Nella maggior parte dei casi, contrarre un mutuo a lungo termine è un impegno importante, soprattutto considerando che, in un lasso di tempo di 15-20 anni possono accadere situazioni inaspettate in grado di incidere sul bilancio familiare. Può capitare il licenziamento dal posto di lavoro o una malattia. Non per essere pessimisti, ma gli imprevisti negativi possono essere diversi.
In queste circostanze, può diventare più difficile del dovuto continuare a pagare le rate del mutuo e l’unica soluzione è richiedere un mutuo integrativo.
Si tratta di una possibilità ottenibile pensata proprio per chi ha già attivato un mutuo ipotecario e si trova nelle reali necessità di avere subito liquidità aggiuntiva per poter far fronte delle spese.
Quando può essere richiesto? Come funziona?
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Quando è possibile ottenere un mutuo integrativo
Il mutuo integrativo è un mutuo di tipo ipotecario. I finanziamenti integrativi possono essere richiesti nell’ipotesi in cui si è in presenza di un mutuo già esistente.
È molto importante tenere in considerazione che, in virtù della minore garanzia rappresentata dall’ipoteca, molte banche preferiscono tenere un margine di garanzia tra il valore dell’immobile e il valore complessivo delle ipoteche iscritte.
Quando è possibile? Può richiederlo solo chi ha già stipulato un precedente mutuo ipotecario. È molto più facile ottenerlo se la banca erogante è la stessa del primo mutuo, anche perché potrebbe tenere conto della parte di mutuo già rimborsata.
Come funziona il mutuo integrativo
La condizione imprescindibile per ottenere un mutuo integrativo è avere già sottoscritto un mutuo ipotecario. La pratica di ottenimento partirà dimostrando le difficoltà nel pagare le rate del mutuo già in essere, ma anche dando alcune certezze: insomma, chi lo richiede deve anche poter restituire i soldi alla banca.
L’istituto di credito procederà a fare le valutazioni del caso e, se la domanda verrà accettata, allora al richiedente verrà concesso un importo massimo pari alla differenza tra il valore dell’immobile e dell’ipoteca già scritta, in quanto ci sono minori garanzie.
Per quale motivo ci sono minori garanzie? La ragione riede nel fatto che l’ipoteca della banca che concede il mutuo integrativo avrà valore di secondo grado rispetto all’istituto di credito che ha acceso il mutuo originario.
Qualora dovessero insorgere problemi e la casa finisse all’asta, allora la banca otterrebbe una quantità di denaro inferiore.
Quali sono i vantaggi
In linea di massima, i mutui di liquidità non sono mai pienamente convenienti, a meno che non si tratti di situazioni limite in cui non si possa fare altrimenti.
Il vantaggio principale – e probabilmente anche l’unico – è il fatto di avere una quantità di denaro molto alta rispetto agli altri tipi di finanziamento.
Come vedremo tra poco, la lista degli svantaggi è molto più lunga e prima di optare per questa soluzione è bene valutare bene i pro e i contro.
Quali sono i rischi
Se ci spostiamo sul fronte dei rischi, la lista che andremo a fare è molto sostanziosa. Gli svantaggi sono numerosi.
Il primo aspetto riguarda, paradossalmente, proprio i costi da affrontare. Intanto si dovranno sostenere, nuovamente, tutte le spese legate ad un mutuo quali l’istruttoria, l’apertura della pratica e i costi notarili.
A causa dei rischi, inoltre, i tassi di interesse sono nettamente maggiori rispetto ad un normale finanziamento. Si tratta di una tipologia di mutuo che non gode neppure di agevolazioni fiscali per gli interessi passivi e, quindi, anche la stessa vendita della casa diventa difficile, in quanto sono implicati maggiori costi formali.
Bisogna tenere presente che l’obiettivo del mutuo integrativo è solo quello di ottenere maggiore liquidità. Le agevolazioni fiscali sono riservate solo all’acquisto dell’abitazione principale.
Come si ottiene
Il mutuo integrativo si ottiene solo quando è già in corso un mutuo oppure nel caso di iscrizioni ipotecarie anteriori.
Per ottenere un mutuo integrativo, solitamente, ci si rivolge alla stessa banca: in questi casi, l’istituto di credito è già a conoscenza della situazione reddituale e creditizia del cliente e sa se il richiedente ha pagato in maniera regolare tutte le rate del primo mutuo.
Naturalmente, ciò non toglie la possibilità di rivolgersi ad altre banche o istituti di credito. In ogni caso, l’iter di richiesta è simile a quello di un normale mutuo. Il richiedente non deve far altro che presentare la documentazione base o quella eventualmente richiesta dalla banca.
Alternative al mutuo integrativo
Il mutuo integrativo, in caso di difficoltà a pagare le rate del mutuo ipotecario già acceso, non è la sola ed unica soluzione. Ci sono altre alternative a cui approdare quando si avverte il bisogno di liquidità immediata.
Si può optare per la:
- Rinegoziazione;
- Surroga.
La rinegoziazione prevede una revisione delle condizioni contrattuali del mutuo ipotecario già sottoscritto. Può essere modificata la durata dello stesso o il tipo di tasso. Se si opta per la rinegoziazione, il mutuo rimane sempre alla stessa banca.
La surroga, da parte sua, è l’operazione con cui si trasferisce, senza costi aggiuntivi, il proprio mutuo ad un’altra banca per beneficiare di condizioni più convenienti. Quindi, viene stipulato un nuovo mutuo, garantendolo però con la stessa ipoteca.
In aggiunta a queste due alternative, è possibile anche rivolgersi ad un nuovo istituto di credito e optare per una sostituzione del vecchio mutuo con una nuova iscrizione ipotecaria di primo grado. Con la sostituzione, il vecchio finanziamento si estingue e si ottiene un nuovo mutuo a migliori condizioni. In questo caso, però, sono previsti alcuni costi.
Conclusioni
Quando non si riesce a pagare le rate di un mutuo ipotecario già stipulato, una buona soluzione è quella di richiedere il mutuo integrativo. Si tratta di una tipologia di finanziamento pensata per chi ha già attivato in precedenza un mutuo ipotecario e necessita di liquidità aggiuntiva per poter far fronte a nuove spese.
Si devono tenere in considerazione una serie di fattori, legati non solo ai vantaggi, ma soprattutto ai rischi.
Domande frequenti
Richiedendo un mutuo integrativo. La richiesta può essere fatta soltanto quando è già in corso un mutuo esistente ai fini di ottenere capitale a integrazione del primo mutuo.
Ci sono due possibilità per avere un mutuo integrativo: rivolgersi alla banca con cui si è stipulato il mutuo principale oppure chiedere l’integrazione ad un’altra banca.
Per ottenere un mutuo integrativo è consigliabile rivolgersi alla stessa banca che ha erogato il primo mutuo.
Sarà necessario iscrivere ipoteca su un immobile posto a garanzia del capitale erogato dalla banca.
Si tratta di una tipologia di finanziamento pensata per chi ha già attivato in precedenza un mutuo ipotecario e necessita di liquidità aggiuntiva per poter far fronte a nuove spese.