di applicazione.

Il reverse charge interno, o inversione contabile, è un particolare meccanismo di applicazione dell'Iva, in cui l'obbligo di versare l'imposta non spetta al soggetto che effettua la cessione di beni o la prestazione di servizi, ma al destinatario dell'operazione. Questo sistema deroga al principio generale di applicazione dell’IVA, dove è il venditore o prestatore a doverla addebitare in fattura e versare all’erario.
Questo meccanismo può essere applicato:

Nei confronti delle operazioni intracomunitarie, oppure
Nelle ipotesi previste per specifiche operazioni tra soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato (in specifici settori nei quali è più alto il rischio di evasione, al fine di evitare frodi Iva).

Quali sono le operazioni soggette a reverse charge interno?
Le operazioni interne soggette all'applicazione dell'inversione contabile Iva, ai sensi del DPR n. 633/72 sono le seguenti:

Le cessioni “interne” di rottami e di altri materiali di recupero per le quali è previsto il pagamento dell’imposta da parte del cessionario, soggetto passivo Iva, comprese le prestazioni di servizi, dipendenti da contratti d’opera, d’appalto e simili, (art. 74 commi 7 e 8 del DPR n. 633/72);
Le cessioni “interne” di oro da investimento, imponibili Iva per opzione, e relative prestazioni di intermediazione, effettuate nei confronti di soggetti passivi d’imposta, nonché le cessioni “interne” di oro diverso da quello da investimento (cd. “oro industriale”) e di argento puro, effettuate nei confronti di soggetti passivi d’imposta (art. 17 comma 5 del DPR n. 633/72);
Le prestazioni di servizi rese, nel settore edile, dai subappaltatori, senza addebito d’imposta (art. 17 comma 6, lettera a) del DPR n. 633/72);
Le prestazioni di servizi rese, nel settore edile, per pulizia, demolizione, installazione impianti e completamento (art. 17 comma 6 lett. a-ter) del DPR n. 633/72);
I trasferimenti di quote di gas a effetto serra (art. 17 comma 6 lett. d-bis), d-ter) e d-quater);
Le cessioni di fabbricati (o di porzioni di fabbricato) abitativi o strumentali, imponibili Iva su opzione del cedente, (art. 10 co. 1 n. 8-bis e 8-ter) del DPR n. 633/72);
Le cessioni, non al dettaglio, di dispositivi elettronici:

Telefoni cellulari, concepiti come dispositivi fabbricati o adattati per essere connessi ad una rete munita di licenza e funzionanti a frequenze specifiche, con o senza altro utilizzo;
Dispositivi a circuito integrato, quali microprocessori e unità centrali di elaborazione prima della loro installazione in prodotti destinati al consumatore finale;
Le operazioni che saranno soggette a inversione contabile previa autorizzazione della Commissione UE.

Tabella: operazioni in reverse charge interno

Operazioni
Norma di riferimento

Cessioni di oro (da investimento e industriale)
Art. 17, co. 5, DPR n. 633/72

Prestazioni di servizi rese da subappaltatori nel settore edile
Art. 17, co. 6, lett. a) del DPR n. 633/72

Cessione di fabbricati (con opzione Iva)
A...

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