L’invio delle cartelle esattoriali potrebbe subire una nuova proroga, secondo le ultime indiscrezioni in arrivo dal governo. Le cartelle esattoriali, che contengono i debiti dei cittadini verso il fisco, potrebbero nuovamente essere rallentate dalle ultime decisioni in merito, e consentire ai cittadini più tempo per il pagamento.

La decisione verrà presa in concomitanza con altri importanti cambiamenti previsti per il sistema fiscale italiano, per i mesi a venire. Si parla anche di applicare un rifinanziamento di risorse a favore dei congedi lavorativi per cause come la quarantena o la didattica a distanza dei figli.

Le misure fiscali attese sono molteplici, e rientrano tutte nella riforma del fisco auspicata da tempo. L’obiettivo generale della riforma è quello di semplificare l’attuale sistema di tassazione, tuttavia sono incluse anche misure collaterali come quella di dilazionare nuovamente le rate di pagamento per il saldo delle cartelle esattoriali.

Gli ultimi mesi del 2021 risultano particolarmente complessi, e sale l’attesa per l’attuazione di un decreto fiscale che vada a prorogare nuovamente i pagamenti delle cartelle esattoriali, che contengono diversi debiti di varia natura, contratti dagli italiani verso il fisco. Vediamo in questo articolo cosa sta accadendo al panorama fiscale, con un riferimento in particolare alle prospettive in merito alle cartelle esattoriali.


Cartelle esattoriali: la situazione

Le cartelle esattoriali contengono tutti i debiti piccoli o grandi che i cittadini hanno verso il fisco italiano. Possono contenere multe non pagate, imposte non saldate, bollo auto non pagato, e così via. Nell’ultimo anno le cartelle esattoriali hanno subito numerose proroghe, a favore dei cittadini, a causa dell’emergenza sanitaria.

Il fisco ha sospeso diverse volte le richieste delle cartelle esattoriali ai cittadini proponendo alcune proroghe proprio a causa della crisi economica e dell’emergenza sanitaria, e questo ha portato anche alla decisione di procedere con un’eliminazione di alcune cartelle, in particolare quelle contenenti debiti di piccolo importo.

Uno dei problemi più rilevanti infatti è stato l’accumulo di cartelle esattoriali di vecchia data con cifre molto basse, fattore che ha comportato la scelta di procedere con un saldo e stralcio delle vecchie cartelle. Entro la fine del mese di ottobre infatti verranno eliminate tutte le cartelle contenenti importi inferiori ai 5.000 euro, per chi detiene un reddito annuale inferiore a 30.000 euro.

Tra queste cartelle, molte fanno riferimento al mancato pagamento del bollo auto, oppure a multe stradali, oppure ancora a imposte di natura immobiliare non saldate, che molti cittadini hanno accumulato nel tempo. Tuttavia una novità interessante riguarderebbe anche l’ipotesi di nuova proroga per tutti gli atti notificati dall’inizio di settembre 2021.

Cartelle esattoriali: arriva una nuova proroga?

Per le cartelle esattoriali potrebbe presto arrivare una nuova proroga, in particolare su quelle notificate a partire da settembre 2021. Si tratta di una riforma delle riscossione che coinvolgerebbe sia la rottamazione ter che il saldo e stralcio.

Si tratta di introdurre nuovamente nuovi mesi di proroga anche per le rate di definizione agevolata, in concomitanza con il decreto legge fiscale. Sul fisco infatti in questi mesi si sta lavorando per definire quelle che saranno le modifiche previste dalla riforma, oltre a stabilire la nuova Legge di Bilancio 2022.

Va tenuto conto che da settembre 2021 il fisco ha ricominciato a notificare le cartelle esattoriali agli italiani, che erano rimaste ferme per un lungo periodo di tempo, a causa dell’arrivo della pandemia. La prospettiva attuale è quella di una nuova pace fiscale che comporta l’eliminazione di molte cartelle esattoriali, e l’introduzione di una nuova proroga che può andare dai 4 ai 5 mesi, garantendo ai cittadini un arco di tempo maggiore per procedere con il pagamento.

Anche i pagamenti tramite rate potrebbero quindi venire presto dilazionati, suddivisi in un periodo di tempo maggiore rispetto al previsto. Va ricordato che in questi mesi è ancora attiva l’emergenza sanitaria, almeno fino al termine dell’anno. Successivamente, si valuta l’applicazione del periodo di emergenza ancora per il mese di gennaio 2022, anche se è solo un’ipotesi.

La decisione di dilazionare ulteriormente i tempi per il pagamento delle cartelle andrebbe a favore dei cittadini che si trovano ancora impossibilitati al pagamento delle cartelle, a causa della crisi economica generalizzata, che nonostante la ripartenza, si fa ancora sentire.

Decreto fiscale e Legge di Bilancio 2022

Per il momento attorno alle cartelle esattoriali si possono fare solamente ipotesi, perché le discussioni in merito sono ancora accese. Si pensa che la decisione definitiva verrà presa in concomitanza con il nuovo decreto fiscale, e la Legge di Bilancio 2022, che dovrebbe introdurre anche una serie di misure aggiuntive per l’intero sistema fiscale.

La riforma del sistema di riscossione rimane comunque al centro, soprattutto perché nel corso del 2021 è emerso che i debiti dei cittadini italiani verso il fisco sono molteplici, ma la maggior parte di questi consistono in importi anche inferiori a 1.000 euro, che difficilmente risultano recuperabili.

Il problema del sistema di riscossione attuale è che si è dimostrato inefficace nel tempo, e comporta diversi costi per lo stato che non vanno di pari passo con l’effettivo guadagno. La riforma del sistema di riscossione prevede di consentire una maggiore efficienza, oltre ad una maggiore trasparenza tra cittadini e fisco.

Inoltre vengono valutati anche interventi che possano tenere in considerazione l’effettivo reddito annuale percepito dalle famiglie italiane anche quando si tratta di riscossione dei debiti, in particolare quelli di bassa cifra.

Al momento quindi sale l’attesa per la nuova Legge di Bilancio 2022, che darà comunicazioni definitive sui cambiamenti del sistema fiscale e di riscossione. Un altro dato importante di cui tenere conto è quello che riguarda l’ente previdenziale, per cui si prospettano misure mirate a risolvere una serie di problemi strutturali.

Una notizia che arriva proprio in concomitanza delle prospettive di cambiamento del sistema fiscale e del sistema di riscossione delle cartelle esattoriali riguarda da vicino l’INPS: come riporta un articolo di Ansa.it, l’attuale sistema pensionistico è ormai insostenibile. L’INPS infatti si trova alla fine di quest’anno in rosso di ben 904 milioni.

L’esigenza di una riforma strutturale sia del sistema pensionistico che del sistema fiscale si fa sempre più stringente, e le misure a riguardo saranno decise in via definitiva con la prossima Legge di Bilancio 2022.

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